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IL CAMBIAMENTO
CLIMATICO CAMBIA IL
COLORE DEL MARE
SECONDO UN ARTICOLO PUBBLICATO SU EL PAIS E A FIRMA DI MIGUEL ANGEL CRIADO, CHE
RIPORTA STUDIO PUBBLICATO IN NATURE COMMUNICATIONS, PER VIA DEL CAMBIAMENTO
CLIMATICO STA CAMBIANDO ANCHE IL COLORE DEL MARE.
BY FEDERICO BIANCO
5D
COME MAI?
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO STA
INFLUENZANDO IL FITOPLANCTON MARINO
(NDR – INSIEME DEGLI ORGANISMI
AUTOTROFI FOTO SINTETIZZANTI PRESENTI
NEL PLANCTON, CAPACI DI NUTRIRSI DI
SOSTANZE INORGANICHE TRASFORMANDOLE
IN SOSTANZE ORGANICHE).
• IL FITOPLANCTON ALTERA LOSPETTRO DELLALUCE SOLARE RIFLESSA.
• IL FENOMENO È IMPORTANTE PERCHÉENTRO LA FINE DEL SECOLO IL COLORE DELLA
MAGGIOR PARTE DEI MARI SARÀ CAMBIATO.
• INFATTI IL FITOPLANCTON MARINO STA SUBENDO UN IMPATTO CLIMATICO CHE NE
ALTERA LACOMPOSIZIONE E LADISTRIBUZIONE: PERCHÉGLI ORGANISMI CHE SI
TROVANO NEL FITOPLANCTON E CHE SONO RESPONSABILI DELLAQUOTA VERDE
DELL’ACQUA, USANO LA CLOROFILLAPER SINTETIZZARE L’ENERGIASOLARE.
A sua
volta
Per Fitoplancton
intendiamo:
• Alghe marine
• Cianobatteri
• Protisti
IL COLORE DEL MARE
Quando la luce solare colpiscele molecoledell’acqua la maggior parte dello spettro luminoso viene assorbita. Solo la
banda blu rimbalza, di conseguenza ilmare sembra blu comeil cielo.Tuttavia non è un coloremonocromatico,bensì
caratterizzato da sfumature verdastre e bluastre per via della presenza di piante, microrganismie tipi diversi di
materia organica che rafforzano i toni verdi.
la circolazione oceanica delle acque e
la porzione di mare che sale in
superficie. Non permettendo il
riscaldamento degli abissi.
1 un’anomalia termica rilevante o
una differente concentrazione salina
nelle acque dell’oceano.
2 Diminuzione del fitoplancton in
quanto i sui nutrienti sono in
profondità ma la luce, a lui vitale, è in
superficie.
3 la catena alimentare può venire
stravolta per lo scioglimento dei
ghiacciai dato dall’ungente
assorbimento di CO2.
Il riscaldamento degli oceani modifica
M
a
QUINDI L’INQUINAMENTO
LUMINOSO E IL
RISCALDAMENTO
NEL PRIMO CASO
• INFLUENZA IL TEMPO DI CRESCITA DEL FITOPLANCTON. ALCUNE
SPECIE CHE SI ADATTANO MEGLIO AD ACQUE CALDE CRESCONO PIÙ
RAPIDAMENTE DI ALTRE CHE SONO TIPICHE DEI MARI FREDDI. IN BASE
A QUESTO ADATTAMENTO CAMBIA IL COLORE DELL’ACQUA CHE
TENDE AD ESSERE PIÙ VERDE DOVE CRESCE DI PIÙ IL FITOPLANCTON.
• SECONDO LO STUDIO PUBBLICATO DAI RICERCATORI IN NATURE
COMMUNICATIONS NEL 2100 CIRCA IL 50%, MOLTE DELLE AREE
POTREBBERO ESSERE COMPLETAMENTE DIVERSE DA COME LE
CONOSCIAMO OGGI.
• I RICERCATORI DEL MIT AFFERMANO CHE IL MARE CONTINUERÀ AD
ESSERE BLU, E IN ALCUNE ZONE ANCORA PIÙ AZZURRO, MENTRE IL
VERDE SARÀ PIÙ PRESENTE NELLE ACQUE POLARI E NELLE COSTE
TROPICALI DOVE IL FITOPLANCTON POTRÀ SOPPORTARE MEGLIO IL
CALDO E ASSORBIRE MAGGIORE LUCE.
