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ILVA-TARANTO

SALUTE VS LAVORO
La storia
   1905: Viene costituita la società     1965: inaugurazione del IV Centro
    anonima Ilva.                            Siderurgico di Taranto.
   1911: nasce il "Consorzio Ilva".      1981: la controllata Nuova Italsider
   1918: nasce Ilva Alti Forni e            rileva tutti i complessi aziendali
    Acciaierie d'Italia.                     eccetto quelli di Marghera e San
   1931: trasferimento della sede a         Giovanni Valdarno.
    Genova.                               1983: viene decisa la liquidazione
   1934: il controllo societario passa      societaria con cessione alla
    all'IRI e, tre anni dopo, alla           Finsider della partecipazione
    finanziaria Finsider.                    azionaria nella Nuova Italsider.
   1949: viene costituita a Roma         1989: conferimento dell'impianto di
    dalla Finsider la Nuova Italsider,       Cornigliano al gruppo Riva.
    Società Siderurgica                   1995: privatizzazione dell'Ilva, con
    Commerciale.                             cessione dell'impianto ex-
   1961: fusione dell'Ilva con la           Italsider di Taranto al gruppo
    Cornigliano Spa: nasce la                Riva.
    Italsider Alti Forni e Acciaierie
    Riunite Ilva e Cornigliano.                   http://it.wikipedia.org/wiki/Ilva
Profilo
Lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto, il più grande in Europa e tra i
più grandi nel mondo, (...), alimenta il sistema produttivo aziendale e, per il
tramite di questo, ampi settori dell’intera industria metalmeccanica
nazionale (auto, elettrodomestici, tubi, cantieristica, ecc.).

Lo stabilimento di Taranto presenta caratteristiche tali per cui sin dalla sua
acquisizione da parte del Gruppo Riva si è puntato ad un suo
consolidamento e rilancio attraverso un piano di investimenti.

Lo Stabilimento ILVA di Taranto rappresenta una risorsa strategica non
solo per il Gruppo Riva, ma anche un’importante realtà per l’economia
regionale e nazionale. Le sue ragguardevoli potenzialità, grazie al contesto
di sviluppo sostenibile sono garanzia di forte competitività a livello
internazionale.
(…)
                                  http://www.ilvataranto.com/chisiamo.aspx
I numeri




    http://www.ilvataranto.com/inumeri.aspx
http://www.ilvataranto.com/inumeri.aspx
http://www.ilvataranto.com/inumeri.aspx
http://www.ilvataranto.com/inumeri.aspx
Gruppo RIVA
   Il Gruppo Riva è un gruppo siderurgico italiano; nel 2011 è il primo nel
    settore in Italia, quarto in Europa e ventitreesimo nel mondo.
    Struttura e dati societari: Il Gruppo Riva è formato da diverse società
    operanti nel settore siderurgico, core business del gruppo; le quali sono
    affiancati da società finanziarie. Il 100% del gruppo è della famiglia Riva
    che lo controlla, per il 39,9%, tramite una capogruppo con sede a
    Lussemburgo denominata "Utia". Il 100% dell'intero gruppo è tuttavia da
    attribuire ad Angelo ed Emilio Riva e relativi figli. Il gruppo si è
    concentrato, in cinquant'anni di storia, ad una forte espansione nel
    settore siderurgico che lo ha portato alla realizzazione di molte
    acquisizioni, la più importante di queste è avvenuta nel 1995 con
    l'acquisto dell'Ilva da parte del Governo Italiano. L'intero gruppo possiede
    (2011) 36 siti produttivi, di cui 19 in Italia dove viene prodotto il 62%
    dell'acciaio dell'intero gruppo e dove l'azienda realizza circa il 67% del
    fatturato. Altri siti si trovano in
    Belgio, Francia, Germania, Spagna, Grecia, Tunisia e Canada. Fanno
    parte del gruppo anche 24 strutture correlate divise fra centri di servizio e
    società commerciali.
                                           http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Riva
Cosa succede?
2004 AARHUS

Protocollo del Consiglio Europeo
   definisce i liniti di tossicità
   tossicità equivalente = composto standard capace di
   generare analoghi effetti tossici (ogni sostanza ha un
   fattore di correzione) ng/m3

Non viene recepita dall’Italia (Prestigiacomo) tempo fino al
   2012 per adeguarsi
Si sono adeguati solamente gli impianti di incenerimento
Si utilizza ancora la concentrazione di diossina
2008 PUGLIA

Legge regionale (Vendola)
      limitare le diossine
      utilizzare la tossicità equivalente
      adeguandosi allo standard UE (0,4ng/m3)

Disputa tra Ilva e Regione

2009   Limite spostato a 2,5ng/m3 per arrivare al valore EU
       nel 2010

ARPA 2007  3,9
     2008  4,5
                 Investimenti??

