Cosa rappresenta, di cosa si occupa e come funziona l’Unione europea: le risposte in 12 lezioni, direttamente sul sito ufficiale dell’UE.
Ogni lezione fornisce risposte a quesiti importanti, come ad esempio:
• Perché c’è bisogno dell’UE?
• Come influisce sulla nostra vita?
• Quali sono i suoi poteri?
• Quale futuro si prospetta per l’UE?
3. di Pascal Fontaine
Già collaboratore di Jean Monnet
e già professore all’Institut d’Études Politiques
di Parigi
4.
5. Sommario
L’Europa in 12 lezioni
1. Perché un’Unione europea? 4
2. Dieci tappe storiche 8
3. L’allargamento e la politica di prossimità 12
4. Come funziona l’Unione europea? 16
5. Di cosa si occupa l’Unione europea? 22
6. Il mercato unico 28
L’unione economica e monetaria (UEM)
7. e l’euro 32
8. Verso una società basata sulla conoscenza 36
9. L’Europa dei cittadini 40
L’Europa della libertà, della sicurezza
10.
e della giustizia 44
11. L’Unione europea sulla scena mondiale 48
12. Quale futuro per l’Europa? 54
Cronologia dell’integrazione europea 58
3
7. La missione dell’Europa nel XXI secolo è quella di:
L’Europa in 12 lezioni
• garantire la pace, la prosperità e la stabilità dei suoi popoli;
• superare le divisioni del continente;
• garantire la sicurezza dei suoi cittadini;
• favorire uno sviluppo economico e sociale il più equilibrato possibile;
• rispondere alle sfide della globalizzazione e preservare la diversità dei
popoli europei;
• sostenere i valori condivisi da tutti i cittadini europei, come lo sviluppo
sostenibile, la difesa dell’ambiente, il rispetto dei diritti umani e
l’economia sociale di mercato.
I. Pace e stabilità ciaio (CECA). La produzione del carbone e
dell’acciaio di paesi un tempo in guerra fra
Prima di concretizzarsi in un vero e proprio loro passa sotto il controllo di un’autorità
progetto politico, l’idea di un’Europa unita comune, l’Alta Autorità: le materie prime
è stata a lungo solo un sogno nelle men- della guerra, con grande senso pratico e
ti di alcuni filosofi e visionari. Victor Hugo, altissimo valore simbolico, diventano così
ad esempio, vagheggiava gli «Stati Uniti strumenti di riconciliazione e di pace.
d’Europa» ispirandosi ad ideali pacifisti ed
umanisti. Ma questo sogno fu brutalmente
smentito dalle terribili guerre che prostraro- II. La riunificazione dell’Europa
no l’Europa nella prima metà del XX secolo.
Dopo la caduta del muro di Berlino, avve-
Bisogna aspettare la fine della seconda guer- nuta nel 1989, l’Unione europea favorisce
ra mondiale per veder nascere una nuova la riunificazione della Germania. Quando
speranza. Alcuni degli uomini che durante poi l’impero sovietico crolla nel 1991, gli ex
la guerra avevano combattuto contro i regi- paesi comunisti dell’Europa centrale e orien-
mi dittatoriali sono ora decisi a superare gli tale, sottoposti per decenni al giogo auto-
odi e gli antagonismi nazionali e a porre le ritario del Patto di Varsavia, decidono che
basi per una pace duratura. Fra il 1945 e il il loro futuro è accanto alla famiglia delle
1950 statisti coraggiosi come Robert Schu- nazioni democratiche europee.
man, Konrad Adenauer, Alcide de Gasperi e
Winston Churchill si impegnano a guidare Il processo di allargamento è tuttora in
i popoli dell’Europa occidentale verso una corso. Nell’ottobre 2005 sono cominciati
nuova era, un’era caratterizzata dalla crea- i negoziati di adesione con la Turchia e la
zione di nuove strutture, basate su interessi Croazia, mentre vari paesi balcanici hanno
comuni e fondate su trattati destinati a ga- presentato la loro candidatura all’Unione
rantire il rispetto delle leggi e l’uguaglianza europea.
fra le nazioni.
Il 9 maggio 1950, ispirandosi a un’idea di III. La sicurezza
Jean Monnet, il ministro francese degli Affa-
ri esteri Robert Schuman propone di creare L’Europa del XXI secolo continua a dover far
la Comunità europea del carbone e dell’ac- fronte ai problemi della sicurezza. L’Unione
5
8. europea deve provvedere con efficacia alla dei suoi cittadini: in caso di alluvioni o di
sicurezza dei suoi Stati membri e deve col- altre catastrofi naturali il bilancio dell’Unio-
laborare in modo costruttivo con le regioni ne europea fornisce assistenza alle vittime.
situate appena fuori dei suoi confini: Nord I fondi strutturali, gestiti dalla Commissio-
Africa, Balcani, Caucaso, Medio Oriente. ne europea, favoriscono ed integrano gli
Deve inoltre tutelare i suoi interessi militari interventi attuati dalle autorità nazionali e
e strategici collaborando con i suoi alleati, regionali per ridurre le disparità fra le diver-
in particolar modo con la NATO, e definen- se regioni d’Europa. Il bilancio dell’Unione
do un’autentica politica europea in materia europea e i prestiti della Banca europea per
di sicurezza e difesa (PESD). gli investimenti (BEI) contribuiscono infine
a sviluppare le infrastrutture di trasporto
La sicurezza interna e la sicurezza esterna europee (autostrade, treni ad alta velocità),
sono due facce della stessa medaglia. Per rompendo l’isolamento delle regioni peri-
lottare contro il terrorismo e il crimine orga- feriche e incentivando gli scambi transeu-
nizzato è necessario che le forze di polizia ropei. Il mercato unico europeo, che conta
di tutti i paesi dell’Unione europea operino mezzo miliardo di consumatori, deve giovare
in stretta collaborazione. Fra le nuove sfide al maggior numero possibile di operatori e
dell’Europa, la creazione di uno spazio di imprese: da questo dipenderà in parte il suc-
libertà, di sicurezza e di giustizia in cui i cit- cesso economico dell’Unione europea.
