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Approccio ai sentimenti – chi ben
comincia è a metà dell‘opera: una
sfida per genitori fin dall‘inizio
Prof. Dr. Dr. Dr. Wassilios E. Fthenakis
Marion Brandl
Interazione con i sentimenti – chi ben comincia è a metà
dell‘opera: una sfida per genitori fin dall‘inizio
ARTICOLAZIONE DELL‘INTERVENTO
1. Cosa sono i sentimenti?
2. Che cosa si intende per competenza
emozionale?
3. Importanti abilità incluse nella competenza
emotiva
4. In che modo i genitori possono sostenere
lo sviluppo della competenza emotiva?
5. Considerazioni conclusive
1. Cosa sono le emozioni?
► Le emozioni sono concepite come moti dell‘animo,
eccitazione psicologica oppure disposizione d‘animo (vgl.
Duden)
► Le emozioni possono essere espresse su tre piani:
1. nonverbale: mimica, gesti (es. sorriso, aggrottamento
della fronte)
2. condizioni del corpo (es. impallidire, sudare, battito
cardiaco)
3. attraverso il linguaggio le emozioni possono essere
comunicate (es. parole per denominare i sentimenti,
intonazione)
1. Cosa sono le emozioni
►Emozioni di base: allegria, rabbia, tristezza,
paura, sorpresa, interesse
►L‘espressione di emozioni di base é
codificata in tutte le culture allo stesso
modo
►L‘emozione non può comunque essere
equiparata al sentimento
►Il sentimento è il valore soggettivo attribuito
ad uno stato emotivo
2. Competenza emotiva
► Un bambino deve imparare ad interagire con i sentimenti,
ciò significa che deve sviluppare intelligenza emotiva
► Competenza emotiva significa diventare competenti nel
riconoscere i propri sentimenti e i sentimenti degli altri
► La competenza emotiva comprende:
 Consapevolezza riguardo la propria condizione emotiva
 Capacità di riconoscere le emozioni degli altri
 Utilizzo del vocabolario dei sentimenti
 Empatia
 La capacità di far fronte ad emozioni negative
2. Competenza emotiva
A che scopo i bambini devono acquisire lo sviluppo
di una competenza emotiva?
► I bambini che sanno interagire in modo
competente con le loro emozioni hanno uno
sviluppo migliore
► I bambini che sanno interagire in modo
competente con le loro emozioni sono competenti
anche socialmente, hanno migliori risultati
scolastici e possono essere definiti
psicologicamente sani
2. Competenza emotiva
Che cosa influenza la competenza emotiva?
► Caratteristiche individuali, quali il temperamento,
influenzano la competenza emotiva
► La predisposizione alla competenza emotiva
si costruisce nella prima infanzia attraverso
la famiglia (Saarni, 2002)
► Con il crescere dell‘età i coetanei influenzano la
competenza emotiva.
3. Importanti abilità incluse nella
competenza emotiva
1. Mostrare le emozioni
2. Codificare le emozioni degli altri
3. Denominare le emozioni
4. Regolare le emozioni
5. Empatia
3.1 Esprimere le emozioni
►Un bambino dispone di meccanismi emotivi
innati
►Sviluppo dell‘espressione delle emozioni
primarie
 0-3 mesi: benessere verso ritiro
 dai 3 mesi: emozioni primarie - felicità, rabbia,
tristezza, paura, sorpresa, interesse
 a partire dai 3 anni: emozioni più complesse –
colpa, orgoglio
3.1 Esprimere le emozioni
Esempio: Il sorriso
► Il sorriso del bambino è innato (già i neonati
sorridono in modo inconsapevole)
► Il sorriso nell‘evoluzione si è rivelato utile
► Fa sorgere nei genitori comportamenti di
attenzione e cura
► Il sorriso promuove le relazioni e lo sviluppo
3.1 Esprimere le emozioni
La paura dell‘estraneo
► A 8 mesi i bambini mostrano intensamente paura
► La paura del bambino si dimostra come una
emozione sensata, poiché assicura la
sopravvivenza del bambino
 Controllare la spinta esplorativa
 Il bambino rimane vicino ai genitori
 È diffidente nei confronti degli estranei
 La paura dell‘estraneo richiama nelle persone di
riferimento il bisogno di proteggere il bambino
3.1 Esprimere le emozioni
Le emozioni sono funzionali
► Sorridere rafforza la relazione genitori-bambino
► La paura assicura la sopravvivenza del bambino
Concludendo: le emozioni sono utili. I genitori
dovrebbero conoscere bene l‘espressione delle
emozioni!
