SlideShare a Scribd company logo
1 of 6
L’ATTENZIONE
PIER CARLA CICOGNA
L’attenzione non è un concetto unitario
In base alla funzione vengono definiti i tipi di attenzione
QUANTI TIPI DI ATTENZIONE?
• ATTENZIONE SELETTIVA
• ATTENZIONE SOSTENUTA
• VIGILANZA
• PROCESSI DI CONTROLLO
COS’E’ L’ATTENZIONE SELETTIVA?
• La capacità di concentrarsi su un oggetto di interesse e di elaborare in modo privilegiato le
informazioni rilevanti per lo scopo che perseguiamo
Ci sono differenti tipi di attenzione selettiva
• Posso selezionare una modalità sensoriale
• Un oggetto
• Una porzione di spazio
• Ecc.
• Il sistema attentivo è a capacità limitata
• I processi di selezione sono la conseguenza di insufficienti risorse, e la funzione della selezione
è quella di rendere possibili comportamenti coerenti.
• La selezione è fatta in funzione dell’azione
Processi di selezione
Teorie del filtro
Il filtro esclude dall’elaborazione gran parte dell’informazione ambientale.
Selezione precoce (prima della codifica semantica), comporta una selezione precedente della risposta
o tardiva (dopo la codifica semantica), il filtro selettivo opera per la scelta della risposta
prove a favore della selezione tardiva
Priming semantico
Esperimento di Eriksen e Eriksen (1974)
H e K richiedono che si prema un pulsante
S che si prema un altro pulsante.
Riconoscere la lettera che si trova al centro di una stringa di 5 lettere
SSHSS - risposta più lenta
KKHKK - risposta più veloce
Effetto della compatibilità della risposta
Nell’attenzione selettiva visiva i distrattori se sono in uno spazio vicino allo stimolo bersaglio non
possono essere ignorati e producono interferenza.
Meccanismi dell’attenzione selettiva
- Attivazione generale sull’informazione rilevante e non rilevante prima della selezione.
- Inibizione attiva dell’informazione irrilevante.
L’attivazione precede l’inibizione
• Gli stimoli a cui si presta attenzione diventano consapevoli e orientano la risposta
• Gli stimoli irrilevanti sono elaborati in modo automatico e non sono consapevoli e non sono
utilizzati per la risposta
Le teorie del filtro presuppongono livelli stadiali dell’elaborazione.
In realtà attributi fisici (posizione, forma, colore) e attributi categoriali (significato) vengono elaborati
in parallelo da sistemi funzionalmente distinti.
Il problema è cosa arriva nella coscienza.
Selezione delle caratteristiche dello stimolo
Le caratteristiche degli oggetti sono codificate in modo parallelo o seriale?
(cos’è; dov’è)
L’attenzione integra le caratteristiche plurime che definiscono gli oggetti
(feature integration theory; Treisman 1998)
L’integrazione delle caratteristiche degli oggetti richiede 2 stadi:
1-stadio preattentivo: rilevazione di caratteristiche semplici, automatica, (forma, colore, posizione,
significato), ad opera di moduli specializzati.
processi che agiscono in parallelo
2- stadio attentivo: combinazione, processo che agisce in modo seriale che porta alla percezione
cosciente (object frames, object file)
• Se uno stimolo deve essere rilevato per una sola caratteristica non serve attenzione, se ne ha più
di una è necessaria l’integrazione dell’attenzione.
• (es. colore blu; T di colore blu)
Anne Treisman e il paradigma della ricerca visiva
Caratteristiche dell’attenzione spaziale
- Focale/diffusa
- Automatica/volontaria
(beneficio nella velocità di elaborazione; necessità di una soglia inferiore della stimolazione
sensoriale;TR)
DOVE FOCALIZZIAMO L’ATTENZIONE?
Sull’oggetto o sullo spazio?
L’EFFETTO STROOP
ROSSO
VERDE
BLU
NERO
• Dipende dal compito; se è semplice detezione del segnale, si seleziona in base allo spazio.
• Se si tratta di compiti più complessi (es. riconoscimento di forma) il meccanismo selettivo si
basa sull’oggetto
L’ATTENZIONE SOSTENUTA
• Capacità di mantenere l’attenzione su eventi critici per un considerevole periodo di tempo.
