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Rapporto
2010
Compagnia di San Paolo
4
1.
Rapporto 2010
Compagnia di San Paolo
Compagnia di San Paolo
Lettera del Presidente	 pag.	 4
Organi	 pag.	 6
Struttura	 pag.	 8
Introduzione		 pag.	 11
Un quadro d’insieme		 pag.	 13
	
Ricerca e istruzione superiore	 pag.	 21
	 Testimonianza di… 	 Adalberto Merighi	 pag.	 27
	 Incontro con… 	 Annalisa Magone	 pag.	 29
	 Incontro con… 	 Luigi Civalleri	 pag.	 31
Patrimonio storico artistico		 pag.	 33
	 Testimonianza di… 	 Carlo Olmo	 pag.	 37
	 Incontro con… 	 Luisa Papotti	 pag.	 39
Attività culturali		 pag.	 41
	 Incontro con… 	 Gigi Cristoforetti	 pag.	 45
	 Testimonianza di… 	 Aldo Audisio	 pag.	 47
Sanità		 pag.	49
	 Testimonianza di... 	 Mauro Salizzoni 	 pag.	 53
	 Incontro con... 	 Maria Rosa Conte, Stefano Grossi e Riccardo Bevilacqua	 pag.	55
Politiche sociali		 pag.	 57
	 Incontro con… 	 Maurizio Baradello e Roberta Giaretto	 pag.	 61
	 Incontro con… 	 Roberta Margiaria	 pag.	 63
Programma Housing		 pag.	 65
	 Incontro con… 	 Mirella Violato	 pag	 67
	 Incontro con… 	 Pier Matteo Fagnoni	 pag.	 69
Archivio Storico	 pag.	 70
Enti strumentali 	 pag.	 71
	 Fondazione per la Scuola	 pag.	 72
	 Ufficio Pio	 pag.	 74
	 Collegio Carlo Alberto	 pag.	 76
	 Istituto Superiore Mario Boella	 pag.	 77
	 SiTI	 pag.	78
	 HuGeF 	 pag.	 79
La gestione finanziaria	 pag.	 81
	 Conto Economico	 pag.	 84
	 Stato Patrimoniale	 pag.	 86
	
Interventi per settore	 pag.	 88
indice
L’anno 2010, del quale questo Rapporto
annuale offre il resoconto, appare ancora
immerso nella crisi. Una crisi che, come
abbiamo già avuto modo di scrivere, si
manifesta di gravità ben più profonda di una
pur straordinaria congiuntura negativa, con
scosse ed emergenze continue.
D’altro canto, anche questo 2011, che pure
dal punto di vista delle economie mondiali
vede il mantenersi della spinta nei paesi
Brics e in alcune realtà del mondo sviluppato,
non lascia ancora intravedere, in Europa
(con la vistosa e non casuale eccezione della
Germania), i segnali di una effettiva ripresa
economica, alla quale, specialmente in
Italia, non reca il suo contributo una visione
politica angusta, legata ai particolarismi di
una permanente quanto sterile contesa per il
prevalere delle persone più che delle idee.
Anche i microindicatori della qualità della vita
sociale compongono un quadro che mantiene
alta la nostra preoccupazione.
La nostra società – anche locale – è impegnata
in uno sforzo volto al recupero di una visione
strategica di buon respiro, verrebbe da dire di
un senso profondo e condiviso delle istituzioni,
che stenta però a trovare sbocchi realizzativi.
Certo, pur nella penuria di risorse, esistono
spinte positive che vanno sottolineate. Il
sistema sociale tiene, la solidarietà non è
offuscata dall’egoismo, vi sono i presupposti
di un ben calibrato ricambio generazionale ai
vari livelli della classe dirigente; creatività e
talento non sono esauriti. Penso, ad esempio,
alla bella esperienza di Torino Anni 2020 e
ai segnali di civile patriottismo – per alcuni
inattesi – emersi in concomitanza con il
Centocinquantenario dell’Unità italiana. Tutti
sintomi che rivelano un desiderio “popolare”,
in senso stretto, di assunzione di iniziativa e
responsabilità.
Sono questi gli aspetti che l’azione della
Compagnia ha cercato di favorire anche nel
corso del 2010. Le nostre risorse economiche,
che una attenta gestione ha permesso di non
ridurre, generando anzi qualche incremento
alle riserve per il futuro, sono andate verso
4444
Lettera del Presidente
Il Presidente
Angelo Benessia
quei settori, come la ricerca, che operano per
un futuro sostenibile nei territori dove opera
la Compagnia. Obiettivo verso il quale tende
anche l’impegno crescente nelle politiche
sociali, per contrastare la vulnerabilità
individuale e familiare acuita dalla crisi
economica e che il sistema di welfare, messo
a dura prova, riesce a fatica a tamponare.
Arte e cultura rappresentano, infine, il terzo
caposaldo della nostra attività – presidio di
vita civile ma anche occasione di sviluppo
economico – con un impatto di spesa
consistente, sia nelle città, sia nei territori
di riferimento che non hanno perso la loro
vivacità.
Nel consegnare dunque questo rapporto
soprattutto a quanti sono portatori di
interessi qualificati, dai quali ci attendiamo
un contributo di idee, e beninteso anche di
critiche, ringrazio calorosamente tutti coloro
che operano nella e per la Compagnia per
l’impegno da essi generosamente profuso, e
sottolineo ancora una volta che l’ispirazione
del nostro lavoro non è quella di un benevolo
mecenatismo, ma quella di un’istituzione che,
custode di risorse frutto di una lunga storia
delle comunità locali, è impegnata a farne uso
responsabile e trasparente.
Organi
6
Angelina Galli
Suor Giuliana
Luca Remmert
VICE presidentI
Giorgio Groppo Maurizio Maresca
Daniele Ciravegna
Bice Mortara
Francesco Dassano
Giorgio Pestelli
Giovanni Battista Conso
Isabella Massabò Ricci Marco Mezzalama Gian Giacomo Migone
Paolo Montalenti
Alberto Dal Poz
Carlo Ossola
Marco Doria
Giuseppe Pichetto Patrizia Polliotto
Stefano Ambrosini Caterina BimaArnaldo Bagnasco Amalia Bosia Matteo Giuliano Caroli
CONSIGLIO GENERALE
Angelo Benessia
presidente
aggiornato a maggio 2011
Angelo Benessia
Fabrizio Morra
Piero Gastaldo
Alberto Giraudo
Antonio RossomandoAldo Fasolo
Giuseppina De Santis
COMITATO DI GESTIONE
Sergio Duca
Stefano Delle Piane
COLLEGIO DEI REVISORI
SEGRETARIO GENERALE
Angelina Galli
Suor Giuliana
Luca Remmert
88
Struttura
SEGRETARIO GENERALE
Piero Gastaldo
Emanuela Giampaolo Segreteria
SEGRETERIA DI PRESIDENZA
Donatella Peiretti
Angela Marrocu
SEGRETERIA DEGLI ORGANI
E SUPPORTO LEGALE
Clara Carraro Responsabile
Laura Barile
Tiziana Garesio
Daniela Palamenghi
Stefano Pannier Suffait
Giuseppe Peracchiotti
RESPONSABILI DI MISSIONE
Flavio Brugnoli
CONTROLLI INTERNI
E SVILUPPO ORGANIZZATIVO
Giorgia Valle Responsabile
Dario Ferrero
Paola Filipponi
ANALISI E CONTROLLO INVESTIMENTI
Angela Gallo Responsabile
Giorgio Buggio
Simonetta Francavilla
AMMINISTRAZIONE E SERVIZI GENERALI
Marco Molino Responsabile
Nicola Bruno
Mariella Campadello
Vincenzo Colombo
Francesco Giampaolo
Isabella Lazzara
Fabio Molena
Paolo Salvemini
AMMINISTRAZIONE PERSONALE
Oreste Stagi Responsabile
Marisa Consolaro
Silvia Perla
Carla Tosi
COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA
Filippo Vecchio Responsabile
Francesca Corsico Vice Responsabile
Francesca Contini
Giulia Coss
Francesca Guala
Marinella Matta
Alessandra Rota
STUDI, ARCHIVIO STORICO
E DOCUMENTAZIONE
Marco Demarie Responsabile
Ilaria Bibollet
Anna Cantaluppi
Sara Leporati
Arianna Spigolon
AREA RICERCA e istruzione superiore
Mario Gioannini Responsabile
Barbara Daviero
Andrea Fabris
Silvia Pirro
Nicolò Russo Perez
	
AREA SANITÀ E RICERCA SCIENTIFICA
Stefano Scaravelli Responsabile
Silvia Dorato
Paola Sabbione
Irene Trodella
	
AREA POLITICHE SOCIALI
Luigi Morello Responsabile	
Antonella Ricci Vice Responsabile
Paola Assom
Matteo Bagnasco
Patrizia Calabrese
Luca Grbac
Daniela Gregnanin
Francesca Repetto
Elisa Saggiorato
Luca Scarpitti
Marzia Sica
Nicola Crepax
Erika Salassa
Sonia Schellino
Giuseppe Tabbita
Antonella Turato
ORGANIZZAZIONE AREE OPERATIVE
Massimo Coda Spuetta Responsabile
Alessandra Rosso
AMMINISTRAZIONE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI
Pietro Trovero Responsabile
Federica Agnelli
Angela Ceretto
Claudia Curotti
Simona Dicesare
Maria Santoro
Chiara Valfrè
Paola Vigitello
AREA PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
Rosaria Cigliano Responsabile
Allegra Alacevich
Laura Fornara
Francesca Gambetta
AREA ATTIVITÀ CULTURALI
Maria Cristina Olivetti Responsabile
Sandra Aloia
Rosa Anna Grassi
aggiornato a maggio 2011
10
attraverso compartimentazioni annuali riesce a
dare una rappresentazione d’insieme soltanto
parziale.
Il Rapporto annuale rappresenta uno dei
momenti chiave della rendicontazione che la
Compagnia effettua verso tutti gli ambienti
e i territori dei quali si sente responsabile.
Non è il solo: la comunicazione attraverso il
sito web e la newsletter costituiscono altre
forme di, per così dire, gestione attiva della
trasparenza.
È però un momento importante perché
induce la Compagnia – struttura complessa e
organizzata in unità specializzate – a ripensare
nell’insieme il proprio operato valutandone la
qualità in rapporto agli assunti metodologici
e di valore che essa stessa si è prefissa: lo
sviluppo territoriale come obiettivo e come
criterio, la coesione e la solidarietà sociale, la
crescita del capitale umano, la multiscalarità
delle azioni.
Un’occasione di autovalutazione ed apprendimento
dunque, sempre da perfezionare, oltre che uno
strumento di rendicontazione.
Dopo la descrizione del quadro d’insieme delle
attività della Compagnia di San Paolo, ogni
area presenta i propri interventi più significativi
realizzati nel corso del 2010.
I vari capitoli istituzionali riportano una breve
introduzione sulla logica d’azione del settore,
il dettaglio della ripartizione dei fondi per
filone di attività e una selezione degli interventi
giudicati più innovativi o significativi.
La totalità degli interventi è riportata in
dettaglio in appendice.
Il Rapporto annuale della Compagnia di San
Paolo rappresenta il bilancio di missione
della fondazione. Si tratta di un documento
che, in forma concisa ma articolata, dà conto
dell’insieme dell’attività annuale, organizzando
la narrazione per settori di intervento ed
enucleando quei progetti o programmi che,
per contenuti o metodologia, hanno costituito
realizzazioni innovative o che la Compagnia
giudica come particolarmente ben riusciti ed
emblematici.
Il Rapporto è di per sé espressivo del lavoro
della fondazione: ma il suo senso risalta
maggiormente se posto in relazione ai
documenti programmatici che la Compagnia
ha adottato e di cui costituisce lo sforzo di
implementazione, certo in un contesto sempre
mutevole: si tratta delle linee programmatiche
pluriennali (2009-12) e della loro applicazione
annuale, che trova formulazione nel documento
programmatico annuale. Entrambi sono
reperibili sul sito della Compagnia
(www.compagnia.torino.it).
I dati quantitativi del documento emergono
dal bilancio 2010. È bene sottolineare
che, nel caso delle cifre delle erogazioni,
essi rispecchiano i dati degli stanziamenti
effettuati attraverso le procedure statutarie
della Compagnia nel corso dell’anno 2010.
Si tratta pertanto – in modo significativo – di
erogazioni effettuate in corso d’anno, ma altresì
di accantonamenti collegati a progettualità
già ben individuate e che troveranno
manifestazione monetaria in futuro.
D’altro canto, l’attività della Compagnia è un
flusso continuo, e la sua rappresentazione
introduzione
4,4 %
sanità
35,8 %
Ricerca e istruzione
superiore
15,2 %
PATRIMONIO
STORICO ARTISTICO
32,6 %
POLITICHE SOCIALI
12,0 %
attività culturali
12
semplicemente perché alcune deliberazioni di
spesa sono assunte a cavallo di due esercizi.
La verifica di quanto effettivamente erogato
in forma finanziaria dalla Compagnia compare
nel prospetto “Rendiconto degli stanziamenti
deliberati e delle erogazioni effettuate nel
corso dell’esercizio”. In modo analogo, è
bene dire che non tutti gli stanziamenti
corrispondono ad un solo intervento
progettuale: il caso di alcuni bandi, rispetto
a cui ad un unico stanziamento d’insieme
corrisponde una molteplicità di interventi in
anni successivi, ne è un esempio tipico. In
coda a questo Rapporto, si trovano tutti gli
interventi effettuati nell’anno da parte della
Compagnia.
La ripartizione per classi dimensionali degli
stanziamenti è riportata in Tabella 2. È
interessante notare che, a seguito di una
intenzionale politica di riduzione dei micro-
interventi – di molti dei quali si teme
l’irrilevanza – il numero di questi ultimi
(fino a 10 mila euro) è stato mantenuto
molto contenuto in termini di numerosità e
conseguentemente di ammontare economico.
Il complesso degli stanziamenti effettuati
dalla Compagnia di San Paolo nel corso del
2010 è ammontato a euro 122.812.201,00
(di cui 121.962.201 euro a valere su fondi
deliberati nel 2010 e 850.000 euro a valere
su fondi reintegrati dalla Fondazione per
l’Arte), con uno scarto del -1% circa rispetto
al budget per l’anno come definito in sede di
programmazione nel 2009.
La Tabella 1 mostra la ripartizione degli
stanziamenti, per numero e ammontare,
secondo le cinque aree settoriali in cui è
articolata l’attività erogativa della fondazione.
Le cifre riportate descrivono le decisioni
di spesa effettuate dal Comitato di
Gestione, l’organo della Compagnia cui è
statutariamente affidata tale competenza.
Non necessariamente esse corrispondono alle
erogazioni effettuate dalla Compagnia nel
corso del 2010: accade, infatti, che alcuni
stanziamenti possano avere manifestazione
finanziaria nell’anno successivo e questo
per effetto della tipologia dei progetti,
delle scadenze previste per le erogazioni o
Un quadro d’insieme
Stanziamenti % ammontare %
Ricerca e istruzione superiore 121 17,5 44.000.000,00 35,8
Patrimonio storico artistico 127 18,4 18.686.835,52 15,2
Attività culturali 192 27,8 14.771.453,52 12,0
Sanità 19 2,8 5.353.911,96 4,4
Politiche sociali 230 33,3 40.000.000,00 32,6
Totale 689 100 122.812.201,00 100
Classe
dimensionale
Stanziamenti % ammontare %
0 ≥ 10.000 74 10,7 552.106,51 0,5
10.000 < 50.000 224 32,5 6.191.840,00 5
50.000 ≥ 500.000 353 51,2 51.853.856,49 42,2
> 500.000 38 5,5 64.214.398,00 52,3
Totale 689 100 122.812.201,00 100
Tabella 1: consuntivo stanziamenti 2010
Tabella 2: stanziamenti per classe dimensionale
rappresentano istituzioni generate storicamente
dalla Compagnia (entrambi possono essere
fatte risalire alla fine del ‘500). Gli altri
enti, costituiti dalla Compagnia negli ultimi
dieci anni, sono organizzazioni orientate alla
ricerca scientifica avanzata fondati in forma
associativa vuoi con l’Università, vuoi con il
Politecnico di Torino. Nella tabella è assente la
Fondazione Hugef, ultima nata, dedicata agli
studi di genetica e di genomica e finanziata su
fondi stanziati in anni precedenti al 2010 (la
Fondazione per l’Arte, invece, è impegnata in
una fase di riprogettazione).
Una delle opzioni strategiche che
contraddistinguono l’azione della Compagnia
consiste nel ruolo assegnato ai cosiddetti
Enti strumentali, realtà dotate di autonoma
personalità giuridica e capacità gestionale e
legati alla Compagnia per quanto attiene la
definizione della governance e delle linee di
indirizzo strategico. I contributi a favore di
tali enti – fondazioni o associazioni – di cui
si riporta l’ammontare 2011 in Tabella 3,
sono naturalmente inclusi nelle erogazioni
generali, a valere sull’area di riferimento.
Ufficio Pio e Fondazione per la Scuola
14 Ricerca Educazione Arte Cultura Sanità Assistenza
Fondazione
per la Scuola
(interventi per il sistema
scolastico)
3.200.000,00 - - - 200.000,00 3.400.000,00
Ufficio Pio
(solidarietà)
7.500.000,00 7.500.000,00
Collegio Carlo Alberto
(alta formazione e
ricerca nelle scienze
economiche)
4.900.000,00 4.900.000,00
Istituto Mario Boella
(alta formazione
e ricerca nelle
telecomunicazioni)
5.000.000,00 5.000.000,00
SiTI
(alta formazione e
ricerca sui sistemi
territoriali)
1.750.000,00 1.750.000,00
TOTALE 14.850.000,00 7.700.000,00 22.550.000,00
Tabella 3. Enti strumentali
giuridica dei soggetti percipienti.
È ciò che descrive la Tabella 5, da cui si desume
un importante dato di fatto: le risorse avviate verso
il settore del privato sociale senza fini di lucro
rappresentano quasi tre volte quanto erogato a
favore degli enti pubblici, a testimonianza di una
fattiva fiducia nei confronti della società civile
organizzata.
L’alto valore raggiunto dalle risorse per le fondazioni
dipende sia dalla presenza in quella categoria di
alcuni Enti strumentali della Compagnia, sia dalla
specificità italiana che annovera tra le fondazioni
(non di origine bancaria) una maggioranza di
soggetti operativi scarsamente patrimonializzati e
numerose istituzioni culturali (si pensi a musei o
fondazioni liriche).
Nella Tabella 4 viene rappresentata la ricaduta
geografica degli stanziamenti 2011. La Compagnia
non ha statutariamente un vincolo territoriale
cogente per quanto attiene l’attività erogativa: è
ben visibile, però, come anche nel 2010 sia esistito
un bacino di elezione, centrato sul Piemonte e
con un fulcro nella città di Torino e nella sua
provincia. Altre aree storicamente preferenziali
sono la Liguria, in particolare la città di Genova,
e Napoli in Campania. Gli interventi all’estero
riguardano da un lato l’Europa (reti europee) e
dall’altro paesi del sud del mondo (cooperazione
allo sviluppo), in particolare africani, con pochi ma
dimensionalmente non irrilevanti interventi.
Altro punto di rilevante interesse generale è
la ripartizione degli stanziamenti per tipologia
Enti pubblici 32.280.584,00
Amministrazioni centrali 5.000,00
Enti locali 7.837.409,00
Enti pubblici non territoriali 24.438.175,00
Enti Privati 90.531.617,00
Associazioni di promozione sociale 290.000,00
Altre associazioni 37.450.872,00
Organizzazioni di volontariato 1.255.500,00
Fondazioni 28.726.921,00
Cooperative sociali 4.908.840,00
Altro 17.899.484,00
Totale 122.812.201,00
Tabella 5: stanziamenti per natura giuridica dei percipienti
Area geografica numero % ammontare %
Torino e provincia 443 64,4 98.899.819,00 80,5
Altre province del Piemonte 102 14,8 5.884.950,00 4,8
Liguria 65 9,4 7.296.400,00 5,9
Campania 12 1,7 2.952.744,00 2,4
Altre regioni 54 7,8 5.241.288,00 4,3
Estero 13 1,9 2.537.000,00 2,1
Totale 689 100 122.812.201,00 100
Tabella 4: stanziamenti per localizzazione del percipiente
16
Tabella 6: erogazioni per area settoriale 2001-2010 (migliaia di euro)
Settore 2006 2007 2008 2009 2010
Ricerca 30.600 38.500 33.950 30.338 44.000
Istruzione 16.200 18.200 20.908 13.882 -
Arte 27.500 31.300 26.598 17.480 18.687
Cultura 15.200 18.000 18.420 14.135 14.771
Sanità 16.000 22.978 9.109 10.000 5.354
Assistenza 29.000 34.000 33.819 31.782 40.000
Progetti speciali 14.000 4.500 7.990 3.756 -
TOTALE SETTORI
di cui:
risorse di competenza
dello stesso anno di
bilancio
148.500
136.045
167.478
157.132
150.796
131.795
121.375
121.375
122.812
122.812
Volontariato
F. Speciali 266/91
8.777 12.465 3.865 4.556 5.662
Volontariato
Protocolli d’intesa
8.776 12.465 3.865 4.556
TOTALE 166.053 192.408 158.526 130.487 128.166
Risorse finanziarie
corrisposte nell’anno
146.966 156.296 157.902 150.338 159.178
anche con la ristrutturazione in corso del sistema
sanitario piemontese e la ridefinizione delle sue
priorità facente seguito alle elezioni regionali del
2010. Per quanto riguarda infine il contributo
al volontariato ex legge 266, nel corso del
2010 l’accantonamento annuale è stato pari a
5.662.314,57 euro mentre l’importo destinato alla
Fondazione per il Sud (protocollo ACRI/volontariato
23/6/2010) non è stato inserito in quanto oggetto
di delibera nel corso del 2011.
La Tabella 6 mostra la serie storica degli
stanziamenti per settore nel corso degli anni
2000 e permette di osservare la capacità di
spesa della Compagnia nei diversi anni. Come
mostra il Grafico 1, la ripartizione tra le singole
aree di intervento durante questo torno d’anni
ha subito una sostanziale stabilità, corretta
soltanto negli anni più recenti a favore dei
progetti sociali; il restringimento della spesa
in campo strettamente sanitario è da spiegarsi
Grafico 1: andamento della ripartizione delle erogazioni tra aree 2000-2010
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Politiche sociali
(inclusa ex area
progetti speciali)
Sanità
Attività culturali
Patrimonio
storico artistico
Ricerca e istruzione
superiore
1818
Rendiconto degli stanziamenti deliberati e delle erogazioni effettuate nel corso dell’esercizio
Tipologia saldo 1/1/10 accantonamenti ridestinazioni tot. incrementi
Erogazioni deliberate
Settore Ricerca 45.524.960,41 44.000.000,00 48.577.182,60 92.577.182,60
Settore Istruzione 51.473.963,25 - - -
Settore Arte 68.828.788,63 18.136.835,52 18.280.700,00 36.417.535,52
Settore Beni e attività culturali 17.334.743,42 14.471.453,52 630.000,00 15.101.453,52
Settore Sanità 58.670.347,61 5.353.911,96 152.780,90 5.506.692,86
Settore Assistenza 51.272.614,75 40.000.000,00 11.052.127,64 51.052.127,64
Progetti Speciali 6.213.851,47 -
Totale erogazioni deliberate 299.319.269,54 ***121.962.201,00 78.692.791,14 200.654.992,14
Fondi per l’attività di istituto
Fondo di stabilizzazione delle erogazioni 261.013.933,71 4.172.952,11 - 4.172.952,11
Fondi per le erogazioni nei settori rilevanti 41.871.431,73 10.210.290,00 257.200,00 10.467.490,00
Programma Musei 20.045.000,00 - - -
Programma Neuroscienze 72.000,00 - - -
Programma Housing 5.139.722,03 3.988.840,00 257.200,00 4.246.040,00
Programma per gli immobili
degli Enti strumentali 6.409.086,95 - - -
Fondo per il barocco 800.000,00 - - -
Fondo speciale Infrastrutture 2.200.081,91 - - -
Fondi Protocollo d’intesa
ACRI/Volontariato
6.355.540,84 2.221.450,00 - 2.221.450,00
Accantonamenti da destinare a favore
dei programmi già attivati o di quelli
da attivare nell’esercizio 2011
850.000,00 4.000.000,00 - 4.000.000,00
Altri fondi di cui: 38.088.831,38 - - -
Fondo dotazione patrimoniale
Fondazione per il Sud (vincolato) 29.395.555,86 -
Fondo acquisto opere d’arte
(vincolato) 8.598.275,52 - - -
Borse di studio Manerba 95.000,00 -
Totale fondi per l’attività di istituto 340.974.196,82 14.383.242,11 257.200,00 14.640.442,11
Erogazioni deliberate 11.830.873,16 5.662.314,57 - 5.662.314,57
Fondi Protocollo d’intesa ACRI/Volontariato
destinati a favore dei Centri di Servizio
per il Volontariato
8.148.002,36
-
1.120.365,80 1.120.365,80
Totale fondo per il volontariato 19.978.875,52 5.662.314,57 1.120.365,80 6.782.680,37
(*) Le erogazioni effettuate nel 2010 non coincidono con gli stanziamenti effettuati (colonna accantonamenti), in quanto le condizioni per le erogazioni 	
	 stesse si possono manifestare a distanza di tempo dalla deliberazione. Ciò è ancor più rilevante data l’incidenza degli interventi pluriennali.