3.1 Esprimere le emozioni
Le emozioni possono fare danno! Esempio:
Vergogna
► Una grande quantità di vergogna ha un effetto
negativo sullo sviluppo del bambino:
 Immagine negativa della propria persona
 Disadattamento
 Depressione
 Ritirarsi
 Rabbia e aggressività
Concludendo: I bambini non dovrebbero mai essere
umiliati in pubblico!
3.1 Esprimere le emozioni
Separazione tra il vissuto emotivo e l‘espressione dell'emozione
► A partire dai tre anni i bambini possono differenziare tra il vissuto
soggettivo e l‘espressione esterna delle emozioni, ciò significa che
acquisiscono delle strategie per non lasciarsi in balia delle emozioni
► Es. Massimizzare: Esagerazione nell‘espressione emotiva, per ottenere
attenzione e sostegno genitoriale
► Es. Minimizzare: Indebolimento nell‘espressione emotiva delle emozioni
vissute, tenendo per sé la vera dimensione dei sentimenti
Concludendo: I bambini imparano a nascondere la vera dimensione delle
loro emozioni!
3.2 Codificare le emozioni
►Un bambino emotivamente competente può
notare le emozioni degli altri e codificarle
►Perciò devono essere identificati i segnali
verbali e non verbali
3.2 Codificare le emozioni
► Circa a sette mesi un bambino è in grado di percepire le
espressioni del viso e diverse tonalità della voce e di
reagire a queste
► “Attraverso il riferimento sociale il bambino cerca
attivamente il contatto oculare con un adulto di riferimento
per orientarsi in situazioni di insicurezza al comportamento
di espressione emotiva dei genitori e utilizzare
l’informazione così ottenuta per guidare il proprio
comportamento”(Petermann & Wiedebusch, 2003)
Concludendo: Il riferimento sociale serve a direzionare il
comportamento!
3.3 Denominare le emozioni
► Un bambino
emotivamente
competente conosce il
vocabolario dei
sentimenti
Competenza
emotiva
Competenza
sociale
Competenza
linguistica
3.3 Denominare le emozioni
Sviluppo dell‘espressione linguistica delle emozioni
► 18 – 20 mesi: prime parole che esprimono sentimenti per
indicare le emozioni base di altri, comprensione di
parole semplici che si riferiscono ad emozioni
► Fino ai 2 anni: discorsi rudimentali relativi alle
emozioni, comprensione passiva è maggiore
rispetto all‘utilizzo attivo
► Fino 4 anni: denominazione frequente delle emozioni
altrui, discorsi dettagliati relativi alle emozioni
► Fino ai 6 anni: vocabolario per emozioni complesse
► Fino ai 12 anni: ulteriore incremento del vocabolario emotivo
3.3 Denominare le emozioni
Le emozioni possono essere denominate sono in
misura limitata
► all‘espressione linguistica delle emozioni vi sono
dei limiti
► locuzioni quali “mi mancano le parole”, oppure
“non riesco ad esprimere i miei sentimenti a
parole” dimostrano in modo impressionante i limiti
del vocabolario emotivo
Concludendo: Supportate i bambini nell‘espressione
delle emozioni!
3.4 Regolazione delle emozioni
►Regolare le emozioni significa portare la
condizione emotiva ad una misura ottimale
rispetto a misura ed intensità, tale da
permettere di raggiungere i propri obiettivi e
di rispettare norme e regole della società
3.4 Regolazione delle emozioni
Alla regolazione emotiva interpersonale segue quella intrapersonale:
► 1° fase: L‘adulto di riferimento regola il livello di eccitazione del
neonato.
► 2° fase: Il neonato assume i primi livelli di regolazione.
► 3° fase: Il bambino e gli adulti di riferimento regolano le emozioni.