tadini abbiano pari accesso alla giustizia e
siano uguali di fronte alla legge presuppo-
ne una cooperazione rafforzata fra i governi. V. Identità e diversità in un mondo
Organi come l’Europol, l’ufficio europeo di globalizzato
polizia, ed Eurojust, che promuove il coor-
dinamento fra magistrati, giudici e ufficiali Le società postindustriali europee diventano
di polizia, devono inoltre assumere un ruolo sempre più complesse. Il tenore di vita con-
più attivo ed efficace. tinua a crescere, ma persiste il divario fra ric-
chi e poveri, acuito peraltro dall’allargamen-
to, che ha visto l’adesione di paesi con un
IV. La solidarietà economica tenore di vita inferiore alla media europea. È
e sociale importante che gli Stati membri dell’Unione
collaborino per ridurre queste disparità.
L’Unione europea è stata creata per perse- Gli sforzi compiuti in tal senso non hanno
guire l’obiettivo politico della pace, ma il tuttavia compromesso le differenze culturali
suo dinamismo e il suo successo dipendono e linguistiche dei paesi europei. Molte atti-
dalle basi economiche su cui poggia. vità realizzate dall’Unione contribuiscono al
contrario ad una nuova crescita economica
Per garantire la crescita economica e far fron- fondata sulle specificità regionali e sulla ric-
te alla concorrenza delle grandi economie chezza delle diverse tradizioni e culture.
mondiali, i paesi europei, il cui peso demo-
grafico è in costante diminuzione su scala Mezzo secolo di integrazione europea inse-
globale, devono restare uniti. Nessuno Stato gna che l’unione fa davvero la forza: realiz-
membro dell’Unione europea è sufficiente- zando azioni comuni ed esprimendosi con
mente forte per lanciarsi da solo sul mercato un’unica voce l’Unione europea ha molto
globale. Il mercato unico europeo rappresen- più peso economico, sociale, tecnologico,
ta una piattaforma fondamentale grazie a commerciale e politico della semplice som-
cui le imprese europee possono competere ma dei suoi Stati membri.
efficacemente sui mercati mondiali.
Perché?
L’Europa della libera concorrenza non può
tuttavia prescindere dall’Europa della solida- • Perché l’Unione europea è la prima
rietà, che si esprime concretamente a favore potenza commerciale del mondo e svolge
6
13. 7. L’assetto politico del continente subisce Parallelamente, la disoccupazione e l’au-
una radicale trasformazione con la caduta mento delle spese pensionistiche acuiscono
del muro di Berlino nel 1989, la riunifica- la pressione sulle economie degli Stati mem-
L’Europa in 12 lezioni
zione tedesca nell’ottobre 1990, la demo- bri, rendendo sempre più urgenti le riforme.
cratizzazione dei paesi dell’Europa centrale L’opinione pubblica chiede ai governi, con
e orientale liberatisi dal controllo sovietico insistenza crescente, di trovare una soluzio-
e l’implosione dell’Unione sovietica nel di- ne pratica a queste problematiche.
cembre 1991.
10. L’Unione europea ha da poco raggiun-
Gli Stati membri aprono i negoziati per ela- to i 15 Stati membri quando cominciano
borare un nuovo trattato sull’Unione euro- i preparativi per un nuovo allargamento
pea che il Consiglio europeo, composto da senza precedenti. Alla metà degli anni no-
capi di Stato o di governo, adotta a Maas- vanta presentano domanda di adesione gli
tricht nel dicembre 1991. Il trattato entra ex paesi del blocco sovietico (Bulgaria, Polo-
in vigore il 1o novembre 1993. Integrando nia, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia e
nel sistema comunitario esistente un regime Ungheria), i tre Stati baltici dell’ex Unione
di cooperazione intergovernativa per alcuni Sovietica (Estonia, Lettonia e Lituania), una
settori, il nuovo trattato crea l’Unione euro- repubblica dell’ex Iugoslavia (Slovenia) e
pea (UE). due paesi mediterranei (Cipro e Malta).
8. Il nuovo dinamismo europeo e l’evo- Spinta dal desiderio di stabilità sul continen-
luzione geopolitica del continente portano te e dall’impulso di estendere a tali giovani
altri tre paesi — Austria, Finlandia e Svezia democrazie i benefici dell’unificazione eu-
— ad aderire all’Unione europea il 1o gen- ropea, l’UE accoglie favorevolmente queste
naio 1995. candidature. I negoziati per le future ade-
sioni prendono avvio nel dicembre 1997.
9. L’UE si avvia ormai verso la sua rea- Il 1o maggio 2004 dieci dei dodici paesi
lizzazione più spettacolare: la creazione di candidati entrano a far parte dell’Unione
una moneta unica. Nel 1999 l’euro è intro- europea, che diventa così un’Unione a 25.
dotto per le transazioni finanziarie (non in Seguono la Bulgaria e la Romania il 1o gen-
denaro), mentre le monete e le banconote naio 2007.
sono emesse tre anni dopo nei dodici paesi
della zona euro. La moneta unica assurge
così allo status di valuta internazionale di
riserva, alla stregua del dollaro.
