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Anno accademico 2014-15
PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’EDUCAZIONE
Docente: Simona De Stasio,PhD
s.destasio@lumsa.it
STRUTTURADEL CORSO
LEZIONI PLENARIE
ESPERIENZE PRATICHE IN PICCOLI GRUPPI
MARTEDI’ 9.00-12.00
E VENERDI’ 11.00-14.00
PERCHE’LA PSICOLOGIA DELLO
SVILUPPO?
Qualche motivo da condividere!!!
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I testi consigliati per la parte manualistica sono i seguenti :
Psicologia dello sviluppo, Camaioni L. e Di Blasio P.,Il Mulino,
Bologna, 2002.
oppure
Psicologia dello sviluppo, Belsky, Zanichelli, 2009.
Il docente fornirà a lezione materiali integrativi.
Per la parte monografica di approfondimento uno dei seguenti testi:
•12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del
bambino,Siegel, Bryson Ed. Cortina, 2011
• La regolazione emotiva, Tronick, Ed.Cortina,2009.
•Intersoggettività,Lavelli, Ed.Cortina,2007.
Salute e benessere degli insegnanti italiani. Primo rapporto
dell'osservatorio nazionale salute e benessere dell'insegnante. Milano:
Franco Angeli.Fiorilli, C., Benevene, P., De Stasio, S., Di Agresti,
C., Serpieri, R. (a cura di) (2015).
Fiorilli, C., Geraci, M.A., Grimaldi Capitello T., Chiatante,A., Pepe, C.,
Pepe,A. (2015).. Roma, Carocci Editore. Il Coping
1_ Per fornire conoscenze sul funzionamento psicologico
dell’individuo nell’arco di vita
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_per approfondire alla luce delle teorie più recenti le tematiche dello
sviluppo normale e a rischio
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QUALI TEMI TRATTEREMO?
Il corso si focalizza in particolare sull’infanzia e sull’età pre-
scolare. saranno oggetto di approfondimento i seguenti temi
generali
Il concetto di sviluppo ed i metodi di indagine in psicologia
dello sviluppo
La seconda infanzia : lo sviluppo delle competenze
emotive e delle relazioni sociali
La nascita dell’intersoggettività: le radici nelle prime relazioni.
Lo sviluppo cognitivo
Il linguaggio
Lo sviluppo emotivo e affettivo
I sistemi di attaccamento nella relazione insegnante -alunno
Dove reperire le informazioni sul corso?
Tutte le informazioni saranno disponibili sul sito
Qual è la natura del
cambiamento che caratterizza lo
sviluppo?
Quali processi causano questo cambiamento?
Si tratta di un cambiamento continuo e
graduale o viceversa discontinuo e
improvviso?
Le domande chiave per la psicologia dello
sviluppo
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Processi di sviluppo
I meccanismi del cambiamento agiscono dal
concepimento e per tutta la durata della vita
Lo sviluppo è il risultato dell’interazione di
diversi processi – biologici, cognitivi e socio-
emotivi.
Processi di sviluppo
Processi biologici, cognitivi e socio-emotivi
– Processi biologici: Cambiamenti nel corpo
dell’individuo.
– Processi cognitivi: Cambiamenti nel pensiero,
nell’intelligenza e nel linguaggio dell’individuo.
– Processi socio-emotivi: Cambiamenti nelle
relazioni dell’individuo con altre persone, nella sfera
emotiva e nella personalità.
Questioni relative allo sviluppo
Natura e Cultura (Nature/Nurture)
Implica il dibattito che cerca di stabilire se lo sviluppo è
influenzato prima di tutto dalla natura o dalla cultura
Nature: l’eredità biologica di un organismo
Nurture: le influenze ambientali a cui è esposto un
individuo
I sostenitori della “natura” ritengono che l’influenza più
significativa sullo sviluppo sia quella esercitata dall’eredità
biologica; i sostenitori della “cultura” ritengono che siano le
esperienze derivate dall’ambiente le più importanti.
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Questioni relative allo sviluppo
• Continuità e Discontinuità
Questo dibattito è volto a determinare se lo
sviluppo è costituito da cambiamenti
graduali e cumulativi (continuità), o da fasi
distinte tra loro (discontinuità).
Lo sviluppo umano è più simile
a quello di un germoglio che
cresce fino a diventare una
quercia
o a quello di un bruco che
improvvisamente diventa
farfalla?
Questioni relative allo sviluppo
• Prime esperienze-Esperienze successive
– Il dibattito si concentra sulla misura in cui le prime
esperienze (specialmente durante la prima infanzia) o le
esperienze successive sono fattori-chiave nello sviluppo
infantile.