       2011  0,4
Evoluzione delle situazione
2012
Marzo

Ministro Clini (medico del lavoro, tesi sulla Ferriera di TS)

   riceve fascicolo dalla magistratura
   nuove disposizioni UE

   Riapre AIA
LUGLIO
   Protocollo di intesa per urgenti interventi di bonifica
   Sequestro senza facoltà d’uso dell’area a caldo ( chiusura AoF 1 e
    5,bonifica AoF3, batterie cokeria, interventi nelle acciaierie)
   Arresto Emilio Riva e figlio



  26 Luglio 2012-Ilva di Taranto, impianti sequestrati. Protestano gli
   operai.
Giornata drammatica a Taranto dove sono stati messi i sigilli a sei reparti a
   caldo dell'acciaieria Ilva. La decisione è stata presa dal gip presso il
   Tribunale di Taranto Patrizia Todisco, che nell'ordinanza ha disposto
   anche otto provvedimenti di arresti domiciliari. In particolare, il sequestro
   e blocco delle lavorazioni in alcune aree del siderurgico Ilva di Taranto
   riguardano parchi minerari, cockeria, agglomerati, altoforni, acciaieria e
   gestione di rottami ferrosi. L'ordinanza è stata emessa nell'ambito
   dell'inchiesta sull'inquinamento dell'Ilva coordinata dalla Procura
   tarantina.
                                                                          TG 24
AGOSTO


Tribunale del riesame conferma il provvedimento di sequestro
   vincolato alla messa a norma

                       SETTEMBRE


GIP Todisco respinge la proposta dell’azienda di
RISANAMENTO E MINIMA PRODUZIONE
   Già programmati nel 2003-04 e non realizzati
   Proposta al ribasso
   (piano da 400 milioni di E)

Scioperop FIM-UIL (no FIOM)
   3 Ottobre 2012: Ilva, il decreto sulla bonifica è legge. L'Asl: +50%
    tumori
L'Aula del Senato ha approvato il decreto legge sull'Ilva di Taranto. Con 247
    sì e 20 no (solo la Lega ha votato contro), il decreto è stato convertito in
    legge. Il provvedimento contiene disposizioni urgenti per il risanamento
    ambientale e la riqualificazione dell'area interessata dagli stabilimento
    dell'Ilva.


La Asl: negli ultimi 6 mesi tumori aumentati del 50% - Intanto, sembra farsi
   sempre più grave la situazione sanitaria del capoluogo pugliese. Nel
   primo semestre 2012 si registra infatti un drastico aumento di ricoveri per
   tumore in tutta la Asl tarantina (compresi quindi i quartieri a rischio più
   vicini all'Ilva), pari a un +50 per cento rispetto al primo semestre dell'anno
   scorso.
                                                                             TG24
   07 Ottobre 2012-Ultimatum all'Ilva: 5 giorni per spegnere gli impianti.
Cinque giorni: è il tempo che dalla sera di ieri 6 ottobre l'Ilva ha a disposizione
    per avviare le procedure di spegnimento degli impianti dell'area a caldo
    sequestrati il 26 luglio perché inquinanti, ottemperando così al decreto del
    gip e alla successiva ordinanza del tribunale del riesame. L'ultimatum
    all'Ilva lo ha dato la Procura facendo notificare una direttiva con la quale
    avvisa, tra l'altro, che in caso di inottemperanza da parte dell'azienda, i
    custodi potranno nominare propri ausiliari "procedendo senza ulteriori
    indugi" allo spegnimento degli impianti.
 22 Ottobre:Ilva Taranto, aumentano i tumori.
Peggiorano i dati della mortalità a Taranto, da +10% del 2008 a + 11% del
    2009. Per le donne si registra un aumento dell'incidenza di tumori dal 24%
    al 100%. Per i bambini, invece, incrementi significativi di contrazione di
    malattie per tutte le cause nel primo anno di vita. Lo scrive nero su bianco il
    rapporto "Sentieri" (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e
    Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) aggiornato al periodo
    2003-2009 e presentato dal ministro della Salute Renato Balduzzi.
L'azienda è la maggiore responsabile - Secondo quanto si legge nel rapporto,
    "lo stabilimento siderurgico (Ilva, ndr), in particolare gli impianti altoforno,
    cokeria e agglomerazione, è il maggior emettitore nell'area per oltre il 99%
    del totale ed è quindi il potenziale responsabile degli effetti sanitari correlati
    al benzopirene".
                                                                                 TG 24
   CLINI
   …impossibile chiudere in 5 giorni, siamo fiduciosi, aspettiamo AIA
   …AIA non è ancora pronta



