nel 2007 il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF), ha riassunto in 10 raccomandazioni, i risultati di oltre 100 ricercatori, epidemiologi e biologi, di una ventina di centri di ricerca fra i più prestigiosi del mondo.
1. Oms: wurstel e carni lavorate sono cancerogeni
Ma non è una novità!
2. È ufficiale:
le carni lavorate, come per esempio i wurstel,
sono cancerogene e vanno inserite nel gruppo 1.
Lo afferma l’International Agency for Research
on Cancer (Iarc) dell’Oms. Meno a rischio quelle
rosse non lavorate, inserite fra le
«probabilmente cancerogene».
di Francesca Cerati articolo 26 ottobre 2015
3. Ma già nel 2007 il Fondo Mondiale per la Ricerca
sul Cancro (WCRF), ha riassunto in 10
raccomandazioni, i risultati di oltre 100
ricercatori, epidemiologi e biologi, di una
ventina di centri di ricerca fra i più prestigiosi del
mondo.
5. 14 ottobre 2014
L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro
IARC, l'ente dell’Organizzazione mondiale della
sanità specializzato in oncologia, ha presentato la
quarta edizione del Codice europeo contro il
cancro con la partecipazione della Commissione
europea. Il nuovo codice prevede 12
suggerimenti basati sulle migliori evidenze
scientifiche disponibili che puntano all’adozione
di stili di vita sani e a sostenere nella quotidianità
la prevenzione anticancro.
6. Suggerimento N. 5 Segui una dieta sana
mangia principalmente cereali integrali,
legumi, verdura e frutta
limita i cibi ad alto contenuto calorico (cibi
con alto contenuto di zuccheri e grassi) ed
evita le bevande zuccherate
evita la carne conservata; limita la carne
rossa e i cibi ad alto contenuto di sale
9. I danni della carne rossa, ancor di più quelli della
carne conservata, sono ormai risaputi e
innegabili. (http://www.lordinedelluniverso.it/wp-content/uploads/IARC-Oms-carne-lavorata-cancerogena-rossa-probabilmente-26-10-15.pdf)
Forse però le considerazioni da fare
sono anche altre, e forse gli allevatori
e le industrie alimentari è bene che
facciano una riflessione più profonda
piuttosto che sentirsi attaccati.
10. 1 – qualità della vita degli animali allevati
“E’ gennaio, e sto filando in macchina
lungo il rigido reticolo di strade della
contea di Finey, quando improvvisamente
la prateria grigiastra diventa nera e
geometrica: una scacchiera di recinti che
si estendono a perdita d’occhio.
Improvvisamente, per modo di dire, visto
che l’allevamento si preannuncia un paio
di chilometri prima con un odore intenso,
il cui effetto proustiano è quello di
evocare non tanto le mucche al pascolo
quanto gli orinatoi del bagno di un
autogril”. (da “Il dilemma dell’Onnivoro”
Michael Pollan)
11. Un cambiamento iniziato nel dopoguerra
L’evoluzione di tutte le cose e di tutte le specie,
è avvenuta, nel tempo, all’unisono. Tutto si è
sempre evoluto in sinergia, esattamente come il
corpo di una donna evolve e si modifica quando
aspetta un bambino. È la natura che ci pensa!
Noi uomini dovremmo semplicemente capirla e
seguirla, senza intervenire, vivendo
semplicemente secondo le sue leggi.
Erba e bovini hanno avuto una meravigliosa
evoluzione parallela(da noi uomini moderni,
totalmente ignorata). Le erbe, contano proprio
sui bovini affinchè, pascolando, non permettano
la crescita di tronchi e alberi, tenendo il terreno
sgombro. Inoltre gli stessi animali spargono i
semi, piantandoli per mezzo degli zoccoli, e
fertilizzandone il terreno allo stesso tempo.
12. Le mucche, attraverso il rumine,
hanno la particolarità, di convertire
l’erba in pregiate proteine.
D’altronde sono erbivori e il loro
apparato digerente è strutturato
per mangiare e digerire erba!
13. Fino a prima della guerra, i
bovini si macellavano quando
avevano 4/5 anni, oggi 14/15
mesi, e per portare un bovino a
Kg 500 in questo poco tempo,
deve essere riempito di mais in
quantità esagerata, unitamente
a soia, supplemento di proteine
e grassi. Non dimentichiamoci
dei farmaci, che ne vengono
somministrati in dosi smisurate.
14. Dal Dilemma dell’Onnivoro
… “lo svezzamento segna il fatale giorno in cui la logica
naturale, dettata dall’evoluzione, per cui un ruminante
deve pascolare sull’erba, si scontra con quella
industriale, che vuole spingere a tutta forza l’animale
lungo il suo rapido cammino verso la macelleria.
