1. LA RISALITA DEL CUNEO
SALINO: IL CASO STUDIO
DEL DELTA DEL PO
Dott. Luigi MANCIN
2021-2022
XXXII° ANNO ACCADEMICO
Venerdì 26 Novembre 2021 ore 15:30
4. ETIMOLOGIA
Per comprendere al meglio il problema occorre definire le
variabili in gioco nel delicato equilibrio ecosistemico del Delta
del Po
CUNEO
SALINO
EUSTATISMO
DEFLUSSO
MINIMO
VITALE
SUBSIDENZA
SICCITA’
5. COS’È IL CUNEO SALINO?
È una massa di acqua salata con sezione
cuneiforme appoggiata sulla base dell’acquifero
e con il vertice verso l’interno.(Barbatella et al 2002)
PERCHÉ ACCADE?
In corrispondenza degli alvei fluviali,
delle falde acquifere costiere e dei suoli
prospicienti la costa
DOVE SI SVILUPPA?
𝝆𝒅= 1 g/cm3
𝝆𝒔= 1,0025 g/cm3
6. CUNEO
SALINO
CAMBIAMENTI
CLIMATICI
INTERVENTI
ANTROPICI
o MINOR RILASCI INVASI
IDROELETTRICI
o MAGGIORI PRELIEVI
DERIVATI A MONTE
o ABBASSAMENTO
LETTO DI MAGRA
(PRELIEVO INERTI)
CAUSE DI CARATTERE GENERALE
o MAGGIORI EVENTI
SICCITOSI DI LUNGO
PERIODO
o AUMENTO PORTATE
DI MAGRA
o EROSIONE SPONDALE
e LITORANEA (FORTI
MAREGGIATE)
o AUMENTO LIVELLO
MEDIO MARE
7. CAUSE DI CARATTERE LOCALE
CUNEO
SALINO
SUBSIDENZA
MODIFICAZIONI
DEL FONDO
FLUVIALE e
MARINO
IRRIGAZIONE
NATURALE
Geomorfologia territorio deltizio e lagunare
ANTROPICA
Estrazioni metanifere (1940-70)
o MODALITÀ
o EFFICIENZA RETE IRRIGUA
o USI
(CIVILI,INDUSTRIALI,AGRARI…)
o TIPI
o PRELIEVI DI INERTI
o CORRENTI NATURALI
8. SOCIOECONOMICI
• MANCANZA
D’ACQUA
POTABILE
• AUMENTO
VULNERABILITÀ
DEI TERRENI
• RIDUZIONE E
PERDITA
PRODUZIONE
AGRICOLA
• CONSEGUENZE
NEGATIVE SUL
TURISMO
ECOSISTEMICI
• CAMBIAMENTO
HABITAT
• MICRO-
DESERTIFICAZIONI
• SALINIZZAZIONE
DEI TERRENI
• VARIAZIONE E
SPOSTAMENTO
FAUNA ITTICA E
LITORANEA
• ISTERILIMENTO
DEI SUOLI
• MINOR
ATTECCHIMENTO
COLTURE
GESTIONALI
• IMPOSSIBILITÀ DI
IRRIGAZIONE
• INTERRUZIONI
DERIVAZIONI
IRRIGUE
• CHIUSURA
CENTRALI DI
POTABILIZZAZIONE
• INFILTRAZIONI
SALINE ARGINALI
• MAGGIORI COSTI
DI MANUTENZIONE
EFFETTI
9. COS’È LA SUBSIDENZA?
Per subsidènza (o sussidènza) [dal
lat. subsidentia «sedimentazione», si intende ogni movimento di
abbassamento della superficie terrestre indipendentemente dalla
causa che lo ha prodotto, dal suo sviluppo areale, velocità di
esplicazione, evoluzione temporale e alterazioni ambientali che ne
conseguono.
La subsidenza è l’ultimo stadio, e il risultato in superficie, di una serie
di processi che si esplicano nel sottosuolo e che, in qualche modo,
sono correlati alla struttura geologica/geomeccanica del territorio.
