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EQUILIBRI CHIMICO-BIOLOGICI
    DEL LAGO TRASIMENO




      I.T.A.S. “G. Bruno” di Perugia
 Indirizzo BIOLOGICO aa. ss. 1999-2001
Ecosistema Lago




   Due laghi
  a confronto




  Ecosistema
   Trasimeno



                FINE
ECOSISTEMA LAGO
s   I laghi sono masse d’acqua che riempiono le depressioni all’interno
    dei continenti, isolate dal mare o comunicanti con esso mediante
    fiumi. I corsi d’acqua che alimentano i laghi sono detti immissari,
    e ad essi possono sommarsi le acque di sorgenti sotterranee e di
    precipitazione. Questi afflussi compensano i deflussi causati dall’
    evaporazione, dalle infiltrazioni sotterranee e dalle acque che
    escono dal lago per mezzo dell’ emissario. L’origine dei laghi è
    varia e ciò ne condiziona le caratteristiche.
s   I fattori che condizionano gli ambienti lentici (ecosistemi di
    acqua dolce stagnante: laghi e stagni) sono:

           FATTORI ABIOTICI                FATTORI BIOTICI

s   Un importante ciclo della materia condiziona l’ambiente lacustre:

                        CICLO DELL’ACQUA
FATTORI BIOTICI




  fitoplancton



                                                    pesci carnivori

                                pesci planctofagi
                 zooplancton




per saperne di più ...     decompositori
FATTORI BIOTICI
   fitoplancton                                   zooplancton
   Piccoli organismi                           Piccoli organismi uni e
   fotosintetici che                              pluricellulari che
 abitano gli strati più                         vivono nutrendosi di
superficiali dell’acqua                             fitoplancton


     La diversificazione degli organismi fito e zooplanctonici
     fornisce informazioni sullo stato di nutrimento del lago


  OLIGOTROFICO            MESOTROFICO               EUTROFICO
  Scarso nutrimento         Nutrimento di            Abbondante
 -presenza di alghe         media quantità           nutrimento
 azzurre, verdi, brune,   -presenza di alghe    -presenza di abbondanti
 dorate e rosse           verdi e diatomee      fioriture algali
 -presenza di alcune
 diatomee
FATTORI ABIOTICI
Le componenti chimico-fisiche più rilevanti che influenzano
l’ecosistema lago sono:


               SALINITÀ



                    TEMPERATURA




                                  LUCE
SALINITÀ

La concentrazione di sali nelle acque dei          laghi è
generalmente bassa, tranne nei periodi in         cui, per
evaporazione, i sali disciolti si concentrano e   il valore
della salinità aumenta.
Soprattutto nei laghi che hanno basse profondità medie
e scarso ricambio dell’acqua, la salinità può aumentare,
per effetto dell’evaporazione,       fino a valori molto
elevati, addirittura superiori a quelli dell’acqua marina.
TEMPERATURA
La temperatura dell’acqua di un lago dipende dalle condizioni climatiche
e topografiche, oltre che dall’estensione e dalla profondità del lago.
E’ importante rilevare che l’acqua dolce ha la sua massima densità a 4°C.
In estate i laghi ricevono calore dalla radiazione solare che riscalda la
superficie dell’acqua. Questa acqua riscaldata si dilata, dunque la sua
densità diminuisce, e tende a stratificarsi sulla superficie del lago. La
temperatura dell’acqua quindi diminuisce dalla superficie al fondo del
lago (stratificazione diretta) .
In inverno i laghi temperati diventano molto freddi: la superficie può
ghiacciarsi e la temperatura dell’acqua tende ad aumentare verso il
fondo del lago dove raggiunge i 4°C (stratificazione inversa) .
In primavera e in autunno avviene il rimescolamento dell’ acqua che
apporta ossigeno nelle acque profonde e sostanze nutritive (sali
minerali) dal fondo alle zone superficiali, favorendo lo sviluppo della vita
lacustre.
stratificazione diretta
                                  (estate)



