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FONDO	 UNICO	 TERRITORIALE
                      MODALITA’ DI ATTUAZIONE




                       RELAZIONE ALLA CONFERENZA DEI SINDACI
                                    14 marzo 2013
                                   Alessio Migazzi




giovedì 14 marzo 13
MODALITA’ OPERATIVE CONSEGUENTI
                ALL’ESITO DELL’ISTRUTTORIA

         La deliberazione n. 1593/2012, nel disciplinare la gestione del Fondo Unico Territoriale,
                                    ha affermato i seguenti principi:


           a. La Comunità, con il supporto del Servizio Autonomie Locali, svolge attività di coordinamento dell’istruttoria
              tecnica effettuata dai Servizi provinciali competenti per materia in ordine ai progetti compresi in ciascun
              piano, in esito alla quale potranno essere attivate, da parte dei singoli Comuni beneficiari, le successive fasi
              dell’iter realizzativo di ciascun intervento;

           b. attribuzione alle Comunità di tutte le fasi operative intermedie inerenti l’iter di finanziamento, sulla base di
              un’apposita direttiva da adottare d’intesa con il Consiglio delle Autonomie Locali.

               a. concessione monitoraggio termini,

               b. utilizzo eventuali economie di spesa,

               c. riprogrammazione degli interventi




giovedì 14 marzo 13
MODALITA’ OPERATIVE CONSEGUENTI
                ALL’ESITO DELL’ISTRUTTORIA



          Per quanto riguarda, in particolare, l'attività istruttoria tecnica effettuata dai Servizi
          provinciali competenti per materia sui progetti relativi agli interventi contenuti nei
           piani territoriali approvati da ciascuna Comunità si dà atto che allo stato attuale
                l'istruttoria tecnica è quasi completamente esperita.




giovedì 14 marzo 13
MODALITA’ OPERATIVE CONSEGUENTI
                ALL’ESITO DELL’ISTRUTTORIA

            Le modalità operative conseguenti all’esito dell’istruttoria tecnica in parola possono
                                         essere così individuate:


           a. in caso di parere positivo rilasciato dalla struttura provinciale competente, il Comune/Ente può dare corso alle
              successive fasi di progettazione e di predisposizione della documentazione necessaria ai fini della
              concessione del contributo (elaborazione progetto definitivo, raccolta pareri, ecc.);

           b. qualora il parere tecnico contenga indicazioni e/o prescrizioni queste dovranno essere recepite nelle
              successive fasi progettuali adeguando il progetto a quanto indicato;

           c. nel caso in cui la documentazione inviata non consenta la definizione dell’istruttoria per mancanza di elementi,
              il Comune/Ente dovrà attivarsi, per il tramite della Comunità come sotto specificato, per l’invio di quanto
              necessario per il completamento dell’istruttoria stessa;

           d. nel caso in cui il piano di comunità preveda la realizzazione di un lotto funzionale di un’opera inizialmente
              richiesta nella sua interezza e dall’istruttoria tecnica del progetto generale si sia conclusa con l’espressione di
              prescrizioni/osservazioni, il Comune dovrà rivedere la progettazione generale recependo tali indicazioni e
              procedendo successivamente alla suddivisione in lotti e alla definizione del lotto da realizzare.




giovedì 14 marzo 13
FUNZIONI DELLA COMUNITA’


                Alla Comunità è affidata la funzione di coordinamento delle fasi precedenti e in
                                                 particolare:


           a. nel caso b: (Parere tecnico contenente prescrizioni) la Comunità dovrà verificare l’adeguamento del progetto
              alle indicazioni formulate dai Servizi di merito. A tale scopo il Comune, ai fini della concessione del
              finanziamento, dovrà produrre alla Comunità apposita dichiarazione di avvenuto recepimento delle
              prescrizioni tecniche ricevute.

           b. nei casi c) e d) (Documentazione che non consenta la valutazione o suddivisione dell’opera in lotti
              funzionali) la Comunità supporta il Comune nel confronto con il Servizio provinciale competente per tipologia
              di opera al fine di integrare la documentazione necessaria per il completamento dell’attività istruttoria.




giovedì 14 marzo 13
FUNZIONI DELLA COMUNITA’


                                              IMPORTANTE:
           a. Tenuto conto del periodo di avvio per l’attuazione del budget territoriale ed in relazione alla struttura
              organizzativa di ciascuna Comunità, le stesse, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci, possono demandare in
              via transitoria la gestione delle fasi c) e d) ai singoli Comuni.

