Alcune osservazioni sul controllo e la valutazione dei ponti esistenti
1. Alcune osservazioni
sul controllo e la valutazione
dei ponti esistenti
Franco Bontempi
Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
Via Eudossiana 18 - 00184 Roma – ITALIA
franco.bontempi@uniroma1.it
https://sites.google.com/a/uniroma1.it/francobontempi/
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2. Quadro normativo tecnico cogente
• Legge 5 Novembre 1971 n. 1086, «Norme per la disciplina delle opere
di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a
struttura metallica» (Gazzetta Ufficiale n. 321 del 21/12/1971).
• Legge 2 Febbraio 1974, n. 64 «Provvedimenti per le costruzioni con
particolari prescrizioni per le zone sismiche» (Pubblicata nella
“Gazzetta Ufficiale” del 21 marzo 1974, n. 76)
• NTC 2018 – Nuove norme sismiche per il calcolo strutturale,
Approvate con Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018 - Testo
aggiornato delle norme tecniche per le costruzioni ( NTC2018 ), di cui
alla legge 5 novembre 1971, n. 1086, alla legge 2 febbraio 1974, n. 64,
al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, ed al
decreto legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito, con modificazioni,
dalla legge 27 luglio 2004, n. 186.
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3. Quadro normativo tecnico non cogente
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Le linee guida
possono essere
utilizzate e
quindi non
sono cogenti.
4. Disposizioni normative complesse non applicate
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Si introducono
dispositivi
normativi
complessi che
risultano
inapplicati e/o
inapplicabili.
5. Eccesso di Norme Tecniche
• «Ma un numero di regole eccessivo comporta vari degli inconvenienti
dianzi citati e in particolare:
- l'impoverimento dell'autonomia e della creatività, in quanto l'opera
del progettista è irretita dalle norme;
- la difficoltà di discernere ciò che veramente conta;
- la sensazione di avere, al riparo delle norme, responsabilità assai
alleviate;
- la difficoltà non infrequente di rendersi conto dei ragionamenti che
giustificano certe regole, rischiando di considerare queste alla stregua
di algoritmi, ossia di schemi operativi che, una volta appresi, il
pensiero non è più chiamato a giustificare.»
- Proliferazione delle normative e tecnicismo. Ultima lezione ufficiale del corso di Tecnica delle costruzioni tenuta dal prof. Piero Pozzati
- nell’A.A. 1991-'92, presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna (3 giugno 1992).
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7. 100%
Time
%offailure Unknown phenomena
Known phenomena
Research level Design code level
past present future
A
BB B
C
Humanerrors
Causes of System Failure
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Fenomeni che
provocano
azioni sulle
strutture
ed eventi non
normati sono
marginali
rispetto
all’errore
umano nel
provocare crisi
strutturali.
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9. Fattori che favoriscono le crisi strutturali
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Tutti fattori che
sono ignorati
nella sicurezza
formale.
10. Sicurezza formale: significato limitato di β
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L’impostazione
probabilistica
della sicurezza
risulta un
quadro formale
limitato basato
su ipotesi
stringenti non
verificate nella
realtà
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11. General assumptions of EN 1990
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L’impostazione probabilistica della sicurezza
presuppone ipotesi stringenti non verificate
nella realtà: forniscono una visione parziale.
13. Il degrado non è un processo stazionario: runaway
Minaccia dormiente
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Evoluzione
Iperbolica!
Per opere infrastrutturali
datate se non in fase senile, il
degrado per corrosione ha
una evoluzione veloce.
14. Concetti come questa curva di crisi non applicabili
a
b
Mass production = 1000000 of item
Bridge Inventory
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Le opere d’arte
civili hanno
caratteristiche
specificità tali
da non poter
essere
assimilate a
prodotti
industriali di
massa a cui si
possono
applicare
compiutament
e descrizioni
probabilistiche.
Il panorama
delle opere
d’arte civili è
datato (se non
in fase senile),
in quella fase in
cui il degrado è
in evoluzione
veloce.