– Le culture occidentali tendono a supportare l’idea che le
prime esperienze siano più importanti di quelle
successive
– La maggior parte delle altre culture, invece, crede che
siano più importanti per lo sviluppo le esperienze
successive alla prima infanzia
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Questioni relative allo sviluppo
• Valutazioni sulle questioni legate allo sviluppo
– Molti studiosi dello sviluppo riconoscono che sarebbe
poco saggio mantenere una posizione estremista nei
confronti di questioni quali natura e cultura, continuità
e discontinuità e prime esperienze ed esperienze
successive.
– Lo sviluppo non può essere ricondotto unicamente alla
natura o alla cultura, alla continuità o alla discontinuità,
alle prime esperienze o alle esperienze successive
Teorie organismiche
Piaget e Vygotskij
Il bambino è
plasmato dalle esperienze
e dall’apprendimento
Il bambino è un attivo
costruttore delle proprie
capacità
CAMBIAMENTO
QUANTITATIVO
CAMBIAMENTO
QUALITATIVO
Comportamentismo
Skinner e Bandura
Qual è la natura del cambiamento che
caratterizza lo sviluppo?
Chomsky
(teorie sul linguaggio)
Teorie
Comportamentiste
(Skinner,Bandura)
Teorie
Organismiche
(Piaget e Vygotskij )
FATTORI AMBIENTALI FATTORI GENETICI
Quali processi causano questo cambiamento?
entrambi
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Cambiamento
quantitativo
PROCESSO
CONTINUO
Cambiamento
qualitativo
PROCESSO
DISCONTINUO
Processi al
tempo stesso
continui e
discontinui
Posizioni
intermedie
Si tratta di un cambiamento continuo e graduale o
viceversa discontinuo e improvviso?
Fasi di sviluppo
– Periodo prenatale: il lasso di tempo compreso tra il
concepimento e la nascita, della durata di circa 9 mesi.
– Prima infanzia (infancy): il periodo evolutivo che va
dalla nascita ai 18-24 mesi d’età circa.
– Seconda infanzia (early childhood): il periodo evolutivo
che va dalla fine della prima infanzia fino ai 5-6 anni
d’età circa; talvolta è chiamato periodo prescolare.
– Fanciullezza (middle and late childhood): il periodo
evolutivo che va dai 6 agli 11 anni d’età circa; talvolta è
chiamato periodo scolare.
– Adolescenza: il periodo evolutivo che segna la
transizione dall’infanzia all’inizio della vita adulta;
comincia intorno ai 10-12 anni e finisce tra i 18 e i 22
anni.
• L’organismo è docile e plasmabile
• Possiede una capacità illimitata di apprendimento
• Il metodo ottimale è la sperimentazione e
l’osservazione col massimo di controllo
• Il cambiamento è prodotto da cause ambientali
Approccio comportamentistico
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Teoria dell’apprendimento
sociale di Bandura
Comportamentismo
di Skinner
APPRENDIMENTO
Condizionamento classico
e
Condizionamento operante
Apprendimento per
osservazione
Correnti dell’approccio comportamentistico
• L’organismo è attivo e si autorganizza
• Il cambiamento è la caratteristica primaria del comportamento
• Il metodo ottimale è la sperimentazione e l’osservazione
con un grado moderato di controllo
• Il cambiamento è guidato da leggi regolative e risponde a
principi organizzativi intrinseci (vedi gli stadi)
Approccio organismico
Microsistema
Scuola
Microsistema
Coetanei
Macrosistema
politica sociale e dei servizi
Esosistema
Condizioni di vita e di lavoro
Mesosistema
relazioni tra microsistemi
Microsistema
Famiglia
Approccio ecologico di Broenfenbrenner (1979)
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Teoria ecologica (1)
– La teoria sistemico-ambientale di Bronfenbrenner
(attualmente chiamata bioecologica in virtù del recente
inserimento delle influenze biologiche) si focalizza su
cinque sistemi ambientali:
• Microsistema: tutte le situazioni in cui l’individuo
vive
• Mesosistema: implica relazioni tra i microsistemi o
le connessioni tra contesti differenti
Teoria ecologica (2)
• Esosistema: esperienze vissute in altri contesti
sociali che influenzano ciò che l’individuo vive nel
suo contesto più immediato
• Macrosistema: la cultura in cui gli individui vivono
– Contributi della teoria ecologica:
• Aver esaminato sistematicamente le dimensioni
macro e micro dei sistemi ambientali.
• Prestare attenzione alle connessioni tra situazioni
ambientali diverse (mesosistema).
