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La crisi e le sue ricette
ce le siamo sentite raccontare,
ora possiamo capirle noi
http://economiapericittadini.it
Un piccolo ripasso …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
2
 Una moneta si dice sovrana se soddisfa 3 requisiti:
1. È di proprietà dello Stato
2. Non è convertibile in metalli preziosi
3. Ha un tasso di cambio flessibile
 Monete sovrane: Dollaro, Yen, Renminbi, Franco
Svizzero etc.
 Moneta non sovrana: Euro non appartiene agli Stati
e alla BCE viene fatto espresso divieto di finanziare I
deficit pubblici
L’ECONOMIA NON È TUTTA
UGUALE …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
3
MICRO ECONOMIA = studio del
comportamento e delle scelte dei singoli operatori
del sistema economico (famiglie, imprese, pubblica
amministrazione, ecc…).
Si individua un “soggetto rappresentativo” per ogni
categoria e se ne studia il comportamento, le
scelte, l‟interazione con gli altri operatori, etc.
Es. Teoria del consumatore  si analizza e si studia come un singolo
consumatore (agente rappresentativo) effettua le sue scelte di consumo e
di risparmio, assunte attraverso procedimenti di ottimizzazione (visione
neoclassica).
L’ECONOMIA NON È TUTTA
UGUALE …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
4
MACRO ECONOMIA = studia il
sistema economico nel suo
complesso, considerando solo variabili
aggregate:
il reddito nazionale, il consumo nazionale
privato, la spesa pubblica.
Uno degli oggetti di studio, per esempio, è
l‟inflazione generale dei prezzi.
L’ECONOMIA NON È TUTTA
UGUALE …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
5
La MICRO ECONOMIA non
si occupa delle conseguenze che le scelte del
singolo possono determinare sugli altri.
Di questo di occupa la MACRO
ECONOMIA studiando, appunto, tutte le
variabili aggregate.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
6
LE SCUOLE DI PENSIERO IN
MACROECONOMIA
Dall’economia classica
quella eterodossa e neoclassica
EPIC - Una vera economia per i cittadini
7
 L‟economia moderna nasce in una visione unitaria
con Adam Smith, David Ricardo, John Stuart Mill.
 Con la fine del XIX sec., a seguito del lavoro di Jhon
Mynard Keynes, si vengono a determinare due
grandi teorie macroeconomiche:
eterodossa  marxisti, postkeynesiani, sraffiani
(o neocardiani), strutturalisti, regolazionisti etc.
ortodossa o neoclassica (mainstream):
  Mont Pelèrin Society con la Scuola di Chicago;
Nuovi classici, Austriaci,
  Neokeynesiani
I postkeynesiani
EPIC - Una vera economia per i cittadini
8
Come indica il loro nome, i postkeynesiani si ispirano
al lavoro di John Maynard Keynes, il famoso
economista dell‟università di Cambridge in Inghilterra.
Si è soliti dire che la sua opera più nota,
la Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e
della moneta (ed. 1936), abbia dato i natali alla teoria
macroeconomica.
I postkeynesiani in Inghilterra  Roy Harrod o Joan
Robinson fondano la Scuola di Cambridge, i cui
principali esponenti negli anni „50 – ‟60 furono
Nicholas Kaldor, Michael Kalecki e Piero Sraffa.
KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
9
 PRINCIPIO DELLA DOMANDA EFFETTIVA:
il livello di produzione di una nazione, il suo reddito
(cioè il PIL) e, di conseguenza, l‟occupazione, sono
determinati dalla domanda.
In contrapposizione all‟ortodossa
 LEGGE DI SAY: l‟offerta crea la sua stessa
domanda.
KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
10
 Kynes capì anche il concetto di moneta come
“riserva di valore”  non è detto che si spenda
tutta la moneta acquisita per reinvestirla, essa può
essere tesaurizzata, uscendo dal ciclo produttivo.
L‟eccesso di risparmio crea deficit di domanda.
“Quando si risparmiano cinque scellini, si lascia
senza lavoro un uomo per una giornata.”
John Maynard Keynes, Esortazioni e profezie
KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
11
 Keynes pone in discussione l‟idea dell‟economia
ortodossa, per cui il mercato si autoregola e
che al massimo, come un una funzione matematica
esatta, cambiano le grandezze economiche: salari e
prezzi.
 Il mercato è fatto da uomini che sbagliano e che
non seguono leggi matematiche, anzi, cercano di
prevedere i movimenti del mercato come in un
gioco d‟azzardo.
 Il capitalismo, non regolato, è soggetto a gravi
squilibri
KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
12
 Il mercato non è efficiente né giusto, è necessario
guidare l‟economia attraverso precise politiche
monetarie e fiscali poiché i mercati non sono
sempre in grado di raggiungere equilibri efficienti
da soli, ma anzi il più delle volte falliscono.
 La disoccupazione di massa ne è l‟esempio più
evidente.
“Il capitalismo non è intelligente, non è bello, non è
giusto, non è virtuoso e non produce i beni necessari”
Keynes, Autosufficienza nazionale in Collected Writings
Vol. 11, 1933.
KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
13
 OBIETTIVO PRIMARIO: LA PIENA OCCUPAZIONE
La teoria economica classica sosteneva che il
mercato, da solo, avrebbe portato alla situazione alla
piena occupazione. La responsabilità della mancanza
di occupazione era da attribuirsi ai sindacati che non
accettavano di tagliare i salari.
Secondo Keynes, invece la riduzione salariale avrebbe
indotto i lavoratori a risparmiare di più, deprimendo i
consumi e quindi la domanda, e annullando così i
supposti effetti positivi del contenimento dei salari.
Keynes temeva che senza intervenire, si raggiungesse un
equilibrio di sotto occupazione.
KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
14
Se il PIL e l‟occupazione dipendono dalla
domanda, per aumentarli occorrerà quindi
incrementare la domanda aggregata (cioè la
domanda dell’intera nazione).
In altre parole, per uscire da una crisi, è
necessario che qualcuno spenda di più in modo da
assorbire la produzione in eccesso ed eventualmente
indurre le imprese a produrre di più.
KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
15
La domanda aggregata è così definita:
Domanda aggregata (PIL) =
Consumi +
Investimenti +
Spesa Governativa +
(Esportazioni – Importazioni )
Ma in una situazione di crisi tutte le manovre di politica
economica in soccorso del settore privato (diminuzione
tasso di interesse; svalutazione monetaria; politica
fiscale vantaggiosa) potrebbero non bastare … ALLORA
KEYNES in due parole
EPIC - Una vera economia per i cittadini
16
Keynes propose che lo Stato si occupasse di ciò che
il privato non aveva convenienza a produrre e che
monitorasse costantemente la situazione
economica, non solo agendo sulla tassazione e sul
tasso d'interesse, ma anche avendo sempre
pronto un piano di investimenti pubblici al fine
di riequilibrare il sistema economico tramite
l'iniezione di domanda aggiuntiva.
