L'UOMO È CUSTODE DELLA TERRA, NON DISTRUTTORE
Autori: I. Ardente, I. Cioffo, C. Dazzi, A. Iorio, e L. Zara
(IZ, LS “Segré” di San Cipriano d'Aversa (Ce), prof. M. de Chiara)
2. Salve a tutti, ci presentiamo:
Siamo i membri di un Comitato cittadino, sensibile al problema
dei rifiuti che vuole impegnarsi affinché la comunità tutta venga
sensibilizzata al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente.
Quello dello smaltimento dei rifiuti è un problema di grande
attualità. In particolare nella nostra regione, la Campania, quella
dei rifiuti è diventata negli ultimi decenni una vera e propria
emergenza.
I rifiuti vengono sempre più spesso abbandonati per strada e gli
si dà fuoco, una consuetudine che ci ha guadagnato l’appellativo
di ‘Terra dei Fuochi’!
3. Le discariche sono poche e spesso
non a norma.
Dalle discariche sature e non
sottoposte alla giusta
manutenzione e dai rifiuti
seppelliti o abbandonati per
strada, si genera un liquido, il
percolato(*).
4. ESPERIMENTO
Noi del Comitato abbiamo condotto un
esperimento per valutare la permeabilità dei
diversi terreni con diversi tipi di liquido (per
simulare il comportamento del percolato).
Materiali:
• bottiglie di plastica;
• tipi di terreno (terra, sabbia, ghiaia);
• liquidi diversi (olio,acqua, succo di pomodoro);
• becher, cilindri graduati, cronometro.
5. Da uno studio di Legambiente emerge che un
migliore controllo ha ridotto notevolmente il
numero di roghi appiccati sul territorio.
Tuttavia, in alcuni territori, forse per la mancanza di
controlli adeguati, notiamo che il numero di roghi è
rimasto invariato, o è addirittura aumentato.
Da: http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/dossier_terradeifuochi_2013.pdf
6. Purtroppo è ancora troppo diffusa la pratica dell’abbandono
dei rifiuti nell’ambiente.
La mappa sottostante ci dà un’idea della situazione in
Campania.
Da: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/09/napoli-la-terra-dei-fuochi-aria-infetta-rifiuti-e-tumori-attorno-
al-vesuvio/771895/
7. Dalla mappa abbiamo ricavato la seguente tabella.
Vengono riportate in essa le percentuali dei vari
tipi di rifiuti rispetto ad ogni località analizzata.
8. In questa mappa(*)
,
invece, sono
riportate in rosso le
discariche presenti in
Campania.
(*) Da: http://www.munnezza.info/
9. Dalla seconda mappa
abbiamo conteggiato il
numero di discariche per
ogni provincia campana.
Dai numeri di discariche
abbiamo poi costruito un
istogramma.
Abbiamo constatato
che, nelle province di
Napoli e Caserta si trova
il maggior numero di
discariche campane.
Provincia N. discariche
Napoli 40
Salerno 16
Caserta 22
Benevento 6
Avellino 8
tot 92
10. Si rende pertanto necessaria una riduzione dei
rifiuti.
Tutto ciò è possibile mediante due semplici azioni:
•riduzione alla fonte.
•raccolta differenziata.
Da: http://www.educambiente.tv/rischi-salute.html
Gli inquinanti vengono in genere suddivisi in due gruppi: quelli di
origine antropica (prodotti dalle attività umane), e quelli naturali.
È accertato che gli inquinanti prodotti dalle attività industriali,
militari e civili giochino un ruolo di primo piano in molte patologie
gravi: tumori, disturbi del sistema immunitario, allergie, asma,
solo per citarne alcune.
11. Nel grafico seguente sono riportati gli indici di mortalità per i
tumori in Italia, Campania e nel “Triangolo della Morte” (Acerra-
Nola-Marigliano), secondo lo studio pubblicato nel 2004 da THE
LANCET ONCOLOGY.
Questi dati però, non sono necessariamente dovuti al numero di
roghi presenti nel territorio, perché potrebbero essere causati
anche dal cattivo funzionamento sanitario.