    6 Novembre: Ilva Taranto, 2.000 operai in cassa integrazione
L'azienda siderurgica: "Calo delle commesse, si parte dal 19 dicembre".
     Decisive le incertezze sull'inchiesta per inquinamento
L'Ilva di Taranto metterà in cassa integrazione duemila dipendenti dell'area a
     freddo dello stabilimento siderurgico. E i tempi sono strettissimi: si parte
     dal 19 novembre. Lo ha annunciato ai sindacati Fim, Fiom e Uilm la
     stessa azienda di proprietà della famiglia Riva coinvolta nell'inchiesta
     giudiziaria sull'inquinamento ambientale. Il polo, il più grande d'Europa
     del settore, dà occupazione a 11.850 dipendenti diretti e oltre 2.000
     nell'indotto: l'impatto dell'ultima decisione, dunque, rischia di essere
     pesantissimo.
                                                                              Libero
  21 Novembre 2012 - Taranto, l’Ilva chiede il dissequestro dello
   stabilimento: “Altrimenti lo chiudiamo”.
Se non saranno dissequestrati gli impianti, l’Ilva chiuderà lo stabilimento
   di Taranto. E’ scritto nell’istanza di dissequestro: “L’ ovvia
   insostenibilità economico-finanziaria delle condizioni di esercizio
   condurrebbe inevitabilmente alla definitiva cessazione dell’attività
   produttiva e alla chiusura del polo produttivo”. ”L’unico modo per far
   fronte a tale impegno – scrive l’Ilva – consiste nell’attuazione effettiva
   del decreto di revisione dell’Aia: vale a dire l’attuazione non solo di
   quella parte delle novellate disposizioni, recante limiti e disposizioni
   più stringenti di quelle approvate nell’agosto 2011, bensì
   dell’autorizzazione all’esercizio nel suo pieno (e ovvio) significato
   giuridico, cui quelle disposizioni sono appunto strumentali”. A firmare
   l’istanza il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, e l’avvocato Marco De
   Luca di Milano nell’istanza di dissequestro degli impianti dell’area a
   caldo del siderurgico presentata ieri alla Procura di Taranto.
                                                            Il Fatto Quotidiano

    Magistratura pone i sigilli alla produzione degli ultimi 4 mesi
  26 Novembre: Ilva/ Taranto, nuovi arresti e sequestri
Ordinanze per ex dirigenti ed ex assessore ambiente provincia
Una nuova raffica di arresti nell'ambito delle due inchieste riguardanti l'Ilva di
   Taranto (...). Sette le ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e
   quattro ai domiciliari, nei riguardi di dirigenti Ilva ma anche dirigenti pubblici
   accusati di associazione per delinquere, concussione e concorso in
   disastro ambientale firmate da due gip diversi, Vilma Gilli e Patrizia
   Todisco.
Le misure cautelari sono state notificate a Fabio Riva, vicepresidente del
   gruppo Riva e figlio di Emilio Riva (già ai domiciliari dal 26 luglio scorso),
   Luigi Capogrosso, ex direttore del siderurgico di Taranto anche lui già ai
   domiciliari; Michele Conserva, ex assessore all'Ambiente della Provincia di
   Taranto dimessosi nei mesi scorsi. In carcere è finito Girolamo Archina', ex
   dirigente Ilva per i rapporti istituzionali licenziato ad agosto dal presidente
   dell'Ilva Bruno Ferrante,(...). Gli arresti sono legati anche alla seconda
   inchiesta che riguarda anche l'Ilva, denominata "enviroment sold out"
   ambiente svenduto, indagine curata dal pm Remo Epifani che riguarda
   presunti episodi di corruzione legati alla gestione di discariche nella
   provincia di Taranto.
                                                                           TMNews
AIA (Autorizzazione ambientale integrata)
'L'Autorizzazione, sulla base di quanto richiesto il 5 marzo 2012 dal
    Presidente della Regione Puglia - si legge in una nota di Palazzo Chigi
    - aggiorna la precedente AIA rilasciata il 4 agosto 2011 in merito alle
    prescrizioni relative alle aree a caldo, ed alle aree di stoccaggio e
    movimentazione, dello stabilimento, con particolare riferimento alle
    emissioni di polveri e di benzo(a)pirene, sia convogliate che
    diffuse, nonché alle altre emissioni inquinanti quali diossine e furani".