                 0



                 10
Profondità (m)




                 20



                 30


                      5    10          15          20   25
                                Temperatura (°C)
stratificazione inversa
                                 (inverno)



                 0



                 10
Profondità (m)




                 20



                 30


                      5    10          15          20   25
                                Temperatura (°C)
rimescolamento delle acque
                         (primavera-autunno)




                 0
                          H2O ricca
                            di O2
                 10
Profondità (m)




                 20

                                      H2O ricca di
                                       nutrienti
                 30
LUCE
La quantità di luce che penetra nel lago varia con la profondità e la
trasparenza dell’acqua.
Nei laghi più profondi è possibile distinguere una zona eufotica (con
molta luce), nei primi 10-20 metri di profondità, seguita da una zona
oligofotica (con poca luce), ed infine una zona afotica (priva di luce).
Nelle prime due zone sono presenti organismi fototrofi, cioè i
produttori, il primo anello della catena alimentare. Per questa ragione
la zona fotica è quella più densamente popolata anche dagli organismi
eterotrofi, cioè i consumatori.
Nei laghi c poco profondi, come il lago Trasimeno, la luce raggiunge i
fondali e quindi gli organismi fotosintetici sono presenti a tutti i
livelli.
IL CICLO DELL’ACQUA
s   L’acqua dell’atmosfera precipita sul mare (A), sui continenti
    (B), sulla vegetazione (C) e sulle calotte glaciali (E). Il mare
    (A) riceve acqua anche da B, D ed E sia per via superficiale
    che sotterranea. Dal mare l’acqua ritorna all’atmosfera per
    evaporazione naturale; ciò accade anche per l’acqua di
    precipitazione assorbita dai vegetali (C) il cui processo
    prende il nome di evapotraspirazione. L’acqua che cade sulle
    terre emerse, in parte raggiunge i fiumi, i laghi e i mari e in
    parte si infiltra nel terreno (F) e nelle riserve acquifere
    sotterranee (F1). Dalla superficie l’acqua penetra nel suolo
    per infiltrazione. Le calotte glaciali (E) scambiano acqua con
    l’atmosfera tramite sublimazione.


                                                                H2 O
IL CICLO DELL’ACQUA
Il ciclo dell’acqua è l’insieme dei processi fisici, chimici e biologici che
determinano continui cambiamenti di stato e permettono un flusso costante
dell’acqua tra litosfera, atmosfera, idrosfera e biosfera.




  E



                    C

                        B   D
 F
                                          D                          A
       F1
DUE LAGHI A CONFRONTO


s   Se confrontiamo due laghi caratterizzati da
    notevoli differenze fisiche e geografiche e
    da una diversa origine geologica, come ad
    esempio il lago Trasimeno e il lago di Garda,
    ci accorgiamo che tali caratteristiche
    determinano        ecosistemi         lacustri
    profondamente diversi.
IL LAGO TRASIMENO:
                    caratteri fisici e geografici

  SUPERFICIE: 120 Km2
  CIRCONFERENZA: 60 Km
  PROFONDITA’ MEDIA: 4,7 m
  PROFONDITA’ MAX: 6,30 m
  Il lago Trasimeno ha una forma simile ad un cuore allungato in
  direzione nord-ovest/sud-est con tre insenature principali. Il bacino
  d’alimentazione è costituito da circa 60 torrenti, nessuno dei quali
  fornisce acque perenni. Tra i più importanti vi sono il Tresa, il Moiano,
  il Rigo Maggiore e il Maranzano, i quali si immettono nel fosso
  dell’Anguillara. Nell’insenatura di San Savino c’è un emissario
  artificiale che confluisce le acque di esubero verso il torrente Caina,
  da qui al fiume Nestore e quindi al Tevere.


