3. Naples, 18th March 2016
To,
Luigi De Magistris,
Mayor of Naples.
Respected Mayor,
We, citizens of Naples, are writing this letter to bring to your attention how the life in our town is becoming more
polluted due to the increasing level of carbon dioxide and other harmful gases. Theseemissions are mainly caused by the
industries located around Naples. We are talking about the environment where we spend our days and that, due to
pollution, silently threatens our health.
Moreover, harmful liquids infiltrate in soil filling courts with toxic substances. One of such liquids – leachate causes
various illness.
In association with Federico II University, our group has tried to find possible solutions to these problems. Recently, we
have been involved in a European level project called ‘Chain Reaction’. Based on our experiments, we found a possible
solution could be reinforcing the base of landfills with clay.
We are confident you will be happy to support our work and ideas for the future.
We hope this letter could be brought to the attention of Sergio Mattarella, President of the Italian Republic, and Matteo
Renzi, President of the Council of Ministers.
We look forward to hear from you.
Thank you.
Regards,
Citizen Committee of the Municipality of Naples
4. Ogni anno i rifiuti che produciamo
aumentano sempre di più; la maggior
parte di essi finisce nelle discariche,
le quali sono generalmente vecchie
cave oppure miniere.
Sembra che non vi sia nulla di errato
gettando ciò che non possiamo
riciclare o che semplicemente
non utilizziamo più…
Ma seppellire i rifiuti non fa sparire il
problema!
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8. Fin dai primi anni ‘90
le aree della
provincia di Napoli e
di Caserta sono state
“riempite” di rifiuti
tossici ed altamente
inquinanti che hanno
portato ad una lenta
distruzione dei nostri
campi e
degradazione delle
falde presenti sotto i
terreni.
Questa zona è tristemente famosa per i
numerosi incendi che rilasciano nell’aria
fumi tossici e le discariche abusive che
determinano la formazione del “percolato”.
9. Il percolato è un liquido viscoso prodotto dalla decomposizione
dei rifiuti. Quando penetra nel terreno, automaticamente le
falde acquifere presenti nel sottosuolo risulteranno inquinate.
Con un semplice esperimento siamo riusciti a valutare
quali sono i terreni che lasciano fluire con facilità il
percolato e quali invece ne limitano il passaggio.
10. MATERIALI UTILIZZATI:
- (184 ± 1)g di sabbia
- (184 ± 1)g di argilla
- (90 ± 10)ml di aceto
STRUMENTI UTILIZZATI:
- 2 bottiglie di plastica da 2l
- bilancia digitale
- un paio di calze
- forbici
- 1 becker da 500ml
- timer (errore di sensibilità
0,01 s)
Abbiamo pensato di mettere a confronto due tipi di suoli:
uno argilloso ed uno sabbioso.
11. FASE 1:
Abbiamo tagliato
le due bottiglie in questo
modo ed abbiamo tappato
la bocca con una calza.
All’ interno abbiamo inserito nella
prima bottiglia della sabbia (184 ± 1)g
e nella seconda dell’argilla (184 ± 1)g.
Successivamente abbiamo
versato dell’aceto ed
aspettato 10 minuti.
12. FASE 2:
A questo punto abbiamo separato
le due bottiglie ed
abbiamo misurato la quantità di
liquido che i due materiali
hanno fatto penetrare.
13. FASE 3:
Abbiamo quindi misurato il liquido e riportato i
dati nella seguente tabella:
Massa
(184 ± 1)g
(184 ± 1)g
Ingredienti
Sabbia
Argilla
Quantità di aceto
penetrato
(40 ± 10)ml
(10 ± 10)ml
14. Il terreno più idoneo
su cui costruire una
discarica e
gestirne gli
eventuali danni
provocati dalla
fermentazione
è quello argilloso,
poiché è il
meno permeabile.