UTILIZZI DELIBERE 2010 (*)
UTILIZZI DELIBERE
ANNI PRECEDENTI
2009 (**)
accantonamenti
TOTALE
DECREMENTI
tot. incrementi
31/12/10
23.240.987,80 28.880.785,82 - 52.121.773,62 85.980.369,39
- 1.279.000,00 50.194.963,25 51.473.963,25 0,00
7.854.659,05 17.958.749,32 - 25.813.408,37 79.432.915,78
5.880.000,00 8.633.922,96 - 14.513.922,96 17.922.273,98
26.267,60 19.389.826,97 - 19.416.094,57 44.760.945,90
22.505.130,18 23.499.666,24 4.246.040,00 50.250.836,42 52.073.905,97
- 29.426,14 6.184.425,33 6.213.851,47 0,00
59.507.044,63 99.671.377,45 60.625.428,58 219.803.850,66 280.170.411,02
- - - - 265.186.885,82
- 8.338.952,53 23.433.768,36 31.772.720,89 20.566.200,84
- - 17.730.700,00 17.730.700,00 2.314.300,00
- - 72.000,00 72.000,00 0,00
- - 3.660.702,56 3.660.702,56 5.725.059,47
- 4.325.968,00 - 4.325.968,00 2.083.118,95
- - - - 800.000,00
- - - - 2.200.081,91
- 4.012.984,53 1.120.365,80 5.133.350,33 3.443.640,51
- - 850.000,00 850.000,00 4.000.000,00
- 12.000,00 - 12.000,00 38.076.831,38
- - - - -
- - - - 29.395.555,86
- - - - 8.598.275,52
- 12.000,00 12.000,00 83.000,00
- 8.350.952,53 23.433.768,36 31.784.720,89 323.829.918,04
- 5.796.753,88 - 5.796.753,88 11.696.433,85
- 4.112.885,02 - 4.112.885,02 5.155.483,14
- 9.909.638,90 - 9.909.638,90 16.851.916,99
(**) Tale utilizzo si verifica con riferimento a erogazioni pluriennali a valere sulla medesima delibera, a erogazioni relative a stanziamenti per programmi 		
	 deliberati in esercizi precedenti o, più in generale, a interventi per i quali il momento attuativo è successivo rispetto a quello della delibera stessa.
(***) La differenza rispetto agli stanziamenti di complessivi 122.812.201 euro è dovuta alla ridestinazione per 850.000 euro relativi a fondi rimborsati
	 dalla Fondazione per l’Arte.
20
Ricerca e istruzione superiore
Ricerca scientifica Ricerca economico giuridica
Il sostegno alla ricerca economica e giuridica, con i
suoi addentellati nel campo delle scienze politiche
e sociali, ha preso la forma di uno specifico
orientamento alle produzione di policy o di analisi
orientate alle policy su problemi rilevanti, sulla
formazione di polarità di ricerca a elevato grado
di specializzazione e riconoscibilità internazionale
sulla sostenibilità dei progetti e degli enti anche
attraverso soluzioni di integrazione.
Anche nel caso della ricerca economica e
giuridica, il rapporto con gli Enti strumentali di
ricerca è stato posto al centro, con l’obiettivo
specifico di formare unità forti, capaci di servire
come relais di eccellenza tra il sistema locale e le
comunità scientifiche internazionali.
Il tema dell’internazionalizzazione è un aspetto
trasversale della politica della Compagnia:
nell’ambito in questione, esso ha visto
la continuazione e lo sviluppo di progetti
con partner qualificati su scala europea e
transatlantica, come pure il prendere forma
a Torino di un centro orientato allo studio
delle relazioni internazionali e agli area
studies, mentre si è continuato a lavorare sulla
formazione di un’integrazione plurale ma stabile
tra i soggetti sostenuti dalla Compagnia nel
campo degli studi europeistici.
La nuova logica delle Convenzioni con gli atenei
ha interessato anche la ricerca economica e
giuridica, permettendo di razionalizzare gli
apporti alle istituzioni universitarie.
Il sostegno alla ricerca scientifica è per la
Compagnia un obiettivo che intende rafforzare il
legame fra ricerca di base e applicata e favorire
lo sviluppo dell’innovazione tecnologica e
produttiva, soprattutto a livello locale.
Sia l’una sia l’altra di queste finalità, che non
hanno escluso la considerazione di progetti
curiosity-driven, hanno comportato la ricerca
di forme di focalizzazione strategica e di
raggiungimento di masse critiche.
In questo senso si spiega il perseguimento
di sinergie tra gli Enti strumentali di ricerca
della Compagnia e l’adozione di procedure
strutturate di assegnazione delle risorse (come le
Convenzioni con gli atenei), in un quadro generale
che, come è noto, ha visto anche nel corso
del 2010 una stagnazione se non un ulteriore
abbattimento nel sistema locale delle risorse per
la ricerca.
A ciò la Compagnia ha opposto la costanza dei
fondi per la ricerca, accompagnata, come si è
detto, ad atti di impulso verso il perseguimento
di maggiore efficienza e produttività nel sistema.
I filoni sotto riportati descrivono le priorità
disciplinari e tematiche del 2010.
Tra esse, anche per la realizzazione di ESOF2010
a Torino, spicca il sostegno alla divulgazione e
al dibattito pubblico sulla scienza, area su cui la
Compagnia intende continuare ad investire per i
suoi importanti risvolti di innovazione culturale
ma anche di maturazione democratica.
22
Aree e Filoni tematici Numero iniziative Importo Incidenza %
Enti strumentali 4 14.850.000,00 33,8
Convenzioni atenei 12 12.838.316,00 29,2
RICERCA SCIENTIFICA
Scienze della vita 10 2.110.000,00 4,8
Tecnoscienze 3 259.000,00 0,6
Diffusione della cultura scientifica
e tecnologica
14 1.436.000,00 3,3
Totale Ricerca scientifica 27 3.805.000,00 8,7
RICERCA ECONOMICA E GIURIDICA
Innovazione: profili economici e giuridici 31 4.222.744,00 9,6
Il Nord Ovest 14 1.516.500,00 3,4
Integrazione europea e relazioni internazionali 29 6.297.440,00 14,3
Migrazioni e integrazione 4 470.000,00 1,1
Totale Ricerca Economica e Giuridica 78 12.506.684,00 28,4
Totale Ricerca 121 44.000.000,00 100
attività sul territorio cittadino:
•	Le Settimane della Scienza, nate
dall’iniziativa “La Settimana della Cultura
Scientifica”, promossa a livello nazionale dal
MIUR, con lo scopo di mettere in contatto
	 il pubblico con la comunità scientifica,
attraverso mostre, spettacoli teatrali, aperture
serali dei musei scientifici, laboratori e
attività in piazza;
•	Settimana del Cervello, iniziativa svolta
nell’ambito del progetto internazionale
promosso dalla Dana Foundation, in
collaborazione con l’Istituto di Neuroscienze
di Torino (NIT), la Scuola di Dottorato in
Neuroscienze dell’Università degli Studi di
Torino e l’Istituto Nazionale di Neuroscienze;
•	Re-Fuel! Research is Fun, Young, Ever
Living! – Notte dei Ricercatori (24 settembre
2010), iniziativa cofinanziata dalla Direzione
Generale per la Ricerca della Commissione
Europea con il progetto Researchers’ Night
avviato dal 2005;
•	GiovedìScienza, ciclo di conferenze-spettacolo
di divulgazione scientifica giunto alla sua XXV
edizione.
COMUNICARE LA SCIENZA
A favore del Centro Interuniversitario Agorà
Scienza è stata sostenuta la Scuola Estiva
per dottorandi SCS (Scienza Comunicazione
Società).
La summer school si è occupata di analizzare
l’efficacia comunicativa di grandi eventi,
tra i quali ESOF2010, l’Euroscience Open
Forum, meeting europeo dedicato alla ricerca
e all’innovazione, tenutosi dal 2 al 7 luglio
2010 nell’area del Lingotto di Torino, con
iniziative in vari punti della città e sostenuto
dalla Compagnia.
È stato erogato un contributo per
l’organizzazione dell’edizione 2010 del
“Festival della Scienza”, uno dei maggiori
eventi di diffusione della cultura scientifica
a livello internazionale. Sono state sostenute
alcune delle attività di Observa – Science
in Society e in particolare l’“Osservatorio
Scienza e Società”, all’Annuario “Scienza e
Società” e al “Science in the Media Monitor”.
INGEGNERIA BIOMEDICA
Nell’ambito della ricerca biomedica e delle
biotecnologie, è stato erogato un contributo a
sostegno dell’attività di ricerca del Laboratorio
di Ingegneria del Sistema Neuromuscolare –
LISiN per il 2010.
L’ambito di intervento dell’iniziativa riguarda
l’ingegneria biomedica e lo studio del sistema
neuromuscolare per mezzo di tecniche non
invasive volte a sviluppare l’attuale bagaglio
di conoscenze di base e applicate di tale
sistema.
NEFROLOGIA INFANTILE
È stato erogato un contributo a favore della
Fondazione Malattie Renali del Bambino Onlus
di Genova, a parziale sostegno del progetto
di ricerca La nefropatia cronica del rene
trapiantato: bloccarne i meccanismi responsabili
per una precoce prevenzione.
PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO
A favore dell’Istituto Nazionale per la Ricerca
sul Cancro di Genova, nel filone Scienze della
vita, ricerca biomedica, sono stati finanziati i
seguenti progetti:
•	realizzazione di un modello in vitro e in vivo
per lo studio di cellule staminali tumorali
di carcinoma polmonare (NSCLC) al fine di
sviluppare approcci terapeutici innovativi
selettivamente mirati contro di esse;
•	sviluppo e implementazione di nuovi servizi
scientifici di eccellenza per la ricerca
traslazionale nell’ambito delle core facilities
dell’IST;
•	nanovettori intelligenti per la diagnosi e la
terapia oncologica;
•	lo stroma linfonodale come bersaglio della
terapia dei linfomi.
COMPRENDERE LA SCIENZA
A favore dell’Associazione CentroScienza Onlus
di Torino sono state sostenute alcune delle sue
principali progetti realizzati
Ricerca scientifica
Ricerca economica e giuridica
24
POLITICHE URBANE COMPARATE
Nel mese di novembre si è svolta una visita
a Torino di una delegazione della Città di
Detroit, guidata dal Sindaco Dave Bing. La
visita, la prima nell’ambito di una partnership
triennale finanziata dalla Kresge Foundation,
è stata resa possibile dalla collaborazione
avviata da qualche anno fra Compagnia e
German Marshall Fund of the United States
nel campo delle politiche urbane comparate.
BIBLIOTECHE DIGITALI
Nel corso del 2010 è stato collocato e messo
in funzione presso la Biblioteca Gioele Solari
dell’Università di Torino un Laboratorio di
scansione e digitalizzazione finalizzato a
realizzare una “biblioteca digitale” sulla
società, economia e cultura del Piemonte
(nell’ambito del progetto BESS gestito
dall’IRES Piemonte). Il materiale selezionato
viene digitalizzato e successivamente reso
disponibile gratuitamente al pubblico on line
tramite il portale di BESS, i singoli siti delle
biblioteche BESS e SBN.
La nuova apparecchiatura consente di
scannerizzare e digitalizzare circa 600 pagine
l’ora, per un totale annuo di poco inferiore al
milione.
TORINO NEL NORD OVEST ITALIANO E
OLTRE
Con l’appoggio della Compagnia ha preso
inizio l’attività di Torino Nord Ovest, impresa
sociale originata da Torino internazionale con
sede a Torino che svolge attività di studio,
consulenza, valutazione e progettazione in
ambito socioeconomico. All’interno di Torino
Nord Ovest opera 4T Think Tank Torino
Territori, network di gruppi di ricerca torinesi
che lavorano sulle trasformazioni dell’area
metropolitana torinese.
DIRITTI FONDAMENTALI
Si è dato avvio a un polo giuridico in capo
a ISAIDAT – Istituto Subalpino per l’Analisi
e l’Insegnamento del Diritto delle Attività
Transnazionali. All’interno di ISAIDAT
operano, dal 2010, un Centro di Diritto
Transnazionale e Comparato e un Laboratorio
sui Diritti Fondamentali.
STUDIARE IL MONDO
Ha iniziato la propria attività T.wai – Torino
World Affairs Institute, che riunisce intorno a
un gruppo di giovani ricercatori le principali
competenze di cui Torino dispone nel campo
degli Studi Globali e di Area.
SFIDE GLOBALI
Si è conclusa la prima edizione del
bando Europe and Global Challenges
(una partnership della Compagnia con
la VolskswagenStiftung di Hannover e la
Stiftelsen Riksbankens Jubileumsfond
di Stoccolma). Il bando, rivolto a reti di
ricercatori europei e internazionali sui temi
delle “sfide globali” che l’Europa deve
affrontare, ha assegnato oltre 5 milioni a sei
progetti; tre di questi coinvolgono ampie reti
di ricercatori italiani.
POLITICA DELLA SICUREZZA EUROPEA
In settembre si è svolta, presso la Scuola
di Applicazione dell’Esercito di Torino,
la riunione conclusiva del programma
“European Foreign and Security Policy
Studies” (sostenuto dalla Compagnia con
la VolskswagenStiftung di Hannover e la
Stiftelsen Riksbankens Jubileumsfond di
Stoccolma). Il programma, cominciato nel
2004, ha permesso di sostenere un centinaio
di giovani ricercatori nel campo della politica
estera e di sicurezza europea.
Secondo anno della Convenzione 2009-2011
firmata il 12 giugno 2009 fra la Compagnia
e l’Università degli Studi del Piemonte
Orientale “Amedeo Avogadro”
(finanziamento totale di 3.000.000 di euro).
In particolare, sono stati approvati il
Documento annuale 2010 e gli stanziamenti a
sostegno dei seguenti progetti:
•	Implementazione aule e laboratori delle
Facoltà dell’Università per didattica di alta
formazione;
•	Internazionalizzazione e radicamento nel
territorio dei Dottorati scientifici;
•	L’informazione accessibile: consolidamento
e sviluppo dell’offerta di risorse elettroniche
del Sistema bibliotecario;
•	FIDR (Centro Interdipartimentale Forum
internazionale sulla democrazia e le
religioni);
•	CRIMEDIM (Centro di Ricerca
Interdipartimentale in Medicina di
Emergenza e dei Disastri e Informatica
applicata alla Didattica e alla Pratica
medica);
•	CLUPO (Centro Linguistico di Ateneo).
CONVENZIONI CON GLI ATENEI
Uno strumento per razionalizzare e
programmare in certezza di risorse
Il 21 aprile 2010 Compagnia e Università
degli Studi di Torino hanno firmato una
Convenzione che prevede, per il triennio
2010-2012, un intervento complessivo fino a
un massimo di 27 milioni di euro a sostegno
di ricerca, didattica e alta formazione,
infrastrutture e progetti di ateneo.
Nell’ambito della Convenzione stipulata il 22
luglio 2009 fra la Compagnia e il Politecnico
di Torino che prevede un finanziamento totale
di 11 milioni di euro, è proseguito il sostegno
al secondo anno del quadro convenzionale,
attraverso i contributi deliberati per il Piano
Attuativo 2010, comprendente il Progetto
di ERP di Ateneo e il Supporto al processo
di Internazionalizzazione dell’Ateneo e
promozione dell’Alta Formazione.
Secondo anno della Convenzione 2009-
2011 stipulata il 1° febbraio 2010 tra la
Compagnia, l’Università degli Studi di Napoli
Federico II e l’Istituto Banco di Napoli –
Fondazione che prevede un finanziamento
totale di 5.350.000 di euro.
In particolare, sono stati approvati gli
stanziamenti per i seguenti progetti:
•	Grandi Biblioteche dell’Ateneo;
•	FORGIARE (FORmazione GIovani Alla
RicErca)”;
•	FARO (Finanziamento per l’Avvio di Progetti
Speciali);
•	OPENSCIENCE (Laboratorio per la
divulgazione scientifica e culturale con
tecnologie innovative);
•	CSEF (Centro di Studi in Economia e
Finanza);
•	ARFAEM (contributo per i Master CER, MEF
e MUSM per l’a.a. 2010-2011 e contributo
per l’attività dell’Associazione).
26
particolare al processo di internazionalizzazione
dell’ateneo: entro l’autunno sarà avviata una
richiesta di finanziamento all’UE nel quadro
della linea di intervento PEOPLE per attrarre e
valorizzare i giovani ricercatori dell’area europea
della ricerca.
Un’ultima area di intervento riguarda le
Infrastrutture di interesse generale, in
particolare il Sistema Informativo d’Ateneo, i
servizi per studenti e ricercatori e l’acquisizione
di materiale bibliografico on line, di vitale
importanza in un’università di ricerca.
Benché sia prematuro valutarne gli effetti,
occorre da subito rilevare come la convenzione
garantisca all’università, nonostante la crisi, un
flusso costante di fondi su base pluriennale ed
eviti la concertazione individuale.
È ferma convinzione dell’università che la
strada avviata con la Compagnia debba essere
centrale non solo in questa, ma più in generale
in tutte le iniziative dell’ateneo che comportano
la necessità di adeguate procedure di analisi,
monitoraggio e valutazione della spesa e
dell’attribuzione dei finanziamenti.
Il futuro della collaborazione tra università e
Compagnia dovrà, infatti, mettere in primo
piano, in misura sempre più crescente, il
processo di verifica dell’efficacia degli interventi
per creare un circolo virtuoso di moltiplicazione
delle risorse.
Vice Rettore per la Ricerca
dell’Università di Torino
La Compagnia di San Paolo ha stanziato nel
2010 9.000.000 di euro a sostegno delle
attività previste nell’ambito della Convenzione
con l’Università degli Studi di Torino.
La convenzione tra Università di Torino e
Compagnia di San Paolo è uno strumento
innovativo per la gestione dei finanziamenti
destinati all’ateneo. Il notevole impegno
finanziario (9 milioni di euro/anno per un
totale di 27 milioni di euro) conferma l’attenta
politica di sostegno della Compagnia nei
confronti della ricerca e dell’istruzione superiore
e il riconoscimento del ruolo primario svolto
dall’università nello sviluppo economico e
sociale del territorio. Due linee di indirizzo
fondamentali guidano l’operato del Comitato
di programmazione e monitoraggio che cura
l’attuazione delle attività convenzionali: la
centralità delle procedure di valutazione e
la ricerca di un effetto moltiplicatore sugli
investimenti.
Gli interventi nell’area Didattica e Alta
Formazione sono rivolti alle Scuole di Dottorato,
con risorse destinate al finanziamento di borse
di studio aggiuntive e all’addestramento alla
ricerca dei dottorandi, alla Scuola di Studi
Superiori e ad alcuni Master Universitari con
forte impatto territoriale e professionalizzante.
Per l’area Ricerca Scientifica sta per chiudersi
un primo bando per progetti di ricerca di ateneo
su linee tematiche prioritarie per la Compagnia
e su temi liberi per un totale di 7,2 milioni di
euro con la finalità di aumentare l’efficacia
operativa dei finanziamenti riducendone la
frammentazione.
Il bando si caratterizza per la rigorosità e
la trasparenza del processo di selezione,
interamente affidato a valutatori esterni
all’Ateneo e curato da due panel internazionali
di esperti di cui fanno parte alcuni scienziati
inseriti nella classifica ISIHighlyCited.com della
Thomson-Reuters, che raccoglie i ricercatori con
il più alto numero di citazioni scientifiche.
In quest’area si è prestata attenzione
testimonianza di...
Adalberto Merighi
28
senso di un tempo. Ci sono le utilities, un
comparto promettente. Nell’ottobre 2010
abbiamo presentato una ricerca sulle quattro
grandi torinesi, alle prese con un processo di
trasformazione dagli esiti anche sorprendenti.
La discarica di Basse di Stura, per fare un
esempio, grazie a un sistema di captazione
dei biogas, genera 100 milioni di kilowattora
all’anno, in pratica il fabbisogno energetico di
58.000 famiglie, con i relativi utili per l’azienda
proprietaria.
E continuerà a produrre per vent’anni. Una
chiara metafora del fatto che le opportunità si
annidano nei posti più insospettabili.
Nulla si distrugge e tutto si trasforma…
In fondo è così, e poi le letture dello stesso
fenomeno possono essere assai diverse. Penso al
settore dell’arte contemporanea, uno dei nostri
filoni di interesse più stabili: noi lo osserviamo
non tanto come oggetto di consumo, semmai
come fonte di diversificazione della base
economica locale, come elemento di un sistema.
Torino Nord Ovest ha tra i suoi committenti
soggetti privati e decisori pubblici, ai quali
consegna i risultati di studi che cerchiamo di
condurre con una grande attenzione all’aspetto
divulgativo. Ma, chiaramente, questi risultati
non sono prescrittivi.
Un rammarico, certo, per chi come Annalisa
Magone fa le cose con la mente e con il cuore.
Presidente e amministratore delegato
Torino Nord Ovest s.r.l. impresa sociale
La Compagnia di San Paolo ha sostenuto,
tramite l’Associazione Torino Internazionale,
la nascita di Torino Nord Ovest s.r.l. impresa
sociale con un contributo di 185.000 euro.
Non è ormai più cosa rara che una donna
rivesta la massima carica in un’organizzazione
e Annalisa Magone, torinese, 37 anni, laurea
in Scienze della Comunicazione e grinta da
vendere (“Sono una stakanovista” si definisce),
ben merita questo ruolo.
Non è nemmeno cosa rara che nel Consiglio
di Amministrazione su cinque componenti più
della metà siano donne, specie se l’ente è nato
solo nel luglio del 2010.
È più raro però che tale ente porti il nome
della città in cui opera ed è certamente
cosa unica il fatto che la città sia al centro
dell’interesse non solo professionale, ma anche
e soprattutto affettivo di questa istituzione.
“Sono terribilmente torinese – rivela Annalisa –
perciò amo e odio la mia città allo stesso tempo.
È un posto in cui si vive bene, e non mi pare un
caso: è un esempio di integrazione riuscita, sa
cambiare, può vantare proprie competenze. Può
e deve rimanere una città di produzione, anche
se del tutto diversa dal passato”.
E qui entra in gioco Torino Nord Ovest…
Certo, perché siamo un centro di ricerca
sociale ed economica, non accademico, pur
appoggiandoci a ricercatori dell’Università nelle
varie discipline, che riuniamo in reti a seconda
degli scopi delle nostre indagini.
L’obiettivo ultimo del nostro lavoro è tratteggiare
modelli che aiutino a comprendere le dinamiche
in atto nel tessuto della città, portando una
nostra opinione, alzando il velo sui problemi.
E così si potrebbe combattere la crisi…
A Torino e nel Nord Ovest, pur sofferenti,
si possono trovare realtà produttive e forze
innovatrici tra le più importanti del Paese.
Iniziando dalle medie imprese, soggetto
chiave per lo sviluppo in un’area che non
può più contare sulla grande industria nel
incontro con...
Annalisa Magone
30
applicazioni della fisica e della chimica nella
sanità: cose di utilità quotidiana, insomma, che
partono dalle ricerche scientifiche più avanzate.
Per il pubblico c’era il programma “Science in
the city”, un nome spiritoso, ma la faccenda è
stata seria: in piazza Castello, Carignano, Carlo
Alberto, al Circolo dei Lettori e nel cortile di
Palazzo Carignano i premi Nobel parlavano con
la gente, che ha dimostrato un entusiasmo e
una partecipazione straordinari, ben 75mila
presenze stimate.
E tanti nuovi stimoli…
Eh sì. Il caso di Elena Cattaneo è illuminante.
Lei è una delle maggiori ricercatrici in Italia
nel campo della genetica e lavora a Milano.
Dopo ESOF mi ha detto che era esausta ma
elettrizzata, perché aveva raccolto un’infinità di
idee e stimoli nuovi per continuare e ampliare le
sue ricerche. Se è stato così per lei, che è una
affermata, figuriamoci per un giovane all’inizio
della sua carriera.
Eppure in Italia i finanziamenti alla ricerca
scientifica scarseggiano…
Non credo che il punto sia la mancanza di
finanziamenti. Il problema è a monte, in una
disattenzione culturale cronica verso la scienza:
non è un accessorio, bensì una colonna
portante nella società moderna, in grado di dare
soluzioni per uscire dalla crisi, per esempio
studiando modi nuovi e intelligenti per produrre
energia.
Scientific programme coordinator
ESOF2010 – Euroscience Open Forum
La Compagnia di San Paolo ha sostenuto
il progetto Esof2010 con un contributo
complessivo di 1.370.629 euro.
“La matematica ti dà una attitudine alla
precisione, è vero, ma sfrena la fantasia,
è un campo di spazi infiniti. Insomma ti
da un’apertura intellettuale al nuovo e al
magnifico...” Così racconta Luigi Civalleri, un
matematico che ha fatto della divulgazione
scientifica la sua professione. Nato ad
Alessandria, laurea alla Normale di Pisa, 44
anni portati con ironia – “mi definiscono ancora
«giovane», ma io mi considero un uomo di
mezza età” – dopo varie esperienze all’estero
e in altre città italiane, Civalleri ha deciso di
mettere radici a Torino.
Perché proprio a Torino?
La mia esperienza di lavoro con ESOF è stata
un’avventura faticosa ma emozionante, che
mi ha legato a Torino e mi ha fatto conoscere
questa bella città, seconda a nessun’altra per
proporsi come città di scienza a tutto campo,
con importanti centri di ricerca e una forte
attenzione all’innovazione. Con ESOF2010
Torino si è inserita in un circuito di grandi
città di ricerca e di scienza, dopo tappe come
Stoccolma, Monaco e Barcellona. Uno dei
lasciti di ESOF è il rafforzamento della fiducia
nei propri mezzi, una consapevolezza in se
stessa che la città ha iniziato a scoprire con le
Olimpiadi.
ESOF dunque è stata un richiamo per studiosi e
pubblico…
Nei giorni di ESOF, dal 2 al 7 luglio 2010, a
Torino c’era tutta la scienza europea e molti
studiosi venivano da Stati Uniti e Giappone.
Citerei ad esempio le Keynote Lecture, tenute
da 23 studiosi di grande fama, un terzo dei
quali donne; tra loro anche quattro Nobel:
Peter Agre, Kurt Wütrich, Harold Kroto e Ada
Yonath. Il vasto programma ha facilitato scambi
e contatti su temi, per esempio, come le
incontro con...
