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Introduzione breve al sistema politico – istituzionale degli Stati Uniti
d’America
Le cariche elettive negli Stati Uniti sono: il Presidente, il vicepresidente e i Rappresentanti e i
Senatori del Congresso; sono eletti direttamente i vertici degli esecutivi e i componenti delle
assemblee rappresentative a tutti i livelli territoriali. Non vengono nominati politicamente ma elette
le cariche che esercitano funzioni esecutivo – amministrative negli ordinamenti statali e locali e le
cariche giudiziarie statali.
Il fenomeno elettorale è rappresentato dall’Election Day, giorno nel quale si svolgono
contemporaneamente le varie elezioni, il martedì dopo il primo lunedì di novembre che cade di
solito, escluso il primo del mese, tra il 2 e l’8 novembre e viene indicato sul calendario come se
fosse una festività. L’Election Day fu fissato da una legge federale del 1845 e da allora rimane
scadenza fissa mai saltata neanche in tempi di guerra.
Gli organi federali (Presidente e Congresso) vengono eletti negli anni pari ad intervallo
quadriennale e biennale (cicli elettorali). Negli anni pari divisibili per quattro si eleggono
contestualmente il Presidente e il Congresso. Negli anni pari non bisestili si elegge il Congresso
nelle lezioni di midterm (Midterm election).
ELEZIONI PRIMARIE
Sono definite primarie dirette in quanto prevedono il coinvolgimento diretto degli elettori nella
scelta dei candidati. Esse predispongono una pluralità di metodi di selezione e le differenze tra i vari
tipi sono rilevanti. Ciò che distingue le primarie è la registrazione presso le liste di un partito che è
un atto pubblico in quanto regolato dalle leggi statali e non richiede motivazioni di carattere
finanziario o ideologiche.
Nelle elezioni presidenziali del 2000 i partiti maggiori (il partito Repubblicano e il partito
Democratico) hanno fatto ricorso a cinque tipi diversi di elezioni primarie (e questo ci fa
comprendere quanto sia molto complicato il sistema delle primarie):
1. Primarie chiuse: possono partecipare solo quegli elettori che si sono anticipatamente
registrati in un partito. Il registro è pubblico nel senso che è depositato presso un’autorità
pubblica e da quest’ultima è scrutinato. Gli elettori ricevono una scheda in cui sono elencati
solamente i candidati del partito che concorrono per una carica politica. Anche all’interno
dei questo tipo di primaria ci sono delle differenze relative alla scadenza utile per registrarsi
o cambiare partito. Es. nello stato di New York ci si registra un anno prima delle primarie,
nel Connecticut tre mesi prima, nel South Dakota quindici giorni;
2. Primarie chiuse ma aperte agli indipendenti: possono votare gli elettori che si sono registrati
in un partito e coloro che sono indipendenti che decidono di partecipare alle primarie dirette
di un dato partito. Questi elettori vengono registrati in un partito il giorno in cui si
presentano al seggio. E sono utilizzate ad es. in Arizona, Colorado, Florida ed altri nove
stati. Anche questa tipologia di primarie contiene delle differenze: in Florida partecipano al
voto gli indipendenti solo se le primarie sono promosse da un unico partito, nel Maryland o
New Hampshire l’elettore indipendente può essere tolto dal registro del partito subito dopo
aver espresso il voto, nello Utah l’elettore indipendente viene automaticamente cancellato
dal registro del partito dopo aver espresso il voto;
3. Primarie aperte con dichiarazione pubblica: possono partecipare al voto anche gli elettori
che dichiarano la loro scelta del partito il giorno della selezione o presso il seggio e non è
necessaria la registrazione. Si sono svolte così in Alabama, Illinois ed altri nove stati. Anche
qui ci sono delle differenze: in Texas la scelta di votare per il candidato di un partito viene
considerata alla pari di una registrazione, e ciò consente all’elettore di partecipare a tutte le
primarie che quel partito svolgerà entro l’anno successivo in quanto la registrazione è valida
già per l’anno seguente;
4. Primarie aperte con scelta privata: possono partecipare tutti gli elettori che si presentano al
seggio in cui si tengono le primarie dei partiti. Gli elettori ricevono le schede dei vari partiti,
votano per il candidato prescelto e restituiscono le altre schede ricevute assieme alla scheda
nella quale hanno indicato la preferenza. Tipologia di primaria utilizzata in Michigan,
Minnesota ed altri sette stati. Il Vermont ha usato questo tipo di primaria per la scelta del
candidato presidente mentre ha ricorso alle primarie con dichiarazione pubblica per la
selezione delle altre cariche federali;
5. Blanket primary (primarie coperte): gli elettori ricevono un’unica scheda con i nomi dei
candidati di tutti i partiti che partecipano alla selezione per quella determinata carica. I due
candidati più votati – a prescindere dalla loro affiliazione partitica – si presenteranno alle
elezioni successive per conquistare la carica in gioco. Essendo le cariche diverse, gli elettori
ricevono una scheda con i relativi candidati dei vari partiti. L’elettore sceglie il candidato
preferito senza alcun vincolo di partito.
