XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Separazione di sostanze omogenee
1. Elenco prove separazione omogenei
• 1) distillazione
• 2) Cromatografia su carta
• 3a) estrazione con solvente cristalli di iodio e
tetracloruro di carbonio
• 3b) estrazione con solvente (alcool o acqua)
della clorofilla
3. Principio di funzionamento
• Si basa sul fatto che ogni sostanza ha
una sua temperatura di ebollizione, e
quindi una temperatura specifica in
cui passa da liquido a vapore.
• Un esempio particolare: l’acqua
evapora a 100°C e l’alcool a 78°C (se
riscaldati il primo ad evaporare sarà
l’alcool).
4. Facciamo la distillazione:
• Materiale occorrente:
• limone
• Distillatore costituito dalle parti illustrate nella
fig. (1)
• Riscaldatore a gas
• Becher di raccolta
6. Procedimento:
Mettiamo l’alcool con il limone nel pallone,
colleghiamo i refrigeranti e iniziamo il
riscaldamento.
• Attraverso il tubicino di gomma collegato alla
camicia del refrigerante, facciamo scorrere
dell’acqua fredda in modo da raffreddare il
vapore distillato.
• Riscaldiamo l’alcool che si colora di giallo
estraendo “il limone”.
7. Cosa otteniamo?
• Nel pallone il liquido diventa sempre più
“giallo” finché evapora e esce dal
pallone.
• Passa nel tubo refrigerante.
• Resta il liquore al limone!
8. Ripeti l’esperienza con una soluzione
di alcool ed acqua.
• Inserisci in un pallone 50 parti di acqua e 50 di
alcool.
• Scalda la soluzione fino a portare ad
ebollizione una delle due sostanze, quella che
bolle a temperatura inferiore (l’alcool).
9. Due termometri
• Il primo in basso nella miscela
• Il secondo in alto, al collo della beuta,
quest’ultimo darà la temperatura della
sostanza che per prima evapora (cioè quella
con T° di ebollizione più bassa.
10. Dopo aver messo la miscela su una
piastra riscaldante …
• La prima sostanza che abbandonerà la miscela sarà
quella con una temperatura di ebollizione più bassa.
• Il termometro ci dirà tale temperatura, sapremo che è
quella quando i valori si saranno stabilizzati, sappiamo
infatti che durante i passaggi di stato T è costante!
11. La piastra continua a fornire calore …
• Dopo un po’ bolle anche l’acqua. Siamo infatti
a 100°C.
12. 2) CROMATOGRAFIA SU CARTA
• alcuni pezzetti di carta da filtro (circa 3x 8 cm)
• un vasetto di vetro con coperchio
• alcol etilico (va bene l'alcol denaturato per
disinfezione)
• una biro nera o pennarelli colorati
(possibilmente marrone e verde)
13. PROCEDIMENTO
• Aiutandovi con un righello, con la biro nera
eseguite una riga a circa 1 cm dal bordo di uno
dei lati stretti del primo pezzetto di carta da
filtro.
• La carta in questa esperienza rappresenta la
fase fissa.
14. • Mettete nel vasetto
un po' di alcol, che
rappresenta la fase
mobile, in modo da
coprirne il fondo
( NON ESAGERARE
perché, una volta
introdotta la carta da
filtro, la riga nera
deve rimanere sopra
il livello dell'alcol).
15. Introducete la carta con la
riga verso il basso,
appoggiatela alla parete
del vasetto e chiudetelo
con delicatezza. Il vostro
sistema dovrà apparire
all'incirca così:
16. • Ora aspettate che il liquido salga per
capillarità sulla carta da filtro e inizi a
trascinare l'inchiostro.
• Quando l'alcol arriverà ad un paio di
centimetri dal bordo superiore del
pezzo di carta l'esperienza potrà
considerarsi conclusa.
• Potrete ripetere l'esperienza con
pennarelli di vario colore e osservare i
diversi risultati
18. 3a) Estrazione con solvente:
Materiale e strumenti:
• 50 mL di acqua distillata
• Becker
• cristalli di iodio
• un imbuto separatore da 250 mL
• 30/40 mL di tetracloruro di carbonio
19. Procedimento
• In 50 mL di acqua distillata, versati in un becker, si
fanno sciogliere pochi cristalli di iodio, fino a
formazione di una soluzione debolmente gialla
• Si versa la soluzione, trattenendo eventuali
cristalli non sciolti, in un imbuto separatore da
250 mL, col rubinetto chiuso, e si aggiungono
30/40 mL di tetracloruro di carbonio .
• Si tappa l'imbuto, si agita con vigore per alcuni
secondi e si pone l'apparecchio su idoneo
sostegno.
20. • Subito si nota che il tetracloruro di carbonio si
colora di viola, mentre l'acqua tende a
schiarirsi:
Il CCl4 è, infatti, un solvente selettivo per lo iodio
per cui lo sequestra all'acqua.
*A causa della immiscibilità dei due liquidi e
della maggior densità del tetracloruro le due
fasi risulteranno ben distinte:
- lo strato inferiore il tetracloruro
- quello superiore l'acqua.
21. 3b) Estrazione con solvente della
clorofilla
• La clorofilla può essere facilmente estratta
dalle foglie verdi di qualunque pianta, è
consigliabile scegliere foglie di consistenza non
coriacea come quelle che comunemente
vengono consumate in insalata.
22. Materiali e strumenti
• Alcool a 95° (oppure dell'acetone)
• Un mortaio di vetro, porcellana
• Una provetta o altro piccolo recipiente di
vetro.
23. Procedura
• Si fa a pezzetti una certa
quantità di foglie
• Si mettono nel mortaio e si
schiacciano con il pestello
• aggiunge una piccola quantità
di alcool, si continua a
schiacciare le foglie col pestello
aggiungendo ancora
dell'alcool.
• .
24. • Dopo qualche minuto si
versa l'alcool dal mortaio
nella provetta,
eventualmente,
• si procede alla filtrazione
del liquido per eliminare i
frammenti di foglia
rimasti
Si otterrà un liquido di
colore verde intenso a
causa del contenuto di
clorofilla sciolta
nell'alcool.