1. n° 2-3/2019 Paese e DintorniANNO 11°- n°2-3 Dicembre 2019—Reg. Trib. Gorizia N° 4/08 dd. 27/09/2008—St.tip. IDEAGO s.a.s di V.Suligoj—vial IV Novembre 35/a Gorizia—apr.18—Direttore Responsabile Oliviero Furlan
2-3
2019
Turriaco
2. 2 Paese e Dintorni n°2-3/2019
L’editoriale:
Orgoglio Italiano?
di Annamaria Farfoglia—segretario Circolo PD Turriaco
O
rgoglio italiano.
Questo cam-
peggiava, su
sfondo tricolore, nello
schermo gigante alla
manifestazione del
centrodestra a Roma,
tante bandiere tricolo-
ri nella piazza.
Ma quanta verità può
esserci in questo?
Non dimentichiamo
che la Lega e Salvini
dicevano di non sentir-
si rappresentati da
questa bandiera che
serviva “per pulirsi il
sedere”; per non di-
menticare lo sbeffeg-
giamento al Papete
dell'inno italiano.
L'uso del tricolore per ottenere consensi, come
l'uso del crocifisso; una continua campagna elet-
torale sul “prima gli italiani”; una campagna con-
tro il diverso; un improvviso patriottismo ad uso e
consumo dei propri interessi.
No, non lo possiamo accettare: i patrioti sono non
solo i padri della Patria, ma siamo soprattutto noi
con le storie dei nostri genitori, dei nostri nonni
che hanno costruito pezzo dopo pezzo la nostra
Patria, dalla miseria, per rendere il nostro Paese
migliore, dopo una dittatura e una guerra che ave-
vano distrutto la libertà la democrazia di questa
Italia.
Nel bene e nel male, abbiamo sempre sentito il
tricolore e il nostro inno come la nostra casa,
con l’orgoglio per la nostra terra, la nostra demo-
crazia. Non dobbiamo dimenticare chi ha contri-
buito a tutto ciò, dobbiamo difenderci da chi ten-
ta di destabilizzare questo. Ci sono evidenti spie
di allarme, lo vediamo nei social: non è una cosa
terribile che la senatrice Liliana Segre debba es-
sere costretta ad avere una scorta? Colei che
già ha dovuto rinunciare alla propria libertà, per
il solo fatto di essere ebrea. Come può ancora
succedere tutto questo? La storia…. già non la
Paese e Dintorni
Direttore Responsabile: Oliviero Furlan
Caporedattore: Annamaria Farfoglia
In redazione: Marco Bearzi, Carla De Faveri,
Roberto Cettul, Lorenza Marani.
Numero chiuso per la stampa il 12/12/2019
Copertina di Giovanni Schiavon
Sommario
L’editoriale: Orgoglio Italiano?
di Annamaria Farfoglia pag. 2
Primi esiti di buona Amministrazione per tutti
di Enrico Bullian pag. 4
Love Is Love
di Carla De Faveri pag. 7
Monfalcone si sLega
di Riccardo Cattarini pag. 8
Senza personalismo né qualunquismo
di Marco Rossi pag. 10
La redazione del periodico “Paese e Dintorni” è aperta
agli interventi di associazioni e singoli cittadini che desi-
derassero apportare un proprio contributo al dibattito
politico e sociale.
Inviando il proprio articolo, gli autori si impegnano a
mantenere toni e contenuti nei limiti sanciti dalla legge
e ad assumersi la propria responsabilità sull’autenticità
di quanto scritto e sulla verifica delle eventuali fonti.
La redazione si riserva di pubblicare, nei tempi e negli
spazi consentiti dalle esigenze del giornale, i contributi
giunti in tempo utile, salvo diversa disposizione del di-
rettore responsabile.
3. n° 2-3/2019 Paese e Dintorni 3
ricordiamo più. Pensiamo
che ciò che abbiamo ac-
quisito sia scontato? Sono
rimasti in pochi ad aver
vissuto quell'epoca di in-
giustizie e noi abbiamo
difficoltà a tramandare le
memorie, a ricordare da
dove arriva la nostra de-
mocrazia; abbiamo persi-
no paura, ammettiamolo.