"Con successivi provvedimenti - prosegue ancora il testo della nota - si
   procederà a disciplinare: entro il 31 gennaio 2013, le discariche
   interne, gestione dei materiali, sottoprodotti e rifiuti inclusi, gestione
   delle acque e delle acque di scarico, ed entro il 31 maggio 2013, le
   restanti aree ed attività dello stabilimento non considerate, nonché il
   sistema di gestione ambientale e la gestione energetica".
L’Autorizzazione stabilisce l’applicazione anticipata al 2012 delle
   prescrizioni europee – che entreranno in vigore nel 2016 – per l’impiego
   delle migliori tecniche disponibili (BAT) per la produzione di ferro e
   acciaio pubblicate nella G.U. dell’Unione Europea l’8 marzo 2012 n.
   L70.
Adeguamento alle migliori tecnologie eruopee
Attivazione di sistemi di controllo e monitoraggio dei punti di emisisone
Valutazione corretta delle emisisioni
Limite delle diossine
Limite di produzione
Spegnimento e rifacimento dell’AoF 1-3 (questo non autorizzato e
dismesso) e 5
Adeguamento AoF 2-4
Chiusura aree di gestione e manovra
Parchi minerari riduzione dimensioni e creazione di coperture
DICEMBRE


3/12/12
LEGGE SALVA ILVA Decreto legge che sblocca il sequestro
L'azienda potrà riprendere a produrre immediatamente, utilizzando i beni
   attualmente sotto sequestro. Ma il provvedimento del governo non soltanto
   assorbe l'Autorizzazione integrata ambientale varata nei mesi scorsi dandole
   forza di legge, ma prevede un meccanismo di vigilanza e sanzione in caso di
   inadempimenti dell'azienda (10% fatturato) fino alla messa in amministrazione
   straordinaria
La società ha la gestione e responsabilità della conduzione
  degli impianti
Autorizzata a proseguire la produzione e vendita finché vale
  l’AIA (6 anni!!)
Richiamando gli articoli 41 e 43 della Costituzione, sempre in caso di non rispetto
delle norme previste, l'azione del governo può arrivare fino alla messa in
"amministrazione straordinaria" dell'impresa. L'aver inserito nel testo del decreto i
due citati articoli della Carta fondamentale è stata una scelta precisa. L'articolo 43
infatti è quello che stabilisce che lo Stato si riserva il diritto di espropriare aziende
private per casi di "preminente interesse generale". E nelle premesse del decreto
il sito di Taranto viene appunto definito "sito di interesse strategico nazionale".

E' questa quindi l'arma messa in campo dal governo per sbloccare l'impasse: da
un lato le rigide prescrizioni da applicare, scritte nell'Aia e "tradotte" nel decreto,
dall'altro un solido sistema di vigilanza e sanzioni in caso di violazioni da parte
dell'azienda




      PROCURA fa ricorso alla CORTE COSTITUZIONALE
      depositato il 31 dicembre presso la cancelleria della Corte Costituzionale
      il ricorso con cui la Procura di Taranto solleva conflitto di attribuzioni tra
      poteri dello Stato nei confronti del governo sul caso Ilva e sul relativo
      decreto varato dall'Esecutivo.
   8 gennaio 2013
Dichiarazione Presidente Ilva Dottor Bruno Ferrante
“Sono perplesso rispetto a quanto sta accadendo. E’ difficile comprendere le
   ragioni di quello che non può non definirsi un vero e proprio accanimento
   della Procura nei confronti dell’Ilva: accanimento che colpisce non solo
   l’impresa, ma soprattutto le migliaia di lavoratori e le loro famiglie.
La Società ha già iniziato ad applicare l’Aia; abbiamo già compiuto i primi
   passi in tal senso (...). Nonostante l’Arpa abbia dichiarato recentemente
   che la situazione ambientale di Taranto è sotto controllo, con una
   diminuzione sia del PM10 che del contenuto di benzo(a)pirene, e
   nonostante il Governo abbia adottato un decreto legge, poi convertito in
   legge dal Parlamento, che prevede che l’Azienda possa continuare a
   lavorare e spedire i prodotti lavorati e semilavorati già da fine luglio, i
   Magistrati si oppongono senza ragionevoli motivi alla liberazione di tali
   beni.
(…) L’azienda ha messo in atto un grandissimo sforzo finanziario per
   procedere regolarmente al pagamento degli stipendi del mese di gennaio.
   Mi auguro che la situazione possa evolvere positivamente per fare
   altrettanto il prossimo mese".