► 4° fase: Il bambino in età prescolare regola in modo autonomo le
proprie emozioni, sotto la guida dei genitori.
► 5° fase: Il bambino in età scolare si autoregola.
Concludendo: il sostegno dei genitori nella “regolazione delle emozioni” è
molto importante!
I genitori dovrebbero accogliere in modo sensibile le emozioni dei
bambini!
3.5 Empatia
Cosa si intende con il termine empatia?
► Empatia significa, mettersi nei panni di un altro,
pensare, cosa pensa l‘altro e come ci si potrebbe
sentire al suo posto
► L‘empatia non è una caratteristica propria della
personalità, bensì una capacità che va appresa
► L‘empatia non corrisponde al comportamento
empatico
4 In che modo i genitori possono
sostenere la competenza emotiva?
1. Clima emotivo in famiglia
2. Comunicazione relativa alle emozioni
3. Il giusto approccio nei confronti delle
emozioni del bambino
4. Influenza dei genitori rispetto alla
regolazione emotiva
5. Empatia
4.1 Clima emotivo in famiglia
► Trattare apertamente sia i sentimenti positivi che
quelli negativi del bambino
► Le emozioni sono utili
“tutti i sentimenti sono permessi, non, però, ogni
comportamento!”
► Dare ampio spazio soprattutto all‘espressione delle
emozioni positive
► Trasmettere al bambino la sensazione di amarlo a
tal punto, che egli può esprimere i propri
sentimenti in ogni momento
► Non far vergognare i bambini
4.2 Denominare le emozioni
►Denominare le emozioni percepite già con i
neonati
►Condurre discorsi relativi alle emozioni (a
partire da 1 anno e mezzo)
►Evitare differenze legate al sesso
 spesso le madri stimolano in misura maggiore le
figlie a parlare di sentimenti, rispetto ai loro figli
4.3 Il giusto approccio alle emozioni
dei bambini
► Accettare l‘espressione emotiva
► Reagire alle emozioni -> responsività genitoriale,
significa la reazione immediata e sensibile dei
genitori alle emozioni dei bambini
► Sostenere il bambino nella regolazione delle
emozioni
► Reazioni troppo rigide e severe alle emozioni
negative dei bambini limitano la competenza
emotiva dei bambini
► Soprattutto i bambini più difficili traggono
giovamento da uno stile educativo caloroso e
accettante
4.4 L‘influenza dei genitori sulla
regolazione emotiva
► Non impedire l’espressione di emozioni negative
attraverso punizioni (“Tutte le emozioni sono permesse,
ma non tutti i comportamenti!”, perché solamente le
emozioni che vengono mostrate possono essere regolate!)
► Accogliere in modo sensibile i sentimenti del bambino e
consolarlo
► Sostegno nella regolazione emotiva: quanto più giovane il
bambino, tanto maggiore sostegno nel regolare le
emozioni necessita
► Non lasciatevi guidare troppo da norme e regole sociali:
frasi retoriche del tipo “I maschi non piangono”, oppure
“Le femmine non picchiano!” sono senza senso!
► Funzione modello: il modo in cui i genitori regolano le
proprie emozioni funge da esempio per i loro figli
4.5 Promozione dell’empatia
► Educare in modo caloroso e sensibile
► Uno stile educativo arrabbiato e punitivo ha effetti negativi
sullo sviluppo dell’empatia
► I genitori dovrebbero indirizzare i figli a mettersi nei panni
altrui (per es. “Immagina di essere tu in questa situazione.
Come ti sentiresti?”)
► L’attenzione dei genitori dovrebbero essere posta sui
sentimenti della vittima (per es. “Non trovo giusto che tu
prenda in giro la bambina per il suo aspetto. Per questo lei
è certamente triste.”)
► I genitori sono dei modelli
5. Conclusione
►I bambini emotivamente competenti sono
anche socialmente competenti, hanno
prestazioni scolastiche migliori e sono
psichicamente sani
►I genitori hanno una forte influenza sullo
sviluppo della competenza emotiva
Concludendo: È utile riconsiderare alcune
strategie e migliorarle!
