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LE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI, CLASSIFICAZIONE E INQUADRAMENTO SECONDO IL METODO
S.A.C.S.: UNA ESPERIENZA DEGLI AMBULATORI STOMIZZATI DELLA ASL 11 DI EMPOLI E DELLA ASL 4 DI PRATO
AUTORI
M. Antonini1, G. Militello2
1Infermiere   Stomaterapista, esperto in Wound Care USL 11 Empoli
2Infermiere   Stomaterapista, esperto in Wound Care USL 4 Prato



 INTRODUZIONE
 Le complicanze peristomali rappresentano un problema molto importante per la persona stomizzata e per lo stomaterapista. Una revisione della letteratura internazionale ha evidenziato una incidenza delle complicanze
 variabile tra il 18 ed il 70%. Questo è un dato molto importante perché sta a significare che almeno 2/3 delle persone stomizzate, nella loro vita, hanno avuto almeno una complicanza peristomale. Orientativamente si
 presume che almeno 1/3 delle persone portatrici di colostomia andranno incontro ad una complicanza peristomale, mentre ben 2/3 delle persone portatrici di ileo e urostomie avrà una complicanza. Nelle nostre realtà è
 stato possibile evidenziare come questi dati siano estremamente sovrapponibili. Ci siamo altresì resi conto della necessità di stadiare ed inquadrare clinicamente le alterazioni cutanee peristomali per rendere il nostro
 lavoro qualitativamente più elevato, per comunicare con i nostri colleghi in modo più efficiente ed efficace e per garantire alla persona stomizzata una migliore assistenza ed una migliore qualità di vita. Per raggiungere
 questo obiettivo è stata utilizzata una scala di valutazione delle alterazioni cutanee peristomali proposta da un gruppo di ricerca italiano e validata a livello internazionale.


 MATERIALI E METODI
 Nel periodo di tempo compreso tra il 15 ottobre 2009 ed il 15 aprile 2010, sono stati arruolati 74 pazienti portatori di stomia (ileo, colo ed uro). Di questi pazienti 40 sono stati arruolati nella U.S.L. 11 di Empoli e 34 nella
 U.S.L. 4 di Prato. A ben 46 pazienti stomizzati è stata rilevata almeno una alterazione cutanea peristomale (62%), i restanti 28 (38%) pazienti avevano la cute integra. Da segnalare come il dato rilevato non si discosta di
 molto da quello riportato nella letteratura internazionale. Le alterazioni cutanee peristomali sono state classificate secondo lo Studio S.A.C.S. (Studio osservazionale multicentrico sulle alterazioni cutanee post-
 enterostomie. Classificazione delle alterazioni cutanee peristomali), pubblicato in Italia nel 2006, ed a livello internazionale nel 2007. Nel 2010 la classificazione è stata presentata al congresso mondiale congiunto
 WCET/WOCN. Questo strumento operativo, basato su criteri scientifici, si presenta assai semplice, di immediata comprensione e può consentire una diagnosi corretta ed oggettiva della lesione, dal solo eritema alla vera e
 propria perdita di sostanza.



                  PASSO 1                                                                PASSO 2                                                        PASSO 3                                                    Passo 4
   Valutare e classificare le alterazioni                              Osservare la topografia per identificare
                                                                                                                                         Documentare la classificazione SACS                                       Diagnosi
          cutanee peristomali                                              la localizzazione della lesione




              Tipo di lesione (L)                                            Localizzazione topografica (T)                                  Esempio classificazione SACS




            L1
            Lesione Iperemica                                                                                                                                                                      DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (DAC):
                                                                                                                                                                              L1
            (arrossamento peristomale                                                                                                                                                                  allergia a presidio di raccolta.
                                                                                                                                                                              TV
            senza perdita di sostanza                                                                                                                                                                    CLASSIFICAZIONE SACS: L1, TV