Luigi Civalleri
32
Patrimonio storico artistico
Un’esperienza, gestita per esempio attraverso
un bando pilota, quale quella innescata
dalla Compagnia nelle Valli di Lanzo pare, in
quest’ultimo senso, mostrare che anche aree
ritenute marginali possono invece sviluppare
energie culturali – e sociali – di inattesa portata,
se aiutate a ragionare in termini di progetto
territoriale e culturale integrato.
Infine, non è mancata l’attenzione alle forme vitali
anche se meno strutturate di creatività espressiva
e artistica, alla quale si è accompagnata una
riflessione volta a mettere in campo modalità
efficaci e non dispersive di sostegno a un
“ambiente creativo” di cui, specie nella realtà
torinese, si intravedono segni interessanti di
affermazione.
La strategia della Compagnia nel campo dell’arte e
del patrimonio storico artistico (ivi compresi i beni
paesaggistici) ha visto confermato un impegno di
lunga lena a favore di tre dimensioni sistemiche:
l’intervento sul centro storico delle città di
Torino e Genova, dove il sostegno ad interventi
di riqualificazione e ridestinazione di importanti
emergenze monumentali (Palazzo Reale, Palazzo
Carignano, Palazzo Rosso) si salda a quello sulle
collezioni museali e alla loro miglior messa in
valore, con la formazione sempre più evidente di
veri e propri distretti culturali integrati;
il patrimonio storico artistico territorialmente
diffuso, là dove emerga che beni considerati
– spesso peraltro superficialmente – minori,
rivestano in realtà significati profondi vuoi
culturali, vuoi, e non in modo meno rilevante, di
tipo sociale e talvolta comunitario; la fruibilità del
patrimonio storico artistico nelle sue espressioni
più e meno note a pubblici sempre più diversificati
e complessi, attraverso modalità di accesso e
di esperienza che incoraggino l’iniziativa del
volontariato culturale e dell’associazionismo.
Aree e Filoni tematici Numero iniziative Importo Incidenza %
Patrimonio artistico e monumentale civile 15 3.074.300,00* 16,5
Patrimonio artistico e monumentale religioso 60 6.377.400,00 34,1
Beni paesaggistici 7 675.000,00 3,6
Valorizzazione del patrimonio culturale
e attività espositive
39 8.276.782,00 44,3
Promozione della creatività artistica
e contemporaneità
5 220.000,00 1,2
Enti strumentali 0 0,00 0,0
TOTALe 126 18.623.482,00 99,7
Convenzione Università degli Studi di Torino 1 63.353,52 0,3
TOTALE 127 18.686.835,52 100
(*) di cui 550.000 euro a valere sui fondi rimborsati dalla Fondazione.
principali progetti realizzati
34
a quelle realtà che sono caratterizzate da
un forte dialogo col pubblico, destinate a
diventare luoghi d’aggregazione sociale non
solo locale.
ITINERARI, VOLONTARIATO, CULTURA
È proseguito il sostegno a progetti di
valorizzazione e fruizione del patrimonio
storico artistico e paesaggistico del territorio
sotto forma di visite e itinerari legati a
molteplici luoghi d’interesse.
Si è cercato di sollecitare l’associazionismo e
il volontariato piemontesi sostenendo tredici
iniziative, il 40% in più rispetto all’anno
precedente.
UN ESPERIMENTO PAESAGGISTICO
A spasso tra i sentieri dell’antico mulino,
progetto di riqualificazione sentieristica
proposto dal Comune di Soprana (BI), ha
rappresentato per la Compagnia l’opportunità
di intervenire in modo sperimentale sul
paesaggio. La zona del Biellese coinvolta,
fortemente depressa dal punto di vista
occupazionale e sociale, è caratterizzata da
una natura ancora intatta che si è inteso
rendere fruibile per un pubblico allargato.
LA MOSTRA D’ARTE A VENARIA
PER IL 150° DELL’UNITÀ d’italia
Il sostegno all’attività del Consorzio di
Valorizzazione “La Venaria Reale” si è
concretato con la quota annuale di adesione
e con il contributo straordinario a favore
della mostra “La Bella Italia”, realizzata in
occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
CREATIVITÀ ARTISTICA GIOVANILE
Si è confermato l’interesse a favore del
contemporaneo e della creatività artistica
giovanile attraverso il sostegno alle attività
espositive di importanti istituzioni museali
OBIETTIVO RESTAURO
Si è conclusa l’esperienza del bando Cantieri
d’Arte avviata nel 2002. In circa un decennio
la Compagnia ha sostenuto 364 iniziative per
oltre 21 milioni di euro.
SANTA TERESA A TORINO
Grazie agli esiti della campagna di indagini
sostenuta precedentemente, è stato dato
avvio, con un milione di euro, al cantiere
di restauro della chiesa di Santa Teresa,
capolavoro architettonico e artistico del
centro storico cittadino.
IL CENTRO DI GENOVA
Oltre ai numerosi interventi a sostegno
del recupero delle eccellenze del centro
storico, a Genova la Compagnia ha erogato
cinquecentomila euro per recuperare
il prezioso chiostro della chiesa di San
Bartolomeo nel quartiere di Certosa.
UNA COMUNITÀ FATTA DI VALLI
A seguito del Bando Valli di Lanzo, si è
consolidato l’impegno della Compagnia nelle
valli attraverso il finanziamento di nuove
iniziative sul territorio e l’avvio di un tavolo di
lavoro con i progetti finanziati nel più ampio
progetto di coordinamento Nuove Prospettive
per le Valli di Lanzo.
ATTRAZIONE E AGGREGAZIONE DEI
MONUMENTI CIVILI
La Compagnia di San Paolo è intervenuta
sul patrimonio civile del Piemonte attraverso
il restauro, la riqualificazione e il recupero
di una decina di beni d’interesse storico
artistico e storico architettonico (ad es.
Palazzo Alfieri ad Asti, Palazzo Gotti di
Salerano di Cherasco, Ex Galleria Carlo
Emanuele I a Torino) dando la precedenza
del territorio e a iniziative ormai diventate
punti di riferimento per la formazione di
giovani artisti e curatori (Fondazione Spinola
Banna per l’Arte, Fondazione Sandretto,
Associazione Diogene).
PROGRAMMA MUSEI NEL CENTRO STORICO
DI TORINO
In parallelo ai lavori di ampliamento degli
spazi del Museo delle Antichità Egizie e
di riqualificazione degli ambienti sede
dell’Accademia delle Scienze, ha preso avvio
nel 2010 il cantiere di restauro della Manica
Nuova di Palazzo Reale destinata a ospitare
le ricca collezione di dipinti della Galleria
Sabauda.
Un contributo essenziale è stato inoltre
deliberato a favore della Direzione
Regionale per i Beni e le Attività Culturali
per consentire di riaprire al pubblico gli
appartamenti barocchi di Palazzo Carignano
istituendo un nuovo percorso museale
cittadino.
36
che quelle scelte avrebbero su una più larga scala
urbana.
Anche solo guardando al portafoglio di attività
allegato relativo al 2010, si possono cogliere le
forme in cui queste scelte sono state praticate,
dal Quadrante nordest (con al centro la variante
Barriera C’Entro), a quello sudovest (con al centro
una piazza Mirafiori in divenire e l’innesto del
proseguimento di Corso Marche). Ma il contributo
dell’UCM ha toccato tutta la città di Torino e alcuni
comuni dell’area metropolitana.
Anche l’altro terreno di azione dell’UCM, quello
della partecipazione, merita una riflessione
attenta. Oggi quasi tutte le forme di partecipazione
sembrano confermare un vecchio refrain dell’inizio
degli anni Settanta: quando l’autogestione
smarrisce la rivendicazione di un bene comune,
si perde nella difesa di interessi sempre più
particolari. Un Urban Center può lavorare sulla
partecipazione? E come? Forse un possibile valore
aggiunto consiste nell’offerta di conoscenza
condivisa.
Gli strumenti sono certamente il sito, i forum, gli
infopoint, percorsi che illustrino quali attori stanno
operando in aree centrali delle trasformazioni
urbane, pubblicazioni che facciano percepire la
lunga durata di processi e decisioni, incontri dove i
cittadini possano costruirsi un’opinione, soprattutto
accompagnare le trasformazioni con iniziative
che aiutino i cittadini a comprenderne il senso, il
significato, ma anche i tempi e le utilità comuni.
Forse il vero valore aggiunto, culturale e politico, è
far riemergere la decisione come un processo e la
partecipazione come forma di dialogo informato.
Esistono su questo piano strutture pubbliche e
private che è essenziale coinvolgere e con cui il
dialogo è stato fattivo (da Torino Internazionale
all’ordine degli architetti, dal Collegio Costruttori
al Circolo dei Lettori). Su questo piano si stanno
aprendo anche interessanti forme di collaborazione
internazionale.
Direttore
Urban Center Metropolitano di Torino
La Compagnia di San Paolo ha sostenuto il
progetto Urban Center con un contributo di
300.000 euro.
L’Urban Center Metropolitano di Torino nasce per
lavorare sulla qualità della città fisica. Questo per
noi significa collaborare alla produzione di progetti
urbani di qualità, ma anche al coinvolgimento dei
cittadini e di tutte le forze vive della città a pensare
la città che si trasforma. La città fisica e la città
sociale sono facce di un’unica medaglia, dove
politica, idealità ed interessi si confrontano. Proprio
per questo siamo nati come una realtà “terza”:
cioè non apparteniamo all’amministrazione, che
pure ci sostiene, come ci sostiene la Compagnia
di San Paolo. L’autorevolezza dell’Ucm, la sua
stessa necessità “di esistere” non è scontata.
Si fonda sulla capacità di una struttura tecnico
culturale come la nostra di accompagnare in modo
adeguato i progetti di trasformazione (studiarli,
interrogarli, contestualizzarli, migliorarli) e di creare
partecipazione.
Un progetto deve “arrivare” all’Urban Center
per scelta volontaria delle amministrazioni, dei
promotori o dei progettisti. L’Urban Center non può
sostituirsi né agli uffici tecnici, né ai progettisti. Ma
siamo un partner pronto a discutere sulla qualità:
detentori di istanze e di competenze, non di
soluzioni o di pretese.
La qualità urbana è un bene collettivo. Una
struttura terza può, se sa assumere un’autorità
che nasce solo dalla qualità delle proposte e
delle forme del dialogo, contribuire a ricostruire
questa consapevolezza. Un ruolo che ha confini
strettissimi. La parte in commedia dell’Urban
Center consiste in un’elaborazione che verifichi
le proposte, offra alternative, aiuti il dialogo tra
gli attori, attrezzi le proposte in discussione. Il
ruolo per questa parte di lavoro dell’Urban Center
è di valore aggiunto e di costruzione del dialogo,
la creazione di un piano, e forse di un ambiente,
su cui le diverse complessità (specialismi, forme
della decisione politica e amministrativa, diritti di
cittadinanza) possono confrontarsi non sulle regole
o i rispettivi interessi, ma sugli scenari e le ricadute
testimonianza di...
Carlo Olmo
38
insieme con il suo parco, un altro luogo di grande
suggestione e potenzialità.
E quindi il Centro del Libro nel Castello di
Moncalieri sarà elemento catalizzatore di ulteriore
attrazione…
Il progetto del nostro Ministero, che vuole inserire
nella cornice del Castello una delle sedi del Centro
del Libro, offre un’opportunità straordinaria, perché
farà arrivare a Moncalieri un turismo di qualità,
fatto anche di professionisti e di specialisti.
Ma anche perché renderà visibile ed essenziale
un luogo fino a oggi quasi negato, eppure di
straordinario fascino e ricchezza. In un momento
di crisi finanziaria come questo, diventa essenziale
far rivivere e rivalutare quella parte del patrimonio
della nostra regione che è ancora riservata a pochi,
trasformandola in una nuova risorsa. È il caso del
Castello di Moncalieri, la cui fruizione da parte
del pubblico è stata negli anni limitata, anche per
la necessità di rispettare le esigenze di sicurezza
del Battaglione dell’Arma dei Carabinieri che vi ha
sede. Poi, purtroppo, c’è stato l’incendio…
Nel 2008 l’incendio ha puntato l’indice su un
problema.
La Soprintendenza aveva già da tempo progetti su
Moncalieri ma l’incendio ha reso indispensabile
accelerare i tempi e trovare le risorse. Grazie
all’impegno congiunto del nostro Ministero, di
Arcus e di quello straordinario partner che è la
Compagnia, per il Castello di Moncalieri si apre
un nuovo scenario: il torrione sarà restaurato e
gli appartamenti danneggiati potranno recuperare
come e meglio di prima il loro bell’aspetto. Definirli
belli non è una banalità: quello che io vorrei,
infatti, è contribuire a far conoscere e capire il
valore e il significato del bello. Senza questa
sensibilità si perde una grande parte della nostra
storia più autentica e anche un po’ del senso
della vita.
Soprintendente per i Beni Architettonici e
Paesaggistici - Piemonte. Castello di Moncalieri:
restauro degli Appartamenti Reali e creazione
del Centro Nazionale del Libro
La Compagnia di San Paolo ha sostenuto nel
2010 il restauro del Castello di Moncalieri con
un contributo di 2.000.000 di euro.
A Palazzo Chiablese, sede della Soprintendenza,
non riesce a passare davanti a un dipinto, un arazzo
o un semplice stucco senza raccontarne qualche
episodio della storia, del restauro o del recupero:
è sempre sul campo. Laureata in architettura e
con trent’anni di carriera in Soprintendenza, Luisa
Papotti, nel suo settore, conosce e ama i tesori di
questa regione come pochi altri.
Dopo Urban Center ecco il Centro del Libro
nel Castello di Moncalieri: due interventi della
Compagnia che in comune sembrano avere solo una
assonanza nel nome. E invece…
E invece sono due esempi interessanti, perché
spiegano come la Compagnia sappia sostenere
interventi in ambiti diversi dell’arte eppure sempre
con attenzione a quei programmi di ricostruzione di
un tessuto urbano e sociale che passano attraverso
la riorganizzazione e la tutela del patrimonio
architettonico. Su Urban Center Metropolitano si
è già espresso il direttore Carlo Olmo. Io che sono
innamorata di Moncalieri…
Ecco, sì, parliamo di Moncalieri.
Quel castello è in un posto magico. Già i longobardi
lo avevano individuato come luogo ideale per vivere.
Nei secoli è sorto e si è ampliato con una doppia
anima, quella ferrigna di luogo di difesa e quella
ariosa e domestica di luogo di villeggiatura. Questa
dimora, come altre sulla splendida collina di Torino,
era uno dei luoghi dell’otium della corte sabauda.
Da anni le Soprintendenze lavorano al recupero
delle residenze, ma oggi è necessario fare un
passo in più: restituire loro un ruolo pubblico
importante, valorizzando le loro tante particolarità.
La “regia” del nostro Direttore Regionale, Mario
Turetta, è molto attenta a questo aspetto e nel caso
di Moncalieri ci ha dato un obiettivo puntuale e
stimolante: quello di ricucire lo strappo tra la città
e il suo castello, recuperandolo e restaurandolo,
ma soprattutto restituendolo alla cittadinanza
incontro con...
Luisa Papotti
40
Aree e Filoni tematici
Numero
iniziative
Importo Incidenza %
Musica Teatro Danza 23 4,715,000,00 31,9
Bando Arti Sceniche 80 4,005,000,00 27,1
Cinema e media visivi 18 1,464,000,00 9,9
Archivi e biblioteche 11 840,500,00 5,7
Promozione del libro e della lettura 29 1,601,000,00 10,8
Ricerca e formazione nelle discipline umanistiche 28 1,835,954,00 12,4
La memoria del ‘900 3 310,000,00 2,1
TotalE 192 14,771,454,00 100
Attività culturali
Il tema della manutenzione della memoria
territoriale, in collaborazione con l’Archivio
di Stato di Torino, ha costituito il quadro
dei progetti sulle collezioni archivistiche e
documentarie, mentre il Bando Arti sceniche
in Compagnia ha confermato un ruolo
importante di induzione di qualità, oltreché
di cofinanziamento, della produzione delle
discipline teatrali, musicali e coreutiche nelle
regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; il
programma Nati per leggere ha fatto molto per
affinare pratiche efficaci di avvicinamento alla
lettura tra i più giovani.
Lo specifico torinese della cultura
cinematografica ha visto la Compagnia attiva
a sostegno del Museo del Cinema ma anche
disponibile ad aiutare sviluppi nel campo della
creatività digitale e di quel settore culturale che
essi possono configurare.
Il sostegno alle Attività culturali da parte della
Compagnia nel 2010 si è articolato nei settori
della riscoperta, conservazione e manutenzione
dei beni archivistici e librari; nella produzione
artistica da parte di enti ed istituzioni culturali
nel campo delle performing arts e in quello dei
“comportamenti culturali”.
Da questa tripartizione si coglie l’ispirazione
unitaria dell’azione della Compagnia: aiutare
lo sviluppo della produzione di conoscenza,
anche e soprattutto a partire dai soggetti locali,
favorendo la crescita della partecipazione al
mondo della cultura da parte delle diverse
fasce di popolazione; dunque una logica che
accompagna in modo equilibrato l’offerta, ma
anche la domanda di cultura.
Il buon funzionamento di questo circuito,
infatti, è la condizione che le risorse – sempre
più rare – destinabili alla cultura non producano
effetti positivi solo per gli addetti ai lavori
o pubblici limitati; e che al tempo stesso
un’azione potenziata di occasioni ed agenzie
formative inducano un accresciuto interesse per
la cultura, a partire dai bambini e dai giovani,
con ricadute sulla qualità della vita sociale
(e personale) ed anche sulla disponibilità dei
cittadini a sviluppare domanda solvibile di beni
culturali.
principali progetti realizzati
42
ISMEL e workshop ANAI Piemonte)
possa configurare nuove prospettive alla
conservazione documentaria con soluzioni
efficienti e tecnicamente avanzate, anche in
vista del grande impegno che si è deciso di
affrontare per creare a Torino la Casa degli
Archivi del ‘900.
NATI PER LEGGERE PIEMONTE
Sostegno al progetto, in collaborazione con
la Regione Piemonte, che nel 2010 ha posto
l’accento sui piccolissimi lettori e quindi
sulla collaborazione di tutti gli ambienti
interessati (enti locali, biblioteche, asili
nido, scuole per l’infanzia, operatori sanitari,
famiglie).
LE BASI DELLA MUSICA
Progetti specifici, come Coralità e musicalità
nella scuola piemontese dell’Associazione
Cantascuola, si affiancano a sezioni dedicate
in iniziative più ampie, quali le attività
concertistiche degli allievi del Conservatorio
di Torino e Atelier Giovani dell’Unione
Musicale, che con i laboratori nelle scuole, i
talenti emergenti e le sperimentazioni fa delle
giovani generazioni le protagoniste degli spazi
presso il torinese Teatro Vittoria.
ARTI SCENICHE
la Compagnia ha confermato il suo impegno
con il Bando Arti Sceniche in una prospettiva
indirizzata a selezionare nuovi approcci nella
gestione e progettazione artistica.
GRANDI ISTITUZIONI CULTURALI
Medesima impostazione – innovatività
nella programmazione ed efficienza gestionale –
ha informato il rapporto con i grandi enti
partecipati dalla Compagnia, Museo
del Cinema, Teatro Regio e Teatro Stabile
di Torino.
ATTIVITÀ CULTURALI PER IL 150°
DELL’UNITÀ D’ITALIA
Oltre 1.000.000 di euro per progetti specifici,
fra i quali spiccano l’80° Congresso Biennale
Internazionale della Società Dante Alighieri
a Torino, sul tema Unità d’Italia e unità
linguistica, tra storia e contemporaneità
e la mostra-percorso, a cura del Comune di
Torino e dell’ISMEL, Cielo aperto su lavoro
e industria.
TECNOLOGIE DIGITALI E CULTURA
Comunicare con i giovani utilizzando codici
loro consoni negli allestimenti museali, come
nel progetto biennale Turin-Earth; migliorare
la conservazione e l’accessibilità degli
archivi, come nel progetto Archivi Virtuali
dell’Istituto Nazionale per la Storia del
Movimento di Liberazione in Italia di Milano;
sviluppare nuovi strumenti di supporto alla
ricerca (progetto INRIM Musa System); dare
massima circolazione alle informazioni, come
il sito del Centro Internazionale di Studi
Primo Levi e sviluppare forme di creatività
artistica, come ha proposto il VIEWfest a
Torino, con una panoramica internazionale
delle applicazioni della realtà virtuale,
dell’animazione e delle tecniche interattive.
ARCHIVI DEL CINEMA DOCUMENTARIO
Progetto biennale Cinema e Industria della
Fondazione Ansaldo, che ha rappresentato
una novità per la collocazione territoriale,
poiché con esso le azioni di valorizzazione
degli archivi da parte della Compagnia –
incentrate finora più sul territorio piemontese
– si sono estese alla Liguria.
IL FUTURO DEGLI ARCHIVI STORICI
Sugli archivi, il loro significato e quindi
la loro fruizione, la Compagnia ha iniziato
un percorso di riflessione, che attraverso
occasioni di confronto tra esperti (convegno
44
la parola è spesso ridotta a tattica divulgativa,
è uno spazio creativo nel quale emerge la
bellezza, che rappresenta un’ancora utile per
dare forza ai sogni (soprattutto laici) di salvezza
dello spirito.
Ma la danza è una nicchia. Perché non è
diventata un’industria culturale?
Chi si occupa di danza è troppo spesso soltanto
il coreografo della propria compagnia, e i suoi
obiettivi sono comprensibilmente limitati. In
questo contesto, Torinodanza cerca di essere
più un progetto di sviluppo della disciplina
che un contenitore di spettacoli. Il nostro ruolo
è quello di camera di compensazione, nella
quale devono armonizzarsi il riconoscimento dei
valori internazionali e l’emergere del talento, la
fedeltà ai “maestri” e la curiosità per le novità.
Forse per questo il festival Torinodanza ha una
media di posti occupati del 97%.
In questi anni hai partecipato alla realizzazione
di una integrazione con le programmazioni
del Teatro Stabile. Di quale risultato sei
maggiormente soddisfatto?
Certamente dell’ottimizzazione produttiva:
lo Stabile effettua uno sforzo per gestire
Torinodanza sul piano organizzativo, tecnico e
amministrativo con le forze delle quali dispone.
Il processo di riflessione artistica e manageriale
è sempre stato condiviso e consapevole: è
un modello che meriterebbe una più attenta
considerazione. Comunque è stato apprezzato
e ci ha permesso di compensare una parte dei
tagli al budget.
Direttore Torinodanza
La Compagnia di San Paolo ha sostenuto nel
2010 il progetto Torinodanza con un contributo
di 500.000 euro.
Quarantanove anni, bresciano di nascita ma di
origini composite, Gigi Cristoforetti è arrivato a
Torino nel 2002 con alle spalle una carriera di
critico di danza, “ma – dice di se stesso – non
sono un artista, bensì un programmatore” e
aggiunge – quasi a voler smorzare la durezza
di questa definizione – “e non mi occupo solo
di danza”. Dotato di un’abilità dialettica di
rara capacità persuasiva, Cristoforetti dirige
Torinodanza con l’obiettivo di dare a questa
istituzione sempre nuove energie.
Ma secondo te, in tempi di tagli, la cultura può
essere un punto di partenza per la rinascita
dalla crisi?
È difficile dare una definizione non banale
di cultura. Potremmo dire che è il cantiere
dell’identità di una società: quella storicizzata
e quella in divenire. Tra i suoi compiti c’è
proprio questo: riempire di senso il presente,
saldando il passaggio tra passato e futuro. Una
crisi è esattamente una frattura tra passato
e futuro, che genera vertigine, malessere,
sfiducia. Siamo tutti appesi al bisogno di un
transfert, di un’identificazione nella bellezza
e nella speranza. A questo (anche se “non lo
si mangia”) non possiamo rinunciare ed è per
questo che il prossimo programma sarà quasi
completamente concentrato su quegli artisti che
sanno mettere a disposizione dello spettatore
visioni e bellezza.
E allora che cosa rappresenta Torinodanza nel
panorama culturale di Torino e del Piemonte?
Il Piemonte è diventato in questi anni la regione
della danza in Italia, legandosi all’Europa con
coproduzioni internazionali e facendo nascere
nuove compagnie e iniziative. La danza è la
disciplina più saldamente agganciata a una
possibilità di comunicazione concreta ed
emotiva. In un panorama mediatico nel quale
incontro con...
Gigi Cristoforetti
46
della Fototeca del Centro Documentazione,
ma senza tralasciare i rilevanti fondi
iconografici.
Nel 2010 sono stati avviati nuovi progetti
comuni. Il Museo ha acquistato la raccolta
Dal Garda alle Dolomiti, oltre 16.000
fotografie su ogni genere di supporto.
Si tratta di una documentazione unica
dedicata a un preciso settore delle Alpi, con
un percorso temporale dagli anni Sessanta
dell’Ottocento ai Cinquanta del secolo scorso.
Gli urgenti interventi conservativi, di riordino
e di schedatura, ancora una volta sono
sostenuti dalla Compagnia di San Paolo, il
cui costruttivo apporto permetterà di mettere
il patrimonio a disposizione del pubblico nel
corso del 2011.
Parallelamente Museo della Montagna e
Compagnia hanno organizzato – a Napoli
e Torino – l’esposizione Dal Vesuvio alle
Alpi, con il fondo conservato al Museo delle
fotografie di Giorgio Sommer, noto fotografo
operante a Napoli nella seconda metà
dell’Ottocento.
Un progetto che continua, si arricchisce e
si articola, frutto di una collaborazione non
casuale.
Direttore Museo Nazionale della Montagna,
Torino
La Compagnia di San Paolo ha sostenuto
nel 2010 il Museo della Montagna con un
contributo di 154.000 euro.