6 BASE
Babybeobachtung gegen Aggression und
Angst zur Förderung von Feinfühligkeit und
Empathie
Osservazione di neonati contro aggressività e
paura a favore della prevenzione di
sensibilità ed empatia
PD Dr. med. Karl Heinz Brisch
BASE
►Teoria di fondo: i bambini sono meno
aggressivi, quando osservano neonati
(Henri Parens)
►L’idea alla base di BASE: osservazione
di un neonato mentre è insieme alla
sua mamma
►Luogo: scuola materna, scuola
elementare
BASE
►Obiettivi in senso più stretto:
prevenzione di comportamenti
aggressivi e di paura e promozione
di empatia e sensività
►Obiettivo in senso ampio:
rafforzare la competenza emotiva
BASE
► Procedura: una madre si presenta per il periodo di circa un
anno, una volta alla settimana per 30 minuti alla scuola
materna oppure a scuola.
► Seduti in cerchio i bambini vivono regolarmente lo sviluppo
del bambino e l’interazione tra madre e bambino.
► Educatori/trici o insegnanti delle scuole elementari con una
specifica formazione utilizzano una tecnica nel porre le
domande appresa nel corso BASE, al fine di stimolare i
bambini a parlare della esperienza di interazione osservata.
BASE
BASE
► Immedesimarsi nel mondo emotivo del bambino e
della madre
► Analizzare in modo critico il comportamento della
madre e del bambino
► Interpretare i segnali del bambino
► Differenziare e denominare le emozioni
BASE
Prima valutazione:
► I bambini sono meno aggressivi
► I bambini sono più attenti
► I bambini mostrano in misura minore comportamenti
oppositivi
► I bambini sono meno ansioso-depressivi
Conclusione: buona premessa per la competenza emotiva
BASE
1. Conclusione: ci si può “allenare” in
competenza emotiva!
2. Conclusione: la competenza emotiva può
essere addestrata anche in famiglia!
BASE
Esempio di promozione di empatia in famiglia:
►Parlate dei sentimenti
►Fordern Sie Ihr Kind auf, die Perspektive
anderer Personen einzunehmen (z.B. „Sieh
mal, dem Jungen dort ist sein Eis
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  • 1. Approccio ai sentimenti – chi ben comincia è a metà dell‘opera: una sfida per genitori fin dall‘inizio Prof. Dr. Dr. Dr. Wassilios E. Fthenakis Marion Brandl
  • 2. Interazione con i sentimenti – chi ben comincia è a metà dell‘opera: una sfida per genitori fin dall‘inizio ARTICOLAZIONE DELL‘INTERVENTO 1. Cosa sono i sentimenti? 2. Che cosa si intende per competenza emozionale? 3. Importanti abilità incluse nella competenza emotiva 4. In che modo i genitori possono sostenere lo sviluppo della competenza emotiva? 5. Considerazioni conclusive
  • 3. 1. Cosa sono le emozioni? ► Le emozioni sono concepite come moti dell‘animo, eccitazione psicologica oppure disposizione d‘animo (vgl. Duden) ► Le emozioni possono essere espresse su tre piani: 1. nonverbale: mimica, gesti (es. sorriso, aggrottamento della fronte) 2. condizioni del corpo (es. impallidire, sudare, battito cardiaco) 3. attraverso il linguaggio le emozioni possono essere comunicate (es. parole per denominare i sentimenti, intonazione)
  • 4. 1. Cosa sono le emozioni ►Emozioni di base: allegria, rabbia, tristezza, paura, sorpresa, interesse ►L‘espressione di emozioni di base é codificata in tutte le culture allo stesso modo ►L‘emozione non può comunque essere equiparata al sentimento ►Il sentimento è il valore soggettivo attribuito ad uno stato emotivo
  • 5. 2. Competenza emotiva ► Un bambino deve imparare ad interagire con i sentimenti, ciò significa che deve sviluppare intelligenza emotiva ► Competenza emotiva significa diventare competenti nel riconoscere i propri sentimenti e i sentimenti degli altri ► La competenza emotiva comprende:  Consapevolezza riguardo la propria condizione emotiva  Capacità di riconoscere le emozioni degli altri  Utilizzo del vocabolario dei sentimenti  Empatia  La capacità di far fronte ad emozioni negative
  • 6. 2. Competenza emotiva A che scopo i bambini devono acquisire lo sviluppo di una competenza emotiva? ► I bambini che sanno interagire in modo competente con le loro emozioni hanno uno sviluppo migliore ► I bambini che sanno interagire in modo competente con le loro emozioni sono competenti anche socialmente, hanno migliori risultati scolastici e possono essere definiti psicologicamente sani
  • 7. 2. Competenza emotiva Che cosa influenza la competenza emotiva? ► Caratteristiche individuali, quali il temperamento, influenzano la competenza emotiva ► La predisposizione alla competenza emotiva si costruisce nella prima infanzia attraverso la famiglia (Saarni, 2002) ► Con il crescere dell‘età i coetanei influenzano la competenza emotiva.