            L2
            Lesione erosiva con perdita di                                                                                                                                                           CANDIDOSI: paziente in trattamento
            sostanza sino e non oltre il                                                                                                                                                            prolungato con antibiotici. Effettuato
                                                                                                                                                                              L2
            derma                                                                                                                                                                                  tampone cutaneo positivo per Candida
                                                                                                                                                                              TV                                  Albicans
                                                                                                                                                                                                         CLASSIFICAZIONE SACS: L2, TV
                                                                        T1
            L3                                                          Quadrante superiore sinistro
            Lesione ulcerativa oltre il
            derma                                                                                                                                                                                 DERMATITE ARTEFATTA: lesione traumatica
                                                                        T2                                                                                                    L3                    auto-indotta, distribuzione e forma
                                                                        Quadrante superiore destro                                                                                                     atipiche, andamento cronico.
                                                                                                                                                                              TII
                                                                                                                                                                                                         CLASSIFICAZIONE SACS: L3, TII
            L4
                                                                        T3
            Lesione ulcerativa                                          Quadrante inferiore destro
            fibrinosa/necrotica

                                                                        T4                                                                                                                          PERDITA DI SOSTANZA: lesioni ulcerative
                                                                                                                                                                              L4
                                                                        Quadrante inferiore sinistro                                                                                              fibrinose/necrotiche fistolizzate tra loro.
            LX                                                                                                                                                                TV
                                                                                                                                                                                                         CLASSIFICAZIONE SACS: L4, TV
            Lesioni proliferative
            (granulomi, depositi di ossalati,                           TV
            neoplasia)
                                                                        Tutti i quadranti peristomali


                                                                                                                                                                                                       LESIONI PSEUDOVERRUCOSE: noduli
                                                                                                                                                                              LX                      fibroproduttivi aspecifici (biopsia
                                                                                                                                                                              TV                                   cutanea).
                                                                                                                                                                                                         CLASSIFICAZIONE SACS: LX, TV




                                                                                                                                                                            L2, TV                  LESIONI MULTIPLE: lesione erosiva con
                                                                                             • L1 – LX: Documentare ogni                                                                          perdita di sostanza (lesioni 1,2,3); lesione
                                                                                               lesione osservata                                                            L4, TII-                ulcerativa fibrinosa/necrotica (lesioni
                                                                                             • TI – TV: Documentare la                                                       III-IV                 5,6); lesione proliferativa (lesione 4).
                                                                                               localizzazione topografica                                                    LX,                  CLASSIFICAZIONE SACS: L2, TV; L4, TII-III-IV;
                                                                                               per ogni lesione osservata                                                   TIII-IV                               LX, TIII-IV


                  Pazienti Stomizzati                                                                                                                                                                                    19
                                                              RISULTATI                                                                                                                      20            17
                                                                                                                                                                                             18
                                                              Sul totale delle persone arruolate sono state rilevate ben 49 alterazioni cutanee peristomali (due pazienti con lesioni        16
                                                                                                                                                                                             14
                                                              multiple). I dati estrapolati hanno evidenziato 2 pazienti con lesione di tipo 1 (Lesione iperemica: arrossamento              12
                                          Pazienti con                                                                                                                                       10                                  7
                                                              peristomale senza perdita di sostanza) rappresentativi del 4,08%; 17 pazienti stomizzati hanno riportato una lesione            8
                                                                                                                                                                                                                   4
                                          Alterazioni                                                                                                                                         6
      38%                                 Cutanee
                                                              di tipo 2 (Lesione erosiva con perdita di sostanza sino e non oltre il derma), 34,69%; 4 pazienti hanno riportato una           4      2                                   2
                                                              lesione di tipo 3 (Lesione ulcerativa oltre il derma), 8,16%; 19 pazienti stomizzati hanno riportato una lesione di tipo        2
                          62%             Peristomali                                                                                                                                         0
                                          Pazienti con cute
                                                              4 (Lesione ulcerativa fibrinosa/necrotica), 38,78%; 7 pazienti hanno invece evidenziato una lesione di tipo X (Lesione
                                          integra             proliferativa: granulomi, depositi di ossalati, neoplasie), 14,29%. Oltre ad aver classificato le varie lesioni dal punto di
                                                              vista morfologico, come per la mammella sono stati identificati dei quadranti intorno allo stoma per poterle
                                                              descrivere anche dal punto di vista topografico. Riguardo la topografia la stomia è stata considerata in posizione
                                                              centrale ed il paziente visto di fronte, l’area peristomale è stata suddivisa in quattro quadranti (T I, T II, T III, T IV),
                                                              mentre l’area totale è stata indicata con un T V, comprendente tutti i quattro quandranti in toto.


