La crisi e le sue ricette - 3° Cosa è il debito pubblico
1. La crisi e le sue
ricette
ce le siamo sentite raccontare,
ora possiamo capirle noi
http://economiapericittadini.it
2. Dalle puntate precedenti …
2
Una moneta si dice sovrana se soddisfa 3 requisiti:
È di proprietà dello Stato
2. Non è convertibile in metalli preziosi
3. Ha un tasso di cambio flessibile
Monete sovrane: Dollaro, Yen, Franco, Svizzero etc.
1.
La piramide monetaria della moneta sovrana è
• Gov. ITD
• ITD Bancari
• ITD NON Bancari (privati cittadini, enti, aziende etc.)
EPIC - Una vera economia per i cittadini
3. Dalle puntate precedenti …
3
L’euro è una moneta NON sovrana perché la BCE, cui
è fatto espresso divieto di finanziare gli Stati, lo
immette direttamente nei mercati di capitali
privati.
La BCE non va pensata come Banca Centrale che
soccorre le necessità dei singoli Stati.
Per cui gli Stati si debbono finanziare esattamente come
fossero delle SpA. La piramide monetaria con l’euro è
• BCE
• ITD Bancari
• ITD Gov. + NON Bancari
EPIC - Una vera economia per i cittadini
4. Dalle puntate precedenti …
4
Gli Stati con l’euro rinunciano ad attuare una
propria politica monetaria cioè alla possibilità
di
un cambio variabile (svalutare;
rivalutare);
di ricorrere al quantitative easing (= US e
UK), cioè immettere liquidità sul mercato
facendo comprare alla BCE i titoli di stato. I
Paesi UE non hanno più una loro BC.
variare i tassi di interesse sul denaro (ci
pensa per tutti la BCE);
politica fiscale autonoma (Fiscal Compact)
[Borghi]
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5. Dalle puntate precedenti …
5
L’identità contabile dei saldi settoriali ci dice che il debito di
uno è per forza il credito di un altro e che NON è possibile che
tutti e tre i settori siano in credito.
(I
– S): investimenti – risparmi (ingl. Savings), cioè
differenza fra uscite ed entrate del settore nongovernativo
(G – T) : spesa governativa – imposte, cioè
differenza fra uscite ed entrate del settore
governativo
(X – M): export – import, cioè differenza fra uscite
ed entrate del settore estero
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6. Dalle puntate precedenti …
6
Forstater: “Il deficit pubblico deve essere uguale
all’attivo /surplus non governativo. Quindi il deficit è
l’immagine speculare del surplus non governativo
nell’identità macrocontabile di base in cui il settore
non governativo include famiglie aziende e governi
esteri.”
Se si vuole ridurre il deficit di bilancio allora si
dovrà accettare una riduzione del surplus nongovernativo.
Per eliminare il deficit pubblico
bisogna eliminare il surplus del settore privato.
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8. DEBITO & DEFICIT PUBBLICO
QUESTI SCONOSCIUTI
FACCIAMO CHIAREZZA SUI TERMINI
8
EPIC - Una vera economia per i cittadini
9. Debito pubblico e deficit pubblico
9
Cosa si intende per
DEBITO PUBBLICO: ammontare complessivo del
debito che il governo centrale e le amministrazioni
pubbliche hanno accumulato nel corso degli anni.
DEFICIT PUBBLICO: la differenza fra entrate ed
uscite del governo centrale e delle amministrazioni
pubbliche, calcolata con riferimento ad ogni anno
amministrativo.
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10. Spesa pubblica
10
Cosa si intende per
SPESA PUBBLICA: le somme di denaro che
vengono spese dallo Stato in beni e servizi pubblici
finalizzati al perseguimento di fini pubblici.
Si tratta, dunque, delle uscite da parte dello Stato e,
quindi, una voce di passività all'interno del bilancio
dello Stato.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
11. ancora … spesa pubblica
11
La copertura finanziaria della SPESA PUBBLICA
avviene tramite l'emissione di moneta da parte di uno
stato sovrano (Italia prima del 2002).