ELEZIONI FEDERALI
Negli Stati Uniti non esiste una normativa unica, ma leggi federali che ne disciplinano i singoli
aspetti, ovvero, il finanziamento della campagna elettorale. Poi esistono le leggi dei singoli stati che
nell’insieme formano una sorta di patchwork di codici, norme, procedure, e sistemi diversi da stato
a stato. I procedimenti elettorali, l’organizzazione delle elezioni, le operazioni relative allo scrutinio
e proclamazione dei risultati spettano alle autorità statali e locali, la cui responsabilità fa capo a
ciascun segretario di stato.
FINANZIAMENTI ELETTORALI
Ogni campagna elettorale si segue da tre angoli di visuale: chi sono i candidati e quali sono i loro
programmi elettorali e le loro posizioni di issues; quanti soldi hanno raccolto e il loro risultati in
termini di fundraising.
Il sistema americano si fonda essenzialmente su donazioni private; i contributi pubblici sono
disponibili solo per i candidati alle presidenziali che possono accettarli o meno in quanto volontari.
Sono volontari anche per i contribuenti che, quando presentano la loro dichiarazione dei redditi
possono scegliere di destinare tre dollari al fondo per la campagna presidenziale. Sono tre i principi
della disciplina federale: trasparenza (disclusure), obblighi di rendiconto pubblico di tutte le attività
finanziarie in entrata e in uscita, il divieto per imprese e sindacati di utilizzare le casse sociali a fini
elettorali e i limiti ai contributi individuali che possono essere versati a candidati, partiti e altri
comitati politici (political action committees).
Il fundraising è uno strumento di partecipazione politica operante attraverso reti capillari di
finanziatori che attira migliaia di persone, che essendo per la maggior parte piccolo donatori
contribuiscono con 100, 200 o 300 dollari.
Se i contributi hanno un limite, le spese dei candidati non sono soggette a limitazioni.
ELEZIONE PRESIDENZIALE
Può essere divisa in sei tappe: le pre-primarie, le primarie, le convenzioni nazionali dei partiti
(Convention), l’elezione generale di novembre, la riunione dei grandi elettori, lo scrutinio e la
proclamazione davanti al Congresso in seduta comune.
ELEZIONE DEL CONGRESSO
I Rappresentanti (i parlamentari che siedono alla Camera) e i Senatori hanno diversa durata in
carica dei loro mandati: 2 anni per i primi e 6 anni per i secondi la cui elezione è sempre contestuale
all’elezione dei primi in quanto i mandati al Senato sono scaglionati a scadenza biennale.
Ogni due anni la Camera è rinnovata integralmente mentre il Senato è rinnovato per un terzo. I
candidati al Congresso sono nominati direttamente attraverso le primarie che gli stati prevedono di
norma in una data fra marzo e settembre. La formula per l’elezione è maggioritaria plurality, con un
eventuale secondo turno previsto solo nello stato della Georgia e della Loiusiana.
ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA FEDERALE
L’esecutivo federale (l’amministrazione) è organizzato così: da una parte l’apparato della Casa
Bianca, la presidenza; dall’altra i singoli apparati amministrativi costituiti in dipartimenti e agenzie.
ORGANIZZAZIONE DEL CONGRESSO
I requisiti per essere eletti sono: per la Camera dei Rappresentanti aver compiuto 25 anni ed essere
cittadino americano da 7 anni, per il Senato aver compiuto 30 anni ed essere cittadino da 9 anni.
La Camera dei Rappresentanti è presieduta da uno Speaker eletto dall’assemblea, il Senato è
presieduto dal vice-presidente degli Stati Uniti cui la Costituzione riconosce il diritto di voto solo in
caso di parità o per far prevalere un determinato orientamento.