LA VIGILANZA
• Capacità di monitorare nel tempo eventi con bassa frequenza di accadimento
• La comprensione dei meccanismi cognitivi implicati nel mantenimento dell’allerta è ancora
scarsa.
• Decremento della vigilanza già dopo 15 minuti, se gli stimoli sono poveri o degradati il
decremento è presente già dopo 5 minuti
Meccanismi dell’attenzione sostenuta e della vigilanza
• Arousal fisiologico (attivazione) facilitato dalle aspettative e dalle situazioni che lo mantengono
sollecitato (riposo, persone, rumore, feedback…)
• Sensibilità del soggetto (capacità di rilevazione dello stimolo)
• Criteri decisionali utilizzati per la risposta (probabilità stimata di comparsa dello stimolo)
Fattori psicofisici che influenzano la vigilanza
• Fattori di primo livello : proprietà fisiche degli stimoli, intensità, durata, frequenza, modalità
sensoriale impegnata.
• Fattori di secondo livello:caratteristiche del segnale basate su inferenze del soggetto in base
all’esperienza
Decremento della vigilanza
Il decremento è più pronunciato se la frequenza degli stimoli tra cui individuare quello critico è alta
(>24 al min.), e l’intervallo interstimolo è breve
Il decremento è più pronunciato se la modalità di presentazione è visiva o tattile piuttosto che
acustica.
La prestazione è peggiore quando gli stimoli critici sono rari, di intensità sensoriale debole, complessi
da elaborare.
La monotonia del compito produce decremento di attenzione e vigilanza
PROCESSI DI CONTROLLO
• Processi cognitivi implicati nella pianificazione, selezione e organizzazione delle azioni per
raggiungere degli scopi.
• Esistono processi che esercitano controllo e una moltitudine di processi che devono essere
controllati
PARADIGMI DI STUDIO
Il paradigma del doppio compito,
cioè eseguire due compiti nello stesso tempo.
• Secondo le teorie strutturali del filtro ci sarebbe uno shift rapido da un compito all’altro, perché
non si possono elaborare due stimoli contemporaneamente.(esp. Pianisti)
• C’è un limite centrale nella capacità umana di elaborazione
• L’elaborazione del primo stimolo deve essere completata prima di rispondere a un secondo
stimolo. Ci sono dei limiti centrali nella capacità elaborativa che produce la risposta
• Secondo le teorie delle risorse invece la capacità di svolgere due compiti dipende dalla quantità
di risorse disponibili, e dalla quantità di risorse che si allocano su ciascun compito.
• Si ha interferenza quando i due compiti competono per le stesse risorse(visivo-visivo; verbale-
verbale ecc.)
Il paradigma del cambio di compito
• C’è sempre un costo cognitivo nel cambio di compito.
• Il costo diminuisce con l’aumentare dell’intervallo tra un compito e quello successivo
Processi di controllo automatico e controllo strategico (volontario)
• Il controllo automatico è attivato in situazioni abituali, il comportamento è dato da una
sequenza di azioni ben apprese.
• I processi automatici permettono l’esecuzione di più azioni contemporaneamente (fare il caffè e
ascoltare la radio)
• Il controllo volontario è attivato quando bisogna compiere azioni nuove o che richiedono
procedure non superapprese.
• Richiedono attenzione selettiva, elaborazione sequenziale, e sono limitati dalle nostre capacità
attentive.
• Permettono di interrompere e correggere azioni già avviate.
Distinzione tra processamento automatico e controllato
Errori nell’organizzazione e controllo delle azioni
• Errori nel monitoraggio delle azioni
• Errori di cattura
• Norman e Shallice definiscono il sistema di controllo SAS (sistema attentivo supervisore)
La coscienza
Coscienza unitaria o distribuita?
Evidenze con pazienti: coscienza distribuita
• Norman e Shallice definiscono il sistema di controllo SAS (sistema attentivo supervisore)
La coscienza
Coscienza unitaria o distribuita?
Evidenze con pazienti: coscienza distribuita