per saperne di più ...
La profondità massima riscontrata a centro lago è circa 6,30 metri. La
profondità media è di circa 4,50 metri.
Il profilo della zona centrale del fondale è quasi piatto. Proseguendo
verso le rive la pendenza gradualmente aumenta, per il resto le fasce
perimetrali corrispondenti alle coste più rettilinee presentano in
generale pendenze intermedie.
I fondali quasi piatti, si rinvengono, infatti, all’interno delle profonde
insenature, mentre pendenze più pronunciate si hanno in prossimità
delle foci dei maggiori torrenti a causa dell’accumulo dei materiali
grossolani.
La composizione dei fondali risulta essere differente: la regione
centrale è prettamente argillosa con presenza di sabbie fini e priva di
“avanzi organici” e “materia azotata”; la fascia intermedia presenta
terreni di media composizione ma con prevalenza dell’argilla sulla sabbia
ancora finissima; la fascia perimetrale, escluse le insenature paludose in
cui sono presenti tracce di residui organici e terriccio, comprende
fondali costituiti prevalentemente da sabbia.
IL LAGO DI GARDA:
                 caratteri fisici e geografici
SUPERFICIE: Km2 370
LUNGHEZZA: Km 52,6
LARGHEZZA MAX: Km 17,5
PROFONDITA’ MEDIA: 134,5m
PROFONDITA’ MAX: 346m
Il lago di Garda è il più grande dei laghi italiani:
Il suo affluente principale è il Sarca che entra fra Riva e Torbole; gli
altri hanno un’importanza minore. Unico emissario è il Mincio, a
Peschiera.
Le variazioni di livello del lago sono poco accentuate (circa un metro)
E’ caratterizzato da una stupenda colorazione dell’acqua che assume
tonalità turchine marcate ed ha una notevole trasparenza; i raggi
solari arrivano fino ad una profondità di circa 15 metri.
DUE LAGHI A CONFRONTO




                        ~ 5m
                                              ~ 15m


I raggi solari che filtrano su
tutta la colonnina d’acqua,
permettono la crescita delle
macrofite su tutto il fondale del   Nel lago di Garda la
lago Trasimeno.                     flora    subacquea       è
                                    presente sino ad una
                                    certa profondità (circa
                                    15m), la stessa a cui
                                    arrivano i raggi solari.
Ecosistema Trasimeno
Durante il periodo estivo si osserva, per evaporazione naturale, un
abbassamento del livello lacustre che causa l’innalzamento della
temperatura del fondale. Questa serie di fattori favorisce reazioni
che provocano mutamenti nell’ecosistema lago. Le acque del lago
Trasimeno possono essere classificate, dal punto di vista analitico,
come mesotrofiche. Infatti, innumerevoli quantità di azoto e fosforo
sono presenti in forme insolubili soltanto nel fondale, mentre sono
assenti nella colonnina d’acqua. Questi elementi fungono da nutrienti
per le macrofite (piante con apparato radicale) che producono
ossigeno utilizzato dai batteri per far avvenire i processi di
ossidazione.
Fattori che causano i bassi livelli
Uno dei problemi più importanti del lago Trasimeno è il verificarsi dei
bassi livelli (“magre”) durante il periodo estivo. Questo problema è
influenzato da diversi fattori:

                   ∆V = VS + VB - VE -VEM -VPR

∆V = variazione di volume del lago (m3)
VS = volume d’acqua in entrata per precipitazioni sullo specchio (m3)
VB = volume d’acqua che arriva al lago dal bacino imbrifero attuale (m3)
VE = volume d’acqua in uscita per evaporazione dallo specchio (m3)
VEM= volume d’acqua in uscita dal lago come deflusso dall’emissario (m3)
VPR = volume d’acqua in uscita dal lago tramite prelievi artificiali ( m3)


Incidono particolarmente le scarse precipitazioni, le non trascurabili
evaporazioni ed i prelievi artificiali per l’irrigazione dei campi
circostanti.
Le conseguenze dei bassi livelli



