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per bambini efanciulli
Un itinerario appassionante
fino allafesta di Natale
Grazie a questo calendario, i vostri ragazzi
vivranno uno straordinario periodo di Avvento
(Formato del pannello: 84 X 88 cm!).
Questo calendario di Avvento comporta 3 elementi:
/un blocco di 24 immagini,
colori, da staccare e da
mettere i..sieme, i1l U1I collage
t....gr::!i dimc?JJs!!w .
Supporto murale:
,I-di esso verra....o
aLte24 i....na~
L'idea:
Lib~-guida:
24 storie che terra1lno
fanciulli e ragazzi colfiato
~so, 24 storie colme di
tenerezza, ma anche (li
"tic:,:iinformazio '.
n calendario sipresenta innanzitutto come un suppor-
to murale vuoto. Ogni giorno dell'Avvento, a partire dal
r dicembre, i ragazzi prendono un'illustrazione dal
blocco delle immagini e la incollano sullo spazio previ-
sto dal supporto murale.Così, giorno dopo giorno,
come in un grande puzzle, questo si trasformerà in un
grande quadro. Nellibro-guida i ragazzi leggeranno
ogni giorno la storia che corrisponde all'immagine.
Questo racconto appassionante li condurrà fino al
Natale. Per iPiù piccoli, saranno i genitori, natural-
mente, a leggere il racconto giorno dopo giorno.
La posta dei lettori
Ecco la foto che vi mostra quanto
sia bello il calendario
di Avvento! S. Brand
••••••••••
Carissimi,
durante l'Avvento abbiamo realiz-
zato una celebrazione partendo dal
racconto della colomba Sulamit.
Nello stesso tempo il pannello
murale si riempiva di episodi.
Immagini e testo erano ecceziona-
li, e l'entusiasmo dei ragazzi alle
stelle.
Con i nostri migliori auguri per il
vostro lavoro.
Un parroco
Htt$&~
I messaggio
della coromba
2 3 4 <III All'inizio dell'Awento
13 14
17 6
~ 20 7
3Q
R 12 19
co
~
><
co 21 22
co
o
3
Blocco di 24 immagini
Sui luoghi della Storia Sacra
assieme alla colomba Sulamit
La colomba Sulamit, è vissuta al tempo di Cristo. Questa storia fu tra-
smessa, di secolo in secolo,o meglio "da becco a becco",secondo la tra-
dizione dei racconti biblici.Viene narrata in modo cosÌ avvincente e rea-
listico che il lettore vede sillare,come in un ftlm biblico,la vita e il modo
di vivere del mondo di quell'epoca. il racconto,fatto dalla colomba Sula-
mit, dall'origine del censimento della popolazione per ordine dell'im-
peratore Augusto, è di una bruciante attualità.il censimento era un'idea
geniale da parte dei consiglieri dell'imperatore perché permetteva di far
entrare delle imposte supplementari nelle casse dell'impero: a quell'
epoca la colomba Sulamit si trovava ancora nella sua gabbia dorata nei
giardini dell'imperatore, a Roma. Ma poi fu regalata all'astuto funziona-
rio che aveva avuto l'idea del censimento e questi la condusse con sé,
sulla nave che doveva portado in Palestina.
La colomba Sulamit,curiosa e desiderosa di viaggiare, volò su tutti i luo-
ghi che furono teatro degli avvenimenti della Storia Sacra.In questo mo-
do visse, uno ad uno, tutti gli episodi che condussero all'evento princi-
pale,la nascita di Gesù: dall'annunciazione dell'angelo a Maria,alla visita
di Maria ad Elisabetta,al turbamento di Giuseppe, all'annuncio del ruolo
che lo attendeva.
il racconto di Sulamit termina con l'arrivo dei pastori nella stalla di Be-
tlemme.
Nei 24 giorni del percorso Sulamit avrà senz'altro guadagnato la simpa-
tia di tutti i ragazzi.
"II messaggio della colomba"
Blocco di immagini + supporto murale + libro-guida
Prezzo dell'insieme: 26.500 Lire Rif.: 50lll
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
10 gennaio 2002
Maria, Madre ,di Dio
Anno A
Le 2, 16-21
SALMO DI RISPOSTA
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto,
perché si conosca sulla terra la tua
via,fra tutte le genti la tua salvezza,
Salmo 66
MARIA, MADRE DI DIO
Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose
meditandole nel suo cuore. Le 2, 16-21
MARIA, MADRE DI DIO
N'58
Maria serbava tutte queste cose
meditandole nel suo cuore
Un'attualità caccia l'altra e noi dimentichiamo molto presto quello che è accadu-
to ieri. I pastori sono i primi testimoni della nascita di Gesù.Vanno a Betlemme,
vedono il segno e raccontano quello che era
stato loro annunciato riguardo al bambino.
Lodano Dio e fanno ritorno...alle loro abi-
tudini. È possibile che il loro entusiasmo
non sia durato molto.
Per Maria,invece,è un'altra cosa: è la ma-
dre, serba nel cuore questi avvenimenti
e li medita,Serbare significa conservare
nella memoria; meditare vuoI di-
re riflettere sul significato dell'
accaduto, nel silenzio e nella
preghiera.
Come Maria, anche noi
siamo invitati a serbare e
a meditare questa strana
nascita di colui che sarà
chiamato Gesù.
Jean-Paul Ublhorn
La sua serva umile e fedele
Dopo il tempo di Avvento e soprattutto dopo Natale
il ritorno alla vita di ogni giorno non è facile.
Maria deve aver provato la stessa cosa.
Anche lei dovette voltare subito la pagina di questa
nascita miracolosa, di questo momento eccezionale
in cui i pastori e i magi si ritrovano attorno al suo
figlio.
Il tempo della fuga da Erode e poi della vita a
Nazaret era già arrivato.
Maria invita anche noi ad essere servitori
umili e fedeli.
Se agiamo veramente così nel nostro quotidiano,
possiamo rendere possibile il miracolo e la venuta
di Gesù, il "Dio con noi"!
Thierry Larcher
~.,
• • •
I,mmagl,nl,per le nostre parrocchie
6 gennaio 2002
Epifania
Anno A
Mt 2,1-12
SALMO DI RISPOSTA
Nei suoi giorni fiorirà la giustizia...
I re di Tarsis e delle isole porteran-
no offerte,i re degli Arabi e di Saba
offriranno tributi.
Sal 71
EPIFANIA
Videro il bambino con Maria, sua madre,
e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i
loro scrigni e gli offrirono in dono oro,
incenso e mirra. Mt 2,1-12
EPIFANIA
N°58
Da 2000 anni il mistero è stato
rivelato. Ma tu lo conosci? Lo vivi?
Alcuni stranieri avevano visto un astro: qualcosa che confermava la loro ricerca:
perché di fatto erano in ricerca...e si cerca solo ciò che interiormente si è già tro-
vato. E tu, sei disposto a lasciarti coinvolgere da alcuni interrogativi?
Partirono e lasciarono il loro paese. E tu? Quello che ti circonda è proprio tutto
per te?
Approdarono alla città di Gerusalemme e posero una domanda,una domanda che
riempiva il loro cuore: Dov'è il re dei Giudei che è nato? Ebbero il coraggio di
chiedere. E tu sei pronto ad importunare, pur di trovare una risposta?
Per strada incontrarono una
donna con un bambino, in
una casa. Videro in questa
scena quotidiana qualcosa
di straordinario. E tu, sei an-
cora capace di meravigliarti?
Tornarono, e non erano più
come prima. La gioia che
avevano nel cuore non veni-
va meno. E tu, sei pronto a
custodire la gioia del Natale?
Ben
yt'M7lbtf~ ~~
~la; a&!tavnaacda; ~dato ac:co&CM7U!/
Ml/Wo JIev~~~{}>~~.9
Una manifestazione
non selettiva
"Epifania" significa manifesta-
zione. Ma il Dio della Bibbia
non ha l'abitudine di manife-
starsi agli uomini in un modo
che non lascia scampo.
Questa rivelazione prende del-
le strade che talvolta ci stupi-
scono.
Così accade che tutti i popoli
cammineranno alla luce che ri-
splende su Gerusalemme, per-
ché i pagani sono associati alla
stessa eredità e alla condivisio-
ne della stessa promessa.
Charles Wackenheim
o
o
t
o
• • •
--tmmagtntper le nostre parrocchie
13 gennaio 2002
BaHesimo del Signore
Anno A
Mt 3, 13-17
SALMO DI RISPOSTA
Il Signore tuona sulle acque,
il Signore, sull'immensità delle acque.
Il Signore tuona con forza,
tuona il Signore con potenza.