Particolari caratteristiche dei terreni possono infatti favorire,
accelerare o impedire tali processi. In generale, la subsidenza si
esplica in modo differenziale nel tempo e nello spazio con tassi di
abbassamento annui variabili dal millimetro al centimetro e
un’estensione dell'area coinvolta da locale a regionale.
PERCHÉ ACCADE?
10. CAUSE GENERALI
ESTRAZIONI DI GAS/PETROLIO
ATTIVITÀ MINERARIA
SCIOGLIMENTO CALCAREO
SFRUTTAMENTO
DELLE FALDE ACQUIFERE
11. CAUSE LOCALI La sottrazione di acqua, al fine di estrazione
metanifera, dal sottosuolo: con conseguente
diminuzione della pressione idrica provoca,
specialmente negli strati argillosi, la
deformazione del terreno. Nell’area deltizia
tale subsidenza si manifestò con velocità di
abbassamento dell’ordine di 20-30 cm
all’anno sopra aree molto estese,
specialmente nel decennio 1950-60.
Il gas metano misto ad acqua, veniva
estratto da circa 400 pozzi con profondità
variabile tra 100 e 650 m e profondità media
di 350 m con volumi annui estratti di
centinaia di milioni di m3.
Nel 1963 le estrazioni vennero
definitivamente sospese dal Ministero
dell’Industria con la conseguenza di un
progressivo rallentamento, in tutto il
comprensorio, degli abbassamenti e la
risalita delle quote piezometriche.
Consorzio Delta Po, 2019.
12. In primo piano un ponte costruito negli anni 1920
con le fondazioni estruse di circa 150 cm, nello
sfondo il ponte degli anni 1970 circa con
fondazioni estruse di circa 50 cm, ciò evidenzia
una subsidenza di circa 0,5 metri in 30 anni. (Tosi et
al., 2000)
Una vecchia chiusa, costruita
originariamente per bloccare il flusso
d’acqua in un canale di scolo, è
completamente protrusa sopra il piano
campagna. La linea a tratteggio indica la
traccia della sezione del canale secondo
quella che doveva essere la sua
ubicazione originale (Gambolati et al., 2005)
Aumento del livello marino relativo (Relative Sea
Level Rise - RSLR)
=
Componente dei movimenti verticali del terreno +
Componente del livello del mare
13. SICCITÀ La siccità può essere definita come una condizione naturale e
temporanea di consistente riduzione delle precipitazioni e di
importanti diminuzioni delle disponibilità idriche, rispetto ai valori
usuali, per un periodo di tempo significativo e su un’ampia
regione; i suoi effetti possono comportare carenza idrica per alcune
attività (o aree o comunità) ed è spesso associata ad altri fattori
climatici che possono aggravarne la severità (temperature più elevate,
venti più forti, o persistenti, o comunque più incisivi, umidità relative più
basse, minore copertura nuvolosa
14. Tuttavia a livello generale esistono anche altre definizioni
di siccità, in quanto il termine assume significati diversi in
funzione degli interessi che uno specifico individuo/gruppo
ha nei confronti dell’utilizzo della risorsa idrica.
Ad esempio, per l’agricoltore siccità significa una
carenza di umidità nello spessore di suolo interessato
dalle radici delle sue coltivazioni; per l’idrologo significa
sperimentare dei livelli idrici inferiori alla media nei corsi
d’acqua, nei laghi e altre riserve della risorsa (nevai,
ghiacciai); per l’economista una carenza della risorsa
idrica che ha effetti negativi sulla economia vigente.
Ciascuno ha quindi interessi che dipendono dagli effetti di
un’anomalia meteorologica particolarmente persistente
(Palmer, 1965).
È importante sottolineare che la SICCITÀ NON VA
CONFUSA CON ARIDITÀ che è una caratteristica
permanente dei climi asciutti e tantomeno con la carenza
idrica che fa riferimento ad uno squilibrio di lungo termine
che nasce dalla combinazione di disponibilità idrica ridotta
e di un livello di domanda che eccede la capacità del
sistema naturale.