     INTORBIDIMENTO                 INNALZAMENTO DELLA
        DELL’ACQUA                 TEMPERATURA DELL’ACQUA




E’ causato dall’azione                I bassi livelli consentono
       dei venti che portano in    all’acqua di raggiungere valori
                     sospensione   di temperatura molto vicini a
nella colonnina d’acqua le         quelli dell’ambiente esterno
particelle    che     vanno    a   favorendo la crescita batterica
costituire il fondale lacustre
(limo)
Livelli massimi e minimi del lago
Il lago Trasimeno può essere definito un “ecosistema chiuso”
poiché non possiede né emissari né immissari naturali, perciò le
variazioni di livelli riscontrati nel corso degli anni hanno influito in
senso negativo o positivo sulla vivibilità delle zone circostanti.


Per evidenziare le variazioni del livello lacustre ci serviamo di un
grafico che ne riporta i valori MAX e MIN negli anni che vanno dal
1882 al 1994.
Livelli massimi e minimi del Trasimeno dal 1882 al 1994
                                                   1882-1920. Livelli max e min annuali (medie mensili)
                                                   1921-1968
                                                   1969-1994
                                                   Quote della soglia dell’emissario


                   




                                                                             




 Costruzione di un nuovo emissario        Tentativo di regolare le variazioni del livello delle acque per prevenire il
loro ristagno, causa di epidemie di febbre malarica e di danni alle proprietà, alle colture e alle costruzioni.

 Costruzione     di un immissario Apportate le acque provenienti da 4 torrenti (Tresa, Moiano, Rio Maggiore,
Anguillara); il problema dei bassi livelli non viene subito risolto.

 Piogge abbondanti.
Processi di autodepurazione
A causa della bassa permeabilità dei terreni circostanti, l’acqua che si
infiltra ritorna al lago, ma con l’aggiunta di sostanze inquinanti presenti
nei fertilizzanti e nei pesticidi. Queste sostanze sono sostanzialmente
sali di Azoto e Fosforo e la loro eccessiva presenza nell’acqua può
provocare il fenomeno della eutrofizzazione.
La presenza delle idrofite e l’azione congiunta di batteri aerobi ed
anaerobi assicura al lago una certa capacità di controllo del fenomeno.
Infatti, i fosfati in soluzione, legandosi al ferro trivalente precipitano
sul fondo. Qui l’azione di microrganismi anaerobi riduce in parte lo ione
ferrico a ferroso, che, a sua volta, a contatto con l’ossigeno prodotto
dalle macrofite subisce un’ossidazione e ritorna ad essere trivalente.
Quest’ultimo, tornando in contatto con lo ione fosfato, riprecipita nei
fondali sottoforma di sale insolubile.




                                                                          Fe
Il ciclo del ferro




                                                         fotosintesi
        fertilizzanti
                                  Fe+++
                                                  O2
                              +

                         PO    ---                     Fe++        batteri
                              4
                                                                chemiolitotrofi




                                          FePO4
per saperne di più ...                             batteri ferroriduttori
                                                                                  FINE
Il ciclo del ferro
Come si è potuto osservare l’ossigeno e i batteri sono elementi fondamentali
per quei processi d’ossido-riduzione che caratterizzano il ciclo del ferro.
L’ossigeno, presente nella colonnina d’acqua, risulta avere valori di saturazione
superiori alla norma; ciò è dovuto alla presenza delle numerose idrofite che
producono ossigeno in eccesso.
I principali generi batterici che operano l’ossidazione del ferro sono
Thiobacillus feroxidans, Gallionella e Sulfolobus. Questi microrganismi sono,
dal punto di vista metabolico, dei chemilitotrofi, cioè organismi capaci di
produrre ATP e potere riducente dall’ossidazione di substrati inorganici. Gli
elettroni ceduti da questi substrati vengono trasportati con una catena di
trasporto elettronico all’accettore finale che è l’ O2. Sono batteri, dunque,
aerobi stretti che necessitano di acque ben ossigenate che sono garantite
dalla presenza di idrofite.
La riduzione del ferro avviene in condizioni anaerobie (sui fondali del lago).
Sebbene molti microrganismi possono ridurre piccole quantità di ferro
durante il loro metabolismo, la maggior parte di questo processo è operata da
microrganismi specializzati che “respirano” ferro e che, come Geobacter
mettallireducens e Shewanella putrefaciens, da questo processo possono
trarre l’energia per la loro vita.