Il Museo Nazionale della Montagna, fondato
nel 1874, dopo i restauri conclusi nel
2005 si è ulteriormente affermato grazie a
un innovativo progetto che ha ripartito la
struttura in tre aree d’attività complementari:
un’area espositiva, una dedicata agli incontri
e una alla documentazione, ognuna con
ingressi autonomi per ottimizzare gli orari
di fruizione da parte del pubblico. Per
questo restauro, condotto all’inizio degli
anni Duemila, fu rilevante l’apporto della
Compagnia di San Paolo.
L’Area Espositiva, ripartita tra le sale con
allestimento permanente e quelle dedicate
alle mostre temporanee, si integra con l’Area
Incontri, che comprende anche la prestigiosa
Sala degli Stemmi, affrescata nel 1893, e il
ristorante/bar con una terrazza all’aperto.
Sin dai primi decenni d’attività di fine
Ottocento il Museo portò sempre grande
attenzione alla propria missione di centro di
studio e documentazione della montagna.
Oggi, grazie all’incremento esponenziale
del patrimonio, nell’Area Documentazione
operano strutture con raccolte di proprietà
o la cui gestione è stata delegata al Museo:
il Centro Documentazione, la Cineteca
Storica e Videoteca, la Biblioteca Nazionale
CAI, il CISDAE (Centro Italiano Studio e
Documentazione Alpinismo Extraeuropeo).
In questo settore ormai da decenni si
distinguono la collaborazione e il sostegno
della Compagnia di San Paolo, con il
supporto di molti interventi conservativi,
anche attraverso la riproduzione digitale delle
immagini, la riorganizzazione, il riordino, la
repertoriazione e la schedatura. Interventi
condotti con particolare attenzione al settore
testimonianza di...
Aldo Audisio
48
Aree e Filoni tematici
Numero
iniziative
Importo Incidenza %
Convenzioni atenei 2 437.811,96 8,2
Apparecchiature per ricerca, diagnosi e cura 4 2.048.100,00 38,3
Nuovi modelli gestionali 5 1.163.000,00 21,7
Prevenzione 2 325.000,00 6,1
Patologie a elevata complessità 5 1.330.000,00 24,8
Patologie a rilevante impatto sociale 1 50.000,00 0,9
TotalE 19 5.353.911,96 100
Sanità
Il 2010, anno di transizione nel sistema regionale
della Sanità, ha visto la Compagnia impegnata
in quel quadro di obiettivi a medio termine
polarizzati intorno ai principi generali della
centralità della salute quale valore umano ma
anche sociale ed economico, e la centralità del
paziente quale titolare di un diritto ricompreso
nella nostra Costituzione.
La scelta strategica di operare in stretto raccordo
con la programmazione regionale, al fine di evitare
dispersione di risorse o incoerenza di realizzazioni,
ha reso più complessa, alla luce della fase citata,
anche l’azione della Compagnia, che tuttavia ha
prodotto risultati significativi negli ambiti definiti
prioritari.
Con ciò intendiamo il settore dell’innovazione
tecnologica e organizzativa, nella quale
continuano a essere presenti ampie aree
di recupero d’efficienza; quello delle aree
specialistiche, focalizzato sulle patologie a elevata
complessità e su quelle a rilevante impatto
sociale; infine la fondamentale dimensione della
prevenzione.
Questi tre ambiti hanno costituito il perimetro
di ammissibilità delle iniziative proposte al
finanziamento e configurato una precisa fisionomia
del ruolo della Compagnia in ambito sanitario
contribuendo a rapporti di elevata qualità e
chiarezza con il sistema.
principali progetti realizzati
50
(“Prevenzione Serena”), è stato deliberato
un contributo per l’acquisto di un sistema
mammografico interamente digitale, che
consentirà di raddoppiare il numero di
esami eseguiti dalla struttura “Senologia
di screening” dell’Azienda Ospedaliera,
rendendola il nucleo centrale della
rete cittadina, in grado di rapportarsi
e interagire con le unità di screening
attive presso le altre strutture ospedaliere
presenti sul territorio;
a conferma dell’attenzione riservata
negli anni dalla Compagnia a favore del
settore dei trapianti, sono stati deliberati
due contributi per l’implementazione
del Centro Trapianto di Fegato con
un sistema di telemedicina e a favore
della Struttura Complessa Anestesia e
Rianimazione 9 (struttura presso la quale
vengono ricoverati i pazienti trapiantati
di fegato che richiedono cure intensive),
al fine di consentire il completamento
dell’informatizzazione del percorso seguito
dalla cartella clinica di tali pazienti.
FARMACOLOGIA E APPARECCHIATURE
SCIENTIFICHE AD ORBASSANO
A favore del Consorzio Piemontese per
la prevenzione e repressione del doping
e di altri usi illeciti dei farmaci di
Orbassano – Torino (il cui laboratorio di
tossicologia, primo in Italia, ha ottenuto
l’accreditamento ai sensi della norma
ISO/IEC 17025) è stato finanziato
l’acquisto di apparecchiature destinate
alla realizzazione di progetti (controlli su
strada per l’accertamento di assunzione
di sostanze stupefacenti su soggetti
alla guida, indagini tossicologiche sulle
vittime di violenze sessuali subite dopo
l’assunzione involontaria di farmaci con
effetto psicotropo, studio di marcatori
proporzionali diretti per l’accertamento
dell’abuso alcolico), al termine dei quali le
nuove metodiche di analisi potranno essere
messe a disposizione del Servizio Sanitario
Nazionale.
CUORE, STAMINALI E FARMACISTA DI
CORSIA AL MAURIZIANO
A favore dell’Azienda Ospedaliera Ordine
Mauriziano di Torino:
si è concluso l’intervento pluriennale –
che nel corso di tre anni ha raggiunto un
ammontare complessivo di 5.400.000 euro
– finalizzato all’integrazione tra ospedale
e territorio per la prevenzione, diagnosi e
terapia delle malattie cardiovascolari;
è stato deliberato un finanziamento per l’acquisto
di apparecchiature nell’ambito dell’attivazione
del programma di trapianto di cellule staminali e
terapie cellulari per patologie onco-ematologiche
e per la medicina rigenerativa, anche nell’ottica
di favorire la collaborazione tra la ricerca clinica
sviluppata all’interno delle strutture ospedaliere
e le istituzioni di ricerca presenti sul territorio
(nel caso specifico, il Molecular Biotechnology
Center dell’Università di Torino);
è stato finanziato un contratto di formazione
specialistica in Cardiologia nell’ambito del
progetto Stratificazione del rischio di morte
improvvisa nei pazienti affetti da cardiopatia
ipertrofica, nella consapevolezza della scarsità di
risorse destinate a livello nazionale a favore della
formazione specialistica dei giovani medici;
è stata sostenuta l’iniziativa triennale dal titolo:
Il Farmacista di corsia nel Dipartimento di
Area Medica, al fine di valorizzare un possibile
strumento per l’attuazione della Clinical
Governance all’interno del sistema sanitario,
i cui principi sono, tra l’altro, evidenziati anche
nell’attuale contesto normativo regionale.
PREVENZIONE, TELEMEDICINA, TRAPIANTI
ALLE MOLINETTE
A favore dell’Azienda Ospedaliero–
Universitaria San Giovanni Battista di Torino:
nell’ambito del programma di screening
mammografico della popolazione della
Città di Torino e della Regione Piemonte
AMBIENTE E SALUTE NEI PICCOLI
A favore della Fondazione Internazionale di
Ricerca in Medicina Sperimentale (FIRMS)
di Torino è stato deliberato un finanziamento
per la conclusione del progetto NINFEA –
Nascita e Infanzia: gli Effetti dell’Ambiente,
che rappresenta la coorte di nuovi nati più
ampia i cui dati sono attualmente disponibili
in Italia, coerentemente con l’accento posto
nell’ambito del settimo Programma Quadro
dell’Unione Europea (2007-2012) sugli studi
longitudinali.
PATOLOGIE DELLA LARINGE
A favore dell’Azienda Sanitaria Locale
Torino 5, è stata finanziata la realizzazione
di un “Centro di diagnosi precoce delle
patologie della laringe” presso l’Ospedale
Santa Croce di Moncalieri, per potenziare
l’offerta e consolidare l’alta competenza della
struttura.
52
nel rapporto fiduciario che si instaura con
i chirurghi. Ma non solo: le registrazioni/
archiviazioni di tutti gli interventi chirurgici
servono per migliorare la qualità di vita del
paziente in quanto rivedendo le immagini
si possono perfezionare sia le tecniche
chirurgiche sia l’assistenza post-operatoria e i
trattamenti terapeutici.
Dal punto di vista della didattica/formazione,
Telemedicina significa permettere a tutti
gli studenti/discenti, nonché ai medici, la
presenza sul campo operatorio a distanza,
senza compromettere la sterilità del sito, oltre
alla possibilità di partecipare a teleconferenze
e seminari: si migliora quindi la qualità della
didattica con “ripercussioni positive” nel
tempo sulla formazione dei giovani chirurghi.
A ciò si aggiunge la possibilità di ottenere
consulenze e second opinion in diretta con
vantaggi per il paziente, per la tecnica, la
ricerca e l’economia con un’ottimizzazione
dei costi. Inoltre la collaborazione
multidisciplinare che si può attuare con la
Telemedicina conduce a una integrazione del
patrimonio delle diverse competenze, con
l’obiettivo ultimo della risoluzione del caso
clinico e quindi del benessere del paziente.
Attualmente si utilizza il Sistema per la
rilevazione delle immagini e la registrazione
degli interventi; i collegamenti per portare
le immagini all’esterno della sala operatoria
sono tutti predisposti e si sta organizzando
l’attività didattica in diretta, teleconferenze
e corsi di chirurgia. Da ultimo, e in sede di
trattativa sindacale, si definirà l’attivazione
della scatola, una specie di occhio elettronico
che garantirà trasparenza a operatori e
pazienti.
Direttore Centro Trapianto di Fegato
dell’Azienda Ospedaliero Universitaria San
Giovanni Battista di Torino
La Compagnia di San Paolo nel 2010 ha
sostenuto l’implementazione con un sistema
di telemedicina del Centro Trapianto di
Fegato dell’Azienda Ospedaliero Universitaria
San Giovanni Battista di Torino con un
contributo di 450.000 euro.
Da novembre 2010 è operativo presso
il Centro Trapianto di Fegato di Torino
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San
Giovanni Battista di Torino – di cui sono
direttore – il Sistema di Telemedicina, un
progetto innovativo che si colloca nelle nuove
tecnologie applicate al mondo scientifico
per migliorare l’efficienza e la qualità delle
prestazioni mediche.
Con poche e semplici “macchine” tutte
collegate grazie alla Telemedicina (monitor,
computer, telecamere, scatola nera, software
e sistema di rete) si possono realizzare:
•	la didattica, la formazione e la ricerca a
distanza (registrazioni video, teleconferenze
e comunicazioni);
•	la registrazione/archiviazione degli
interventi chirurgici con un sistema di
sicurezza garantito da una scatola nera;
•	lo scambio interculturale e multidisciplinare
di informazioni (consulenze, second
opinion).
Il bacino d’utenza a cui si rivolge il progetto,
finanziato dalla Compagnia con un importo
di 450.000 euro, è molto vasto e coinvolge
diversi destinatari: operatori e pazienti per
quanto riguarda l’aspetto propriamente
clinico e di sicurezza; studenti, chirurghi,
altri Ospedali/Università per quanto riguarda
l’aspetto della didattica, della formazione e
della ricerca.
L’impatto atteso è molto ampio e il paziente
rappresenta il fulcro del progetto. In primis
la Telemedicina con la scatola nera accresce
e rafforza la sicurezza del paziente e questo
elemento risulta ancora più determinante
testimonianza di...
Mauro Salizzoni
54
l’attivazione di borse di studio e il potenziamento del
settore della ricerca clinica.
Dunque non solo macchine…
Sarebbe uno spreco di risorse – prosegue – poter
usufruire di tecnologie avanzate e sofisticate senza
impiegarle anche nel settore della ricerca. Qui negli
ultimi anni si fa anche attività scientifica di buon livello,
con pubblicazioni e partecipazioni a congressi nazionali
ed internazionali. Con il contributo della Compagnia
è stato inoltre possibile finanziare una borsa di studio
grazie alla quale una giovane dottoressa ha frequentato
un master in elettrofisiologia all’ospedale di Circolo
di Varese, diretto dal prof Jorge Salerno Uriarte e, nel
contempo, il nostro laboratorio di elettrofisiologia qui al
Mauriziano è stato accreditato per lo svolgimento della
parte residenziale del master stesso. Ma non sempre
è necessario andare lontano: qui a Torino abbiamo il
Politecnico, polo d’eccellenza con cui stiamo definendo
una collaborazione per lo studio e lo sviluppo di progetti
di ingegneria medica.
I pazienti come vengono a conoscenza di questa struttura
all’avanguardia?
In una regione come il Piemonte – spiega Stefano
Grossi – caratterizzato da una popolazione con età media
superiore a quella nazionale, le malattie cardiovascolari
rappresentano più di altre una causa di morte. Abbiamo
perciò svolto un’azione di formazione e informazione
presso i medici di famiglia e i cardiologi. Gran parte
dei pazienti sanno di essere accolti in un laboratorio
di elevato standard tecnologico: il primo intervento
con stereotassi di ablazione di fibrillazione atriale con
approccio transepicardico, per esempio, è stato effettuato
proprio qui.
E in futuro?
Ho seguito con la Compagnia – racconta Riccardo
Bevilacqua – le due fasi di questo progetto. Ora
stiamo realizzando la seconda parte: la sala chirurgica
cardiovascolare ibrida, condivisa da cardiochirurghi e
cardiologi interventisti. Anche in questo caso parliamo di
una struttura operatoria di alto livello tecnologico, nella
quale è presente un angiografo, ossia un’apparecchiatura
radiologica che, integrata con il tavolo operatorio,
consente di svolgere sia l’attività chirurgica tradizionale
sia quella interventistica sotto controllo radiologico.
A questo punto il dott. Grossi deve passare in sala
stereotassi, dove inizierà un intervento di ablazione di
tachicardia ventricolare. Il momento è delicato, ma il
paziente è tranquillo: sa di avere la possibilità di una cura
che in Italia è concessa a pochi altri, gratuitamente.
La Compagnia di San Paolo ha concluso nel 2010 il
Progetto interdisciplinare integrato ospedale-territorio
per la prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie
cardiovascolari con un contributo totale di 5.400.000
euro, di cui 2.700.000 euro per la creazione di una sala
di elettrofisiologia dotata di un apparecchio di stereotassi
e 2.700.000 euro per una nuova sala chirurgica
cardiovascolare ibrida (in fase di realizzazione).
Ha una lunga storia questo ospedale torinese, che
ancora oggi tutti chiamano semplicemente “Mauriziano”
ricordando il nome di un ordine cavalleresco fondato
nella seconda metà nel Cinquecento dal duca Emanuele
Filiberto di Savoia e a sua volta celebrazione del
condottiero cristiano Maurizio, capitano della leggendaria
Legione Tebea, martire nel terzo secolo e santo. Nel 1881
venne aggiunto il patronimico in onore di Umberto I di
Savoia, a testimonianza della continuità di una dinastia
diventata nel frattempo regnante dell’Italia unificata.
Cosa rappresenta questo ospedale oggi per Torino?
Il nostro Dipartimento – dice Maria Rosa Conte – è una
della punte di eccellenza a livello regionale e nazionale
per il trattamento delle malattie cardiovascolari.
Il reparto si avvale di una équipe abbastanza giovane,
in media 40 anni, ma molto qualificata. Qui, in sala
di elettrofisiologia, siamo in grado di operare con la
stereotassi, una strumentazione altamente sofisticata.
È l’unico ospedale pubblico italiano, al momento, a
disporre della macchina per l’ablazione delle aritmie
cardiache, intervento che diminuisce la mortalità
perché riduce il rischio di ictus nei pazienti che ne sono
affetti. La sala e la stereotassi – che sulle macchine
in uso altrove ha il vantaggio di ridurre l’incidenza del
tamponamento cardiaco e anche di limitare l’esposizione
sia del paziente sia degli operatori sanitari a radiazioni
ionizzanti – sono tra le più importanti attrezzature
acquistate con il sostegno della Compagnia di San
Paolo, che ha costruito con noi un percorso integrato
di acquisizioni di tecnologie ma, parallelamente, anche
incontro con...
Maria Rosa Conte
Direttore del Dipartimento e della Struttura Complessa
Cardiologia
Stefano Grossi
Direttore Medico Cardiologia, D3.
Elettrofisiologia/Elettrostimolazione
Riccardo Bevilacqua
Primario Emerito
Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano - Dipartimento
Di Malattie Cardiovascolari - Torino
56
Politiche sociali
prevenzione e sostegno a persone in difficoltà
primariamente lavorativa, tramite alcuni
strumenti che la legislazione ha posto in
essere, come i voucher di lavoro, e interventi
più complessi, quali la presa in carico di
disoccupati da parte di enti specializzati
nella riqualificazione e nella ricollocazione
lavorativa.
Di molte azioni è stato, come d’abitudine,
partner prezioso l’Ufficio Pio della Compagnia
di San Paolo, che ha visto allargare il suo
campo d’azione dalle più tradizionali attività
di solidarietà a quelle di partner della
Compagnia in azioni progettuali innovative.
Il settore di attività dedicato alla promozione
della cultura delle donazioni e alle fondazioni
di comunità ha confermato il principio
assunto nelle Linee Programmatiche dell’alta
variabilità delle esperienze e della pluralità
dei modelli socio territoriali possibili:
in questo senso si sono accompagnate e
sostenute le realtà esistenti con modalità
adeguate ai singoli casi, né si sono perseguiti
progetti nuovi laddove mancassero condizioni
locali credibili di sostenibilità.
La consistente azione della Compagnia di
San Paolo nel settore delle Politiche sociali
ha confermato nel 2010 l’ampio e strutturato
ventaglio di attività, cui, in ragione
dell’acutizzarsi di più d’una condizione
di rischio sociale dovuta agli effetti della
crisi economica, si è aggiunta una linea di
intervento destinata a contrastare gli effetti
della perdita di lavoro e del rischio della
disoccupazione prolungata.
Ai motivi generali di ispirazione quali la
tutela e l’emancipazione delle persone in
difficoltà, che hanno generato i progetti di
“innovazione sociale” – modalità di lavoro
semi-operativa che ha portato la Compagnia
a farsi imprenditore di cooperazione
strategica tra i soggetti pubblici e privati
impegnati a contrastare diverse tipologie
di disagio sociale; all’attenzione alla
“vulnerabilità sociale”, il rischio cioè per
gruppi crescenti di popolazione di trovarsi
in condizioni inattese di povertà a causa
di un evento spiazzante – da una malattia
alla perdita del lavoro, alla fine di un
matrimonio – si è così sommato uno sforzo di
Aree e Filoni tematici
Numero
iniziative
Importo Incidenza %
Domiciliarità 24 2.315.000 5,8
Sostegno all'età evolutiva 66 5.065.791 12,7
Percorsi di autonomia sociale 117 22.000.849 55,0
(di cui Programma Housing) 3.988.840
Cultura e promozione della filantropia 9 798.888 2,0
Spazio pubblico e socialità 7 417.500 1,0
Cooperazione allo sviluppo 4 856.972 2,2
Enti strumentali e partecipati 3 8.545.000 21,4
TOTALE 230 40.000.000 100
principali progetti realizzati
58
COOPERAZIONE PUBBLICO-PRIVATO
È diventato operativo il Protocollo d’Intesa
tra il Comune di Torino, la Compagnia di
San Paolo e l’Ufficio Pio siglato alla fine
del 2009, in base al quale la Compagnia
ha destinato in modo concertato 4 milioni
di euro a interventi e misure di contrasto
alle fragilità sociali, a progetti nel campo
dell’integrazione di persone straniere, alle
politiche giovanili, all’uso sociale dello spazio
pubblico, dell’istruzione, delle politiche
abitative e di altre tematiche di welfare.
SOSTEGNO AI RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ
Grazie alla convenzione con Piazza dei
Mestieri, che ha coinvolto anche l’Ufficio
Pio e la Fondazione per la Scuola, è stato
sostenuto un programma pluriennale di
interventi che prevede azioni di orientamento
e di sostegno (come ad esempio una “casa
dei compiti”) rivolti a ragazzi con difficoltà di
natura psicologica, cognitiva, familiare.
SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE
L’iniziativa Fondazioni4Africa che vede
la Compagnia impegnata insieme ad
altre tre fondazioni di origine bancaria e
due fondazioni private nel campo della
cooperazione internazionale è giunta alla
conclusione della sua seconda annualità.
Primi interessanti risultati dei due interventi:
in Nord Uganda, a sostegno del processo di
rientro delle popolazioni sfollate dai campi
IDP (Internally Displaced People) verso i
villaggi di origine per promuovere lo sviluppo
locale sostenibile e la pace; in Senegal a
favore dello sviluppo economico sostenibile
delle popolazioni che vivono in aree rurali
e suburbane del Paese. Importante si è
rivelata la valorizzazione del ruolo attivo
delle associazioni di migranti senegalesi in
meccanismi di sviluppo tra l’Italia e le loro
comunità d’origine.
CONTRASTO ALLA CRISI OCCUPAZIONALE
È stato incrementato lo stanziamento per
misure di contrasto alla crisi occupazionale fra
cui il Progetto Reciproca solidarietà e lavoro
accessorio che ha offerto opportunità a oltre
800 lavoratori in stato di disagio, il Progetto
Formazione per la Mobilità Professionale
con l’obiettivo di realizzare 150 inserimenti
lavorativi, l’intervento sperimentale di
ricollocazione di lavoratori di aziende in crisi
nel pinerolese grazie al quale sono state
prese in carico circa 120 persone di cui più
di un terzo è già stato ricollocato. È stato
inoltre siglato il protocollo di intesa che ha
dato l’avvio al Fondo Regionale di Garanzia
per il Microcredito per sostenere attività
imprenditoriali e di lavoro autonomo per
soggetti non bancabili.
PROGETTI DI INNOVAZIONE SOCIALE
Si tratta di progetti in cui la Compagnia
ha messo a disposizione non solo risorse
economiche ma anche competenze dello staff
di esperti esterni anche al fine di facilitare la
nascita di reti e connessioni:
•	Il Bandolo, che opera a favore di persone che
vivono un disagio psichico;
•	Logos, che si fa carico di aiutare
l’inserimento sociale di adulti in uscita dal
carcere;
•	NOMiS, a favore di minori stranieri devianti o
entrati nel circuito penale;
•	YEPP, che attraverso lo sviluppo di reti anche
a livello europeo favorisce il protagonismo
giovanile;
•	+Spazio+Tempo, per migliorare i tempi e gli
orari dei servizi pubblici a beneficio della
qualità della vita dei cittadini di alcuni
quartieri torinesi;
•	Approdo e Dafne, come risposta alle esigenze
delle donne vittime di violenza e alle persone
vittime di reati;
•	Tandem, per il trasporto di pazienti oncologici
che devono sottoporsi a specifiche terapie
ospedaliere.
Comunitaria del Savonese. La modalità
principale di azione è quella del sostegno alla
formazione di realtà frutto di iniziative locali,
fino all’intervento nella costituzione di fondi
di dotazione e all’accompagnamento delle
attività istituzionali nella fase di avvio. Nel
corso del 2010 la Compagnia ha promosso
un momento di riflessione su questo tema
presso la nuova sede della Fondazione della
Comunità di Mirafiori e ha sostenuto le
attività dell’Istituto per la Donazione.
RIFUGIATI
È stata avviata un’azione sperimentale a
beneficio di 40 rifugiati per interventi nella
fase di seconda accoglienza, con prese in
carico individuali finalizzate, tramite patti
di reciproco impegno, all’affrancamento
dall’emergenza e allo sviluppo di percorsi di
pieno inserimento abitativo e lavorativo nel
territorio piemontese.
EDUCAZIONE AL RISPETTO DELLE
DIVERSITÀ
È stato sostenuto nei territori di Genova e
Torino il Progetto Mus-e che si propone di
educare i bambini delle scuole primarie
caratterizzate da disagio culturale alla
tolleranza e al rispetto della diversità,
intervenendo attraverso l’uso di linguaggi
non verbali come la musica, le arti visive, il
movimento espressivo.
I FONDI PER IL VOLONTARIATO E LA
FONDAZIONE PER IL SUD
La Compagnia ha accantonato nel 2010 più di
5,5 milioni di euro per i Fondi Speciali per il
Volontariato e ha aderito all’accordo tra ACRI/
fondazioni di origine bancaria e Forum Terzo
Settore volontariato siglato il 23 giugno 2010
che punta a una riorganizzazione del sistema
di sostegno al settore. In base all’accordo,
che intende inoltre assicurare continuità
all’azione della Fondazione per il Sud, sono
stati accantonati per la Fondazione stessa 2,2
milioni di euro (deliberati nel 2011).
FILANTROPIA DI COMUNITÀ
Cofondatore dal 2005 di quattro fondazioni
di comunità (Fondazione Comunitaria
del Verbano Cusio Ossola, Fondazione
Comunitaria della Riviera dei Fiori,
Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta,
Fondazione della Comunità di Mirafiori) la
Compagnia ha anche sostenuto la Fondazione
60
testimoniare che tutte le persone hanno
lavorato ben di più e meglio di quanto la loro
retribuzione non richiedesse”.
La Giaretto – laurea in Lingue straniere
ed esperienze nel settore turistico – ha gli
occhi che si illuminano mentre parla della
sua esperienza: “Si è creato un senso di
appartenenza, una solidarietà e un affiatamento
inediti. Queste persone hanno ricoperto ruoli
importanti e complessi, spesso per la prima
volta a contatto con il pubblico, in questo caso
due milioni di pellegrini. Solo cinque di loro
avevano meno di trent’anni. Gli altri avevano
alle spalle successi e sconfitte, eppure tutti
si sono dedicati a questo lavoro con slancio e
passione”.