Estate 2013, microdesertificazioni in zona Giarette di Scardovari
15. SOGLIA DI SALINITA’
LIMITE 2 g/l
SOGLIA DI PORTATA
EMERGENZIALE
Ayers & Westcot «Water quality for agriculture». FAO Irrigation and Drainage, paper 29, Rev. 1 (1985)
“Rimane il problema di assicurare una portata di 330 m3/s a
Pontelagoscuro per poter sostenere le attività agricole del delta e poter
contrastare efficacemente la risalita del cuneo salino”
«..garantire portate ecologiche con minimo ammissibile a
Pontelagoscuro di 450 m3/s, anche se “non ancora definite…ma per
cui non si registrano impatti maggiori nel corpo idrico tra
Pontelagoscuro e il Delta del Po..»
450 m3/s
330 m3/s
LA DEFINIZIONE DELLE SOGLIE DI SALINITÀ E PORTATA
SOGLIA DI PORTATA
CRITICA
“Piano del Bilancio Idrico per il Distretto del fiume Po” (AIPO 2010)
«Cabina di Regia Ex-Autorità di Bacino e Protezione Civile, 13 marzo 2008»
17. I CONSORZI DI BONIFICA: il delicato ruolo di «doppia» difesa
FUNZIONI PRINCIPALI (L.R. n. 12/2009)
Funzioni in materia di bonifica ed irrigazione
Funzioni in materia di difesa del suolo
Funzioni in materia di difesa delle acque e gestione
dei corpi idrici
Funzioni in materia di tutela del paesaggio e tutela
ambientale
Impianto idrovoro di Gorino Veneto (RO)
Ex impianto idrovoro di Ca’ Vendramin, ora Museo della Bonifica
Consorzio di Bonifica Delta Po, 2019
21. SUBSIDENZA NEL DELTA DEL PO
Abbassamenti dal 1951 al 1960 (cm) Abbassamenti dal 1960 ad oggi(m)
22. MAPPA DI SUBSIDENZA - Confronto 1983 – 2008
Consorzio di Bonifica Delta Po, 2019
23. Media Kwh ~ 10.000.000,00
Media € ~ 1.600.000,00
CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA 2012
Superficie Bonificata ha ~ 40.000
Costo Unitario €/ha ~ 40,00
Consorzio di Bonifica Delta Po, 2019
29. - Analizzare L’EVOLUZIONE dell’ INTRUSIONE SALINA nel Delta del Po;
- EVIDENZIARE LA COMBINAZIONE SINERGIA FRA FATTORI IDRO-CLIMATICI E
L’EVOLUZIONE MORFOLOGICA TERRITORIALE (SUBSIDENZA, EUSTATISMO, PORTATE
FLUVIALI E SICCITÀ)
- Essere un PROTOTIPO DI MODELLO GESTIONALE FUTURO → PREVISIONALE E DI ALLERTA
OBIETTIVI GESTIONALI E FUTURI
30. • 62.780 ha di
comprensorio
• 43000 abitanti
• 2 province
• 7 comuni
• 5 unità territoriali
• 5 aste fluviali
• 2 sbarramenti
antisale
AREA DI STUDIO
PO DI GORO
PO DI GNOCCA
PO DI VENEZIA
PO DI MAISTRA
PO DI TOLLE
3 unità territoriali esaminate:
• Isola di Ariano 15.942 ha
• Porto Tolle 24275 ha
• Porto Viro 3503 ha