E’ una logica razionale, per persino inconfutabile: dopo
tutto, è riuscita a traformare la carne da alimento di
lusso a pietanza di tutti i giorni per milioni di persone.
E qui un grande dubbio: ma tutto questo è razionale o
completamente folle?
15. Certo che una mucca al pascolo ci mette molto
più tempo a raggiungere il peso ideale per la
macellazione!
16. La sofferenza
• Un vitello svezzato viene portato via dalla sua
“mamma”, e inserito in questi allevamenti intensivi
dove imparerà ad usare la mangiatoia, a mangiare un
cibo per loro innaturale, e a vivere in uno spazio
minimo senza mai muoversi.
• La “mamma”, separata dal suo vitello, va in
depressione muggendo per giorni e giorni. Questa
separazione precoce, avviene per essere nuovamente
inseminata.
VEDI IL VIDEO DI UN VITELLO CHE SI
CONGIUNGE CON LA SUA MAMMA.
17. 2 – cosa mangiano?
I bovini di allevamento
intensivo, non si
nutrono de “il cibo del
bovino” ovvero erba. I
mangimi preparati con
mais e soia miscelati
con altri ingredienti e
vari farmaci che
possano permettere al
ruminante di tollerare
un cibo non adatto al
suo apparato digerente.
18. Esempio di etichetta mangime:
Ingredienti per mucche da ingrasso
nome: VBI
descrizione: mangime complementare per l'ingrasso dei vitelloni a
carne chiara
composizione: granoturco, farina di estrazione di soia, crusca di
frumento tenero, farina glutinata di granoturco,polpe essicate di
barbabietola da zuchero, farina di estrazione di colza, orzo, farina
di estrazione di girasole parzialmente decorticato, melasso di
canna da zucchero, carbonato di calcio di rocce calciche macinate,
cloruro di sodio, bicarbonato di sodio, ossido di magnesio,
antiossidante: etossichina
analisi chimica: umidità 12.50%, Proteina greggia 15.50%, grassi
greggi 3.50%, fibra greggia 8.00%, ceneri gregge 7.90%.
19. Questo cibo però non fa bene alle mucche e
nemmeno a chi mangia le mucche.
Cito:”queste bistecche di manzo tirato su a
granturco, sono più ricche di grassi saturi e
meno acidi grassi omega 3, rispetto a quelle di
animali che si sono nutriti di erba.
Un numero crescente di studi mostra che molti
problemi di salute legati al consumo di carme
rossa sono in realtà dovuti al tipo di
alimentazione delle bestie cioè al mais”.
Il dilemma dell’onnivoro M. Pollan
20. Se questi bovini si adattano forzatamente a
mangiare ciò che non è adatto a loro, cosa
succede negli uomini che si nutrono di questa
carne?
Quesito!
Se si calcolano le calorie come fabbisogno giornaliero ,
indipendentemente da quale cibo compongono queste
calorie, potremmo dire che le proteine sono proteine,
indipendentemente da quali sono i cibi che le
contengono?
21. Sicuramente si a livello
molecolare, ma a livello
ecologico della specie?
cito sempre dallo stesso libro:” …
ci ha portato a credere che
nutrire i bovini con parti di altri
bovini (ricordo ancora che le
mucche sono animali erbivori)
fosse una cosa sensata, fino a
quando si è scoperto che in
questo modo si diffondeva
l’encefalopatia spongiforme
bovina (BSE), meglio nota come
morbo della mucca pazza.
Risposta
Datela voi!
22. 3 - Ma non basta!
• …”i bovini sono fatti per mangiare fieno e noi
gli diamo dei cereali”.
• Gli erbivori hanno un apparato digestivo
complesso, che non è in grado di
metabolizzare cereali e legumi etc.
23. Il gonfiore
affligge i
ruminanti
cresciuti a
mais
Il mangime fermenta
nel rumine creando gas
Se mangiano erba =
espulsione naturale gas
durante la ruminazione
Troppo amido e poca
fibra = la ruminazione
cessa. Nello stomaco si
forma uno strato
vischioso e schiumoso
che intrappola i gas.
L’organo si gonfia come
un pallone e preme
contro i polmoni.
E’ necessario un
intervento immediato
(si infila un tubo
nell’esofago), l’animale
soffoca.
24. … catturare il metano delle mucche per sfruttarlo come energia. Come? Con un particolare zainetto che raccoglie i
gas attraverso tubi collegati dello stomaco della mucca. Un animale emette 250-300 litri di metano al giorno e i
ricercatori dicono che questa quantità potrebbe essere utilizzata per alimentare un frigorifero per un giorno.