Paura di questo dilagare
dell’odio verso “l'altro”,
paura di perdere i diritti
avuti con le lotte in piazza,
sul posto di lavoro e all'in-
terno del Parlamento,
Un sospiro di sollievo
quando vedi 6000
“sardine” che si trovano in piazza, e allora pensi:
c’è speranza: la speranza nei giovani che con pa-
role semplici chiare riescono a fare breccia; la
speranza nelle nuove generazioni con cui lavora-
re per continuare ad essere un Paese aperto e
libero.
Dopo le ultime inchieste giornalistiche sui mezzi
usati su internet e sui social dal leader della Le-
ga e della destra vengono fuori eserciti fantasma
di fake account, usati per aggredire gli avversari,
staff mastodontici al servizio del leader.
Un’armata agguerrita e ben organizzata con l'o-
biettivo di eliminare il “nemico”, a qualsiasi costo,
per la vittoria del proprio candidato.
Tutto questo accade attraverso la rete: la batta-
glia è su questo campo
e se non sappiamo or-
ganizzarci rimaniamo
indietro; sì, certo, è im-
portante il contatto di-
retto con la gente e an-
che su questo punto
Salvini ce lo dimostra: i
suoi candidati sono
sempre in seconda fila,
lui davanti, e non im-
porta se poi chi vince
non è all'altezza del
ruolo, importante è de-
monizzare l'avversario
e promettere l'impossi-
bile.
Abbiamo perso come
sinistra il contatto con la gente comune con i loro
problemi con la loro sentire, abbiamo perso quel-
la piazza che era nostra, e quel luogo dobbiamo
riconquistarlo, iniziando magari proprio da Bolo-
gna, da Modena,.assieme con determinazione,
facendoci aiutare da chi è più vicino al popolo,
nelle piazze dentro le città , dentro il Paese e nel-
la navigazione su internet e social.
In questi anni, dalla nascita del PD, il partito si è
diviso in tanti satelliti, uno contro gli altri, spesso
nati per personalismi, in questo momento credo
ci sia bisogno di unirsi con convinzione per una
voce comune contro il sovranismo e contro que-
sta destra incalzante e perchè tante persone lo
chiedono perchè “la Lega non ci lega”.
4. 4 Paese e Dintorni n°2-3/2019
L
’Amministrazione comu-
nale di Turriaco propone
un resoconto sintetico
delle molte opere pubbliche in
corso di realizzazione.
Dopo aver inaugurato la cicla-
bile intitolata a Giorgio Gaber
che corre parallela a via Diaz e
aver ottenuto il riconoscimento
nazionale di “Comune ciclabi-
le” con 4 bike smile (su un
massimo di 5), nell’ottica di
interconnettere sempre più la
rete dei percorsi ciclo-pedonali
e favorire la mobilità sostenibi-
le, a breve verrà riqualificata
Via Garibaldi: si creerà una ciclabile di collega-
mento fra il passaggio Pertini e la ciclabile di via
Dante; si realizzerà un nuovo marciapiede dalla
canonica fino all’ex Consorzio Agrario (demolito
qualche anno fa), dove verrà creato un nuovo par-
cheggio pubblico (28 posti auto) non appena
l’area verrà ceduta dal privato; prima di questi
lavori, la nostra società partecipata Irisacqua so-
stituirà le condotte idriche in cemento amianto
con una nuova linea in polietilene, riducendo così
le perdite occulte e migliorando il servizio ai citta-
dini. Dopo alcuni mesi di sedimentazione del
manto stradale, Irisacqua procederà
all’asfaltatura della mezza carreggiata
interessata dagli scavi. Complessiva-
mente i lavori ammonteranno a quasi
400.000 €, ripartiti in parti quasi uguali
fra Irisacqua e l’Amministrazione comu-
nale, che peraltro beneficia di un contri-
buto di 80.000 € della Regione FVG.