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15. Big Data e Intelligenza Artificiale sono solo strumenti
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Il giudizio di un’opera di arte civile non è automatizzabile nella sua totalità. La raccolta di
misure e difettosità è solo propedeutica al giudizio che richiede approfondite
competenze e conoscenze del comportamento strutturale oltre a esperienza reale
16. L'occhio vede solo ciò
che la mente è preparata
a comprendere
(Henri Bergson)
Henri-Louis Bergson (Parigi, 18 ottobre 1859 – Parigi, 4 gennaio 1941) è stato un filosofo francese. La sua opera superò le tradizioni ottocentesche dello Spiritualismo e
del Positivismo ed ebbe una forte influenza nei campi della psicologia, della biologia, dell'arte, della letteratura e della teologia. Fu insignito del Premio Nobel per la
letteratura nel 1927 sia «per le sue ricche e feconde idee» sia «per la brillante abilità con cui ha saputo presentarle».
Occhio clinico
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17. Swiss Cheese Model for Failure: Reason
HAZARD
IN-DEPTH
DEFENCE
HOLES DUE TO
ACTIVE ERRORS
HOLES DUE TO
HIDDEN ERRORS
DESIGN CLIMA
CONCEPTUAL DESIGN
DRAWINGS
CALCULATION
MATERIALS & COMPONENTS
CONSTRUCTION
USE
ACCIDENTS / EXCEPTIONS
MAINTENANCE
MONITORING
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Il giudizio di un’opera di
arte civile è un
processo olistico che
deve tenere conto di
tutte le possibilità con
cui può manifestarsi la
crisi strutturale
18. Utile check list ma con
pericolo di
frammentazione e
perdita di vista
dell’insieme.
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19. Analogia dalla medicina
Fase analitica
(semeiotica)
Rilevamento critico dei segni e sintomi:
• anamnesi,
• esame obiettivo,
• indagini di laboratorio e strumentali
Fase di elaborazione (logica)
Convergenza dei segni e sintomi in quadri logici
e confronto di questi con la patologia nota
Fase diagnostica (sintesi)
• Corrispondenza tre le varie condizioni morbose aventi
attinenza con la sintomatologia del paziente (diagnosi
differenziale)
• Definizione della forma morbosa con maggiore
corrispondenza (diagnosi definitiva)
Fase terapeutica
(cura)
Provvedimenti volti all’eliminazione della malattia,
• sia nei sintomi (lesioni)
• sia nelle cause che l’hanno prodotta
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22. I carichi da traffico variano poco col periodo di ritorno
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10 Gli incrementi
del carico da
traffico
all’aumentare
del periodo di
ritorno sono
minimi.
23. Circolare 19/07/1967 n. 6736/61A1
• Ministero lavori pubblici - Controllo delle condizioni di stabilità
delle opere d'arte stradali.
• 1. Premessa
• Recenti gravi avvenimenti interessanti la stabilità di opere d'arte
e manufatti stradali ripropongono la considerazione della
necessità di organizzare nel modo più efficiente il necessario
controllo periodico delle condizioni statiche delle opere stesse.
• Controlli intesi nel senso più completo: accertamento periodico
delle condizioni di stabilità delle varie strutture, ed in particolare
di quelle portanti, e controllo dello stato di conservazione ai fini
del mantenimento in efficienza delle stesse e delle altre parti
accessorie.
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24. Pubblica incolumità – Conservazione del patrimonio
• La presente circolare intende mettere a fuoco il problema della
sorveglianza assidua, agile, sistematica del patrimonio di opere
d'arte stradali, ai fini essenziali della pubblica incolumità , senza
escludere gli aspetti economici della buona conservazione di tale
patrimonio, e nell'interesse stesso, quindi, delle Amministrazioni,
delle Società e degli Enti responsabili, proprietari, gestori o
concessionari di strade e di autostrade (e dei loro Funzionari) ai
quali compete la piena responsabilità dell'esercizio e della
manutenzione delle strade e delle autostrade.
Pubblica incolumità Patrimonio
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25. Aspetto tecnico
• 2. Aspetto tecnico
• La vigilanza sullo stato di consistenza e sulla statica delle opere
d'arte e dei manufatti stradali deve essere permanente.
• La vetustà di alcune opere, l'effetto di riparazioni successive,
l'influenza della crescente intensità della circolazione, l'aumento
dei carichi trasferiti alle strutture da questa circolazione, lo
"stress" provocato dall'intensificarsi delle azioni dinamiche
(velocità , vibrazioni, ecc.) esigono oramai una maggiore e più
continua attenzione da parte dei tecnici preposti agli organismi
interessati all'esercizio sicuro della viabilità di ogni importanza ed
a qualsiasi livello.
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26. Vigilanza
• La vigilanza deve essere esplicata ai vari livelli dei dipendenti e
dei funzionari addetti, con periodicità opportunamente
rapportata al grado tecnico dell'accertamento.