Eppure per contrastare i cambiamenti climatici basterebbe modificare la propria
alimentazione... http://greenme1.rssing.com/chan-11898484/all_p73.html
Invece di cambiare alimentazione alle mucche per non farle stare male, stanno
studiando come catturare il metano da loro prodotto. SOB??
25. ALTRO
PROBLEMA
DEL MAIS è
L’ACIDOSI
LO STOMACO DELLA
MUCCA è IN NATURA
UN AMBIENTE
NEUTRO
Il mais altera il PH e lo
acidifica, causando una
sorta di ulcera bovina.
L’ulcera bovina può
arrivare a uccidere
l’animale, ma in genere
gli causa malessere. Gli animali con acidosi
ansimano e sbavano,
raspano con le zampe,
si strofinano il ventre al
suolo e mangiano la
terra.
Conseguenze = ulcere,
diarrea, infiammazioni
al rumine, malattie
epatiche,
indebolimento
immunitario.
26. • Secondo altri pareri veterinari:”…prima o poi
una dieta simile li farebbe morire con il
“fegato scoppiato”. Alla lunga, gli acidi
attaccano la parete del rumine, perforandola e
facendo entrare i batteri nel circolo sanguigno.
I microbi si concentrano nel fegato, formando
ascessi e lo fanno ammalare. ….. Pare che la
percentuale arrivi fino al settanta %.
27. • “ciò che tiene in salute un allevamento
intensivo, perlomeno a livello accettabile,
sono gli antibiotici”:
• Rumensin tampona l’acidità del rumine e aiuta
a prevenire i gonfiori e l’acidosi
• Il Tylosin, abbassa l’incidenza delle infezioni
epatiche.
• La maggior parte degli antibiotici venduti in
America finisce nei mangimi.
28. E in Italia?
Beh anche noi ci diamo da fare … e non poco!
Clicca sulla mucca e Leggete un po’ qua!!!
29.
30. Nonostante tutto, invece di tornare a dargli da
mangiare l’erba, gli diamo il il nitrossipropanolo,
che riduce di 1/3 le emissioni di metano.
Clicca su di me e
scarica l’articolo!
31. 4 - … e non abbiamo ancora finito!
• Parliamo dei laghi di letame?
“ ho chiesto al direttore dell’impianto perché non lo spargono
sui campi vicini, e mi ha risposto che sono i contadini a
opporsi: i livelli di azoto e fosforo sono così alti che
distruggerebbero i raccolti. Non ha specificato che i rifiuti
prodotti dagli allevamenti contengono anche metalli pesanti
e ormoni, sostanze chimiche resistenti che finiscono nelle vie
d’acqua a valle, dove sono stati trovati pesci e anfibi con
caratteri sessuali abnormi. Il letame, alla giusta scala,
sarebbe un prezioso fertilizzante, mentre un allevamento
intensivo, lo trasforma in una scoria tossica.
33. Non voglio entrare nel merito delle violenze che
subiscono gli animali da allevamento ma se
volete approfondire vi invito a leggere un altro
bellissimo libro:
34. Forse il problema della carne è da vedere in un
contesto ben più ampio:
• Gli animali devono tornare a mangiare il loro
cibo naturale
• Devono pascolare, razzolare, scorazzare, ecc
• Devono fare una vita dignitosa senza violenze,
sevizie o altro
• Sono animali che fanno parte dell’universo e
vanno rispettati
35. I danni non sono da calcolare
solo sulla salute dell’uomo
Allevamenti
intensivi
Inquinamento
agricolo da
eccesso di
coltivazione da
mais
Mucche
ammalate, piene
di antibiotici,
ormoni, additivi
Inquinamento
ambientale
Inquinamento
emozionale = noi
mangiamo la loro
sofferenza
36. siamo riusciti a rovinare tutto, a manipolare ogni cosa. Noi siamo
parte di un eco - sistema ed è bene che torniamo ad esserne
consapevoli al più presto, perché tutto sta crollando.
37. • CAMBIARE ALIMENTAZIONE VUOL DIRE
CAMBIARE LA DOMANDA DI MERCATO, E LE
INDUSTRIE ALIMENTARI SONO COSTRETTE A
CAMBIARE LE LORO PRODUZIONI.
• VESTIRCI CON VESTITI ITALIANI E DI MATERIALE
NATURALE, CAMBIA LA PRODUZIONE DELLE
INDUSTRIE TESSILI
• ANDARE A PIEDI, IN TRAM, IN BICICLETTA,
RIDUCE L’INQUINAMENTO.
• POSSIAMO RIDURRE L’USO DELLA PLASTICA
• E POSSIAMO FARE MOLTO ALTRO …