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RELAZIONI TRA IMPRESE IN
ITALIA: UN MODELLO
INTERPRETATIVO
Alessandra Righi, Alessandra Nuccitelli, Giovanni A. Barbieri,
Emmanuele Pavolini
Indice
1. Le relazioni tra imprese in Italia: una descrizione
2. Il modello logistico multinomiale e i dati
3. Risultati
Le relazioni verticali, con o senza la coesistenza di altre forme di
collaborazione, hanno interessato oltre la metà delle imprese (53,6%) e
sembrano esercitare una funzione di attrazione nei confronti delle altre
categorie di accordi (orizzontali, franchising, accordi informali o altro)
Le relazioni tra imprese in Italia: una descrizione
V
36,8%
A
7,5%
O
1,4%
Nessuna relazione
36,7%
VA
9,8%
OA
0,8%
VOA
2,7%
VO
4,3%
Nell’analisi le 8 categorie di relazioni riportate nel diagramma di Venn sono
sintetizzate in 5 tipologie (mutualmente esclusive ed esaustive)
Le relazioni tra imprese in Italia: una descrizione
tipo di relazione n° di imprese %
V_A
verticali – con o senza franchising, accordi informali
o altro – escluse le collaborazioni orizzontali
487.733 46,6
O_A
orizzontali – con o senza franchising, accordi
informali o altro – escluse le collaborazioni verticali
22.911 2,2
VO_A
verticali e orizzontali, con o senza franchising,
accordi informali o altro
73.084 7,0
A solo franchising, accordi informali o altro 78.798 7,5
N nessuna relazione 384.212 36,7
TOTALE 1.046.737 100,0
 Per studiare il legame tra il tipo di relazione nel periodo 2011-2012 e un
insieme di importanti caratteristiche delle imprese viene utilizzato un modello
di regressione logistica multinomiale
 L’obiettivo è stimare l’effetto esercitato da ogni caratteristica sulla
propensione di un’impresa a presentare una specifica tipologia
relazionale (tra le cinque introdotte) piuttosto che un’altra
 Il modello utilizzato (privo di effetti interattivi) si articola in quattro
equazioni.
Considerando Nessuna relazione (N) come tipologia di riferimento per la
variabile risposta, in ogni equazione la probabilità che un’impresa presenti
una delle rimanenti tipologie viene confrontata con la probabilità di N.
Ad esempio, per le relazioni V_A, l’equazione è la seguente:
Il modello logistico multinomiale e i dati
 
 
1_1313_1
V_A
2_012_01
V_A
1_011_01
V_AV_A
NPr
V_APr
ln iii
ii
ii
xβxβxβ
Y
Y











x
x
I microdati utilizzati nel modello derivano prevalentemente dal
Censimento dell’Industria e dei Servizi 2011
Tuttavia, al fine di ottenere altre informazioni in grado di cogliere meglio la
complessità del sistema produttivo, tali microdati sono stati integrati a
livello di singola impresa con i microdati provenienti da altre fonti ufficiali:
 ASIA (Archivio Statistico delle Imprese Attive) da cui sono state tratte
le informazioni relative a Forma giuridica, Anni di attività,
Appartenenza a gruppi di impresa, N° di addetti
 Frame SBS (Sistema integrato per la produzione di stime dettaglaite
sui risultati economici delle imprese) da cui è stata tratta
l’informazione relativa ai Ricavi da vendite di beni e/o prestazioni di
servizi
Il modello logistico multinomiale e i dati
 Ogni variabile ha un effetto
significativo sulla propensione di
un’impresa ad avere relazione
 Il macrosettore di attività economica
è il fattore più rilevante tra quelli
considerati
 L’introduzione di innovazioni, i ricavi
e lo svolgimento di attività di
formazione hanno un effetto minore
 Seguono, per importanza, il tipo di
area di mercato in cui l’impresa ha
operato, il criterio per la
determinazione dei prezzi sul
mercato di riferimento, la forma
giuridica e la tipologia dei clienti
finali
 Altre caratteristiche strutturali
spesso utilizzate – ripartizione
geografica, n° di addetti e
appartenenza a gruppi d’impresa –
hanno un effetto limitato
Risultati
variabile Fonte
Chi-Quadrato
di Wald
Macrosettore di attività economica Censimento 64.968
Introduzione di innovazioni nel triennio
2009-2011
Censimento 15.580
Ricavi da vendite di beni e/o prestazioni
di servizi
Frame SBS 10.806
Svolgimento di attività di formazione
aziendale nel corso del 2011
Censimento 9.487
Area di mercato in cui l’impresa ha