More Related Content

Viewers also liked

Ac mt6-11-120613071436-phpap1
Ac mt6-11-120613071436-phpap1Ac mt6-11-120613071436-phpap1
Ac mt6-11-120613071436-phpap1
imartini
 
Griglia narrazione b
Griglia narrazione bGriglia narrazione b
Griglia narrazione b
imartini
 
Disegno infantile-scarabocchio-figura-umana n
Disegno infantile-scarabocchio-figura-umana nDisegno infantile-scarabocchio-figura-umana n
Disegno infantile-scarabocchio-figura-umana n
imartini
 
Schede osservazioni-discalculia n
Schede osservazioni-discalculia nSchede osservazioni-discalculia n
Schede osservazioni-discalculia n
imartini
 
Obiettivi letto scrittura
Obiettivi letto scritturaObiettivi letto scrittura
Obiettivi letto scrittura
imartini
 
Prova lettura parole - non parole
Prova lettura  parole - non paroleProva lettura  parole - non parole
Prova lettura parole - non parole
imartini
 
Strumenti per la valutazione dell'abilit%e0 di lettura
Strumenti per la valutazione dell'abilit%e0 di letturaStrumenti per la valutazione dell'abilit%e0 di lettura
Strumenti per la valutazione dell'abilit%e0 di lettura
imartini
 
1 test-ac-mt c
1 test-ac-mt c1 test-ac-mt c
1 test-ac-mt c
imartini
 
Test di-valutazione-delle
Test di-valutazione-delleTest di-valutazione-delle
Test di-valutazione-delle
imartini
 

Viewers also liked (20)

Npi c
Npi cNpi c
Npi c
 
Ac mt6-11-120613071436-phpap1
Ac mt6-11-120613071436-phpap1Ac mt6-11-120613071436-phpap1
Ac mt6-11-120613071436-phpap1
 
Lettura
LetturaLettura
Lettura
 
Abilità sociali
Abilità socialiAbilità sociali
Abilità sociali
 
Griglia narrazione b
Griglia narrazione bGriglia narrazione b
Griglia narrazione b
 
Tpv test n
Tpv test nTpv test n
Tpv test n
 
Disegno infantile-scarabocchio-figura-umana n
Disegno infantile-scarabocchio-figura-umana nDisegno infantile-scarabocchio-figura-umana n
Disegno infantile-scarabocchio-figura-umana n
 
Ssis.memoria v
Ssis.memoria vSsis.memoria v
Ssis.memoria v
 
Schede osservazioni-discalculia n
Schede osservazioni-discalculia nSchede osservazioni-discalculia n
Schede osservazioni-discalculia n
 
Disprassia evolutiva
Disprassia evolutivaDisprassia evolutiva
Disprassia evolutiva
 
Obiettivi letto scrittura
Obiettivi letto scritturaObiettivi letto scrittura
Obiettivi letto scrittura
 
Prova lettura parole - non parole
Prova lettura  parole - non paroleProva lettura  parole - non parole
Prova lettura parole - non parole
 
Tesi fp b_bonsignore
Tesi fp b_bonsignoreTesi fp b_bonsignore
Tesi fp b_bonsignore
 
Strumenti per la valutazione dell'abilit%e0 di lettura
Strumenti per la valutazione dell'abilit%e0 di letturaStrumenti per la valutazione dell'abilit%e0 di lettura
Strumenti per la valutazione dell'abilit%e0 di lettura
 
osservazione valutazione dello sviluppo
osservazione valutazione dello sviluppoosservazione valutazione dello sviluppo
osservazione valutazione dello sviluppo
 
1 test-ac-mt c
1 test-ac-mt c1 test-ac-mt c
1 test-ac-mt c
 
Test di-valutazione-delle
Test di-valutazione-delleTest di-valutazione-delle
Test di-valutazione-delle
 
autismo def
 autismo def autismo def
autismo def
 
Sviluppo
SviluppoSviluppo
Sviluppo
 
Filippo muratori
Filippo muratoriFilippo muratori
Filippo muratori
 

Similar to Cicogna

4 attenzione
4 attenzione4 attenzione
4 attenzione
imartini
 
dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
  dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive  dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
imartini
 
dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
 dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
imartini
 