Keynes era ben consapevole infatti dei limiti del
capitalismo nell'indirizzare correttamente gli
investimenti.
INFATTI …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
17
Nell'Europa del dopoguerra i governi hanno sposato
la concezione keynesiana. Le aziende di stato e le
partecipazioni pubbliche hanno svolto un ruolo
di indirizzo degli investimenti, compresi quelli
privati, tanto che spesso le aziende di stato sono
state i “campioni nazionali” che hanno aiutato
la crescita delle economie dei diversi paesi e
la loro competitività, anche attraverso l‟innesco
di fecondi processi di innovazione del tessuto
produttivo.
INFATTI …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
18
Dagli anni '80, invece, si è assistito ad una
costante privatizzazione delle aziende
pubbliche, alla
dismissione delle partecipazioni statali e
alla deregolamentazione dell'economia
e della finanza,
con il risultato che i principi neoliberisti
hanno avuto il sopravvento.
RICONOSCERE I PRESUPPOSTI …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
19
Un famoso economista, Axel Leijonhufvud
[1976], ha proposto di studiare ciò che egli chiama i
presupposti.
Questi rappresentano i concetti essenziali di una
scuola di pensiero, che non possono essere formalizzati
e che precedono la costruzione
delle ipotesi e delle teorie che si elaborano nel
quadro di queste.
I presupposti sono i credo metafisici che reggono
un paradigma (un programma di ricerca).
PARADIGMI
ETERODOSSI vs NEOCLASSICI
EPIC - Una vera economia per i cittadini
20
 Realismo
 Olismo
 Razionalità
procedurale
 Produzione, crescit
a
 Intervento dello
Stato
 Strumetalismo
 Individualismo
 Iper-razionalità
 Scambio, scarsità
 Libero mercato
EPISTEMOLOGIA:
REALISMO vs STRUMENTALISMO
EPIC - Una vera economia per i cittadini
21
Il realismo delle ipotesi è
molto importante.
Scopo dell‟economia è far
capire cosa avviene nel reale
e per fare ciò si deve partire
da una sintesi dei principali
fatti reali e non da
un‟astrazione e/o situazione
ipotetica ideale.
La scienza del sapere Neoclassica è
lo strumentalismo.
Un‟ipotesi è valida se consente di
fare delle previsioni o di calcolare le
coordinate di un nuovo equilibrio;
il suo realismo non ha alcuna
importanza.
Le teorie non sono che degli
strumenti; non devono
pretendere di scoprire il reale
funzionamento
dei sistemi economici.
Epistemologia difesa da Milton
Friedman e assunta dalla
maggioranza dei neoclassici.
ONTOLOGIA:
OLISMO vs INDIVIDUALISMO
EPIC - Una vera economia per i cittadini
22
L’individuo è un essere
sociale, influenzato dall‟ambiente
in cui vive, comprese la cultura e le
classi sociali.
Le istituzioni non sono il semplice
riflesso dei desideri degli individui
che le compongono, e hanno
obiettivi specifici.
Il tutto non è la somma delle parti.
Le istituzioni non sono delle
imperfezioni o degli
impedimenti per il mercato.
Al contrario, le istituzioni danno
stabilità al sistema economico.
L‟individuo, l‟agente economico, è
il cuore della teoria neoclassica.
Le scelte delle istituzioni,
come delle banche o delle
imprese, sono determinate dalla
mera somma delle preferenze dei
singoli individui.
RAZIONALITÀ:
RAZ. PROCEDURALE vs IPER-RAZIONALITÀ
EPIC - Una vera economia per i cittadini
23
La razionalità è procedurale.
Gli agenti o le istituzioni
dispongono di capacità
limitate nell‟acquisire e nel
trattare le informazioni.
L‟informazione è imperfetta
e gli agenti non sanno come
comportarsi, quindi si
danno delle regole per
gestire un mondo
complesso.
La razionalità è
assoluta. Chi gestisce
l‟economia può disporre
di informazioni perfette
e capacità di calcolo
pressoché illimitate.
Cuore dell’analisi:
PRODUZ./ vs SCAMBIO/
CRESCITA SCARSITÀ
EPIC - Una vera economia per i cittadini
24
Il concetto di riproduzione
sostituisce il concetto di
scarsità.
Sono problemi essenziali la
genesi di eccedenze;
le cause dell‟aumento
dell‟occupazione,
della produzione e del
progresso tecnico che
determinano un aumento
della qualità della vita
L’economia è la
scienza dell’allocazione ottimale
delle risorse scarse.
[Lionel Robbins]
L‟economia neoclassica considera
la scarsità dei beni il principio che
regola il comportamento
economico.
Ogni cosa che abbia un valore
deve essere scarsa e quindi
confrontata con un
costo opportunità.
I prezzi riflettono unicamente la
scarsità.
Nucleo politico:
Intervento vs LIBERO
STATO MERCATO
EPIC - Una vera economia per i cittadini
25
I mercati non sono
efficienti, sono iniqui e non
si sanno autoregolare.
Ciò conduce gli eterodossi a
sostenere decisamente che i
mercati – specialmente
i mercati finanziari –
devono essere regolati dallo
stato, proprio come la
proprietà privata –
che è la base del capitalismo
– deve essere protetta dallo
stato.
Guarda con favore alla
libera impresa e al
laisezfaire, poiché ha fede
nella capacità dei
meccanismi di mercato – la
cosiddetta “mano invisibile”
– di condurre l‟economia a
risultati ottimali.
Se fosse possibile eliminare le
imperfezioni presenti sui mercati
che limitano la concorrenza e
l‟accesso alla piena informazione, i
prezzi flessibili riporterebbero
l‟economia ad un perfetto
equilibrio.
EPIC - Una vera economia per i cittadini 26
EPIC - Una vera economia per i cittadini 27
EPIC - Una vera economia per i cittadini
28
I SALDI SETTORIALI
Il PIL Prodotto Interno Lordo*
EPIC - Una vera economia per i cittadini
29
 La circolazione della moneta rende possibile la
creazione di valore e ricchezza, ma non è essa stessa
la ricchezza.
