1. COMUNICATO STAMPA 14 gennaio 2012
OCCORRE REAGIRE!
Il pensiero e gli obiettivi per il 2012 dell'UCID
Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti del Friuli Venezia Giulia
Nell'attuale dibattito che sta animando la comunità cattolica italiana, e la società tutta, l'UCID,
Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti del Friuli Venezia Giulia, desidera proporre alcuni spunti
di riflessione e di possibile azione in merito alla situazione economica e sociale del nostro paese, il
cui livello di criticità è sotto gli occhi di tutti.
Sul territorio regionale, in questo periodo, continuano a susseguirsi numerosi incontri sui temi legati
alla crisi, alcuni organizzati con il contributo dell’UCID stessa. Il comune denominatore che li
contraddistingue è la certezza che nella società italiana, e non solo, alla fine del percorso che ci
prepariamo ad affrontare, nulla sarà più come prima.
La stagione di risanamento e di stabilizzazione dell’economia, e l’indispensabile recupero del
“capitale sociale” che ne dovrà garantire il mantenimento nel tempo, prefigura dunque un profondo
rinnovamento degli uomini, delle istituzioni e della società italiana.
Peraltro, si avverte ancora la presenza di una diffusa faziosità all’interno degli schieramenti politici
ed una forte resistenza per il mantenimento di posizioni e di privilegi, con il conseguente
prevalere degli interessi di parte rispetto a quelli orientati al Bene Comune.
E’ indispensabile la “chiamata” a nuove “persone di buona volontà”, ispirate ai valori cristiani,
disposte a impegnarsi in ogni campo, economico, politico e sociale.
In tali campi abbiamo necessità di apertura e modernizzazione da un lato, e di regole dall'altro,
nella società, nel mercato, nell’impresa, che tengano conto dei diritti della persona e che riportino
all’interesse generale. Regole, in particolare, che abbiano semplicità e unicità di applicazione e non
prestino il fianco ad interpretazioni o forzature a seconda di chi è chiamato a rispettarle o a farle
rispettare.
Da mesi, nella maggior parte dei membri della comunità cristiana si è prodotto un importante
cambiamento: siamo tornati a “guardarci dentro”, a cercare un senso nuovo di responsabilità,
consapevoli che quanto fino ad ora ci aveva sorretti non è più sufficiente. Questo senso di
responsabilità ci porta ad affermare la volontà e il dovere di reagire!
E per farlo vogliamo metterci in gioco ogni giorno, rispondendo all'esigenza di onestà, di
correttezza, di legalità, di professionalità, di meritocrazia, partecipando assieme al rinnovamento
della società.
Vogliamo e dobbiamo reagire allo stato di generale malaffare e corruzione, come traspare dalle
cronache quotidiane, che stanno costando al nostro Paese 60 miliardi annui (stima Corte dei Conti),
e che hanno determinato un grave e persistente indebolimento della società italiana tutta.
Ricordiamo a tale proposito che l’Italia è posizionata all’87° posto nella classifica 2011 della
“facilità di creazione d’impresa” redatto dalla World Bank (www.doingbusiness.org) ed al 67° posto
nella classifica della “percezione del livello di corruzione” (www.transparency.org): sono entrambe
montagne impervie da superare per portare l’Italia “fuori dalla crisi”.
L’UCID FVG vuole e deve contribuire alla risalita, proseguendo l’impegno individuale e dei vari
gruppi regionali a favore del lavoro e per l’integrazione delle sue varie componenti, secondo le linee
guida del Magistero Sociale della Chiesa che costituiscono la sua bussola, soprattutto a favore dei
giovani.
2. Siamo convinti che una società che non valorizza i giovani, che non ne favorisce l’autonomia
economica e la capacità di creare una famiglia, che non ne tutela e garantisce la qualità
dell'istruzione, sia una società destinata ad aumentare lo stato di povertà e di inferiorità rispetto ad
altri paesi europei.
Non possiamo, infine, non rilevare come la nostra pubblica amministrazione, ipertrofica e
burocratica, costituisca un freno che contrasta con il Bene Comune; lo stesso dicasi per la gestione
dei servizi pubblici: se governati dalla politica non possono perseguire obiettivi d'impresa e liberare
risorse da destinare ad altri scopi quali opere pubbliche, scuola, ricerca, famiglia.
Ci associamo, al riguardo, ai contenuti della lettera dello scorso dicembre dei Vescovi del Friuli
Venezia Giulia, indirizzata a politici e ad imprese, nella quale, considerato il peggioramento delle
condizioni di vita di famiglie e lavoratori nella nostra regione, si evidenzia come “Tutte le forze
economiche e sociali sono ormai coscienti che non ci potrà essere ripresa economica se non si
supera l'elefantiasi della burocrazia pubblica e l'eccesso di regole e paletti formali che paralizzano il
sistema economico”.
Riponiamo fiducia anche nell’azione del nuovo governo, che deve dare concretezza e risultati al
processo di risanamento e rinnovamento citato all’inizio, processo che ha bisogno della
condivisione e della volontà di tutti.
L’UCID vuole essere parte attiva e propositiva in questa fase storica, vedere e capire quanto
accade, al fine di ricercare, tutti assieme, un punto alto da cui guardare con fiducia al futuro.
Con questo pensiero ripetiamo l’esortazione di San Paolo nella lettera ai Romani: “nella speranza
siamo stati salvati”: è questo l’augurio e l’impegno per il 2012.
Roberto Gerin
Presidente UCID FVG