1. Qualità nella produzioneQualità nella produzioneQualità nella produzione Qualità nella produzione
l "l " idid itit ““per la "per la "gridgrid parityparity““
IngIng. Claudio Liciotti. Claudio Liciotti
info@brandonisolare cominfo@brandonisolare cominfo@brandonisolare.cominfo@brandonisolare.com
Roma, 14/09/2011Roma, 14/09/2011
2. Brandoni Solare S.p.A.Brandoni Solare S.p.A.
BrandoniBrandoni SolareSolare:: Produzione di moduli fotovoltaici di alta qualità
AttualeAttuale CapacitàCapacità produttivaproduttiva:: 55MW/anno
DipendentiDipendenti:: 64DipendentiDipendenti:: 64
Brandoni Solare S.p.a. Brandoni Solare S.p.a.p
‐ Manufacturing Plant ‐
Via Jesina, 3
60022 Castelfidardo (AN) – ITALY
Tel: +39 071 7206860
p
‐ Registered Office ‐
Via O.Pigini, 8
60022 Castelfidardo (AN) – ITALY
Tel: +39 071 78563
Fax: +39 071 7821023 Fax: +39 071 7826956
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4. Grid parity
Nella costruzione di un impianto fatto in ottica della Grid Parity deve
i i d i id i l d ll i
Grid parity
in ogni modo esser tenuta in considerazione la VITA delle componenti
dell’impianto
N ò tt l t t l lità d ll ti d ll’i i tNon può esser sottovalutata la qualità delle componenti dell’impianto
La qualità del modulo fotovoltaico che si va ad installare deve essere La qualità del modulo fotovoltaico che si va ad installare deve essere
presa in seria considerazionepresa in seria considerazionepresa in seria considerazionepresa in seria considerazione
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6. Q1 ‐ Qualità Progetto
Vediamo alcuni esempi di caratteristiche progettuali del modulo che hanno una forte ripercussione sulla qualità del
prodotto.
Q1 Qualità Progetto
Bussing Ribbon
Andiamo a vedere che differenza passa tra un bussing ribbon con una sezione di 5 mm x 0,2 mm e un bussing ribbon
con una sezione di 6 mm x 0,1 mm
Valori Alta qualità Bassa qualità
Spessore bussing
0 2 0 1
p g
ribbon [mm]
0,2 0,1
Larghezza [mm] 5 6
Sezione bussing
[mm2]
1 0,6
[mm2]
In condizioni di esercizio il produttore con bussing ribbon da 6 mm x 0,1 mm avrà perdite per carico resistivo maggiori.
Pur avendo valori di potenza rilevati in fase di collaudo identici in fase di esercizio le performance dei moduli sarannoPur avendo valori di potenza rilevati in fase di collaudo identici, in fase di esercizio le performance dei moduli saranno
differenti.
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7. Q1 ‐ Qualità Progetto
Celle 3 BB o 2BB
Da un’analisi fatta tra celle a 3BB e celle a 2BB
Q1 Qualità Progetto
Risulta che:
1) A parità di efficienza cella, i moduli con celle a 3BB hanno delle perdite in potenza per carichi resistivi < 1%
rispetto ai moduli con celle a 2 BBrispetto ai moduli con celle a 2 BB
2) Le stringhe prodotte con celle a 2 BB sono meccanicamente più stressate di quelle prodotte con celle a 3BB per
questioni di ritiri di dilatazioni termiche post saldatura
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8. Q1 ‐ Qualità Progetto
Vetro
La parte frontale del modulo è il vetro. È proprio il vetro che garantisce protezione alle celle.
Per i propri moduli la Brandoni Solare utilizza un vetro da 4mm che garantisce un elevata resistenza meccanica al
Q1 Qualità Progetto
Per i propri moduli la Brandoni Solare utilizza un vetro da 4mm che garantisce un elevata resistenza meccanica al
modulo durante le sollecitazioni meccaniche.
Alta qualità Bassa qualità
Inoltre, per garantire ottime performance al modulo, la Brandoni Solare utilizza un vetro di classe U1.
Vetro temprato 4 mm Vetro temprato 3,2 mm
I d li BRP6360064 XXX ifi i 5400 PI moduli BRP6360064‐XXX sono certificati a 5400 Pa.
N.B. il vetro frontale dei moduli a film sottile non è temprato.
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9. Q1 ‐ Qualità Progetto
Vetro
Il vetro Temprato è un vetro resistente agli urti planari.