Per quanto riguarda la viabilità,
l’Amministrazione comunale procederà
al rifacimento dei marciapiedi in Via Ro-
ma e alla riasfaltatura della via dal pani-
ficio all’attraversamento provinciale, con
un intervento mirato sull’incrocio
(introduzione di due isole) per far rallen-
tare la velocità di percorrenza ai mezzi
motorizzati e consentire a pedoni e ciclisti
l’attraversamento della ex provinciale in sicurezza
e in due tempi. Per queste opere
l’Amministrazione comunale investe 250.000 €,
di cui 180.000 € con fondi dell’UTI. Precedente-
mente, anche in questo caso, Irisacqua aveva già
sostituito le vecchie condotte idriche in cemento
amianto. Durante gli scavi era peraltro stata rin-
venuta una necropoli tardo-romana, che ha rap-
presentato da una parte un’importante scoperta
per un’epoca che non aveva lasciato quasi tracce
Primi esiti di buona Ammimistrazione per tutti!
A cura di Enrico Bullian Sindaco di Turriaco
5. n° 2-3/2019 Paese e Dintorni 5
a Turriaco, dall’altra un rallentamento
(giustificato) dei lavori.
Passando agli immobili, è invece iniziata la riqua-
lificazione energetica del municipio di Turriaco,
che prevede un investimento di 80.000 €. La co-
pertura della spesa avviene in parte con finanzia-
mento statale (50.000 €) e in parte con fondi pro-
pri (30.000 €). Possiamo dire che questi investi-
menti rappresentano il secondo step per ottenere
un efficientamento energetico rilevante della se-
de municipale, dopo l'installazione dei pannelli
fotovoltaici sul tetto effettuata lo scorso anno.
Infatti i lavori consistono nella sostituzione dell'or-
mai vecchia e datata caldaia con un generatore
di calore a gas a condensazione a maggior rendi-
mento. Inoltre, per massimizzare l'autoconsumo
di quanto prodotto dal fotovoltaico, verrà sostitui-
to l'impianto di condizionamento esistente con
uno di climatizzazione in pompa di calore, in mo-
do tale da utilizzarlo – ove necessario – anche
per la climatizzazione invernale degli ambienti, in
parallelo all'impianto idronico. Il nuovo generato-
re a gas installato sarà da 114kW, a cui si affian-
cheranno gli impianti in pompa di calore multi-
split per una potenza a -5°C di 31,96kW.
La principale opera in corso resta la riqualificazio-
ne completa della palestra di Turriaco che con-
sentirà il passaggio da una struttura senza tribu-
ne a un piccolo palazzetto, con la possibilità di
omologare il campo da basket e di suddividere la
molto ampliata area da gioco, destinandola an-
che a due associazioni contemporaneamente. È
già stato ricostruito il nuovo edificio con il comple-
to rifacimento delle strutture, della copertura e
degli impianti, l'inserimento di tribune per il pub-
blico e la creazione di un nuovo blocco
di spogliatoi a servizio anche dell'adiacente cam-
po sportivo. Il quadro economico del primo lotto,
praticamente terminato, è di 1.300.000 euro;
mentre il secondo lotto di 300.000 € è rimasto
sostanzialmente bloccato per alcuni mesi a causa
dell’apertura del concordato preventivo (pre-
fallimento) da parte della ditta incaricata dei lavo-
ri, verso la quale è risultato poi necessario rescin-
dere il contratto e procedere all’affidamento a
una nuova impresa scorrendo la graduatoria della
gara d’appalto. Saranno necessari ancora alcuni
mesi di lavori per fissare i pannelli di rivestimento
delle pareti e le controsoffittature, applicare le
resine sulle tribune, realizzare il parquet, ultimare
gli spogliatoi e riqualificare l’area esterna am-
pliando il numero dei parcheggi. Siamo a pochi
mesi anche da questo traguardo e auspichiamo
che la nuova ditta incaricata proceda spedita-
mente assieme a noi. L'opera vuole rispondere a
più di un'esigenza della nostra comunità, poten-
ziando il servizio sportivo e scolastico attuali e
aprendo nuove opportunità, soprattutto dal punto
di vista concertistico e culturale. Infatti le travi
lamellari in legno e i pannelli fonoassorbenti mi-
glioreranno l’acustica; le tribune, la nuova siste-
mazione degli spazi e dell’antincendio permette-
ranno di ospitare oltre 200 persone di pubblico.