Le commissioni del Congresso hanno funzioni legislative referenti, funzioni di informazione e
controllo sull’attività dell’amministrazione e incisivi poteri d’inchiesta.
Il Congresso è un modello di bicameralismo paritario in quanto la funzione legislativa è
riconosciuta ad entrambi i suoi rami, e parzialmente differenziato in quanto la costituzione
riconosce al Senato una specifica funzione l’Advice and Consent (parere e consenso) per
confermare le nomine presidenziali e ratificare i trattati internazionali.
Entrambi i rami del Congresso devono approvare il progetto di legge nello stesso testo affinché
possa avere validità. Nel caso in cui non dovesse accadere, ovvero le Camere approvino testi diversi
e nessuna accoglie gli emendamenti dell’altra l’iter legislativo prosegue con la convocazione di una
commissione bicamerale di conciliazione (Conference Committee) a cui spetta il compito di
promuovere un nuovo testo che possa essere condiviso da entrambi i rami. Una volta raggiunto
l’accordo l’iter si conclude con il voto finale della Camera dei Rappresentati e del Senato.
RELAZIONE FRA PRESIDENTE E CONGRESSO
Il discorso del presidente è uno strumento di indirizzo politico, serve al presidente per indicare le
priorità dell’agenda legislativa. Al discorso (SOTU ovvero State of the Union, discorso sullo stato
dell’Unione) segue pochi giorni dopo e non oltre il primo lunedì di febbraio un fondamentale atto
presidenziale: l’Appropriation Act, ovvero il progetto annuale di bilancio la cui scadenza è il 1
ottobre, inizio dell’anno finanziario.
Il presidente esercita il suo potere di impulso mediante delle raccomandazioni al congresso
attraverso messaggi alle camere o dichiarando il proprio appoggio ad un progetto già depositato.
Oltre il potere di impulso al presidente spetta la promulgazione delle leggi e il potere di veto
qualora eviti di promulgare una legge. Potere di veto che il Congresso può superare se raggiunge in
entrambe le sue camere una maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascun assemblea.
NOTE E FONTI
http://www.lameridianadirivoli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=177:per-
capire-le-primarie-americane&catid=44:libero-pensatore&Itemid=72
Stroppiana Luca, 2006, Il Mulino

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  • 1. Introduzione breve al sistema politico – istituzionale degli Stati Uniti d’America Le cariche elettive negli Stati Uniti sono: il Presidente, il vicepresidente e i Rappresentanti e i Senatori del Congresso; sono eletti direttamente i vertici degli esecutivi e i componenti delle assemblee rappresentative a tutti i livelli territoriali. Non vengono nominati politicamente ma elette le cariche che esercitano funzioni esecutivo – amministrative negli ordinamenti statali e locali e le cariche giudiziarie statali. Il fenomeno elettorale è rappresentato dall’Election Day, giorno nel quale si svolgono contemporaneamente le varie elezioni, il martedì dopo il primo lunedì di novembre che cade di solito, escluso il primo del mese, tra il 2 e l’8 novembre e viene indicato sul calendario come se fosse una festività. L’Election Day fu fissato da una legge federale del 1845 e da allora rimane scadenza fissa mai saltata neanche in tempi di guerra. Gli organi federali (Presidente e Congresso) vengono eletti negli anni pari ad intervallo quadriennale e biennale (cicli elettorali). Negli anni pari divisibili per quattro si eleggono contestualmente il Presidente e il Congresso. Negli anni pari non bisestili si elegge il Congresso nelle lezioni di midterm (Midterm election). ELEZIONI PRIMARIE Sono definite primarie dirette in quanto prevedono il coinvolgimento diretto degli elettori nella scelta dei candidati. Esse predispongono una pluralità di metodi di selezione e le differenze tra i vari tipi sono rilevanti. Ciò che distingue le primarie è la registrazione presso le liste di un partito che è un atto pubblico in quanto regolato dalle leggi statali e non richiede motivazioni di carattere finanziario o ideologiche. Nelle elezioni presidenziali del 2000 i partiti maggiori (il partito Repubblicano e il partito Democratico) hanno fatto ricorso a cinque tipi diversi di elezioni primarie (e questo ci fa comprendere quanto sia molto complicato il sistema delle primarie): 1. Primarie chiuse: possono partecipare solo quegli elettori che si sono anticipatamente registrati in un partito. Il registro è pubblico nel senso che