I cittadini europei devono far fronte alla glo-
balizzazione. Le nuove tecnologie e il ricorso
sempre più diffuso a Internet trasformano
l’economia, ma pongono anche delle sfide
a livello sociale e culturale.
Nel marzo 2000 l’Unione europea adotta la
«strategia di Lisbona». L’obiettivo è quello
di modernizzare l’economia europea affin-
ché sia in grado di competere sul mercato
globale con colossi come gli Stati Uniti o i
paesi di recente industrializzazione. La stra-
tegia di Lisbona presuppone che sia dato
ampio spazio all’innovazione e agli inve-
stimenti e che i sistemi d’istruzione europei
siano resi atti a rispondere alle esigenze del-
la società dell’informazione.
11
15. • L’Unione europea è aperta a tutti i paesi europei che soddisfano i criteri
democratici, politici ed economici per l’adesione.
L’Europa in 12 lezioni
• Con una serie di allargamenti successivi l’UE è passata da 6 a 27 Stati
membri. Sono candidati all’adesione numerosi altri paesi.
• Per ogni nuovo trattato di adesione è necessaria l’unanimità di tutti gli
Stati membri. Prima di ogni allargamento l’UE deve inoltre verificare la
propria capacità di assorbimento e la capacità di funzionamento delle
sue istituzioni.
• Gli allargamenti successivi hanno rafforzato la democrazia, garantito
una maggiore sicurezza e ampliato il potenziale di crescita economica
e commerciale.
I. L’unificazione di un continente c) Nuovi candidati all’adesione
La Turchia, paese membro della NATO, da
a) L’Europa dei 25 tempo legata all’Unione europea da un
Il Consiglio europeo di Copenaghen del accordo di associazione, ha presentato la
dicembre 2002 inaugura una delle princi- propria domanda di adesione nel 1987.
pali fasi storiche dell’unificazione europea. A causa della posizione geografica e della
Nel decidere l’adesione di altri dieci paesi a storia politica di tale paese, l’UE ha esitato
partire dal 1o maggio 2004 l’Unione euro- a lungo prima di accettarne la candidatura.
pea non solo si espande geograficamente e Nell’ottobre 2005 il Consiglio europeo ha
accresce la sua popolazione, ma pone fine infine aperto i negoziati per la sua adesio-
alla divisione che dal 1945 separa il mondo ne, parallelamente a quelli per l’adesione di
libero dal blocco comunista. un altro paese candidato, la Croazia. Non è
stata ancora fissata una data per l’entrata
Questo quinto allargamento ha una dimen- in vigore dei trattati di adesione di questi
sione politica e morale. Esso ha permesso due paesi al termine dei negoziati.
a paesi come la Repubblica ceca, l’Estonia,
Cipro, la Lettonia, la Lituania, l’Ungheria, d) I Balcani occidentali
Malta, la Polonia, la Slovenia e la Slovac- Questi paesi, la maggior parte dei quali ap-
chia, che sono fortemente europei, non solo parteneva un tempo alla Iugoslavia, guar-
dal punto di vista geografico, ma anche in dano sempre più all’Unione europea per
termini di cultura, storia e ideali, di entrare accelerare il processo di ricostruzione eco-
a far parte della famiglia democratica euro- nomica, migliorare le relazioni reciproche,
pea e di partecipare al grandioso progetto devastate dalle guerre etniche e religiose,
concepito dai padri fondatori dell’Unione e rafforzare le proprie istituzioni democrati-
europea. che. Nel dicembre 2005 l’UE ha concesso lo
status di «paese candidato» all’ex Repubbli-
b) Un nuovo allargamento ca iugoslava di Macedonia. Altri potenziali
La Bulgaria e la Romania si sono candidate candidati sono l’Albania, la Bosnia-Erzego-
all’adesione nel 1995. Per questi due paesi vina, il Montenegro e la Serbia.
il processo è stato più lungo che per gli altri
dieci, ma essi sono finalmente entrati a far
parte dell’UE il 1o gennaio 2007, portando
il numero di Stati membri a 27.
13
17. dello status di alcuni paesi caucasici come la di candidarsi all’adesione al termine di un
Georgia e l’Armenia. processo negoziale. I primi accordi di questo
tipo sono stati conclusi con la Croazia e con
L’Europa in 12 lezioni
L’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la la ex Repubblica iugoslava di Macedonia, se-
Svizzera, pur soddisfacendo le condizioni per guite dall’Albania. Altri paesi che potrebbero
l’adesione, non sono membri dell’Unione euro- eventualmente candidarsi all’adesione in tale
pea in quanto l’opinione pubblica di tali paesi contesto sono la Bosnia-Erzegovina, il Monte-
non è attualmente a favore dell’adesione. negro e la Serbia.
Permane poi il problema della situazione poli- • Nel quadro della politica di prossimità
tica della Bielorussia e della posizione strate- l’UE conclude accordi commerciali e di coope-
gica della Moldova ed è evidente che l’even- razione con i paesi del Mediterraneo meridio-
tuale adesione della Russia comporterebbe nale, del Caucaso meridionale e dell’Europa
squilibri politici e geografici inaccettabili in dell’Est che per il momento non sono giudi-
seno all’Unione europea. cati ammissibili a candidarsi all’adesione.
b) Vincoli amministrativi
Le attuali istituzioni dell’Unione europea, a
partire dal trattato di Nizza del 2003, sono
inoltre concepite per un massimo di 27 Stati
membri. Per superare tale numero sarà neces-
sario un nuovo accordo intergovernativo che
definirà le relazioni tra gli Stati membri nel-
l’ambito delle diverse istituzioni.