Sulla copertura della palestra sono già stati in-
stallati i pannelli fotovoltaici con una potenza
complessiva di 19.90 KWp.
Il 16 novembre è stata invece inaugurata la pale-
stra ristrutturata delle "scuole medie" di Pieris:
parquet, pannelli fonoassorbenti sulle pareti, con-
trosoffitto, cappotto e coperture esterne l'hanno
6. 6 Paese e Dintorni n°2-3/2019
completamente trasformata da un punto di vista
estetico e del miglioramento acustico e dei consu-
mi energetici. I circa 750.000 € dell'opera sono
stati finanziati con fondi UTI e dei due Comuni pro-
prietari (San Canzian d'Is. al 70% e Turriaco al
30%).
L’Amministrazione comunale di Turriaco sta ge-
stendo un contributo regionale destinato all’UTI
per il finanziamento in materia di politiche di sicu-
rezza, per conto anche di altri 5 Comuni limitrofi
(Doberdò del Lago, San Canzian d’Is., Staranzano,
Sagrado e San Pier d’Is.). Si tratta di circa 63.500
€, per un progetto di valenza sovracomunale:
l’implementazione dei sistemi di controllo territo-
riale per la tracciatura del transito veicolare (i cd
“varchi targa”). Vengono previsti 4 varchi targa: a
Doberdò del Lago per visionare la strada del Vallo-
ne; a Sagrado come porta d’ingresso del Manda-
mento Monfalconese; a San Pier d’Is.-Turriaco
sull’ex provinciale all’incrocio di Cassegliano e a
Staranzano nei pressi della rotonda sull’ex strada
provinciale 2, salvo utilizzo di eventuale ribasso di
gara che potrà consentire ulteriori investimenti
presso altri comuni, quali San Canzian d'Isonzo. La
progettazione e l’individuazione dei punti di inter-
vento è avvenuta con il supporto dei Servizi Infor-
matici del Comune di Monfalcone, convenzionato
con gli altri Comuni coinvolti. Al fine di ottimizzare
il lavoro degli uffici e di razionalizzare le procedure
di gara e di affidamento lavori, i 5 comuni limitrofi
appartenenti all’UTI, dimostrando un’ottima colla-
borazione fra loro, hanno individuato il Comune di
Turriaco come ente titolato ad espletare le gare
per i 5 enti (una per la fornitura delle dotazioni in-
formatiche, l’altra per l’individuazione dell’impresa
installatrice), garantendo una più semplice “cabina
di regia”, con una ditta fornitrice e una
installatrice che opereranno in sinergia
con il nostro servizio informatico.
A queste risorse mandamentali, Turria-
co aggiunge ulteriori 14.500 €
(contributo regionale) per implementa-
re o migliorare i propri sistemi di video-
sorveglianza e dotare il vigile urbano di
uno scooter.
Fra i recenti interventi minori, possia-
mo annoverare l’acquisto di circa
21.000 euro di arredi per le nostre due
scuole comunali, investimento sempre
coperto da contributo regionale.
Infine abbiamo già le disponibilità fi-
nanziare per alcuni interventi che a
breve verranno progettati in via esecutiva e saran-
no realizzati a partire dai prossimi mesi. Citiamo in
particolare: circa 30.000 € che serviranno a ridefi-
nire e rendere più accogliente l’ingresso della
scuola primaria di Turriaco (lato via Cosani);
205.000 € per nuove recinzioni dei campi di calcio
e per la sostituzione delle vecchie lampade di illu-
minazione con quelle nuove a risparmio energeti-
co; 120.000 € per il completamento dei collega-
menti fra le ciclabili esistenti e la sentieristica del
Parco comunale dell’Isonzo, attraverso il Piano di
Sviluppo Rurale, progetto nel quale collaboriamo
con tante altre realtà territoriale, con capofila il
Comune di Grado.