 Il reddito nazionale annuo effettivo (PIL)
corrisponde al flusso dei beni e dei servizi prodotti
nell‟anno. La quantità o stock di moneta disponibile
– escluso quella estera - non è parte del PIL né dà
alcuna indicazione in merito alla ricchezza annuale.
[TERZI, 2010]
(Acronimo inglese di PIL = GDP= Gross Domestic Product)
PIL & BENESSERE
EPIC - Una vera economia per i cittadini
30
 Il PIL non può essere il parametro assoluto sulla
base del quale misurare il progresso di una società.
 Le capacità reddituali e le risorse economiche non
devono essere necessariamente viste come un
fine, ma piuttosto come il mezzo attraverso il quale
un individuo riesce ad avere e sostenere un
determinato standard di vita. Le variabili che
possono contribuire a misurare il benessere
includono anche fattori sociali e ambientali, misure
di eguaglianza e sostenibilità.
Report ISTAT Benessere Equo
Sostenibile e le sue12 dimensioni
EPIC - Una vera economia per i cittadini
31
 Salute
 Istruzione e
formazione
 Lavoro e
conciliazione tempi
di vita
 Benessere
economico
 Relazioni sociali
 Politica e istituzioni
 Sicurezza
 Benessere
soggettivo
 Paesaggio e
patrimonio
culturale
 Ambiente
 Ricerca e
innovazione
 Qualità dei servizi
Le nazioni più felici e con più benessere sociale -
World Happiness Report delle Nazioni Unite 2013
EPIC - Una vera economia per i cittadini
32
Le Nazioni Unite hanno individuato 6
indici fondamentali per stabilire se i
cittadini di un paese sono felici o meno.
Fra questi alcuni sono dei "classici" come la
salute, l'assenza di corruzione e le aspettative
di vita, ma sono stati presi in considerazione
anche fattori meno
scontati: "generosità", la libertà di scelta
e la presenza di qualcuno su cui
contare.
Le nazioni più felici e con più benessere
sociale - World Happiness Report delle Nazioni Unite
EPIC - Una vera economia per i cittadini
33
Secondo i sei punti
identificati, i Paesi più felici
sono:
 1. Denmark (7.693)
 2. Norway (7.655)
 3. Switzerland (7.650)
 4. Netherlands (7.512)
 5. Sweden (7.480)
 6. Canada (7.477)
 7. Finland (7.389)
 8. Austria (7.369)
 9. Iceland (7.355)
 10. Australia (7.350)
 …
 17. United States (7.082)
 18. Ireland (7.076)
 19. Luxembourg (7.054)
 20. Venezuela (7.039)
 21. Belgium (6.967)
 22. United Kingdom
(6.883)
 25. Francia (6.764)
 26. Germania (6.672)
…
 ITALIA 45esima (6.021)
EPIC - Una vera economia per i cittadini 34
La ricchezza nazionale
 È misurata dal PIL (Prodotto Interno Lordo).
Le sue componenti dal lato della domanda (fonti
del PIL) sono:
Y : Prodotto Interno Lordo
C: Consumi privati
I: Investimenti privati
G: Spesa pubblica (i.e. Governo)
X: Esportazioni
M: Importazioni
La ricchezza nazionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
35
 È misurata dal PIL (Prodotto Interno Lordo). Le sue
componenti dal lato dell‟offerta (distribuzione
reddito) sono:
Y : Prodotto Interno Lordo
C: Consumi privati
S: Risparmi privati (Ingl. SAVINGS)
T: tassazione
EPIC - Una vera economia per i cittadini 36
Se uguaglio e porto tutto a sinistra …
Y : Prodotto Interno Lordo (PIL)
Sett. Privato:
C: Consumi privati I: Investimenti privati S: Risparmi
Sett. Governativo:
G: Spesa pubblica (i.e. Governo) T: tasse
Sett. Estero:
X: Esportazioni M: Importazioni
La ricchezza nazionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
37
 Se eguagliamo le due espressioni del PIL otteniamo:
(I – S): differenza fra uscite ed entrate del
settore non-governativo
(G – T) : differenza fra uscite ed entrate del
settore governativo
(X – M): differenza fra uscite ed entrate del
settore estero
I saldi settoriali
EPIC - Una vera economia per i cittadini
38
Settore
non-
governativo
Settore
governativo
Settore
estero
EPIC - Una vera economia per i cittadini 39
I tre settori
NON possono
contemporaneamente
essere in surplus!
Va contro le leggi della contabilità!
Quindi, il debito di qualcuno è il
credito di un altro.
Chi può essere in debito?
EPIC - Una vera economia per i cittadini
40
 Il settore NON- GOV (famiglie – aziende – enti
etc.), essendo utilizzatore della moneta deve essere in
credito, se fosse in debito significherebbe che non ci
sono più soggetti degni di credito.
 Il settore GOVERNATIVO (Stato detentore del
monopolio) ha la possibilità di essere in debito.
 Il settore ESTERO, essendo appunto esterno al sistema
Paese e regolandosi sulla base dei rapporti di import-
export (anche di capitali  capitale prestato
dall‟estero), può essere in debito o in credito. Ovvio, il
surplus è auspicabile, ma con moneta-sovrana non è
detto che sia indispensabile per la sopravvivenza del
mercato interno.
Un’ identità contabile che intepreta
fenomeni reali …
EPIC - Una vera economia per i cittadini
41
… per cui a seconda delle ipotesi
con le quali si analizza la realtà
economica (i.e. i comportamenti dei vari settori)
i fattori dell’identità si
attengono a delle dinamiche diverse.
ETERODOSSI vs ORTODOSSI
EPIC - Una vera economia per i cittadini
42
 La moneta fiat non è
scarsa e lo Stato può
sempre stampare moneta
per sostenere i propri
obiettivi politici.
 Il Gov. può sostenere dei
deficit commisurati alle
capacità produttive del
Paese (piena occupazione
in funzione anticiclica).
 La moneta è scarsa e il
Governo, come il buon
padre di famiglia, deve
spendere quanto
guadagna, per cui
 (G-T) nell‟equazione
deve essere sempre
uguale a ZERO, cioè lo
stato deve tassare
esattamente quanto
spende per il NON-GOV
ETERODOSSI vs ORTODOSSI
EPIC - Una vera economia per i cittadini
43
 Di conseguenza:
anche se il settore estero
non è in surplus,
la domanda
interna, specie in situazioni
di crisi, può essere
sostenuta dalla spesa
governativa a deficit.
 Di conseguenza:
solo il settore estero (i.e.
bilancia commerciale in
surplus – Paese esportatore
netto) può arricchire i
cittadini e sostenere
la domanda interna.