Porto Tolle
24275 ha
Porto Viro
12769 ha
3503 ha
Isola di Ariano
15942 ha
47,69%
TERRENI
AGRICOLI
6,3%
AREE
URBANE
22,05%
AMBIENTE
ACQUEO
21,14%
AMBIENTE
UMIDO
2,81%
AREE
BOSCATE
SBARRAMENTO ANTISALE
31. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
AGRICOLTURA e ZOOTECNIA
PARADOSSO DI ECCELLENZE AGRICOLE MISTO A
INTENSIVI (90% PRODUZIONE TOTALE)
MAIS, GRANO, SOIA, RISO, ORTICOLE
DIVERSI PRODOTTI DOC E DOP: AGLIO BIANCO
POLESANO (DOP) RISO DEL DELTA DEL PO (IGP)
RADICCHIO DI CHIOGGIA (IGP)
ALLEVAMENTI INTESIVI DI SPECIE AVICOLE E BOVINE
CUNEO SALINO FORTEMENTE IMPATTANTE SUI
SETTORI PRIMARIO E SECONDARIO
↓
VARIAZIONE/PERDITA PRODUZIONE AGRICOLA
IMPOSSIBILITÀ DI ABBEVERARE GLI ANIMALI
IMPOSSIBILITÀ DI IRRIGARE
SALINIZZAZIONE TERRENI
MICRODESERTIFICAZIONI
32. CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
TURISMO
ROSOLINA – PORTO TOLLE
92,2% DEGLI ESERCIZI TURISTICI PROVINCIALI
70 MILIONI DI € ANNUI
Fonte: CCIA Rovigo
ITTICA
1802 IMPRESE→ 552 PESCA 1206 ACQUACOLTURA
37,78% DEL TOTALE DELLE IMPRESE
2344 ADDETTI (21,59% DEL TOTALE)
40-50 MILIONI DI € ANNUI
Fonte: Consorzio Coop Pescatori del Polesine
DEGRADAZIONE VEGETAZIONE COSTIERA
EROSIONE LITORANEA
VARIAZIONE/SPOSTAMENTO FAUNA
ITTICA LITORANEA E FLUVIALE
MODIFICHE ECOSISTEMICHE ESTUARI
EFFETTI CUNEO SALINO
33. RETE DI CAMPIONAMENTO
• 63 punti di rilevazione
• 47.721 rilevazioni (2005-2017)
• Analisi su stazioni fisse e
manuali
Le Stazioni di Misura:
La Strumentazione:
• 2 salinometri manuali
• 2 salinometri fissi
• Stazione Meteo ARPAV di
«Pradon»
• Stazione Pluviometrica ARPAV
«Valeggio sul Mincio»
• ANALISI DI LUNGO PERIODO: 2005-2017 SALINITÀ,
PRECIPITAZIONI e PORTATE
• ANALISI STATISTICA SALINOMETRI FISSI PO DI GNOCCA
• ANALISI STATISTICA SALINOMETRI MANUALI
• MAPPE MULTITEMPORALI IN GIS
La Metodologia:
34. EMILIA ROMAGNA: Rispetto al 1961-1990 la
media delle anomalie annue di precipitazione è
risultata pari a -220 mm. Fonte ARPAE
VENETO: Precipitazioni quasi ovunque inferiori ai
valori storici, soprattutto nella parte centro
occidentale della regione, dove sono caduti dai
-300 ai -500 mm di pioggia (meno 30/35%)
rispetto alla media (1994-2016). Fonte ARPAV
ANOMALIE DI PRECIPITAZIONE
ANNO 2017 e SERIE STORICA
METODI ANALISI PLUVIOMETRICA
35. METODI ANALISI CLIMATICA
EMILIA ROMAGNA: Il valore medio
di anomalia della temperatura
media nel 2017, rispetto al periodo
1961-1990, è stato di circa +1,7
°C.