  • 8. 3. Importanti abilità incluse nella competenza emotiva 1. Mostrare le emozioni 2. Codificare le emozioni degli altri 3. Denominare le emozioni 4. Regolare le emozioni 5. Empatia
  • 9. 3.1 Esprimere le emozioni ►Un bambino dispone di meccanismi emotivi innati ►Sviluppo dell‘espressione delle emozioni primarie  0-3 mesi: benessere verso ritiro  dai 3 mesi: emozioni primarie - felicità, rabbia, tristezza, paura, sorpresa, interesse  a partire dai 3 anni: emozioni più complesse – colpa, orgoglio
  • 10. 3.1 Esprimere le emozioni Esempio: Il sorriso ► Il sorriso del bambino è innato (già i neonati sorridono in modo inconsapevole) ► Il sorriso nell‘evoluzione si è rivelato utile ► Fa sorgere nei genitori comportamenti di attenzione e cura ► Il sorriso promuove le relazioni e lo sviluppo
  • 11. 3.1 Esprimere le emozioni La paura dell‘estraneo ► A 8 mesi i bambini mostrano intensamente paura ► La paura del bambino si dimostra come una emozione sensata, poiché assicura la sopravvivenza del bambino  Controllare la spinta esplorativa  Il bambino rimane vicino ai genitori  È diffidente nei confronti degli estranei  La paura dell‘estraneo richiama nelle persone di riferimento il bisogno di proteggere il bambino
  • 12. 3.1 Esprimere le emozioni Le emozioni sono funzionali ► Sorridere rafforza la relazione genitori-bambino ► La paura assicura la sopravvivenza del bambino Concludendo: le emozioni sono utili. I genitori dovrebbero conoscere bene l‘espressione delle emozioni!
  • 13. 3.1 Esprimere le emozioni Le emozioni possono fare danno! Esempio: Vergogna ► Una grande quantità di vergogna ha un effetto negativo sullo sviluppo del bambino:  Immagine negativa della propria persona  Disadattamento  Depressione  Ritirarsi  Rabbia e aggressività Concludendo: I bambini non dovrebbero mai essere umiliati in pubblico!
  • 14. 3.1 Esprimere le emozioni Separazione tra il vissuto emotivo e l‘espressione dell'emozione ► A partire dai tre anni i bambini possono differenziare tra il vissuto soggettivo e l‘espressione esterna delle emozioni, ciò significa che acquisiscono delle strategie per non lasciarsi in balia delle emozioni ► Es. Massimizzare: Esagerazione nell‘espressione emotiva, per ottenere attenzione e sostegno genitoriale ► Es. Minimizzare: Indebolimento nell‘espressione emotiva delle emozioni vissute, tenendo per sé la vera dimensione dei sentimenti Concludendo: I bambini imparano a nascondere la vera dimensione delle loro emozioni!
  • 15. 3.2 Codificare le emozioni ►Un bambino emotivamente competente può notare le emozioni degli altri e codificarle ►Perciò devono essere identificati i segnali verbali e non verbali
  • 16. 3.2 Codificare le emozioni ► Circa a sette mesi un bambino è in grado di percepire le espressioni del viso e diverse tonalità della voce e di reagire a queste ► “Attraverso il riferimento sociale il bambino cerca attivamente il contatto oculare con un adulto di riferimento per orientarsi in situazioni di insicurezza al comportamento di espressione emotiva dei genitori e utilizzare l’informazione così ottenuta per guidare il proprio comportamento”(Petermann & Wiedebusch, 2003) Concludendo: Il riferimento sociale serve a direzionare il comportamento!