 CONCLUSIONI
 La classificazione delle alterazioni cutanee peristomali ha permesso all’infermiere stomaterapista di fornire una assistenza qualitativamente più elevata migliorando anche la qualità di vita della persona stomizzata. Lo
 strumento utilizzato ha permesso di utilizzare un linguaggio comune, facilmente comprensibile e riproducibile per comunicare tra operatori sanitari anche di presidi ospedalieri e regioni diverse. La classificazione ha inoltre
 permesso all’infermiere stomaterapista di rilevare alterazioni cutanee peristomali dovute ad eziologie diverse, inserendo nel percorso assistenziale la consulenza di altre figure professionali quali il Dermatologo utile nella
 diagnosi delle patologie cutanee.

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Alterazioni cutanee peristomali poster - congresso animo 2010

  • 1. LE ALTERAZIONI CUTANEE PERISTOMALI, CLASSIFICAZIONE E INQUADRAMENTO SECONDO IL METODO S.A.C.S.: UNA ESPERIENZA DEGLI AMBULATORI STOMIZZATI DELLA ASL 11 DI EMPOLI E DELLA ASL 4 DI PRATO AUTORI M. Antonini1, G. Militello2 1Infermiere Stomaterapista, esperto in Wound Care USL 11 Empoli 2Infermiere Stomaterapista, esperto in Wound Care USL 4 Prato INTRODUZIONE Le complicanze peristomali rappresentano un problema molto importante per la persona stomizzata e per lo stomaterapista. Una revisione della letteratura internazionale ha evidenziato una incidenza delle complicanze variabile tra il 18 ed il 70%. Questo è un dato molto importante perché sta a significare che almeno 2/3 delle persone stomizzate, nella loro vita, hanno avuto almeno una complicanza peristomale. Orientativamente si presume che almeno 1/3 delle persone portatrici di colostomia andranno incontro ad una complicanza peristomale, mentre ben 2/3 delle persone portatrici di ileo e urostomie avrà una complicanza. Nelle nostre realtà è stato possibile evidenziare come questi dati siano estremamente sovrapponibili. Ci siamo altresì resi conto della necessità di stadiare ed inquadrare clinicamente le alterazioni cutanee peristomali per rendere il nostro lavoro qualitativamente più elevato, per comunicare con i nostri colleghi in modo più efficiente ed efficace e per garantire alla persona stomizzata una migliore assistenza ed una migliore qualità di vita. Per raggiungere questo obiettivo è stata utilizzata una scala di valutazione delle alterazioni cutanee peristomali proposta da un gruppo di ricerca italiano e validata a livello internazionale. MATERIALI E METODI Nel periodo di tempo compreso tra il 15 ottobre 2009 ed il 15 aprile 2010, sono stati arruolati 74 pazienti portatori di stomia (ileo, colo ed uro). Di questi pazienti 40 sono stati arruolati nella U.S.L. 11 di Empoli e 34 nella U.S.L. 4 di Prato. A ben 46 pazienti stomizzati è stata rilevata almeno una alterazione cutanea peristomale (62%), i restanti 28 (38%) pazienti avevano la cute integra. Da segnalare come il dato rilevato non si discosta di molto da quello riportato nella letteratura internazionale. Le alterazioni cutanee peristomali sono state classificate secondo lo Studio S.A.C.S. (Studio osservazionale multicentrico sulle alterazioni cutanee post- enterostomie. Classificazione delle alterazioni cutanee peristomali), pubblicato in Italia nel 2006, ed a livello internazionale nel 2007. Nel 2010 la classificazione è stata presentata al congresso mondiale congiunto WCET/WOCN. Questo strumento operativo, basato su criteri scientifici, si presenta assai semplice, di immediata comprensione e può consentire una diagnosi corretta ed oggettiva della lesione, dal solo eritema alla vera e propria perdita di sostanza. PASSO 1 PASSO 2 PASSO 3 Passo 4 Valutare e classificare le alterazioni Osservare la topografia per identificare Documentare la classificazione SACS