Con i voucher del lavoro accessorio – riprende
Baradello – si è data una “boccata d’ossigeno”
a parecchie persone disoccupate ma è stata
anche, e forse soprattutto, un’opportunità
per dare un significato in più, un segno di
solidarietà, a un evento particolare come
l’ostensione”.
La testimonianza di Giulia
Separata da tempo, due figli adolescenti, 47
anni e una laurea in architettura inseguita ma
mai raggiunta, è una tra le persone che di questi
voucher ha beneficiato: “All’inizio ero intimorita
per la novità, ma il direttore Maurizio Baradello
e i suoi collaboratori sono riusciti a creare un
clima positivo e appassionante. È bello, da
torinese, essere stata protagonista di un evento
così importante per la città, aver vissuto nuove
esperienze e, magari aver anche gettato i semi
per far germogliare in futuro un lavoro duraturo.
Penso in sostanza di aver davvero ottenuto un
arricchimento umano certamente maggiore di
quello finanziario”.
Dunque un lavoro accessorio, sì, ma non un
lavoro qualunque.
Comitato per l’ostensione della Sindone nel
2010
La Compagnia di San Paolo ha sostenuto nel
2010 il progetto “Iniziativa solidarietà e lavoro
accessorio” con un contributo di 130.850 euro.
Il Friuli, terra d’origine della sua famiglia, gli
ha dato concretezza. Torino, città in cui è nato,
gli ha offerto le basi per una brillante carriera
di manager in ingegneria aeronautica: Maurizio
Baradello, 50 anni di cui molti dedicati
all’associazionismo cattolico, racconta: “Da
volontario avevo partecipato alle tre precedenti
ostensioni nel ‘78, nel ‘98 e nel 2000.
Quando sono stato chiamato come direttore
generale del Comitato organizzatore per un
evento internazionale come l’ostensione della
Sindone del 2010, avevo maturato tutte le
competenze giuste. Per la prima volta mi sono
trovato a tempo pieno dall’altra parte: 44 giorni
di pacifica invasione da gestire con risorse
che erano la metà di quelle dell’ostensione
precedente”. “Ma certi compiti – prosegue –
necessitano di un impegno che non può essere
richiesto ai volontari. Così ho colto come una
manna i voucher per prestazioni di lavoro
accessorio. Con questa soluzione ho potuto
arruolare 39 persone, 16 donne e 23 uomini,
che per i motivi più diversi erano disoccupati
e che hanno prestato una attività lavorativa
retribuita, coadiuvando i volontari”.
La legge oggi (art. 70 del d.lgs. 276/03
aggiornato dalla Finanziaria 2010) prevede
questa forma di lavoro…
Certo, però il merito della Compagnia di San Paolo
è stato di aver saputo tempestivamente cogliere
questa opportunità e di aver stanziato risorse
messe a disposizione di particolari enti, quali
appunto il Comune di Torino, per il pagamento dei
cosiddetti voucher a fronte di lavori che sono stati
definiti accessori ma che, come nel nostro caso,
possono essere anche rilevanti.
In che senso?
“Io ero lì tutti i giorni – risponde la giovane
collaboratrice Roberta Giaretto – e posso
incontro con...
Maurizio Baradello e Roberta Giaretto
62
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La Compagnia di San Paolo: rapporto 2010

  • 2.
  • 7. Lettera del Presidente pag. 4 Organi pag. 6 Struttura pag. 8 Introduzione pag. 11 Un quadro d’insieme pag. 13 Ricerca e istruzione superiore pag. 21 Testimonianza di… Adalberto Merighi pag. 27 Incontro con… Annalisa Magone pag. 29 Incontro con… Luigi Civalleri pag. 31 Patrimonio storico artistico pag. 33 Testimonianza di… Carlo Olmo pag. 37 Incontro con… Luisa Papotti pag. 39 Attività culturali pag. 41 Incontro con… Gigi Cristoforetti pag. 45 Testimonianza di… Aldo Audisio pag. 47 Sanità pag. 49 Testimonianza di... Mauro Salizzoni pag. 53 Incontro con... Maria Rosa Conte, Stefano Grossi e Riccardo Bevilacqua pag. 55 Politiche sociali pag. 57 Incontro con… Maurizio Baradello e Roberta Giaretto pag. 61 Incontro con… Roberta Margiaria pag. 63 Programma Housing pag. 65 Incontro con… Mirella Violato pag 67 Incontro con… Pier Matteo Fagnoni pag. 69 Archivio Storico pag. 70 Enti strumentali pag. 71 Fondazione per la Scuola pag. 72 Ufficio Pio pag. 74 Collegio Carlo Alberto pag. 76 Istituto Superiore Mario Boella pag. 77 SiTI pag. 78 HuGeF pag. 79 La gestione finanziaria pag. 81 Conto Economico pag. 84 Stato Patrimoniale pag. 86 Interventi per settore pag. 88 indice
  • 8. L’anno 2010, del quale questo Rapporto annuale offre il resoconto, appare ancora immerso nella crisi. Una crisi che, come abbiamo già avuto modo di scrivere, si manifesta di gravità ben più profonda di una pur straordinaria congiuntura negativa, con scosse ed emergenze continue. D’altro canto, anche questo 2011, che pure dal punto di vista delle economie mondiali vede il mantenersi della spinta nei paesi Brics e in alcune realtà del mondo sviluppato, non lascia ancora intravedere, in Europa (con la vistosa e non casuale eccezione della Germania), i segnali di una effettiva ripresa economica, alla quale, specialmente in Italia, non reca il suo contributo una visione politica angusta, legata ai particolarismi di una permanente quanto sterile contesa per il prevalere delle persone più che delle idee. Anche i microindicatori della qualità della vita sociale compongono un quadro che mantiene alta la nostra preoccupazione. La nostra società – anche locale – è impegnata in uno sforzo volto al recupero di una visione strategica di buon respiro, verrebbe da dire di un senso profondo e condiviso delle istituzioni, che stenta però a trovare sbocchi realizzativi. Certo, pur nella penuria di risorse, esistono spinte positive che vanno sottolineate. Il sistema sociale tiene, la solidarietà non è offuscata dall’egoismo, vi sono i presupposti di un ben calibrato ricambio generazionale ai vari livelli della classe dirigente; creatività e talento non sono esauriti. Penso, ad esempio, alla bella esperienza di Torino Anni 2020 e ai segnali di civile patriottismo – per alcuni inattesi – emersi in concomitanza con il Centocinquantenario dell’Unità italiana. Tutti sintomi che rivelano un desiderio “popolare”, in senso stretto, di assunzione di iniziativa e responsabilità. Sono questi gli aspetti che l’azione della Compagnia ha cercato di favorire anche nel corso del 2010. Le nostre risorse economiche, che una attenta gestione ha permesso di non ridurre, generando anzi qualche incremento alle riserve per il futuro, sono andate verso 4444 Lettera del Presidente Il Presidente Angelo Benessia
  • 9. quei settori, come la ricerca, che operano per un futuro sostenibile nei territori dove opera la Compagnia. Obiettivo verso il quale tende anche l’impegno crescente nelle politiche sociali, per contrastare la vulnerabilità individuale e familiare acuita dalla crisi economica e che il sistema di welfare, messo a dura prova, riesce a fatica a tamponare. Arte e cultura rappresentano, infine, il terzo caposaldo della nostra attività – presidio di vita civile ma anche occasione di sviluppo economico – con un impatto di spesa consistente, sia nelle città, sia nei territori di riferimento che non hanno perso la loro vivacità. Nel consegnare dunque questo rapporto soprattutto a quanti sono portatori di interessi qualificati, dai quali ci attendiamo un contributo di idee, e beninteso anche di critiche, ringrazio calorosamente tutti coloro che operano nella e per la Compagnia per l’impegno da essi generosamente profuso, e sottolineo ancora una volta che l’ispirazione del nostro lavoro non è quella di un benevolo mecenatismo, ma quella di un’istituzione che, custode di risorse frutto di una lunga storia delle comunità locali, è impegnata a farne uso responsabile e trasparente.
  • 10. Organi 6 Angelina Galli Suor Giuliana Luca Remmert VICE presidentI Giorgio Groppo Maurizio Maresca Daniele Ciravegna Bice Mortara Francesco Dassano Giorgio Pestelli Giovanni Battista Conso Isabella Massabò Ricci Marco Mezzalama Gian Giacomo Migone Paolo Montalenti Alberto Dal Poz Carlo Ossola Marco Doria Giuseppe Pichetto Patrizia Polliotto Stefano Ambrosini Caterina BimaArnaldo Bagnasco Amalia Bosia Matteo Giuliano Caroli CONSIGLIO GENERALE Angelo Benessia presidente
  • 11. aggiornato a maggio 2011 Angelo Benessia Fabrizio Morra Piero Gastaldo Alberto Giraudo Antonio RossomandoAldo Fasolo Giuseppina De Santis COMITATO DI GESTIONE Sergio Duca Stefano Delle Piane COLLEGIO DEI REVISORI SEGRETARIO GENERALE Angelina Galli Suor Giuliana Luca Remmert
  • 12. 88 Struttura SEGRETARIO GENERALE Piero Gastaldo Emanuela Giampaolo Segreteria SEGRETERIA DI PRESIDENZA Donatella Peiretti Angela Marrocu SEGRETERIA DEGLI ORGANI E SUPPORTO LEGALE Clara Carraro Responsabile Laura Barile Tiziana Garesio Daniela Palamenghi Stefano Pannier Suffait Giuseppe Peracchiotti RESPONSABILI DI MISSIONE Flavio Brugnoli CONTROLLI INTERNI E SVILUPPO ORGANIZZATIVO Giorgia Valle Responsabile Dario Ferrero Paola Filipponi ANALISI E CONTROLLO INVESTIMENTI Angela Gallo Responsabile Giorgio Buggio Simonetta Francavilla AMMINISTRAZIONE E SERVIZI GENERALI Marco Molino Responsabile Nicola Bruno Mariella Campadello Vincenzo Colombo Francesco Giampaolo Isabella Lazzara Fabio Molena Paolo Salvemini AMMINISTRAZIONE PERSONALE Oreste Stagi Responsabile Marisa Consolaro Silvia Perla Carla Tosi COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA Filippo Vecchio Responsabile Francesca Corsico Vice Responsabile Francesca Contini Giulia Coss Francesca Guala Marinella Matta Alessandra Rota STUDI, ARCHIVIO STORICO E DOCUMENTAZIONE Marco Demarie Responsabile Ilaria Bibollet Anna Cantaluppi
  • 13. Sara Leporati Arianna Spigolon AREA RICERCA e istruzione superiore Mario Gioannini Responsabile Barbara Daviero Andrea Fabris Silvia Pirro Nicolò Russo Perez AREA SANITÀ E RICERCA SCIENTIFICA Stefano Scaravelli Responsabile Silvia Dorato Paola Sabbione Irene Trodella AREA POLITICHE SOCIALI Luigi Morello Responsabile Antonella Ricci Vice Responsabile Paola Assom Matteo Bagnasco Patrizia Calabrese Luca Grbac Daniela Gregnanin Francesca Repetto Elisa Saggiorato Luca Scarpitti Marzia Sica Nicola Crepax Erika Salassa Sonia Schellino Giuseppe Tabbita Antonella Turato ORGANIZZAZIONE AREE OPERATIVE Massimo Coda Spuetta Responsabile Alessandra Rosso AMMINISTRAZIONE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Pietro Trovero Responsabile Federica Agnelli Angela Ceretto Claudia Curotti Simona Dicesare Maria Santoro Chiara Valfrè Paola Vigitello AREA PATRIMONIO STORICO ARTISTICO Rosaria Cigliano Responsabile Allegra Alacevich Laura Fornara Francesca Gambetta AREA ATTIVITÀ CULTURALI Maria Cristina Olivetti Responsabile Sandra Aloia Rosa Anna Grassi aggiornato a maggio 2011
  • 14. 10
  • 15. attraverso compartimentazioni annuali riesce a dare una rappresentazione d’insieme soltanto parziale. Il Rapporto annuale rappresenta uno dei momenti chiave della rendicontazione che la Compagnia effettua verso tutti gli ambienti e i territori dei quali si sente responsabile. Non è il solo: la comunicazione attraverso il sito web e la newsletter costituiscono altre forme di, per così dire, gestione attiva della trasparenza. È però un momento importante perché induce la Compagnia – struttura complessa e organizzata in unità specializzate – a ripensare nell’insieme il proprio operato valutandone la qualità in rapporto agli assunti metodologici e di valore che essa stessa si è prefissa: lo sviluppo territoriale come obiettivo e come criterio, la coesione e la solidarietà sociale, la crescita del capitale umano, la multiscalarità delle azioni. Un’occasione di autovalutazione ed apprendimento dunque, sempre da perfezionare, oltre che uno strumento di rendicontazione. Dopo la descrizione del quadro d’insieme delle attività della Compagnia di San Paolo, ogni area presenta i propri interventi più significativi realizzati nel corso del 2010. I vari capitoli istituzionali riportano una breve introduzione sulla logica d’azione del settore, il dettaglio della ripartizione dei fondi per filone di attività e una selezione degli interventi giudicati più innovativi o significativi. La totalità degli interventi è riportata in dettaglio in appendice. Il Rapporto annuale della Compagnia di San Paolo rappresenta il bilancio di missione della fondazione. Si tratta di un documento che, in forma concisa ma articolata, dà conto dell’insieme dell’attività annuale, organizzando la narrazione per settori di intervento ed enucleando quei progetti o programmi che, per contenuti o metodologia, hanno costituito realizzazioni innovative o che la Compagnia giudica come particolarmente ben riusciti ed emblematici. Il Rapporto è di per sé espressivo del lavoro della fondazione: ma il suo senso risalta maggiormente se posto in relazione ai documenti programmatici che la Compagnia ha adottato e di cui costituisce lo sforzo di implementazione, certo in un contesto sempre mutevole: si tratta delle linee programmatiche pluriennali (2009-12) e della loro applicazione annuale, che trova formulazione nel documento programmatico annuale. Entrambi sono reperibili sul sito della Compagnia (www.compagnia.torino.it). I dati quantitativi del documento emergono dal bilancio 2010. È bene sottolineare che, nel caso delle cifre delle erogazioni, essi rispecchiano i dati degli stanziamenti effettuati attraverso le procedure statutarie della Compagnia nel corso dell’anno 2010. Si tratta pertanto – in modo significativo – di erogazioni effettuate in corso d’anno, ma altresì di accantonamenti collegati a progettualità già ben individuate e che troveranno manifestazione monetaria in futuro. D’altro canto, l’attività della Compagnia è un flusso continuo, e la sua rappresentazione introduzione
  • 16. 4,4 % sanità 35,8 % Ricerca e istruzione superiore 15,2 % PATRIMONIO STORICO ARTISTICO 32,6 % POLITICHE SOCIALI 12,0 % attività culturali 12
  • 17. semplicemente perché alcune deliberazioni di spesa sono assunte a cavallo di due esercizi. La verifica di quanto effettivamente erogato in forma finanziaria dalla Compagnia compare nel prospetto “Rendiconto degli stanziamenti deliberati e delle erogazioni effettuate nel corso dell’esercizio”. In modo analogo, è bene dire che non tutti gli stanziamenti corrispondono ad un solo intervento progettuale: il caso di alcuni bandi, rispetto a cui ad un unico stanziamento d’insieme corrisponde una molteplicità di interventi in anni successivi, ne è un esempio tipico. In coda a questo Rapporto, si trovano tutti gli interventi effettuati nell’anno da parte della Compagnia. La ripartizione per classi dimensionali degli stanziamenti è riportata in Tabella 2. È interessante notare che, a seguito di una intenzionale politica di riduzione dei micro- interventi – di molti dei quali si teme l’irrilevanza – il numero di questi ultimi (fino a 10 mila euro) è stato mantenuto molto contenuto in termini di numerosità e conseguentemente di ammontare economico. Il complesso degli stanziamenti effettuati dalla Compagnia di San Paolo nel corso del 2010 è ammontato a euro 122.812.201,00 (di cui 121.962.201 euro a valere su fondi deliberati nel 2010 e 850.000 euro a valere su fondi reintegrati dalla Fondazione per l’Arte), con uno scarto del -1% circa rispetto al budget per l’anno come definito in sede di programmazione nel 2009. La Tabella 1 mostra la ripartizione degli stanziamenti, per numero e ammontare, secondo le cinque aree settoriali in cui è articolata l’attività erogativa della fondazione. Le cifre riportate descrivono le decisioni di spesa effettuate dal Comitato di Gestione, l’organo della Compagnia cui è statutariamente affidata tale competenza. Non necessariamente esse corrispondono alle erogazioni effettuate dalla Compagnia nel corso del 2010: accade, infatti, che alcuni stanziamenti possano avere manifestazione finanziaria nell’anno successivo e questo per effetto della tipologia dei progetti, delle scadenze previste per le erogazioni o Un quadro d’insieme Stanziamenti % ammontare % Ricerca e istruzione superiore 121 17,5 44.000.000,00 35,8 Patrimonio storico artistico 127 18,4 18.686.835,52 15,2 Attività culturali 192 27,8 14.771.453,52 12,0 Sanità 19 2,8 5.353.911,96 4,4 Politiche sociali 230 33,3 40.000.000,00 32,6 Totale 689 100 122.812.201,00 100 Classe dimensionale Stanziamenti % ammontare % 0 ≥ 10.000 74 10,7 552.106,51 0,5 10.000 < 50.000 224 32,5 6.191.840,00 5 50.000 ≥ 500.000 353 51,2 51.853.856,49 42,2 > 500.000 38 5,5 64.214.398,00 52,3 Totale 689 100 122.812.201,00 100 Tabella 1: consuntivo stanziamenti 2010 Tabella 2: stanziamenti per classe dimensionale
  • 18. rappresentano istituzioni generate storicamente dalla Compagnia (entrambi possono essere fatte risalire alla fine del ‘500). Gli altri enti, costituiti dalla Compagnia negli ultimi dieci anni, sono organizzazioni orientate alla ricerca scientifica avanzata fondati in forma associativa vuoi con l’Università, vuoi con il Politecnico di Torino. Nella tabella è assente la Fondazione Hugef, ultima nata, dedicata agli studi di genetica e di genomica e finanziata su fondi stanziati in anni precedenti al 2010 (la Fondazione per l’Arte, invece, è impegnata in una fase di riprogettazione). Una delle opzioni strategiche che contraddistinguono l’azione della Compagnia consiste nel ruolo assegnato ai cosiddetti Enti strumentali, realtà dotate di autonoma personalità giuridica e capacità gestionale e legati alla Compagnia per quanto attiene la definizione della governance e delle linee di indirizzo strategico. I contributi a favore di tali enti – fondazioni o associazioni – di cui si riporta l’ammontare 2011 in Tabella 3, sono naturalmente inclusi nelle erogazioni generali, a valere sull’area di riferimento. Ufficio Pio e Fondazione per la Scuola 14 Ricerca Educazione Arte Cultura Sanità Assistenza Fondazione per la Scuola (interventi per il sistema scolastico) 3.200.000,00 - - - 200.000,00 3.400.000,00 Ufficio Pio (solidarietà) 7.500.000,00 7.500.000,00 Collegio Carlo Alberto (alta formazione e ricerca nelle scienze economiche) 4.900.000,00 4.900.000,00 Istituto Mario Boella (alta formazione e ricerca nelle telecomunicazioni) 5.000.000,00 5.000.000,00 SiTI (alta formazione e ricerca sui sistemi territoriali) 1.750.000,00 1.750.000,00 TOTALE 14.850.000,00 7.700.000,00 22.550.000,00 Tabella 3. Enti strumentali
  • 19. giuridica dei soggetti percipienti. È ciò che descrive la Tabella 5, da cui si desume un importante dato di fatto: le risorse avviate verso il settore del privato sociale senza fini di lucro rappresentano quasi tre volte quanto erogato a favore degli enti pubblici, a testimonianza di una fattiva fiducia nei confronti della società civile organizzata. L’alto valore raggiunto dalle risorse per le fondazioni dipende sia dalla presenza in quella categoria di alcuni Enti strumentali della Compagnia, sia dalla specificità italiana che annovera tra le fondazioni (non di origine bancaria) una maggioranza di soggetti operativi scarsamente patrimonializzati e numerose istituzioni culturali (si pensi a musei o fondazioni liriche). Nella Tabella 4 viene rappresentata la ricaduta geografica degli stanziamenti 2011. La Compagnia non ha statutariamente un vincolo territoriale cogente per quanto attiene l’attività erogativa: è ben visibile, però, come anche nel 2010 sia esistito un bacino di elezione, centrato sul Piemonte e con un fulcro nella città di Torino e nella sua provincia. Altre aree storicamente preferenziali sono la Liguria, in particolare la città di Genova, e Napoli in Campania. Gli interventi all’estero riguardano da un lato l’Europa (reti europee) e dall’altro paesi del sud del mondo (cooperazione allo sviluppo), in particolare africani, con pochi ma dimensionalmente non irrilevanti interventi. Altro punto di rilevante interesse generale è la ripartizione degli stanziamenti per tipologia Enti pubblici 32.280.584,00 Amministrazioni centrali 5.000,00 Enti locali 7.837.409,00 Enti pubblici non territoriali 24.438.175,00 Enti Privati 90.531.617,00 Associazioni di promozione sociale 290.000,00 Altre associazioni 37.450.872,00 Organizzazioni di volontariato 1.255.500,00 Fondazioni 28.726.921,00 Cooperative sociali 4.908.840,00 Altro 17.899.484,00 Totale 122.812.201,00 Tabella 5: stanziamenti per natura giuridica dei percipienti Area geografica numero % ammontare % Torino e provincia 443 64,4 98.899.819,00 80,5 Altre province del Piemonte 102 14,8 5.884.950,00 4,8 Liguria 65 9,4 7.296.400,00 5,9 Campania 12 1,7 2.952.744,00 2,4 Altre regioni 54 7,8 5.241.288,00 4,3 Estero 13 1,9 2.537.000,00 2,1 Totale 689 100 122.812.201,00 100 Tabella 4: stanziamenti per localizzazione del percipiente
  • 20. 16 Tabella 6: erogazioni per area settoriale 2001-2010 (migliaia di euro) Settore 2006 2007 2008 2009 2010 Ricerca 30.600 38.500 33.950 30.338 44.000 Istruzione 16.200 18.200 20.908 13.882 - Arte 27.500 31.300 26.598 17.480 18.687 Cultura 15.200 18.000 18.420 14.135 14.771 Sanità 16.000 22.978 9.109 10.000 5.354 Assistenza 29.000 34.000 33.819 31.782 40.000 Progetti speciali 14.000 4.500 7.990 3.756 - TOTALE SETTORI di cui: risorse di competenza dello stesso anno di bilancio 148.500 136.045 167.478 157.132 150.796 131.795 121.375 121.375 122.812 122.812 Volontariato F. Speciali 266/91 8.777 12.465 3.865 4.556 5.662 Volontariato Protocolli d’intesa 8.776 12.465 3.865 4.556 TOTALE 166.053 192.408 158.526 130.487 128.166 Risorse finanziarie corrisposte nell’anno 146.966 156.296 157.902 150.338 159.178
  • 21. anche con la ristrutturazione in corso del sistema sanitario piemontese e la ridefinizione delle sue priorità facente seguito alle elezioni regionali del 2010. Per quanto riguarda infine il contributo al volontariato ex legge 266, nel corso del 2010 l’accantonamento annuale è stato pari a 5.662.314,57 euro mentre l’importo destinato alla Fondazione per il Sud (protocollo ACRI/volontariato 23/6/2010) non è stato inserito in quanto oggetto di delibera nel corso del 2011. La Tabella 6 mostra la serie storica degli stanziamenti per settore nel corso degli anni 2000 e permette di osservare la capacità di spesa della Compagnia nei diversi anni. Come mostra il Grafico 1, la ripartizione tra le singole aree di intervento durante questo torno d’anni ha subito una sostanziale stabilità, corretta soltanto negli anni più recenti a favore dei progetti sociali; il restringimento della spesa in campo strettamente sanitario è da spiegarsi Grafico 1: andamento della ripartizione delle erogazioni tra aree 2000-2010 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Politiche sociali (inclusa ex area progetti speciali) Sanità Attività culturali Patrimonio storico artistico Ricerca e istruzione superiore
  • 22. 1818 Rendiconto degli stanziamenti deliberati e delle erogazioni effettuate nel corso dell’esercizio Tipologia saldo 1/1/10 accantonamenti ridestinazioni tot. incrementi Erogazioni deliberate Settore Ricerca 45.524.960,41 44.000.000,00 48.577.182,60 92.577.182,60 Settore Istruzione 51.473.963,25 - - - Settore Arte 68.828.788,63 18.136.835,52 18.280.700,00 36.417.535,52 Settore Beni e attività culturali 17.334.743,42 14.471.453,52 630.000,00 15.101.453,52 Settore Sanità 58.670.347,61 5.353.911,96 152.780,90 5.506.692,86 Settore Assistenza 51.272.614,75 40.000.000,00 11.052.127,64 51.052.127,64 Progetti Speciali 6.213.851,47 - Totale erogazioni deliberate 299.319.269,54 ***121.962.201,00 78.692.791,14 200.654.992,14 Fondi per l’attività di istituto Fondo di stabilizzazione delle erogazioni 261.013.933,71 4.172.952,11 - 4.172.952,11 Fondi per le erogazioni nei settori rilevanti 41.871.431,73 10.210.290,00 257.200,00 10.467.490,00 Programma Musei 20.045.000,00 - - - Programma Neuroscienze 72.000,00 - - - Programma Housing 5.139.722,03 3.988.840,00 257.200,00 4.246.040,00 Programma per gli immobili degli Enti strumentali 6.409.086,95 - - - Fondo per il barocco 800.000,00 - - - Fondo speciale Infrastrutture 2.200.081,91 - - - Fondi Protocollo d’intesa ACRI/Volontariato 6.355.540,84 2.221.450,00 - 2.221.450,00 Accantonamenti da destinare a favore dei programmi già attivati o di quelli da attivare nell’esercizio 2011 850.000,00 4.000.000,00 - 4.000.000,00 Altri fondi di cui: 38.088.831,38 - - - Fondo dotazione patrimoniale Fondazione per il Sud (vincolato) 29.395.555,86 - Fondo acquisto opere d’arte (vincolato) 8.598.275,52 - - - Borse di studio Manerba 95.000,00 - Totale fondi per l’attività di istituto 340.974.196,82 14.383.242,11 257.200,00 14.640.442,11 Erogazioni deliberate 11.830.873,16 5.662.314,57 - 5.662.314,57 Fondi Protocollo d’intesa ACRI/Volontariato destinati a favore dei Centri di Servizio per il Volontariato 8.148.002,36 - 1.120.365,80 1.120.365,80 Totale fondo per il volontariato 19.978.875,52 5.662.314,57 1.120.365,80 6.782.680,37 (*) Le erogazioni effettuate nel 2010 non coincidono con gli stanziamenti effettuati (colonna accantonamenti), in quanto le condizioni per le erogazioni stesse si possono manifestare a distanza di tempo dalla deliberazione. Ciò è ancor più rilevante data l’incidenza degli interventi pluriennali.
