1. • Le proposte riabilitative definite in
generale di “ rieducazione posturale”
trovano indicazione nelle patologie del
rachide (come paramorfismi, dismorfismi,
patologie dolorose del rachide come
lombalgie etc.)
• Si tratta essenzialmente della RPG di
Souchard, delle tecniche di Mezieres, e
del Metodo delle tre squadre di Bienfait
3. • Causa certa = terapia specifica
Causa incerta = ?
Ipotesi patogenetiche, diverse proposte terapeutiche
Ipotesi avanzabili in base:
- alle conoscenze disponibili
(evoluzione storica)
- al modo di interpretarle
(metodo di studio *, epistemologia *)
4. Evoluzione delle conoscenze
• Meccanicismo (muscoli, ossa, gradi …)
• Neurofisiologia (riflessi midollari, centri
sopraspinali, centri corticali,
integrazione,organizzazione e controllo
del movimento )
5. Metodi di studio, evoluzione (epistemologia)
Dal semplice al complesso:
- Analitico
- Globale
(Nascita del concetto di alterazione
posturale ed evoluzione dello stesso
sempre in base alle conoscenze
disponibili)
- Sistemico (nascita del concetto di sistema
posturale)
6. • Ma le patologie del rachide così come le
alterazioni della postura sono oggi oggetto
di molte metodiche,
Diverse tra loro
Spesso in contraddizione
7. Alcune delle proposte riabilitative più conosciute
RPG (Souchard), Mezieres, metodo Tre Squadre
(Bienfait)
Tecniche McKenzie (Maitland, Cyriax terapie
manuali)
la “Back School”
metodo Feldenkrais
metodo Rolfing
Posturologia (RPG)
Chinesiologia applicata
discorso a parte, per motivi diversi, per ETC ed
Osteopatia
8. Perché tante proposte di approccio
terapeutico alla postura
• La postura risulta oggi
(più conoscenze disponibili )
un problema complesso:
può essere osservata e quindi valutata e
trattata da diversi punti di vista:
osteoarticolare
miofasciale
neuromotorio e neurosensoriale
neuropsicologico etc (emotivo e cognitivo)
9. • Individuazione dei livelli di intervento,
“chiave di accesso” al sistema per
modificarne le prestazioni
10. I° criterio per l’orientamento:
individuazione dei livelli di
intervento,
“chiave di accesso” al sistema per
modificarne le prestazioni
• la ricerca scientifica riguarda
soprattutto il sistema di
controllo della postura,
mentre la maggior parte degli
interventi riabilitativi prendono
in considerazione il livello
biomeccanico del sistema
altre il
livello di elaborazione,altre il
livello mentale o psicologico
etc.
11. Concetto di globalità e proposte riabilitative definite
o che si definiscono globali
• Oggi quasi tutte le proposte riabilitative, almeno dal punto di vista
teorico si propongono di tenere conto, nella valutazione e/o nel
trattamento delle reciproche influenze tra diversi livelli del s.
posturale
• L’approccio globale è contrapposto a quello analitico (intervento sul
singolo muscolo e sulla singola catena muscolare o articolazione
es. esercizi di rinforzo )
da questo punto di vista il max della globalità, includendo il livello
viscerale e psicologico, è rappresentato dall’osteopatia (che è
definibile però come medicina manuale)
Si definiscono globali la RPG, Mezieres, la posturologia, la
chinesiologia applicata
12. Le tecniche definite di “rieducazione posturale”
sono quelle che affrontano le patologie del
rachide partendo dalla valutazione della
morfologia e dal trattamento del modo in cui
manteniamo la stazione eretta in statica ed in
dinamica (postura eretta come postura di
riferimento)
• il concetto di sistema posturale ci consente di
analizzare meglio le diverse proposte riabilitative
13. Per postura possiamo
intendere la posizione
(tutte le posizioni che si
susseguono nel tempo)
del corpo nello spazio
tridimensionale,
quindi la postura è
data dalla relazione
spaziale dei diversi
segmenti scheletrici tra
loro e rispetto a
variabili ambientali (G)
13
14. • Per postura possiamo per equilibrio posturale
intendere la posizione che intendiamo il rapporto
viene assunta, ottimale tra il soggetto e
volontariamente o l’ambiente circostante, in
automaticamente, dal cui il soggetto, sia in
corpo e dai relativi condizioni statiche che
segmenti in un contesto dinamiche, adotta la
tridimensionale postura più adeguata,
(orientamento) in cui istante per istante,
agiscono diverse forze rispetto alle condizione
che devono essere ambientali e agli obiettivi
equilibrate (equilibrio, motori prefissati (vincoli
funzione il cui concetto ed esigenze
implicito è comportamentali).
