1. 10 FACCIATE
I L C A N T I E R E
Caratteristiche e problematiche
del recupero delle “case a
ringhiera” che, per i temi coinvolti,
rappresentano un’occasione unica
dei cantieri di recupero
Le case a
ballatoio
A
ll’interno del variegato panorama edilizio
milanese, le “case a ringhiera” costituisco-
no senza dubbio una tipologia abitativa
tra le più caratteristiche e, proprio per questo,
anche tra le più impegnative da recuperare a
causa della compresenza di numerose proble-
matiche, che rendono particolarmente difficol-
toso il solo rifacimento delle facciate interne.
Non a caso, infatti, l’insieme di queste proble-
matiche ha spesso indotto, in passato, a consi-
derare economicamente più conveniente de-
molire e ricostruire, piuttosto che affrontare l’o-
nerosa ristrutturazione complessiva. In questo
modo parecchi edifici “a ringhiera”, che per il
progressivo espandersi della trama cittadina si
sono venuti a trovare in posizioni commercial-
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fabbricato cercando d’inserire gli interventi nec-
cessari nel modo meno evidente possibile.
Un esempio per tutti è rappresentato dall’ascen-
sore che, quando le dimensioni del corpo scala
non lo consentono, necessariamente viene col-
locato sulla facciata interna, demolendo porzio-
ni consistenti di ballatoi e denunciando tutta la
sua modernità sia nei colori che nei materiali.
Inoltre, spesso, in occasione del suo inserimento
si mette mano all’intera facciata cambiandone i
colori, verniciando i ballatoi e raggiungendo cro-
matismi e accostamenti assolutamente incom-
prensibili.
E se l’inserimento esterno dell’ascensore rappre-
senta forse l’intervento più traumatico su una
facciata a ringhiera, ci sono anche altri interven-
Alcuni esempi
di case di
ringhiera
milanesi
nella zona
dei navigli con
i tradizionali
ballatoi
D I F A B I O C A R R I A
mente appetibili, sono andati perduti, oppure
sono stati sottoposti a recuperi che, di fatto,
hanno stravolto e snaturato le caratteristiche
peculiari di questa tipologia abitativa, inseguen-
do l’obiettivo di adattarle alle richieste degli
standard qualitativi minimi dell’abitazione mo-
derna.
Tuttavia, quando si deve intervenire in una situa-
zione ancora non compromessa e che ancora
possiede l’integrità costruttiva originale, si ri-
scontra, soprattutto nei cittadini vi abitano, una
maggiore sensibilità rispetto al passato nella di-
fesa delle caratteristiche peculiari di questo tipo
di abitazione. Ecco che l’approccio alle proble-
matiche trova, in questi casi, terreno fertile ver-
so la valorizzazione generale dell’estetica del
3. I L C A N T I E R E
ti che se non affrontati con la dovuta attenzione
potrebbero arrecare danni anche maggiori.
Un altro esempio ci viene fornito dalla conserva-
zione del ballatoio sia nelle sue caratteristiche
funzionali che estetiche. Infatti, questo elemen-
to costruttivo particolarmente rappresentativo
della “casa a ringhiera”, risulta compromesso
quando, durante le operazioni di frazionamento
e di accorpamento delle unità abitative, rischia di
trasformarsi in un lungo balcone privato. Non
sono rari i casi in cui, in seguito alla trasforma-
zione in uno spazio privato, sono comparse le
aggiunte più svariate sopra la pietra o beola ori-
ginale. Per non parlare di cancelletti e comun-
que di verniciature singole e personali. Normal-
mente, il ballatoio originale è costituito dal suc-
cedersi di lastre di beola sostenute da mensolo-
ni dello stesso materiale. Spesso accade di tro-
varsi a rimuovere le pitturazioni eseguite nel
tempo eseguendo una pulizia tramite sabbiatu-
ra, di modesta pressione per non intaccare in
modo distruttivo il corpo del materiale origina-
prima
dopo
Nuovi archetti in
corrispondenza dell’uscita sui
ballatoi. Il passaggio squadrato
prima dell’intervento a
confronto con gli archi realizzati ex-novo
12 FACCIATE
4. rio. Anche gli ancoraggi nella pietra della ringhie-
ra (quasi sempre di altezza inferiore alle misure
di legge) vanno sempre verificati perché spesso
responsabili della stessa sicurezza della ringhiera.