operato nel 2011
Censimento 7.501
Criterio per la determinazione dei prezzi
sul mercato di riferimento
Censimento 6.857
Forma giuridica ASIA 6.662
Tipologia dei clienti finali Censimento 6.180
Ripartizione geografica Censimento 1.537
N° di addetti ASIA 1.208
Appartenenza a gruppi d’impresa ASIA 1.003
Realizzazione di parte dell’attività
produttiva all’estero nel 2011
Censimento 883
Anni di attività ASIA 519
V_A vs N O_A vs N VO_A vs N A vs N
La propensione è più elevata
per le imprese:
 operanti nelle Costruzioni
(OR = 5,08) o nell’Industria
(OR = 1,96), piuttosto che
negli Altri servizi
 innovative (OR = 1,68)
 con un livello di ricavi alto
o medio-alto (OR = 1,76 e
1,66, rispettivamente),
riscontrando anche una
tendenza a crescere della
propensione
all’aumentare dei ricavi
(OR = 1,23 per i ricavi
medio-bassi)
La propensione è più elevata
per le imprese:
 operanti negli Altri servizi
(tutti gli OR relativi agli
altri macrosettori sono
inferiori a 1);
 innovative (OR = 1,50), ma
in misura minore rispetto
a quanto osservato per la
tipologia V_A;
 con un livello di ricavi alto
o medio-alto (OR = 3,60 e
2,52, rispettivamente), in
misura maggiore rispetto
a quanto osservato per le
altre tipologie e, anche in
questo caso, con una
tendenza a crescere della
propensione
all’aumentare dei ricavi
La propensione è più elevata
per le imprese:
 operanti nelle Costruzioni
(OR = 5,25) piuttosto che
negli Altri servizi
 innovative (OR = 2,76), in
misura maggiore rispetto
a quanto osservato per le
altre tipologie
• con un livello alto o
medio-alto dei ricavi (OR =
3,41 e 2,41,
rispettivamente)
La propensione è più elevata
per le imprese:
 operanti negli Altri servizi
(tutti gli OR relativi agli
altri macrosettori sono
inferiori a 1)
 innovative (OR = 1,25), ma
in misura minore rispetto
a quanto osservato per le
altre tipologie
 con un livello di ricavi
comunque superiore alla
media, ma inferiore a
quello rilevato per le altre
tipologie (OR = 1,02, 1,17
e 1,31, rispettivamente per
ricavi medio-bassi, medio-
alti e alti)
Risultati
OR: Odds Ratio
V_A vs N O_A vs N VO_A vs N A vs N
 che hanno svolto attività
di formazione (OR = 1,32)
 che agiscono
prevalentemente in un
mercato non limitato alla
regione di localizzazione
(OR = 1,61 e 1,27)
 che hanno svolto attività
di formazione (OR = 1,87)
 che agiscono
prevalentemente in un
mercato non limitato alla
regione di localizzazione
(OR = 1,42 e 1,20)
 che hanno svolto attività
di formazione (OR = 2,36),
in misura maggiore
rispetto a quanto
osservato per le altre
tipologie
 che agiscono
prevalentemente in un
mercato non limitato alla
regione di localizzazione
(OR = 2,20 e 1,33), più di
tutte le altre tipologie
 che hanno svolto attività
di formazione (OR = 1,16),
ma in misura minore
rispetto a quanto
osservato per le altre
tipologie
 che agiscono
prevalentemente in un
mercato limitato alla
regione di localizzazione
(OR = 0,97) o, al più, al
territorio nazionale (OR =
1,19)
 con prezzi che, quando
non sono regolamentati
(OR = 1,12), risultano più
spesso fissati dal mercato
piuttosto che stabiliti
come margine sui costi
totali o variabili (OR =
0,85)
Risultati
V_A vs N O_A vs N VO_A vs N A vs N
 i cui principali clienti non
sono costituiti da famiglie
(OR =1,49)
 che realizzano almeno
parte della loro
produzione all’estero (OR
= 1,62)
 che sono società
cooperative, consorzi di
diritto privato o altro,
piuttosto che
imprenditori, liberi
professionisti, lavoratori
autonomi o società di
persone (OR = 4,57)
 più spesso localizzate nel
Mezzogiorno che nel
Centro-nord (OR = 0,71)
 di dimensione maggiore
(OR = 1,17)
 appartenenti a gruppi di
impresa (OR = 1,30)
 che sono società
cooperative, consorzi di
diritto privato o altro,
piuttosto che
imprenditori, liberi
professionisti, lavoratori
autonomi o società di
persone (OR = 4,52)
 i cui principali clienti non
sono costituiti da famiglie
(OR =1,61)
più spesso localizzate nel
Mezzogiorno che nel Centro-
nord (OR = 0,72)
 di dimensione maggiore
(OR = 1,44)
 appartenenti a gruppi di
impresa (OR = 1,35)
 che realizzano almeno
parte della loro
produzione all’estero (OR