           b. Al fine dell’attuazione della programmazione di ciascuna Comunità, la Provincia può supportare le Comunità
              medesime attraverso i gruppi tecnici già organizzati in attuazione dell’articolo 1 della L.P. 10/2012,
              (RECANTE Disposizioni per accelerare la realizzazione delle opere dei comuni e delle comunità) anche in
              funzione dell’esigenza di coordinare le procedure di appalto.

           c. La Comunità deve inoltre tenere conto, nelle successive fasi di concessione del contributo, della
              quantificazione della spesa ammissibile derivante dall’attività istruttoria.




giovedì 14 marzo 13
PROCEDURA DI FINANZIAMENTO

        La nuova logica sottesa al Fondo Unico territoriale ha permesso ai territori di definire,
        sulla base del fabbisogno emergente, le priorità alle quali destinare le risorse attribuite
                                       con il budget territoriale.
         Per dare compiuta attuazione al ruolo di coordinamento delle Comunità anche nella
          fase attuativa di tale programmazione, la disciplina pone in capo alle Comunità
                                    medesime le attività connesse:

        a. alle successive fasi dell’iter di finanziamento, in un’ottica di semplificazione e accelerazione delle procedure, che
           vengono così organizzate a livello di singolo territorio;

        b. al monitoraggio dei tempi di realizzazione degli investimenti.


                                                  IMPORTANTE:
       Inoltre, alla Comunità, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci, è attribuita la facoltà di
                riprogrammare gli interventi ovvero di riutilizzare eventuali economie.




giovedì 14 marzo 13
FASI DI CONSESSIONE - EROGAZIONE -
                         RENDICONTAZIONE

                      Compete alle Comunità disporre le concessioni amministrative dei singoli
                                    finanziamenti secondo le seguenti modalità:

        a. La documentazione necessaria ai fini della concessione del finanziamento, prevista dalla deliberazione della
           Giunta provinciale n. 2839/2004, dovrà essere inviata dai Comuni alla Comunità di riferimento.

        b. Verificata la completezza della documentazione la Comunità adotta il provvedimento di concessione
           amministrativa del contributo entro il termine inderogabile del 30/06/2014. Qualora tale scadenza non venga
           rispettata il contributo disposto a favore del Comune/Ente rientra nelle disponibilità del budget territoriale
           di riferimento.

        c. Con l’adozione del provvedimento di concessione amministrativa la Comunità fissa anche i termini per la
           realizzazione dell’opera; in particolare devono essere fissati il termine di avvio della procedura di affidamento
           dei lavori ed il termine di rendicontazione secondo le direttive contenute nelle deliberazioni della Giunta
           provinciale n. 1980/2007 e 163/2008.

        d. E’ prevista la possibilità, da parte della Comunità, su richiesta dell’ente beneficiario, di autorizzare la
           proroga/sospensione dei termini in questione sulla base di quanto definito dai medesimi provvedimenti
           provinciali citati al precedente punto.

        e. Rimane pertanto in capo alla Comunità tutta l’attività di controllo della realizzazione dell’opera quindi in
           particolare il monitoraggio dei termini di attuazione.


giovedì 14 marzo 13
FASI DI CONSESSIONE - EROGAZIONE -
                         RENDICONTAZIONE
                 Compete alle Comunità disporre le concessioni amministrative dei singoli
                               finanziamenti secondo le seguenti modalità:


        f. Predisposto il provvedimento di concessione amministrativa di ogni singolo intervento la Comunità
           trasmette tempestivamente il medesimo al Servizio Autonomie Locali. Di conseguenza l’Ente dovrà di norma
           sostenere le spese di progettazione anticipando l’utilizzo di mezzi propri (quota di autofinanziamento).
           Qualora ciò non sia possibile, l’Ente potrà anticipare l’accertamento del contributo limitatamente alla quota
           necessaria per la copertura delle spese di progettazione.

        g. L’erogazione del finanziamento compete al soggetto previsto dal comma 4 bis dell’articolo 25 bis della L.P.
           3/2006 e s.m., (CASSA DEPOSITI E PRESTITI) secondo le modalità che dovranno essere definite con
           successivo provvedimento. Nelle more di costituzione di tale soggetto, qualora l'Ente beneficiario documenti
           un'esigenza di liquidità, l’erogazione avviene tramite Cassa del Trentino S.p.A. secondo le attuali modalità
           previste dalle deliberazioni n. 589/2010 e n. 830/2011 per i Comuni soggetti al Patto di stabilità.