l’antigravitarietà)
15. 1) Concetto di postura
• Per postura possiamo
intendere la posizione
che viene assunta,
automaticamente o
volontariamente * dal
corpo e dai relativi
segmenti
in un contesto che è
tridimensionale (deve
avere un certo
orientamento)
in cui agiscono diverse
forze che devono essere
bilanciate (equilibrio)
16. Una buona postura è quella che
permette al corpo di • Posizione =
assumere e mantenere
tutte le posizioni Orientamento =
statiche e dinamiche dei diversi segmenti
accompagnando il movimento tra loro
e assistendolo in termini di
F e V,
e rispetto alla G
con il massimo equilibrio, la
massima economia, il
(variabili ambientali)
massimo confort
17. • Per questo servirà • Una buona postura è
che funzionino “al contemporaneamente
meglio” sia il ns. s. un problema:
osteoarticolare, • biomeccanico
muscolare, fasciale, il • neurosensoriale,
Snc e periferico, etc. neuromotorio,
. • cognitivo
• psicologico
18. la postura può essere osservata
da diversi punti di vista
il termine postura può essere usato in contesti diversi
con significati diversi:
• antropologico, come posizione tipica della specie
umana, risultato di un lungo processo di sviluppo
filogenetico
• psicologico, come comportamento, atteggiamento
modulato dall'affettività (comunicazione non verbale)
• biomeccanico, la postura può essere definita in
termini di relazioni angolari tra segmenti corporei
• neurofisiologico, come sistema per l’equilibrio e
l’orientamento, o come movimento non ”visibile” da un
osservatore esterno e così via
19. diversi fattori possono esamineremo la postura dal punto
alterare la postura, e di vista biomeccanico, e
questi possono essere in quando si parla di problemi
sintesi posturali si fa quasi sempre
riferimento a problemi che
a carico dell’apparato riguardano questo aspetto
esecutivo, della postura
cioè a carico degli effettori
terminali,
quindi a livello del sistema
biomeccanico,
a carico del sistema di
elaborazione e di
controllo (SNC)
Con conseguenze
naturalmente diverse a
seconda del sistema leso
20. Dal punto di vista biomeccanico
la buona postura è definita come la posizione nella quale
le articolazioni (capsule, legamenti, superfici articolari,
etc.) i muscoli, le fasce i tendini e così via,
subiscono lo stress minore, in relazione al compito
(es. stare in piedi o seduti, su un piede o due, su
superficie stabile o mobile, portare un peso o no, etc) ed
al contesto (contro o a favore di G etc, presenza o meno
di attriti, carichi,etc)
tutte le posizioni che lo aumentano sono in teoria dannose
21. Sollecitazioni anomale (in ipo o iper)
che possono avere
origine diversa,
possono provocare ad es.
un’usura esagerata delle
superfici articolari e
produrre osteofiti e spine
ossee che sono il risultato
dell’attività metabolica
dell’organismo per
modificare la propria
struttura per adattarsi a
queste sollecitazioni
ripetute.