  • 23. UTILIZZI DELIBERE 2010 (*) UTILIZZI DELIBERE ANNI PRECEDENTI 2009 (**) accantonamenti TOTALE DECREMENTI tot. incrementi 31/12/10 23.240.987,80 28.880.785,82 - 52.121.773,62 85.980.369,39 - 1.279.000,00 50.194.963,25 51.473.963,25 0,00 7.854.659,05 17.958.749,32 - 25.813.408,37 79.432.915,78 5.880.000,00 8.633.922,96 - 14.513.922,96 17.922.273,98 26.267,60 19.389.826,97 - 19.416.094,57 44.760.945,90 22.505.130,18 23.499.666,24 4.246.040,00 50.250.836,42 52.073.905,97 - 29.426,14 6.184.425,33 6.213.851,47 0,00 59.507.044,63 99.671.377,45 60.625.428,58 219.803.850,66 280.170.411,02 - - - - 265.186.885,82 - 8.338.952,53 23.433.768,36 31.772.720,89 20.566.200,84 - - 17.730.700,00 17.730.700,00 2.314.300,00 - - 72.000,00 72.000,00 0,00 - - 3.660.702,56 3.660.702,56 5.725.059,47 - 4.325.968,00 - 4.325.968,00 2.083.118,95 - - - - 800.000,00 - - - - 2.200.081,91 - 4.012.984,53 1.120.365,80 5.133.350,33 3.443.640,51 - - 850.000,00 850.000,00 4.000.000,00 - 12.000,00 - 12.000,00 38.076.831,38 - - - - - - - - - 29.395.555,86 - - - - 8.598.275,52 - 12.000,00 12.000,00 83.000,00 - 8.350.952,53 23.433.768,36 31.784.720,89 323.829.918,04 - 5.796.753,88 - 5.796.753,88 11.696.433,85 - 4.112.885,02 - 4.112.885,02 5.155.483,14 - 9.909.638,90 - 9.909.638,90 16.851.916,99 (**) Tale utilizzo si verifica con riferimento a erogazioni pluriennali a valere sulla medesima delibera, a erogazioni relative a stanziamenti per programmi deliberati in esercizi precedenti o, più in generale, a interventi per i quali il momento attuativo è successivo rispetto a quello della delibera stessa. (***) La differenza rispetto agli stanziamenti di complessivi 122.812.201 euro è dovuta alla ridestinazione per 850.000 euro relativi a fondi rimborsati dalla Fondazione per l’Arte.
  • 24. 20
  • 25. Ricerca e istruzione superiore Ricerca scientifica Ricerca economico giuridica Il sostegno alla ricerca economica e giuridica, con i suoi addentellati nel campo delle scienze politiche e sociali, ha preso la forma di uno specifico orientamento alle produzione di policy o di analisi orientate alle policy su problemi rilevanti, sulla formazione di polarità di ricerca a elevato grado di specializzazione e riconoscibilità internazionale sulla sostenibilità dei progetti e degli enti anche attraverso soluzioni di integrazione. Anche nel caso della ricerca economica e giuridica, il rapporto con gli Enti strumentali di ricerca è stato posto al centro, con l’obiettivo specifico di formare unità forti, capaci di servire come relais di eccellenza tra il sistema locale e le comunità scientifiche internazionali. Il tema dell’internazionalizzazione è un aspetto trasversale della politica della Compagnia: nell’ambito in questione, esso ha visto la continuazione e lo sviluppo di progetti con partner qualificati su scala europea e transatlantica, come pure il prendere forma a Torino di un centro orientato allo studio delle relazioni internazionali e agli area studies, mentre si è continuato a lavorare sulla formazione di un’integrazione plurale ma stabile tra i soggetti sostenuti dalla Compagnia nel campo degli studi europeistici. La nuova logica delle Convenzioni con gli atenei ha interessato anche la ricerca economica e giuridica, permettendo di razionalizzare gli apporti alle istituzioni universitarie. Il sostegno alla ricerca scientifica è per la Compagnia un obiettivo che intende rafforzare il legame fra ricerca di base e applicata e favorire lo sviluppo dell’innovazione tecnologica e produttiva, soprattutto a livello locale. Sia l’una sia l’altra di queste finalità, che non hanno escluso la considerazione di progetti curiosity-driven, hanno comportato la ricerca di forme di focalizzazione strategica e di raggiungimento di masse critiche. In questo senso si spiega il perseguimento di sinergie tra gli Enti strumentali di ricerca della Compagnia e l’adozione di procedure strutturate di assegnazione delle risorse (come le Convenzioni con gli atenei), in un quadro generale che, come è noto, ha visto anche nel corso del 2010 una stagnazione se non un ulteriore abbattimento nel sistema locale delle risorse per la ricerca. A ciò la Compagnia ha opposto la costanza dei fondi per la ricerca, accompagnata, come si è detto, ad atti di impulso verso il perseguimento di maggiore efficienza e produttività nel sistema. I filoni sotto riportati descrivono le priorità disciplinari e tematiche del 2010. Tra esse, anche per la realizzazione di ESOF2010 a Torino, spicca il sostegno alla divulgazione e al dibattito pubblico sulla scienza, area su cui la Compagnia intende continuare ad investire per i suoi importanti risvolti di innovazione culturale ma anche di maturazione democratica.
  • 26. 22 Aree e Filoni tematici Numero iniziative Importo Incidenza % Enti strumentali 4 14.850.000,00 33,8 Convenzioni atenei 12 12.838.316,00 29,2 RICERCA SCIENTIFICA Scienze della vita 10 2.110.000,00 4,8 Tecnoscienze 3 259.000,00 0,6 Diffusione della cultura scientifica e tecnologica 14 1.436.000,00 3,3 Totale Ricerca scientifica 27 3.805.000,00 8,7 RICERCA ECONOMICA E GIURIDICA Innovazione: profili economici e giuridici 31 4.222.744,00 9,6 Il Nord Ovest 14 1.516.500,00 3,4 Integrazione europea e relazioni internazionali 29 6.297.440,00 14,3 Migrazioni e integrazione 4 470.000,00 1,1 Totale Ricerca Economica e Giuridica 78 12.506.684,00 28,4 Totale Ricerca 121 44.000.000,00 100
  • 27. attività sul territorio cittadino: • Le Settimane della Scienza, nate dall’iniziativa “La Settimana della Cultura Scientifica”, promossa a livello nazionale dal MIUR, con lo scopo di mettere in contatto il pubblico con la comunità scientifica, attraverso mostre, spettacoli teatrali, aperture serali dei musei scientifici, laboratori e attività in piazza; • Settimana del Cervello, iniziativa svolta nell’ambito del progetto internazionale promosso dalla Dana Foundation, in collaborazione con l’Istituto di Neuroscienze di Torino (NIT), la Scuola di Dottorato in Neuroscienze dell’Università degli Studi di Torino e l’Istituto Nazionale di Neuroscienze; • Re-Fuel! Research is Fun, Young, Ever Living! – Notte dei Ricercatori (24 settembre 2010), iniziativa cofinanziata dalla Direzione Generale per la Ricerca della Commissione Europea con il progetto Researchers’ Night avviato dal 2005; • GiovedìScienza, ciclo di conferenze-spettacolo di divulgazione scientifica giunto alla sua XXV edizione. COMUNICARE LA SCIENZA A favore del Centro Interuniversitario Agorà Scienza è stata sostenuta la Scuola Estiva per dottorandi SCS (Scienza Comunicazione Società). La summer school si è occupata di analizzare l’efficacia comunicativa di grandi eventi, tra i quali ESOF2010, l’Euroscience Open Forum, meeting europeo dedicato alla ricerca e all’innovazione, tenutosi dal 2 al 7 luglio 2010 nell’area del Lingotto di Torino, con iniziative in vari punti della città e sostenuto dalla Compagnia. È stato erogato un contributo per l’organizzazione dell’edizione 2010 del “Festival della Scienza”, uno dei maggiori eventi di diffusione della cultura scientifica a livello internazionale. Sono state sostenute alcune delle attività di Observa – Science in Society e in particolare l’“Osservatorio Scienza e Società”, all’Annuario “Scienza e Società” e al “Science in the Media Monitor”. INGEGNERIA BIOMEDICA Nell’ambito della ricerca biomedica e delle biotecnologie, è stato erogato un contributo a sostegno dell’attività di ricerca del Laboratorio di Ingegneria del Sistema Neuromuscolare – LISiN per il 2010. L’ambito di intervento dell’iniziativa riguarda l’ingegneria biomedica e lo studio del sistema neuromuscolare per mezzo di tecniche non invasive volte a sviluppare l’attuale bagaglio di conoscenze di base e applicate di tale sistema. NEFROLOGIA INFANTILE È stato erogato un contributo a favore della Fondazione Malattie Renali del Bambino Onlus di Genova, a parziale sostegno del progetto di ricerca La nefropatia cronica del rene trapiantato: bloccarne i meccanismi responsabili per una precoce prevenzione. PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO A favore dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, nel filone Scienze della vita, ricerca biomedica, sono stati finanziati i seguenti progetti: • realizzazione di un modello in vitro e in vivo per lo studio di cellule staminali tumorali di carcinoma polmonare (NSCLC) al fine di sviluppare approcci terapeutici innovativi selettivamente mirati contro di esse; • sviluppo e implementazione di nuovi servizi scientifici di eccellenza per la ricerca traslazionale nell’ambito delle core facilities dell’IST; • nanovettori intelligenti per la diagnosi e la terapia oncologica; • lo stroma linfonodale come bersaglio della terapia dei linfomi. COMPRENDERE LA SCIENZA A favore dell’Associazione CentroScienza Onlus di Torino sono state sostenute alcune delle sue principali progetti realizzati Ricerca scientifica
  • 28. Ricerca economica e giuridica 24 POLITICHE URBANE COMPARATE Nel mese di novembre si è svolta una visita a Torino di una delegazione della Città di Detroit, guidata dal Sindaco Dave Bing. La visita, la prima nell’ambito di una partnership triennale finanziata dalla Kresge Foundation, è stata resa possibile dalla collaborazione avviata da qualche anno fra Compagnia e German Marshall Fund of the United States nel campo delle politiche urbane comparate. BIBLIOTECHE DIGITALI Nel corso del 2010 è stato collocato e messo in funzione presso la Biblioteca Gioele Solari dell’Università di Torino un Laboratorio di scansione e digitalizzazione finalizzato a realizzare una “biblioteca digitale” sulla società, economia e cultura del Piemonte (nell’ambito del progetto BESS gestito dall’IRES Piemonte). Il materiale selezionato viene digitalizzato e successivamente reso disponibile gratuitamente al pubblico on line tramite il portale di BESS, i singoli siti delle biblioteche BESS e SBN. La nuova apparecchiatura consente di scannerizzare e digitalizzare circa 600 pagine l’ora, per un totale annuo di poco inferiore al milione. TORINO NEL NORD OVEST ITALIANO E OLTRE Con l’appoggio della Compagnia ha preso inizio l’attività di Torino Nord Ovest, impresa sociale originata da Torino internazionale con sede a Torino che svolge attività di studio, consulenza, valutazione e progettazione in ambito socioeconomico. All’interno di Torino Nord Ovest opera 4T Think Tank Torino Territori, network di gruppi di ricerca torinesi che lavorano sulle trasformazioni dell’area metropolitana torinese. DIRITTI FONDAMENTALI Si è dato avvio a un polo giuridico in capo a ISAIDAT – Istituto Subalpino per l’Analisi e l’Insegnamento del Diritto delle Attività Transnazionali. All’interno di ISAIDAT operano, dal 2010, un Centro di Diritto Transnazionale e Comparato e un Laboratorio sui Diritti Fondamentali. STUDIARE IL MONDO Ha iniziato la propria attività T.wai – Torino World Affairs Institute, che riunisce intorno a un gruppo di giovani ricercatori le principali competenze di cui Torino dispone nel campo degli Studi Globali e di Area. SFIDE GLOBALI Si è conclusa la prima edizione del bando Europe and Global Challenges (una partnership della Compagnia con la VolskswagenStiftung di Hannover e la Stiftelsen Riksbankens Jubileumsfond di Stoccolma). Il bando, rivolto a reti di ricercatori europei e internazionali sui temi delle “sfide globali” che l’Europa deve affrontare, ha assegnato oltre 5 milioni a sei progetti; tre di questi coinvolgono ampie reti di ricercatori italiani. POLITICA DELLA SICUREZZA EUROPEA In settembre si è svolta, presso la Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, la riunione conclusiva del programma “European Foreign and Security Policy Studies” (sostenuto dalla Compagnia con la VolskswagenStiftung di Hannover e la Stiftelsen Riksbankens Jubileumsfond di Stoccolma). Il programma, cominciato nel 2004, ha permesso di sostenere un centinaio di giovani ricercatori nel campo della politica estera e di sicurezza europea.
  • 29. Secondo anno della Convenzione 2009-2011 firmata il 12 giugno 2009 fra la Compagnia e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” (finanziamento totale di 3.000.000 di euro). In particolare, sono stati approvati il Documento annuale 2010 e gli stanziamenti a sostegno dei seguenti progetti: • Implementazione aule e laboratori delle Facoltà dell’Università per didattica di alta formazione; • Internazionalizzazione e radicamento nel territorio dei Dottorati scientifici; • L’informazione accessibile: consolidamento e sviluppo dell’offerta di risorse elettroniche del Sistema bibliotecario; • FIDR (Centro Interdipartimentale Forum internazionale sulla democrazia e le religioni); • CRIMEDIM (Centro di Ricerca Interdipartimentale in Medicina di Emergenza e dei Disastri e Informatica applicata alla Didattica e alla Pratica medica); • CLUPO (Centro Linguistico di Ateneo). CONVENZIONI CON GLI ATENEI Uno strumento per razionalizzare e programmare in certezza di risorse Il 21 aprile 2010 Compagnia e Università degli Studi di Torino hanno firmato una Convenzione che prevede, per il triennio 2010-2012, un intervento complessivo fino a un massimo di 27 milioni di euro a sostegno di ricerca, didattica e alta formazione, infrastrutture e progetti di ateneo. Nell’ambito della Convenzione stipulata il 22 luglio 2009 fra la Compagnia e il Politecnico di Torino che prevede un finanziamento totale di 11 milioni di euro, è proseguito il sostegno al secondo anno del quadro convenzionale, attraverso i contributi deliberati per il Piano Attuativo 2010, comprendente il Progetto di ERP di Ateneo e il Supporto al processo di Internazionalizzazione dell’Ateneo e promozione dell’Alta Formazione. Secondo anno della Convenzione 2009- 2011 stipulata il 1° febbraio 2010 tra la Compagnia, l’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’Istituto Banco di Napoli – Fondazione che prevede un finanziamento totale di 5.350.000 di euro. In particolare, sono stati approvati gli stanziamenti per i seguenti progetti: • Grandi Biblioteche dell’Ateneo; • FORGIARE (FORmazione GIovani Alla RicErca)”; • FARO (Finanziamento per l’Avvio di Progetti Speciali); • OPENSCIENCE (Laboratorio per la divulgazione scientifica e culturale con tecnologie innovative); • CSEF (Centro di Studi in Economia e Finanza); • ARFAEM (contributo per i Master CER, MEF e MUSM per l’a.a. 2010-2011 e contributo per l’attività dell’Associazione).
  • 30. 26
  • 31. particolare al processo di internazionalizzazione dell’ateneo: entro l’autunno sarà avviata una richiesta di finanziamento all’UE nel quadro della linea di intervento PEOPLE per attrarre e valorizzare i giovani ricercatori dell’area europea della ricerca. Un’ultima area di intervento riguarda le Infrastrutture di interesse generale, in particolare il Sistema Informativo d’Ateneo, i servizi per studenti e ricercatori e l’acquisizione di materiale bibliografico on line, di vitale importanza in un’università di ricerca. Benché sia prematuro valutarne gli effetti, occorre da subito rilevare come la convenzione garantisca all’università, nonostante la crisi, un flusso costante di fondi su base pluriennale ed eviti la concertazione individuale. È ferma convinzione dell’università che la strada avviata con la Compagnia debba essere centrale non solo in questa, ma più in generale in tutte le iniziative dell’ateneo che comportano la necessità di adeguate procedure di analisi, monitoraggio e valutazione della spesa e dell’attribuzione dei finanziamenti. Il futuro della collaborazione tra università e Compagnia dovrà, infatti, mettere in primo piano, in misura sempre più crescente, il processo di verifica dell’efficacia degli interventi per creare un circolo virtuoso di moltiplicazione delle risorse. Vice Rettore per la Ricerca dell’Università di Torino La Compagnia di San Paolo ha stanziato nel 2010 9.000.000 di euro a sostegno delle attività previste nell’ambito della Convenzione con l’Università degli Studi di Torino. La convenzione tra Università di Torino e Compagnia di San Paolo è uno strumento innovativo per la gestione dei finanziamenti destinati all’ateneo. Il notevole impegno finanziario (9 milioni di euro/anno per un totale di 27 milioni di euro) conferma l’attenta politica di sostegno della Compagnia nei confronti della ricerca e dell’istruzione superiore e il riconoscimento del ruolo primario svolto dall’università nello sviluppo economico e sociale del territorio. Due linee di indirizzo fondamentali guidano l’operato del Comitato di programmazione e monitoraggio che cura l’attuazione delle attività convenzionali: la centralità delle procedure di valutazione e la ricerca di un effetto moltiplicatore sugli investimenti. Gli interventi nell’area Didattica e Alta Formazione sono rivolti alle Scuole di Dottorato, con risorse destinate al finanziamento di borse di studio aggiuntive e all’addestramento alla ricerca dei dottorandi, alla Scuola di Studi Superiori e ad alcuni Master Universitari con forte impatto territoriale e professionalizzante. Per l’area Ricerca Scientifica sta per chiudersi un primo bando per progetti di ricerca di ateneo su linee tematiche prioritarie per la Compagnia e su temi liberi per un totale di 7,2 milioni di euro con la finalità di aumentare l’efficacia operativa dei finanziamenti riducendone la frammentazione. Il bando si caratterizza per la rigorosità e la trasparenza del processo di selezione, interamente affidato a valutatori esterni all’Ateneo e curato da due panel internazionali di esperti di cui fanno parte alcuni scienziati inseriti nella classifica ISIHighlyCited.com della Thomson-Reuters, che raccoglie i ricercatori con il più alto numero di citazioni scientifiche. In quest’area si è prestata attenzione testimonianza di... Adalberto Merighi
  • 32. 28
  • 33. senso di un tempo. Ci sono le utilities, un comparto promettente. Nell’ottobre 2010 abbiamo presentato una ricerca sulle quattro grandi torinesi, alle prese con un processo di trasformazione dagli esiti anche sorprendenti. La discarica di Basse di Stura, per fare un esempio, grazie a un sistema di captazione dei biogas, genera 100 milioni di kilowattora all’anno, in pratica il fabbisogno energetico di 58.000 famiglie, con i relativi utili per l’azienda proprietaria. E continuerà a produrre per vent’anni. Una chiara metafora del fatto che le opportunità si annidano nei posti più insospettabili. Nulla si distrugge e tutto si trasforma… In fondo è così, e poi le letture dello stesso fenomeno possono essere assai diverse. Penso al settore dell’arte contemporanea, uno dei nostri filoni di interesse più stabili: noi lo osserviamo non tanto come oggetto di consumo, semmai come fonte di diversificazione della base economica locale, come elemento di un sistema. Torino Nord Ovest ha tra i suoi committenti soggetti privati e decisori pubblici, ai quali consegna i risultati di studi che cerchiamo di condurre con una grande attenzione all’aspetto divulgativo. Ma, chiaramente, questi risultati non sono prescrittivi. Un rammarico, certo, per chi come Annalisa Magone fa le cose con la mente e con il cuore. Presidente e amministratore delegato Torino Nord Ovest s.r.l. impresa sociale La Compagnia di San Paolo ha sostenuto, tramite l’Associazione Torino Internazionale, la nascita di Torino Nord Ovest s.r.l. impresa sociale con un contributo di 185.000 euro. Non è ormai più cosa rara che una donna rivesta la massima carica in un’organizzazione e Annalisa Magone, torinese, 37 anni, laurea in Scienze della Comunicazione e grinta da vendere (“Sono una stakanovista” si definisce), ben merita questo ruolo. Non è nemmeno cosa rara che nel Consiglio di Amministrazione su cinque componenti più della metà siano donne, specie se l’ente è nato solo nel luglio del 2010. È più raro però che tale ente porti il nome della città in cui opera ed è certamente cosa unica il fatto che la città sia al centro dell’interesse non solo professionale, ma anche e soprattutto affettivo di questa istituzione. “Sono terribilmente torinese – rivela Annalisa – perciò amo e odio la mia città allo stesso tempo. È un posto in cui si vive bene, e non mi pare un caso: è un esempio di integrazione riuscita, sa cambiare, può vantare proprie competenze. Può e deve rimanere una città di produzione, anche se del tutto diversa dal passato”. E qui entra in gioco Torino Nord Ovest… Certo, perché siamo un centro di ricerca sociale ed economica, non accademico, pur appoggiandoci a ricercatori dell’Università nelle varie discipline, che riuniamo in reti a seconda degli scopi delle nostre indagini. L’obiettivo ultimo del nostro lavoro è tratteggiare modelli che aiutino a comprendere le dinamiche in atto nel tessuto della città, portando una nostra opinione, alzando il velo sui problemi. E così si potrebbe combattere la crisi… A Torino e nel Nord Ovest, pur sofferenti, si possono trovare realtà produttive e forze innovatrici tra le più importanti del Paese. Iniziando dalle medie imprese, soggetto chiave per lo sviluppo in un’area che non può più contare sulla grande industria nel incontro con... Annalisa Magone
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  • 35. applicazioni della fisica e della chimica nella sanità: cose di utilità quotidiana, insomma, che partono dalle ricerche scientifiche più avanzate. Per il pubblico c’era il programma “Science in the city”, un nome spiritoso, ma la faccenda è stata seria: in piazza Castello, Carignano, Carlo Alberto, al Circolo dei Lettori e nel cortile di Palazzo Carignano i premi Nobel parlavano con la gente, che ha dimostrato un entusiasmo e una partecipazione straordinari, ben 75mila presenze stimate. E tanti nuovi stimoli… Eh sì. Il caso di Elena Cattaneo è illuminante. Lei è una delle maggiori ricercatrici in Italia nel campo della genetica e lavora a Milano. Dopo ESOF mi ha detto che era esausta ma elettrizzata, perché aveva raccolto un’infinità di idee e stimoli nuovi per continuare e ampliare le sue ricerche. Se è stato così per lei, che è una affermata, figuriamoci per un giovane all’inizio della sua carriera. Eppure in Italia i finanziamenti alla ricerca scientifica scarseggiano… Non credo che il punto sia la mancanza di finanziamenti. Il problema è a monte, in una disattenzione culturale cronica verso la scienza: non è un accessorio, bensì una colonna portante nella società moderna, in grado di dare soluzioni per uscire dalla crisi, per esempio studiando modi nuovi e intelligenti per produrre energia. Scientific programme coordinator ESOF2010 – Euroscience Open Forum La Compagnia di San Paolo ha sostenuto il progetto Esof2010 con un contributo complessivo di 1.370.629 euro. “La matematica ti dà una attitudine alla precisione, è vero, ma sfrena la fantasia, è un campo di spazi infiniti. Insomma ti da un’apertura intellettuale al nuovo e al magnifico...” Così racconta Luigi Civalleri, un matematico che ha fatto della divulgazione scientifica la sua professione. Nato ad Alessandria, laurea alla Normale di Pisa, 44 anni portati con ironia – “mi definiscono ancora «giovane», ma io mi considero un uomo di mezza età” – dopo varie esperienze all’estero e in altre città italiane, Civalleri ha deciso di mettere radici a Torino. Perché proprio a Torino? La mia esperienza di lavoro con ESOF è stata un’avventura faticosa ma emozionante, che mi ha legato a Torino e mi ha fatto conoscere questa bella città, seconda a nessun’altra per proporsi come città di scienza a tutto campo, con importanti centri di ricerca e una forte attenzione all’innovazione. Con ESOF2010 Torino si è inserita in un circuito di grandi città di ricerca e di scienza, dopo tappe come Stoccolma, Monaco e Barcellona. Uno dei lasciti di ESOF è il rafforzamento della fiducia nei propri mezzi, una consapevolezza in se stessa che la città ha iniziato a scoprire con le Olimpiadi. ESOF dunque è stata un richiamo per studiosi e pubblico… Nei giorni di ESOF, dal 2 al 7 luglio 2010, a Torino c’era tutta la scienza europea e molti studiosi venivano da Stati Uniti e Giappone. Citerei ad esempio le Keynote Lecture, tenute da 23 studiosi di grande fama, un terzo dei quali donne; tra loro anche quattro Nobel: Peter Agre, Kurt Wütrich, Harold Kroto e Ada Yonath. Il vasto programma ha facilitato scambi e contatti su temi, per esempio, come le incontro con... Luigi Civalleri
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  • 37. Patrimonio storico artistico Un’esperienza, gestita per esempio attraverso un bando pilota, quale quella innescata dalla Compagnia nelle Valli di Lanzo pare, in quest’ultimo senso, mostrare che anche aree ritenute marginali possono invece sviluppare energie culturali – e sociali – di inattesa portata, se aiutate a ragionare in termini di progetto territoriale e culturale integrato. Infine, non è mancata l’attenzione alle forme vitali anche se meno strutturate di creatività espressiva e artistica, alla quale si è accompagnata una riflessione volta a mettere in campo modalità efficaci e non dispersive di sostegno a un “ambiente creativo” di cui, specie nella realtà torinese, si intravedono segni interessanti di affermazione. La strategia della Compagnia nel campo dell’arte e del patrimonio storico artistico (ivi compresi i beni paesaggistici) ha visto confermato un impegno di lunga lena a favore di tre dimensioni sistemiche: l’intervento sul centro storico delle città di Torino e Genova, dove il sostegno ad interventi di riqualificazione e ridestinazione di importanti emergenze monumentali (Palazzo Reale, Palazzo Carignano, Palazzo Rosso) si salda a quello sulle collezioni museali e alla loro miglior messa in valore, con la formazione sempre più evidente di veri e propri distretti culturali integrati; il patrimonio storico artistico territorialmente diffuso, là dove emerga che beni considerati – spesso peraltro superficialmente – minori, rivestano in realtà significati profondi vuoi culturali, vuoi, e non in modo meno rilevante, di tipo sociale e talvolta comunitario; la fruibilità del patrimonio storico artistico nelle sue espressioni più e meno note a pubblici sempre più diversificati e complessi, attraverso modalità di accesso e di esperienza che incoraggino l’iniziativa del volontariato culturale e dell’associazionismo. Aree e Filoni tematici Numero iniziative Importo Incidenza % Patrimonio artistico e monumentale civile 15 3.074.300,00* 16,5 Patrimonio artistico e monumentale religioso 60 6.377.400,00 34,1 Beni paesaggistici 7 675.000,00 3,6 Valorizzazione del patrimonio culturale e attività espositive 39 8.276.782,00 44,3 Promozione della creatività artistica e contemporaneità 5 220.000,00 1,2 Enti strumentali 0 0,00 0,0 TOTALe 126 18.623.482,00 99,7 Convenzione Università degli Studi di Torino 1 63.353,52 0,3 TOTALE 127 18.686.835,52 100 (*) di cui 550.000 euro a valere sui fondi rimborsati dalla Fondazione.