Uno dei problemi più seri è rappresentato dal-
l’assenza dei locali igienici negli appartamenti, in
quanto caratteristica fondamentale della casa a
ringhiera è la presenza dei servizi comuni, nor-
malmente in fondo al ballatoio. L’occasione del
rifacimento delle facciate interne rappresenta il
momento decisivo per affrontare questa proble-
matica una volta per tutte, inserendo nella mu-
ratura una colonna apposita di scarico, con le
predisposizioni rivolte verso le unità immobiliari
adiacenti, compatibilmente sia con le caratteri-
stiche dello stabile che con le caratteristiche del-
l’anello fognario esistente nel piano sotterraneo.
Occorre sottolineare che le predisposizioni devo-
no essere posizionate in punti facilmente rag-
giungibili dall’interno degli appartamenti, in mo-
do da permettere il progressivo allacciamento,
in tempi diversi, di ogni utenza, risolvendo l’an-
noso problema della compresenza di scarichi
delle acque nere con quelle bianche.
Questo tipo di tracce verticali per l’alloggiamen-
La riproposizione dei passaggi ad arco sui
ballatoi riprende le forme e le geometrie
spesso presenti al piano terra
prima
dopo
5. I L C A N T I E R E
14 FACCIATE
to delle varie colonne di scarico, avendo sezioni
piuttosto importanti, crea notevoli problemi per
il rifacimento degli intonaci e della successiva fi-
nitura di facciata. Così pure le sezioni verticali
sotto traccia nella muratura perimetrale delle tu-
bazioni per l’impianto elettrico che, quando il
corpo scala non lo permette, inevitabilmente bi-
sogna predisporre per raggiungere tutte le uni-
tà immobiliari dello stabile. Tramite queste trac-
ce s’inseriscono tutte le tubazioni necessarie al-
le linee elettriche, telefoniche, antenna tv e cito-
foniche, scatole di derivazione e di smistamento
più grandi e scatole di derivazione per l’ingresso
a ogni unità e per le parti comuni più piccole, co-
stringono a continui rappezzi e ripristini dell’in-
tonaco delle facciate. Pertanto è importante che
questi lavori di ammodernamento dello stabile
non siano leggibili sulla facciata una volta termi-
nate le opere edili. Occorre quindi valutare at-
tentamente le scelte di capitolato e i costi relati-
vi. Quando non si ha la possibilità di rifare tutti gli
intonaci, cosa che permetterebbe una scelta più
ampia dei tipi di tinteggiatura o di rivestimento
(per esempio ai silicati), inevitabilmente si opterà
In queste
pagine,
intervento
di recupero
della casa
di ringhiera
di Via Ripa di
Porta Ticinese
76 a Milano
6. FACCIATE 15
per i rivestimenti a spessore che, a seconda del-
le caratteristiche e alla finitura, rendono omoge-
nea e uniforme la facciata.
Infine, citiamo altri problemi che possono emer-
gere nei recuperi esterni delle case di ringhiera:
pensiamo per esempio al problema dei pluviali
spesso incassati nella muratura, in cui convergo-
no scarichi di ogni tipo, e alla impossibilità di por-
tarli esternamente a vista in facciata, a meno di
scegliere di forare ogni ballatoio; oppure al fatto
che le parti rimangono aperte sui ballatoi, a me-
no di optare per chiusure leggere in vetro o con
serramenti di vario genere; problemi di gronda e
di soletta a pavimento del piano sottotetto spes-
so in condizioni critiche con segni di cedimento
pericolosi, esalatori vari delle caldaie per il riscal-
SCHEDA DEI LAVORI
damento autonomo sistemati in tutte le posizio-
ni possibili, ecc.
Questa breve carrellata sulle problematiche che
s’incontrano in questi cantieri di recupero delle
“case a ringhiera” evidenzia sostanzialmente
quale peso assumono l’impegno professionale e
l’abilità degli operatori coinvolti, perché lo sfor-
zo comune deve essere rivolto alla conservazio-
ne delle caratteristiche peculiari di una impor-
tante costruzione tipica della tradizione italiana
pur adeguandola alle normative vigenti e alle
qualità irrinunciabili del modo di vivere l’abitazio-
ne del mondo moderno. ■
Committente Condominio di via Ripa
di Porta Ticinese, 76
Progetto e D.L. Arch. Zani
Impresa Teco srl