2. Lavaggio Bronchiolo Alveolare
(B.A.L.)
Si effettua mediante broncoscopio flessibile: la
punta dello strumento si introduce in un bronco
segmentario e si “lava” il settore di polmone a
valle con soluzione fisiologica per recuperare il
lining bronchiolo-alveolare
3.
4.
5.
6.
7. UTILIZZO DIAGNOSTICO DELLA BRONCOSCOPIA
Agoaspirato
Biopsia Agoaspirato transbronchiale
Ispettiva endobronchiale transbronchiale sotto fluoroscopia
di linfonodi
Spazzolamento
Biopsia transbronchiale
BAL
9. Broncoscopia Rigida
• 1897 Germania-Dr. G.Killian
• 1898 USA-Dr. A.Coolidge
• 1899 USA-Dr. C.Jackson
• 1912 Comicia l’era d’oro della
Broncoscopia (Philadelphia)
• Dr. E.Broyles Ottiche telescopiche
• Dr. P.Holinger Sistema fotografico
10. Broncoscopia Rigida
• 1965 - Dr. H.A. Andersen Biopsia nelle malattie
interstiziali diffuse
• 1972 – uno studio su 450 casi dimostra il basso
rischio e l’elevato vantaggio della Biopsia
Transbronchiale
• 1967-70 compaiono i primi broncoscopi flessibili
11.
12.
13.
14.
15. Lavaggio Bronchiolo Alveolare
(B.A.L.)
3 iniezioni di 50 ml di fisiologica a 37°
con successivo recupero e centrifugazione.
Supernatante: mediatori infiammazione
Cellule: N° assoluto e %, morfologia
Indagini Microbiologiche.
16. Cellule normali del BAL
• 10-15 milioni di cellule per 100 ml
lavaggio
• Macrofagi: 80-90%
• Linfociti: 10%
• Neutrofili: 1-2%
• Eosinofili, Basofili <1%
17.
18. BAL: una finestra aperta sul polmone
Il lavaggio bronco-alveolare (BAL) è
considerato il metodo più efficace, accurato e
sicuro per il riconoscimento e la diagnosi
microbiologica delle infezioni polmonari.
19. BAL: una finestra aperta sul polmone
Inoltre, è uno
strumento unico per
valutare le popolazioni
cellulari del tratto
respiratorio inferiore.
20. BAL: una finestra aperta sul polmone
Il BAL fornisce informazioni diagnostiche
in diverse affezioni polmonari:
• proteinosi alveolare
• istiocitosi X di Langerhans
• emorragia alveolare
• tumori maligni polmonari
• esposizione a polveri
29. Polveri miste ad azione infiammatoria incerta
•Talco
•Solfato di rame
•Calcare
•Gesso
•Fibre di vetro
30. Fibre di vetro (Man-Made Vitreous Fibers, MMVF)
Vetro fibroso
fibre tipo lana (3-8 µ)
fibre tessili (6-15 µ)
Lana minerale
Fibre di ceramica
La clearance delle MMVF avviene per rottura trasversale
(accorciamento) e non longitudinale come per l’asbesto.
31. La diagnosi di pneumoconiosi si fonda essenzialmente
sull’anamnesi lavorativa.
Limiti:
-sovrastima (d.d. con FID di altra natura)
-sottostima (indoor e outdoor pollution)
32. La metodica del BAL consente di esplorare l’ambiente
bronchiolo alveolare alla ricerca di polluttanti
ambientali veicolati dai flussi aerei.
Riconoscimento morfologico
Analisi della composizione chimica
33. Microscopia ottica
utile per il riconoscimento morfologico di:
corpuscoli dell’asbesto
fibre nude (dubbio)
macrofagi con inclusi
Nessuna informazione sulla composizione chimica
Colorazione di Perls per gli inclusi siderinici
34.
35.
36.
37.
38. EDXA (analisi di dispersione energetica a Raggi X) e
SEM (microscopia elettronica a scansione):
metodica che consente il riconoscimento morfologico e
la definizione della composizione chimica degli
inquinanti minerali nel polmone.
Limiti:
elevata sensibilità
presenza di silicati nei Mφ di fumatori normali (kaolinite)
Soluzioni:
rapporto Si/S>0,95
analisi a tutto stub, analisi media su 100 Mφ
39.
40.
41.
42. Materiali e metodi
BAL
Allestimento vetrini (May Grunwald Giemsa e Perls)
Fissazione in gluteraldeide
Disidratazione con passaggi seriali in alcool
Stub in grafite e metallizzazione con carbone (SEM-EDXA)
Stub in metallo e metallizzazione con Au palladio (SEM)
43. Casistica:
10 pazienti, maschi, fumatori, con quadro radiologico e
fisiopatologico suggestivo di patologia interstiziale
polmonare
Anamnesi lavorativa:
o addetti alla produzione di manufatti in cemento amianto (2 casi)
o minatori in cave estrattive (2 casi)
o addetti alla produzione di manufatti in ceramica (1 caso)
o addetti alla coibentazione in ambito industriale (3 casi)
o impiegati pubblici (2 casi)
44.
45. Considerazioni conclusive
L’analisi EDXA-SEM è un’indagine ad elevata sensibilità che
consente di riconoscere la presenza di particolati inorganici in
campioni di cellule di origine bronco-alveolare.
In caso di sospetto di malattia professionale può confermare
l’avvenuta esposizione precisando la composizione elementare degli
inclusi macrofagici e del materiale fibroso in fase extracellulare.
Il riconoscimento di fibre di lana vetro nel polmone di soggetti con
FID sembra confermare la potenziale tossicità di tale materiale.
46.
47. I campioni di BAL frequentemente contengono
residui pigmentiferi intracellulari.
In genere, il materiale carbonaceo trovato nei macrofagi
alveolari si associa a: inquinamento ambientale, fumo di
sigaretta, esposizione professionale.
L’anamnesi lavorativa del paziente era negativa per
esposizioni a rischio.
.
Il paziente era un fumatore abituale di Crack.
48. Il Crack si prepara bollendo una mistura di cocaina,
bicarbonato e acqua fino a ottenere un composto
gommoso che si fuma con la pipa che abitualmente
non viene pulita.
Il residuo è infatti riutilizzato aggiungendo nuovo
Crack nel fornello.
.
Studi in vitro sulla funzione dei macrofagi dei
fumatori di Crack hanno dimostrato una ridotta
capacità di queste cellule ad uccidere batteri e cellule
tumorali.
49. BAL: una finestra aperta sul polmone
Il lavaggio bronco-alveolare (BAL) è
diventato una procedura diagnostica
standardizzata nella maggioranza dei pazienti
con malattia interstiziale polmonare.
50. BAL: una finestra aperta sul polmone
Il BAL consente di riconoscere l’infiammazione a
livello alveolare che può essere distinta in:
• Linfocitica (sarcoidosi, AAE)
• Macrofagica (pneumoconiosi da polveri inerti)
• Neutrofila (pneumoconiosi da polveri irritanti,
FID)
• Eosinofila (aspergilli, parassiti)
•Pattern cellulare misto
51. BAL: una finestra aperta sul polmone
Se I risultati del BAL sono compatibili con il
sospetto diagnostico nel contesto di
appropriati quadri clinico anamnestici e
radiologici,
ciò può essere sufficiente per confermare la
diagnosi.