Il ricorso
all’ imposizione fiscale
sui contribuenti (gettito fiscale)
secondo le modalità tipiche definite dalla politica
fiscale attuata dal governo in materia di contabilità nazionale e
specificate all'interno della legge di bilancio e della legge
finanziaria, serve unicamente per imporre l'uso della
moneta all'interno dello stato e a regolare la quantità di
denaro emesso.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
12. ancora … spesa pubblica
12
Tra le principali voci di bilancio di spesa pubblica si
ritrovano:
_ spesa per servizi pubblici primari o essenziali
(infrastrutture pubbliche e trasporti);
_ spesa per i servizi pubblici offerti al cittadino
dalla pubblica amministrazione
(es. gov., parlamento, ministeri, tribunali,
regioni, province, comuni, Aziende sanitarie,
comunità montane);
_ spesa pubblica per istruzione, assistenza (sanità
pubblica) e previdenza (INAIL, INPS,INPDAP) [spesa
sociale].
EPIC - Una vera economia per i cittadini
13. ancora … spesa pubblica
13
_ spesa per armamenti, difesa militare e pubblica
sicurezza interna;
_ spesa per finanziamento di ricerca e
sviluppo scientifico-tecnologico dei rispettivi enti
pubblici di ricerca (Università,CNR, ENEA, INFN, INAF,
INGV ecc.).
_ spesa per finanziamento, gestione e manutenzione
di beni artistici e culturali, proprietà statali ecc.
_ spese per eventuali disastri, calamità
naturali e ambientali.
_ spesa per copertura degli interessi sul debito
pubblico in scadenza;
_ spesa per servizio pubblico radiotelevisivo.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
14. Spread
14
Lo SPREAD è un termine inglese che significa:
differenziale di prezzo.
Lo spread nasce dal confronto di due titoli della
stessa natura, che di norma sono delle obbligazioni
di cui una presa a riferimento.
Uno degli spread più noti è quello tra bund decennale tedesco e
lo stesso titolo di Stato emesso dall‟Italia.
La differenza tra il rendimento del BTP decennale italiano
e quello tedesco sta a indicare proprio lo spread, che per gli
investitori rappresenta un parametro chiave nelle scelte di
investimento in titoli del debito sovrano.
Viene preso a riferimento il bund tedesco
perché ad oggi è quello più solido con rendimenti più bassi.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
15. Saldo Primario la differenza tra …
15
Cosa si intende per
SALDO PRIMARIO in contabilità nazionale è la
differenza tra le entrate delle amministrazioni
pubbliche e le loro spese al netto degli interessi
sul debito pubblico.
SP = T - (G – I)
Se G = T siamo nel caso in cui si realizza il pareggio
di bilancio, cioè lo Stato spende quanto ci tassa.
Compresa la spesa per interessi sui titoli.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
16. Avanzo o Disavanzo Primario
16
Il SALDO PRIMARIO [ SP = T - (G – I) ]
prende il nome di avanzo primario se la spesa
pubblica, esclusa quella per interessi, è inferiore
alle entrate, cioè (G – I) < T;
invece, prende il nome di disavanzo primario se
la spesa pubblica, esclusa quella per interessi,
supera le entrate, cioè (G – I) > T.
Notare che in caso di avanzo primario in pratica i
cittadini restituiscono in tasse PIÙ di quello che lo
Stato ha speso per lui.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
17. Un esempio …
17
Un esempio concreto (con l’euro):
allo Stato servono 10 miliardi, tramite le aste di titoli (per
es. Decennali) li raccoglie sui mercati di capitali.
Sulla base dello spread si applica un tasso, per es., del 10%.
Quindi, lo Stato deve restituire 11 mld (10 mld per la spesa
pubblica + 1 mld di interessi).
Quindi lo Stato spende per i cittadini, chiedendo poi che essi
paghino le tasse.
Se in tasse si restituisce quanto è stato speso (i.e. 11 mld) ci si
trova in pareggio di bilancio; se si restituisce di più della
spesa effettiva (i.e. 10 mld), allora ci si trova in avanzo
primario; se si restituisce di meno in disavanzo primario.
SP = T - (G – I)
EPIC - Una vera economia per i cittadini
19. Un passo in dietro …
19
Il 1947 fu un anno cruciale, si impose la visione
economica di De Gasperi e Vanoni per cui l’Italia
“doveva alzare le bandiere del mercato e della libera
impresa” avendo “un occhio di riguardo alla funzione
sociale di quest’ultima e al ruolo propulsore dello
Stato nell’economia.
Prese piede un modello che, pur basandosi sulla
libertà di impresa, tuttavia promuoveva una
presenza pubblica nell‟economia, capace di
regolare la qualità dell’export e ammortizzare
l’import.