è depositato presso un’autorità pubblica e da quest’ultima è scrutinato. Gli elettori ricevono una scheda in cui sono elencati solamente i candidati del partito che concorrono per una carica politica. Anche all’interno dei questo tipo di primaria ci sono delle differenze relative alla scadenza utile per registrarsi o cambiare partito. Es. nello stato di New York ci si registra un anno prima delle primarie, nel Connecticut tre mesi prima, nel South Dakota quindici giorni; 2. Primarie chiuse ma aperte agli indipendenti: possono votare gli elettori che si sono registrati in un partito e coloro che sono indipendenti che decidono di partecipare alle primarie dirette di un dato partito. Questi elettori vengono registrati in un partito il giorno in cui si presentano al seggio. E sono utilizzate ad es. in Arizona, Colorado, Florida ed altri nove stati. Anche questa tipologia di primarie contiene delle differenze: in Florida partecipano al voto gli indipendenti solo se le primarie sono promosse da un unico partito, nel Maryland o
  • 2. New Hampshire l’elettore indipendente può essere tolto dal registro del partito subito dopo aver espresso il voto, nello Utah l’elettore indipendente viene automaticamente cancellato dal registro del partito dopo aver espresso il voto; 3. Primarie aperte con dichiarazione pubblica: possono partecipare al voto anche gli elettori che dichiarano la loro scelta del partito il giorno della selezione o presso il seggio e non è necessaria la registrazione. Si sono svolte così in Alabama, Illinois ed altri nove stati. Anche qui ci sono delle differenze: in Texas la scelta di votare per il candidato di un partito viene considerata alla pari di una registrazione, e ciò consente all’elettore di partecipare a tutte le primarie che quel partito svolgerà entro l’anno successivo in quanto la registrazione è valida già per l’anno seguente; 4. Primarie aperte con scelta privata: possono partecipare tutti gli elettori che si presentano al seggio in cui si tengono le primarie dei partiti. Gli elettori ricevono le schede dei vari partiti, votano per il candidato prescelto e restituiscono le altre schede ricevute assieme alla scheda nella quale hanno indicato la preferenza. Tipologia di primaria utilizzata in Michigan, Minnesota ed altri sette stati. Il Vermont ha usato questo tipo di primaria per la scelta del candidato presidente mentre ha ricorso alle primarie con dichiarazione pubblica per la selezione delle altre cariche federali; 5. Blanket primary (primarie coperte): gli elettori ricevono un’unica scheda con i nomi dei candidati di tutti i partiti che partecipano alla selezione per quella determinata carica. I due candidati più votati – a prescindere dalla loro affiliazione partitica – si presenteranno alle elezioni successive per conquistare la carica in gioco. Essendo le cariche diverse, gli elettori ricevono una scheda con i relativi candidati dei vari partiti. L’elettore sceglie il candidato preferito senza alcun vincolo di partito. ELEZIONI FEDERALI Negli Stati Uniti non esiste una normativa unica, ma leggi federali che ne disciplinano i singoli aspetti, ovvero, il finanziamento della campagna elettorale. Poi esistono le leggi dei singoli stati che nell’insieme formano una sorta di patchwork di codici, norme, procedure, e sistemi diversi da stato a stato. I procedimenti elettorali, l’organizzazione delle elezioni, le operazioni relative allo scrutinio e proclamazione dei risultati spettano alle autorità statali e locali, la cui responsabilità fa capo a ciascun segretario di stato. FINANZIAMENTI ELETTORALI Ogni campagna elettorale si segue da tre angoli di visuale: chi sono i candidati e quali sono i loro programmi elettorali e le loro posizioni di issues; quanti soldi hanno raccolto e il loro risultati in termini di fundraising. Il sistema americano si fonda essenzialmente su donazioni private; i contributi pubblici sono disponibili solo per i candidati alle presidenziali che possono accettarli o meno in quanto volontari. Sono volontari anche per i contribuenti che, quando presentano la loro dichiarazione dei redditi possono scegliere di destinare tre dollari al fondo per la campagna presidenziale. Sono tre i principi