= 1,87)
 più spesso localizzate nel
Centro-nord che nel
Mezzogiorno (OR = 1,06)
 di dimensione minore (OR
= 0,97)
 appartenenti a gruppi di
impresa (OR = 1,42)
Risultati
 La maggior parte delle imprese italiane è coinvolta in relazioni di vario tipo e, in
particolare, in quelle verticali che permettono di sviluppare contemporaneamente altre
forme di collaborazione
 I risultati ottenuti con il modello logistico multinomiale indicano che il macrosettore di
attività economica, l’aver introdotto innovazioni e il livello dei ricavi da vendite di
beni e/o prestazioni di servizi sono i fattori più rilevanti associati al comportamento
relazionale delle imprese
Conclusioni
 Le imprese che tendono ad instaurare relazioni prevalentemente verticali risultano più
spesso appartenere ai macrosettori delle costruzioni e dell’industria in senso stretto e
operare come società di capitali, sono più innovative e con un orizzonte di
mercato territorialmente più ampio, realizzando almeno una parte della propria
attività produttiva all’estero
 Le imprese con una propensione per le relazioni prevalentemente orizzontali sono
caratterizzate da maggiori dimensioni in termini di addetti e ricavi, appartengono
più frequentemente a gruppi di impresa e risultano costituite spesso come società
cooperative
 Le imprese con una tendenza a stabilire altre forme di collaborazione (quali
franchising, accordi informali o altro) operano per lo più nel macrosettore degli altri
servizi, sono localizzate più al Centro-nord che nel Mezzogiorno, e i loro prezzi,
quando non regolamentati, risultano più spesso fissati dal mercato piuttosto che
stabiliti come margine sui costi totali o variabili.
La caratterizzazione delle imprese in base al comportamento relazionale può fornire utili
spunti per la formulazione di politiche orientate allo sviluppo di quelle relazioni che
favoriscono la competitività e migliorano i risultati economici delle imprese
Conclusioni

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Relazioni tra imprese in Italia: un modello interpretativo (A. Righi, E. Pavolini, G. A. Barbieri, A. Nuccitelli)

  • 1. RELAZIONI TRA IMPRESE IN ITALIA: UN MODELLO INTERPRETATIVO Alessandra Righi, Alessandra Nuccitelli, Giovanni A. Barbieri, Emmanuele Pavolini
  • 2. Indice 1. Le relazioni tra imprese in Italia: una descrizione 2. Il modello logistico multinomiale e i dati 3. Risultati
  • 3. Le relazioni verticali, con o senza la coesistenza di altre forme di collaborazione, hanno interessato oltre la metà delle imprese (53,6%) e sembrano esercitare una funzione di attrazione nei confronti delle altre categorie di accordi (orizzontali, franchising, accordi informali o altro) Le relazioni tra imprese in Italia: una descrizione V 36,8% A 7,5% O 1,4% Nessuna relazione 36,7% VA 9,8% OA 0,8% VOA 2,7% VO 4,3%
  • 4. Nell’analisi le 8 categorie di relazioni riportate nel diagramma di Venn sono sintetizzate in 5 tipologie (mutualmente esclusive ed esaustive) Le relazioni tra imprese in Italia: una descrizione tipo di relazione n° di imprese % V_A verticali – con o senza franchising, accordi informali o altro – escluse le collaborazioni orizzontali 487.733 46,6 O_A orizzontali – con o senza franchising, accordi informali o altro – escluse le collaborazioni verticali 22.911 2,2 VO_A verticali e orizzontali, con o senza franchising, accordi informali o altro 73.084 7,0 A solo franchising, accordi informali o altro 78.798 7,5 N nessuna relazione 384.212 36,7 TOTALE 1.046.737 100,0
  • 5.  Per studiare il legame tra il tipo di relazione nel periodo 2011-2012 e un insieme di importanti caratteristiche delle imprese viene utilizzato un modello di regressione logistica multinomiale  L’obiettivo è stimare l’effetto esercitato da ogni caratteristica sulla propensione di un’impresa a presentare una specifica tipologia relazionale (tra le cinque introdotte) piuttosto che un’altra  Il modello utilizzato (privo di effetti interattivi) si articola in quattro equazioni. Considerando Nessuna relazione (N) come tipologia di riferimento per la variabile risposta, in ogni equazione la probabilità che un’impresa presenti una delle rimanenti tipologie viene confrontata con la probabilità di N. Ad esempio, per le relazioni V_A, l’equazione è la seguente: Il modello logistico multinomiale e i dati     1_1313_1 V_A 2_012_01 V_A 1_011_01 V_AV_A NPr V_APr ln iii ii ii xβxβxβ Y Y            x x