22. Una condizioni di tensione
muscolare come si
verifica ad es. nelle
cervicalgie cosiddette
miotensive, comporta una
stasi con un ridotto
apporto di O2 che porta
anche al prevalere della
fibrosi, o per meglio dire,
a quei processi metabolici
che, se lasciati a se
stessi, hanno tutte le
carte in regola per
evolvere in fibrosi
23. I tessuti molli (muscoli,
fasce e legamenti) a loro
volta possono essere
affaticati, stirati, o
traumatizzati per
l’incrociarsi delle
sollecitazioni; anche qui
con alterazioni
metaboliche che si
ripercuotono sui tessuti
stessi (infiammazioni,
fibrosi ) con conseguenti
riduzioni di mobilità
24. Il dolore provoca ugualmente • Anche fattori psicologici
delle anomalie posturali.
cognitivi e/o emozionali
Ad es. la pressione su una radice possono incidere
nervosa lombare può causare sull’aspetto biomeccanico
un dolore dorsale e causare
una scoliosi “antalgica” perché
della postura
l’organismo, inconsciamente,
adotta una posizione che
attenua il dolore.
Anche un dolore d’origine
viscerale si può ripercuotere a
livello posturale
25. Dal punto di vista biomeccanico
Il ns. sistema biomeccanico
(con tutte le sue componenti osteotendinee, capsulari,
legamentose e miofasciali)
costituisce una struttura a geometria variabile in grado
(grazie all’organizzazione dei diversi tessuti e al
controllo del snc.)
di distribuire le sollecitazioni meccaniche in maniera
ottimale tra i diversi componenti del sistema stesso
(tra diverse articolazioni, tra articolazioni e muscoli, tra
muscoli e legamenti etc. etc.) e quindi
di adattarsi * alle esigenze di rapporto con l’ambiente.
26. Un altro concetto fondamentale è che una buona postura,
sempre dal punto di vista biomeccanico, deve essere
stabile
(cioè deve poter essere mantenuta in diverse condizioni
e per un certo tempo) e al contempo
variabile, a livello di singole articolazioni come a livello
generale di tutto il corpo,
per far fronte alle mutevoli condizioni ambientali, le
posizioni devono poter variare e il più velocemente e
agevolmente possibile, per sollecitare il meno possibile
ciascuna struttura.
27. Una riduzione di mobilità, comunque
determinata
(es. anchilosi, contrattura, fibrosi, ipertono,
paralisi …)
e ovunque (muscolo, fascia, articolazione)
si realizzi,
rappresenta una anomalia
28. la postura, è l’insieme delle
posizioni dei diversi
segmenti in quel momento:
la posizione
di un segmento ha un effetto
sulla posizione degli altri
segmenti.
così il mal posizionamento di
un segmento mobile (concetto
di segmento mobile, unità
funzionale) si ripercuote sulle
articolazioni vicine e in teoria
coinvolge tutta la struttura,
lo stesso a livello muscolare e
fasciale, da qui il concetto di
catena muscolare
( trasmissione dei compensi e
concetto di catena cinematica
e cinetica)
29. Così anche una
riduzione di
mobilità, comunque
determinata e
ovunque si realizzi,
può trasmettersi
lungo tutta la catena
cinematica e
comportare una
disfunzione delle
strutture collegate,
alterando la postura.
30. Tessuto osseo, muscolare, tendini, vasi,
nervi, ma anche gli organi interni
hanno rapporti di connessione a diversi livelli anatomico e funzionale, quindi
un danno che coinvolga un tessuto o un organo specifico può coinvolgerne altri
31. fattori che ne determinano
l’importanza, la gravità o
meno :
La l’entità, (l’estensione,
intensità del danno)
la durata,
la sommazione,
delle anomalie e degli
stress.
32. • Microtraumi ripetuti e sollecitazioni croniche
possono avere lo stesso risultato di una
sollecitazione grave (acuta), cosi come
• Uno stress acuto che si aggiunge ad uno stress
cronico esacerba i problemi e determina i segni
ed i sintomi
Editor's Notes
*analitico
Es scoliosi
Rispetto all’etc
SOSTITUIRE ?
Specificare significato di volontario limitato al fatto che posso assumere volontariamente una posizione tutto quello che faccio per mantenere l’equilibrio per non affaticare le mie articolazioni la contrazione dei miei muscoli a contrastare la gravità etc. in altri termini il controllo della postura è automatico non cosciente
Fare esempi e ricordare che non sono fisse ma funzionali