Con più di 30 Stati membri la capacità del-
l’Unione di funzionare secondo i principi
fondamentali dei trattati (cfr. il capitolo 4,
«Come funziona l’Unione europea?») sarà
messa a dura prova. Le procedure decisionali
dovranno essere interamente riviste per evita-
re la paralisi e permettere all’Unione di man-
tenere la propria capacità di azione.
Dovranno inoltre essere risolte questioni de-
licate come quella delle lingue ufficiali. Con
l’adesione della Bulgaria e della Romania il
numero delle lingue ufficiali è passato a 23.
I cittadini europei non devono avere l’impres-
sione che la loro identità nazionale o regiona-
le si perda all’interno di un’Europa standar-
dizzata.
IV. Paesi candidati e non
candidati
Per gestire le relazioni con i paesi vicini, can-
didati all’adesione o non candidati, l’Unione
europea si avvale di due politiche parallele.
• Gli accordi di stabilizzazione e di asso-
ciazione offrono ai paesi vicini la possibilità
15
20. Numero di voti assegnati ad ogni Stato membro nel Consiglio
Germania, Francia, Italia, Regno Unito 29
Spagna, Polonia 27
Romania 14
Paesi Bassi 13
Belgio, Repubblica ceca, Grecia, Portogallo, Ungheria 12
Austria, Bulgaria e Svezia 10
Danimarca, Irlanda, Lituania, Slovacchia, Finlandia 7
Estonia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Slovenia 4
Malta 3
Totale 345
Sono necessari 255 voti su 345 (pari al 73,9 %) per raggiungere la maggioranza qualificata.
Inoltre:
• la decisione deve essere approvata dalla maggioranza degli Stati membri
(in alcuni casi, dai due terzi);
• ciascuno Stato membro può esigere la conferma che i voti a favore rappresentino almeno
il 62 % della popolazione totale dell’UE.
I trattati stabiliscono che il Consiglio delibe- necessario alle principali politiche e di risol-
ri a maggioranza semplice, a maggioranza vere questioni particolarmente delicate su
qualificata o all’unanimità secondo la mate- cui i ministri non sono riusciti a raggiungere
ria in discussione. un accordo in sede di Consiglio dell’Unione
europea.
Per questioni di fondamentale importanza,
come la modifica dei trattati, l’avvio di una Il Consiglio europeo affronta inoltre pressan-
nuova politica comune o l’adesione di un ti questioni di politica internazionale grazie
nuovo Stato, il Consiglio delibera all’unani- alla politica estera e di sicurezza comune
mità. (PESC), uno strumento che consente all’UE
di esprimere una diplomazia comune.
Nella maggior parte degli altri casi si usa
il voto a maggioranza qualificata, il che si- b) Il Parlamento europeo
gnifica che una decisione del Consiglio vie- Il Parlamento europeo è l’organo eletto che
ne adottata solo se ottiene un determinato rappresenta tutti i cittadini dei paesi mem-
numero di voti a favore. Il numero di voti di bri dell’Unione. Esso esercita il controllo po-
cui dispone ogni Stato membro è ponderato litico sulle attività dell’Unione e partecipa
sulla base della rispettiva popolazione. al processo legislativo. Dal 1979 i deputati
europei sono eletti a suffragio universale di-
Il Consiglio europeo si riunisce generalmen- retto ogni cinque anni.
te quattro volte all’anno. Esso è presieduto
dal capo di Stato o di governo del paese I deputati europei si riuniscono in seduta
che esercita la presidenza del Consiglio del- plenaria a Strasburgo, mentre alcune ses-
l’Unione europea e annovera, come membro sioni supplementari si svolgono a Bruxelles.
di diritto, il presidente della Commissione. Venti commissioni parlamentari preparano
i lavori delle sedute plenarie prevalente-
Con il trattato di Maastricht il Consiglio mente a Bruxelles, dove si riuniscono anche
europeo è diventato ufficialmente l’organo i gruppi politici. Il segretariato generale ha
incaricato di fornire all’Unione l’impulso sede a Lussemburgo.
18
21. Numero di rappresentanti degli Stati Il Parlamento europeo esercita la funzione
membri al Parlamento europeo legislativa in base a tre procedure:
2007-2009
L’Europa in 12 lezioni
• nel quadro della procedura di coopera-
Austria 18 zione, istituita dall’Atto unico europeo nel
Belgio 24 1987, il Parlamento europeo esprime un
Bulgaria 18 parere sui progetti di direttive e regolamen-
Cipro 6 ti proposti dalla Commissione europea, alla
Danimarca 14 quale viene chiesto di modificare le proposte
presentate per tenere conto della posizione
Estonia 6
del Parlamento;
Finlandia 14
Francia 78 • dal 1987, con la procedura del parere
Germania 99 conforme, occorre che il Parlamento europeo
Grecia 24 esprima un parere favorevole agli accordi
Irlanda 13 internazionali negoziati dalla Commissione
Italia 78 e alle proposte di allargamento dell’Unione
Lettonia 9 europea;
Lituania 13
Lussemburgo 6 • nel 1992 il trattato di Maastricht ha in-
Malta 5 trodotto la procedura di codecisione, la quale
ha posto il Parlamento in condizioni di parità
Paesi Bassi 27
con il Consiglio per quanto riguarda l’eserci-
Polonia 54 zio del potere legislativo in settori importanti
Portogallo 24 quali la libera circolazione dei lavoratori, il
Regno Unito 78 mercato interno, l’istruzione, la ricerca, l’am-
Repubblica ceca 24 biente, le reti transeuropee, la cultura, la salu-
Romania 35 te, la tutela dei consumatori. In questi settori
Slovacchia 14 il Parlamento europeo può respingere (solo
Slovenia 7 a maggioranza assoluta dei suoi membri) la
Spagna 54 posizione comune del Consiglio e porre fine
Svezia 19 alla procedura. Il trattato prevede tuttavia
Ungheria 24 una procedura di conciliazione.