  • 38. principali progetti realizzati 34 a quelle realtà che sono caratterizzate da un forte dialogo col pubblico, destinate a diventare luoghi d’aggregazione sociale non solo locale. ITINERARI, VOLONTARIATO, CULTURA È proseguito il sostegno a progetti di valorizzazione e fruizione del patrimonio storico artistico e paesaggistico del territorio sotto forma di visite e itinerari legati a molteplici luoghi d’interesse. Si è cercato di sollecitare l’associazionismo e il volontariato piemontesi sostenendo tredici iniziative, il 40% in più rispetto all’anno precedente. UN ESPERIMENTO PAESAGGISTICO A spasso tra i sentieri dell’antico mulino, progetto di riqualificazione sentieristica proposto dal Comune di Soprana (BI), ha rappresentato per la Compagnia l’opportunità di intervenire in modo sperimentale sul paesaggio. La zona del Biellese coinvolta, fortemente depressa dal punto di vista occupazionale e sociale, è caratterizzata da una natura ancora intatta che si è inteso rendere fruibile per un pubblico allargato. LA MOSTRA D’ARTE A VENARIA PER IL 150° DELL’UNITÀ d’italia Il sostegno all’attività del Consorzio di Valorizzazione “La Venaria Reale” si è concretato con la quota annuale di adesione e con il contributo straordinario a favore della mostra “La Bella Italia”, realizzata in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. CREATIVITÀ ARTISTICA GIOVANILE Si è confermato l’interesse a favore del contemporaneo e della creatività artistica giovanile attraverso il sostegno alle attività espositive di importanti istituzioni museali OBIETTIVO RESTAURO Si è conclusa l’esperienza del bando Cantieri d’Arte avviata nel 2002. In circa un decennio la Compagnia ha sostenuto 364 iniziative per oltre 21 milioni di euro. SANTA TERESA A TORINO Grazie agli esiti della campagna di indagini sostenuta precedentemente, è stato dato avvio, con un milione di euro, al cantiere di restauro della chiesa di Santa Teresa, capolavoro architettonico e artistico del centro storico cittadino. IL CENTRO DI GENOVA Oltre ai numerosi interventi a sostegno del recupero delle eccellenze del centro storico, a Genova la Compagnia ha erogato cinquecentomila euro per recuperare il prezioso chiostro della chiesa di San Bartolomeo nel quartiere di Certosa. UNA COMUNITÀ FATTA DI VALLI A seguito del Bando Valli di Lanzo, si è consolidato l’impegno della Compagnia nelle valli attraverso il finanziamento di nuove iniziative sul territorio e l’avvio di un tavolo di lavoro con i progetti finanziati nel più ampio progetto di coordinamento Nuove Prospettive per le Valli di Lanzo. ATTRAZIONE E AGGREGAZIONE DEI MONUMENTI CIVILI La Compagnia di San Paolo è intervenuta sul patrimonio civile del Piemonte attraverso il restauro, la riqualificazione e il recupero di una decina di beni d’interesse storico artistico e storico architettonico (ad es. Palazzo Alfieri ad Asti, Palazzo Gotti di Salerano di Cherasco, Ex Galleria Carlo Emanuele I a Torino) dando la precedenza
  • 39. del territorio e a iniziative ormai diventate punti di riferimento per la formazione di giovani artisti e curatori (Fondazione Spinola Banna per l’Arte, Fondazione Sandretto, Associazione Diogene). PROGRAMMA MUSEI NEL CENTRO STORICO DI TORINO In parallelo ai lavori di ampliamento degli spazi del Museo delle Antichità Egizie e di riqualificazione degli ambienti sede dell’Accademia delle Scienze, ha preso avvio nel 2010 il cantiere di restauro della Manica Nuova di Palazzo Reale destinata a ospitare le ricca collezione di dipinti della Galleria Sabauda. Un contributo essenziale è stato inoltre deliberato a favore della Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali per consentire di riaprire al pubblico gli appartamenti barocchi di Palazzo Carignano istituendo un nuovo percorso museale cittadino.
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  • 41. che quelle scelte avrebbero su una più larga scala urbana. Anche solo guardando al portafoglio di attività allegato relativo al 2010, si possono cogliere le forme in cui queste scelte sono state praticate, dal Quadrante nordest (con al centro la variante Barriera C’Entro), a quello sudovest (con al centro una piazza Mirafiori in divenire e l’innesto del proseguimento di Corso Marche). Ma il contributo dell’UCM ha toccato tutta la città di Torino e alcuni comuni dell’area metropolitana. Anche l’altro terreno di azione dell’UCM, quello della partecipazione, merita una riflessione attenta. Oggi quasi tutte le forme di partecipazione sembrano confermare un vecchio refrain dell’inizio degli anni Settanta: quando l’autogestione smarrisce la rivendicazione di un bene comune, si perde nella difesa di interessi sempre più particolari. Un Urban Center può lavorare sulla partecipazione? E come? Forse un possibile valore aggiunto consiste nell’offerta di conoscenza condivisa. Gli strumenti sono certamente il sito, i forum, gli infopoint, percorsi che illustrino quali attori stanno operando in aree centrali delle trasformazioni urbane, pubblicazioni che facciano percepire la lunga durata di processi e decisioni, incontri dove i cittadini possano costruirsi un’opinione, soprattutto accompagnare le trasformazioni con iniziative che aiutino i cittadini a comprenderne il senso, il significato, ma anche i tempi e le utilità comuni. Forse il vero valore aggiunto, culturale e politico, è far riemergere la decisione come un processo e la partecipazione come forma di dialogo informato. Esistono su questo piano strutture pubbliche e private che è essenziale coinvolgere e con cui il dialogo è stato fattivo (da Torino Internazionale all’ordine degli architetti, dal Collegio Costruttori al Circolo dei Lettori). Su questo piano si stanno aprendo anche interessanti forme di collaborazione internazionale. Direttore Urban Center Metropolitano di Torino La Compagnia di San Paolo ha sostenuto il progetto Urban Center con un contributo di 300.000 euro. L’Urban Center Metropolitano di Torino nasce per lavorare sulla qualità della città fisica. Questo per noi significa collaborare alla produzione di progetti urbani di qualità, ma anche al coinvolgimento dei cittadini e di tutte le forze vive della città a pensare la città che si trasforma. La città fisica e la città sociale sono facce di un’unica medaglia, dove politica, idealità ed interessi si confrontano. Proprio per questo siamo nati come una realtà “terza”: cioè non apparteniamo all’amministrazione, che pure ci sostiene, come ci sostiene la Compagnia di San Paolo. L’autorevolezza dell’Ucm, la sua stessa necessità “di esistere” non è scontata. Si fonda sulla capacità di una struttura tecnico culturale come la nostra di accompagnare in modo adeguato i progetti di trasformazione (studiarli, interrogarli, contestualizzarli, migliorarli) e di creare partecipazione. Un progetto deve “arrivare” all’Urban Center per scelta volontaria delle amministrazioni, dei promotori o dei progettisti. L’Urban Center non può sostituirsi né agli uffici tecnici, né ai progettisti. Ma siamo un partner pronto a discutere sulla qualità: detentori di istanze e di competenze, non di soluzioni o di pretese. La qualità urbana è un bene collettivo. Una struttura terza può, se sa assumere un’autorità che nasce solo dalla qualità delle proposte e delle forme del dialogo, contribuire a ricostruire questa consapevolezza. Un ruolo che ha confini strettissimi. La parte in commedia dell’Urban Center consiste in un’elaborazione che verifichi le proposte, offra alternative, aiuti il dialogo tra gli attori, attrezzi le proposte in discussione. Il ruolo per questa parte di lavoro dell’Urban Center è di valore aggiunto e di costruzione del dialogo, la creazione di un piano, e forse di un ambiente, su cui le diverse complessità (specialismi, forme della decisione politica e amministrativa, diritti di cittadinanza) possono confrontarsi non sulle regole o i rispettivi interessi, ma sugli scenari e le ricadute testimonianza di... Carlo Olmo
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  • 43. insieme con il suo parco, un altro luogo di grande suggestione e potenzialità. E quindi il Centro del Libro nel Castello di Moncalieri sarà elemento catalizzatore di ulteriore attrazione… Il progetto del nostro Ministero, che vuole inserire nella cornice del Castello una delle sedi del Centro del Libro, offre un’opportunità straordinaria, perché farà arrivare a Moncalieri un turismo di qualità, fatto anche di professionisti e di specialisti. Ma anche perché renderà visibile ed essenziale un luogo fino a oggi quasi negato, eppure di straordinario fascino e ricchezza. In un momento di crisi finanziaria come questo, diventa essenziale far rivivere e rivalutare quella parte del patrimonio della nostra regione che è ancora riservata a pochi, trasformandola in una nuova risorsa. È il caso del Castello di Moncalieri, la cui fruizione da parte del pubblico è stata negli anni limitata, anche per la necessità di rispettare le esigenze di sicurezza del Battaglione dell’Arma dei Carabinieri che vi ha sede. Poi, purtroppo, c’è stato l’incendio… Nel 2008 l’incendio ha puntato l’indice su un problema. La Soprintendenza aveva già da tempo progetti su Moncalieri ma l’incendio ha reso indispensabile accelerare i tempi e trovare le risorse. Grazie all’impegno congiunto del nostro Ministero, di Arcus e di quello straordinario partner che è la Compagnia, per il Castello di Moncalieri si apre un nuovo scenario: il torrione sarà restaurato e gli appartamenti danneggiati potranno recuperare come e meglio di prima il loro bell’aspetto. Definirli belli non è una banalità: quello che io vorrei, infatti, è contribuire a far conoscere e capire il valore e il significato del bello. Senza questa sensibilità si perde una grande parte della nostra storia più autentica e anche un po’ del senso della vita. Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici - Piemonte. Castello di Moncalieri: restauro degli Appartamenti Reali e creazione del Centro Nazionale del Libro La Compagnia di San Paolo ha sostenuto nel 2010 il restauro del Castello di Moncalieri con un contributo di 2.000.000 di euro. A Palazzo Chiablese, sede della Soprintendenza, non riesce a passare davanti a un dipinto, un arazzo o un semplice stucco senza raccontarne qualche episodio della storia, del restauro o del recupero: è sempre sul campo. Laureata in architettura e con trent’anni di carriera in Soprintendenza, Luisa Papotti, nel suo settore, conosce e ama i tesori di questa regione come pochi altri. Dopo Urban Center ecco il Centro del Libro nel Castello di Moncalieri: due interventi della Compagnia che in comune sembrano avere solo una assonanza nel nome. E invece… E invece sono due esempi interessanti, perché spiegano come la Compagnia sappia sostenere interventi in ambiti diversi dell’arte eppure sempre con attenzione a quei programmi di ricostruzione di un tessuto urbano e sociale che passano attraverso la riorganizzazione e la tutela del patrimonio architettonico. Su Urban Center Metropolitano si è già espresso il direttore Carlo Olmo. Io che sono innamorata di Moncalieri… Ecco, sì, parliamo di Moncalieri. Quel castello è in un posto magico. Già i longobardi lo avevano individuato come luogo ideale per vivere. Nei secoli è sorto e si è ampliato con una doppia anima, quella ferrigna di luogo di difesa e quella ariosa e domestica di luogo di villeggiatura. Questa dimora, come altre sulla splendida collina di Torino, era uno dei luoghi dell’otium della corte sabauda. Da anni le Soprintendenze lavorano al recupero delle residenze, ma oggi è necessario fare un passo in più: restituire loro un ruolo pubblico importante, valorizzando le loro tante particolarità. La “regia” del nostro Direttore Regionale, Mario Turetta, è molto attenta a questo aspetto e nel caso di Moncalieri ci ha dato un obiettivo puntuale e stimolante: quello di ricucire lo strappo tra la città e il suo castello, recuperandolo e restaurandolo, ma soprattutto restituendolo alla cittadinanza incontro con... Luisa Papotti
  • 44. 40
  • 45. Aree e Filoni tematici Numero iniziative Importo Incidenza % Musica Teatro Danza 23 4,715,000,00 31,9 Bando Arti Sceniche 80 4,005,000,00 27,1 Cinema e media visivi 18 1,464,000,00 9,9 Archivi e biblioteche 11 840,500,00 5,7 Promozione del libro e della lettura 29 1,601,000,00 10,8 Ricerca e formazione nelle discipline umanistiche 28 1,835,954,00 12,4 La memoria del ‘900 3 310,000,00 2,1 TotalE 192 14,771,454,00 100 Attività culturali Il tema della manutenzione della memoria territoriale, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Torino, ha costituito il quadro dei progetti sulle collezioni archivistiche e documentarie, mentre il Bando Arti sceniche in Compagnia ha confermato un ruolo importante di induzione di qualità, oltreché di cofinanziamento, della produzione delle discipline teatrali, musicali e coreutiche nelle regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; il programma Nati per leggere ha fatto molto per affinare pratiche efficaci di avvicinamento alla lettura tra i più giovani. Lo specifico torinese della cultura cinematografica ha visto la Compagnia attiva a sostegno del Museo del Cinema ma anche disponibile ad aiutare sviluppi nel campo della creatività digitale e di quel settore culturale che essi possono configurare. Il sostegno alle Attività culturali da parte della Compagnia nel 2010 si è articolato nei settori della riscoperta, conservazione e manutenzione dei beni archivistici e librari; nella produzione artistica da parte di enti ed istituzioni culturali nel campo delle performing arts e in quello dei “comportamenti culturali”. Da questa tripartizione si coglie l’ispirazione unitaria dell’azione della Compagnia: aiutare lo sviluppo della produzione di conoscenza, anche e soprattutto a partire dai soggetti locali, favorendo la crescita della partecipazione al mondo della cultura da parte delle diverse fasce di popolazione; dunque una logica che accompagna in modo equilibrato l’offerta, ma anche la domanda di cultura. Il buon funzionamento di questo circuito, infatti, è la condizione che le risorse – sempre più rare – destinabili alla cultura non producano effetti positivi solo per gli addetti ai lavori o pubblici limitati; e che al tempo stesso un’azione potenziata di occasioni ed agenzie formative inducano un accresciuto interesse per la cultura, a partire dai bambini e dai giovani, con ricadute sulla qualità della vita sociale (e personale) ed anche sulla disponibilità dei cittadini a sviluppare domanda solvibile di beni culturali.
  • 46. principali progetti realizzati 42 ISMEL e workshop ANAI Piemonte) possa configurare nuove prospettive alla conservazione documentaria con soluzioni efficienti e tecnicamente avanzate, anche in vista del grande impegno che si è deciso di affrontare per creare a Torino la Casa degli Archivi del ‘900. NATI PER LEGGERE PIEMONTE Sostegno al progetto, in collaborazione con la Regione Piemonte, che nel 2010 ha posto l’accento sui piccolissimi lettori e quindi sulla collaborazione di tutti gli ambienti interessati (enti locali, biblioteche, asili nido, scuole per l’infanzia, operatori sanitari, famiglie). LE BASI DELLA MUSICA Progetti specifici, come Coralità e musicalità nella scuola piemontese dell’Associazione Cantascuola, si affiancano a sezioni dedicate in iniziative più ampie, quali le attività concertistiche degli allievi del Conservatorio di Torino e Atelier Giovani dell’Unione Musicale, che con i laboratori nelle scuole, i talenti emergenti e le sperimentazioni fa delle giovani generazioni le protagoniste degli spazi presso il torinese Teatro Vittoria. ARTI SCENICHE la Compagnia ha confermato il suo impegno con il Bando Arti Sceniche in una prospettiva indirizzata a selezionare nuovi approcci nella gestione e progettazione artistica. GRANDI ISTITUZIONI CULTURALI Medesima impostazione – innovatività nella programmazione ed efficienza gestionale – ha informato il rapporto con i grandi enti partecipati dalla Compagnia, Museo del Cinema, Teatro Regio e Teatro Stabile di Torino. ATTIVITÀ CULTURALI PER IL 150° DELL’UNITÀ D’ITALIA Oltre 1.000.000 di euro per progetti specifici, fra i quali spiccano l’80° Congresso Biennale Internazionale della Società Dante Alighieri a Torino, sul tema Unità d’Italia e unità linguistica, tra storia e contemporaneità e la mostra-percorso, a cura del Comune di Torino e dell’ISMEL, Cielo aperto su lavoro e industria. TECNOLOGIE DIGITALI E CULTURA Comunicare con i giovani utilizzando codici loro consoni negli allestimenti museali, come nel progetto biennale Turin-Earth; migliorare la conservazione e l’accessibilità degli archivi, come nel progetto Archivi Virtuali dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia di Milano; sviluppare nuovi strumenti di supporto alla ricerca (progetto INRIM Musa System); dare massima circolazione alle informazioni, come il sito del Centro Internazionale di Studi Primo Levi e sviluppare forme di creatività artistica, come ha proposto il VIEWfest a Torino, con una panoramica internazionale delle applicazioni della realtà virtuale, dell’animazione e delle tecniche interattive. ARCHIVI DEL CINEMA DOCUMENTARIO Progetto biennale Cinema e Industria della Fondazione Ansaldo, che ha rappresentato una novità per la collocazione territoriale, poiché con esso le azioni di valorizzazione degli archivi da parte della Compagnia – incentrate finora più sul territorio piemontese – si sono estese alla Liguria. IL FUTURO DEGLI ARCHIVI STORICI Sugli archivi, il loro significato e quindi la loro fruizione, la Compagnia ha iniziato un percorso di riflessione, che attraverso occasioni di confronto tra esperti (convegno
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  • 49. la parola è spesso ridotta a tattica divulgativa, è uno spazio creativo nel quale emerge la bellezza, che rappresenta un’ancora utile per dare forza ai sogni (soprattutto laici) di salvezza dello spirito. Ma la danza è una nicchia. Perché non è diventata un’industria culturale? Chi si occupa di danza è troppo spesso soltanto il coreografo della propria compagnia, e i suoi obiettivi sono comprensibilmente limitati. In questo contesto, Torinodanza cerca di essere più un progetto di sviluppo della disciplina che un contenitore di spettacoli. Il nostro ruolo è quello di camera di compensazione, nella quale devono armonizzarsi il riconoscimento dei valori internazionali e l’emergere del talento, la fedeltà ai “maestri” e la curiosità per le novità. Forse per questo il festival Torinodanza ha una media di posti occupati del 97%. In questi anni hai partecipato alla realizzazione di una integrazione con le programmazioni del Teatro Stabile. Di quale risultato sei maggiormente soddisfatto? Certamente dell’ottimizzazione produttiva: lo Stabile effettua uno sforzo per gestire Torinodanza sul piano organizzativo, tecnico e amministrativo con le forze delle quali dispone. Il processo di riflessione artistica e manageriale è sempre stato condiviso e consapevole: è un modello che meriterebbe una più attenta considerazione. Comunque è stato apprezzato e ci ha permesso di compensare una parte dei tagli al budget. Direttore Torinodanza La Compagnia di San Paolo ha sostenuto nel 2010 il progetto Torinodanza con un contributo di 500.000 euro. Quarantanove anni, bresciano di nascita ma di origini composite, Gigi Cristoforetti è arrivato a Torino nel 2002 con alle spalle una carriera di critico di danza, “ma – dice di se stesso – non sono un artista, bensì un programmatore” e aggiunge – quasi a voler smorzare la durezza di questa definizione – “e non mi occupo solo di danza”. Dotato di un’abilità dialettica di rara capacità persuasiva, Cristoforetti dirige Torinodanza con l’obiettivo di dare a questa istituzione sempre nuove energie. Ma secondo te, in tempi di tagli, la cultura può essere un punto di partenza per la rinascita dalla crisi? È difficile dare una definizione non banale di cultura. Potremmo dire che è il cantiere dell’identità di una società: quella storicizzata e quella in divenire. Tra i suoi compiti c’è proprio questo: riempire di senso il presente, saldando il passaggio tra passato e futuro. Una crisi è esattamente una frattura tra passato e futuro, che genera vertigine, malessere, sfiducia. Siamo tutti appesi al bisogno di un transfert, di un’identificazione nella bellezza e nella speranza. A questo (anche se “non lo si mangia”) non possiamo rinunciare ed è per questo che il prossimo programma sarà quasi completamente concentrato su quegli artisti che sanno mettere a disposizione dello spettatore visioni e bellezza. E allora che cosa rappresenta Torinodanza nel panorama culturale di Torino e del Piemonte? Il Piemonte è diventato in questi anni la regione della danza in Italia, legandosi all’Europa con coproduzioni internazionali e facendo nascere nuove compagnie e iniziative. La danza è la disciplina più saldamente agganciata a una possibilità di comunicazione concreta ed emotiva. In un panorama mediatico nel quale incontro con... Gigi Cristoforetti
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  • 51. della Fototeca del Centro Documentazione, ma senza tralasciare i rilevanti fondi iconografici. Nel 2010 sono stati avviati nuovi progetti comuni. Il Museo ha acquistato la raccolta Dal Garda alle Dolomiti, oltre 16.000 fotografie su ogni genere di supporto. Si tratta di una documentazione unica dedicata a un preciso settore delle Alpi, con un percorso temporale dagli anni Sessanta dell’Ottocento ai Cinquanta del secolo scorso. Gli urgenti interventi conservativi, di riordino e di schedatura, ancora una volta sono sostenuti dalla Compagnia di San Paolo, il cui costruttivo apporto permetterà di mettere il patrimonio a disposizione del pubblico nel corso del 2011. Parallelamente Museo della Montagna e Compagnia hanno organizzato – a Napoli e Torino – l’esposizione Dal Vesuvio alle Alpi, con il fondo conservato al Museo delle fotografie di Giorgio Sommer, noto fotografo operante a Napoli nella seconda metà dell’Ottocento. Un progetto che continua, si arricchisce e si articola, frutto di una collaborazione non casuale. Direttore Museo Nazionale della Montagna, Torino La Compagnia di San Paolo ha sostenuto nel 2010 il Museo della Montagna con un contributo di 154.000 euro. Il Museo Nazionale della Montagna, fondato nel 1874, dopo i restauri conclusi nel 2005 si è ulteriormente affermato grazie a un innovativo progetto che ha ripartito la struttura in tre aree d’attività complementari: un’area espositiva, una dedicata agli incontri e una alla documentazione, ognuna con ingressi autonomi per ottimizzare gli orari di fruizione da parte del pubblico. Per questo restauro, condotto all’inizio degli anni Duemila, fu rilevante l’apporto della Compagnia di San Paolo. L’Area Espositiva, ripartita tra le sale con allestimento permanente e quelle dedicate alle mostre temporanee, si integra con l’Area Incontri, che comprende anche la prestigiosa Sala degli Stemmi, affrescata nel 1893, e il ristorante/bar con una terrazza all’aperto. Sin dai primi decenni d’attività di fine Ottocento il Museo portò sempre grande attenzione alla propria missione di centro di studio e documentazione della montagna. Oggi, grazie all’incremento esponenziale del patrimonio, nell’Area Documentazione operano strutture con raccolte di proprietà o la cui gestione è stata delegata al Museo: il Centro Documentazione, la Cineteca Storica e Videoteca, la Biblioteca Nazionale CAI, il CISDAE (Centro Italiano Studio e Documentazione Alpinismo Extraeuropeo). In questo settore ormai da decenni si distinguono la collaborazione e il sostegno della Compagnia di San Paolo, con il supporto di molti interventi conservativi, anche attraverso la riproduzione digitale delle immagini, la riorganizzazione, il riordino, la repertoriazione e la schedatura. Interventi condotti con particolare attenzione al settore testimonianza di... Aldo Audisio
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  • 53. Aree e Filoni tematici Numero iniziative Importo Incidenza % Convenzioni atenei 2 437.811,96 8,2 Apparecchiature per ricerca, diagnosi e cura 4 2.048.100,00 38,3 Nuovi modelli gestionali 5 1.163.000,00 21,7 Prevenzione 2 325.000,00 6,1 Patologie a elevata complessità 5 1.330.000,00 24,8 Patologie a rilevante impatto sociale 1 50.000,00 0,9 TotalE 19 5.353.911,96 100 Sanità Il 2010, anno di transizione nel sistema regionale della Sanità, ha visto la Compagnia impegnata in quel quadro di obiettivi a medio termine polarizzati intorno ai principi generali della centralità della salute quale valore umano ma anche sociale ed economico, e la centralità del paziente quale titolare di un diritto ricompreso nella nostra Costituzione. La scelta strategica di operare in stretto raccordo con la programmazione regionale, al fine di evitare dispersione di risorse o incoerenza di realizzazioni, ha reso più complessa, alla luce della fase citata, anche l’azione della Compagnia, che tuttavia ha prodotto risultati significativi negli ambiti definiti prioritari. Con ciò intendiamo il settore dell’innovazione tecnologica e organizzativa, nella quale continuano a essere presenti ampie aree di recupero d’efficienza; quello delle aree specialistiche, focalizzato sulle patologie a elevata complessità e su quelle a rilevante impatto sociale; infine la fondamentale dimensione della prevenzione. Questi tre ambiti hanno costituito il perimetro di ammissibilità delle iniziative proposte al finanziamento e configurato una precisa fisionomia del ruolo della Compagnia in ambito sanitario contribuendo a rapporti di elevata qualità e chiarezza con il sistema.