NEL SECONDO CASO
• IL RISCALDAMENTO GLOBALE SCENDE SOTTO IL
LIVELLO DEL MARE E RENDE LA VITA IMPOSSIBILE
A MIGLIAIA DI SPECIE ANIMALI.
• TEMPERATURE OCEANICHE PIÙ ELEVATE.
• PRESTO I PESCI PERDERANNO I COLORI CHE LI
CARATTERIZZANO.
• LA RICCHEZZA DI SPECIE MARINE SI LIVELLA O
DIMINUISCE NELLE FASCE LATITUDINALI CON
TEMPERATURE MEDIE ANNUALI DELLA
SUPERFICIE DEL MARE SUPERIORI A 20°C
Conseguenze
negative per
l’ecosistema
marino…
Non è una novità che, scendendo in
profondità nel mare, l’acqua diventa
sempre più blu e i colori del fondale e
dei pesci sembrano diventare molto
meno vividi (Questo dipende,
ovviamente, dal modo in cui la luce
viaggia nell’acqua).
A causa del riscaldamento globale che fa
aumentare la temperatura delle acque
degli oceani, moltissime specie ittiche
sono costrette a:
• Spostarsi in profondità alla ricerca
di un clima più adatto
• Migrare verso i poli alla ricerca di
acque più fredde
Scendendo in profondità, si abbassa la
temperatura e diminuisce anche la luce:
mandando in crisi la sfera sensoriale dei
pesci che fanno affidamento sul colore per
riconoscere i propri simili con cui
accoppiarsi, andando a stravolgere anche
le dinamiche predatore-preda.
Le specie più a rischio sarebbero, dunque,
quelle che vivono in mari chiusi, che non
possono cambiare latitudine spostandosi
verso i poli
«La migrazione dei pesci verso acque più fredde
genera nuove opportunità per la pesca in Artico»
afferma Miranda Jones autrice che ha esaminato
802 specie importanti a livello commerciale.
«Tuttavia potrebbe disturbare le specie marine che
già popolano le acque artiche, e aumentare la

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  • 1. IL CAMBIAMENTO CLIMATICO CAMBIA IL COLORE DEL MARE SECONDO UN ARTICOLO PUBBLICATO SU EL PAIS E A FIRMA DI MIGUEL ANGEL CRIADO, CHE RIPORTA STUDIO PUBBLICATO IN NATURE COMMUNICATIONS, PER VIA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO STA CAMBIANDO ANCHE IL COLORE DEL MARE. BY FEDERICO BIANCO 5D
  • 2. COME MAI? IL CAMBIAMENTO CLIMATICO STA INFLUENZANDO IL FITOPLANCTON MARINO (NDR – INSIEME DEGLI ORGANISMI AUTOTROFI FOTO SINTETIZZANTI PRESENTI NEL PLANCTON, CAPACI DI NUTRIRSI DI SOSTANZE INORGANICHE TRASFORMANDOLE IN SOSTANZE ORGANICHE). • IL FITOPLANCTON ALTERA LOSPETTRO DELLALUCE SOLARE RIFLESSA. • IL FENOMENO È IMPORTANTE PERCHÉENTRO LA FINE DEL SECOLO IL COLORE DELLA MAGGIOR PARTE DEI MARI SARÀ CAMBIATO. • INFATTI IL FITOPLANCTON MARINO STA SUBENDO UN IMPATTO CLIMATICO CHE NE ALTERA LACOMPOSIZIONE E LADISTRIBUZIONE: PERCHÉGLI ORGANISMI CHE SI TROVANO NEL FITOPLANCTON E CHE SONO RESPONSABILI DELLAQUOTA VERDE DELL’ACQUA, USANO LA CLOROFILLAPER SINTETIZZARE L’ENERGIASOLARE. A sua volta Per Fitoplancton intendiamo: • Alghe marine • Cianobatteri • Protisti