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Equilibri lago

  • 1. EQUILIBRI CHIMICO-BIOLOGICI DEL LAGO TRASIMENO I.T.A.S. “G. Bruno” di Perugia Indirizzo BIOLOGICO aa. ss. 1999-2001
  • 2. Ecosistema Lago Due laghi a confronto Ecosistema Trasimeno FINE
  • 3. ECOSISTEMA LAGO s I laghi sono masse d’acqua che riempiono le depressioni all’interno dei continenti, isolate dal mare o comunicanti con esso mediante fiumi. I corsi d’acqua che alimentano i laghi sono detti immissari, e ad essi possono sommarsi le acque di sorgenti sotterranee e di precipitazione. Questi afflussi compensano i deflussi causati dall’ evaporazione, dalle infiltrazioni sotterranee e dalle acque che escono dal lago per mezzo dell’ emissario. L’origine dei laghi è varia e ciò ne condiziona le caratteristiche. s I fattori che condizionano gli ambienti lentici (ecosistemi di acqua dolce stagnante: laghi e stagni) sono: FATTORI ABIOTICI FATTORI BIOTICI s Un importante ciclo della materia condiziona l’ambiente lacustre: CICLO DELL’ACQUA
  • 4. FATTORI BIOTICI fitoplancton pesci carnivori pesci planctofagi zooplancton per saperne di più ... decompositori
  • 5. FATTORI BIOTICI fitoplancton zooplancton Piccoli organismi Piccoli organismi uni e fotosintetici che pluricellulari che abitano gli strati più vivono nutrendosi di superficiali dell’acqua fitoplancton La diversificazione degli organismi fito e zooplanctonici fornisce informazioni sullo stato di nutrimento del lago OLIGOTROFICO MESOTROFICO EUTROFICO Scarso nutrimento Nutrimento di Abbondante -presenza di alghe media quantità nutrimento azzurre, verdi, brune, -presenza di alghe -presenza di abbondanti dorate e rosse verdi e diatomee fioriture algali -presenza di alcune diatomee
  • 6. FATTORI ABIOTICI Le componenti chimico-fisiche più rilevanti che influenzano l’ecosistema lago sono: SALINITÀ TEMPERATURA LUCE
  • 7. SALINITÀ La concentrazione di sali nelle acque dei laghi è generalmente bassa, tranne nei periodi in cui, per evaporazione, i sali disciolti si concentrano e il valore della salinità aumenta. Soprattutto nei laghi che hanno basse profondità medie e scarso ricambio dell’acqua, la salinità può aumentare, per effetto dell’evaporazione, fino a valori molto elevati, addirittura superiori a quelli dell’acqua marina.
  • 8. TEMPERATURA La temperatura dell’acqua di un lago dipende dalle condizioni climatiche e topografiche, oltre che dall’estensione e dalla profondità del lago. E’ importante rilevare che l’acqua dolce ha la sua massima densità a 4°C. In estate i laghi ricevono calore dalla radiazione solare che riscalda la superficie dell’acqua. Questa acqua riscaldata si dilata, dunque la sua densità diminuisce, e tende a stratificarsi sulla superficie del lago. La temperatura dell’acqua quindi diminuisce dalla superficie al fondo del lago (stratificazione diretta) . In inverno i laghi temperati diventano molto freddi: la superficie può ghiacciarsi e la temperatura dell’acqua tende ad aumentare verso il fondo del lago dove raggiunge i 4°C (stratificazione inversa) . In primavera e in autunno avviene il rimescolamento dell’ acqua che apporta ossigeno nelle acque profonde e sostanze nutritive (sali minerali) dal fondo alle zone superficiali, favorendo lo sviluppo della vita lacustre.
  • 9. stratificazione diretta (estate) 0 10 Profondità (m) 20 30 5 10 15 20 25 Temperatura (°C)
