2015.11.20 Barbieri Structural Business Statistics
2015.03.26 I sistemi locali: primi confronti 2001-2011
1. I SLL del 2011
Analisi delle caratteristiche della partizione e confronto
rispetto al 2001 (parte prima)
Giovanni A. Barbieri
26 marzo 2015
2. Sulla via di Damasco
Il nuovo paradigma
I sistemi locali sono aree definite dall’auto-organizzazione delle
attività e delle relazioni sul territorio, in cui gli agenti sono le persone
(e, in seconda battuta, i soggetti sociali ed economici in cui esse si
organizzano)
Agglomerazioni di comuni tenute insieme dai flussi pendolari
I sistemi locali sono oggetti reali, che esistono nella realtà. Non
oggetti naturali, ma costrutti sociali: non per questo meno reali
Non sono il risultato di qualche algoritmo criptico
Per essere precisi, i sistemi locali sono forme urbane
Non città fatte di cemento e mattoni, ma città fatte di relazioni sociali
Le relazioni sociali, peraltro, sono la materia di cui sono fatte le città (Jane Jacobs)
2 I SL del 2011 – G. A. Barbieri
Roma, 26 marzo 2015
3. Città (Vocabolario Treccani)
città (ant. cittade) sostantivo femminile
Dal latino civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»: al
significato di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per
metonimia, sostituendo urbs
Centro abitato di notevole estensione, con edifici disposti più o meno
regolarmente, in modo da formare vie di comoda transitabilità,
selciate o lastricate o asfaltate, fornite di servizî pubblici e di quanto
altro sia necessario per offrire condizioni favorevoli alla vita sociale
Il concetto di città è legato a quello di una molteplicità di funzioni di
varia origine e indole, economiche, sociali, culturali, religiose,
amministrative, sanitarie, ecc., riunite in un solo luogo e per tale
ragione non è condizionato dal numero degli abitanti
3 I SL del 2011 – G. A. Barbieri
Roma, 26 marzo 2015
4. Possiamo dimostrare che i
Sistemi locali sono città?
Non come si dimostra un teorema
Ma possiamo portare argomenti ed evidenze a sostegno di questa tesi,
attraverso un «esperimento naturale di storia» (natural experiments of
history: Jared Diamond)
Grazie al cambiamento di algoritmo introdotto dall’Istat nel 2011
possiamo confrontare:
I risultati ottenuti tra 2001 e 2011 con algoritmi diversi
I risultati ottenuti tra 2001 e 2011 con lo stesso algoritmo (nuovo)
Le geografie ottenute nel 2001 applicando algoritmi diversi (vecchio e nuovo)
In questo modo possiamo identificare diverse tipologie di sistemi locali:
Quelli persistenti, cioè quelli individuati dal medesimo algoritmo – quello nuovo – nel 2001
e nel 2011
Quelli robusti, cioè quelli individuati nel 2001 quale che sia l’algoritmo applicato
Quelli robusti e persistenti (l’intersezione dei due)
Eccetera
4 I SL del 2011 – G. A. Barbieri
Roma, 26 marzo 2015
5.
6. Risultati
Dei 611 sistemi locali individuate nel 2011, 503 sono insieme robusti e
persistenti
Molti mantengono lo stesso nome e sono composti esattamente dagli stessi comuni
Molti altri hanno guadagnato o perso comuni, mantenendo però il loro nucleo
centrale e la loro identità
I sistemi robusti e persistenti nel 2011 contano 5.215 comuni core e
hanno una popolazione di 47 milioni di abitanti, il 79% della
popolazione italiana
I restanti comuni e sistemi locali sono caratterizzati da legami
pendolari deboli
Sono localizzati nelle aree interne
Oppure sono ai margini contendibili dei sistemi forti
6 I SL del 2011 – G. A. Barbieri
Roma, 26 marzo 2015
7. Confronto tra le tre geografie [1]
7 I SL del 2011 – G. A. Barbieri
Roma, 26 marzo 2015
2001I
686
(8092)
2001E
683
(8092)
2011E
611
(8092)
503
Robustie per sistenti
(5215)
71
Persistenti
non robusti
(1202)
10
Figlioli
prodighi
(514)
47
Robustin on
persistenti
(731)
27
Nuovi
(1161)
62
Meteore
(944)
126
Spariti
(1632)
8. Confronto tra le geografie [2]
8 I SL del 2011 – G. A. Barbieri
Roma, 26 marzo 2015
503
Robustie per sistenti
(5215)
47
Robustin on
persistenti
(731)
126
Spariti
(1632)
10
Figlioli
prodighi
(514)
27
Nuovi
(1161)
71
Persistenti
non robusti
(1202)
62
Meteore
(944)
2001I 686 (8092) 2001E 683 (8092)
2011E 611 (8092)