Salmo 28
BATTESIMO DEL SIGNORE
Questi è il figlio mio prediletto, nel
quale mi sono compiaciuto. Mt 3, 13-17
BATTESIMO DEL SIGNORE
tr58
Lo Spirito di Dio
TI nostro Dio è sorprendente: ci prende lì dove siamo, ma è...per condurci altrove,
dove vuole lui. Così Gesù prende posto tra i peccatori e riceve,come loro,un bat-
tesimo di conversione dalla mano di Giovanni il Battista. Questi annuncia l'estrema
urgenza della conversione perché con il Messia arriva l'ora del giudizio e della sepa-
razione deflnitiva tra giusti e peccatori."La scure è ormai alla radice dell'albero ste-
rile".
Ma,a partire dal suo battesimo, ricolmo di Spirito Santo, Gesù si presenta come un
Messia diverso. Egli realizza quello che aveva annunciato il profeta Isaia:non fiùmi-
na nessuno, non giudica dall'alto,non schiaccia colui che,ferito,si trascina per terra
e non annienta colui che ha un compor-
tamento non troppo brillante.
Vuole aprire gli occhi dei cie-
chi e liberare i prigionieri.
Chiama e accompagna i
peccatori,tutti i pecca-
tori. Perché desidera che
tutti siano salvi.
Prima di dire che Dio è
"troppo buono", siamo
anche noi coscienti di es-
sere peccatori?
jean-Marie Bedez
Affermare la propria fede
con rispetto e tenerezza
Sull'esempio di Gesù, il popolo
messianico "non griderà, né al-
zerà il tono, non farà udire in
piazza la sua voce". È spiacevole
che la Chiesa del Medioevo ab-
bia voluto non solo far intendere
pubblicamente la sua voce, ma
anche imporre le sue credenze
con la forza. Ma oggi non basta
denunciare gli errori del passato.
C'è un modo di "alzare la voce",
di giocare di gomito, di rivendi-
care i propri diritti,che non con-
corda affatto con lo Spirito che
Dio ha fatto discendere sul suo
servo.
Charles Wackenheim
• • •
1,mmag1,n1,per le n ostre parrocchie
20 gennaio 2002
2a Domenica Ordinario
Anno A
Gv l, 29-34
SALMO DI RISPOSTA
Sul rotolo del libro,di me è scritto,
che io faccia il tuo volere. Mio Dio,
questo io desidero,la tua legge è
nel profondo del mio cuore.
Salmo 39
2a DOMENICA ORDINARIO
Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie
il peccato del mondo!... lo non lo
conoscevo, ma sono venuto a battezzare
con acqua perché egli fosse fatto conoscere
a Israele. Gv 1,29-34
20 DOMENICA ORDINARIO
N'58
Giovanni ha visto...e testimonia!
All'inizio del nuovo anno, in questo mese di gennaio che consacriamo allo
scambio di auguri, il Vangelo ci invita, ci domanda di seguire le tracce non di
una persona qualsiasi, ma di Giovanni il Battista.
Prima di vedere il Messia con i propri occhi,egli aveva già preparato il suo cam-
mino,appianando la sua strada.Poi,prima ancora di incontrarlo e senza troppo
saperlo,l'aveva battezzato nell'acqua del Giordano,nel fuoco dell'azione.
Solo a questo punto egli attesta, con grande fede e convinzione, che Gesù è il
Figlio di Dio. Come battezzati anche noi siamo chiamati a testimoniare e ad
augurare al mondo intero un'evangelizzazione fruttuosa! Alain D onius
Lo sguardo della fede
In questo racconto del vangelo di Giovanni noi troviamo per ben quattro volte
il verbo "vedere". Si tratta innanzitutto dell'uomo Gesù che si offre allo
sguardo dei suoi contemporanei.A questo punto il Battista confessa
che egli non lo "conosceva". Ma poi vede lo Spirito che discende
e rimane su di lui: è l'illuminazione della fede
che riconosce in quest'uo-
mo l'inviato di Dio.Il nostro
"riconoscimento" del Cristo
è sempre un lungo cammi-
no in cui i mo-
menti di lu-
ce intensa
co m p e nsa- _~-;-.aiil@l;;i~~~
no le fatiche _
della strada.
Charles
Wackenheim
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
27 gennaio 2002
3a Domenica Ordinario
Anno A
Mt 4,12-23
SALMO DI RISPOSTA
li Signore è mia luce e mia salvezza,
di chi avrò paura?
li Signore è difesa della mia vita,
di chi avrò timore?
Salmo 26
3a DOMENICA ORDINARIO
Il popolo immerso nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su quelli che dimoravano in terra e ombra
di morte una luce si è levata. Mt 4, 12-23
30 DOMENICA ORDINARIO
N°58
~~Seguitemi!"
li nostro Dio è un Dio che chiama.La sua passione è comunicare la vita,l'amo-
re,la gioia! DaAbramo fino agli apostoli,passando per i profeti e Maria,noi con-
statiamo questo desiderio che ha Dio di entrare in relazione con l'uomo, que-
sto desiderio di stringere un'alleanza e di instaurare con lui un rapporto di amo-
re.
Proprio perché ama, proprio perché ci ama, Dio vuole avere bisogno di noi.
Comincia col chiamarci in mille modi,poi ci affida una
missione: "Vi farò pescatori di uomini".
Gesù ci rivela il vero volto di Dio e ci manda a te-
stimoniare:la vita vale la pena di essere vissuta, la
morte è già vinta,l'amore ci apre un futuro
di luce e ci fa comunicare fin d'ora con il
dinamismo della tenerezza di Dio!
Christian Kratz
Paolo e l'ecumenismo
Paolo prende posizione di fronte alle divisioni che agitano la comunità di Corinto.
In questa discordia egli vede un grande pericolo per l'annuncio delVangelo. Oggi,
fortunatamente, ci troviamo al punto in cui ogni Chiesa riconosce il valore del
battesimo conferito dai ministri di un'altra Chiesa.Non sarebbe urgente trarre da
quest'accordo fondamentale le conseguenze che ne derivano, per esempio in
tema di benedizione nuziale o di ospitalità eucaristica? Charles Wackenheim
• • •
'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie
10 ennaio 2002 Maria, Madre di Dio
Tutti quelli che udirono, si I
stupirono delle cose che f "'
i pastori dicevano. --"1../--Maria, da parte sua,
serbava tutte queste
cose meditandole
nel suo cuore.
Battesimo del Signore
Appena battezzato, Gesù
uscì dall'acqua: ed ecco, si
aprirono i cieli ed egli
vide lo Spirito di Dio
scendere come una co-
lomba e venire su di
lui. Ed una voce dal
cielo disse:"Questi è
il mio figlio prediletto,
nel quale mi sono
compiaciuto".
27 ennaio 2002 3a domenica Ordinario
Gesù disse a Pietro e ad
Andrea: "Seguitemi, vi farò
pescatori di uomini".
IlIMMAGINI DOMENICALI
Epifania
Alcuni Magi giunsero  I ~
da Oriente a Gerusa- ~ ~~~
~]E~:~2~ra- ~---Abbiamo visto sorgere l ! 
la sua stella e siamo
venuti per adorar-
lo".
•• I I 2a domenica Ordinario
Giovanni rese testimonianza  /
dicendo: "lo non lo conosce- '-....... V
vo, ma chi mi ha inviato
a battezzare con acqua
mi aveva detto:
l'uomo sul quale ve-
drai scendere e rima-
nere lo Spirito è co-
lui che battezza in
Spirito Santo".
N°58
• • •
1,mmag1,n1"per le nostre parrocchie
Kyrie eleison
Lancia
Lazzaro
Gennaio 2002
Lebbra
58_0701 Lampada
Lavanda
dei Piedi
58_0705 Lingua
I:ALFABETO IN~ IMMAGINI
N°58
• • •
'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie
Antonio il Grande
(250 circa-356)
17 gennaio
Santo molto popolare, viene
spesso rappresentato con un
piccolo maiale.Nato in Egitto,si
• ritira da giovane nel deserto.
Davanti alle numerose tentazio-
ni si immerge ancor più nel
deserto, nella rinuncia e nella
preghiera.
Grazie al sostegno del suo ami-
co Atanasio d'Alessandria,la sua
influenza diventa considerevo-
le. Per la sua azione nascono i
primi gruppi di eremiti, che vi-
vono in una stessa zona,sotto la
guida di un abate.
58_o805
EGennaio 2002 IL NOSTRO PASSATO
N"58
La rappresentazione della morte dell'apostolo
Giovanni ci fa penetrare in una cappella privata del
XVI secolo. L'autore dell'immagine è Luca Cranach.