Come vedete, il lavoro e i progetti sono tanti anche
per i prossimi anni!
7. n° 2-3/2019 Paese e Dintorni 7
Love Is Love
T
ra i diversi inter-
venti di riqualifica-
zione di spazi ur-
bani a Turriaco, l'utlimo
realizzato ha portato
all'installazione di due
panchine arcobaleno
nell'area verde di via
Torricelli che, nell'occa-
sione è stata intitolata a
Freddie Mercury, artista
britannico di origine Par-
si e di religione zoroa-
striana, uno dei più ce-
lebri ed influenti artisti
nella storia del rock,
frontman del gruppo
leggendario dei Que-
en.
PERCHÉ' UN GIARDINO
A FREDDY MERCURY?
Perché rispecchia i no-
stri valori: Freddie Mercury, all’anagrafe Farrokh
Bulsara, nato in Africa da genitori indiani di religio-
ne Parsi, da sempre è stato un outsider: straniero
in Africa, minoranza in India, rifugiato in Inghilter-
ra, diverso nel modo d’amare, outsidere quindi
anche nel panorama musicale britannico non an-
cora pronto ad accogliere la sua eccentricità, di-
scriminato anche per la sua malattia.
La sua è una vita tormentata e la sua diversità tro-
verà espressione nella sua produzione artistica, in
particolare nella complessità delle sue canzoni,
caratterizzate da numerose stratificazioni linguisti-
che e musicali. Grande talento vocale, esuberante
personalità sul palco, la silhouette con la giacca
gialla, il pugno alzato e il microfono a mezz’asta è
entrata tra gli archetipi della cultura pop del Nove-
cento: baffi e occhiali a specchio, t-shirt e pantalo-
ni attillati, ad evidenziare le forme, sono tipici ele-
menti del clone ovvero, nello slang LGBT, un gay
che imita, nell’abbigliamento e nello stile, il tipico
esponente della classe operaia, idealizzato ed i-
permascolino; un modo diretto per affermare libe-
ramente la propria sessualità.
PERCHÉ' LE PANCHINE ARCOBALENO?
Perché anch'esse rispecchiano i nostri valori. Le
panchine arcobaleno,
volute dall’Amministrazione Comunale, sono state
realizzate in collaborazione con i richiedenti asilo
ospiti nella nostra comunità, assieme
a Duemilauno Agenzia Sociale, e sono un modo
per affermare l'orgoglio LGBT (lesbiche, gay, bises-
suali o transgender), la lotta contro l'omofobia, il
di Carla De Faveri-vicesindaco e asessore alla cultura
8. 8 Paese e Dintorni n°2-3/2019
rispetto dei diritti civili senza discriminazioni di
genere o orientamento sessuale.
La cerimonia di intitolazione è avvenuta domeni-
ca 1 dicembre, in occasione della Giornata mon-
diale contro l’AIDS, istituita sin dal 1988
per sensibilizzare ed informare su questa sindro-
me e le malattie correlate.
Come ha ricordato Antonella Nicosia, Presidente
di Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia intervenuta
all'evento, nonostante i progressi della ricerca,
ancora numerose sono le vitime dell'AIDS, so-
prattutto per la mancanza di consapevolezza dei
rischi connessi alle malattie sessualmente tra-
smissibili; ancora diffuse le discriminazioni, che
nascono da pregiudizi e disinformazione. Il co-
mune di Turriaco ha voluto dare il proprio contri-
buto alla lotta allo stigma in ogni sua forma con
la migliore arma: l'amore, ricordando a tutti che
Love is Love.
La bandiera arcobaleno, progettata da Gilbert
Baker nel 1978, rappresenta la diversità di gay e
lesbiche di tutto il mondo. Il numero di strisce è
ridotto a sei e l’indaco cambiato in blu reale. Il
rosso simboleggia la vita, l'arancione la guarigio-
ne, il giallo la luce del sole, il verde la natura, il
blu l'armonia, il viola è l'anima.