Stoppioni s. williams
Stoppioni s. williamsStoppioni s. williams
Stoppioni s. williams
iva martini
 
Stoppioni s. williams
Stoppioni s. williamsStoppioni s. williams
Stoppioni s. williams
iva martini
 
s. williams
 s. williams s. williams
s. williams
imartini
 
Attenzione
AttenzioneAttenzione
Attenzione
imartini
 
Attenzione n
Attenzione nAttenzione n
Attenzione n
imartini
 
Attenzione
AttenzioneAttenzione
Attenzione
imartini
 
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologicheAnalisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
imartini
 
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologicheAnalisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
imartini
 
Semeiotica2
Semeiotica2Semeiotica2
Semeiotica2
imartini
 

Similar to Cicogna (20)

4 attenzione
4 attenzione4 attenzione
4 attenzione
 
c
 c c
c
 
Lo Zen (禅) del Project Management: alla ricerca dell’essenza dei Progetti e...
Lo Zen (禅)  del Project Management:  alla ricerca dell’essenza dei Progetti e...Lo Zen (禅)  del Project Management:  alla ricerca dell’essenza dei Progetti e...
Lo Zen (禅) del Project Management: alla ricerca dell’essenza dei Progetti e...
 
dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
  dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive  dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
 
dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
 dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
dott.ssa e. benso-dott.ssa l. masoero-dott.ssa c. pacilli - funzioni esecutive
 
Stoppioni
StoppioniStoppioni
Stoppioni
 
Stoppioni s. williams
Stoppioni s. williamsStoppioni s. williams
Stoppioni s. williams
 
Stoppioni
StoppioniStoppioni
Stoppioni
 
Stoppioni s. williams
Stoppioni s. williamsStoppioni s. williams
Stoppioni s. williams
 
Stoppioni
StoppioniStoppioni
Stoppioni
 
Stoppioni
StoppioniStoppioni
Stoppioni
 
s. williams
 s. williams s. williams
s. williams
 
Attenzione1
Attenzione1Attenzione1
Attenzione1
 
Attenzione
AttenzioneAttenzione
Attenzione
 
Attenzione n
Attenzione nAttenzione n
Attenzione n
 
Attenzione
AttenzioneAttenzione
Attenzione
 
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologicheAnalisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
 
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologicheAnalisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
Analisi metacognitiva e delle competenze neuropsicologiche
 
Approccio "Acceptance Based" (Mindfulness) nel Mental Training
Approccio "Acceptance Based" (Mindfulness) nel Mental Training Approccio "Acceptance Based" (Mindfulness) nel Mental Training
Approccio "Acceptance Based" (Mindfulness) nel Mental Training
 
Semeiotica2
Semeiotica2Semeiotica2
Semeiotica2
 

More from imartini (20)

2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo2 parliamo e discutiamo del bullismo
2 parliamo e discutiamo del bullismo
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
Subitizing
SubitizingSubitizing
Subitizing
 
intelligenza emotiva
intelligenza emotivaintelligenza emotiva
intelligenza emotiva
 
Il quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematicaIl quaderno delle_regole_di_matematica
Il quaderno delle_regole_di_matematica
 
comunicazione_non_verbale
 comunicazione_non_verbale comunicazione_non_verbale
comunicazione_non_verbale
 
Adhd u
Adhd uAdhd u
Adhd u
 
DSA
DSADSA
DSA
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Prerequisiti
Prerequisiti Prerequisiti
Prerequisiti
 
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
Per sito-prerequisiti-letto-scrittura
 
scrittura
scritturascrittura
scrittura
 
Dispensa dsa
Dispensa  dsaDispensa  dsa
Dispensa dsa
 
Dentro ai dsa n
Dentro ai dsa nDentro ai dsa n
Dentro ai dsa n
 
dislessia
dislessiadislessia
dislessia
 
stili di apprendimento
stili di apprendimentostili di apprendimento
stili di apprendimento
 