Giovanni,l'evan-
gelista,è un ve-
gliardo che,a pie-
di nudi e in abiti
liturgici,scende i
gradini della scala
che si trova die-
tro il retablo dell'
altare.Ha appena
celebrato la sua
ultima Messa e si
reca verso il suo
sepolcro, così
come è racconta-
to nella Leggen
da aurea.
58_o802
L'età d'oro
. L'evoluzione sembra culminare nell'armoniosa bellezza
Sebastiano
(morto verso il 300)
20 gennaio
Romano, morì martire sotto
l'imperatore Diocleziano.
Secondo la leggenda degli Atti
di san Sebastiano, sarebbe sta-
to capitano della guardia di Dio-
cleziano, che lo abbandonerà
nelle mani dei suoi arcieri quan-
do saprà che è cristiano.
Ma Sebastiano sopravvisse e
venne curato da una cristiana.
Ritornato da Diocleziano, per
rimproverargli il suo comporta-
mento, venne fatto uccidere a
colpi di bastone.
della donna e in questa coppia che, contrariamente al
mondo animale,accede alla conoscenza (tutta relativa) di
sé e dell'universo. auca Cranach, 1509) 58_o801
Agnese
(IV secolo)
21 gennaio
All'inizio del IV secolo,all'età di
12 anni,Agnese subisce il mar-
tirio a Roma,piuttosto di rinun-
ciare al suo voto di verginità.
Per questo viene venerata co-
me patrona della purezza.
Sarebbe stata condotta a forza
in un "lupanare", ma la sua ver-
ginità sarebbe stata miracolosa-
mente preservata. Fu gettata al-
lora nel fuoco, che si sarebbe
spento, e poi decapitata. È una
delle sante più popolari. Una
basilica a lei dedicata, a Roma,
risale all'epoca costantiniana.
58_o804
Giovanni Bosco
(1815-1888)
31 gennaio
Figlio di contadini, mentre va a
scuola deve guadagnarsi da vi-
vere.Prete nel 1841,si consacra
interamente ai giovani dei quar-
tieri poveri. Per loro aprirà aTo-
rino l'oratorio di San Francesco
di Sales. Si circonda di preti
educatori, fondando la Società
di san Francesco di Sales (sale-
siani) e poi l'Istituto delle Figlie
di MariaAusiliatrice (salesiane).
Le fondazioni si moltiplicano in
tutta l'Europa.Nel 1958 Pio XII
lo proclama patrono degli ap-
prendisti.
58_o806
• • •
111tmmagtntper le nostre parrocchie Gennaio 2002 VARIAZIONI
La
Chiesa
è fatta
di
ognuno
di noi.
I santi vivono
nelle fiamme,
i saggi accanto
ad esse.
o Emil
Cioran
Lodate e benedite il mio Signore e rendetegli grazie,
e servitelo con grande umiltà.
Il silenzio è la Più grande deUe persecu-
zioni· i santi non sono mai stati zitti
È invitato
a...
La Chiesa
ha
bisogno
di tutti
noi.
N'58
• • •
'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie
Saremo in
ritardo: un virus
blocca il nostro com-
puter. I rea.ali segui-
ranno al plU rreslo.
Firmato: Re
magi.
Allora.
hai trovato finalmente
dei mattoni?
Gennaio 2002
Fortunatamente
gli uomini hanno
inventato i satelliti
e il GPl!
Va me~lio.
con gli anni arrivano
a aiscutere con
calma...
1mHUMOUR
N"58
Qual è l'espressione che si trova nella Bibbia?
C.Avere rapporti freddi con qualcuno.
r-------------------~~~~----_.
H.Aver freddo alle spalle.
D. Gelare qualcuno.
"!" • •_'-~~"",
58_1008
Risposta: Ap 3, 15
Condurre i discepoli a Gesù
I discepoli hanno udito la chiamata di Gesù, ma la strada che conduce a lui sembra
complicata. Aiutali a raggiungere Gesù.
Preghiera: Tutti discepoli
Come i primi discepoli
anch'io. talvolta. ho un lavoro difficile.
Troppe cose da studiare.
troppi compiti da fare.
Come i primi discepoli
aspetto anch'io il mio Maestro.
Mi piacerebbe partire con lui,
conoscere Dio e amare
tutti gli uomini.
Come i primi discepoli
getto anch'io le mie reti,
per andare alla scuola
del mio Maestro
e scoprirvi nuovi amici.
:s::::
~I
Rivista mensile per i ragazzi
N°22 Gennaio 2002
~
Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simo-
ne, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello, che gettavano la rete in mare,
poiché erano pescatori. Edisse loro: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini".
Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fra-
telli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, e li chiamò. Ed essi subito,
lasciata la barca e il padre, lo seguirono. (Mt 4. 18-22)
~
:;::;'
La parola "discepolo" viene dal latino "di-
scipulus" che vuoi dire "alunno". In greco la
parola usata più frequentemente è "mathe-
tès". Il discepolo, dunque, è uno che impara
ascoltando e seguendo un maestro. È la stes-
sa cosa che avviene a scuola: la storia o la
matematica sono delle materie o "discipli-
ne". Come per andare a scuola, così per di-
ventare discepoli bisogna lasciare i genitori,
la propria famiglia. Bisogna ascoltare quello
che dice il maestro, capire quello che vuole
insegnarci e fare gli esercizi che ci aiuteranno
ad utilizzare le nuove conoscenze nella vita di
tutti i giorni. Essere discepoli di Gesù non è
sempre facile. Proprio come per la scuola: ci
sono dei momenti in cui si vorrebbe restare a
casa o con i propri amici, ci sono anche dei
cattivi voti che ci vengono dati quando non
siamo stati molto attenti. Ma essere discepo-
li porta anche molta più gioia, fa conoscere
nuovi amici e soprattutto insegna a conosce-
re Gesù e a poterne discutere con la propria
famiglia e con i propri amici. Gesù è un mae-
stro che ci vuole tanto bene e che perdona
sempre i nostri sbagli e le nostre dimentican-
ze.
Per diventare discepoli basta seguire Gesù
quando ti chiama. E lo fa spesso: nel giorno in
cui hai catechismo, la domenica per la Messa,
prima di ogni pasto quando spera che tu non
ti dimentichi di ringraziare e di benedire il ci-
bo che stai per prendere, e ancora nei diver-
si momenti della giornata in cui gli piacereb-
be che tu gli rivolgessi una breve preghiera o
che gli raccontassi i vari momenti della tua
giornata. Essere discepoli non vuoi dire ne-
cessariamente lasciare tutto, ma accettare di
mettersi alla scuola di Gesù per imparare a
conoscere Dio e quindi ad amare di più quelli
che vivono intorno a noi.
I primi discepoli di Gesù erano dei pescatori.
Gesù dice loro: "Vi farò pescatori di uomi-
ni". Questo non vuoi dire che imprigioneran-
Gesù chiama i suoi primi
discepoli. Ma che cos'è un
discepolo e come si diventa
discepoli? E cosa vuoi dire
"pescatore di uomini"?
Chi sono questi uomini?
no degli uomini nelle reti come facevano con
i pesci. Gesù annuncia loro subito che do-
vranno a loro volta trovare dei discepoli. Non
dei discepoli a cui far da maestri, ma dei dis-
cepoli per Dio. Fin d'ora essi non andranno
più a pescare dei pesci che nutrono solamen-
te il corpo, ma andranno ad incontrare degli
uomini, a parlare loro di Dio e così si faranno
degli amici e scopriranno che l'amore e l'ami-
cizia sono delle ricchezze che nutrono sia il
corpo che il cuore!
Simone è più conosciuto sotto il nome di
Pietro. È uno dei primi discepoli chiamati da
Gesù e figura sempre al primo posto sulla li-
sta degli apostoli. Ha un carattere impetuoso
e spesso agisce prima di riflettere. La sua fe-
de diventerà molto solida quando vedrà che
Gesù lo perdona anche dopo che lo ha rinne-
gato per ben tre volte. Dopo la morte di Ge-
sù, partirà per Roma, di cui sarà il primo ve-
scovo e lì morirà martire.
Suo fratello, Andrea, era discepolo di Gio-
vanni il Battista. Dopo aver ascoltato la testi-
monianza del Battista, seguirà Gesù fedel-
mente. Secondo la tradizione andrà ad evan-
gelizzare la regione di Patrasso, in Grecia e
morirà su una croce a forma di X.
Giacomo e Giovanni sono i figli di Zebedeo.
Gesù li chiama "i figli del tuono", probabil-
mente a causa del loro carattere piuttosto im-
petuoso. Giacomo sarà, a Gerusalemme, uno
dei capi della Chiesa primitiva. Erode Agrippa
lo farà giustiziare e sarà uno dei primi apo-
stoli a subire il martirio. Giovanni sarà molto
vicino a Gesù, si dice anche che fosse il di-
scepolo che Gesù amava di più. Sarà uno dei
capi della Chiesa primitiva, poi partirà per
Efeso. Scriverà il vangelo che porta il suo no-
me e il libro dell'Apocalisse. A lui vengono at-
tribuite anche alcune lettere.