Il bordo del vetro temprato e i suoi angoli sono il punto debole
Q1 Qualità Progetto
Il bordo del vetro temprato e i suoi angoli sono il punto debole
Alta qualità Bassa qualità
Inoltre, per garantire ottime performance al modulo, la Brandoni Solare utilizza un vetro di classe U1.
Vetro temprato
Con angoli smussati
Spigoli arrotondati
Vetro temprato
Con angoli non smussati
Spigoli vivi
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10. Q1 ‐ Qualità Progetto
Distanza tra celle e glass edge
Per poter garantire il doppio isolamento al modulo i contatti elettrici debbono essere ben protetti.
È vivamente consigliato che la distanza tra le celle/contatti e il bordo del vetro non sia inferiore ai 18 20 mm
Q1 Qualità Progetto
È vivamente consigliato che la distanza tra le celle/contatti e il bordo del vetro non sia inferiore ai 18‐20 mm.
Inoltre, per poter garantire al 100 % la safety class II, va fatto l’hipot test su ciascuno dei moduli prodotti.
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11. Q2 ‐ Qualità Materie Prime
Celle Policristalline/monocristalline
Analizzando i coefficienti di temperatura delle celle mono e delle celle poli risulta:
Q2 Qualità Materie Prime
Tipo Cella
Coefficiente 225Wp-Modulo a 70°C
Tipo Cella
temperatura
p
[Wp]
Q6LTT3 0 43%/K 181 4625Q6LTT3 0,43%/K 181,4625
Q6LM 0,47%/K 177,4125
Quindi i moduli con celle poli hanno un comportamento migliore rispetto alle mono in zone calde.
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12. Q2 ‐ Qualità Materie Prime
Celle Policristalline / monocristalline
Inoltre anche lo spectral response delle celle poli è migliore di quello delle celle mono:
Q2 Qualità Materie Prime
Ciò vuol dire che le celle poli lavorano meglio delle mono in regime di luce diffusa
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13. Q2 ‐ Qualità Materie Prime
Junction Box
Le scatole di Giunzione permettono di cablare i moduli fotovoltaici tra loro
Q2 Qualità Materie Prime
Parlando di connessioni in CC i contatti hanno un’elevata importanza.
Scatole di giunzione di bassa qualità hanno già mandato in fumo diversi impianti fotovoltaici.g q g p
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14. Q2 ‐ Qualità Materie Prime
Ribbon
I moduli fotovoltaici sono soggetti a continui cicli termici durante la loro vita.
Il ribbon che interconnette tra loro le celle deve resistere a “cicli a fatica”
Q2 Qualità Materie Prime
Il ribbon che interconnette tra loro le celle deve resistere a “cicli a fatica”.
Alta qualità Bassa qualità
Ribbon con limite di elasticità
del rame > 30 %
Ribbon con limite di elasticità
del rame < 20 %
Se nel ribbon di interconnessione tra le celle, sottoposto a cicli a fatica, si creano delle cricche
Si riduce la sezione del ribbon che fa passare la corrente generatap g
Si hanno dei surriscaldamenti localizzati
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15. Q2 ‐ Qualità Materie Prime
Backsheet
I moduli fotovoltaici sono soggetti a caldo umido.
Q2 Qualità Materie Prime
Il poliestere contenuto all’interno dei vari backsheet deve garantire per tutta la vita del modulo l’isolamento elettrico.
Il poliestere soffre fortemente il caldo umidop
Alta qualità Bassa qualità
B k h t t t t i t B k h t t t t i tBacksheet testato per resistere
oltre 2500 h di DHT
Backsheet testato per resistere
oltre 1000h di DHT
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16. Q3 – Controllo materie prime in ingresso
EVA
L’incapsulante utilizzato all’interno dei moduli fotovoltaici è in genere l’EVA.
Q3 Controllo materie prime in ingresso
L’EVA è un materiale molto critico composto da diversi componenti.