  • 10. stratificazione inversa (inverno) 0 10 Profondità (m) 20 30 5 10 15 20 25 Temperatura (°C)
  • 11. rimescolamento delle acque (primavera-autunno) 0 H2O ricca di O2 10 Profondità (m) 20 H2O ricca di nutrienti 30
  • 12. LUCE La quantità di luce che penetra nel lago varia con la profondità e la trasparenza dell’acqua. Nei laghi più profondi è possibile distinguere una zona eufotica (con molta luce), nei primi 10-20 metri di profondità, seguita da una zona oligofotica (con poca luce), ed infine una zona afotica (priva di luce). Nelle prime due zone sono presenti organismi fototrofi, cioè i produttori, il primo anello della catena alimentare. Per questa ragione la zona fotica è quella più densamente popolata anche dagli organismi eterotrofi, cioè i consumatori. Nei laghi c poco profondi, come il lago Trasimeno, la luce raggiunge i fondali e quindi gli organismi fotosintetici sono presenti a tutti i livelli.
  • 13. IL CICLO DELL’ACQUA s L’acqua dell’atmosfera precipita sul mare (A), sui continenti (B), sulla vegetazione (C) e sulle calotte glaciali (E). Il mare (A) riceve acqua anche da B, D ed E sia per via superficiale che sotterranea. Dal mare l’acqua ritorna all’atmosfera per evaporazione naturale; ciò accade anche per l’acqua di precipitazione assorbita dai vegetali (C) il cui processo prende il nome di evapotraspirazione. L’acqua che cade sulle terre emerse, in parte raggiunge i fiumi, i laghi e i mari e in parte si infiltra nel terreno (F) e nelle riserve acquifere sotterranee (F1). Dalla superficie l’acqua penetra nel suolo per infiltrazione. Le calotte glaciali (E) scambiano acqua con l’atmosfera tramite sublimazione. H2 O
  • 14. IL CICLO DELL’ACQUA Il ciclo dell’acqua è l’insieme dei processi fisici, chimici e biologici che determinano continui cambiamenti di stato e permettono un flusso costante dell’acqua tra litosfera, atmosfera, idrosfera e biosfera. E C B D F D A F1
  • 15. DUE LAGHI A CONFRONTO s Se confrontiamo due laghi caratterizzati da notevoli differenze fisiche e geografiche e da una diversa origine geologica, come ad esempio il lago Trasimeno e il lago di Garda, ci accorgiamo che tali caratteristiche determinano ecosistemi lacustri profondamente diversi.
  • 16. IL LAGO TRASIMENO: caratteri fisici e geografici SUPERFICIE: 120 Km2 CIRCONFERENZA: 60 Km PROFONDITA’ MEDIA: 4,7 m PROFONDITA’ MAX: 6,30 m Il lago Trasimeno ha una forma simile ad un cuore allungato in direzione nord-ovest/sud-est con tre insenature principali. Il bacino d’alimentazione è costituito da circa 60 torrenti, nessuno dei quali fornisce acque perenni. Tra i più importanti vi sono il Tresa, il Moiano, il Rigo Maggiore e il Maranzano, i quali si immettono nel fosso dell’Anguillara. Nell’insenatura di San Savino c’è un emissario artificiale che confluisce le acque di esubero verso il torrente Caina, da qui al fiume Nestore e quindi al Tevere. per saperne di più ...
  • 17. La profondità massima riscontrata a centro lago è circa 6,30 metri. La profondità media è di circa 4,50 metri. Il profilo della zona centrale del fondale è quasi piatto. Proseguendo verso le rive la pendenza gradualmente aumenta, per il resto le fasce perimetrali corrispondenti alle coste più rettilinee presentano in generale pendenze intermedie. I fondali quasi piatti, si rinvengono, infatti, all’interno delle profonde insenature, mentre pendenze più pronunciate si hanno in prossimità delle foci dei maggiori torrenti a causa dell’accumulo dei materiali grossolani. La composizione dei fondali risulta essere differente: la regione centrale è prettamente argillosa con presenza di sabbie fini e priva di “avanzi organici” e “materia azotata”; la fascia intermedia presenta terreni di media composizione ma con prevalenza dell’argilla sulla sabbia ancora finissima; la fascia perimetrale, escluse le insenature paludose in cui sono presenti tracce di residui organici e terriccio, comprende fondali costituiti prevalentemente da sabbia.
