3. TERRITORIO ZERO vs MALATTIA ZERO
TERRITORIO ZERO MALATTIA ZERO
ENERGIA ESSERE SANI
COMUNICAZIONE RAPPORTO MEDICO/PAZIENTE
(ruolo internet nella medicina preventiva e
predittiva)
LOGISTICA SANITÀ’ (modello di gestione della salute)
3
4. 4angelo.barbato@gmail.com
Persone con una o più patologie croniche
richiedono:
- 72% del totale delle visite mediche
- 76% di tutte le ospedalizzazioni
- 80% dei giorni totali di degenza
- 88% di tutte le prestazioni mediche
- 96% di tutte le visite domiciliari
Kane R. 2005
Malattia cronica
6. 6angelo.barbato@gmail.com
Paradigma dell’attesa tipico delle malattie acute:
(da Gavino Maciocco)
• evento su
cui
intervenire,
su cui
mobilitarsi
per risolvere
il problema.
• Applicare alle malattie croniche il
paradigma assistenziale delle malattie
acute provoca danni incalcolabili.
11. 11angelo.barbato@gmail.com
Se sono compromessi i
parametri vitali, e occorrono
interventi immediati per
garantirla, si parla
di emergenza.
Quando, invece, occorre un
intervento pronto, ma non
immediato (dilazionabile nel
tempo) si parla di urgenza.
13. 13angelo.barbato@gmail.com
Paradigma dell’attesa tipico delle malattie acute:
(da Gavino Maciocco)
• Ciò significa che il
“sistema” si mobilita
davvero solo quando il
paziente cronico si
aggrava, si scompensa,
diventa “finalmente”
un paziente acuto.
• Ciò significa rinunciare
non solo alla
prevenzione, alla
rimozione dei fattori di
rischio, ma anche al
trattamento adeguato
della malattia cronica
di base.
14. 14angelo.barbato@gmail.com
Paradigma dell’attesa tipico delle malattie acute:
(da Gavino Maciocco)
L’attesa è il
paradigma classico
del modello bio-
medico di sanità,
quello su cui da
sempre si fonda la
formazione
universitaria, e non
deve stupire che sia
il paradigma
dominante anche
nell’ambito della
medicina
territoriale e delle
cure primarie.
15. 15angelo.barbato@gmail.com
SISTEMA
OSPEDALERO
Intensività assistenziale
Orientato alla
produzione di
prestazioni
Presidia soprattutto
l’efficienza
Tende all’accentramento
(Economie di scala)
Punta all’eccellenza
SISTEMA
DELL’ASSISTENZA
DISTRETTUALE
Estensività assistenziale
• Orientato alla gestione
di processi assistenziali
• Presidia soprattutto
l’efficacia e i risultati di
salute
• Tende al decentramento
(Partecipazione)
• Punta all’equità
• Punta all’integrazione
fra servizi sociali e
sanitari
16. 16
Modelli per le cure primarie
Expanded Chronic Care Model (ECCM)
Gli aspetti clinici del CCM sono
integrati da quelli di sanità
Pubblica (prevenzione primaria
collettiva e attenzione ai
determinanti di salute) in ottica di
community oriented primary care
Empowerment del paziente +
Accessibilità
Informazione
Proattività
Self care
Approccio comunitario
Bisogni della comunità
Partecipazione
Lotta alle disuguaglianze
Prevenzione primaria
19. 19
MONITORAGGIO PERFORMANCES
INDICATORI
INDICATORI DI SISTEMA
– % ricoveri >30 giorni
– % ricoveri ripetuti tra 31 e 180 giorni
– Tasso di dimissioni con segnalazione
di attivazione di ADI (Assistenza
Domiciliare Integrata) per 100.000
abitanti
– Tasso di prestazioni di AD
(Assistenza Domiciliare) per 1.000
residenti oltre 65 anni
– Tasso ospedalizzazione Polmonite
per 100.000 residenti (20-74 anni)
– Tasso di accesso dei residenti al PS
(Pronto Soccorso)
INDICATORI DI PERCORSO DI PATOLOGIA
- DIABETE
- ICTUS
- IPERTENSIONE
- SCOMPENSO CARDIACO
- BPCO
23. 23
Esempio: i trasporti urbani “verdi” possono
ridurre le malattie croniche, gli infortuni e
migliorare la qualità della salute
Tutti i tipi di trasporto che dipendono
da veicoli privati fanno aumentare il
traffico, l’inquinamento e l’inattività fisica.
Passeggiare /andare in bicicletta e le
reti di trasporto rapido riducono
infortuni, malattie cardiovascolari e
sostengono una sana attività fisica.
Andare a lavoro in bicicletta ha ridotto
le morti premature del 30% tra i gruppi di
pendolari a Copenhagen.
Transiti veloci/NMT migliorano
l’accesso alle scuole, al lavoro e ai
servizi per poveri, bambini, donne,
anziani e disabili, migliorando l’equità.
25. 25
PIANO NAZIONALE DELLA
PREVENZIONE 2014-2018
• PROMOZIONE DELLA SALUTE E
DELLA PREVENZIONE.
• FISSAZIONE DEGLI OBIETTIVI
PRIORITARI SUPPORTATI DA AZIONI E
STRATEGIE EVIDENCE BASED.
• DEFINIZIONE DI CINQUE MACRO
OBIETTIVI DI SALUTE
• RECEPIMENTO DI OBIETTIVI
SOTTOSCRITTI A LIVELLO
INTERNAZIONALE
• GARANZIA DI TRASVERSALITÀ DEGLI
INTERVENTI TRA I DIVERSI SETTORI,
ISTITUZIONI, SERVIZI, AREE
ORGANIZZATIVE.
• MESSA A REGIME DI REGISTRI E
SORVEGLIANZE, COME ELEMENTI
INFRASTRUTTURALI INDISPENSABILI
PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI DI SALUTE.