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17. Q3 – Controllo materie prime in ingresso
EVA
Le più grandi criticità di questo incapsulante sono:
1) Adesione al vetro e al backsheet
Q3 Controllo materie prime in ingresso
1) Adesione al vetro e al backsheet
2) Grado di polimerizzazione
Tali caratteristiche sono fortemente influenzate dalla composizione stessa del materiale.p
Controlli necessari:
1) Verifica grado polimerizzazione
2) Verifica adesione
Alta qualità Bassa qualitàq q
Controllo costante
del grado di polimerizzazione
con Gel content test o DSC
Controllo occasionale
del grado di polimerizzazione
con Gel content test o DSCcon Gel content test o DSC con Gel content test o DSC
Controllo costante
Adesione EVA / Vetro
E adesione EVA / Backsheet
Nessun controllo
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E adesione EVA / Backsheet
18. Q3 – Controllo materie prime in ingresso
Vetro
Il vetro deve proteggere le celle dalla sollecitazioni meccaniche ma deve far passare anche la radiazione solare
Q3 Controllo materie prime in ingresso
Alta qualità Bassa qualità
Verifica del grado di trasmissione luminosa
del vetro
Pura fiducia nel fornitore
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19. Q4 – Processi produttivi
Vetro
Il grado di pulizia del vetro ha un suo effetto sul grado di adesione dell’EVA al vetro stesso
Q4 Processi produttivi
Alta qualità Bassa qualità
Pulizia del vetro mediante lavavetri con Nessuna pulizia del vetro / pulizia con
acqua demineralizzata riscaldata
p / p
detergenti liquidi e carta
Saldature
La saldatura va ad influire sulla resistenza di serie del modulo.
Alt lità B litàAlta qualità Bassa qualità
Saldatura automatica Saldatura manuale
Resistenza allo strappo del ribbon Resistenza allo strappo del ribbonResistenza allo strappo del ribbon
> 1,25 N/mm
Resistenza allo strappo del ribbon
< 1 N/mm
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20. Q4 – Processi produttivi
Laminazione
L’uniformità di polimerizzazione dell’EVA in un modulo dipende molto dal tipo di Laminatore utilizzato. La
disomogeneità della temperatura del piano del laminatore influisce sull’uniformità della polimerizzazione dell’EVA
Q4 Processi produttivi
disomogeneità della temperatura del piano del laminatore influisce sull uniformità della polimerizzazione dell EVA
Alta qualità Bassa qualità
Disomogeneità temperatura Disomogeneità temperatura
Laminazione
l ff dd d l d l b d l l d f d l h
g p
< 2°C
g p
< 5°C
Il raffreddamento del modulo subito dopo la laminazione impedisce ritiri non uniformi dei materiali che compongono
il modulo stesso e quindi evita tensionamenti all’interno del laminato
Alt lità B litàAlta qualità Bassa qualità
Raffreddamento controllato ‐
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21. Q5 – Controlli prodotto finito
Hipot test
Il grado di isolamento elettrico non deve esser verificato solamente sul prototipo in laboratorio
Q5 Controlli prodotto finito
Alta qualità Bassa qualità
Hipot test in linea su tutti i moduli Verifica del grado di isolamento solamente
Collaudo
p g
sul campione inviato al laboratorio
Per collaudare un modulo fotovoltaico serve un simulatore solare.
Alta qualità Bassa qualità
Simulatore solare AAA Simulatore solare < AAA
Modulo di calibrazione fornito da
laboratorio di settore con ottimo grado di
Assenza modulo calibrazione
g
tolleranza di misura
Controllo periodico del modulo di
calibrazione
Nessun controllo modulo di calibrazione
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calibrazione
22. Attenzione ai particolari
Imballo
L’imballo dei moduli fotovoltaici non è un particolare insignificante ma qualcosa di veramente importante.
Gli stacking edge fanno si che
Attenzione ai particolari
Gli stacking edge fanno si che:
1) I moduli siano sempre solidali tra loro sopra al pallet
2) Danno rigidità meccanica al pallet
3) Permettono far viaggiare i moduli in verticale senza problemi.) gg p
Tenendo ben presenti studi fatti da centri di ricerca europei, è preferibile far viaggiare i moduli in verticale in modo
che questi non vengano danneggiati durante il trasporto per sollecitazioni oscillatorie.
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23. Certificazioni
Certicazioni “standard per i moduli” sono
IEC 61215
IEC 61730
Certificazioni
IEC 61730
Gli enti più “validi” per l’esecuzione di tali certificazione sono senza dubbio quelli rispondenti allo schema CB
dell’IECEE.
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24. Certificazioni
Vi sono però anche altri controlli più approfonditi che si possono fare sui moduli fotovoltaici
Ammonia resistance
CEI EN 61701
Certificazioni
CEI EN 61701
Una discriminante in più in tali schemi di certificazione è senza dubbio la Factory inspection
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25. Certificazioni
Sicuramente sono buon indizio della qualità del produttore anche gli schemi di certificazione di sistema
ISO 9001
ISO 14001
Certificazioni
ISO 14001
OHSAS 18001
EMAS
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