Totale 785
Gruppi politici nel Parlamento europeo
Totale: 785
Situazione all’ottobre 2006
19
22. Il Parlamento europeo condivide inoltre con Organo esecutivo dell’UE, la Commissione
il Consiglio il potere di bilancio, in quanto garantisce l’attuazione delle decisioni del
adotta il bilancio dell’Unione europea. Esso Consiglio in relazione, ad esempio, alla poli-
ha la facoltà di respingere il bilancio pro- tica agricola comune. Essa dispone di ampi
posto, come ha già fatto più volte in pas- poteri nella gestione delle politiche comuni
sato. In questo caso l’intera procedura deve dell’UE (ricerca e tecnologia, aiuti interna-
ricominciare dal principio. La Commissione zionali, sviluppo regionale ecc.) e ne ammi-
europea propone il progetto di bilancio, che nistra il bilancio.
viene discusso dal Consiglio e dal Parlamen-
to europeo. Quest’ultimo ha pienamente uti- La Commissione si avvale di una struttura
lizzato i suoi poteri in materia di bilancio per amministrativa composta da 36 direzioni
influire sulle politiche dell’Unione europea. generali (DG) e servizi, con sede principal-
mente a Bruxelles e Lussemburgo.
Il Parlamento svolge infine un ruolo di con-
trollo democratico sull’Unione. Esso può
destituire la Commissione mediante una
mozione di censura, che deve essere appro-
II. Altre istituzioni e organi
vata a maggioranza dei due terzi dei voti a) La Corte di giustizia
espressi. Il Parlamento esercita inoltre un La Corte di giustizia delle Comunità europee,
controllo sulla gestione quotidiana delle po- con sede a Lussemburgo, è composta da un
litiche europee mediante interrogazioni ora- giudice per Stato membro e da otto avvocati
li e scritte alla Commissione e al Consiglio. generali, che sono nominati di comune ac-
Il presidente del Consiglio europeo riferisce cordo dai governi degli Stati membri per un
infine al Parlamento sulle decisioni adottate mandato di sei anni rinnovabile. La loro indi-
dal Consiglio. pendenza è garantita. La Corte ha il compito
di garantire il rispetto del diritto comunitario
c) La Commissione europea e la corretta interpretazione e applicazione dei
La Commissione costituisce il terzo polo trattati.
del triangolo istituzionale dell’Unione eu-
ropea. I suoi membri restano in carica per
cinque anni, sono nominati di comune ac- b) La Corte dei conti
cordo dagli Stati membri e devono ottenere La Corte dei conti, istituita nel 1975 e avente
l’approvazione del Parlamento europeo. La sede a Lussemburgo, è composta da un mem-
Commissione risponde del suo operato di- bro per ogni paese dell’Unione, nominato da-
nanzi al Parlamento europeo ed è costretta gli Stati membri per un mandato di sei anni
alle dimissioni collettive qualora quest’ulti- previa consultazione del Parlamento europeo.
mo adotti una mozione di censura nei suoi La Corte dei conti esamina la legittimità e
confronti. la regolarità delle entrate e delle spese del-
l’Unione e accerta la corretta gestione finan-
Dal 2004 la Commissione comprende un ziaria del bilancio dell’UE.
commissario per ogni Stato membro.
La Commissione gode di notevole indipen- c) Il Comitato economico e sociale
denza nell’esercizio delle sue funzioni. Essa europeo
agisce nel solo interesse generale dell’Unio- Quando devono adottare decisioni in deter-
ne e non riceve quindi istruzioni dai governi minati campi, il Consiglio e la Commissione
degli Stati membri. In qualità di custode dei consultano il Comitato economico e sociale
trattati, vigila sull’attuazione dei regola- europeo (CESE). I membri di quest’ultimo sono
menti e delle direttive adottate dal Consi- rappresentanti delle varie componenti sociali
glio e dal Parlamento e può adire la Corte ed economiche della società civile organizza-
di giustizia per esigere il rispetto del diritto ta e sono nominati dal Consiglio per quattro
comunitario da parte degli Stati membri. anni.
20
25. • L’Unione europea interviene in numerosi settori (economico, sociale,
normativo e finanziario) in cui la sua azione va a beneficio degli Stati
L’Europa in 12 lezioni
membri:
• politiche di solidarietà (le cosiddette politiche di coesione) in ambito
regionale, agricolo e sociale;
• politiche di innovazione, che favoriscono il ricorso a tecnologie di
punta in settori quali la protezione dell’ambiente, la ricerca e lo
sviluppo (R&S) e l’energia.
• L’Unione finanzia tali politiche grazie a un bilancio annuale di oltre
120 miliardi di euro, cui contribuiscono principalmente gli Stati membri.
Si tratta di un bilancio modesto rispetto alla ricchezza complessiva
dell’UE, in quanto rappresenta al massimo l’1,24 % del reddito
nazionale lordo della totalità degli Stati membri.
I. Politiche di solidarietà • Convergenza. L’obiettivo è quello di
aiutare i paesi e le regioni più arretrati a
Le politiche di solidarietà hanno principal- recuperare rapidamente il ritardo rispetto
mente lo scopo di accompagnare il comple- alla media dell’UE grazie al miglioramento
tamento del mercato unico (cfr. il capitolo 6, delle condizioni di crescita e di occupazione.