VENETO: Il valore medio di
anomalia di temperatura del
2017, rispetto al periodo 1994-
2016, è compreso fra 0 e
+0,6 °C
ANOMALIE DI TEMPERATURA
49. ANNO 2017
MASSIMA ESPANSIONE SALINA NELLE ASTE FLUVIALI (ANNO 2017)
Asta fluviale Derivazione
Distanza da
foce (km)
Salmedia
(>2 g/l)
Giorni
(> 2g/l)
PO DI
MAISTRA
MERLIN 8 2,41 17
PO DI
VENEZIA
VALLESELLA 10,7 2 1
PO DI
TOLLE
CA’ DOLFIN 2
ARDUINI
10,8 3 3
PO DI
GNOCCA
OCA SAGREDA
(1° Bacino) 10,5 2,63 3
PO DI
GORO
PONTE
GORINO 5,5 4,61 36
32,2
424 m3/s
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2.000
0
5
10
15
20
25
30
35
m
3/
s
mm
PRECIPITAZIONI E PORTATA FIUME PO (MAGGIO-SETTEMBRE 2017)
Precipitazioni Portata Soglia Critica
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
0
5
10
15
20
25
30
35
g/l
mm
PRECIPITAZIONI E VALORI DEL SALE ALLO SBARRAMENTO PO DI
GNOCCA (MAGGIO - SETTEMBRE 2017)
Precipitazioni Salinità Sbarramento Valle Salinità 2 g/l Salinità Sbarramento Monte
1° Periodo 2° Periodo 3° Periodo
RISULTATI ANALISI DI LUNGO PERIODO
1° Periodo 2° Periodo 3° Periodo
Qmedia= 827 m3/s ∑Piogge= 294,6 mm
Q<450 m3/s: 4 gg Salvalle > 2 g/l: 97 gg
• DIMINUZIONE DISTANZA D’INTRUSIONE SALINA
• DIMINUZIONE RILEVAZIONI TOTALI (> 2 g/l)
• PRESENZA DI SALE PER PORTATE RITENUTE
«NON SALINIZZABILI» (>450 m3/s) Fonte: AIPO, 2010
50.
51. CONCLUSIONI
• L’INTRUSIONE SALINA NEL DELTA DEL PO È INFLUENZATA SIA DALL’ANDAMENTO DEI VOLUMI
DI DEFLUSSO IDRICO CHE PLUVIOMETRICI → SICCITÀ = RIDUZIONE DEFLUSSI FLUVIALI E
AUMENTO INTRUSIONE SALINA.
• LO STUDIO CHE HA FORNITO UNA MAGGIORE EVIDENZA DI TALE IPOTESI DI RELAZIONE FRA
QUESTE VARIABILI SI È RIVELATO QUELLO DI LUNGO PERIODO
• I MIGLIORI RISULTATI SONO DATI DAI SALINOMETRI FISSI → VALORI OMOGENEI E CONTINUI,
MA POSSIBILI ANOMALIE DERIVANTI SIA DA FATTORI AMBIENTALI (INFILTRAZIONI, CORRENTI,
ETC.) CHE DAL SISTEMA OPERATIVO (MANUTENZIONE, TARATURA, ETC.)
• PEGGIORE ANNUALITÀ IL 2006 CON MASSIMA RISALITA CUNEO SALINO ( «TAGLIO DI PO» - 32
KM DALLA FOCE PO DI VENEZIA) IN CONCOMITANZA DELLA MINIMA PORTATA STORICA DAL
PO A PONTELAGOSCURO (189,24 M3/S). → CHIUSURA CENTRALI DI POTABILIZZAZIONE E
CHIUSURA DERIVAZIONI IRRIGUE PER 15 GIORNI)
• CUNEO SALINO ACCENTUATO DALLA SUBISIDENZA (POZZI METANIFERI, BONIFICA E
GEOLOGIA DELTIZIA) E DALL’ INNALZAMENTO DEI MARI (+60 CM NEL 2100) .
52. • NUOVI SISTEMI DI SALINOMETRI FISSI → RILEVAZIONI CONTINUE ED OMOGENEE
• ANALISI GEOLOGICHE IN PUNTI STRATEGICI DEL DELTA DEL PO → POZZI PIEZOMETRICI
• ANALISI FOTOGRAMMETRICA CON UTILIZZO DI DRONI → STUDIO NDVI TERRENI CON
TELERILEVAMENTO
• PORTALE D’INTERFACCIA FRA ENTI DI GESTIONE E CITTADINI → APPLICAZIONI SU
PIATTAFORME INFORMATICHE
STRATEGIE FUTURE