A
vessi scritto queste quattro
righe, chiestemi con
l’affetto di sempre
dall’attivissimo circolo di Turriaco,
qualche mese fa, sarebbero state
piuttosto diverse.
Un tizio pittoresco in costume da
bagno, detto “Il Capitano” voleva i
pieni poteri per comandare sul
Paese, e sembrava un Paese abi-
tato solo da genere arrabbiata
che odiava i diversi per colore del-
la pelle o religione, disprezzava la
cultura e additava quelli che non
la pensavano come loro come
“zecche”.
Una destra violenta e spudorata,
mai vista prima.
Da noi, nella mia città che era sta-
ta chiamata, quando io ero bam-
bino “la Stalingrado d’Italia”, che, può piacere o
non piacere, ma è una definizione precisa, abbia-
mo perso, e forse non abbiamo ancora capito
perché.
Oggi Monfalcone è in mano a una destra
(nessuno dica centro destra, per favore, sono de-
stra destra) che talvolta è persino feroce e indos-
sa il vestito più truce, andando anche oltre il Ca-
pitano nella fare la faccia dura. Comanda una
Sceriffa che spesso fa sembrare il Capitano un
moderato.
Qualche esempio? Controlli a tappeto della Polizi-
a Municipale nei confronti di
stranieri, anche a notte fonda,
richieste di certificati impossi-
bili da ottenere nel Paese di
origine, illegittimi dinieghi di
permessi di ristrutturazione
per un edificio da adibire a
moschea, invito a segnalare gli
insegnanti di sinistra ad un
neocostituito ufficio comunale,
e vai così.
Tutto questo mi aveva creato
quasi una depressione.
Ma come è stato possibile,
continuavo a chiedermi. Ma
cosa abbiamo fatto di così tre-
mendo per lasciare un Paese
bellissimo come il nostro, una
Regione da sempre accoglien-
te e tradizionalmente aperta
per civiltà, cultura e abitudini come il Friuli Vene-
zia Giulia, un territorio da sempre dedicato al la-
voro come il nostro, in mano a questa gente?
Gente che ci sembrava non solo inesperta di am-
ministrazione, sarebbe il meno, ma rozza, semi-
natrice di odio e abituata ad insultare invece che
a dibattere, come noi facciamo da sempre.
Era così. Ma ogni tanto mi veniva in mente un
verso di una canzone (bisogna dire poesia?) di
Francesco Guccini, che è da sempre la colonna
sonora della mia vita. Canta Francesco: “Mica si
dice inverno se vien giù quel po' di neve, mica
Monfalcone si sLega
di Riccardo Cattarini Segreteria provinciale PD
9. n° 2-3/2019 Paese e Dintorni 9
finisce il giorno se di notte il sogno è breve”.
Aveva ragione lui: in quel mese di agosto, in fon-
do era estate, ha smesso di nevicare, e il Capita-
no se ne è andato, piuttosto sconcertato,
all’opposizione. Alla Festa nazionale dell’Unità ho
visto un Ministro, un nostro Ministro, prendere in
mano una chitarra e intonare una canzone che
comincia con quei versi, proprio quelli la: “una
mattina mi sono alzato …” e tanti si sono com-
mossi.
Saranno solo dei segnali, ma mica si dice inverno
se vien giù quel pò di neve.
In Europa ci presentiamo di nuovo con autorevo-
lezza, il nostro Paese non è più guardato con so-
spetto.
E’ vero, abbiamo perso una regione importante
come l’Umbria, ma nelle altre, Emilia - Romagna
e Calabria, ce la giochiamo, cosa impensabile
fino a poco fa.
Poi qualche ragazzo giovane riempie le piazze, di
studenti, di lavoratori, di casalinghe, di pensiona-
ti. Stipati, come le “Sardine”, dicono a tutti che
no, noi non siamo così, siamo democratici e ac-
coglienti, crediamo nei valori della cultura, della
parità di genere, siamo contro la violenza, non
insultiamo, non seminiamo odio, non vogliamo
pieni poteri, crediamo nell’Europa perché non
vogliamo più quei confini che ci hanno fatto sof-
frire per anni, siamo convinti che un ragazzo che
è nato, o ha studiato fin da piccolo in Italia sedu-
to nel banco accanto ai nostri figli sia italiano,
non gli guardiamo incolore della pelle. Siamo so-
prattutto in tanti!