Seguire Gesù
Ecco un gioco molto semplice che vi farà scoprire alcune tappe della vita di Gesù e dei
suoi discepoli. Ma prima di mettervi a giocare. dovete fabbricarvi il supporto. Vi occorre...
Ti occorre: un pezzo di cartone abbastanza grande, un rettangolo
di carta di 10 cm x 8 per ogni partecipante al gioco, delle matite
colorate o dei pennarelli o anche del materiale per pitturare, un
dado.
Dc)bq~
Ogni giocatore prende il rettangolo di carta e lo piega, seguen-
do attentamente quello che mostrano i disegni di destra. A
questo punto prendete il cartone e disegnatevi sopra una scac-
chiera con 5 caselle nel senso della larghezza e 7 in altezza.
Numerate quindi le caselle dall', al 35.
~
dc) t6J c) &lJ<D
Alcune caselle contengono delle illustrazioni, altre dei testi.
Osservate bene il modello per sapere quello che bisogna fare.
Se ognuno vi partecipa, il gioco sarà subito pronto.
La regola del gioco è molto semplice: ognuno, a turno, lancia il
dado e fa avanzare la sua barchetta secondo il numero del dado e
seguendo le indicazioni sulle diverse caselle.
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Strumenti per operatori pastorali L_..:::.::!!::...Ji!iaI!IIiiiiiiliiilììL:Jìii_Iii____..__iiiiE:::....;':
Posters
Natività
di P. de Champaigne
Rifo: 301O()
Libretti
Leggi +
colora
Formato:
14,8x21 cm
20 pagine,
di cui 16
da colorare
II racconto del
Natale di Gesù
Rifo: 40 I H2
La storia della nascita
di Gesù è raccontata in
modo chiaro ed avvin-
cente. I bambini e i ra-
gazzi potranno colorare
facilmente i disegni in
bianco e nero, seguen-
do il proprio gusto e la
propria fantasia. Ecco
un'occasione per ascol-
II miracolo nella grotta
di Barbara Helfer
Rifo: 30109
l libretto:
2.885 Lire tare, leggere o colorare. Veramente un bel regalo di
Natale!
nnostro servizio è stato ideato e sviluppato per ogni aUirità pastorale a tirafura limiWa
Per comunicare con IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE
Redazione: Sac. Roberto Laurita, Italia o Telefono: 434 / 86116
Posta: EDIZIONI OBELIA o B.P.15· F-67610 LaWantzenau (Francia)
Abbonamenti: Te.: 800·781378 o Fax: 800-791375 (numeri verdi) o email: editions.obelia@online.fr
La venuta di Gesù
di Barbara Helfer
Rifo: 30110
Numero 59
• Contenuto:
Febbraio 2002
. AnnoA
11/200
• •
per le nostre parrocchie- - - -
Questa Immagine è
disponibile come copertina
(formato piegato: ASI per Il vostro
bollettino parrocchiale_
Richiederla è facile:
Tel. 800-781378 (numero verde)
Fax 800-791375 (numero verde)
e-mail : edilions.obella@online.fr
EDITORIALE
n mio corpo così com'è, il mio corpo come lo
sogno, il mio corpo come lo vedono gli altri...
So molto bene come vorrei essere, perché lo vedo...dentro di me! Ma, ahi-
mé, sono la sola a saperlo. Eppure continuo a cercare i mezzi per diventa-
re quella che mi piacerebbe tanto essere, quella che sarei capace di essere
se... n. Sono parole tratte dal famoso DiariodiAnna Franck.
Questo mese noi affrontiamo un tema difficile:l'handicap. Handicap motorio
o psichico,dalla nascita o provocato da un incidente,da una malattia.I porta-
tori di handicap si trovano spesso ad essere emarginati, e talvolta sono essi
stessi a non accettare la loro condizione. Nel campo della ricerca, poi, come
in certi processi, si sta affermando sempre più un rifiuto dell'handicap.
Proprio per capire meglio i portatori di handicap e per sensibilizzarci alla
loro situazione il padre Petitfrère - belga, che nel suo paese è responsabile di
questa pastorale - ci propone una serie di testi e di disegni.
Sac. Roberto Laurita
I ragazzi scoprono la Bibbia
Leggi Tr
La via della croce CO/OIfO
J.-' KlEFFER
CH.POHSARD
Formato : 14,8 x 21 cm,
20 pagine di cui
16 da colorare
1 IibreHo: 2.885 Lire
Un percorso doloroso,
drammatico
Una strada in salita verso il Cal-
vario, la collina in cui verrà
piantata la croce e sarà messo
a morte. È la via della croce.
Itinerario di sofferenza, ma an-
che d'amore. Gesù la percorre
stremato, mentre sente su di sé
l'odio, la cattiveria di molti. Ma
il suo amore è sempre più for-
te del male, degli insulti e dei
tradimenti.
La via della croce
Rif.: 40205
Richiederla è facile:
I§.L 800-781378 (numero verde)
Fax: 800-791375 (numero verde)
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IL CALENDARIO
. ~~~~~-
Convegno nazionale
al Palazzo dell'UNESCO
Mercoledì delle Ceneri
- comincia lo Quaresima
Vivere lo missione oggi
Sessione di riflessione e di condivisione
per preti e diaconi, proposta dalla
Missione di Francia
Riunione dilavoro della Commissione
della Comunità di Chiese in missione,
di ambito
protestan-
te.
~I
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
3 febbraio 2002
4a Domenica Ordinario
Anno A
Mt 5, 1-12
SALMO RESPONSORIALE
Il Signore rende
giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati;
egli libera i prigionieri..
Salmo 145
4a DOMENICA ORDINARIO
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
40 DOMENICA ORDINARIO
N°59
, Cristiani di origine modesta
I cristiani che, all'epoca di Paolo,formano la comunità di Corinto, non avrebbe-
ro senz'altro attirato l'interesse della stampa o della televisione (se non per
qualche scandalo!).Parlando di loro,l'apostolo dice:Non ci sono tra voi molti
sapienti secondo la carne,non molti potenti, non molti nobili... . E continua:
Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato.... Nelle nostre
assemblee le cose vanno forse diversamente? Se non trovate delle voci superbe
per il canto e le letture, né dei geni letterari ed artistici per comporre le moni-
zioni e per la decorazione, consolatevi facendo il paragone tra la vostra comu-
nità e quella di Corinto. Sappiate però che lo Spirito Santo,proprio come un
Beati quelli che hanno
un cuore di povero
Paolo constata che Dio ha scelto i deboli del mondo per
confondere i potenti e i furbi.
Un tale messaggio si scontra frontalment~ , oggi come
allora, con la sapienza degli uomini.
Ma c 'è di più. L'appello alla povertà sconvolge
l'idea che i cristiani si fanno della grandezza e
della perennità della Chiesa.
Il povero della Bibbia si affida totalmente alla
fedeltà di Dio, nello spazio precario della sua
esistenza storica.
Cbarles Wackenbeim
buon maestro
d'artigiano,
può trasfigura-
re la modestia
dei talenti e
dei mezzi e
permettere a
tutte le nostre
assemblee di
gustare,fm
d'oggi,le gioie
promesse da
Gesù nel
Vangelo delle
beatitudini.
Marcel Metzger
59~Ol02
• • •
zmmagznzp er le nostre parrocchie
10 febbraio 2002
5a Domenica Ordinario
Anno A
Mt 5,13-16
SALMO RESPONSORIALE
Non temerà annunzio
di sventura,
saldo è il suo cuore,
confida nel Signore.
Salmo 111
Sa DOMENICA ORDINARIO
Voi siete la luce del mondo. Così risplenda
la vostra luce davanti agli uomini, perché
vedano le vostre opere buone e rendano
gloria al vostro Padre che è nei cieli.
50 DOMENICA ORDINARIO
Sale che dà gusto
Voi siete il sale della terra.
Non dimentichiamolo troppo
j
alla svelta. Proprio come il
sale che rende saporiti i cibi,
così anche noi diamo gusto al-
la nostra vita quotidiana. Abbia-
mo il coraggio, allora, con le nostre
parole e i nostri gesti,di trasmettere que-
sto sapore che rende ogni cosa più intensa.
Che ne sarebbe della nostra alimentazione
senza un pizzico di sale? Ce ne vuole così
poco! Eppure è essenziale...
Avvenga la stessa cosa nella nostra esistenza:
abbiamo l'audacia di essere autentici in ogni co-
sa che facciamo per riuscire a vivere più inten-
samente.