  • 18. IL LAGO DI GARDA: caratteri fisici e geografici SUPERFICIE: Km2 370 LUNGHEZZA: Km 52,6 LARGHEZZA MAX: Km 17,5 PROFONDITA’ MEDIA: 134,5m PROFONDITA’ MAX: 346m Il lago di Garda è il più grande dei laghi italiani: Il suo affluente principale è il Sarca che entra fra Riva e Torbole; gli altri hanno un’importanza minore. Unico emissario è il Mincio, a Peschiera. Le variazioni di livello del lago sono poco accentuate (circa un metro) E’ caratterizzato da una stupenda colorazione dell’acqua che assume tonalità turchine marcate ed ha una notevole trasparenza; i raggi solari arrivano fino ad una profondità di circa 15 metri.
  • 19. DUE LAGHI A CONFRONTO ~ 5m ~ 15m I raggi solari che filtrano su tutta la colonnina d’acqua, permettono la crescita delle macrofite su tutto il fondale del Nel lago di Garda la lago Trasimeno. flora subacquea è presente sino ad una certa profondità (circa 15m), la stessa a cui arrivano i raggi solari.
  • 20. Ecosistema Trasimeno Durante il periodo estivo si osserva, per evaporazione naturale, un abbassamento del livello lacustre che causa l’innalzamento della temperatura del fondale. Questa serie di fattori favorisce reazioni che provocano mutamenti nell’ecosistema lago. Le acque del lago Trasimeno possono essere classificate, dal punto di vista analitico, come mesotrofiche. Infatti, innumerevoli quantità di azoto e fosforo sono presenti in forme insolubili soltanto nel fondale, mentre sono assenti nella colonnina d’acqua. Questi elementi fungono da nutrienti per le macrofite (piante con apparato radicale) che producono ossigeno utilizzato dai batteri per far avvenire i processi di ossidazione.
  • 21. Fattori che causano i bassi livelli Uno dei problemi più importanti del lago Trasimeno è il verificarsi dei bassi livelli (“magre”) durante il periodo estivo. Questo problema è influenzato da diversi fattori: ∆V = VS + VB - VE -VEM -VPR ∆V = variazione di volume del lago (m3) VS = volume d’acqua in entrata per precipitazioni sullo specchio (m3) VB = volume d’acqua che arriva al lago dal bacino imbrifero attuale (m3) VE = volume d’acqua in uscita per evaporazione dallo specchio (m3) VEM= volume d’acqua in uscita dal lago come deflusso dall’emissario (m3) VPR = volume d’acqua in uscita dal lago tramite prelievi artificiali ( m3) Incidono particolarmente le scarse precipitazioni, le non trascurabili evaporazioni ed i prelievi artificiali per l’irrigazione dei campi circostanti.
  • 22. Le conseguenze dei bassi livelli INTORBIDIMENTO INNALZAMENTO DELLA DELL’ACQUA TEMPERATURA DELL’ACQUA E’ causato dall’azione I bassi livelli consentono dei venti che portano in all’acqua di raggiungere valori sospensione di temperatura molto vicini a nella colonnina d’acqua le quelli dell’ambiente esterno particelle che vanno a favorendo la crescita batterica costituire il fondale lacustre (limo)