Anche Monfalcone si “SLega”, con una grande
manifestazione regionale.
In Europa i sovranisti perdono le elezioni. In Un-
gheria Orban, il grande amico del Capitano, non
riesce a far eleggere il suo candidato sindaco a
Budapest, dove vince un democratico, in Spagna
i socialisti, nostri alleati in Europa, vincono le ele-
zioni di qualche settimana fa e sono ancora una
volta il primo partito.
C’è un popolo che riempie le piazze, che si fa
sentire, che vuole le stesse cose che vogliamo
noi. E’ il nostro popolo: siamo noi! Siamo quelli
che vogliono uscire da questo incubo, che non
hanno paura.
Nel novembre con più pioggia degli ultimi anni si
accendono, ancora fragili, ancora deboli ma vivis-
simi, dei raggi di sole.
Non facciamoceli scappare!
10. 10 Paese e Dintorni n°2-3/2019
L
'esperienza del governo
Conte II si rivela, settimana
dopo settimana, particolar-
mente travagliata, e questo tra-
vaglio sembra aver subito una
drammatica accelerazione dopo
la scissione di Italia Viva, forma-
zione che – arrancando decisa-
mente nei sondaggi, che le asse-
gnano una performance eletto-
rale decisamente marginale –
sta evidentemente tentando di
destabilizzare il PD e il Governo
per acquisire, di converso, una
certa visibilità e agibilità di governo: tutto que-
sto, purtroppo, a scapito della tranquillità di cui il
Governo avrebbe bisogno per salvaguardare i
conti pubblici e svolgere politiche di crescita e
sviluppo di lunga durata.
Tant'è: non ci stupisce questa situazione cono-
scendo i protagonisti della nascita di questa for-
mazione politica! In questo quadro politico, tutti i
democratici sono consapevoli del peso che gra-
va – e del rischio logoramento – sul Partito De-
mocratico. La stessa scelta di costituire un Go-
verno con il Movimento 5 stelle è stata il frutto
dell'amara constatazione che le forze politiche
democratiche e riformiste dovevano cogliere
l'opportunità di evitare il formarsi di una maggio-
ranza di estrema destra in Parlamento, davanti
al franare dell'esperienza di Governo populista.
La disponibilità del Partito Democratico alla co-
stituzione di un governo – va ricordato con la
dovuta attenzione – non è stata senza condizio-
ni. Condizioni che erano (e rimangono ancora
oggi, giustamente ricordate nelle scorse settima-
ne dal segretario nazionale Zingaretti) di ordine
politico: un governo di legislatura, sulla base di
una effettiva alleanza di Governo, di medio-lunga
durata. Non, dunque, un governo “di scopo” per
fare la finanziaria e basta. Né per arrancare gri-
giamente fino all'elezione del nuovo Presidente
della Repubblica (gennaio 2022) alla scadenza
del mandato di Mattarella. Questa condizione
politica, lo ricordiamo, è stata sicuramente frutto
di grande sofferenza all'interno degli organi diri-
genti del nostro Partito, consapevoli della distan-
za che separa comunque i de-
mocratici dalle tendenze qualun-
quiste del Movimento 5 stelle.
Ma c'è stata un ragione di gran-
de intelligenza da parte dei no-
stri organi dirigenti nazionali nel
voler porre questa condizione: la
consapevolezza “storica” della
necessità di tentare la
“normalizzazione” del Movimen-
to 5 stelle recuperando ad un
alveo moderato – agevolandone
una sorta di mutazione genetica
uguale e contraria a quella che i
“grillini” stavano subendo per effetto dell'abbrac-
cio letale con la Lega.