In situazione di crisi, per
diventare più competitivi, si
deve agire sui salari
(deflazione salariale).
MA SE il DEBITO di qlc è
il CREDITO di qlc altro … di chi è?
EPIC - Una vera economia per i cittadini
44
 Forstater: “Il deficit pubblico deve essere uguale
all‟attivo /surplus non governativo. Quindi il deficit è
l‟immagine speculare del surplus non governativo
nell‟identità macrocontabile di base in cui il settore
non governativo include famiglie aziende e governi
esteri.”
 Se si vuole ridurre il deficit di bilancio allora si dovrà
accettare una riduzione del surplus non-gevernativo.
Per eliminare il deficit pubblico bisogna eliminare il
surplus del settore privato.
Kalecki con l’ equazione del profitto:
EPIC - Una vera economia per i cittadini
45
Ugualmente dimostra che il profitto al netto delle
tasse dipende dal deficit pubblico:
P
N = C
P + I + D
g + E
e – S
w
In questo modello i profitti totali (al netto delle tasse
questa volta) sono la somma del consumo di
capitale, degli investimenti, del deficit pubblico, del
surplus esterno netto (esportazioni meno
importazioni), meno i risparmi dei lavoratori.
Debito pubblico e risparmi privati
EPIC - Una vera economia per i cittadini
46
Elaborazione di New Economic Perspectives
-10%
-8%
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
PercentofGDP
Year
Italy
Government Balance
Private Balance
EPIC - Una vera economia per i cittadini 48
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
15%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
PercentofGDP
Year
United Kingdom
Government Balance
Private Sector Balance
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
PercentofGDP
Year
Germany
Government Balance
Private Balance
-20%
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
PercentofGDP
Year
Greece
Government Balance
Private Balance
-40%
-30%
-20%
-10%
0%
10%
20%
30%
40%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
PercentofGDP
Year
Ireland
Government Balance
Private Balance
-12%
-10%
-8%
-6%
-4%
-2%
0%
2%
4%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
PercentofGDP
Year
Portugal
Government Balance
Private Balance
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
PercentofGDP
Year
United States
Government Balance
Private Balance
Abba Lerner e la Finanza funzionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
55
Abba Lerner (1903-1982) sviluppò il concetto di
finanza funzionale
(1941, 1943, 1944, 1948, 1951, 1961, 1973).
Per Finanza funzionale si intende la teoria
economica che propugna come obiettivi primari
il pieno impiego e la stabilità dei prezzi,
senza dare eccessivo peso al debito pubblico.
Abba Lerner e la Finanza funzionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
56
La Finanza funzionale di Lerner, teorizzata proprio in
quando in US si fronteggiava la grande depressione
nasce dai seguenti presupposti:
1- la disoccupazione è un elemento normale
nell‟economia capitalista;
2- il mercato non si auto-regola;
3- le decisioni di produttori non sono coordinate con
quelle dei consumatori.
Essa si contrappone all‟idea ortodossa per cui il
mercato auto-regolandosi, tende normalmente alla
piena occupazione, basta attendere.
Abba Lerner e la Finanza funzionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
57
Lerner capisce che
 se il Governo ha intenzione di aumentare
la domanda aggregata per mantenere stabile il
livello di occupazione, le misure da intraprendere
(aumento della spesa pubblica o diminuzione delle
tasse) devono tendere alla creazione di un deficit.
 Se, invece, l'intenzione è quella di diminuire
la domanda aggregata, le misure da
intraprendere (diminuzione della spesa pubblica o
aumento delle tasse) devono tendere alla creazione
di un surplus.
Abba Lerner e la Finanza funzionale
EPIC - Una vera economia per i cittadini
58
 A. Lerner sosteneva che se l‟ammontare della spesa
e della tassazione richiesti per raggiungere
obiettivi macroeconomici, come la piena
occupazione, dovessero entrare in conflitto con
principi di “efficienza finanziaria”, come il pareggio
di bilancio o il limite della spesa pubblica, allora
tanto peggio per tali principi.
 Promuovere il pareggio o il surplus di bilancio o il
rimborso del debito pubblico senza riguardo per le
conseguenze macro-economiche si chiama Finanza
disfunzionale.
EPIC - Una vera economia per i cittadini 59
“Il debito
pubblico
non è un peccato
economico ma
una necessità
economica”
William Spencer
Vickrey, premio nobel in
economia 1996
H T T P : / / E C O N O M I A P E R I C I T T A D I N I . I T
Grazie dell‟attenzione!
economiapericittadini@gmail.com
Le fonti
EPIC - Una vera economia per i cittadini
61
 Dispense di Lucarelli, Passarella tratte da Marc
Lavoie, L’Économie postkeynésienne, La
Découverte, 2004, pp. 122;
 HYMAN P. MINSKY, Keines e l’instabilità del
capitalismo – con prefazione di R.
Bellofiore, 2009, Bollati Boringhieri, Torino (prima
ed. Jhon Maynard Keynes, 1975)
 MATHEW FORSTATER, intervento al Secondo
Summit MMT 20 e 21/10/2012
http://www.youtube.com/watch?v=y-YA88RgJAc
Le fonti
EPIC - Una vera economia per i cittadini
62
 STEPHANIE KELTON: Bilanci Settoriali, deficit e
risparmio privato - 1° Summit MMT
http://www.youtube.com/watch?v=y-YA88RgJAc
dal minuto 36 e 40 sec.