[NINO GALLONI 2011]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
20. Una formula vincente
20
La
carta vincente si rivelarono essere le
partecipazioni statali che costituirono la
mediazione tra una statalizzazione che tende a
sganciarsi dalla logica del profitto e aziende del tutto
private che, invece, della massimizzazione del
profitto fanno l’unico obiettivo.
La convergenza
di obiettivo tra partecipazioni
statali, cooperative e imprese private che optano per
la massimizzazione del profitto totale costituirono
una base etica e pratica per un progetto sociale con al
centro l’essere umano senza sterili utopie.
[NINO GALLONI 2011]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
21. La crescita degli anni „60 – „70
21
L’approccio anzidetto condusse l’Italia sulla via
della crescita in un clima di fiducia negli affari.
La
fiducia
derivava
dalla
stabilità
istituzionale, da una crescita tirata dalla
spesa pubblica specie per la parte dei
consumi, dalle condizioni di collaborazione
tra Banca Centrale e Tesoro, le quali
garantivano sostegno in difficoltà momentanee
o congiunturali tramite l’emissione di nuova
base monetaria.
[NINO GALLONI 2011]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
22. La crescita degli anni „60 – „70
22
La
spesa pubblica veniva utilizzata in
funzione anticiclica: più modesta in
momenti di espansione economica e
accentuata in momenti di rallentamento del
ciclo.
Superammo
l’industria
inglese,
avvicinammo quella francese e tedesca.
[NINO GALLONI 2011]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
23. Prima del 1981 …
23
“Prima del DIVORZIO” tra BC e Tesoro
“gli
interventi della BC alle aste dei titoli servivano
per mantenere il tasso di interesse ad un
livello stabilito, compatibile con l’esigenza
del Tesoro di finanziarsi relativamente a
buon mercato: semplicemente, se il mercato
non voleva i titoli al tasso stabilito dal Tesoro,
la Banca d’Italia li acquistava immettendo così
moneta fresca nel sistema.”
[BAGNAI 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
24. Prima del 1981 …
24
Il Tesoro, certo, pagava interessi alla Banca d’Italia,
ma poi questa glieli restituiva e, quindi, questo per
il Tesoro era debito a costo zero, equivalente al
finanziamento di una parte del fabbisogno con
moneta, la cosiddetta “base monetaria creata dal
canale del Tesoro”.
[BAGNAI 2012]
BASE MONETARIA o Moneta ad alto potenziale (high power
money) identificata come M0 è il più ristretto degli aggregati
monetari ed è costituito dalla moneta creata dalla BC.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
25. … e dopo il 1981 …
25
Per opera del Ministro del Tesoro B.
Andreatta e del Governatore della Banca
d’Italia C. A. Ciampi, a quest’ultima fu
proibito di comprare titoli di Stato alle aste.
Il Governo italiano NON poteva più
finanziarsi emettendo moneta.
Come conseguenza ci fu un innalzamento
spropositato della spesa pubblica per interessi.
Dal 1981 il debito pubblico italiano inizia a
lievitare.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
29. Parola del ministro Andreatta
29
L’ex ministro del Tesoro Andreatta (1991) racconta
“Con l’asta dei Bot del luglio 1981 iniziava un nuovo
regime di politica monetaria. Si inaugurava, infatti, il
cosiddetto Divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia: una
“separazione dei beni” che esimeva la seconda a
garantire in asta il collocamento integrale dei titoli
offerti dal primo”. Questa “congiura aperta tra
ministro e il governatore introduceva la separatezza
tra potere esecutivo, legislativo e monetario”, con
una decisione presa al di fuori di qualsiasi dialettica
e controllo democratico,
[BAGNAI 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
30. Parola del ministro Andreatta
30
Ma (sembra) nel rispetto della legge, poiché “i miei
consulenti legali mi diedero un parere favorevole sulla mia
esclusiva competenza come ministro del tesoro, di
ridefinire i termini delle disposizioni date alla Banca
d’Italia circa le modalità dei suoi interventi” …
e Andreatta continua
“I tassi di interesse positivi in termini reali si tradussero
rapidamente in un nuovo grave problema per la
politica economica, aumentando il fabbisogno del
Tesoro e l’escalation della crescita del debito rispetto al
prodotto nazionale. Da quel momento la vita dei ministri
del Tesoro si era fatta più difficile … bisognava
continuare a stringere le spese di competenza.”