Ciò, evidentemente, nella prospettiva di favorire
un totale cambio del quadro politico italiano, ri-
portandolo nell'alveo del bipolarismo tra centro-
sinistra e centrodestra, capace di dare nuova-
mente maggioranze stabili (relativamente) come
quelle vissute, oggettivamente, tra il 1996 e il
2006. E quindi, porre le basi per una futura mag-
gioranza politica di centrosinistra nel Paese, e
nelle urne.
Si tratta ovviametne di un tentativo che richiede
tempi lunghi: oggi attorno al PD, pur in ripresa,
fatica a coalizzarsi un mondo che pure esiste
nella società ma che non trova dimora politica,
mentre una parte rilevante dell'elettorato di sini-
stra o moderato è confluito nel Movimento 5
stelle.
Allo stesso tempo, la Segreteria nazionale del PD
è stata ben consapevole, nei difficili passaggi di
agosto, della gravità di una prospettiva di corto
respiro: fare un governo per fare “solo” la Finan-
ziaria avrebbe significato esporre il PD – di fatto
unico partito organizzato davanti all'estrema de-
Senza personalismo, né qualunquismo
di Marco Rossi circolo PD Gorizia
11. n° 2-3/2019 Paese e Dintorni 11
stra montante – ad un logoramento davanti ad
una Finanziaria che tutti – tutti! - si sapeva esse-
re complicata dalla grave insicurezza finanziaria
alla quale la Lega e la gestione Tria hanno espo-
sto l'Italia: tra minacce di uscita dall'euro, spread
a livelli anormalmente alti con grave aggravio di
spesa per i conti pubblici italiani (dell'ordine dei
12 miliardi di euro in maggiore costo degli inte-
ressi per il debito pubblico!), e l'incremento auto-
matico dell'IVA – previsto negli anni scorsi come
clausola di “salvaguardia” per la tenuta dei conti
pubblici – in procinto di scattare in assenza di
misure correttive.
Ora, il fatto che l'incremento dell'IVA sia stato
scongiurato, e lo spread sia stato significativa-
mente riportato a livello sopportabili, sono risul-
tati politicamente importanti. L'instabilità inietta-
ta nel sistema da Italia Viva, e quella che dimo-
stra quotidianamente una leadership del Movi-
mento 5 stelle a causa della evidente guerra fra-
tricida da un declinante Di Maio e il premier Con-
te, sono le principali minacce politiche alla vita
del Conte II, al tentativo di costruire un nuovo
centrosinistra, e alla stabilità economica e alle
prospettive di investimento, crescita, sviluppo
per il Paese.
Atteggiamenti irresponsabili, dettati da velleità e
ambizioni personalistiche, quelle di Renzi così
come quelle di Di Maio: ecco il grave male che
colpisce ancora l'Italia.
È per questo motivo che c'è da auspicare da un
lato che i 2 principali partner di Governo del Par-
tito Democratico acquisiscano la consapevolezza
che, oltre un certo limite, c'è solo il voto: al quale
il PD potrebbe arrivare con l'ambizione di guidare
una coalizione riformista. Ma anche nella consa-
pevolezza che un governicchio sia inacettabile e
dannoso, per il Paese e per il Centrosinistra stes-
so: e in quel caso sarà il PD, il primo a chiudere
una esperienza che dovesse risultare inutile e
improduttiva. E a quel punto le ambizioni perso-
nali di quei piccoli leader avranno tutta l'occasio-
ne di misurare le loro esternazioni verbali con la
prova (vera) del consenso elettorale!
Cosa serve per cambiare le cose? Le scelte dei giovani in Europa
12. 12 Paese e Dintorni n°2-3/2019
Paese e Dintorni
Giornale del Partito Democratico
Quadrimestrale—Anno XI n.2-3
St.tip. IDEAGO s.a.s. di V.Suligoj
Via IV novembre, 35/a Gorizia
Dicembre 2019
Registrato al Tribunale di Gorizia
n. 4/08 dd. 27/09/2008—Giornale Murale
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Il Circolo PD Turriaco invita
iscritti e simpatizzanti
a brindare assieme al nuovo anno
venerdì 27 dicembre alle ore 18.00
presso la Sala Civica di Turriaco