E non abbiamo paura di allargare la cerchia di
quelli che amiamo, perché è questo l'essen-
ziale...
Guardiamoci dall'essere scipiti e mediocri. ..
Siamo il sale della terra!
Christine Reinbolt
N°59
59 0206
Una parabola di condivisione
Dalla: uSeconda lettera di Taiz~ al popolo di Dio*
Tu che leggi questa lettera,
giovane o anziano, affrettati a
fare della tua vita una para-
bola di condivisione, com-
piendo dei gesti concreti, an-
che se costosi.
Condividi quello che hai e in
questo scoprirai una nuova
libertà. L'accumulo di riserve
per te stesso o per i tuoi figli
è l'inizio di un'ingiustizia. La
condivisione suppone una
relazione tra eguali, che non
crea mai dipendenza.
*testo scritto dagli animatori del Concilio dei
giovani
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
l 7 febbraio 2002
l a Domenica di Quaresima
Anno A
59_0301
59_o303
Mt 4, 1-11
SALMO RESPONSORIALE
Crea in me,o Dio,
un cuore puro,
rinnova in me
lilla spirito saldo..
Salmo 50
l a DOMENICA DI QUARESIMA
Vattene, Satana! Sta scritto:
Adora il Signore Dio tuo e a lui solo
rendi culto.
l a DOMENICA DI QUARESIMA
N°59
La Parola e il diavolo
La tentazione più terribile è quella della parola,la parola onnipotente. Parlo,e tutto
quello che desidero compare, per rispondere ai miei bisogni.
Faccio come Dio.Conosco come Dio. Sono come Dio.
Vi sono in mezzo a noi persone che ritengono che la loro parola sia onnipotente.
Fanno sentire la loro voce e ogni loro desiderio viene soddisfatto, un po' come il
bambino che grida e vede arrivare il biberon!
È quello che accadde all'inizio della nostra storia: Se mangi questo ffiltto, sarai
come Dio,conoscerai ogni cosa.
O ancora:Se sei il Figlio di Dio,
di' che questi sassi diventino
pane.Un delirio nel quale
l'uomo, talvolta, cade. Lui,
invece, Gesù, resiste a questa
tentazione.
Robert Riber
Un Padre benevolo
Il Dio dell'universo si
prende cura della no-
stra debolezza.
Non permette che noi
restiamo nella tristez-
za, scoraggiati dalla no-
stra debolezza.
Ma non ci accorda nep-
pure una pace costan-
te,perché non soccom-
biamo alla leggerezza e
alla cattiveria.
Ecco perché Dio agisce
come un Padre benevo-
lo: talvolta egli ci col-
ma, talvolta egli ci pri-
va, e questo per guarire
la nostra anima.
Giovanni Crisostomo
59_0306
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
24 febbraio 2002
2a Domenica di Quaresima
Anno A
Mt 17, 1-9
SALMO RESPONSORIALE
Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia,
della sua grazia è piena la terra.
Salmo 32
2a DOMENICA DI QUARESIMA
Una nube luminosa li avvolse con la sua
ombra. Ed ecco una voce che diceva:
Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale
mi sono compiaciuto. Ascoltatelo.
III2a DOMENICA DI QUARESIMA
N°59
Gustare il silenzio di Dio
È in disparte dalla folla,sulla montagna che il tuo Dio ti dà appuntamento.
È là che tutto si illumina e che ti ritrovi un cuore di fanciullo.
Tutto diventa semplice, tanto che si vorrebbe fermare il tempo.
È là,sulla montagna, che la Parola può inftne nascere.
Ma a Dio non piace
che ci si fermi, egli
ti rimanda alle real-
tà di ogni giorno.
E tu non sei il solo,
fratello mio.
Pietro, Giacomo e
Giovanni hanno ri-
preso la strada mol-
to prima di te.
Ci sono tante cose
da fare quaggiù!
È lassù che ti dà ap-
puntamento e se tu
hai gustato il silen-
zio di Dio, tu puoi
ridiscendere per
condividere la vita
degli uomini.
Luc Stein
~~t/!ua;~ ~ ~./
~nff/V~~ m~~
t?~~{!/~t?tUo ~
Una parola di Dio inculturata
Il racconto matteano dellaTrasfigurazione non si collega solo alla fede pasqua-
le della comunità primitiva, ma anche alle rappresentazioni religiose diffuse
nell'ebraismo dell'epoca.
Bisogna infatti ricordare che la predi-
cazione apostolica e la parola di Gesù
facevano corpo,fm dall'inizio, con un
tessuto culturale molto particolare e
allo stesso tempo composito. Non c'è
mai stata da una parte la parola di Dio
e dall'altra le culture storiche nel-
le quali i credenti
avrebbero in se-
guito tradot-
to questa pa-
rola.
Charles Wackenheim
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
3 febbraio 2002
Beati i poveri in
spirito, perché
di essi è il re-
gno dei cieli.
Beati i miti,
perché eredite-
ranno la terra.
17 febbraio 2002
4a Domenica Ordinario
  //
1a Domenica di Quaresima
E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaran-
ta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si
accostò...
~.
_-€?~: .-;b.
IMMAGINI DOMENICALI
10 febbraio 2002 5a Domenica Ordinario
V oi siete la luce del mondo...risplenda la
vostra luce davanti agli uomini.
N°59
24 febbraio 2002 2a Domenica di Quaresima
G esù fu trasfigurato davanti a loro:
Signo~e, è bello   j /
per nOI . I
restare qui. ~G)?----- ...-----  _ -
-- ---- ----
~ U~
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie Febbraio 2002 L:AlFABETO IN IMMAGINI
N59
Legge Lenzuolo
Libertà Libro
(pergamena)
Libro (la Bibbia) Liturgie
Luca Luce
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie Febbraio 2002 TEMA: l:HANDICAP
N°59
Adulti portatori di un handicap mentale:
queste pecore dimenticate dalla nostra pastorale
L'altro giorno cantavi:
«Lasciati guardare
da Cristo.
Ma è proprio per
me che lo canti?
Tu non sai quanto vorrei
che mi guardassero!
Se sono rinchiuso in
me stesso? No. Sono
assorbito. Dalle
immagini del mio
passato che risalgo-
no alla mia memoria
dalfiume della mia
infanzia, come altret-
tantifumetti. Lascia-
temi il mio passato...
Anche se si allonta-
na... Difenderò tutto
quello che mi si vuole
Noi non abbiamo sempre
tenuto presente che i bam-
bini dei nostri manuali
sarebbero diventati degli
adulti da catechizzare e,un
giorno, degli anziani. Molti,
nel loro percorso, perdono
ogni legame con la fami-
glia, ma conservano un
passato che ha lasciato il
segno.
Dove e come invecchie-
ranno? Non dimentichia-
moci di fare quest'ultima
parte del cammino assie-
me a loro...e nella gioia.
Dove collocare la fede nel-
la loro vita? Tocca a loro
decidere. Non alla struttu-
ra. Davanti ad una famiglia
assente o in difficoltà, !'isti-
tuzione non sia un rifugio
stile internamento.
strappare.
Ma piuttosto una vera e propria comunità in cui
possano vivere la loro vita adulta e conservare
gelosamente i propri ricordi, la propria storia
sacra, relazionale e personale.
I miei due pugni sulle
tempie. E poi la mia mano
che vola sul tuo volto,
che amo.
Allora,
capite che ho paura.
Ho male.
Sto male.
Mi faccio male.
Non di solo pane vive l'uomo. Ogni essere
umano è capace di vivere una vita spirituale,
anche il portatore di handicap più grave.
Dio li ama. Doppiamente. Crede dunque in
loro.Come essi credono in Dio.Anzi,sono i suoi
preferiti. È anche questo il nostro Credo. Den-
tro di noi sorge un primo interrogativo: hanno
ricevuto o no un'educazione religiosa? Fre-
quentarli, ascoltarli, avvicinarsi alla loro storia
ci permetterà di scegliere il linguaggio ed i
gesti che parleranno loro di Dio.
Concretamente essi amano le parabole di ieri e
di oggi, i colori e i ritmi, le feste e i mille punti
di riferimento che ricordano loro che Cristo è
un incontro
offerto a tut-
ti.
Talvolta grido: «Aiuto!.
Soprattutto di notte.
Talvolta di notte...
lo che abbatto lO banditi
con una sventagliata!
Grido... per sentire
che esisto.
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie Febbraio 2002 TEMA: L:HANDICAP
Spesso mi si dice: sono liberi di venire alle riu-
nioni, ai laboratori, alle celebrazioni... Ed io in
genere rispondo: Ma sono felici di venirci?