  • 17. 3.3 Denominare le emozioni ► Un bambino emotivamente competente conosce il vocabolario dei sentimenti Competenza emotiva Competenza sociale Competenza linguistica
  • 18. 3.3 Denominare le emozioni Sviluppo dell‘espressione linguistica delle emozioni ► 18 – 20 mesi: prime parole che esprimono sentimenti per indicare le emozioni base di altri, comprensione di parole semplici che si riferiscono ad emozioni ► Fino ai 2 anni: discorsi rudimentali relativi alle emozioni, comprensione passiva è maggiore rispetto all‘utilizzo attivo ► Fino 4 anni: denominazione frequente delle emozioni altrui, discorsi dettagliati relativi alle emozioni ► Fino ai 6 anni: vocabolario per emozioni complesse ► Fino ai 12 anni: ulteriore incremento del vocabolario emotivo
  • 19. 3.3 Denominare le emozioni Le emozioni possono essere denominate sono in misura limitata ► all‘espressione linguistica delle emozioni vi sono dei limiti ► locuzioni quali “mi mancano le parole”, oppure “non riesco ad esprimere i miei sentimenti a parole” dimostrano in modo impressionante i limiti del vocabolario emotivo Concludendo: Supportate i bambini nell‘espressione delle emozioni!
  • 20. 3.4 Regolazione delle emozioni ►Regolare le emozioni significa portare la condizione emotiva ad una misura ottimale rispetto a misura ed intensità, tale da permettere di raggiungere i propri obiettivi e di rispettare norme e regole della società
  • 21. 3.4 Regolazione delle emozioni Alla regolazione emotiva interpersonale segue quella intrapersonale: ► 1° fase: L‘adulto di riferimento regola il livello di eccitazione del neonato. ► 2° fase: Il neonato assume i primi livelli di regolazione. ► 3° fase: Il bambino e gli adulti di riferimento regolano le emozioni. ► 4° fase: Il bambino in età prescolare regola in modo autonomo le proprie emozioni, sotto la guida dei genitori. ► 5° fase: Il bambino in età scolare si autoregola. Concludendo: il sostegno dei genitori nella “regolazione delle emozioni” è molto importante! I genitori dovrebbero accogliere in modo sensibile le emozioni dei bambini!
  • 22. 3.5 Empatia Cosa si intende con il termine empatia? ► Empatia significa, mettersi nei panni di un altro, pensare, cosa pensa l‘altro e come ci si potrebbe sentire al suo posto ► L‘empatia non è una caratteristica propria della personalità, bensì una capacità che va appresa ► L‘empatia non corrisponde al comportamento empatico
  • 23. 4 In che modo i genitori possono sostenere la competenza emotiva? 1. Clima emotivo in famiglia 2. Comunicazione relativa alle emozioni 3. Il giusto approccio nei confronti delle emozioni del bambino 4. Influenza dei genitori rispetto alla regolazione emotiva 5. Empatia
  • 24. 4.1 Clima emotivo in famiglia ► Trattare apertamente sia i sentimenti positivi che quelli negativi del bambino ► Le emozioni sono utili “tutti i sentimenti sono permessi, non, però, ogni comportamento!” ► Dare ampio spazio soprattutto all‘espressione delle emozioni positive ► Trasmettere al bambino la sensazione di amarlo a tal punto, che egli può esprimere i propri sentimenti in ogni momento ► Non far vergognare i bambini
  • 25. 4.2 Denominare le emozioni ►Denominare le emozioni percepite già con i neonati ►Condurre discorsi relativi alle emozioni (a partire da 1 anno e mezzo) ►Evitare differenze legate al sesso  spesso le madri stimolano in misura maggiore le figlie a parlare di sentimenti, rispetto ai loro figli
  • 26. 4.3 Il giusto approccio alle emozioni dei bambini ► Accettare l‘espressione emotiva ► Reagire alle emozioni -> responsività genitoriale, significa la reazione immediata e sensibile dei genitori alle emozioni dei bambini ► Sostenere il bambino nella regolazione delle emozioni ► Reazioni troppo rigide e severe alle emozioni negative dei bambini limitano la competenza emotiva dei bambini ► Soprattutto i bambini più difficili traggono giovamento da uno stile educativo caloroso e accettante