  • 3. IL COLORE DEL MARE Quando la luce solare colpiscele molecoledell’acqua la maggior parte dello spettro luminoso viene assorbita. Solo la banda blu rimbalza, di conseguenza ilmare sembra blu comeil cielo.Tuttavia non è un coloremonocromatico,bensì caratterizzato da sfumature verdastre e bluastre per via della presenza di piante, microrganismie tipi diversi di materia organica che rafforzano i toni verdi. la circolazione oceanica delle acque e la porzione di mare che sale in superficie. Non permettendo il riscaldamento degli abissi. 1 un’anomalia termica rilevante o una differente concentrazione salina nelle acque dell’oceano. 2 Diminuzione del fitoplancton in quanto i sui nutrienti sono in profondità ma la luce, a lui vitale, è in superficie. 3 la catena alimentare può venire stravolta per lo scioglimento dei ghiacciai dato dall’ungente assorbimento di CO2. Il riscaldamento degli oceani modifica M a
  • 4. QUINDI L’INQUINAMENTO LUMINOSO E IL RISCALDAMENTO NEL PRIMO CASO • INFLUENZA IL TEMPO DI CRESCITA DEL FITOPLANCTON. ALCUNE SPECIE CHE SI ADATTANO MEGLIO AD ACQUE CALDE CRESCONO PIÙ RAPIDAMENTE DI ALTRE CHE SONO TIPICHE DEI MARI FREDDI. IN BASE A QUESTO ADATTAMENTO CAMBIA IL COLORE DELL’ACQUA CHE TENDE AD ESSERE PIÙ VERDE DOVE CRESCE DI PIÙ IL FITOPLANCTON. • SECONDO LO STUDIO PUBBLICATO DAI RICERCATORI IN NATURE COMMUNICATIONS NEL 2100 CIRCA IL 50%, MOLTE DELLE AREE POTREBBERO ESSERE COMPLETAMENTE DIVERSE DA COME LE CONOSCIAMO OGGI. • I RICERCATORI DEL MIT AFFERMANO CHE IL MARE CONTINUERÀ AD ESSERE BLU, E IN ALCUNE ZONE ANCORA PIÙ AZZURRO, MENTRE IL VERDE SARÀ PIÙ PRESENTE NELLE ACQUE POLARI E NELLE COSTE TROPICALI DOVE IL FITOPLANCTON POTRÀ SOPPORTARE MEGLIO IL CALDO E ASSORBIRE MAGGIORE LUCE. NEL SECONDO CASO • IL RISCALDAMENTO GLOBALE SCENDE SOTTO IL LIVELLO DEL MARE E RENDE LA VITA IMPOSSIBILE A MIGLIAIA DI SPECIE ANIMALI. • TEMPERATURE OCEANICHE PIÙ ELEVATE. • PRESTO I PESCI PERDERANNO I COLORI CHE LI CARATTERIZZANO. • LA RICCHEZZA DI SPECIE MARINE SI LIVELLA O DIMINUISCE NELLE FASCE LATITUDINALI CON TEMPERATURE MEDIE ANNUALI DELLA SUPERFICIE DEL MARE SUPERIORI A 20°C
  • 5. Conseguenze negative per l’ecosistema marino… Non è una novità che, scendendo in profondità nel mare, l’acqua diventa sempre più blu e i colori del fondale e dei pesci sembrano diventare molto meno vividi (Questo dipende, ovviamente, dal modo in cui la luce viaggia nell’acqua). A causa del riscaldamento globale che fa aumentare la temperatura delle acque degli oceani, moltissime specie ittiche sono costrette a: • Spostarsi in profondità alla ricerca di un clima più adatto • Migrare verso i poli alla ricerca di acque più fredde Scendendo in profondità, si abbassa la temperatura e diminuisce anche la luce: mandando in crisi la sfera sensoriale dei pesci che fanno affidamento sul colore per riconoscere i propri simili con cui accoppiarsi, andando a stravolgere anche le dinamiche predatore-preda. Le specie più a rischio sarebbero, dunque, quelle che vivono in mari chiusi, che non possono cambiare latitudine spostandosi verso i poli «La migrazione dei pesci verso acque più fredde genera nuove opportunità per la pesca in Artico» afferma Miranda Jones autrice che ha esaminato 802 specie importanti a livello commerciale. «Tuttavia potrebbe disturbare le specie marine che già popolano le acque artiche, e aumentare la