        h. La documentazione relativa alla rendicontazione dell’opera, prevista dalla deliberazione della Giunta
           provinciale n. 2839/2004, dovrà essere inviata dal Comune alla Comunità di riferimento che provvederà alla
           verifica e alla validazione della stessa per l’autorizzazione all’erogazione del saldo del contributo.




giovedì 14 marzo 13
FASI DI CONSESSIONE - EROGAZIONE -
                         RENDICONTAZIONE


           Nel caso di interventi realizzati direttamente dalle Comunità la concessione del
       finanziamento sarà disposta dalla Provincia, tramite il Servizio Autonomie Locali,
        secondo le attuali disposizioni in essere per il finanziamento degli investimenti a
         valere sui fondi a domanda previsti dalla normativa in materia di finanza locale,
          fermo restando il termine inderogabile del 30/06/2014 per l’adozione dei relativi
      provvedimenti di concessione e la contestuale rilevazione contabile a carico del bilancio
                                                provinciale




giovedì 14 marzo 13
DISCIPLINA DELLE VARIANTI

            Le varianti ai progetti per i quali è stato concesso il finanziamento possono essere
           adottate nei limiti previsti dall’articolo 51 della L.P. 26/93 e ss.mm. Nello specifico:



        a. esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni di legge o di regolamento, oppure determinate da interessi
           pubblici sopravvenuti;

        b. cause di forza maggiore accertate con il provvedimento di approvazione della variante da parte dell'organo
           competente;

        c. errori oppure omissioni di progettazione;

        d. evoluzione dei criteri della disciplina del restauro;

        e. nel caso di lavori su beni culturali, rinvenimenti imprevisti o imprevedibili nella fase progettuale e adeguamenti
           dell'impostazione progettuale necessari per la salvaguardia del bene e per il perseguimento degli obiettivi
           dell'intervento.




giovedì 14 marzo 13
RIPROGRAMMAZIONE DELLE OPERE

       Si conviene che è consentita alle Comunità (d’intesa con la Conferenza dei Sindaci) la
       riprogrammazione degli interventi già individuati a fronte di sopravvenuti fabbisogni
                                            del territorio.




        a. A seguito di nuove esigenze è data la facoltà di proporre nuove opere purché rientranti nelle tipologie previste
           dai criteri di ammissione al Fondo unico territoriale di cui alla deliberazione n. 1933/2011 e nell’ambito
           dell’ammontare del contributo del piano confermato dalla Giunta provinciale.

        b. La nuova proposta deve essere approvata con apposito provvedimento della Giunta di Comunità, d’intesa
           con la maggioranza dei 2/3 dei componenti della Conferenza dei Sindaci della Comunità stessa, e dovrà
           essere sottoposta ad istruttoria tecnica da parte del Servizio provinciale di merito.

        c. Ad avvenuta conclusione dell’attività d’istruttoria, la Giunta provinciale con apposito provvedimento darà atto
           della modifica della programmazione territoriale di Comunità.




giovedì 14 marzo 13
UTILIZZO DELLE ECONOMIE

             In sede d’istruttoria e/o nella fase realizzativa delle varie opere inserite a piano
            possono generarsi delle economie di spesa, il cui utilizzo è consentito secondo le
                                           seguenti disposizioni:

        a. Economie emerse a seguito dell’istruttoria tecnica svolta dalle strutture provinciali competenti che ha rilevato
           delle rideterminazioni della spesa ammissibile a finanziamento in rapporto a quanto previsto nel piano già
           approvato dalla Comunità e confermato dalla Giunta provinciale.

            a. L’utilizzo di tali economie sarà disciplinato dalla Comunità, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci, ferma
               restando la necessità di rimpinguare in primo luogo il Fondo di riequilibrio, qualora lo stesso sia stato
               utilizzato in sede di adozione del piano territoriale, destinando le economie eccedenti a nuove opere o a
               maggiori spese relative a opere già ammesse sulle quali dovrà comunque essere espletata l’istruttoria tecnica
               prevista dalla disciplina del Fondo Unico Territoriale.

            b. La Comunità dovrà successivamente approvare il piano modificato dandone comunicazione alla Provincia
               Autonoma di Trento anche ai fini della determinazione dell’effettivo ammontare delle risorse da mettere a
               disposizione. La Giunta provinciale con proprio provvedimento darà conferma della nuova programmazione
               ed effettuerà le eventuali modifiche sull’ammontare del budget da assegnare.