[BAGNAI 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
31. Un po‟ di più che un divorzio …
31
“Il divorzio, quindi, non sottraeva solo la
politica monetaria al controllo del potere
esecutivo: gli sottraeva anche quella fiscale,
alla quale ora era consentito di agire in senso
restrittivo,
per
lasciare
spazio
ad
un
colossale
trasferimento di reddito a beneficio dei
detentori del debito pubblico, che erano e sono
in larga parte istituzioni monetarie e
finanziarie”
[BAGNAI 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
32. Parola del ministro Andreatta
32
“… bisognava continuare a stringere le spese di
competenza.” cioè quelle per erogare i servizi
pubblici (istruzione, sanità, sicurezza, difesa).
Bisognava “stringerle” perché il “giudizio del mercato”
lasciava che si allargasse un‟altra voce: QUELLA
PER INTERESSI.
Ma il giudizio del mercato (le grosse istituzioni
finanziarie che detengono la maggior parte del debito
pubblico) non era disinteressato, perché gli interessi se
li intascava lui!
[BAGNAI 2012]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
33. “M. Draghi (ancora Governatore
della Banca d’Italia) … il 15-2-2011
ha commemorato il divorzio tra
l’istituto di emissione e il Tesoro: la
lettura: “L’autonomia della politica
monetaria – Una riflessione a
trent’anni dalla lettera del Ministro
Andreatta al governatore Ciampi”
conferma come tutto avvenne nei
palazzi, con la completa esclusione
ed emarginazione del Parlamento.”
(N. Galloni)
EPIC - Una vera economia per i cittadini
33
34. 1992 un anno cruciale
34
EPIC - Una vera economia per i cittadini
35. 1992
35
Il 29 gennaio 1992 viene emanata la legge numero
35/1992
(Legge
Carli
Amato)
per
la
privatizzazione di istituti di credito ed enti
pubblici.
il 7 febbraio 1992 viene varata la Legge 82 con cui il
ministro del Tesoro Guido Carli (già governatore della
Banca d’Italia), attribuisce alla Banca d’Italia la
“facoltà di variare il tasso ufficiale di sconto senza
doverlo più concordare con il Tesoro”, ovvero dal
1992 la Banca d‟Italia decide autonomamente
per lo Stato italiano il costo del denaro.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
36. IL TASSO UFFICIALE di SCONTO
36
Il Tasso Ufficiale di Sconto (TUS) è il tasso con cui
la Banca centrale concede prestiti alle altre banche.
Il TUS è il termometro del mercato finanziario perché
sulla sua base vengono determinati il tasso
d'interesse, applicato dalle banche ai propri clienti, e il
tasso interbancario, tasso che si applica ai prestiti fra
le banche.
Quando il tasso ufficiale di sconto aumenta, si è in presenza di una
stretta creditizia cioè di una tendenza atta a ridurre i crediti, in
conseguenza dell'aumento del costo del denaro.
Quando, invece, la Banca Centrale tende a ridurre il tasso ufficiale
di sconto, si avrà una tendenza all'aumento dei consumi e
investimenti, in conseguenza del minor costo del denaro.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
37. 1992 il Trattato di
Maastricht e i suoi vincoli
37
EPIC - Una vera economia per i cittadini
38. La FIRMA di Maastricht
38
1992
Giulio
Andreotti
(Presidente
del
Consiglio), Gianni de Michelis (Ministro degli
Esteri) e Guido Carli (ministro del Tesoro) firmano il
Trattato di Maastricht con il quale vengono
istituiti il Sistema europeo di Banche Centrali (SEBC)
e la Banca Centrale Europea (BCE).
Il SEBC è un’organizzazione, formata dalla BCE e
dalle Banche Centrali nazionali dei Paesi dell’Unione
Europea, che ha il compito di emettere la moneta
unica (euro) e di gestire la politica monetaria comune
con l’obiettivo fondamentale di mantenere la stabilità
dei prezzi.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
39. I parametri di Maastricht
39
Per poter partecipare alla nuova valuta (euro), gli Stati
·
·
·
·
·
membri dovevano rispettare i seguenti parametri:
un deficit pari o inferiore al 3% del prodotto interno
lordo;
un rapporto debito/PIL inferiore al 60% (Belgio e
Italia furono esentati) ;
un tasso di inflazione non superiore di oltre 1,5 punti
percentuali rispetto a quello medio dei tre stati membri a
più bassa inflazione;
tassi d'interesse a lungo termine non superiori di
oltre 2 punti percentuali rispetto alla media dei tre stati
membri a più bassa inflazione;
appartenenza per almeno un biennio al Sistema
Monetario Europeo (SME)
EPIC - Una vera economia per i cittadini
40. I parametri di Maastricht
40
L’Italia fu ammessa anche se nel 1992
aveva un rapporto debito / PIL del
105,5%. Quindi, ben superiore al
previsto 60%.