                               http://www.ilvataranto.com/comunicatostampa/
   Viene nominato un garante della vigilanza per l’attuazione degli
     adempimenti ambientali

               VITALIANO ESPOSITO (Ex procuratore generale
                Cassazione)




   15 Gennaio: Ilva:legge viola 5 articoli Costituzione
'Quando autorizza commercializzazione prodotti sequestrati'
L'articolo 3 della legge 'salva-Ilva' violerebbe 5 articoli della Costituzione.
    Lo scrive il tribunale di Taranto che ha sollevato la questione di
    legittimita' costituzionale inviando gli atti alla Consulta. La legge -
    secondo i giudici - contrasta con gli articoli 3, 24, 102, 104 e 112 della
    Costituzione nella parte in cui autorizza ''in ogni caso'' l'Ilva ''alla
    commercializzazione dei prodotti'', compresi quelli realizzati prima
    dell'entrata in vigore del decreto, sebbene sequestrati.
                                                                             ANSA

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Ilva taranto

  • 2.
  • 3.
  • 4. La storia  1905: Viene costituita la società 1965: inaugurazione del IV Centro anonima Ilva. Siderurgico di Taranto.  1911: nasce il "Consorzio Ilva". 1981: la controllata Nuova Italsider  1918: nasce Ilva Alti Forni e rileva tutti i complessi aziendali Acciaierie d'Italia. eccetto quelli di Marghera e San  1931: trasferimento della sede a Giovanni Valdarno. Genova. 1983: viene decisa la liquidazione  1934: il controllo societario passa societaria con cessione alla all'IRI e, tre anni dopo, alla Finsider della partecipazione finanziaria Finsider. azionaria nella Nuova Italsider.  1949: viene costituita a Roma 1989: conferimento dell'impianto di dalla Finsider la Nuova Italsider, Cornigliano al gruppo Riva. Società Siderurgica 1995: privatizzazione dell'Ilva, con Commerciale. cessione dell'impianto ex-  1961: fusione dell'Ilva con la Italsider di Taranto al gruppo Cornigliano Spa: nasce la Riva. Italsider Alti Forni e Acciaierie Riunite Ilva e Cornigliano. http://it.wikipedia.org/wiki/Ilva
  • 5. Profilo Lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto, il più grande in Europa e tra i più grandi nel mondo, (...), alimenta il sistema produttivo aziendale e, per il tramite di questo, ampi settori dell’intera industria metalmeccanica nazionale (auto, elettrodomestici, tubi, cantieristica, ecc.). Lo stabilimento di Taranto presenta caratteristiche tali per cui sin dalla sua acquisizione da parte del Gruppo Riva si è puntato ad un suo consolidamento e rilancio attraverso un piano di investimenti. Lo Stabilimento ILVA di Taranto rappresenta una risorsa strategica non solo per il Gruppo Riva, ma anche un’importante realtà per l’economia regionale e nazionale. Le sue ragguardevoli potenzialità, grazie al contesto di sviluppo sostenibile sono garanzia di forte competitività a livello internazionale. (…) http://www.ilvataranto.com/chisiamo.aspx
  • 6. I numeri http://www.ilvataranto.com/inumeri.aspx
  • 10. Gruppo RIVA  Il Gruppo Riva è un gruppo siderurgico italiano; nel 2011 è il primo nel settore in Italia, quarto in Europa e ventitreesimo nel mondo.  Struttura e dati societari: Il Gruppo Riva è formato da diverse società operanti nel settore siderurgico, core business del gruppo; le quali sono affiancati da società finanziarie. Il 100% del gruppo è della famiglia Riva che lo controlla, per il 39,9%, tramite una capogruppo con sede a Lussemburgo denominata "Utia". Il 100% dell'intero gruppo è tuttavia da attribuire ad Angelo ed Emilio Riva e relativi figli. Il gruppo si è concentrato, in cinquant'anni di storia, ad una forte espansione nel settore siderurgico che lo ha portato alla realizzazione di molte acquisizioni, la più importante di queste è avvenuta nel 1995 con l'acquisto dell'Ilva da parte del Governo Italiano. L'intero gruppo possiede (2011) 36 siti produttivi, di cui 19 in Italia dove viene prodotto il 62% dell'acciaio dell'intero gruppo e dove l'azienda realizza circa il 67% del fatturato. Altri siti si trovano in Belgio, Francia, Germania, Spagna, Grecia, Tunisia e Canada. Fanno parte del gruppo anche 24 strutture correlate divise fra centri di servizio e società commerciali. http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Riva