  • 3. della disciplina federale: trasparenza (disclusure), obblighi di rendiconto pubblico di tutte le attività finanziarie in entrata e in uscita, il divieto per imprese e sindacati di utilizzare le casse sociali a fini elettorali e i limiti ai contributi individuali che possono essere versati a candidati, partiti e altri comitati politici (political action committees). Il fundraising è uno strumento di partecipazione politica operante attraverso reti capillari di finanziatori che attira migliaia di persone, che essendo per la maggior parte piccolo donatori contribuiscono con 100, 200 o 300 dollari. Se i contributi hanno un limite, le spese dei candidati non sono soggette a limitazioni. ELEZIONE PRESIDENZIALE Può essere divisa in sei tappe: le pre-primarie, le primarie, le convenzioni nazionali dei partiti (Convention), l’elezione generale di novembre, la riunione dei grandi elettori, lo scrutinio e la proclamazione davanti al Congresso in seduta comune. ELEZIONE DEL CONGRESSO I Rappresentanti (i parlamentari che siedono alla Camera) e i Senatori hanno diversa durata in carica dei loro mandati: 2 anni per i primi e 6 anni per i secondi la cui elezione è sempre contestuale all’elezione dei primi in quanto i mandati al Senato sono scaglionati a scadenza biennale. Ogni due anni la Camera è rinnovata integralmente mentre il Senato è rinnovato per un terzo. I candidati al Congresso sono nominati direttamente attraverso le primarie che gli stati prevedono di norma in una data fra marzo e settembre. La formula per l’elezione è maggioritaria plurality, con un eventuale secondo turno previsto solo nello stato della Georgia e della Loiusiana. ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA FEDERALE L’esecutivo federale (l’amministrazione) è organizzato così: da una parte l’apparato della Casa Bianca, la presidenza; dall’altra i singoli apparati amministrativi costituiti in dipartimenti e agenzie. ORGANIZZAZIONE DEL CONGRESSO I requisiti per essere eletti sono: per la Camera dei Rappresentanti aver compiuto 25 anni ed essere cittadino americano da 7 anni, per il Senato aver compiuto 30 anni ed essere cittadino da 9 anni. La Camera dei Rappresentanti è presieduta da uno Speaker eletto dall’assemblea, il Senato è presieduto dal vice-presidente degli Stati Uniti cui la Costituzione riconosce il diritto di voto solo in caso di parità o per far prevalere un determinato orientamento.
  • 4. Le commissioni del Congresso hanno funzioni legislative referenti, funzioni di informazione e controllo sull’attività dell’amministrazione e incisivi poteri d’inchiesta. Il Congresso è un modello di bicameralismo paritario in quanto la funzione legislativa è riconosciuta ad entrambi i suoi rami, e parzialmente differenziato in quanto la costituzione riconosce al Senato una specifica funzione l’Advice and Consent (parere e consenso) per confermare le nomine presidenziali e ratificare i trattati internazionali. Entrambi i rami del Congresso devono approvare il progetto di legge nello stesso testo affinché possa avere validità. Nel caso in cui non dovesse accadere, ovvero le Camere approvino testi diversi e nessuna accoglie gli emendamenti dell’altra l’iter legislativo prosegue con la convocazione di una commissione bicamerale di conciliazione (Conference Committee) a cui spetta il compito di promuovere un nuovo testo che possa essere condiviso da entrambi i rami. Una volta raggiunto l’accordo l’iter si conclude con il voto finale della Camera dei Rappresentati e del Senato. RELAZIONE FRA PRESIDENTE E CONGRESSO Il discorso del presidente è uno strumento di indirizzo politico, serve al presidente per indicare le priorità dell’agenda legislativa. Al discorso (SOTU ovvero State of the Union, discorso sullo stato dell’Unione) segue pochi giorni dopo e non oltre il primo lunedì di febbraio un fondamentale atto presidenziale: l’Appropriation Act, ovvero il progetto annuale di bilancio la cui scadenza è il 1 ottobre, inizio dell’anno finanziario. Il presidente esercita il suo potere di impulso mediante delle raccomandazioni al congresso attraverso messaggi alle camere o dichiarando il proprio appoggio ad un progetto già depositato. Oltre il potere di impulso al presidente spetta la promulgazione delle leggi e il potere di veto qualora eviti di promulgare una legge. Potere di veto che il Congresso può superare se raggiunge in entrambe le sue camere una maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascun assemblea. NOTE E FONTI http://www.lameridianadirivoli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=177:per- capire-le-primarie-americane&catid=44:libero-pensatore&Itemid=72 Stroppiana Luca, 2006, Il Mulino