La Grecia adottò la moneta unica nel
2001. Le fu permesso di entrare
malgrado non rispettasse nessuno dei
criteri richiesti.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
41. L‟area di manovra economica
rimasta agli Stati dopo Maastricht
ALCUNI GRAFICI
41
EPIC - Una vera economia per i cittadini
42. Adding the Domestic Private Sector
Financial Balance
Gov. in surplus
fiscale
Bilancia
commerciale
in passIvo
Bilancia
commerciale
in attivo
Settore privato in pareggio di
bilancio
Gov. in deficit fiscale
43. Lettura del grafico
43
L‟asse verticale misura la posizione di bilancio nel
settore pubblico; se lo stato è in eccedenza allora si
troverà nella metà superiore del grafico, viceversa se
è in deficit, si troverà nella metà inferiore.
L‟asse orizzontale misura il bilancio estero. Alla
destra del grafico il bilancio estero è in positivo, a
sinistra in negativo.
La linea tratteggiata mostra il bilancio finanziario
del settore privato, a zero cioè non ha né un attivo né
un passivo, spende quanto guadagna.
[MODELLO DI BILANCIO FINANZIARIO DI ROB PARENTO]
EPIC - Una vera economia per i cittadini
45. Lettura del grafico
45
In una sovranità monetaria con moneta FIAT,
ossia legale senza tasso di cambio fisso, ci si
può quindi trovare in qualsiasi punto del
grafico.
In ogni caso, il settore NON-GOV, al di
sopra della linea obliqua, si trova in deficit e
sappiamo che per questo settore accumulare
grandi deficit nel tempo è insostenibile.
Quindi, la zona sostenibile per il settore privato
è solo al di sotto della linea obliqua, perché
indica un attivo.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
47. Lettura del grafico
47
Ricordiamo che il trattato di Maastricht
impone che i Paesi dell’unione monetaria
non possano accumulare un deficit che
superi il 3% del PIL,
per cui nel grafico è stata aggiunta
un’ulteriore linea orizzontale che indica
il limite di debito del 3%.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
49. Lettura del grafico
49
Vediamo ora lo spazio che nel grafico
possono occupare i paesi dell’eurozona che
hanno un deficit della bilancia commerciale
(cioè
importino
più
di
quanto
esportino), esso consiste nel rettangolo a
sinistra dell’asse verticale, ma tenendosi al
di sopra del 3% del limite debito/PIL.
Notate che gran parte del rettangolo sta AL
DI SOPRA della linea obliqua, zona che per
NON GOV è insostenibile.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
51. Lettura del grafico
51
Invece lo spazio che nel grafico possono
occupare i paesi dell’eurozona che hanno un
attivo della bilancia commerciale (cioè
esportino più di quanto importino), esso
consiste nel triangolo a destra dell’asse
verticale, ma tenendosi al di sopra del 3%
del limite debito/PIL.
Questa volta ci si tiene al di sotto della linea
obliqua, zona quindi sostenibile.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
53. Lettura del grafico
53
Quindi, per i paesi che importano più di
quanto esportino, dovendosi tenere al di
sotto della linea obliqua ed entro il 3%
del debito, lo spazio di manovra
economica si riduce ad un
TRIANGOLINO MINUSCOLO!
EPIC - Una vera economia per i cittadini
56. Lettura del grafico
56
L’Italia riesce a rientrare nel triangolino
anche se non spesso.
Comunque sia, avendo sforato il limite del
3% (cioè non rispettando le regole!), ci
sono stati anni in cui i deficit della spesa
governativa italiana sono stati abbastanza
ampi da compensare quelli della bilancia
commerciale
esistenti,
riuscendo
a
mantenere in attivo il settore privato.
Se l’Italia avesse rispettato le regole negli
ultimi 14 anni avrebbe avuto successo 3 volte
EPIC - Una vera economia per i cittadini
58. Lettura del grafico
58
La Spagna non riesce ad entrare nel
triangolo nemmeno una volta.
