1. 18 aprile 2011
ofessio e
Un valido aiuto isico e psicologico
Il termine doula, proviene pro-
-
ralmente “schiava domestica”,
ovvero “donna che sta al ser-
vizio di un’altra donna”, che si
occupa del benessere della sua
padrona, assistendola durante
il parto e fornendole sostegno
emotivo e spirituale.
Il mito di Galati (vedi la pagina
seguente) fornisce la possibilità
di analizzare il parto non solo da
-
che, e soprattutto, psicologico.
Durante la gravidanza e nel mo-
mento del travaglio e del parto
la donna è assalita da molteplici
fenomeni psicologico-emotivi,
quali sensi di colpa, paura del-
-
lontà di trattenere e desiderio
di lasciare andare, a cui molto
spesso non viene data la giusta
rilevanza, privilegiando la cura
del corpo della neo-mamma più
e l’aspetto relazionale.
Oggi, i neo-genitori si trovano
spesso soli, senza l’appoggio
della rete parentale che un tem-
po garantiva un supporto pre-
zioso durante un momento così
delicato della vita.
-
ta una valida soluzione a questa
carenza “relazionale”.
Il termine viene reintrodotto negli
anni ’60, in America, ed identi-
-
nale, non medica, che attua la
pratica assistenziale individuale,
sia nel momento del travaglio
che del post-partum.
La doula che si occupa
dell’assistenza al travaglio
sta accanto alla donna, allevian-
done il dolore utilizzando il mas-
saggio e altre tecniche di sollievo
non mediche e non farmacologi-
che, per consentire la normale
progressione del travaglio. Sug-
gerisce posizioni più conforte-
voli, aiuta nel rilassamento e si
prende cura del respiro, le offre
appoggio quando sta parto-
rendo. Offre un valido supporto
emotivo, funge da intermediaria
tra i desideri della partoriente e le
esigenze del personale sanitario.
Quando il partner sceglie di esse-
2. aprile 2011
di Carmela Giordano
re la principale fonte di sostegno
emotivo, la doula può suggerir-
gli come agire per rassicurare e
confortare la donna. Inoltre, du-
rante un lungo e faticoso trava-
glio, può alternarsi con il partner
in modo che la partoriente ricevi
cure costanti e continuative.
La doula, che si occupa del
periodo del post-partum, vi-
sita la nuova famiglia a domici-
lio, l’aiuta nella riorganizzazione
quotidiana nel massimo rispetto
della loro intimità. Incoraggia e
sostiene i neo-genitori nel dedi-
carsi completamente al bambi-
no, si occupa di piccole faccende
domestiche e della preparazione
dei pasti. Promuove
e sostiene l’allatta-
mento al seno e, dove questo non
è possibile, sostiene altre modalità
che possono favorire un buon con-
tatto madre-bambino. Lavora sul
potenziamento delle abilità dei neo-
genitori e rassicura sui tanti dubbi
legati alla crescita del lattante. Ac-
compagna eventuali fratelli e/o so-
relle ad abituarsi alla nuova realtà.
La doula, quindi, parte dall’im-
portanza della umanizzazione
del parto; dona sostegno ade-
guato e non invasivo, sia alla
donna che al neo-padre; rassi-
cura ed aiuta a prevenire situa-
zioni di disagio, quali la depres-
sione post partum, le ansie e le
una valida
soluzione a questa ca-
renza “relazionale”.
parte dall’importanza della
3. 20 aprile 2011
Alcmena era in procinto di partorire Ercole. Gala-
ti si affannava, fuori e dentro la stanza del parto,
preparava i “panni caldi” e l’acqua bollente, ma
soprattutto soffriva con Alcmena. Il travaglio si sta-
va protraendo da giorni e Galati sentiva che c’era
qualcosa che non andava e che la situazione stava
volgendo al peggio. In effetti, Alcmena era incorsa
nelle ire di Era, legittima moglie di Zeus, che l’aveva
tradita ancora una volta con una mortale, Alcmena,
fecondandola. Stavolta, Era non era disposta a so-
prassedere al tradimento, erano in ballo motivazioni
politiche e dinastiche che glielo impedivano, era in
gioco il diritto di regnare su Tebe e certamente non
sarebbe stato Ercole. Ercole doveva nascere secon-
do, dopo il suo figlio legittimo. Era aveva ordinato a
Lucina, dea del parto, di incrociare le sue gambe ed
ostacolare Alcmena. Galati si accorse di tutto ciò,
elaborò, allora, uno stratagemma ai danni di Lucina,
permettendo il parto. Entrando nella stanza guardò
Alcmena e, congiungendo le mani, esclamò «Final-
mente ha partorito Signora. Che bellezza!». A que-
sto punto Lucina fu costretta a scavallare le gambe
per andare a vedere e in quel momento Alcmena,
liberata dall’impedimento partorì dando alla luce
Ercole, il più forte tra gli eroi.
Galati è quindi considerata la prima “Doula” della
storia.