DSA
DSADSA
DSA
 
Dsa fasce eta
Dsa  fasce etaDsa  fasce eta
Dsa fasce eta
 
Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio Sviluppo percettivomotorio
Sviluppo percettivomotorio
 
prerequisiti della scrittura
prerequisiti della scritturaprerequisiti della scrittura
prerequisiti della scrittura
 

Cicogna

  • 1. L’ATTENZIONE PIER CARLA CICOGNA L’attenzione non è un concetto unitario In base alla funzione vengono definiti i tipi di attenzione QUANTI TIPI DI ATTENZIONE? • ATTENZIONE SELETTIVA • ATTENZIONE SOSTENUTA • VIGILANZA • PROCESSI DI CONTROLLO COS’E’ L’ATTENZIONE SELETTIVA? • La capacità di concentrarsi su un oggetto di interesse e di elaborare in modo privilegiato le informazioni rilevanti per lo scopo che perseguiamo Ci sono differenti tipi di attenzione selettiva • Posso selezionare una modalità sensoriale • Un oggetto • Una porzione di spazio • Ecc. • Il sistema attentivo è a capacità limitata • I processi di selezione sono la conseguenza di insufficienti risorse, e la funzione della selezione è quella di rendere possibili comportamenti coerenti. • La selezione è fatta in funzione dell’azione Processi di selezione Teorie del filtro Il filtro esclude dall’elaborazione gran parte dell’informazione ambientale. Selezione precoce (prima della codifica semantica), comporta una selezione precedente della risposta o tardiva (dopo la codifica semantica), il filtro selettivo opera per la scelta della risposta prove a favore della selezione tardiva Priming semantico Esperimento di Eriksen e Eriksen (1974) H e K richiedono che si prema un pulsante S che si prema un altro pulsante.
  • 2. Riconoscere la lettera che si trova al centro di una stringa di 5 lettere SSHSS - risposta più lenta KKHKK - risposta più veloce Effetto della compatibilità della risposta Nell’attenzione selettiva visiva i distrattori se sono in uno spazio vicino allo stimolo bersaglio non possono essere ignorati e producono interferenza. Meccanismi dell’attenzione selettiva - Attivazione generale sull’informazione rilevante e non rilevante prima della selezione. - Inibizione attiva dell’informazione irrilevante. L’attivazione precede l’inibizione • Gli stimoli a cui si presta attenzione diventano consapevoli e orientano la risposta • Gli stimoli irrilevanti sono elaborati in modo automatico e non sono consapevoli e non sono utilizzati per la risposta Le teorie del filtro presuppongono livelli stadiali dell’elaborazione. In realtà attributi fisici (posizione, forma, colore) e attributi categoriali (significato) vengono elaborati in parallelo da sistemi funzionalmente distinti. Il problema è cosa arriva nella coscienza. Selezione delle caratteristiche dello stimolo Le caratteristiche degli oggetti sono codificate in modo parallelo o seriale? (cos’è; dov’è) L’attenzione integra le caratteristiche plurime che definiscono gli oggetti (feature integration theory; Treisman 1998) L’integrazione delle caratteristiche degli oggetti richiede 2 stadi: 1-stadio preattentivo: rilevazione di caratteristiche semplici, automatica, (forma, colore, posizione, significato), ad opera di moduli specializzati. processi che agiscono in parallelo 2- stadio attentivo: combinazione, processo che agisce in modo seriale che porta alla percezione cosciente (object frames, object file) • Se uno stimolo deve essere rilevato per una sola caratteristica non serve attenzione, se ne ha più di una è necessaria l’integrazione dell’attenzione. • (es. colore blu; T di colore blu) Anne Treisman e il paradigma della ricerca visiva