Sono accolti, considerati, chiamati per nome,
invitati ad esprimersi?
Hanno la sensazione di essere amati, da noi e da
un Dio che non li lascia mai soli?
Sanno che Dio è lì, con il suo perdono, già prima
che scoppi la collera,anche la più sanguinosa, la
più spettacolare?
Sappiano che Dio veglia su di loro come su un
tesoro e che nessuno potrà strapparli al suo af-
fetto.Un Dio che guarisce è molto di più di una
bella immagine. Una giustizia che non punisce,
ma che restaura l'uomo nella sua bellezza, nella
sua libertà. Devono saperlo.
Se riescono a destare tenerezza in noi, che abbia-
mo il cuore duro, che cosa accadrà al cuore del
Padre che non li ha mai abbandonati?
Se conosco Gesù?
Certo. E ne so-
no orgoglioso.
Mi aiuta a
lavarmi, a
mangiare...
viene a sedersi
accanto a me.
Si legge, si
ascolta della
musica. lo co-
nosco tutti
i Gesù.Un altro ~~t,.
Gesù ~~~~~~~~~~~
N °59
Che la si finisca di dire che
sono una ragazza.
È da più di 20 anni che
sono ormai una
donna. E sono io
a scegliere quelli
che possono
dirmi «Cara.
Siamo seri:
ci osservano.
lo vivo perfarvi
piacere.
E sorrido quando
vi amo.
Andrea mi mostra con insistenza la sua carta
d'identità. Mi vuole far leggere a voce alta: 65
anni!
Andrea ha cominciato un trattamento lungo e
difficile, come si dice. Ma è il sorriso della sua
casa. E oggi Andrea rivendica il diritto alla pen-
sione (il che non cambia in nulla la sua vita
attiva) e assieme ad essa il diritto al rinfresco,
all'orologio d'oro
ecc. Come un bra-
vo lavoratore!
Guardandolo sor-
ridere con insi-
stenza, gli doman-
do (ma senza dire
una parola): Mio
caro Andrea, ma
quanti anni sono
che sei in istituto?
30? 40? 50? Oh,
no, non mi sono
messo a piange-
re. .. Ma quel gior-
no, me ne ricor-
do, c'è stato tanto
freddo.
Petit Frère
Sono corsa verso di te
e tu haifatto un passo
indietro. Tu non avevi
capito la mia gioia.
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie Febbraio 2002
1111Il NOSTRO PASSATO
N°59
Jakob Lucius (1530 circa - 1597).nBattesimo del Cristo alla presenza di Lutero e della famiglia del Principe ElettoreJohan-
nes Friedrich. Sullo sfondo si scorge Wittenberg, il luogo in cui, secondo il testo che accompagna l'immagine, Lutero ha
lavorato come successore del Battista.All'epoca il proprietario di questo esemplare,conservato a Basilea, ha preso le cose
molto sul serio:ha ritagliato,dallaTrinità,un Dio Padre che probabilmente riteneva troppo papistaa causa della sua tiara
e lo ha sostituito con un Cristo che presiede al Giudizio finale,tolto da un'altra incisione. 59_0901
Presentazione
di Gesù al Tempio
2 febbraio:
Chiamata popolarmente Can-
delora, questa festa ricorda
che,seguendo la legge ebraica,
Gesù è stato presentato alTem-
pio di Gerusalemme quaranta
giorni dopo la su nascita.
Quel giorno,quando il vecchio
Sinleone vide il bambino, fu il
primo a chiamarlo luce per il-
luminare le genti.
Ecco perché, durante la cele-
brazione, si usano le candele.
Agata
(morta nel 250)
5 febbraio:
Palermo e Catania si contendo-
no l'onore di averle dato i nata-
li.
Sarebbe stato martirizzata per
aver respinto il governatore
Quinziano.
È diventata la patrona delle nu-
trici e la si invoca in caso di
ustioni.
È divenuta celebre dopo che,
secondo gli abitanti di Catania,
essa li salvò da un'eruzione
dell'Etna.
Apollonia
(morta nel 249)
9 febbraio:
Diaconessa di Alessandria, di-
venne martire perché si rifiutò
di adorare gli dei pagani.
Le furono strappati i denti e
lei, per evitare di rinnegare la
propria fede, si gettò nel rogo.
Viene spesso invocata contro
il mal di denti.
Valentino
(morto verso il 270)
14 febbraio:
Prete romano, fu arrestato e
affidato alla guardia di un uffi-
ciale romano, la cui figlia adot-
tiva era cieca.
Egli l'avrebbe guarita, conver-
tendo il padre e tutta la sua fa-
miglia.
Venuto a sapere ciò, l'impera-
tore lo fece decapitare.
Secondo la tradizione il giorno
di San Valentino è il giorno de-
gli innamorati.
• • •
zmmagznzp er le nostre parrocchie Febbraio 2002
La Terra promessa è sempre
dall'altra parte del deserto.
Havelock Ellis
Chi crede di diventare cristiano andando in
chiesa si sbaglia. Così come si sbaglia chi
crede che andando in un garage si diventa
un'automobile. Albert Schweitzer
lo so qual è la sorgen-
te che sgorga e scorre
anche se è notte.
Comunione
ai malati
Mercoledì
delle ceneri
Riunione
per adulti
1mVARIAZIONI
Riunione
ecumenica
Impegni della
Quaresima
Pulizie
della chiesa
N °59
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie Febbraio 2002 HUMOUR E VIG!!I
36° giorno
Non ti
vergo~ni? Non sai
che oggi è il mercoledì
detle ceneri?
Certo, ma
a Messa mi hanno
detto che quando si
digiuna non biso~na
assumere un'aria
triste.
Beh,
guardando la faccia
cne ha la gente venuta
in chiesa, mi sono detto
che dovreste aver biso-
gno di ~ueste pillole
della felicifà.
Quale espressione si trova nella Bibbia?
A.Ad ogni giorno basta la sua pena.
C. I suoi giorni sono contati.
r--------------------------------------,
D .Avere una cattiva giornata. 59_ 1108
Risposta: Mt 6, 34
Ricetta: Una torta salata
Oggi ti propongo di fare una torta sa-
lata. Probabilmente tu sai già fare
dei dolci... ma io oggi voglio inse-
gnarti a fare una torta salata che
potrà servire per un aperitivo o,
assieme ad un'insalata, per una
cena. Una volta tanto sostitui-
rai la mamma e farai una cosa
gradita a tutta la tua famiglia.
Ti servono: 3 uova, 150 gr di farina,
1 sacchetto di lievito chimico, 10 cl
di olio, 12 cl di latte, 100 gr di formag -
gio (grana o parmigiano reggiano) grat-
tugiato, 100 gr di cipolla, 200 gr di pan- J ~
cetta affumicata, 1 cucchiaio di panna da ~ (Qj
cucina, un po' di burro, sale e pepe. .~ ~O
Riscalda il forno finché arriva alla temperatu- O' .I ~
ra di 180°. Prepara le cipolle e mettile su una ~ GEl
teglia, dove avrai messo del burro. Aggiungi sale
e pepe. Quando le cipolle sono diventate bionde, aggiungi la pancetta e falla friggere un po-
co. Poi togli dal fuoco ed aggiungi la panna. Sbatti le uova su una terrina, poi mescola insie-
me la farina , il lievito, l'olio, il latte e il formaggio grattugiato. Aggiungi le cipolle, la pancet-
ta e la panna. Metti su una teglia da forno e fai cuocere per 45 minuti. Poi lascia raffredda-
re. Buon appetito!
Preghiera: Come un faro
Come un faro nella tempesta
che rischiara la notte e guida le imbarcazioni,
così tu, Gesù, sei per me una luce.
Mostrami il cammino,
guidami verso gli altri,
insegnami ad essere,
ogni giorno, una luce.
Insegnami ad essere
una fiamma che riscalda,
un chiarore in mezzo al buio.
Con te, Gesù,
:g
~
I
'
non ho più paura
dell'oscurità.
Tu illumini la mia strada
e sei sempre accanto a me
per rendermi sicuro e forte. : .-?- :113Ii-- ~ ~
- ~ ~
Rivista mensile per i ragazzi
N°23 Febbraio 2002
Testi, Christine Reinbolt
59_ /202
Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, si mise a par-
lare ai suoi discepoli: Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sa-
pore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere
gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete lo luce del mondo; non può resta-
re nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per
metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che
sono nella casa. Così risplenda lo vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le
vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. (Mt 5. 13-16)
~
Ciao, cari amici! Sono io, Luca!
;;;:, Oggi Gesù ci parla di sale e di luce...
Si tratta di immagini semplici, facili da
capire, prese dalla vita di tutti i giorni.