 SITO: BES - Benessere Equo e Sostenibile
http://www.misuredelbenessere.it/index.php?id=26
 ISTAT: report 2013 BENESSERE ECONOMICO:
http://www.istat.it/it/files/2013/03/4_Benessere-
economico.pdf
Le fonti
EPIC - Una vera economia per i cittadini
63
 Sustainable Development Solutions Network
(SDSN): Secondo rapporto sulla Felicità mondiale
dell'Onu 2013: i 6 fattori che rendono un paese
"felice“, Huffington Post, 9-9-
2013 http://www.huffingtonpost.it/2013/09/09/ra
pporto-felicita-mondo-onu_n_3894028.html e
http://unsdsn.org/happiness/
 Il rapporto per intero: WORLD HAPPINESS
REPORT 2013
http://issuu.com/earthinstitute/docs/worldhappine
ssreport2013_online

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La crisi e le sue ricette - 2° L'equazione dei bilanci settoriali e sue implicazioni

  • 1. La crisi e le sue ricette ce le siamo sentite raccontare, ora possiamo capirle noi http://economiapericittadini.it
  • 2. Un piccolo ripasso … EPIC - Una vera economia per i cittadini 2  Una moneta si dice sovrana se soddisfa 3 requisiti: 1. È di proprietà dello Stato 2. Non è convertibile in metalli preziosi 3. Ha un tasso di cambio flessibile  Monete sovrane: Dollaro, Yen, Renminbi, Franco Svizzero etc.  Moneta non sovrana: Euro non appartiene agli Stati e alla BCE viene fatto espresso divieto di finanziare I deficit pubblici
  • 3. L’ECONOMIA NON È TUTTA UGUALE … EPIC - Una vera economia per i cittadini 3 MICRO ECONOMIA = studio del comportamento e delle scelte dei singoli operatori del sistema economico (famiglie, imprese, pubblica amministrazione, ecc…). Si individua un “soggetto rappresentativo” per ogni categoria e se ne studia il comportamento, le scelte, l‟interazione con gli altri operatori, etc. Es. Teoria del consumatore  si analizza e si studia come un singolo consumatore (agente rappresentativo) effettua le sue scelte di consumo e di risparmio, assunte attraverso procedimenti di ottimizzazione (visione neoclassica).
  • 4. L’ECONOMIA NON È TUTTA UGUALE … EPIC - Una vera economia per i cittadini 4 MACRO ECONOMIA = studia il sistema economico nel suo complesso, considerando solo variabili aggregate: il reddito nazionale, il consumo nazionale privato, la spesa pubblica. Uno degli oggetti di studio, per esempio, è l‟inflazione generale dei prezzi.
  • 5. L’ECONOMIA NON È TUTTA UGUALE … EPIC - Una vera economia per i cittadini 5 La MICRO ECONOMIA non si occupa delle conseguenze che le scelte del singolo possono determinare sugli altri. Di questo di occupa la MACRO ECONOMIA studiando, appunto, tutte le variabili aggregate.
  • 6. EPIC - Una vera economia per i cittadini 6 LE SCUOLE DI PENSIERO IN MACROECONOMIA
  • 7. Dall’economia classica quella eterodossa e neoclassica EPIC - Una vera economia per i cittadini 7  L‟economia moderna nasce in una visione unitaria con Adam Smith, David Ricardo, John Stuart Mill.  Con la fine del XIX sec., a seguito del lavoro di Jhon Mynard Keynes, si vengono a determinare due grandi teorie macroeconomiche: eterodossa  marxisti, postkeynesiani, sraffiani (o neocardiani), strutturalisti, regolazionisti etc. ortodossa o neoclassica (mainstream):   Mont Pelèrin Society con la Scuola di Chicago; Nuovi classici, Austriaci,   Neokeynesiani
  • 8. I postkeynesiani EPIC - Una vera economia per i cittadini 8 Come indica il loro nome, i postkeynesiani si ispirano al lavoro di John Maynard Keynes, il famoso economista dell‟università di Cambridge in Inghilterra. Si è soliti dire che la sua opera più nota, la Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta (ed. 1936), abbia dato i natali alla teoria macroeconomica. I postkeynesiani in Inghilterra  Roy Harrod o Joan Robinson fondano la Scuola di Cambridge, i cui principali esponenti negli anni „50 – ‟60 furono Nicholas Kaldor, Michael Kalecki e Piero Sraffa.
  • 9. KEYNES in due parole EPIC - Una vera economia per i cittadini 9  PRINCIPIO DELLA DOMANDA EFFETTIVA: il livello di produzione di una nazione, il suo reddito (cioè il PIL) e, di conseguenza, l‟occupazione, sono determinati dalla domanda. In contrapposizione all‟ortodossa  LEGGE DI SAY: l‟offerta crea la sua stessa domanda.
  • 10. KEYNES in due parole EPIC - Una vera economia per i cittadini 10  Kynes capì anche il concetto di moneta come “riserva di valore”  non è detto che si spenda tutta la moneta acquisita per reinvestirla, essa può essere tesaurizzata, uscendo dal ciclo produttivo. L‟eccesso di risparmio crea deficit di domanda. “Quando si risparmiano cinque scellini, si lascia senza lavoro un uomo per una giornata.” John Maynard Keynes, Esortazioni e profezie
  • 11. KEYNES in due parole EPIC - Una vera economia per i cittadini 11  Keynes pone in discussione l‟idea dell‟economia ortodossa, per cui il mercato si autoregola e che al massimo, come un una funzione matematica esatta, cambiano le grandezze economiche: salari e prezzi.  Il mercato è fatto da uomini che sbagliano e che non seguono leggi matematiche, anzi, cercano di prevedere i movimenti del mercato come in un gioco d‟azzardo.  Il capitalismo, non regolato, è soggetto a gravi squilibri
  • 12. KEYNES in due parole EPIC - Una vera economia per i cittadini 12  Il mercato non è efficiente né giusto, è necessario guidare l‟economia attraverso precise politiche monetarie e fiscali poiché i mercati non sono sempre in grado di raggiungere equilibri efficienti da soli, ma anzi il più delle volte falliscono.  La disoccupazione di massa ne è l‟esempio più evidente. “Il capitalismo non è intelligente, non è bello, non è giusto, non è virtuoso e non produce i beni necessari” Keynes, Autosufficienza nazionale in Collected Writings Vol. 11, 1933.
  • 13. KEYNES in due parole EPIC - Una vera economia per i cittadini 13  OBIETTIVO PRIMARIO: LA PIENA OCCUPAZIONE La teoria economica classica sosteneva che il mercato, da solo, avrebbe portato alla situazione alla piena occupazione. La responsabilità della mancanza di occupazione era da attribuirsi ai sindacati che non accettavano di tagliare i salari. Secondo Keynes, invece la riduzione salariale avrebbe indotto i lavoratori a risparmiare di più, deprimendo i consumi e quindi la domanda, e annullando così i supposti effetti positivi del contenimento dei salari. Keynes temeva che senza intervenire, si raggiungesse un equilibrio di sotto occupazione.
  • 14. KEYNES in due parole EPIC - Una vera economia per i cittadini 14 Se il PIL e l‟occupazione dipendono dalla domanda, per aumentarli occorrerà quindi incrementare la domanda aggregata (cioè la domanda dell’intera nazione). In altre parole, per uscire da una crisi, è necessario che qualcuno spenda di più in modo da assorbire la produzione in eccesso ed eventualmente indurre le imprese a produrre di più.