«Il mercato unico»), oltre a quello di correg- Gli investimenti riguardano il capitale fisico
gere gli eventuali squilibri mediante misure e umano, l’innovazione, la società della co-
strutturali a sostegno delle regioni arretrate noscenza, l’adeguamento ai cambiamenti,
o dei settori industriali in difficoltà. L’esigen- l’ambiente e l’efficienza amministrativa.
za di una solidarietà fra gli Stati membri e
le regioni è diventata ancora più pressante • Competitività regionale e occupa-
dopo il recente ingresso nell’UE di 12 nuovi zione. L’obiettivo è quello di accrescere la
paesi con un reddito notevolmente inferio- competitività, l’occupazione e l’attrattiva
re alla media dell’Unione. L’UE deve inoltre delle regioni, al di fuori di quelle più arre-
contribuire al recupero di settori economici trate, anticipando i cambiamenti economici
gravemente colpiti da una concorrenza in- e sociali e promuovendo l’innovazione, l’im-
ternazionale in rapida crescita. prenditorialità, la protezione dell’ambiente,
l’accessibilità, l’adattabilità e lo sviluppo di
a) Aiuti a finalità regionale mercati del lavoro inclusivi.
La politica regionale dell’UE si basa su tra-
sferimenti di fondi dai paesi ricchi a quelli • Cooperazione territoriale europea.
più poveri. Le somme stanziate sono desti- Questo nuovo obiettivo mira a rafforzare la
nate allo sviluppo delle regioni arretrate, cooperazione transfrontaliera, transnaziona-
alla riconversione di zone industriali in de- le e interregionale e a trovare soluzioni co-
clino, all’inserimento professionale dei di- muni ai problemi condivisi da enti limitrofi
soccupati di lunga durata e dei giovani, alla in ambiti quali lo sviluppo urbano, rurale e
modernizzazione delle strutture agricole e costiero, lo sviluppo di relazioni economiche
allo sviluppo delle regioni rurali sfavorite. e la creazione di reti di piccole e medie im-
prese (PMI).
Gli stanziamenti assegnati alle attività re-
gionali nel bilancio 2007-2013 sono fina- Tali obiettivi saranno finanziati da fondi
lizzati ai seguenti tre obiettivi. specifici dell’UE, che completano o stimola-
no gli investimenti del settore privato, dei
23
27. Il sostegno finanziario non è tuttavia l’unico • proteggere gli habitat naturali, la fauna
strumento di cui dispone l’Unione europea e la flora selvatiche;
per migliorare le condizioni sociali. Da solo
L’Europa in 12 lezioni
non basterebbe a risolvere tutti i problemi • affrontare i problemi legati all’ambien-
legati alla recessione e al ritardo di alcune te e alla salute;
regioni. Gli effetti dinamici della crescita de-
vono innanzitutto incoraggiare il progresso • preservare le risorse naturali e gestire
sociale, che deve andare di pari passo con efficacemente i rifiuti.
una legislazione intesa a garantire una base
minima di diritti. Alcuni di questi diritti, Nel periodo oggetto di questo programma
come il diritto alla parità di retribuzione fra e dei cinque programmi che lo hanno pre-
uomini e donne per lo stesso lavoro, sono ceduto, e in più di trent’anni di attività di
sanciti dai trattati, mentre altri sono stabiliti normazione, l’UE ha elaborato un sistema
dalle direttive sulla protezione dei lavoratori generale di protezione dell’ambiente.
(salute e sicurezza sul luogo di lavoro) e sul-
le norme essenziali di sicurezza. I problemi affrontati sono estremamente
vari: inquinamento acustico, rifiuti, prote-
Nel 1991 il Consiglio europeo di Maastricht zione degli habitat naturali, gas di scarico,
ha adottato la Carta comunitaria dei diritti prodotti chimici, incidenti industriali, quali-
sociali fondamentali, che definisce i diritti tà delle acque di balneazione e creazione di
di cui devono beneficiare tutti i lavoratori una rete europea di informazione e assisten-
dell’UE: libera circolazione, equa retribuzio- za per le situazioni di emergenza, che inter-
ne, miglioramento delle condizioni di lavoro, viene in caso di catastrofi ecologiche come
protezione sociale, diritto di associarsi e di le maree nere o gli incendi forestali.
negoziare collettivamente, diritto alla for-
mazione professionale, parità di trattamen- Più di recente, un piano d’azione per l’am-
to tra uomini e donne, informazione, consul- biente e la salute, adottato per il periodo
tazione e partecipazione, sicurezza e igiene 2004-2010, affronta le preoccupazioni per
sul lavoro, tutela dei bambini, degli anziani gli effetti dell’inquinamento sulla salute e
e delle persone portatrici di handicap. Nel stabilisce un legame fra salute, ambiente e
giugno 1997, ad Amsterdam, la Carta è sta- politica di ricerca.
ta integrata al trattato ed è ora applicabile
in tutti gli Stati membri. La normativa europea garantisce lo stesso
livello di protezione in tutta l’Unione, ma è
sufficientemente flessibile da tenere conto
II. Politiche di innovazione delle circostanze locali. Essa è inoltre re-
golarmente aggiornata: è stato deciso, ad
Le attività dell’Unione incidono sulla vita esempio, di rielaborare la legislazione rela-
quotidiana dei cittadini europei affrontan- tiva ai prodotti chimici e di sostituire le vec-
do le sfide poste dalla società moderna: pro- chie norme, elaborate in maniera frammen-
tezione dell’ambiente, salute, innovazione taria, con un unico sistema di registrazione,
tecnologica, energia ecc. valutazione e autorizzazione dei prodotti
chimici (REACH).
a) Ambiente e sviluppo sostenibile
La pietra angolare dell’azione dell’UE in Questo sistema si fonda su una base dati
campo ambientale è il programma d’azione centrale che sarà gestita dalla nuova Agen-
«Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra zia europea delle sostanze chimiche, con
scelta», che copre il periodo dal 2001 al sede a Helsinki. L’obiettivo è quello di evita-
2010 e sottolinea la necessità di: re la contaminazione dell’aria, delle acque,
del suolo e degli edifici, preservare la biodi-
• prevenire e rallentare i cambiamenti cli- versità e migliorare la salute e la sicurezza
matici e il riscaldamento planetario; dei cittadini europei senza incidere sulla
concorrenzialità dell’industria europea.
