3. CHE COS’È L’ITU
International Telecommunication Union, agenzia
indipendente dell’ONU con sede a Ginevra
193 paesi membri, oltre alla presenza di
rappresentanti della ricerca e dell’industria
Si occupa di comunicazioni radio, standard
tecnologici e politiche di sviluppo del settore TLC
È guidata da un segretario generale: attualmente
Hamadoun I. Touré, originario del Mali
4. CHE COSA SONO LE ITR DEL 1988
Dieci articoli sulle regole di gestione delle reti e
dei servizi di telecomunicazione internazionali
Tre appendici, otto risoluzioni, tre
raccomandazioni e una mozione integrativa
Il testo è disponibile online sul sito della ITU:
http://www.itu.int/dms_pub/itu-t/oth/3F/01/T3F010000010001PDFE.pdf
6. CHE COS’È LA WCIT DI DUBAI
È stata convocata dall’ITU e includeva la
proposta di modificare le ITR del 1988
Si è svolta a porte chiuse dal 3 al 12 dic. 2012,
con la partecipazione di pochi osservatori esterni
Forse ha segnato l’inizio della guerra fredda per
la definizione della futura governance della Rete
La posta in gioco è il controllo da parte degli stati
sulle attività online dei cittadini
7. IL MULTISTAKEHOLDER APPROACH
La governance della Rete non è affidata agli stati,
ma è definita attraverso un processo “dal basso”
Diversi attori sono coinvolti nella definizione di
standard e regole: società civile, imprese e governi
Il ruolo degli stati è risultato fin qui marginale:
ICANN, per esempio, pesa più di qualsiasi governo
In questo scenario, il primato degli Stati Uniti su
Internet è andato negli anni consolidandosi
8. L’OPZIONE AUTORITARIA
Per contrastare il primato USA, che è anche
economico e strategico, si muovono diversi paesi
Russia e Cina rivendicano la loro sovranità sul
ciberspazio e il diritto di fissare regole dall’alto
Per questi paesi il multistakeholder approach è
una minaccia alla sicurezza nazionale
I regimi autoritari vogliono esercitare più controlli
sui contenuti prodotti e consumati dai cittadini
9. IL LAVORO DIPLOMATICO E SUI MEDIA
Prima di Dubai le parti hanno svolto un’intensa
attività diplomatica, pubblicistica e di lobbying
Il governo cinese ha portato sulle proprie
posizioni molti paesi asiatici e africani
La ETNO si è spesa per sostenere la necessità di
alcune modifiche sostanziali all’impianto ITR
Sul fronte opposto hanno fatto sentire la propria
voce gli USA e il commissario UE Neelie Kroes
13. Fonte: Linx Public Affairs
89 sì
Chi ha votato la norma, chi l’ha
55 no
rigettata e chi non era presente 49 assenti
14. I CONTENUTI SALIENTI DEL TESTO
Sancito il diritto degli stati a controllare la Rete
Le norme restano a livello di raccomandazione
Non si parla mai di ICT, ma di telecomunicazioni
La «sender-pays rule» è stata rigettata
15. È SOLO L’INIZIO: I PROSSIMI PASSI
Il nuovo trattato dovrà essere ratificato dagli stati
membri ed entrerà in vigore nel maggio del 2015
La spaccatura registrata a Dubai porterà a una
frammentazione del ciberspazio in una serie di
internet nazionali, controllate dagli stati?
I prossimi appuntamenti: maggio 2013 (World
Telecommunications Policy Forum, Ginevra),
novembre 2014 (Conferenza di Busan, Sud Corea)