  • 15. KEYNES in due parole EPIC - Una vera economia per i cittadini 15 La domanda aggregata è così definita: Domanda aggregata (PIL) = Consumi + Investimenti + Spesa Governativa + (Esportazioni – Importazioni ) Ma in una situazione di crisi tutte le manovre di politica economica in soccorso del settore privato (diminuzione tasso di interesse; svalutazione monetaria; politica fiscale vantaggiosa) potrebbero non bastare … ALLORA
  • 16. KEYNES in due parole EPIC - Una vera economia per i cittadini 16 Keynes propose che lo Stato si occupasse di ciò che il privato non aveva convenienza a produrre e che monitorasse costantemente la situazione economica, non solo agendo sulla tassazione e sul tasso d'interesse, ma anche avendo sempre pronto un piano di investimenti pubblici al fine di riequilibrare il sistema economico tramite l'iniezione di domanda aggiuntiva. Keynes era ben consapevole infatti dei limiti del capitalismo nell'indirizzare correttamente gli investimenti.
  • 17. INFATTI … EPIC - Una vera economia per i cittadini 17 Nell'Europa del dopoguerra i governi hanno sposato la concezione keynesiana. Le aziende di stato e le partecipazioni pubbliche hanno svolto un ruolo di indirizzo degli investimenti, compresi quelli privati, tanto che spesso le aziende di stato sono state i “campioni nazionali” che hanno aiutato la crescita delle economie dei diversi paesi e la loro competitività, anche attraverso l‟innesco di fecondi processi di innovazione del tessuto produttivo.
  • 18. INFATTI … EPIC - Una vera economia per i cittadini 18 Dagli anni '80, invece, si è assistito ad una costante privatizzazione delle aziende pubbliche, alla dismissione delle partecipazioni statali e alla deregolamentazione dell'economia e della finanza, con il risultato che i principi neoliberisti hanno avuto il sopravvento.
  • 19. RICONOSCERE I PRESUPPOSTI … EPIC - Una vera economia per i cittadini 19 Un famoso economista, Axel Leijonhufvud [1976], ha proposto di studiare ciò che egli chiama i presupposti. Questi rappresentano i concetti essenziali di una scuola di pensiero, che non possono essere formalizzati e che precedono la costruzione delle ipotesi e delle teorie che si elaborano nel quadro di queste. I presupposti sono i credo metafisici che reggono un paradigma (un programma di ricerca).
  • 20. PARADIGMI ETERODOSSI vs NEOCLASSICI EPIC - Una vera economia per i cittadini 20  Realismo  Olismo  Razionalità procedurale  Produzione, crescit a  Intervento dello Stato  Strumetalismo  Individualismo  Iper-razionalità  Scambio, scarsità  Libero mercato
  • 21. EPISTEMOLOGIA: REALISMO vs STRUMENTALISMO EPIC - Una vera economia per i cittadini 21 Il realismo delle ipotesi è molto importante. Scopo dell‟economia è far capire cosa avviene nel reale e per fare ciò si deve partire da una sintesi dei principali fatti reali e non da un‟astrazione e/o situazione ipotetica ideale. La scienza del sapere Neoclassica è lo strumentalismo. Un‟ipotesi è valida se consente di fare delle previsioni o di calcolare le coordinate di un nuovo equilibrio; il suo realismo non ha alcuna importanza. Le teorie non sono che degli strumenti; non devono pretendere di scoprire il reale funzionamento dei sistemi economici. Epistemologia difesa da Milton Friedman e assunta dalla maggioranza dei neoclassici.
  • 22. ONTOLOGIA: OLISMO vs INDIVIDUALISMO EPIC - Una vera economia per i cittadini 22 L’individuo è un essere sociale, influenzato dall‟ambiente in cui vive, comprese la cultura e le classi sociali. Le istituzioni non sono il semplice riflesso dei desideri degli individui che le compongono, e hanno obiettivi specifici. Il tutto non è la somma delle parti. Le istituzioni non sono delle imperfezioni o degli impedimenti per il mercato. Al contrario, le istituzioni danno stabilità al sistema economico. L‟individuo, l‟agente economico, è il cuore della teoria neoclassica. Le scelte delle istituzioni, come delle banche o delle imprese, sono determinate dalla mera somma delle preferenze dei singoli individui.
  • 23. RAZIONALITÀ: RAZ. PROCEDURALE vs IPER-RAZIONALITÀ EPIC - Una vera economia per i cittadini 23 La razionalità è procedurale. Gli agenti o le istituzioni dispongono di capacità limitate nell‟acquisire e nel trattare le informazioni. L‟informazione è imperfetta e gli agenti non sanno come comportarsi, quindi si danno delle regole per gestire un mondo complesso. La razionalità è assoluta. Chi gestisce l‟economia può disporre di informazioni perfette e capacità di calcolo pressoché illimitate.
  • 24. Cuore dell’analisi: PRODUZ./ vs SCAMBIO/ CRESCITA SCARSITÀ EPIC - Una vera economia per i cittadini 24 Il concetto di riproduzione sostituisce il concetto di scarsità. Sono problemi essenziali la genesi di eccedenze; le cause dell‟aumento dell‟occupazione, della produzione e del progresso tecnico che determinano un aumento della qualità della vita L’economia è la scienza dell’allocazione ottimale delle risorse scarse. [Lionel Robbins] L‟economia neoclassica considera la scarsità dei beni il principio che regola il comportamento economico. Ogni cosa che abbia un valore deve essere scarsa e quindi confrontata con un costo opportunità. I prezzi riflettono unicamente la scarsità.
  • 25. Nucleo politico: Intervento vs LIBERO STATO MERCATO EPIC - Una vera economia per i cittadini 25 I mercati non sono efficienti, sono iniqui e non si sanno autoregolare. Ciò conduce gli eterodossi a sostenere decisamente che i mercati – specialmente i mercati finanziari – devono essere regolati dallo stato, proprio come la proprietà privata – che è la base del capitalismo – deve essere protetta dallo stato. Guarda con favore alla libera impresa e al laisezfaire, poiché ha fede nella capacità dei meccanismi di mercato – la cosiddetta “mano invisibile” – di condurre l‟economia a risultati ottimali. Se fosse possibile eliminare le imperfezioni presenti sui mercati che limitano la concorrenza e l‟accesso alla piena informazione, i prezzi flessibili riporterebbero l‟economia ad un perfetto equilibrio.