• Prendere in considerazione le influenze storico-
sociali sullo sviluppo (cronosistema).
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Teorie classiche
es.: Piaget, Freud
SCHEMI EVOLUTIVI
COMUNI
Studi contemporanei
es.: temperamento,
“popolarità”, ritmo di
acquisizione della lingua
materna
DIFFERENZE
INDIVIDUALI
Concezioni
stadiali
Differenze interindividuali e
intraindividuali
Nello studiare lo sviluppo dobbiamo
concentrare la nostra attenzione su:
Disegno longitudinale Disegno trasversale
Lo stesso gruppo di individui
Osservazioni e valutazioni
per un periodo più o meno
lungo di tempo
Breve
termine
Lungo
termine
Gruppi di individui di età
diversa
Confronti fatti nello stesso
momento temporale
Disegni di ricerca
Come descrivere i cambiamenti in funzione dell’età
• Consente di seguire lo sviluppo individuale nel tempo
• Consente di rispondere a domande circa la stabilità del
comportamento indagato
• Consente di determinare gli effetti di esperienze o
condizioni antecedenti sullo sviluppo successivo
Vantaggi dei disegni di ricerca longitudinali
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• Modello molto costoso in termini di investimenti di
energie
• Possibilità di perdere soggetti nel corso della ricerca sia
per cause accidentali che per abbandono volontario
• Possibilità di confusione tra i cambiamenti legati all’età
e i cambiamenti di tipo sociale e storico che si
verificano nel corso della ricerca
Svantaggi dei disegni di ricerca longitudinali
• Consente di identificare differenze tra le età
• Relativamente poco costoso, veloce nell’esecuzione e
facile da replicare
Vantaggi
Svantaggi
• Non dice nulla sullo sviluppo all’interno degli individui
Vantaggi e svantaggi dei disegni di ricerca
traversali
MASSIMO MINIMO
Intervento del ricercatore sul fenomeno indagato
Esperimento Osservazione
Metodi quasi
sperimentali o
correlazionali
• Controllo sulla variabile
indipendente per determinare il
comportamento osservato
• Analisi della relazione che
potrebbe esistere tra le variabili
in risposta alla manipolazione
• L’obiettivo è la verifica della
relazione causa-effetto
• Nessun controllo sulla
variabile indipendente,
osservazione del
comportamento spontaneo
• Relazioni esistenti tra le
variabili
• L’obiettivo è la descrizione
Metodi di ricerca
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Un esempio di un esperimento
• Voglio vedere come incide la didattica on line sui risultati
ottenuti dagli studenti in psicologia dello sviluppo.
Considero due gruppi di studenti del 1° anno:
• ad un gruppo erogo l’offerta didattica frontale
• all’altro l’offerta didattica on line (condiz.sperimentale)
scelgo un metodo per valutare i risultati
e alla fine confronterò con opportune analisi
statistiche i risultati ottenuti dai due gruppi
Qual’è la variabile indipendente?
Qual è il controllo che il ricercatore ha effettuato?
In questo esperimento …….
VARIABILE
INDIPENDENTE
Manipolata dal ricercatore
attraverso la predisposizione
di situazioni specifiche
VARIABILE
DIPENDENTE
Subisce cambiamenti in
funzione della
manipolazione della
variabile indipendente
I soggetti sono assegnati casualmente:
Gruppo sperimentale
Sottoposto alla manipolazione
della variabile indipendente
Gruppo di controllo
Non riceve nessun trattamento
o un trattamento diverso
L’esperimento
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• Capacità di stabilire relazioni di causa-effetto tra
variabile indipendente e variabile dipendente
• Facilità di essere replicato per ottenere ulteriori
conferme o disconferme delle ipotesi iniziali
Vantaggi
Svantaggi
• I soggetti osservati in condizioni controllate e artificiali
potrebbero comportarsi diversamente nella vita reale
Vantaggi e svantaggi del disegno sperimentale
Gruppo di soggetti
in cui la variabile da
studiare è presente
naturalmente
PREVEDE UN
CONFRONTO
TRA:
Gruppo di soggetti
simile ma con assenza della
variabile da studiare
Si utilizza quando:
• Non è possibile manipolare le variabili indipendenti
• Non è possibile assegnare casualmente i soggetti ai
gruppi sperimentali e di controllo
Disegno quasi sperimentale
Esempio di un quasi esperimento……
Confronto del rendimento scolastico in maschi e femmine
1° VARIABILE 2° VARIABILE
• Si utilizza quando non è possibile individuare gruppi che
differiscono per l’aspetto che interessa il ricercatore
• Descrive il rapporto tra 2 variabili
• Non consente di ricavare conclusioni circa la relazione
• causa-effetto tra le variabili
GRADO DI
ASSOCIAZIONE
TRA:
Disegno correlazionale
Es. autostima e depressione oppure
quantità di esposizione di un bambino a programmi a contenuto
violento e aggressività del comportamento
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1 Studio sul campo
non strutturato
(vedi osservazioni libere
in classe)
2 Studio in laboratorio
non strutturato
3 Studio sul campo
Strutturato
(vedi osservazioni
in classe durante
le ore di matemat)
4 Studio in laboratorio
Strutturato
(osservatore propone degli stim.