        b. Economie di spesa generate sul singolo intervento, fatte salve le varianti progettuali adottate ai sensi
           dell’articolo 51 della L.P. 26/93 e ss.mm.:

            a. spetta alla Comunità disciplinare il relativo utilizzo, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci,


giovedì 14 marzo 13
FONDO	 UNICO	 TERRITORIALE
                        BUON LAVORO




giovedì 14 marzo 13

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  • 1. FONDO UNICO TERRITORIALE MODALITA’ DI ATTUAZIONE RELAZIONE ALLA CONFERENZA DEI SINDACI 14 marzo 2013 Alessio Migazzi giovedì 14 marzo 13
  • 2. MODALITA’ OPERATIVE CONSEGUENTI ALL’ESITO DELL’ISTRUTTORIA La deliberazione n. 1593/2012, nel disciplinare la gestione del Fondo Unico Territoriale, ha affermato i seguenti principi: a. La Comunità, con il supporto del Servizio Autonomie Locali, svolge attività di coordinamento dell’istruttoria tecnica effettuata dai Servizi provinciali competenti per materia in ordine ai progetti compresi in ciascun piano, in esito alla quale potranno essere attivate, da parte dei singoli Comuni beneficiari, le successive fasi dell’iter realizzativo di ciascun intervento; b. attribuzione alle Comunità di tutte le fasi operative intermedie inerenti l’iter di finanziamento, sulla base di un’apposita direttiva da adottare d’intesa con il Consiglio delle Autonomie Locali. a. concessione monitoraggio termini, b. utilizzo eventuali economie di spesa, c. riprogrammazione degli interventi giovedì 14 marzo 13
  • 3. MODALITA’ OPERATIVE CONSEGUENTI ALL’ESITO DELL’ISTRUTTORIA Per quanto riguarda, in particolare, l'attività istruttoria tecnica effettuata dai Servizi provinciali competenti per materia sui progetti relativi agli interventi contenuti nei piani territoriali approvati da ciascuna Comunità si dà atto che allo stato attuale l'istruttoria tecnica è quasi completamente esperita. giovedì 14 marzo 13
  • 4. MODALITA’ OPERATIVE CONSEGUENTI ALL’ESITO DELL’ISTRUTTORIA Le modalità operative conseguenti all’esito dell’istruttoria tecnica in parola possono essere così individuate: a. in caso di parere positivo rilasciato dalla struttura provinciale competente, il Comune/Ente può dare corso alle successive fasi di progettazione e di predisposizione della documentazione necessaria ai fini della concessione del contributo (elaborazione progetto definitivo, raccolta pareri, ecc.); b. qualora il parere tecnico contenga indicazioni e/o prescrizioni queste dovranno essere recepite nelle successive fasi progettuali adeguando il progetto a quanto indicato; c. nel caso in cui la documentazione inviata non consenta la definizione dell’istruttoria per mancanza di elementi, il Comune/Ente dovrà attivarsi, per il tramite della Comunità come sotto specificato, per l’invio di quanto necessario per il completamento dell’istruttoria stessa; d. nel caso in cui il piano di comunità preveda la realizzazione di un lotto funzionale di un’opera inizialmente richiesta nella sua interezza e dall’istruttoria tecnica del progetto generale si sia conclusa con l’espressione di prescrizioni/osservazioni, il Comune dovrà rivedere la progettazione generale recependo tali indicazioni e procedendo successivamente alla suddivisione in lotti e alla definizione del lotto da realizzare. giovedì 14 marzo 13
  • 5. FUNZIONI DELLA COMUNITA’ Alla Comunità è affidata la funzione di coordinamento delle fasi precedenti e in particolare: a. nel caso b: (Parere tecnico contenente prescrizioni) la Comunità dovrà verificare l’adeguamento del progetto alle indicazioni formulate dai Servizi di merito. A tale scopo il Comune, ai fini della concessione del finanziamento, dovrà produrre alla Comunità apposita dichiarazione di avvenuto recepimento delle prescrizioni tecniche ricevute. b. nei casi c) e d) (Documentazione che non consenta la valutazione o suddivisione dell’opera in lotti funzionali) la Comunità supporta il Comune nel confronto con il Servizio provinciale competente per tipologia di opera al fine di integrare la documentazione necessaria per il completamento dell’attività istruttoria. giovedì 14 marzo 13