  • 26. EPIC - Una vera economia per i cittadini 26
  • 27. EPIC - Una vera economia per i cittadini 27
  • 28. EPIC - Una vera economia per i cittadini 28 I SALDI SETTORIALI
  • 29. Il PIL Prodotto Interno Lordo* EPIC - Una vera economia per i cittadini 29  La circolazione della moneta rende possibile la creazione di valore e ricchezza, ma non è essa stessa la ricchezza.  Il reddito nazionale annuo effettivo (PIL) corrisponde al flusso dei beni e dei servizi prodotti nell‟anno. La quantità o stock di moneta disponibile – escluso quella estera - non è parte del PIL né dà alcuna indicazione in merito alla ricchezza annuale. [TERZI, 2010] (Acronimo inglese di PIL = GDP= Gross Domestic Product)
  • 30. PIL & BENESSERE EPIC - Una vera economia per i cittadini 30  Il PIL non può essere il parametro assoluto sulla base del quale misurare il progresso di una società.  Le capacità reddituali e le risorse economiche non devono essere necessariamente viste come un fine, ma piuttosto come il mezzo attraverso il quale un individuo riesce ad avere e sostenere un determinato standard di vita. Le variabili che possono contribuire a misurare il benessere includono anche fattori sociali e ambientali, misure di eguaglianza e sostenibilità.
  • 31. Report ISTAT Benessere Equo Sostenibile e le sue12 dimensioni EPIC - Una vera economia per i cittadini 31  Salute  Istruzione e formazione  Lavoro e conciliazione tempi di vita  Benessere economico  Relazioni sociali  Politica e istituzioni  Sicurezza  Benessere soggettivo  Paesaggio e patrimonio culturale  Ambiente  Ricerca e innovazione  Qualità dei servizi
  • 32. Le nazioni più felici e con più benessere sociale - World Happiness Report delle Nazioni Unite 2013 EPIC - Una vera economia per i cittadini 32 Le Nazioni Unite hanno individuato 6 indici fondamentali per stabilire se i cittadini di un paese sono felici o meno. Fra questi alcuni sono dei "classici" come la salute, l'assenza di corruzione e le aspettative di vita, ma sono stati presi in considerazione anche fattori meno scontati: "generosità", la libertà di scelta e la presenza di qualcuno su cui contare.
  • 33. Le nazioni più felici e con più benessere sociale - World Happiness Report delle Nazioni Unite EPIC - Una vera economia per i cittadini 33 Secondo i sei punti identificati, i Paesi più felici sono:  1. Denmark (7.693)  2. Norway (7.655)  3. Switzerland (7.650)  4. Netherlands (7.512)  5. Sweden (7.480)  6. Canada (7.477)  7. Finland (7.389)  8. Austria (7.369)  9. Iceland (7.355)  10. Australia (7.350)  …  17. United States (7.082)  18. Ireland (7.076)  19. Luxembourg (7.054)  20. Venezuela (7.039)  21. Belgium (6.967)  22. United Kingdom (6.883)  25. Francia (6.764)  26. Germania (6.672) …  ITALIA 45esima (6.021)
  • 34. EPIC - Una vera economia per i cittadini 34 La ricchezza nazionale  È misurata dal PIL (Prodotto Interno Lordo). Le sue componenti dal lato della domanda (fonti del PIL) sono: Y : Prodotto Interno Lordo C: Consumi privati I: Investimenti privati G: Spesa pubblica (i.e. Governo) X: Esportazioni M: Importazioni
  • 35. La ricchezza nazionale EPIC - Una vera economia per i cittadini 35  È misurata dal PIL (Prodotto Interno Lordo). Le sue componenti dal lato dell‟offerta (distribuzione reddito) sono: Y : Prodotto Interno Lordo C: Consumi privati S: Risparmi privati (Ingl. SAVINGS) T: tassazione
  • 36. EPIC - Una vera economia per i cittadini 36 Se uguaglio e porto tutto a sinistra … Y : Prodotto Interno Lordo (PIL) Sett. Privato: C: Consumi privati I: Investimenti privati S: Risparmi Sett. Governativo: G: Spesa pubblica (i.e. Governo) T: tasse Sett. Estero: X: Esportazioni M: Importazioni
  • 37. La ricchezza nazionale EPIC - Una vera economia per i cittadini 37  Se eguagliamo le due espressioni del PIL otteniamo: (I – S): differenza fra uscite ed entrate del settore non-governativo (G – T) : differenza fra uscite ed entrate del settore governativo (X – M): differenza fra uscite ed entrate del settore estero
  • 38. I saldi settoriali EPIC - Una vera economia per i cittadini 38 Settore non- governativo Settore governativo Settore estero
  • 39. EPIC - Una vera economia per i cittadini 39 I tre settori NON possono contemporaneamente essere in surplus! Va contro le leggi della contabilità! Quindi, il debito di qualcuno è il credito di un altro.
  • 40. Chi può essere in debito? EPIC - Una vera economia per i cittadini 40  Il settore NON- GOV (famiglie – aziende – enti etc.), essendo utilizzatore della moneta deve essere in credito, se fosse in debito significherebbe che non ci sono più soggetti degni di credito.  Il settore GOVERNATIVO (Stato detentore del monopolio) ha la possibilità di essere in debito.  Il settore ESTERO, essendo appunto esterno al sistema Paese e regolandosi sulla base dei rapporti di import- export (anche di capitali  capitale prestato dall‟estero), può essere in debito o in credito. Ovvio, il surplus è auspicabile, ma con moneta-sovrana non è detto che sia indispensabile per la sopravvivenza del mercato interno.
  • 41. Un’ identità contabile che intepreta fenomeni reali … EPIC - Una vera economia per i cittadini 41 … per cui a seconda delle ipotesi con le quali si analizza la realtà economica (i.e. i comportamenti dei vari settori) i fattori dell’identità si attengono a delle dinamiche diverse.
  • 42. ETERODOSSI vs ORTODOSSI EPIC - Una vera economia per i cittadini 42  La moneta fiat non è scarsa e lo Stato può sempre stampare moneta per sostenere i propri obiettivi politici.  Il Gov. può sostenere dei deficit commisurati alle capacità produttive del Paese (piena occupazione in funzione anticiclica).  La moneta è scarsa e il Governo, come il buon padre di famiglia, deve spendere quanto guadagna, per cui  (G-T) nell‟equazione deve essere sempre uguale a ZERO, cioè lo stato deve tassare esattamente quanto spende per il NON-GOV
  • 43. ETERODOSSI vs ORTODOSSI EPIC - Una vera economia per i cittadini 43  Di conseguenza: anche se il settore estero non è in surplus, la domanda interna, specie in situazioni di crisi, può essere sostenuta dalla spesa governativa a deficit.  Di conseguenza: solo il settore estero (i.e. bilancia commerciale in surplus – Paese esportatore netto) può arricchire i cittadini e sostenere la domanda interna. In situazione di crisi, per diventare più competitivi, si deve agire sui salari (deflazione salariale).