  • 6. I microdati utilizzati nel modello derivano prevalentemente dal Censimento dell’Industria e dei Servizi 2011 Tuttavia, al fine di ottenere altre informazioni in grado di cogliere meglio la complessità del sistema produttivo, tali microdati sono stati integrati a livello di singola impresa con i microdati provenienti da altre fonti ufficiali:  ASIA (Archivio Statistico delle Imprese Attive) da cui sono state tratte le informazioni relative a Forma giuridica, Anni di attività, Appartenenza a gruppi di impresa, N° di addetti  Frame SBS (Sistema integrato per la produzione di stime dettaglaite sui risultati economici delle imprese) da cui è stata tratta l’informazione relativa ai Ricavi da vendite di beni e/o prestazioni di servizi Il modello logistico multinomiale e i dati
  • 7.  Ogni variabile ha un effetto significativo sulla propensione di un’impresa ad avere relazione  Il macrosettore di attività economica è il fattore più rilevante tra quelli considerati  L’introduzione di innovazioni, i ricavi e lo svolgimento di attività di formazione hanno un effetto minore  Seguono, per importanza, il tipo di area di mercato in cui l’impresa ha operato, il criterio per la determinazione dei prezzi sul mercato di riferimento, la forma giuridica e la tipologia dei clienti finali  Altre caratteristiche strutturali spesso utilizzate – ripartizione geografica, n° di addetti e appartenenza a gruppi d’impresa – hanno un effetto limitato Risultati variabile Fonte Chi-Quadrato di Wald Macrosettore di attività economica Censimento 64.968 Introduzione di innovazioni nel triennio 2009-2011 Censimento 15.580 Ricavi da vendite di beni e/o prestazioni di servizi Frame SBS 10.806 Svolgimento di attività di formazione aziendale nel corso del 2011 Censimento 9.487 Area di mercato in cui l’impresa ha operato nel 2011 Censimento 7.501 Criterio per la determinazione dei prezzi sul mercato di riferimento Censimento 6.857 Forma giuridica ASIA 6.662 Tipologia dei clienti finali Censimento 6.180 Ripartizione geografica Censimento 1.537 N° di addetti ASIA 1.208 Appartenenza a gruppi d’impresa ASIA 1.003 Realizzazione di parte dell’attività produttiva all’estero nel 2011 Censimento 883 Anni di attività ASIA 519
  • 8. V_A vs N O_A vs N VO_A vs N A vs N La propensione è più elevata per le imprese:  operanti nelle Costruzioni (OR = 5,08) o nell’Industria (OR = 1,96), piuttosto che negli Altri servizi  innovative (OR = 1,68)  con un livello di ricavi alto o medio-alto (OR = 1,76 e 1,66, rispettivamente), riscontrando anche una tendenza a crescere della propensione all’aumentare dei ricavi (OR = 1,23 per i ricavi medio-bassi) La propensione è più elevata per le imprese:  operanti negli Altri servizi (tutti gli OR relativi agli altri macrosettori sono inferiori a 1);  innovative (OR = 1,50), ma in misura minore rispetto a quanto osservato per la tipologia V_A;  con un livello di ricavi alto o medio-alto (OR = 3,60 e 2,52, rispettivamente), in misura maggiore rispetto a quanto osservato per le altre tipologie e, anche in questo caso, con una tendenza a crescere della propensione all’aumentare dei ricavi La propensione è più elevata per le imprese:  operanti nelle Costruzioni (OR = 5,25) piuttosto che negli Altri servizi  innovative (OR = 2,76), in misura maggiore rispetto a quanto osservato per le altre tipologie • con un livello alto o medio-alto dei ricavi (OR = 3,41 e 2,41, rispettivamente) La propensione è più elevata per le imprese:  operanti negli Altri servizi (tutti gli OR relativi agli altri macrosettori sono inferiori a 1)  innovative (OR = 1,25), ma in misura minore rispetto a quanto osservato per le altre tipologie  con un livello di ricavi comunque superiore alla media, ma inferiore a quello rilevato per le altre tipologie (OR = 1,02, 1,17 e 1,31, rispettivamente per ricavi medio-bassi, medio- alti e alti) Risultati OR: Odds Ratio