  • 11. Cosa succede? 2004 AARHUS Protocollo del Consiglio Europeo definisce i liniti di tossicità tossicità equivalente = composto standard capace di generare analoghi effetti tossici (ogni sostanza ha un fattore di correzione) ng/m3 Non viene recepita dall’Italia (Prestigiacomo) tempo fino al 2012 per adeguarsi Si sono adeguati solamente gli impianti di incenerimento Si utilizza ancora la concentrazione di diossina
  • 12.
  • 13.
  • 14. 2008 PUGLIA Legge regionale (Vendola) limitare le diossine utilizzare la tossicità equivalente adeguandosi allo standard UE (0,4ng/m3) Disputa tra Ilva e Regione 2009 Limite spostato a 2,5ng/m3 per arrivare al valore EU nel 2010 ARPA 2007  3,9 2008  4,5 Investimenti?? 2011  0,4
  • 16. 2012 Marzo Ministro Clini (medico del lavoro, tesi sulla Ferriera di TS) riceve fascicolo dalla magistratura nuove disposizioni UE Riapre AIA
  • 17. LUGLIO  Protocollo di intesa per urgenti interventi di bonifica  Sequestro senza facoltà d’uso dell’area a caldo ( chiusura AoF 1 e 5,bonifica AoF3, batterie cokeria, interventi nelle acciaierie)  Arresto Emilio Riva e figlio  26 Luglio 2012-Ilva di Taranto, impianti sequestrati. Protestano gli operai. Giornata drammatica a Taranto dove sono stati messi i sigilli a sei reparti a caldo dell'acciaieria Ilva. La decisione è stata presa dal gip presso il Tribunale di Taranto Patrizia Todisco, che nell'ordinanza ha disposto anche otto provvedimenti di arresti domiciliari. In particolare, il sequestro e blocco delle lavorazioni in alcune aree del siderurgico Ilva di Taranto riguardano parchi minerari, cockeria, agglomerati, altoforni, acciaieria e gestione di rottami ferrosi. L'ordinanza è stata emessa nell'ambito dell'inchiesta sull'inquinamento dell'Ilva coordinata dalla Procura tarantina. TG 24
  • 18. AGOSTO Tribunale del riesame conferma il provvedimento di sequestro vincolato alla messa a norma SETTEMBRE GIP Todisco respinge la proposta dell’azienda di RISANAMENTO E MINIMA PRODUZIONE Già programmati nel 2003-04 e non realizzati Proposta al ribasso (piano da 400 milioni di E) Scioperop FIM-UIL (no FIOM)
  • 19. 3 Ottobre 2012: Ilva, il decreto sulla bonifica è legge. L'Asl: +50% tumori L'Aula del Senato ha approvato il decreto legge sull'Ilva di Taranto. Con 247 sì e 20 no (solo la Lega ha votato contro), il decreto è stato convertito in legge. Il provvedimento contiene disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione dell'area interessata dagli stabilimento dell'Ilva. La Asl: negli ultimi 6 mesi tumori aumentati del 50% - Intanto, sembra farsi sempre più grave la situazione sanitaria del capoluogo pugliese. Nel primo semestre 2012 si registra infatti un drastico aumento di ricoveri per tumore in tutta la Asl tarantina (compresi quindi i quartieri a rischio più vicini all'Ilva), pari a un +50 per cento rispetto al primo semestre dell'anno scorso. TG24
  • 20. 07 Ottobre 2012-Ultimatum all'Ilva: 5 giorni per spegnere gli impianti. Cinque giorni: è il tempo che dalla sera di ieri 6 ottobre l'Ilva ha a disposizione per avviare le procedure di spegnimento degli impianti dell'area a caldo sequestrati il 26 luglio perché inquinanti, ottemperando così al decreto del gip e alla successiva ordinanza del tribunale del riesame. L'ultimatum all'Ilva lo ha dato la Procura facendo notificare una direttiva con la quale avvisa, tra l'altro, che in caso di inottemperanza da parte dell'azienda, i custodi potranno nominare propri ausiliari "procedendo senza ulteriori indugi" allo spegnimento degli impianti.  22 Ottobre:Ilva Taranto, aumentano i tumori. Peggiorano i dati della mortalità a Taranto, da +10% del 2008 a + 11% del 2009. Per le donne si registra un aumento dell'incidenza di tumori dal 24% al 100%. Per i bambini, invece, incrementi significativi di contrazione di malattie per tutte le cause nel primo anno di vita. Lo scrive nero su bianco il rapporto "Sentieri" (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento) aggiornato al periodo 2003-2009 e presentato dal ministro della Salute Renato Balduzzi. L'azienda è la maggiore responsabile - Secondo quanto si legge nel rapporto, "lo stabilimento siderurgico (Ilva, ndr), in particolare gli impianti altoforno, cokeria e agglomerazione, è il maggior emettitore nell'area per oltre il 99% del totale ed è quindi il potenziale responsabile degli effetti sanitari correlati al benzopirene". TG 24
