2. Introduzione
Omnes viae Romam ducunt”, ossia “Tutte
le strade portano a Roma”: questa
espressione riassume bene l’intento
dell’Impero Romano che, durante il periodo
di massima espansione, realizzò la rete
stradale romana, organizzata in modo che
da tutti i luoghi fosse possibile giungere a
Roma, percorrendo una delle tante arterie
consolari.
3. Come erano fatte?
Il sistema alla base della costruzione delle strade romane si
rivela piuttosto complesso. Il primo passo era quello di definire i
margini e scavare in profondità la terra adibita a carreggiata.
All’interno di questo scavo venivano posti quattro strati di
materiali diversi. Da qui il nome tecnico “via strata” da cui ha
origine il termine italiano “strada”. Il primo dei quattro strati era
lo statumen, una base massiccia, composta da blocchi alti almeno
30 cm.
Il secondo era la ruderatio, fatta di pietre tondeggianti legate con
calce.
Il terzo rappresentava il nucleus, uno strato di ghiaia livellato con
dei cilindri.
Infine il quarto strato, ossia il rivestimento, era costituito
dal pavimentum, fatto di grossi massi di pietra basaltica dura, un
materiale praticamente indistruttibile.
4. Le strade più famose
Le strade consolari devono il proprio nome al
console che ne ha ordinato l’edificazione,
oppure allo scopo per cui sono state costruite.
Come anticipato, le strade romane hanno
origine dal Foro Romano, situato nei pressi del
Tempio di Saturno.
Le più importanti sono: la via appia, via
tiburtina, via valeria, via salaria, via aurelia e
via cassia.