  • 44. MA SE il DEBITO di qlc è il CREDITO di qlc altro … di chi è? EPIC - Una vera economia per i cittadini 44  Forstater: “Il deficit pubblico deve essere uguale all‟attivo /surplus non governativo. Quindi il deficit è l‟immagine speculare del surplus non governativo nell‟identità macrocontabile di base in cui il settore non governativo include famiglie aziende e governi esteri.”  Se si vuole ridurre il deficit di bilancio allora si dovrà accettare una riduzione del surplus non-gevernativo. Per eliminare il deficit pubblico bisogna eliminare il surplus del settore privato.
  • 45. Kalecki con l’ equazione del profitto: EPIC - Una vera economia per i cittadini 45 Ugualmente dimostra che il profitto al netto delle tasse dipende dal deficit pubblico: P N = C P + I + D g + E e – S w In questo modello i profitti totali (al netto delle tasse questa volta) sono la somma del consumo di capitale, degli investimenti, del deficit pubblico, del surplus esterno netto (esportazioni meno importazioni), meno i risparmi dei lavoratori.
  • 46. Debito pubblico e risparmi privati EPIC - Una vera economia per i cittadini 46 Elaborazione di New Economic Perspectives
  • 47. -10% -8% -6% -4% -2% 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 PercentofGDP Year Italy Government Balance Private Balance
  • 48. EPIC - Una vera economia per i cittadini 48
  • 49. -15% -10% -5% 0% 5% 10% 15% 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 PercentofGDP Year United Kingdom Government Balance Private Sector Balance
  • 50. -6% -4% -2% 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 PercentofGDP Year Germany Government Balance Private Balance
  • 51. -20% -15% -10% -5% 0% 5% 10% 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 PercentofGDP Year Greece Government Balance Private Balance
  • 52. -40% -30% -20% -10% 0% 10% 20% 30% 40% 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 PercentofGDP Year Ireland Government Balance Private Balance
  • 53. -12% -10% -8% -6% -4% -2% 0% 2% 4% 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 PercentofGDP Year Portugal Government Balance Private Balance
  • 54. -15% -10% -5% 0% 5% 10% 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 PercentofGDP Year United States Government Balance Private Balance
  • 55. Abba Lerner e la Finanza funzionale EPIC - Una vera economia per i cittadini 55 Abba Lerner (1903-1982) sviluppò il concetto di finanza funzionale (1941, 1943, 1944, 1948, 1951, 1961, 1973). Per Finanza funzionale si intende la teoria economica che propugna come obiettivi primari il pieno impiego e la stabilità dei prezzi, senza dare eccessivo peso al debito pubblico.
  • 56. Abba Lerner e la Finanza funzionale EPIC - Una vera economia per i cittadini 56 La Finanza funzionale di Lerner, teorizzata proprio in quando in US si fronteggiava la grande depressione nasce dai seguenti presupposti: 1- la disoccupazione è un elemento normale nell‟economia capitalista; 2- il mercato non si auto-regola; 3- le decisioni di produttori non sono coordinate con quelle dei consumatori. Essa si contrappone all‟idea ortodossa per cui il mercato auto-regolandosi, tende normalmente alla piena occupazione, basta attendere.
  • 57. Abba Lerner e la Finanza funzionale EPIC - Una vera economia per i cittadini 57 Lerner capisce che  se il Governo ha intenzione di aumentare la domanda aggregata per mantenere stabile il livello di occupazione, le misure da intraprendere (aumento della spesa pubblica o diminuzione delle tasse) devono tendere alla creazione di un deficit.  Se, invece, l'intenzione è quella di diminuire la domanda aggregata, le misure da intraprendere (diminuzione della spesa pubblica o aumento delle tasse) devono tendere alla creazione di un surplus.
  • 58. Abba Lerner e la Finanza funzionale EPIC - Una vera economia per i cittadini 58  A. Lerner sosteneva che se l‟ammontare della spesa e della tassazione richiesti per raggiungere obiettivi macroeconomici, come la piena occupazione, dovessero entrare in conflitto con principi di “efficienza finanziaria”, come il pareggio di bilancio o il limite della spesa pubblica, allora tanto peggio per tali principi.  Promuovere il pareggio o il surplus di bilancio o il rimborso del debito pubblico senza riguardo per le conseguenze macro-economiche si chiama Finanza disfunzionale.
  • 59. EPIC - Una vera economia per i cittadini 59 “Il debito pubblico non è un peccato economico ma una necessità economica” William Spencer Vickrey, premio nobel in economia 1996
  • 60. H T T P : / / E C O N O M I A P E R I C I T T A D I N I . I T Grazie dell‟attenzione! economiapericittadini@gmail.com
  • 61. Le fonti EPIC - Una vera economia per i cittadini 61  Dispense di Lucarelli, Passarella tratte da Marc Lavoie, L’Économie postkeynésienne, La Découverte, 2004, pp. 122;  HYMAN P. MINSKY, Keines e l’instabilità del capitalismo – con prefazione di R. Bellofiore, 2009, Bollati Boringhieri, Torino (prima ed. Jhon Maynard Keynes, 1975)  MATHEW FORSTATER, intervento al Secondo Summit MMT 20 e 21/10/2012 http://www.youtube.com/watch?v=y-YA88RgJAc
  • 62. Le fonti EPIC - Una vera economia per i cittadini 62  STEPHANIE KELTON: Bilanci Settoriali, deficit e risparmio privato - 1° Summit MMT http://www.youtube.com/watch?v=y-YA88RgJAc dal minuto 36 e 40 sec.  SITO: BES - Benessere Equo e Sostenibile http://www.misuredelbenessere.it/index.php?id=26  ISTAT: report 2013 BENESSERE ECONOMICO: http://www.istat.it/it/files/2013/03/4_Benessere- economico.pdf
  • 63. Le fonti EPIC - Una vera economia per i cittadini 63  Sustainable Development Solutions Network (SDSN): Secondo rapporto sulla Felicità mondiale dell'Onu 2013: i 6 fattori che rendono un paese "felice“, Huffington Post, 9-9- 2013 http://www.huffingtonpost.it/2013/09/09/ra pporto-felicita-mondo-onu_n_3894028.html e http://unsdsn.org/happiness/  Il rapporto per intero: WORLD HAPPINESS REPORT 2013 http://issuu.com/earthinstitute/docs/worldhappine ssreport2013_online