  • 21. CLINI  …impossibile chiudere in 5 giorni, siamo fiduciosi, aspettiamo AIA  …AIA non è ancora pronta  6 Novembre: Ilva Taranto, 2.000 operai in cassa integrazione L'azienda siderurgica: "Calo delle commesse, si parte dal 19 dicembre". Decisive le incertezze sull'inchiesta per inquinamento L'Ilva di Taranto metterà in cassa integrazione duemila dipendenti dell'area a freddo dello stabilimento siderurgico. E i tempi sono strettissimi: si parte dal 19 novembre. Lo ha annunciato ai sindacati Fim, Fiom e Uilm la stessa azienda di proprietà della famiglia Riva coinvolta nell'inchiesta giudiziaria sull'inquinamento ambientale. Il polo, il più grande d'Europa del settore, dà occupazione a 11.850 dipendenti diretti e oltre 2.000 nell'indotto: l'impatto dell'ultima decisione, dunque, rischia di essere pesantissimo. Libero
  • 22.  21 Novembre 2012 - Taranto, l’Ilva chiede il dissequestro dello stabilimento: “Altrimenti lo chiudiamo”. Se non saranno dissequestrati gli impianti, l’Ilva chiuderà lo stabilimento di Taranto. E’ scritto nell’istanza di dissequestro: “L’ ovvia insostenibilità economico-finanziaria delle condizioni di esercizio condurrebbe inevitabilmente alla definitiva cessazione dell’attività produttiva e alla chiusura del polo produttivo”. ”L’unico modo per far fronte a tale impegno – scrive l’Ilva – consiste nell’attuazione effettiva del decreto di revisione dell’Aia: vale a dire l’attuazione non solo di quella parte delle novellate disposizioni, recante limiti e disposizioni più stringenti di quelle approvate nell’agosto 2011, bensì dell’autorizzazione all’esercizio nel suo pieno (e ovvio) significato giuridico, cui quelle disposizioni sono appunto strumentali”. A firmare l’istanza il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, e l’avvocato Marco De Luca di Milano nell’istanza di dissequestro degli impianti dell’area a caldo del siderurgico presentata ieri alla Procura di Taranto. Il Fatto Quotidiano Magistratura pone i sigilli alla produzione degli ultimi 4 mesi
  • 23.  26 Novembre: Ilva/ Taranto, nuovi arresti e sequestri Ordinanze per ex dirigenti ed ex assessore ambiente provincia Una nuova raffica di arresti nell'ambito delle due inchieste riguardanti l'Ilva di Taranto (...). Sette le ordinanze di custodia cautelare, tre in carcere e quattro ai domiciliari, nei riguardi di dirigenti Ilva ma anche dirigenti pubblici accusati di associazione per delinquere, concussione e concorso in disastro ambientale firmate da due gip diversi, Vilma Gilli e Patrizia Todisco. Le misure cautelari sono state notificate a Fabio Riva, vicepresidente del gruppo Riva e figlio di Emilio Riva (già ai domiciliari dal 26 luglio scorso), Luigi Capogrosso, ex direttore del siderurgico di Taranto anche lui già ai domiciliari; Michele Conserva, ex assessore all'Ambiente della Provincia di Taranto dimessosi nei mesi scorsi. In carcere è finito Girolamo Archina', ex dirigente Ilva per i rapporti istituzionali licenziato ad agosto dal presidente dell'Ilva Bruno Ferrante,(...). Gli arresti sono legati anche alla seconda inchiesta che riguarda anche l'Ilva, denominata "enviroment sold out" ambiente svenduto, indagine curata dal pm Remo Epifani che riguarda presunti episodi di corruzione legati alla gestione di discariche nella provincia di Taranto. TMNews
  • 24. AIA (Autorizzazione ambientale integrata) 'L'Autorizzazione, sulla base di quanto richiesto il 5 marzo 2012 dal Presidente della Regione Puglia - si legge in una nota di Palazzo Chigi - aggiorna la precedente AIA rilasciata il 4 agosto 2011 in merito alle prescrizioni relative alle aree a caldo, ed alle aree di stoccaggio e movimentazione, dello stabilimento, con particolare riferimento alle emissioni di polveri e di benzo(a)pirene, sia convogliate che diffuse, nonché alle altre emissioni inquinanti quali diossine e furani". "Con successivi provvedimenti - prosegue ancora il testo della nota - si procederà a disciplinare: entro il 31 gennaio 2013, le discariche interne, gestione dei materiali, sottoprodotti e rifiuti inclusi, gestione delle acque e delle acque di scarico, ed entro il 31 maggio 2013, le restanti aree ed attività dello stabilimento non considerate, nonché il sistema di gestione ambientale e la gestione energetica". L’Autorizzazione stabilisce l’applicazione anticipata al 2012 delle prescrizioni europee – che entreranno in vigore nel 2016 – per l’impiego delle migliori tecniche disponibili (BAT) per la produzione di ferro e acciaio pubblicate nella G.U. dell’Unione Europea l’8 marzo 2012 n. L70.