Insieme cercheremo di comprendere
quello che vuole dirci Gesù quando
parla di sale e di luce...
'''
Sale: AI tempo di Gesù e per molto tempo
ancora si aveva l'abitudine di mettere i cibi
sotto sale per conservarli il più a lungo possi-
bile. Del resto non c'erano né frigo, né conge-
latori e neppure scatole di conserva .. .C'era
solo il sale, questa sostanza insignificante
che, tuttavia, acquista un'importanza notevo-
le. Senza sale non si possono conservare gli
alimenti ... E se noi fossimo proprio come il sa-
le e offrissimo sapore a tutti quelli che, ogni
giorno, sono attorno a noi? E se, come il sale
negli alimenti, noi rafforzassimo il gusto di
vivere e di amare?
Luce: Che cosa ne sarebbe di noi senza la
luce? Andremmo fuori strada, e i nostri occhi
cercherebbero invano.. .Senza luce noi siamo
perduti. Pensa al faro, questa torre che si le-
va sulla costa per rischiarare e guidare le im-
barcazioni nella notte. Pensa alla fiamma di
una candela che illumina, al sole che incanta
il paesaggio, ai riverberi che rischiarano le
Trovare la strada
strade delle nostre città ... E se anche ognuno
di noi fosse una luce che illumina la nostra
vita e quella degli altri?
Moggio: È il nome di un'antica misura di
grandezza (corrispondente a circa 10 litri).
Mettere sotto il moggio o conservare qualco-
sa sotto il moggio è un'espressione che signi-
fica tener segreto. Gesù vuoi dire che, se si
accende una luce, non è certamente per te-
nerla nascosta: non avrebbe alcun senso. Se
la luce brilla, è perché tutti ne possano appro-
fittare, perché tutti ne siano rischiarati.
Rendere gloria al Padre che è nei cieli:
Vuoi dire lodare Dio, ringraziarlo, cantarlo,
pregarlo. Se siamo felici, se viviamo in modo
limpido, se siamo una luce per gli altri, se tra-
smettiamo il gusto di vivere come il sale dà
sapore agli alimenti, allora sì, tutti quelli che
ci stanno attorno saranno felici e vorranno
ringraziare Dio per quello che siamo.
Trova la strada che porta verso il sale e la luce...Attenzione agli
ostacoli, però! Ci sono tante persone che attendono con impazienza  I ./
-(0-
che tu venga a portare la luce che rischiara e il sale che dà
sapore alla vita. Allora, in cammino!
./ '
'~
o-
'r,
Bricolage: Un'idea luminosa
Oggi Gesù ci invita ad essere luce per gli altri. Per questo ti propongo un lavo-
retto semplice che ti permetterà di mostrare che sei un amico della luce.
{j
Prendi del cartoncino giallo, arancione e rosso e di-
segna delle fiamme che poi ritaglierai con molta at-
tenzione (guarda il modello).
Parla di questo lavoretto ai tuoi compagni che, come
te, sono amici della luce. Proponi ad ognuno di loro
di scrivere su una f iamma il suo nome.
Usando del cartone molto spesso e resistente co-
struisci una ca ndela ci lindrica che potrai decorare a
tuo gusto.
Poi ritaglia nel cartone un disco che servirà da base
alla candela che vi incollerai sopra.
Prendi a questo punto tutte le fiamme, la
tua e quelle dei tuoi amici, e incollale sulla
base, attorno alla candela.
Ogni volta che guarderai la candela, ti po-
trai ricordare come tu e i tuoi amici siete
degli amici della luce e dovete rischiarare
quelli che sono attorno a voi'
59 _, l05
~
~
Davide
La vita di Davide: Davide nasce
in un paese delle montagne di
Giuda, a Betlemme, verso l'anno
1000 a.C.. Ultimo di sette fratelli,
pascola a il gregge di suo padre.La
sua vita assomiglia più a quella di
un avventuriero che a quella del
buon re Davidedella nostre Storie
sacre. Divenuto scudiero del re
Saul, Davide suona la cetra per dis-
sipare la melanconia del re. Esce vit-
torioso da un combattimento singo-
lare contro il gigante filisteo Golia,
si conquista il favore del popolo, l'amicizia del figlio di Saul, Gionata, e l'amore di
sua figlia, Mikal.
~tto questo non fa che aumentare la gelosia
.l del vecchio re, che cerca di sbarazzarsi di
Davide.A questo scopo dà l'ordine di imprigio-
narlo, ma Davide si dà alla macchia e diventa il
capo di una banda che scorrazza per il deserto
di Giuda, dove protegge la popolazione. Dopo
la morte di Salù, nella battaglia dei monti di
Gelboé, Davide assume senza troppe difficoltà
il titolo di re a Ebron, una città del sud. Poi, dopo
una lunga guerra civile e l'eliminazione dei suc-
cessori di Saul, le tribù del nord decidono di
riconoscerlo come re di tutto Israele.
Egli comincia allora a trasformare le tribù
israelite divise in un'unica nazione ben or-
ganizzata. Una sua decisione geniale è la scelta,
come capitale, di lilla città non israelita, in mo-
59_0005 59_0006
SII'''. Febbraio 2002 PER MEDITARE
do che nessuna tribù
la possa rivendicare.
Questa città è Gerusa-
lemme. Davide ne fa
la sua residenza, ma
anche il centro reli-
gioso del regno.Vi fa
condurre solenne-
mente l'arca dell'Alle-
anza, segno di lmione
tra le tribù e garanzia
della presenza di Yah-
N°59
59_0007
vé.In tal modo lega la religione tradizionale alla nuova capitale del re. li grande
regno di Davide, però - reso possibile dalla debolezza degli imperi vicini - non
durerà molto a lungo.Alla morte del suo successore, Salomone, le diseguaglian-
ze sociali si moltiplicano e il regno si divide.
I
l ricordo di Davide: la Bibbia conserva lill
ricordo realista, credente e nostalgico di
Davide. Realista, perché non nasconde né gli
intrighi, né il sangue versato, né le debolezze
del re (2 Samuele Il).
Credente, perché essa riconosce in Davide
l'erede delle promesse fatte ad Abramo (2
Sam 7) e gli attribuisce lilla gran parte dei
Salmi.
Nostalgico, perché nei tempi di prova evoca
l'immagine di un nuovo Davide che, per i
cristiani, si chiamerà Gesù: Oggi, nella città
di Davide, vi è nato un Salvatore (Lc 2, 11).
Albert Rari
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
Beati i poveri in spirito.
il Signore ridona la vista ai ciechi...
---..
Febbraio 2002 SALMO
N°59
4a Domenica Ordinario - Salmo 145
Il Signore rende giustizia agli oppressi, Il Signore libera i prigionieri...
da il pane agli affamati.. .
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti...
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il Signore protegge lo straniero,
egli sostiene l'orfano e la vedova...
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Numero 60
• Marzo 2002
• Anno A
12/2001
• •
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per le nostre parrocchie----------------~
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Questa immagine è
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(formato piegato: ASI per il vostro
bollettino parrocchiale.
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• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie Anno A 3 marzo 2002 3a DOMENICA DI QUARESIMA
3 marzo 2002
3a Domenica di Quaresima
Anno A
Gv 4,5-42
SALMO RESPONSORIALE
Venite,applaudiamo al Signore,
acclatniamo alla roccia della nostra
salvezza.Accostiamoci a lui per
rendergli grazie,a lui acclatniamo
con canti di gioia.
Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo
sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò,
non avrà mai più sete.
N °60
L~ultima parola
Qual è la vera sorgente della pace e della gioia? Che cosa conferisce alla
nostra vita un senso e un avvenire? Ecco gli interrogativi ai quali risponde
l'apostolo Paolo nel brano della lettera ai Romani di questa domenica.
Quello che egli afferma, però,va contro molte idee diffuse.L'importante non
è ciò noi siamo o quello che facciamo o produciamo,ma quello
che ci offre Dio: la sua grazia che è, per definizione, una gratuità
immeritata.
La prova che Dio ci ama sta nel fatto che il Cristo è mor-
to per noi, dichiara l'apostolo. Dio non è affatto come lo
crediamo noi:non è né giudice, né gendarme, né inquisitore.
Egli è nostro Padre. E la grazia è sempre la sua ultima parola.
Jean-Paul Uhlhorn
60 0104
~WlWnwd~CbadU;~/za~d'v
~d; vtvew. ~WlWIU~ ~7WWlWd;1/wm;
~d;~dIo~~~~~A~..~ /_
CI/#ktf~~ vikv.·iC lOWJuv.
Il manicheismo
e il rifiuto di chi non ci crede.