  • 6. FUNZIONI DELLA COMUNITA’ IMPORTANTE: a. Tenuto conto del periodo di avvio per l’attuazione del budget territoriale ed in relazione alla struttura organizzativa di ciascuna Comunità, le stesse, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci, possono demandare in via transitoria la gestione delle fasi c) e d) ai singoli Comuni. b. Al fine dell’attuazione della programmazione di ciascuna Comunità, la Provincia può supportare le Comunità medesime attraverso i gruppi tecnici già organizzati in attuazione dell’articolo 1 della L.P. 10/2012, (RECANTE Disposizioni per accelerare la realizzazione delle opere dei comuni e delle comunità) anche in funzione dell’esigenza di coordinare le procedure di appalto. c. La Comunità deve inoltre tenere conto, nelle successive fasi di concessione del contributo, della quantificazione della spesa ammissibile derivante dall’attività istruttoria. giovedì 14 marzo 13
  • 7. PROCEDURA DI FINANZIAMENTO La nuova logica sottesa al Fondo Unico territoriale ha permesso ai territori di definire, sulla base del fabbisogno emergente, le priorità alle quali destinare le risorse attribuite con il budget territoriale. Per dare compiuta attuazione al ruolo di coordinamento delle Comunità anche nella fase attuativa di tale programmazione, la disciplina pone in capo alle Comunità medesime le attività connesse: a. alle successive fasi dell’iter di finanziamento, in un’ottica di semplificazione e accelerazione delle procedure, che vengono così organizzate a livello di singolo territorio; b. al monitoraggio dei tempi di realizzazione degli investimenti. IMPORTANTE: Inoltre, alla Comunità, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci, è attribuita la facoltà di riprogrammare gli interventi ovvero di riutilizzare eventuali economie. giovedì 14 marzo 13
  • 8. FASI DI CONSESSIONE - EROGAZIONE - RENDICONTAZIONE Compete alle Comunità disporre le concessioni amministrative dei singoli finanziamenti secondo le seguenti modalità: a. La documentazione necessaria ai fini della concessione del finanziamento, prevista dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 2839/2004, dovrà essere inviata dai Comuni alla Comunità di riferimento. b. Verificata la completezza della documentazione la Comunità adotta il provvedimento di concessione amministrativa del contributo entro il termine inderogabile del 30/06/2014. Qualora tale scadenza non venga rispettata il contributo disposto a favore del Comune/Ente rientra nelle disponibilità del budget territoriale di riferimento. c. Con l’adozione del provvedimento di concessione amministrativa la Comunità fissa anche i termini per la realizzazione dell’opera; in particolare devono essere fissati il termine di avvio della procedura di affidamento dei lavori ed il termine di rendicontazione secondo le direttive contenute nelle deliberazioni della Giunta provinciale n. 1980/2007 e 163/2008. d. E’ prevista la possibilità, da parte della Comunità, su richiesta dell’ente beneficiario, di autorizzare la proroga/sospensione dei termini in questione sulla base di quanto definito dai medesimi provvedimenti provinciali citati al precedente punto. e. Rimane pertanto in capo alla Comunità tutta l’attività di controllo della realizzazione dell’opera quindi in particolare il monitoraggio dei termini di attuazione. giovedì 14 marzo 13
  • 9. FASI DI CONSESSIONE - EROGAZIONE - RENDICONTAZIONE Compete alle Comunità disporre le concessioni amministrative dei singoli finanziamenti secondo le seguenti modalità: f. Predisposto il provvedimento di concessione amministrativa di ogni singolo intervento la Comunità trasmette tempestivamente il medesimo al Servizio Autonomie Locali. Di conseguenza l’Ente dovrà di norma sostenere le spese di progettazione anticipando l’utilizzo di mezzi propri (quota di autofinanziamento). Qualora ciò non sia possibile, l’Ente potrà anticipare l’accertamento del contributo limitatamente alla quota necessaria per la copertura delle spese di progettazione. g. L’erogazione del finanziamento compete al soggetto previsto dal comma 4 bis dell’articolo 25 bis della L.P. 3/2006 e s.m., (CASSA DEPOSITI E PRESTITI) secondo le modalità che dovranno essere definite con successivo provvedimento. Nelle more di costituzione di tale soggetto, qualora l'Ente beneficiario documenti un'esigenza di liquidità, l’erogazione avviene tramite Cassa del Trentino S.p.A. secondo le attuali modalità previste dalle deliberazioni n. 589/2010 e n. 830/2011 per i Comuni soggetti al Patto di stabilità. h. La documentazione relativa alla rendicontazione dell’opera, prevista dalla deliberazione della Giunta provinciale n. 2839/2004, dovrà essere inviata dal Comune alla Comunità di riferimento che provvederà alla verifica e alla validazione della stessa per l’autorizzazione all’erogazione del saldo del contributo. giovedì 14 marzo 13
