1. Tech-economy della longevità, un settore promettente
che nasce dall’incrocio tra tecnologia e silver economy
Investire nelle startup
dedicate ai longennial
I
l Ces è il maggiore evento mondiale sulla tecnologia. Nel 2021, per
ovvie ragioni, si è tenuto in modalità digitale ma non per questo
sono mancate le voci dei grandi protagonisti della tech-economy. Tra
queste, più di una si è levata in nome della longevity economy, ovvero
dell’economia che nasce dall’incrocio tra tecnologia e crescente numero
degli over 60 nel mondo.
Tra gli ospiti, Joe Coughlin, fondatore e direttore dell’AgeLab dell’Mit,
protagonista dell’evento di We Wealth e A.L.I. sulla consulenza della
longevity economy di fine gennaio scorso. E i due soci fondatori di
Primetime Partner - early stage venture capital statunitense – impe-
gnata a sostenere il finanziamento iniziale e la crescita di società che si
prefiggono di trasformare la qualità della vita degli anziani. Attraverso
le parole dei due soci fondatori, Abby Miller Levi e Alan Patricof, è pos-
sibile comprendere quali sono i settori che meritano di essere oggetto di
investimento. Il loro pensiero è molto chiaro. La generazione dei Boo-
mers, nata tra il 1946 e il 1964, è la più numerosa della storia e anche gli
ultimi nati stanno entrando nell’età cosiddetta anziana. Nessuno prima
di loro ci è arrivato in così buono stato fisico e mentale, con un tale
livello di istruzione e con tanta disponibilità economica. Da qui nasce
l’opportunità di un mercato a loro dedicato che si prefigga di rispondere
a bisogni e aspettative nelle aree che maggiormente stimolano il loro
interesse: salute, finanze e qualità della vita. Soprattutto nell’ottica di
un’aspettativa di vita assolutamente inedita.
Su questi tre interessi principali si fondano le opportunità di mercato
e di sviluppo per i finanziatori. Primetime Partners le riassume in sei
aree che, grazie al pervasivo impiego della tecnologia, costituiranno i
pilastri dell’investimento nella Longevity Economy.
Il tema casa (aging in place), è forse il tema centrale che vede una serie
di investitori già all’opera in alcuni Paesi con l’obiettivo di finanziare
soluzioni residenziali alternative, da una parte, alla casa privata così
com’è, quindi insicura e non confortevole per un longevo, e, all’estremo
opposto, alla casa di riposo. Oggi il mercato negli Usa è molto variegato
e include un vasto range di soluzioni su una scala decrescente di grado
di assistenza. È in questo comparto che si sviluppa una grande fetta di
di Emanuela Notari
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2. investimenti. Questi gruppi immobiliari sono in continuo movimento
e, dai paesi in cui sono più sviluppati, si stanno allargando a quelli più
sforniti. La tecnologia gioca un ruolo importante in questo settore: dal
comparto di sensori per il controllo in remoto - applicati in ospedali e
a case di cura, ma anche in case private, allertando familiari e medici
in caso di necessità e riducendo il peso del caregiver – alla telemedici-
na - nel 2019 negli Usa il 24% degli anziani faceva uso di strumenti di
telemedicina, con il Covid questa percentuale è raddoppiata – oltre a
servizi di approvvigionamento alimentare e farmaceutico e di ogni altro
confort o servizio, attraverso l’ordine online e la consegna a domicilio.
Ma anche domotica, gestione dei dati e connettività per rendere più
confortevole possibile la vita nella propria casa e design inclusivo.
Dall’incrocio tra tecnologia e design nasce inoltre l’opportunità di un
vasto mercato di ammodernamento delle case private, piccole ristruttu-
razioni leggere o adattamenti, tesi a rendere più sicura e confortevole la
vita del residente in età avanzata, con l’obiettivo – condiviso e promos-
so dai governi – di spingere le persone a scegliere di invecchiare a casa
propria. Soluzione più confortevole e stimolante per i cittadini, meno
costosa per i bilanci pubblici. Dalle parole di Levi e Patricof si compren-
de come, subito dopo la casa, il settore finanziario-bancario-assicurati-
vo sia tra i più promettenti per gli investimenti nella longevity economy
avendo il compito di garantire le risorse necessarie a queste persone
per consentirsi una vita confortevole e dignitosa per tutti gli anni che
la nuova longevità riserva loro. Molti anziani corrono oggi il rischio di
sopravvivere ai propri risparmi, soprattutto nei Paesi dove il welfare è
meno generoso. La tecnologia e la capacità di visione in questo settore
possono sviluppare soluzioni di pianificazione e gestione patrimoniale
della longevità, di capitalizzazione della proprietà immobiliare e pro-
dotti assicurativi pensati per la serenità di chi, all’età della pensione,
si trova davanti ancora 25/30 anni di vita. Segue quindi il settore della
cura e della salute. In inglese le due parole care e health, pur riman-
dando entrambe alla salute della persona, hanno significati profonda-
mente diversi. In termini finanziari anche i settori di investimento sono
decisamente distinti, sebbene entrambi traggano forte impulso dalla
moltiplicazione degli anziani, e relativa crescente aspettativa di vita, e
dall’impiego delle nuove tecnologie: la telemedicina, attraverso gestio-
ne dati e machine learning (diagnostica veloce) e l’ehealth sono spazi
di investimento per il futuro immediato, accelerati dalla pandemia. Il
settore della cura, meno specifica ma imprescindibile in un mondo che
invecchia, trarrà invece il suo potenziale dalla capacità di pensare l’as-
sistenza a domicilio attraverso la parcellizzazione e la domiciliazione di
servizi fondamentali per garantire l’autonomia dell’anziano e l’allegge-
rimento del peso del caregiver familiare. Altri temi attirano investimen-
ti al di fuori dell’ambito domestico, dalla mobilità privata attraverso la
tecnologia delle auto senza pilota specificamente pensate per guidatori
senior, al tempo libero, anche se fortemente ridimensionato a causa
della pandemia: trasporto aereo e crociere, e, infine, ospitalità turisti-
ca specifica per garantire a persone senior il massimo confort anche
in vacanza o nei loro viaggi. Non da meno il settore del behavioral
health, ovvero quelle pratiche spontanee che tendono a preservare la
salute fisica e mentale degli over 60 - fitness, nutrizione, consulenza
psicologica o mindfulness - e piattaforme per l’apprendimento di nuove
competenze professionali o imprenditoriali per favorire la permanenza
al lavoro degli over 60. Tecnologia, visione e design inclusivo sono gli
ingredienti di base per un mercato che negli Usa è già presente e che da
noi va inventato totalmente.
LONGEVIT Y
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