  • 3. Caratteristiche dell’attenzione spaziale - Focale/diffusa - Automatica/volontaria (beneficio nella velocità di elaborazione; necessità di una soglia inferiore della stimolazione sensoriale;TR) DOVE FOCALIZZIAMO L’ATTENZIONE? Sull’oggetto o sullo spazio? L’EFFETTO STROOP ROSSO VERDE BLU NERO • Dipende dal compito; se è semplice detezione del segnale, si seleziona in base allo spazio. • Se si tratta di compiti più complessi (es. riconoscimento di forma) il meccanismo selettivo si basa sull’oggetto L’ATTENZIONE SOSTENUTA • Capacità di mantenere l’attenzione su eventi critici per un considerevole periodo di tempo. LA VIGILANZA • Capacità di monitorare nel tempo eventi con bassa frequenza di accadimento • La comprensione dei meccanismi cognitivi implicati nel mantenimento dell’allerta è ancora scarsa. • Decremento della vigilanza già dopo 15 minuti, se gli stimoli sono poveri o degradati il decremento è presente già dopo 5 minuti Meccanismi dell’attenzione sostenuta e della vigilanza • Arousal fisiologico (attivazione) facilitato dalle aspettative e dalle situazioni che lo mantengono sollecitato (riposo, persone, rumore, feedback…) • Sensibilità del soggetto (capacità di rilevazione dello stimolo) • Criteri decisionali utilizzati per la risposta (probabilità stimata di comparsa dello stimolo) Fattori psicofisici che influenzano la vigilanza • Fattori di primo livello : proprietà fisiche degli stimoli, intensità, durata, frequenza, modalità sensoriale impegnata. • Fattori di secondo livello:caratteristiche del segnale basate su inferenze del soggetto in base all’esperienza Decremento della vigilanza Il decremento è più pronunciato se la frequenza degli stimoli tra cui individuare quello critico è alta (>24 al min.), e l’intervallo interstimolo è breve Il decremento è più pronunciato se la modalità di presentazione è visiva o tattile piuttosto che acustica. La prestazione è peggiore quando gli stimoli critici sono rari, di intensità sensoriale debole, complessi
  • 4. da elaborare. La monotonia del compito produce decremento di attenzione e vigilanza PROCESSI DI CONTROLLO • Processi cognitivi implicati nella pianificazione, selezione e organizzazione delle azioni per raggiungere degli scopi. • Esistono processi che esercitano controllo e una moltitudine di processi che devono essere controllati PARADIGMI DI STUDIO Il paradigma del doppio compito, cioè eseguire due compiti nello stesso tempo. • Secondo le teorie strutturali del filtro ci sarebbe uno shift rapido da un compito all’altro, perché non si possono elaborare due stimoli contemporaneamente.(esp. Pianisti) • C’è un limite centrale nella capacità umana di elaborazione • L’elaborazione del primo stimolo deve essere completata prima di rispondere a un secondo stimolo. Ci sono dei limiti centrali nella capacità elaborativa che produce la risposta • Secondo le teorie delle risorse invece la capacità di svolgere due compiti dipende dalla quantità di risorse disponibili, e dalla quantità di risorse che si allocano su ciascun compito. • Si ha interferenza quando i due compiti competono per le stesse risorse(visivo-visivo; verbale- verbale ecc.) Il paradigma del cambio di compito • C’è sempre un costo cognitivo nel cambio di compito. • Il costo diminuisce con l’aumentare dell’intervallo tra un compito e quello successivo Processi di controllo automatico e controllo strategico (volontario) • Il controllo automatico è attivato in situazioni abituali, il comportamento è dato da una sequenza di azioni ben apprese. • I processi automatici permettono l’esecuzione di più azioni contemporaneamente (fare il caffè e ascoltare la radio) • Il controllo volontario è attivato quando bisogna compiere azioni nuove o che richiedono procedure non superapprese. • Richiedono attenzione selettiva, elaborazione sequenziale, e sono limitati dalle nostre capacità attentive. • Permettono di interrompere e correggere azioni già avviate. Distinzione tra processamento automatico e controllato Errori nell’organizzazione e controllo delle azioni • Errori nel monitoraggio delle azioni • Errori di cattura
  • 5. • Norman e Shallice definiscono il sistema di controllo SAS (sistema attentivo supervisore) La coscienza Coscienza unitaria o distribuita? Evidenze con pazienti: coscienza distribuita
  • 6. • Norman e Shallice definiscono il sistema di controllo SAS (sistema attentivo supervisore) La coscienza Coscienza unitaria o distribuita? Evidenze con pazienti: coscienza distribuita