Questa presentazione è il risultato di un lavoro svolto nel laboratorio di analisi strumentale ed è specifico per spiegare l'effetto batocromo ed ipsocromo.
1. Quali fattori condizionano la posizione
della lunghezza d’onda di massima
assorbanza?
Quali fattori condizionano la posizione
della lunghezza d’onda di massima
assorbanza?
• Effetto Batocromo
• Effetto Ipsocromo
• Effetto Auxocromo
• Effetto solvente.
• Effetto Batocromo
• Effetto Ipsocromo
• Effetto Auxocromo
• Effetto solvente.
Mauro Sabella
3. Consiste nello spostamento della λMAX
verso lunghezze d’ onda maggiori
Vedremo sperimentalmente come il gruppo CH3- condiziona la lunghezza d’onda di massima
Assorbanza. Analizzeremo all’UV 3 campioni contenenti BTX in fase vapore.
5. Ma come possiamo giustificare tale
fenomeno?
• Grazie all’effetto della iperconiugazione, gli
elettroni σ dei legami C-H alchilici
partecipano alla risonanza dell’anello
ampliando l’effetto della delocalizzazione
elettronica. Ciò porta ad un abbassamento
dei dislivelli energetici fra orbitali agevolando
le transizioni elettroniche π→π*.
7. Consiste nello spostamento della λMAX
verso lunghezze d’ onda minori
Consiste nello spostamento della λMAX
verso lunghezze d’ onda minori
anilina Ione anilinio
9. • Ciò avviene perché nelle vicinanze del cromoforo
(benzene) è legato un gruppo detto ipsocromo–NH3
+
• In ambiente acido l’anilina si protona e diventa ione aniliio impegnando il
doppietto di non legame dell’azoto il quale non potrà partecipare alla
delocalizzazione degli elettroni del benzene
• Possiamo concludere che più aumenta l’acidità minore sarà la lunghezza
d’onda
10. AUXOCROMO
• Si tratta di un fenomeno conseguente alla
presenza di un gruppo funzionale saturo
legato al cromoforo. Come nel red shift
anche qua avremo lo spostamento della λMAX
ma anche di ε. Questa caratteristica è data da
atomi o gruppi con doppietti di non legame.
(Alogeni, -NH2, OH, CN)