Diagnosi cutanee peristomali la localizzazione della lesione Tipo di lesione (L) Localizzazione topografica (T) Esempio classificazione SACS L1 Lesione Iperemica DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (DAC): L1 (arrossamento peristomale allergia a presidio di raccolta. TV senza perdita di sostanza CLASSIFICAZIONE SACS: L1, TV L2 Lesione erosiva con perdita di CANDIDOSI: paziente in trattamento sostanza sino e non oltre il prolungato con antibiotici. Effettuato L2 derma tampone cutaneo positivo per Candida TV Albicans CLASSIFICAZIONE SACS: L2, TV T1 L3 Quadrante superiore sinistro Lesione ulcerativa oltre il derma DERMATITE ARTEFATTA: lesione traumatica T2 L3 auto-indotta, distribuzione e forma Quadrante superiore destro atipiche, andamento cronico. TII CLASSIFICAZIONE SACS: L3, TII L4 T3 Lesione ulcerativa Quadrante inferiore destro fibrinosa/necrotica T4 PERDITA DI SOSTANZA: lesioni ulcerative L4 Quadrante inferiore sinistro fibrinose/necrotiche fistolizzate tra loro. LX TV CLASSIFICAZIONE SACS: L4, TV Lesioni proliferative (granulomi, depositi di ossalati, TV neoplasia) Tutti i quadranti peristomali LESIONI PSEUDOVERRUCOSE: noduli LX fibroproduttivi aspecifici (biopsia TV cutanea). CLASSIFICAZIONE SACS: LX, TV L2, TV LESIONI MULTIPLE: lesione erosiva con • L1 – LX: Documentare ogni perdita di sostanza (lesioni 1,2,3); lesione lesione osservata L4, TII- ulcerativa fibrinosa/necrotica (lesioni • TI – TV: Documentare la III-IV 5,6); lesione proliferativa (lesione 4). localizzazione topografica LX, CLASSIFICAZIONE SACS: L2, TV; L4, TII-III-IV; per ogni lesione osservata TIII-IV LX, TIII-IV Pazienti Stomizzati 19 RISULTATI 20 17 18 Sul totale delle persone arruolate sono state rilevate ben 49 alterazioni cutanee peristomali (due pazienti con lesioni 16 14 multiple). I dati estrapolati hanno evidenziato 2 pazienti con lesione di tipo 1 (Lesione iperemica: arrossamento 12 Pazienti con 10 7 peristomale senza perdita di sostanza) rappresentativi del 4,08%; 17 pazienti stomizzati hanno riportato una lesione 8 4 Alterazioni 6 38% Cutanee di tipo 2 (Lesione erosiva con perdita di sostanza sino e non oltre il derma), 34,69%; 4 pazienti hanno riportato una 4 2 2 lesione di tipo 3 (Lesione ulcerativa oltre il derma), 8,16%; 19 pazienti stomizzati hanno riportato una lesione di tipo 2 62% Peristomali 0 Pazienti con cute 4 (Lesione ulcerativa fibrinosa/necrotica), 38,78%; 7 pazienti hanno invece evidenziato una lesione di tipo X (Lesione integra proliferativa: granulomi, depositi di ossalati, neoplasie), 14,29%. Oltre ad aver classificato le varie lesioni dal punto di vista morfologico, come per la mammella sono stati identificati dei quadranti intorno allo stoma per poterle descrivere anche dal punto di vista topografico. Riguardo la topografia la stomia è stata considerata in posizione centrale ed il paziente visto di fronte, l’area peristomale è stata suddivisa in quattro quadranti (T I, T II, T III, T IV), mentre l’area totale è stata indicata con un T V, comprendente tutti i quattro quandranti in toto. CONCLUSIONI La classificazione delle alterazioni cutanee peristomali ha permesso all’infermiere stomaterapista di fornire una assistenza qualitativamente più elevata migliorando anche la qualità di vita della persona stomizzata. Lo strumento utilizzato ha permesso di utilizzare un linguaggio comune, facilmente comprensibile e riproducibile per comunicare tra operatori sanitari anche di presidi ospedalieri e regioni diverse. La classificazione ha inoltre permesso all’infermiere stomaterapista di rilevare alterazioni cutanee peristomali dovute ad eziologie diverse, inserendo nel percorso assistenziale la consulenza di altre figure professionali quali il Dermatologo utile nella diagnosi delle patologie cutanee.