25
31. • Il mercato unico è una delle principali realizzazioni dell’Unione europea.
Le restrizioni agli scambi e alla libera concorrenza sono state gra-
L’Europa in 12 lezioni
dualmente eliminate fra gli Stati membri, il che ha contribuito
all’innalzamento del tenore di vita.
• Il mercato unico non è ancora diventato uno spazio economico unico:
alcuni settori dell’economia, come i servizi pubblici, restano soggetti
alle legislazioni nazionali.
• I singoli Stati membri dell’UE mantengono un’ampia sovranità in materia
fiscale e di protezione sociale.
• Al mercato unico contribuisce una serie di politiche correlate che l’Unione
ha attuato nel corso degli anni allo scopo di garantire che il maggior
numero possibile di consumatori e imprese potesse godere dei vantaggi
offerti dalla liberalizzazione dei mercati.
I. La realizzazione dell’obiettivo Lo strumento che ha consentito la creazione
del 1993 del mercato unico è l’Atto unico europeo,
entrato in vigore nel luglio del 1987. Esso
a) Limiti del mercato comune prevedeva:
Il trattato del 1957 che istituisce la Comu-
nità economica europea ha permesso di • l’ampliamento dei poteri della Comuni-
abolire le barriere doganali all’interno della tà in alcuni ambiti (politica sociale, ricerca,
Comunità e di stabilire una tariffa doganale ambiente);
comune da applicare alle merci provenienti
dai paesi extracomunitari. Questo obiettivo • la graduale istituzione del mercato uni-
è stato realizzato il 1o luglio 1968. co entro la fine del 1992 grazie ad un ampio
programma legislativo basato sull’adozione
I dazi doganali sono tuttavia solo un aspet- di centinaia di direttive e regolamenti;
to del protezionismo. Negli anni settanta
altri ostacoli agli scambi impediscono la • l’uso più frequente della votazione a
completa realizzazione del mercato comu- maggioranza in seno al Consiglio dei mini-
ne. Norme di natura tecnica, prescrizioni in stri.
materia di salute e sicurezza, normative na-
zionali riguardanti il diritto di esercitare de-
terminate professioni e i controlli sui cambi II. Il mercato unico oggi
continuano a limitare la libera circolazione
delle persone, dei beni e dei capitali. a) Ostacoli fisici
All’interno dell’Unione europea sono sta-
b) L’obiettivo del 1993 ti aboliti tutti i controlli alle frontiere sulle
Nel giugno 1985 la Commissione, allora merci e i controlli doganali sulle persone.
presieduta da Jacques Delors, pubblica un All’occorrenza vengono ancora effettuati
libro bianco che prevede l’abolizione, entro controlli puntuali di polizia nel quadro della
sette anni, di tutti gli ostacoli fisici, tecnici lotta alla droga e alla criminalità.
e fiscali alla libera circolazione in seno alla
Comunità. L’obiettivo è quello di stimolare L’accordo di Schengen, sottoscritto da un
l’espansione industriale e commerciale al- primo gruppo di Stati membri dell’UE nel
l’interno di un ampio spazio economico uni- 1985 e successivamente esteso ad altri (ma
ficato, all’altezza del mercato americano. il Regno Unito e l’Irlanda non vi partecipa-
no), regola la cooperazione di polizia e una
29
32. politica comune d’asilo e di immigrazione al d) Appalti pubblici
fine di rendere possibile la totale abolizio- Alle gare per appalti pubblici aggiudicati a
ne dei controlli sulle persone alle frontiere livello nazionale, regionale o locale possono
interne dell’Unione europea (cfr. il capitolo partecipare offerenti di qualsiasi paese del-
10, «L’Europa della libertà, della sicurezza e l’Unione grazie alle direttive sugli appalti pub-
della giustizia»). I paesi che hanno aderito blici di servizi, forniture e lavori in settori quali
all’Unione dal 2004 si stanno progressiva- l’acqua, l’energia e le telecomunicazioni.
mente allineando alle norme dello spazio
Schengen.
III. Attività in corso
b) Ostacoli tecnici
Per la maggior parte dei prodotti i paesi a) Servizi finanziari
dell’UE hanno adottato il principio del rico- Il piano d’azione dell’UE destinato a creare
noscimento reciproco delle norme nazionali. un mercato integrato per i servizi finanziari
Qualsiasi prodotto fabbricato e commercia- entro il 2005 è ormai concluso. Esso con-
lizzato legittimamente in uno Stato membro sentirà di ridurre il costo dei prestiti per le
deve poter essere immesso sul mercato di imprese e per i consumatori e di offrire ai
tutti gli altri Stati membri. risparmiatori una gamma più ampia di pro-
dotti d’investimento, come piani di risparmio
Il riconoscimento reciproco e il coordinamen- e programmi pensionistici, con possibilità di
to delle norme nazionali relative all’accesso scegliere tra diversi fornitori europei. Sono
e all’esercizio di alcune professioni (diritto, state inoltre ridotte le spese bancarie per i
medicina, turismo, banche, assicurazioni pagamenti transfrontalieri.