• In altri termini se un controllo tecnico approfondito può avere
una periodicità dell'ordine di un anno, le ispezioni minori
dovranno essere programmate con frequenza almeno
trimestrale.
• Tuttavia i tecnici responsabili devono poter contare su notizie ed
informazioni ricorrenti da parte del personale addetto alla
manutenzione e di quello in genere in servizio quotidiano lungo
le strade ed autostrade e loro pertinenze.
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27. Segni premonitori
• …
• La vigile ed intelligente sorveglianza consentirà , così , di
prevenire danni, o maggiori dissesti, mediante la tempestiva
adozione di provvedimenti adeguati.
• In ogni caso consentirà di scoprire in tempo segni premonitori di
eventuali cedimenti, o lesioni, crolli incipienti e quindi
permetterà mediante pronti interventi, allarmi, sbarramenti,
provvedimenti limitativi e cautelativi, ecc. di scongiurare eventi
drammatici e vere e proprie catastrofi.
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28. • La vigilanza ed il controllo delle opere d'arte sono fatti
squisitamente tecnici, tuttavia la loro organizzazione deve essere
programmata anche a livello amministrativo, per gli importanti
riflessi di natura giuridica che la sicurezza delle infrastrutture
stradali implica nel quadro della gestione delle pubbliche strade.
• L'organizzazione del servizio di controllo delle opere d'arte
stradali fa capo agli appositi uffici tecnici comunali per le strade
comunali, agli uffici tecnici delle Amministrazioni Provinciali per
le strade pertinenti, ai Compartimenti ANAS per le strade statali,
alle Società concessionarie per le strade ed autostrade in
concessione.
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Riflessi giuridici
29. Responsabilità organizzative
• Le opere d'arte ed i manufatti stradali fanno parte integrante
della strada e ne seguono la condizione giuridica. L'accertamento
periodico delle condizioni di stabilità delle dette opere rientra
pertanto nella attività di manutenzione della strada ed incombe,
• pertanto, alle Amministrazioni, alle Società ed agli Enti
proprietari, gestori, o concessionari delle strade ed autostrade di
provvedervi con tutta assiduità .
• La responsabilità di tali Enti nasce ogni qualvolta dalla violazione
degli obblighi manutentori e di controllo della strada od
autostrada derivino all'utente della strada lesioni di un suo
diritto, danneggiamenti o pericoli per la sua incolumità .
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30. Responsabilità personali
• Ne discende che i Funzionari ed i dipendenti dello Stato e quelli
degli Enti pubblici, Società private ecc. sono direttamente
responsabili, secondo le leggi amministrative, civili e penali dei
danni eventualmente subiti dagli utenti della strada in
dipendenza di dissesti o crollo di opere d'arte stradali.
• La responsabilità delle Amministrazioni, Enti e Società e dei loro
Funzionari e dipendenti in materia va configurata con riguardo
anche all’Art. 2043 del Codice Civile, reso comune anche al diritto
pubblico in forza dell’Art. 28 della Costituzione.
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31. Documentazione
• Tutti i rapporti redatti per ciascuna operazione di controllo sono
inseriti nel citato apposito fascicolo, intitolato "Controllo
periodico stabilità opere d'arte" che è tenuto a disposizione degli
Ispettori del Ministero dei lavori pubblici e dell'ANAS incaricati.
• Tutti i rapporti e le relazioni citati nel precedente capitolo sono
conservati presso ogni Amministrazione, Società od Ente
proprietario, gestore o concessionario di strade ed autostrade.
• Per ogni strada, tronco stradale od itinerario è istituito uno
speciale fascicolo intitolato "Controllo periodico stabilità opere
d'arte - strada ...". In esso sono custodite cartelle minori,
ciascuna riguardante un manufatto, disposte nell'ordine del
senso delle progressive kilometriche.
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33. Robustezza strutturale
di ponti e viadotti
Franco Bontempi
Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
Via Eudossiana 18 - 00184 Roma - ITALIA
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https://www.slideshare.net/FrancoBontempi/robustezza-
strutturale-di-ponti-e-viadotti
36. Alcune osservazioni
sul controllo e la valutazione
dei ponti esistenti
Franco Bontempi
Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
Via Eudossiana 18 - 00184 Roma – ITALIA
franco.bontempi@uniroma1.it
https://sites.google.com/a/uniroma1.it/francobontempi/
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