Rispetto ai quali osserva comp)
Ambiente naturale Ambiente artificiale
Osservare il comportamento quando si verifica
spontaneamente per cogliere le relazioni che esistono
tra due o più variabili senza tentativo di influenza su di esso
L’osservazione
Il ricercatore cerca di
esercitare un minimo
grado di controllo sul
proprio oggetto di
studio
Il ricercatore cerca di
esercitare un grado
medio o massimo di
controllo sul proprio
oggetto di studio
Condotta
in ambiente naturale
Condotta
in ambiente naturale
e in laboratorio
Osservazione
naturalistica
Osservazione
controllata
Tipi di osservazione
Osservare non è registrare
fedelmente la realtà
Miti Realtà
L’osservazione richiede:
• Tempo e distensione
• Libertà intellettuale
• Assenza di pregiudizi
• Consapevolezza di sé
• Capacità di non coinvolgersi
• Capacità di sospendere il giudizio
L’osservazione è esposta al
rischio della soggettività
E’ impossibile stabilire dei
confini netti tra “chi osserva” e
“chi viene osservato”
Osservare non è guardare.
L’osservazione si fonda
sempre su un’ipotesi o
quanto meno su una curiosità
Osservare non è interpretare.
L’osservazione rappresenta
un momento intermedio tra la
percezione del fenomeno e la
sua interpretazione
L’osservazione come metodo di ricerca
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1. SELEZIONE DEL FENOMENO DA OSSERVARE
2. REGISTRAZIONE DEL FENOMENO INDIVIDUATO
3. CODIFICA DEI DATI REGISTRATI
In tutte e tre le fasi sono individuabili delle fonti di errore
che è necessario conoscere e controllare per evitare
distorsioni sistematiche nella raccolta e analisi dei dati
osservati
Fasi dell’osservazione
Fonte di errore
• Reattività
• Innaturalità
• Familiarizzazione
• Tecniche non invasive
• Mascherare la presenza
dell’osservatore
SOGGETTI
Controllo
Fonti di errore nella 1° fase dell’osservazione
1. SELEZIONE DEL FENOMENO DA OSSERVARE
• Condizioni psicofisiche
• Capacità personali
• Sapere di essere valutati
per l’attendibilità
dell’osservazione
• Utilizzo di osservatori
indipendenti
• Utilizzo di buoni osservatori
• Controlli casuali dell’attendibilità
OSSERVATORI
Fonte di errore
Controllo
Fonti di errore nella 2° fase dell’osservazione
2. REGISTRAZIONE DEL FENOMENO INDIVIDUATO
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• Aspettative e commenti
• Uso di schemi di
codifica complessi
• Evitare commenti ed
interpretazioni
• Definizioni operative chiare
delle categorie di codifica
• Addestrare i codificatori
RICERCATORI
Fonte di errore
Controllo
Fonti di errore nella 3° fase dell’osservazione
3. CODIFICA DEI DATI REGISTRATI
Strutturati
Domande chiuse
Risposta sì/no o vero/falso
Es. Di solito con me ci si
diverte molto V/F
Non strutturati
Domande aperte
Risposta estesa e articolata
Es.Come ti senti quando ottieni il
massimo voto ad un esame?
Utilizzati per
interrogare
bambini
adulti
sulle proprie idee, esperienze
e motivazioni
sui comportamenti, capacità
e personalità dei bambini
Intervista o questionario
Interviste e questionari
• Che i bambini/adolescenti possiedano una buona
capacità di comprensione e produzione del linguaggio
• Che i bambini/adolescenti intervistati siano collaborativi
e siano disposti a comunicare i propri sentimenti,
atteggiamenti e opinioni
• Che i bambini/adolescenti intervistati possiedano un
livello cognitivo adeguato alla effettiva comprensione
delle domande poste dall’intervistatore
Prerequisiti per la somministrazione di interviste e
questionari a bambini e adolescenti