  • 54. principali progetti realizzati 50 (“Prevenzione Serena”), è stato deliberato un contributo per l’acquisto di un sistema mammografico interamente digitale, che consentirà di raddoppiare il numero di esami eseguiti dalla struttura “Senologia di screening” dell’Azienda Ospedaliera, rendendola il nucleo centrale della rete cittadina, in grado di rapportarsi e interagire con le unità di screening attive presso le altre strutture ospedaliere presenti sul territorio; a conferma dell’attenzione riservata negli anni dalla Compagnia a favore del settore dei trapianti, sono stati deliberati due contributi per l’implementazione del Centro Trapianto di Fegato con un sistema di telemedicina e a favore della Struttura Complessa Anestesia e Rianimazione 9 (struttura presso la quale vengono ricoverati i pazienti trapiantati di fegato che richiedono cure intensive), al fine di consentire il completamento dell’informatizzazione del percorso seguito dalla cartella clinica di tali pazienti. FARMACOLOGIA E APPARECCHIATURE SCIENTIFICHE AD ORBASSANO A favore del Consorzio Piemontese per la prevenzione e repressione del doping e di altri usi illeciti dei farmaci di Orbassano – Torino (il cui laboratorio di tossicologia, primo in Italia, ha ottenuto l’accreditamento ai sensi della norma ISO/IEC 17025) è stato finanziato l’acquisto di apparecchiature destinate alla realizzazione di progetti (controlli su strada per l’accertamento di assunzione di sostanze stupefacenti su soggetti alla guida, indagini tossicologiche sulle vittime di violenze sessuali subite dopo l’assunzione involontaria di farmaci con effetto psicotropo, studio di marcatori proporzionali diretti per l’accertamento dell’abuso alcolico), al termine dei quali le nuove metodiche di analisi potranno essere messe a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale. CUORE, STAMINALI E FARMACISTA DI CORSIA AL MAURIZIANO A favore dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino: si è concluso l’intervento pluriennale – che nel corso di tre anni ha raggiunto un ammontare complessivo di 5.400.000 euro – finalizzato all’integrazione tra ospedale e territorio per la prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie cardiovascolari; è stato deliberato un finanziamento per l’acquisto di apparecchiature nell’ambito dell’attivazione del programma di trapianto di cellule staminali e terapie cellulari per patologie onco-ematologiche e per la medicina rigenerativa, anche nell’ottica di favorire la collaborazione tra la ricerca clinica sviluppata all’interno delle strutture ospedaliere e le istituzioni di ricerca presenti sul territorio (nel caso specifico, il Molecular Biotechnology Center dell’Università di Torino); è stato finanziato un contratto di formazione specialistica in Cardiologia nell’ambito del progetto Stratificazione del rischio di morte improvvisa nei pazienti affetti da cardiopatia ipertrofica, nella consapevolezza della scarsità di risorse destinate a livello nazionale a favore della formazione specialistica dei giovani medici; è stata sostenuta l’iniziativa triennale dal titolo: Il Farmacista di corsia nel Dipartimento di Area Medica, al fine di valorizzare un possibile strumento per l’attuazione della Clinical Governance all’interno del sistema sanitario, i cui principi sono, tra l’altro, evidenziati anche nell’attuale contesto normativo regionale. PREVENZIONE, TELEMEDICINA, TRAPIANTI ALLE MOLINETTE A favore dell’Azienda Ospedaliero– Universitaria San Giovanni Battista di Torino: nell’ambito del programma di screening mammografico della popolazione della Città di Torino e della Regione Piemonte
  • 55. AMBIENTE E SALUTE NEI PICCOLI A favore della Fondazione Internazionale di Ricerca in Medicina Sperimentale (FIRMS) di Torino è stato deliberato un finanziamento per la conclusione del progetto NINFEA – Nascita e Infanzia: gli Effetti dell’Ambiente, che rappresenta la coorte di nuovi nati più ampia i cui dati sono attualmente disponibili in Italia, coerentemente con l’accento posto nell’ambito del settimo Programma Quadro dell’Unione Europea (2007-2012) sugli studi longitudinali. PATOLOGIE DELLA LARINGE A favore dell’Azienda Sanitaria Locale Torino 5, è stata finanziata la realizzazione di un “Centro di diagnosi precoce delle patologie della laringe” presso l’Ospedale Santa Croce di Moncalieri, per potenziare l’offerta e consolidare l’alta competenza della struttura.
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  • 57. nel rapporto fiduciario che si instaura con i chirurghi. Ma non solo: le registrazioni/ archiviazioni di tutti gli interventi chirurgici servono per migliorare la qualità di vita del paziente in quanto rivedendo le immagini si possono perfezionare sia le tecniche chirurgiche sia l’assistenza post-operatoria e i trattamenti terapeutici. Dal punto di vista della didattica/formazione, Telemedicina significa permettere a tutti gli studenti/discenti, nonché ai medici, la presenza sul campo operatorio a distanza, senza compromettere la sterilità del sito, oltre alla possibilità di partecipare a teleconferenze e seminari: si migliora quindi la qualità della didattica con “ripercussioni positive” nel tempo sulla formazione dei giovani chirurghi. A ciò si aggiunge la possibilità di ottenere consulenze e second opinion in diretta con vantaggi per il paziente, per la tecnica, la ricerca e l’economia con un’ottimizzazione dei costi. Inoltre la collaborazione multidisciplinare che si può attuare con la Telemedicina conduce a una integrazione del patrimonio delle diverse competenze, con l’obiettivo ultimo della risoluzione del caso clinico e quindi del benessere del paziente. Attualmente si utilizza il Sistema per la rilevazione delle immagini e la registrazione degli interventi; i collegamenti per portare le immagini all’esterno della sala operatoria sono tutti predisposti e si sta organizzando l’attività didattica in diretta, teleconferenze e corsi di chirurgia. Da ultimo, e in sede di trattativa sindacale, si definirà l’attivazione della scatola, una specie di occhio elettronico che garantirà trasparenza a operatori e pazienti. Direttore Centro Trapianto di Fegato dell’Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista di Torino La Compagnia di San Paolo nel 2010 ha sostenuto l’implementazione con un sistema di telemedicina del Centro Trapianto di Fegato dell’Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni Battista di Torino con un contributo di 450.000 euro. Da novembre 2010 è operativo presso il Centro Trapianto di Fegato di Torino dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni Battista di Torino – di cui sono direttore – il Sistema di Telemedicina, un progetto innovativo che si colloca nelle nuove tecnologie applicate al mondo scientifico per migliorare l’efficienza e la qualità delle prestazioni mediche. Con poche e semplici “macchine” tutte collegate grazie alla Telemedicina (monitor, computer, telecamere, scatola nera, software e sistema di rete) si possono realizzare: • la didattica, la formazione e la ricerca a distanza (registrazioni video, teleconferenze e comunicazioni); • la registrazione/archiviazione degli interventi chirurgici con un sistema di sicurezza garantito da una scatola nera; • lo scambio interculturale e multidisciplinare di informazioni (consulenze, second opinion). Il bacino d’utenza a cui si rivolge il progetto, finanziato dalla Compagnia con un importo di 450.000 euro, è molto vasto e coinvolge diversi destinatari: operatori e pazienti per quanto riguarda l’aspetto propriamente clinico e di sicurezza; studenti, chirurghi, altri Ospedali/Università per quanto riguarda l’aspetto della didattica, della formazione e della ricerca. L’impatto atteso è molto ampio e il paziente rappresenta il fulcro del progetto. In primis la Telemedicina con la scatola nera accresce e rafforza la sicurezza del paziente e questo elemento risulta ancora più determinante testimonianza di... Mauro Salizzoni
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  • 59. l’attivazione di borse di studio e il potenziamento del settore della ricerca clinica. Dunque non solo macchine… Sarebbe uno spreco di risorse – prosegue – poter usufruire di tecnologie avanzate e sofisticate senza impiegarle anche nel settore della ricerca. Qui negli ultimi anni si fa anche attività scientifica di buon livello, con pubblicazioni e partecipazioni a congressi nazionali ed internazionali. Con il contributo della Compagnia è stato inoltre possibile finanziare una borsa di studio grazie alla quale una giovane dottoressa ha frequentato un master in elettrofisiologia all’ospedale di Circolo di Varese, diretto dal prof Jorge Salerno Uriarte e, nel contempo, il nostro laboratorio di elettrofisiologia qui al Mauriziano è stato accreditato per lo svolgimento della parte residenziale del master stesso. Ma non sempre è necessario andare lontano: qui a Torino abbiamo il Politecnico, polo d’eccellenza con cui stiamo definendo una collaborazione per lo studio e lo sviluppo di progetti di ingegneria medica. I pazienti come vengono a conoscenza di questa struttura all’avanguardia? In una regione come il Piemonte – spiega Stefano Grossi – caratterizzato da una popolazione con età media superiore a quella nazionale, le malattie cardiovascolari rappresentano più di altre una causa di morte. Abbiamo perciò svolto un’azione di formazione e informazione presso i medici di famiglia e i cardiologi. Gran parte dei pazienti sanno di essere accolti in un laboratorio di elevato standard tecnologico: il primo intervento con stereotassi di ablazione di fibrillazione atriale con approccio transepicardico, per esempio, è stato effettuato proprio qui. E in futuro? Ho seguito con la Compagnia – racconta Riccardo Bevilacqua – le due fasi di questo progetto. Ora stiamo realizzando la seconda parte: la sala chirurgica cardiovascolare ibrida, condivisa da cardiochirurghi e cardiologi interventisti. Anche in questo caso parliamo di una struttura operatoria di alto livello tecnologico, nella quale è presente un angiografo, ossia un’apparecchiatura radiologica che, integrata con il tavolo operatorio, consente di svolgere sia l’attività chirurgica tradizionale sia quella interventistica sotto controllo radiologico. A questo punto il dott. Grossi deve passare in sala stereotassi, dove inizierà un intervento di ablazione di tachicardia ventricolare. Il momento è delicato, ma il paziente è tranquillo: sa di avere la possibilità di una cura che in Italia è concessa a pochi altri, gratuitamente. La Compagnia di San Paolo ha concluso nel 2010 il Progetto interdisciplinare integrato ospedale-territorio per la prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie cardiovascolari con un contributo totale di 5.400.000 euro, di cui 2.700.000 euro per la creazione di una sala di elettrofisiologia dotata di un apparecchio di stereotassi e 2.700.000 euro per una nuova sala chirurgica cardiovascolare ibrida (in fase di realizzazione). Ha una lunga storia questo ospedale torinese, che ancora oggi tutti chiamano semplicemente “Mauriziano” ricordando il nome di un ordine cavalleresco fondato nella seconda metà nel Cinquecento dal duca Emanuele Filiberto di Savoia e a sua volta celebrazione del condottiero cristiano Maurizio, capitano della leggendaria Legione Tebea, martire nel terzo secolo e santo. Nel 1881 venne aggiunto il patronimico in onore di Umberto I di Savoia, a testimonianza della continuità di una dinastia diventata nel frattempo regnante dell’Italia unificata. Cosa rappresenta questo ospedale oggi per Torino? Il nostro Dipartimento – dice Maria Rosa Conte – è una della punte di eccellenza a livello regionale e nazionale per il trattamento delle malattie cardiovascolari. Il reparto si avvale di una équipe abbastanza giovane, in media 40 anni, ma molto qualificata. Qui, in sala di elettrofisiologia, siamo in grado di operare con la stereotassi, una strumentazione altamente sofisticata. È l’unico ospedale pubblico italiano, al momento, a disporre della macchina per l’ablazione delle aritmie cardiache, intervento che diminuisce la mortalità perché riduce il rischio di ictus nei pazienti che ne sono affetti. La sala e la stereotassi – che sulle macchine in uso altrove ha il vantaggio di ridurre l’incidenza del tamponamento cardiaco e anche di limitare l’esposizione sia del paziente sia degli operatori sanitari a radiazioni ionizzanti – sono tra le più importanti attrezzature acquistate con il sostegno della Compagnia di San Paolo, che ha costruito con noi un percorso integrato di acquisizioni di tecnologie ma, parallelamente, anche incontro con... Maria Rosa Conte Direttore del Dipartimento e della Struttura Complessa Cardiologia Stefano Grossi Direttore Medico Cardiologia, D3. Elettrofisiologia/Elettrostimolazione Riccardo Bevilacqua Primario Emerito Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano - Dipartimento Di Malattie Cardiovascolari - Torino
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  • 61. Politiche sociali prevenzione e sostegno a persone in difficoltà primariamente lavorativa, tramite alcuni strumenti che la legislazione ha posto in essere, come i voucher di lavoro, e interventi più complessi, quali la presa in carico di disoccupati da parte di enti specializzati nella riqualificazione e nella ricollocazione lavorativa. Di molte azioni è stato, come d’abitudine, partner prezioso l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, che ha visto allargare il suo campo d’azione dalle più tradizionali attività di solidarietà a quelle di partner della Compagnia in azioni progettuali innovative. Il settore di attività dedicato alla promozione della cultura delle donazioni e alle fondazioni di comunità ha confermato il principio assunto nelle Linee Programmatiche dell’alta variabilità delle esperienze e della pluralità dei modelli socio territoriali possibili: in questo senso si sono accompagnate e sostenute le realtà esistenti con modalità adeguate ai singoli casi, né si sono perseguiti progetti nuovi laddove mancassero condizioni locali credibili di sostenibilità. La consistente azione della Compagnia di San Paolo nel settore delle Politiche sociali ha confermato nel 2010 l’ampio e strutturato ventaglio di attività, cui, in ragione dell’acutizzarsi di più d’una condizione di rischio sociale dovuta agli effetti della crisi economica, si è aggiunta una linea di intervento destinata a contrastare gli effetti della perdita di lavoro e del rischio della disoccupazione prolungata. Ai motivi generali di ispirazione quali la tutela e l’emancipazione delle persone in difficoltà, che hanno generato i progetti di “innovazione sociale” – modalità di lavoro semi-operativa che ha portato la Compagnia a farsi imprenditore di cooperazione strategica tra i soggetti pubblici e privati impegnati a contrastare diverse tipologie di disagio sociale; all’attenzione alla “vulnerabilità sociale”, il rischio cioè per gruppi crescenti di popolazione di trovarsi in condizioni inattese di povertà a causa di un evento spiazzante – da una malattia alla perdita del lavoro, alla fine di un matrimonio – si è così sommato uno sforzo di Aree e Filoni tematici Numero iniziative Importo Incidenza % Domiciliarità 24 2.315.000 5,8 Sostegno all'età evolutiva 66 5.065.791 12,7 Percorsi di autonomia sociale 117 22.000.849 55,0 (di cui Programma Housing) 3.988.840 Cultura e promozione della filantropia 9 798.888 2,0 Spazio pubblico e socialità 7 417.500 1,0 Cooperazione allo sviluppo 4 856.972 2,2 Enti strumentali e partecipati 3 8.545.000 21,4 TOTALE 230 40.000.000 100
  • 62. principali progetti realizzati 58 COOPERAZIONE PUBBLICO-PRIVATO È diventato operativo il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Torino, la Compagnia di San Paolo e l’Ufficio Pio siglato alla fine del 2009, in base al quale la Compagnia ha destinato in modo concertato 4 milioni di euro a interventi e misure di contrasto alle fragilità sociali, a progetti nel campo dell’integrazione di persone straniere, alle politiche giovanili, all’uso sociale dello spazio pubblico, dell’istruzione, delle politiche abitative e di altre tematiche di welfare. SOSTEGNO AI RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ Grazie alla convenzione con Piazza dei Mestieri, che ha coinvolto anche l’Ufficio Pio e la Fondazione per la Scuola, è stato sostenuto un programma pluriennale di interventi che prevede azioni di orientamento e di sostegno (come ad esempio una “casa dei compiti”) rivolti a ragazzi con difficoltà di natura psicologica, cognitiva, familiare. SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE L’iniziativa Fondazioni4Africa che vede la Compagnia impegnata insieme ad altre tre fondazioni di origine bancaria e due fondazioni private nel campo della cooperazione internazionale è giunta alla conclusione della sua seconda annualità. Primi interessanti risultati dei due interventi: in Nord Uganda, a sostegno del processo di rientro delle popolazioni sfollate dai campi IDP (Internally Displaced People) verso i villaggi di origine per promuovere lo sviluppo locale sostenibile e la pace; in Senegal a favore dello sviluppo economico sostenibile delle popolazioni che vivono in aree rurali e suburbane del Paese. Importante si è rivelata la valorizzazione del ruolo attivo delle associazioni di migranti senegalesi in meccanismi di sviluppo tra l’Italia e le loro comunità d’origine. CONTRASTO ALLA CRISI OCCUPAZIONALE È stato incrementato lo stanziamento per misure di contrasto alla crisi occupazionale fra cui il Progetto Reciproca solidarietà e lavoro accessorio che ha offerto opportunità a oltre 800 lavoratori in stato di disagio, il Progetto Formazione per la Mobilità Professionale con l’obiettivo di realizzare 150 inserimenti lavorativi, l’intervento sperimentale di ricollocazione di lavoratori di aziende in crisi nel pinerolese grazie al quale sono state prese in carico circa 120 persone di cui più di un terzo è già stato ricollocato. È stato inoltre siglato il protocollo di intesa che ha dato l’avvio al Fondo Regionale di Garanzia per il Microcredito per sostenere attività imprenditoriali e di lavoro autonomo per soggetti non bancabili. PROGETTI DI INNOVAZIONE SOCIALE Si tratta di progetti in cui la Compagnia ha messo a disposizione non solo risorse economiche ma anche competenze dello staff di esperti esterni anche al fine di facilitare la nascita di reti e connessioni: • Il Bandolo, che opera a favore di persone che vivono un disagio psichico; • Logos, che si fa carico di aiutare l’inserimento sociale di adulti in uscita dal carcere; • NOMiS, a favore di minori stranieri devianti o entrati nel circuito penale; • YEPP, che attraverso lo sviluppo di reti anche a livello europeo favorisce il protagonismo giovanile; • +Spazio+Tempo, per migliorare i tempi e gli orari dei servizi pubblici a beneficio della qualità della vita dei cittadini di alcuni quartieri torinesi; • Approdo e Dafne, come risposta alle esigenze delle donne vittime di violenza e alle persone vittime di reati; • Tandem, per il trasporto di pazienti oncologici che devono sottoporsi a specifiche terapie ospedaliere.
  • 63. Comunitaria del Savonese. La modalità principale di azione è quella del sostegno alla formazione di realtà frutto di iniziative locali, fino all’intervento nella costituzione di fondi di dotazione e all’accompagnamento delle attività istituzionali nella fase di avvio. Nel corso del 2010 la Compagnia ha promosso un momento di riflessione su questo tema presso la nuova sede della Fondazione della Comunità di Mirafiori e ha sostenuto le attività dell’Istituto per la Donazione. RIFUGIATI È stata avviata un’azione sperimentale a beneficio di 40 rifugiati per interventi nella fase di seconda accoglienza, con prese in carico individuali finalizzate, tramite patti di reciproco impegno, all’affrancamento dall’emergenza e allo sviluppo di percorsi di pieno inserimento abitativo e lavorativo nel territorio piemontese. EDUCAZIONE AL RISPETTO DELLE DIVERSITÀ È stato sostenuto nei territori di Genova e Torino il Progetto Mus-e che si propone di educare i bambini delle scuole primarie caratterizzate da disagio culturale alla tolleranza e al rispetto della diversità, intervenendo attraverso l’uso di linguaggi non verbali come la musica, le arti visive, il movimento espressivo. I FONDI PER IL VOLONTARIATO E LA FONDAZIONE PER IL SUD La Compagnia ha accantonato nel 2010 più di 5,5 milioni di euro per i Fondi Speciali per il Volontariato e ha aderito all’accordo tra ACRI/ fondazioni di origine bancaria e Forum Terzo Settore volontariato siglato il 23 giugno 2010 che punta a una riorganizzazione del sistema di sostegno al settore. In base all’accordo, che intende inoltre assicurare continuità all’azione della Fondazione per il Sud, sono stati accantonati per la Fondazione stessa 2,2 milioni di euro (deliberati nel 2011). FILANTROPIA DI COMUNITÀ Cofondatore dal 2005 di quattro fondazioni di comunità (Fondazione Comunitaria del Verbano Cusio Ossola, Fondazione Comunitaria della Riviera dei Fiori, Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, Fondazione della Comunità di Mirafiori) la Compagnia ha anche sostenuto la Fondazione
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  • 65. testimoniare che tutte le persone hanno lavorato ben di più e meglio di quanto la loro retribuzione non richiedesse”. La Giaretto – laurea in Lingue straniere ed esperienze nel settore turistico – ha gli occhi che si illuminano mentre parla della sua esperienza: “Si è creato un senso di appartenenza, una solidarietà e un affiatamento inediti. Queste persone hanno ricoperto ruoli importanti e complessi, spesso per la prima volta a contatto con il pubblico, in questo caso due milioni di pellegrini. Solo cinque di loro avevano meno di trent’anni. Gli altri avevano alle spalle successi e sconfitte, eppure tutti si sono dedicati a questo lavoro con slancio e passione”. Con i voucher del lavoro accessorio – riprende Baradello – si è data una “boccata d’ossigeno” a parecchie persone disoccupate ma è stata anche, e forse soprattutto, un’opportunità per dare un significato in più, un segno di solidarietà, a un evento particolare come l’ostensione”. La testimonianza di Giulia Separata da tempo, due figli adolescenti, 47 anni e una laurea in architettura inseguita ma mai raggiunta, è una tra le persone che di questi voucher ha beneficiato: “All’inizio ero intimorita per la novità, ma il direttore Maurizio Baradello e i suoi collaboratori sono riusciti a creare un clima positivo e appassionante. È bello, da torinese, essere stata protagonista di un evento così importante per la città, aver vissuto nuove esperienze e, magari aver anche gettato i semi per far germogliare in futuro un lavoro duraturo. Penso in sostanza di aver davvero ottenuto un arricchimento umano certamente maggiore di quello finanziario”. Dunque un lavoro accessorio, sì, ma non un lavoro qualunque. Comitato per l’ostensione della Sindone nel 2010 La Compagnia di San Paolo ha sostenuto nel 2010 il progetto “Iniziativa solidarietà e lavoro accessorio” con un contributo di 130.850 euro. Il Friuli, terra d’origine della sua famiglia, gli ha dato concretezza. Torino, città in cui è nato, gli ha offerto le basi per una brillante carriera di manager in ingegneria aeronautica: Maurizio Baradello, 50 anni di cui molti dedicati all’associazionismo cattolico, racconta: “Da volontario avevo partecipato alle tre precedenti ostensioni nel ‘78, nel ‘98 e nel 2000. Quando sono stato chiamato come direttore generale del Comitato organizzatore per un evento internazionale come l’ostensione della Sindone del 2010, avevo maturato tutte le competenze giuste. Per la prima volta mi sono trovato a tempo pieno dall’altra parte: 44 giorni di pacifica invasione da gestire con risorse che erano la metà di quelle dell’ostensione precedente”. “Ma certi compiti – prosegue – necessitano di un impegno che non può essere richiesto ai volontari. Così ho colto come una manna i voucher per prestazioni di lavoro accessorio. Con questa soluzione ho potuto arruolare 39 persone, 16 donne e 23 uomini, che per i motivi più diversi erano disoccupati e che hanno prestato una attività lavorativa retribuita, coadiuvando i volontari”. La legge oggi (art. 70 del d.lgs. 276/03 aggiornato dalla Finanziaria 2010) prevede questa forma di lavoro… Certo, però il merito della Compagnia di San Paolo è stato di aver saputo tempestivamente cogliere questa opportunità e di aver stanziato risorse messe a disposizione di particolari enti, quali appunto il Comune di Torino, per il pagamento dei cosiddetti voucher a fronte di lavori che sono stati definiti accessori ma che, come nel nostro caso, possono essere anche rilevanti. In che senso? “Io ero lì tutti i giorni – risponde la giovane collaboratrice Roberta Giaretto – e posso incontro con... Maurizio Baradello e Roberta Giaretto
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