In molte occasioni si trova al di sopra
della linea del pareggio di bilancio
(insostenibile) e, non rispettando il
limite del 3%, al di sotto.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
60. Lettura del grafico
60
La Germania se la cava benone.
Eccetto nel 2000, si posiziona sempre al di
sotto della linea obliqua, anche se pure a lei
capita di non rispettare le regole e“sforare il
limite del 3%. Il settore privato ha un
enorme surplus della bilancia commerciale.
Grazie a tutti noi perché li finanziamo
comprando i loro prodotti.
Il Portogallo NON ha mai successo.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
61. 5%
Current Account Deficit
Government Surplus
Portugal
Current Account Surplus
0%
-15%
-10%
2000
2001 2005
2009
2007
0%
5%
2003
1999
2004
1998
2002
1997
1996
Unemployment >= 7.5%
-5%
Unemployment < 7.5%
Private Sector Balance = 0
2006
2011
2010
-10%
-15%
Government Deficit
2008
-5%
62. Lettura del grafico
62
La Grecia dovrebbe posizionarsi
all’interno del triangolino su in alto e
non ce la fa mai.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
64. Lettura del grafico
64
Il Regno unito ha una moneta sua e non
deve sottostare e nessun vincolo per cui
può posizionarsi dove vuole.
Stessa cosa per il Giappone che non
solo NON è MAI al di sopra della linea
obliqua, ma presenta debiti governativi
ben oltre il limite del 3%.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
67. Alcune opinioni sul trattato …
67
“I parametri di Maastricht, in nome
dei quali abbiamo perpetrato
innumerevoli mutilazioni rituali dei
nostri redditi, dei nostri diritti, del
nostro sistema industriale sono […]
infondati nella teoria economica e
riconosciuti per tali fin dalla loro
promulgazione”.
A. BAGNAI
EPIC - Una vera economia per i cittadini
68. Alcune opinioni sul trattato …
68
Assai lucido ed esplicito, a questo proposito, è anche
Ralf Dahrendorf, che in una serie di scritti
successivi al 1992 ha più volte parlato apertamente
di “colpo di mano tecnocratico”, di “Europa
politica sottomessa dall‟Europa economica”
(cfr. La Repubblica, 3-9-1992, L’Espresso, 24-121995, e Dahrendorf, 1997).
EPIC - Una vera economia per i cittadini
70. Le fonti
70
MATHEW FORSTATER, intervento al Secondo
Summit MMT 20 e 21/10/2012
http://www.youtube.com/watch?v=y-YA88RgJAc
NINO GALLONI – Chi ha tradito l’economia
italiana, 3a ed., Editori Riuniti University
Press, Roma, 2011
GPG IMPERATRICE: “L’Italia ha pagato 3.100
miliardi di interessi in 3 decenni (198% del PIL)”
http://www.scenarieconomici.it/scandaloso-litaliaha-pagato-3-100-miliardi-di-interessi-in-3-decenni198-del-pil/
EPIC - Una vera economia per i cittadini
71. Le fonti
71
CLAUDIO BORGHI, intervista del 3/10/2013 a
Check Point - TGCom24
http://www.youtube.com/watch?v=gu7IY7VveHs&f
eature=share
ALBERTO BAGNAI, Il tramonto
dell’euro, 2013, pp. 171-206
STEPHANIE KELTON: Bilanci Settoriali, deficit e
risparmio privato - 1° Summit MMT
http://www.youtube.com/watch?v=y-YA88RgJAc
dal minuto 36 e 40 sec.
EPIC - Una vera economia per i cittadini
72. Le fonti
72
MARIO DRAGHI, “Una riflessione a trent’anni dalla
lettera del ministro andreatta al governatore ciampi che
avviò il “divorzio” tra il ministero del tesoro e la banca
d’Italia”, 15-02-2011 , Roma, Palazzo Altieri - AREL;
Convegno "L’autonomia della politica monetaria“
Per il grafico della slide 25 ringrazio GIOVANNI
ZIBORDI, http://www.cobraf.com/
ANDREATTA B. (1991), “Il divorzio tra Tesoro e
Bankitalia e la lite delle comari”, Il Sole24ore, 26 luglio
1991
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=891110
&chId=30
EPIC - Una vera economia per i cittadini