  • 23. Livelli massimi e minimi del lago Il lago Trasimeno può essere definito un “ecosistema chiuso” poiché non possiede né emissari né immissari naturali, perciò le variazioni di livelli riscontrati nel corso degli anni hanno influito in senso negativo o positivo sulla vivibilità delle zone circostanti. Per evidenziare le variazioni del livello lacustre ci serviamo di un grafico che ne riporta i valori MAX e MIN negli anni che vanno dal 1882 al 1994.
  • 24. Livelli massimi e minimi del Trasimeno dal 1882 al 1994 1882-1920. Livelli max e min annuali (medie mensili) 1921-1968 1969-1994 Quote della soglia dell’emissario     Costruzione di un nuovo emissario Tentativo di regolare le variazioni del livello delle acque per prevenire il loro ristagno, causa di epidemie di febbre malarica e di danni alle proprietà, alle colture e alle costruzioni.  Costruzione di un immissario Apportate le acque provenienti da 4 torrenti (Tresa, Moiano, Rio Maggiore, Anguillara); il problema dei bassi livelli non viene subito risolto.  Piogge abbondanti.
  • 25. Processi di autodepurazione A causa della bassa permeabilità dei terreni circostanti, l’acqua che si infiltra ritorna al lago, ma con l’aggiunta di sostanze inquinanti presenti nei fertilizzanti e nei pesticidi. Queste sostanze sono sostanzialmente sali di Azoto e Fosforo e la loro eccessiva presenza nell’acqua può provocare il fenomeno della eutrofizzazione. La presenza delle idrofite e l’azione congiunta di batteri aerobi ed anaerobi assicura al lago una certa capacità di controllo del fenomeno. Infatti, i fosfati in soluzione, legandosi al ferro trivalente precipitano sul fondo. Qui l’azione di microrganismi anaerobi riduce in parte lo ione ferrico a ferroso, che, a sua volta, a contatto con l’ossigeno prodotto dalle macrofite subisce un’ossidazione e ritorna ad essere trivalente. Quest’ultimo, tornando in contatto con lo ione fosfato, riprecipita nei fondali sottoforma di sale insolubile. Fe
  • 26. Il ciclo del ferro fotosintesi fertilizzanti Fe+++ O2 + PO --- Fe++ batteri 4 chemiolitotrofi FePO4 per saperne di più ... batteri ferroriduttori FINE
  • 27. Il ciclo del ferro Come si è potuto osservare l’ossigeno e i batteri sono elementi fondamentali per quei processi d’ossido-riduzione che caratterizzano il ciclo del ferro. L’ossigeno, presente nella colonnina d’acqua, risulta avere valori di saturazione superiori alla norma; ciò è dovuto alla presenza delle numerose idrofite che producono ossigeno in eccesso. I principali generi batterici che operano l’ossidazione del ferro sono Thiobacillus feroxidans, Gallionella e Sulfolobus. Questi microrganismi sono, dal punto di vista metabolico, dei chemilitotrofi, cioè organismi capaci di produrre ATP e potere riducente dall’ossidazione di substrati inorganici. Gli elettroni ceduti da questi substrati vengono trasportati con una catena di trasporto elettronico all’accettore finale che è l’ O2. Sono batteri, dunque, aerobi stretti che necessitano di acque ben ossigenate che sono garantite dalla presenza di idrofite. La riduzione del ferro avviene in condizioni anaerobie (sui fondali del lago). Sebbene molti microrganismi possono ridurre piccole quantità di ferro durante il loro metabolismo, la maggior parte di questo processo è operata da microrganismi specializzati che “respirano” ferro e che, come Geobacter mettallireducens e Shewanella putrefaciens, da questo processo possono trarre l’energia per la loro vita.