ecc.) hanno reso possibile la liberalizzazio-
ne del settore dei servizi. La libera circola- b) Ostacoli tecnici ed amministrativi
zione delle persone non è tuttavia ancora alla libera circolazione
completa. Vari ostacoli continuano infatti a Gli Stati membri dell’UE spesso dimostrano
frapporsi al desiderio di risiedere in un altro ancora una certa riluttanza ad accettare gli
Stato membro dell’UE o di esercitarvi deter- standard e le norme degli altri paesi membri
minate attività. o, talvolta, a riconoscere l’equivalenza delle
qualifiche professionali. Anche la frammen-
Sono stati adottati provvedimenti per favo- tazione dei sistemi fiscali nazionali frena
rire la mobilità dei lavoratori e soprattutto l’integrazione e l’efficienza del mercato.
per garantire che i titoli di studio e le quali-
fiche (idraulici, falegnami ecc.) di uno Stato c) Pirateria e contraffazione
membro fossero riconosciuti in tutti gli altri. Una protezione è inoltre necessaria per pre-
venire la pirateria e la contraffazione dei
L’apertura dei mercati nazionali dei servizi prodotti dell’UE. La Commissione europea
ha consentito di ridurre le tariffe delle tele- ritiene che ogni anno nell’UE tali pratiche
fonate nazionali a una frazione del prezzo comportino una perdita di migliaia di posti
di dieci anni fa. Con l’ausilio delle nuove di lavoro ed è per questo che, in collabora-
tecnologie l’utilizzo di Internet per la telefonia zione con gli Stati membri, si adopera per
è in crescita. Le tariffe dei voli a basso costo rafforzare la tutela dei diritti d’autore e dei
in Europa sono diminuite in maniera signifi- brevetti.
cativa sotto la spinta della concorrenza.
IV. Politiche a sostegno
c) Ostacoli fiscali del mercato unico
Gli ostacoli fiscali sono stati ridotti grazie
alla parziale armonizzazione dei tassi del- a) Trasporti
l’IVA. La tassazione dei redditi da capitale Le attività dell’Unione europea si sono con-
è stata oggetto di un accordo tra gli Stati centrate principalmente sulla libera presta-
membri e alcuni paesi, fra cui la Svizzera, zione di servizi di trasporto terrestre e in
entrato in vigore nel luglio 2005. particolare sul libero accesso al mercato dei
30
35. • L’euro è la moneta unica dell’Unione europea. Dodici degli allora
quindici Stati membri dell’Unione lo hanno adottato per le operazioni
L’Europa in 12 lezioni
non in contanti dal 1999 e per tutti i pagamenti dal 2002, quando
sono entrati in circolazione le monete e i biglietti in euro.
• Tre paesi (Danimarca, Svezia e Regno Unito) non hanno preso parte
a questa unione monetaria.
• I nuovi Stati membri si stanno preparando ad entrare nella zona euro
non appena saranno in grado di soddisfare i criteri necessari.
• Parallelamente all’obiettivo della stabilità monetaria, di competenza
della Banca centrale europea, gli Stati membri perseguono gli obiettivi
di una crescita più sostenuta e della convergenza economica.
I. Le fasi storiche della b) Dallo SME all’UEM
cooperazione monetaria Il sistema monetario europeo ha avuto una
storia contrastata. Nel 1992, in seguito alla
a) Il sistema monetario europeo riunificazione della Germania e all’intensifi-
(SME) carsi delle pressioni valutarie in Europa, la
In seguito alla decisione degli Stati Uniti nel lira italiana e la sterlina britannica escono
1971 di abolire il rapporto fisso fra il dollaro dallo SME. Nell’agosto 1993 i paesi dello
e il prezzo ufficiale dell’oro, che aveva con- SME decidono di estendere provvisoriamen-
sentito di mantenere la stabilità monetaria te i margini di oscillazione al 15 %. Nel frat-
dalla seconda guerra mondiale, termina il tempo, allo scopo di evitare forti fluttuazioni
sistema dei tassi di cambio fissi. Nella pro- dei tassi di cambio fra le monete europee
spettiva della creazione di un’unione mone- e di eliminare le svalutazioni competitive, i
taria, gli Stati membri dell’UE decidono di governi dell’UE decidono di rilanciare il pro-
ridurre al 2,25 % i margini di oscillazione getto di una vera e propria unione moneta-
fra le valute europee grazie ad un intervento ria e di introdurre una moneta unica.
concertato sui mercati valutari.
Al Consiglio europeo di Madrid del giugno
Questo porta alla creazione del sistema mo- 1989 i leader dell’Unione adottano un
netario europeo (SME), entrato in vigore nel piano in tre fasi per un’unione economica
marzo 1979, le cui principali caratteristiche e monetaria. Tale piano viene integrato nel
sono: trattato di Maastricht sull’Unione europea
adottato dal Consiglio europeo nel dicem-
• una moneta di riferimento, l’ecu, che è bre 1991.
un «paniere» costituito da tutte le valute de-
gli Stati membri;
II. L’unione economica
• un meccanismo di cambio: il tasso di e monetaria (UEM)
cambio di ogni valuta è legato all’ecu e nei
tassi di cambio bilaterali sono consentiti a) Le tre fasi
margini di oscillazione del 2,25 %; La prima fase, che ha avuto inizio il 1o luglio
1990, prevede:
• un meccanismo di credito: ogni Stato
membro trasferisce a un fondo comune il • la libertà totale di circolazione dei ca-
20 % delle sue riserve in valuta e in oro. pitali all’interno dell’Unione (abolizione del
controllo sui cambi);
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