  • 10. FASI DI CONSESSIONE - EROGAZIONE - RENDICONTAZIONE Nel caso di interventi realizzati direttamente dalle Comunità la concessione del finanziamento sarà disposta dalla Provincia, tramite il Servizio Autonomie Locali, secondo le attuali disposizioni in essere per il finanziamento degli investimenti a valere sui fondi a domanda previsti dalla normativa in materia di finanza locale, fermo restando il termine inderogabile del 30/06/2014 per l’adozione dei relativi provvedimenti di concessione e la contestuale rilevazione contabile a carico del bilancio provinciale giovedì 14 marzo 13
  • 11. DISCIPLINA DELLE VARIANTI Le varianti ai progetti per i quali è stato concesso il finanziamento possono essere adottate nei limiti previsti dall’articolo 51 della L.P. 26/93 e ss.mm. Nello specifico: a. esigenze derivanti da sopravvenute disposizioni di legge o di regolamento, oppure determinate da interessi pubblici sopravvenuti; b. cause di forza maggiore accertate con il provvedimento di approvazione della variante da parte dell'organo competente; c. errori oppure omissioni di progettazione; d. evoluzione dei criteri della disciplina del restauro; e. nel caso di lavori su beni culturali, rinvenimenti imprevisti o imprevedibili nella fase progettuale e adeguamenti dell'impostazione progettuale necessari per la salvaguardia del bene e per il perseguimento degli obiettivi dell'intervento. giovedì 14 marzo 13
  • 12. RIPROGRAMMAZIONE DELLE OPERE Si conviene che è consentita alle Comunità (d’intesa con la Conferenza dei Sindaci) la riprogrammazione degli interventi già individuati a fronte di sopravvenuti fabbisogni del territorio. a. A seguito di nuove esigenze è data la facoltà di proporre nuove opere purché rientranti nelle tipologie previste dai criteri di ammissione al Fondo unico territoriale di cui alla deliberazione n. 1933/2011 e nell’ambito dell’ammontare del contributo del piano confermato dalla Giunta provinciale. b. La nuova proposta deve essere approvata con apposito provvedimento della Giunta di Comunità, d’intesa con la maggioranza dei 2/3 dei componenti della Conferenza dei Sindaci della Comunità stessa, e dovrà essere sottoposta ad istruttoria tecnica da parte del Servizio provinciale di merito. c. Ad avvenuta conclusione dell’attività d’istruttoria, la Giunta provinciale con apposito provvedimento darà atto della modifica della programmazione territoriale di Comunità. giovedì 14 marzo 13
  • 13. UTILIZZO DELLE ECONOMIE In sede d’istruttoria e/o nella fase realizzativa delle varie opere inserite a piano possono generarsi delle economie di spesa, il cui utilizzo è consentito secondo le seguenti disposizioni: a. Economie emerse a seguito dell’istruttoria tecnica svolta dalle strutture provinciali competenti che ha rilevato delle rideterminazioni della spesa ammissibile a finanziamento in rapporto a quanto previsto nel piano già approvato dalla Comunità e confermato dalla Giunta provinciale. a. L’utilizzo di tali economie sarà disciplinato dalla Comunità, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci, ferma restando la necessità di rimpinguare in primo luogo il Fondo di riequilibrio, qualora lo stesso sia stato utilizzato in sede di adozione del piano territoriale, destinando le economie eccedenti a nuove opere o a maggiori spese relative a opere già ammesse sulle quali dovrà comunque essere espletata l’istruttoria tecnica prevista dalla disciplina del Fondo Unico Territoriale. b. La Comunità dovrà successivamente approvare il piano modificato dandone comunicazione alla Provincia Autonoma di Trento anche ai fini della determinazione dell’effettivo ammontare delle risorse da mettere a disposizione. La Giunta provinciale con proprio provvedimento darà conferma della nuova programmazione ed effettuerà le eventuali modifiche sull’ammontare del budget da assegnare. b. Economie di spesa generate sul singolo intervento, fatte salve le varianti progettuali adottate ai sensi dell’articolo 51 della L.P. 26/93 e ss.mm.: a. spetta alla Comunità disciplinare il relativo utilizzo, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci, giovedì 14 marzo 13
  • 14. FONDO UNICO TERRITORIALE BUON LAVORO giovedì 14 marzo 13