  • 25. Adeguamento alle migliori tecnologie eruopee Attivazione di sistemi di controllo e monitoraggio dei punti di emisisone Valutazione corretta delle emisisioni Limite delle diossine Limite di produzione Spegnimento e rifacimento dell’AoF 1-3 (questo non autorizzato e dismesso) e 5 Adeguamento AoF 2-4 Chiusura aree di gestione e manovra Parchi minerari riduzione dimensioni e creazione di coperture
  • 26. DICEMBRE 3/12/12 LEGGE SALVA ILVA Decreto legge che sblocca il sequestro L'azienda potrà riprendere a produrre immediatamente, utilizzando i beni attualmente sotto sequestro. Ma il provvedimento del governo non soltanto assorbe l'Autorizzazione integrata ambientale varata nei mesi scorsi dandole forza di legge, ma prevede un meccanismo di vigilanza e sanzione in caso di inadempimenti dell'azienda (10% fatturato) fino alla messa in amministrazione straordinaria La società ha la gestione e responsabilità della conduzione degli impianti Autorizzata a proseguire la produzione e vendita finché vale l’AIA (6 anni!!)
  • 27. Richiamando gli articoli 41 e 43 della Costituzione, sempre in caso di non rispetto delle norme previste, l'azione del governo può arrivare fino alla messa in "amministrazione straordinaria" dell'impresa. L'aver inserito nel testo del decreto i due citati articoli della Carta fondamentale è stata una scelta precisa. L'articolo 43 infatti è quello che stabilisce che lo Stato si riserva il diritto di espropriare aziende private per casi di "preminente interesse generale". E nelle premesse del decreto il sito di Taranto viene appunto definito "sito di interesse strategico nazionale". E' questa quindi l'arma messa in campo dal governo per sbloccare l'impasse: da un lato le rigide prescrizioni da applicare, scritte nell'Aia e "tradotte" nel decreto, dall'altro un solido sistema di vigilanza e sanzioni in caso di violazioni da parte dell'azienda PROCURA fa ricorso alla CORTE COSTITUZIONALE depositato il 31 dicembre presso la cancelleria della Corte Costituzionale il ricorso con cui la Procura di Taranto solleva conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato nei confronti del governo sul caso Ilva e sul relativo decreto varato dall'Esecutivo.
  • 28. 8 gennaio 2013 Dichiarazione Presidente Ilva Dottor Bruno Ferrante “Sono perplesso rispetto a quanto sta accadendo. E’ difficile comprendere le ragioni di quello che non può non definirsi un vero e proprio accanimento della Procura nei confronti dell’Ilva: accanimento che colpisce non solo l’impresa, ma soprattutto le migliaia di lavoratori e le loro famiglie. La Società ha già iniziato ad applicare l’Aia; abbiamo già compiuto i primi passi in tal senso (...). Nonostante l’Arpa abbia dichiarato recentemente che la situazione ambientale di Taranto è sotto controllo, con una diminuzione sia del PM10 che del contenuto di benzo(a)pirene, e nonostante il Governo abbia adottato un decreto legge, poi convertito in legge dal Parlamento, che prevede che l’Azienda possa continuare a lavorare e spedire i prodotti lavorati e semilavorati già da fine luglio, i Magistrati si oppongono senza ragionevoli motivi alla liberazione di tali beni. (…) L’azienda ha messo in atto un grandissimo sforzo finanziario per procedere regolarmente al pagamento degli stipendi del mese di gennaio. Mi auguro che la situazione possa evolvere positivamente per fare altrettanto il prossimo mese". http://www.ilvataranto.com/comunicatostampa/
  • 29. Viene nominato un garante della vigilanza per l’attuazione degli adempimenti ambientali  VITALIANO ESPOSITO (Ex procuratore generale Cassazione)  15 Gennaio: Ilva:legge viola 5 articoli Costituzione 'Quando autorizza commercializzazione prodotti sequestrati' L'articolo 3 della legge 'salva-Ilva' violerebbe 5 articoli della Costituzione. Lo scrive il tribunale di Taranto che ha sollevato la questione di legittimita' costituzionale inviando gli atti alla Consulta. La legge - secondo i giudici - contrasta con gli articoli 3, 24, 102, 104 e 112 della Costituzione nella parte in cui autorizza ''in ogni caso'' l'Ilva ''alla commercializzazione dei prodotti'', compresi quelli realizzati prima dell'entrata in vigore del decreto, sebbene sequestrati. ANSA