  • 27. 4.4 L‘influenza dei genitori sulla regolazione emotiva ► Non impedire l’espressione di emozioni negative attraverso punizioni (“Tutte le emozioni sono permesse, ma non tutti i comportamenti!”, perché solamente le emozioni che vengono mostrate possono essere regolate!) ► Accogliere in modo sensibile i sentimenti del bambino e consolarlo ► Sostegno nella regolazione emotiva: quanto più giovane il bambino, tanto maggiore sostegno nel regolare le emozioni necessita ► Non lasciatevi guidare troppo da norme e regole sociali: frasi retoriche del tipo “I maschi non piangono”, oppure “Le femmine non picchiano!” sono senza senso! ► Funzione modello: il modo in cui i genitori regolano le proprie emozioni funge da esempio per i loro figli
  • 28. 4.5 Promozione dell’empatia ► Educare in modo caloroso e sensibile ► Uno stile educativo arrabbiato e punitivo ha effetti negativi sullo sviluppo dell’empatia ► I genitori dovrebbero indirizzare i figli a mettersi nei panni altrui (per es. “Immagina di essere tu in questa situazione. Come ti sentiresti?”) ► L’attenzione dei genitori dovrebbero essere posta sui sentimenti della vittima (per es. “Non trovo giusto che tu prenda in giro la bambina per il suo aspetto. Per questo lei è certamente triste.”) ► I genitori sono dei modelli
  • 29. 5. Conclusione ►I bambini emotivamente competenti sono anche socialmente competenti, hanno prestazioni scolastiche migliori e sono psichicamente sani ►I genitori hanno una forte influenza sullo sviluppo della competenza emotiva Concludendo: È utile riconsiderare alcune strategie e migliorarle!
  • 30. 6 BASE Babybeobachtung gegen Aggression und Angst zur Förderung von Feinfühligkeit und Empathie Osservazione di neonati contro aggressività e paura a favore della prevenzione di sensibilità ed empatia PD Dr. med. Karl Heinz Brisch
  • 31. BASE ►Teoria di fondo: i bambini sono meno aggressivi, quando osservano neonati (Henri Parens) ►L’idea alla base di BASE: osservazione di un neonato mentre è insieme alla sua mamma ►Luogo: scuola materna, scuola elementare
  • 32. BASE ►Obiettivi in senso più stretto: prevenzione di comportamenti aggressivi e di paura e promozione di empatia e sensività ►Obiettivo in senso ampio: rafforzare la competenza emotiva
  • 33. BASE ► Procedura: una madre si presenta per il periodo di circa un anno, una volta alla settimana per 30 minuti alla scuola materna oppure a scuola. ► Seduti in cerchio i bambini vivono regolarmente lo sviluppo del bambino e l’interazione tra madre e bambino. ► Educatori/trici o insegnanti delle scuole elementari con una specifica formazione utilizzano una tecnica nel porre le domande appresa nel corso BASE, al fine di stimolare i bambini a parlare della esperienza di interazione osservata.
  • 34. BASE
  • 35. BASE ► Immedesimarsi nel mondo emotivo del bambino e della madre ► Analizzare in modo critico il comportamento della madre e del bambino ► Interpretare i segnali del bambino ► Differenziare e denominare le emozioni
  • 36. BASE Prima valutazione: ► I bambini sono meno aggressivi ► I bambini sono più attenti ► I bambini mostrano in misura minore comportamenti oppositivi ► I bambini sono meno ansioso-depressivi Conclusione: buona premessa per la competenza emotiva
  • 37. BASE 1. Conclusione: ci si può “allenare” in competenza emotiva! 2. Conclusione: la competenza emotiva può essere addestrata anche in famiglia!
  • 38. BASE Esempio di promozione di empatia in famiglia: ►Parlate dei sentimenti ►Fordern Sie Ihr Kind auf, die Perspektive anderer Personen einzunehmen (z.B. „Sieh mal, dem Jungen dort ist sein Eis heruntergefallen. “Was glaubst du, wie fühlt er sich jetzt?)