  • 9. V_A vs N O_A vs N VO_A vs N A vs N  che hanno svolto attività di formazione (OR = 1,32)  che agiscono prevalentemente in un mercato non limitato alla regione di localizzazione (OR = 1,61 e 1,27)  che hanno svolto attività di formazione (OR = 1,87)  che agiscono prevalentemente in un mercato non limitato alla regione di localizzazione (OR = 1,42 e 1,20)  che hanno svolto attività di formazione (OR = 2,36), in misura maggiore rispetto a quanto osservato per le altre tipologie  che agiscono prevalentemente in un mercato non limitato alla regione di localizzazione (OR = 2,20 e 1,33), più di tutte le altre tipologie  che hanno svolto attività di formazione (OR = 1,16), ma in misura minore rispetto a quanto osservato per le altre tipologie  che agiscono prevalentemente in un mercato limitato alla regione di localizzazione (OR = 0,97) o, al più, al territorio nazionale (OR = 1,19)  con prezzi che, quando non sono regolamentati (OR = 1,12), risultano più spesso fissati dal mercato piuttosto che stabiliti come margine sui costi totali o variabili (OR = 0,85) Risultati
  • 10. V_A vs N O_A vs N VO_A vs N A vs N  i cui principali clienti non sono costituiti da famiglie (OR =1,49)  che realizzano almeno parte della loro produzione all’estero (OR = 1,62)  che sono società cooperative, consorzi di diritto privato o altro, piuttosto che imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi o società di persone (OR = 4,57)  più spesso localizzate nel Mezzogiorno che nel Centro-nord (OR = 0,71)  di dimensione maggiore (OR = 1,17)  appartenenti a gruppi di impresa (OR = 1,30)  che sono società cooperative, consorzi di diritto privato o altro, piuttosto che imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi o società di persone (OR = 4,52)  i cui principali clienti non sono costituiti da famiglie (OR =1,61) più spesso localizzate nel Mezzogiorno che nel Centro- nord (OR = 0,72)  di dimensione maggiore (OR = 1,44)  appartenenti a gruppi di impresa (OR = 1,35)  che realizzano almeno parte della loro produzione all’estero (OR = 1,87)  più spesso localizzate nel Centro-nord che nel Mezzogiorno (OR = 1,06)  di dimensione minore (OR = 0,97)  appartenenti a gruppi di impresa (OR = 1,42) Risultati
  • 11.  La maggior parte delle imprese italiane è coinvolta in relazioni di vario tipo e, in particolare, in quelle verticali che permettono di sviluppare contemporaneamente altre forme di collaborazione  I risultati ottenuti con il modello logistico multinomiale indicano che il macrosettore di attività economica, l’aver introdotto innovazioni e il livello dei ricavi da vendite di beni e/o prestazioni di servizi sono i fattori più rilevanti associati al comportamento relazionale delle imprese Conclusioni
  • 12.  Le imprese che tendono ad instaurare relazioni prevalentemente verticali risultano più spesso appartenere ai macrosettori delle costruzioni e dell’industria in senso stretto e operare come società di capitali, sono più innovative e con un orizzonte di mercato territorialmente più ampio, realizzando almeno una parte della propria attività produttiva all’estero  Le imprese con una propensione per le relazioni prevalentemente orizzontali sono caratterizzate da maggiori dimensioni in termini di addetti e ricavi, appartengono più frequentemente a gruppi di impresa e risultano costituite spesso come società cooperative  Le imprese con una tendenza a stabilire altre forme di collaborazione (quali franchising, accordi informali o altro) operano per lo più nel macrosettore degli altri servizi, sono localizzate più al Centro-nord che nel Mezzogiorno, e i loro prezzi, quando non regolamentati, risultano più spesso fissati dal mercato piuttosto che stabiliti come margine sui costi totali o variabili. La caratterizzazione delle imprese in base al comportamento relazionale può fornire utili spunti per la formulazione di politiche orientate allo sviluppo di quelle relazioni che favoriscono la competitività e migliorano i risultati economici delle imprese Conclusioni