Il manicheismo è veramente una tentazione universale. Lo si voglia o no,
ognuno figura come un non credente quando non condivide le opinioni
di una persona. A tutte le latitudini i gruppi socialmente ed ideologica-
mente dominanti tendono a mettere ai margini e a squalificare i gruppi
minoritari. E il processo di rifiuto continua finché la minoranza subisce o
accetta la sua con-
dizione di inferio-
rità. La crisi scop-
pia quando
la situazio-
ne si capovol-
ge.
Charles
Wackenheim
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
10 marzo 2002
4a Domenica di Quaresima
Anno A
Gv 9, 1-41
SALMO RESPONSORIALE
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi il Signore
mi fa riposare.
Samo 22
4a DOMENICA DI QUARESIMA
rrItI]
Se sia un peccatore, non lo so;
una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo.
La chiaroveggenza
di un cuore puro
4a DOMENICA DI QUARESIMA
N °60
Non mancanO persone che sannO cogliere nel mondo l'impronta del suo
Creatore. Si tratta di una traccia tenue, talvolta nascosta, in altri momenti evi-
dente, ma sempre indelebile. Bisogna essere chiaroveggenti per discernerla.
Spesso i piccoli o quelli che lo SOnO di-
ventati hanno questa capacità, perché
i loro cuori non sono ottenebrati.
Per vedere bene, infatti, ci vuole un
cuore puro. E solo una conversione
può renderlo chiaroveggente.
Ben
60_0206
Il nostro modo di comprendere
i non credenti
Giovanni descrive minuziosamente le
reazioni di coloro che si trovano nella
cerchia del cieco nato, dopo la sua
guarigione. Ma faremmo male a basar-
ci sulle annotazioni che ci vengono
fornite per giudicare o condannare
quelli che, attorno a noi, reagiscono
negativamente all'annuncio del Van-
gelo.
Troppo facilmente noi fmiamo col
pensare che queste persone manchi-
no di qualcosa, mentre esse non si
riconoscono affatto nella condizione
in cui noi li dipingiamo. Questi non
credenti non sono affatto contrari alla
fede religiosa, ma semplicemente al di
fuori di essa. Charles Wackenheim
• • •
t,mmagt,nt,per le nostre parrocchie
17 marzo 2002
5a Domenica di Quaresima
Anno A
Gv 11,1 -45
SALMO RESPONSORIALE
lo spero nel Signore,
l'anima mia spera nella sua parola.
L'anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l'aurora.
Salmo 129
5a DOMENICA DI QUARESIMA
lo sono la risurrezione e la vita; chiunque
vive e crede in me, non morrà in eterno.
50 DOMENICA DI QUARESIMA
N°60
Davanti alla morte
La morte di una persona cara sconvolge la vita e sconvolge anche la fede.Anche
quella di credenti convinte come Marta e Maria di Betania,che sono legate da ami-
cizia a Gesù. il loro percorso - dai rimproveri fmo alla fede nuda - è, probabil-
mente, anche il nostro.
CosÌ fIDiamo col capire che:
- gli avvenimenti non ci fanno cogliere immediatamente il loro significato;
- nonostante le apparenze Dio resta accanto a coloro che soffrono, e partecipa,
piangendo, alloro sconforto;
- come noi anche Gesù, nonostante la sua paura della sofferenza e della morte, ha
vissuto questa esperienza drammatica. E non gli è restato altro che la sua fede nel
~
Padre: No, il padre non può abbandonare il suo Figlio nelle mani della
morte! E Cristo è risorto! Ora, nell'ora della nostra morte o di quella dei nostri
cari, resta anche a noi solo...questa fede. J-M. Bedez
I
L'injluenza deUe religioni antiche
e foriginalità deUa risurrezione
di Gesù.
Lungi dal disprezzare il
mondo di quaggiù con
il pretesto della soprav-
vivenza o dell'immorta-
lità dell'anima, l'uomo
biblico vede nella dura
necessità della morte il
segno e il prezzo della
sua vocazione storica.
E la risurrezione?
Se ne trova come un ac-
cenno in molte religio-
ni antiche: neiVeda,per esempio, o tra i Persiani.Detto in altro modo,nessuna delle
rappresentazioni della nostra fede escatologica è esclusivamente cristiana.Ciò che
è originale è la risurrezione di Gesù e la luce che essa proietta sul destino lùtimO
di ogni uomo.
Charles Wackenheim
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
24 marzo 2002
Domenica delle Palme
Anno A
Mt 26, 14-27, 66
SALMO RESPONSORIALE
Mi scherniscono quelli che mi
vedono,storcono le labbra,
scuotono il capo:
Si è affidato al Signore, lui lo
scampi;lo liberi, se è suo amico.
Salmo 21
DOMENICA DELLE PALME
La folla che andava innanzi e quella che
veniva dietro, gridava: Osanna al figlio di
Davide! Benedetto colui che viene nel nome
del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!.
laDOMENICA DELLE PALME
Acclamazioni e rifiuti
sulla stessa aria di festa!
N °60
L'ingresso solenne di Gesù in Gerusalemme ci ricorda la sua grande popolarità.
Che cosa possiamo leggere sul volto della gente? Attese, bisogni umani e poli-
tici...Domande di guarigione e di conforto...Occhi illuminati dal potere di un
uomo...Sorrisi ritrovati a causa dei suo amore.
Ma attraversando questa folla in festa, ascoltando le sue parole e i suoi deside-
ri, noi ci spieghiamo subito l'indomani che ci smonta in modo terribile. Verso
la fme di questa settimana questo stesso Gesù verrà crocifisso? Ma dove saran-
no allora tutte queste persone entusiaste di Gerusalemme? Che cosa hanno fat-
to dei loro rami, agitati in segno di festa? Stanno già intrecciando una corona di
spine? Dobbiamo trovare un altro seguito a questo processo:Lo possiamo fare
raggiungendo il Risorto nei cuore dei Padre! Alain Donius
Il servo sofferente
La prima generazione cristiana rico-
nobbe in Gesù i tratti del servo sof-
ferente di Isaia.
Il suo messaggio offre agli uomini
una speranza capace di guarirli
anche dalla miseria più profonda.
Il contrario della salvezza è il pec-
cato.
Ed è per aver protestato contro il
peccato - che è mancanza o rifiu-
to di amore - che Gesù, da vero
servo sofferente di Dio, subisce il
martirio.
Charles Wackenheim
183_0402
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
28 e 29 marzo 2002
Giovedì e Venerdì Santo
Anno A
Gv 13,1-15 e 18, l -19,42
SALMO RESPONSORIALE
Che cosa renderò al Signore
per quanto mi ha dato?
A te offrirò sacrifici di lode
e invocherò
il nome del Signore.
Salmo 115
VENERDì SANTO
Crocifissero Gesù e con lui altri due, uno da
una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo.
Pilato fece porre sulla croce di Gesù un'iscri-
zione: Gesù, il Nazareno, il re dei Giudei.
GIOVEDì E VENERDì SANTO
N°60
Egli li amò sino allafine...
li nostro Dio è un Dio che si dona! Non è un principio astratto, o uno spirito
lontano e insensibile,non è un mago capriccioso o un gendarme terribile.. .ma
un Dio che è persona ed è vicino, pieno di amore e di misericordia. La lavan-
da dei piedi, seguita dalla condivisione del pane e del vino sono i segni vivi di
questo Dio.Tutto è cominciato con l'Incarnazione quando, in una povera stal-
la, Dio è diventato uno di noi. Durante tutta la sua esistenza terrena Gesù ha
continuato a donare,
senza trattenere nul-
la per sé. Ecco per-
ché ha accettato, co-
me ultima testimo-
nianza di libertà e di
amore, di offrire la
sua vita, di donare il
suo Corpo e il suo
Sangue.''Avendo ama-
to i suoi che erano
nel mondo, li amò
sino alla fme....
La mangiatoia,la cro-
ce,il pane e il vino.
Nella povertà dei se-
gni si manifesta l'on-
nipotenza dell'Amo-
re!
mons. Christian Kratz
Il decreto del re
Dimmi, se un re pubblicasse questo de-
creto: Chiunque fa questa o quella co-
sa, verrà ammesso alla mia tavola, voi
non fareste di tutto per meritare un
simile onore? Ma qui Dio ci invita alla
tavola del più grande e del più ammira-
bile dei re e noi, invece di accorrervi,
continuiamo ad esitare.
Giovanni Crisostomo
• • •
tmmagtntper le n ostre parrocchie
31 marzo 2002
Domenica di Pasqua
Anno A
Gv 20, 1-9
SALMO RESPONSORIALE
La destra del Signore si è alzata,
la destra del Signore ha fatto
meraviglie.
Non morirò, resterò in vita
e annunzierò le opere del Signore.
Salmo 117
DOMENICA DI PASQUA
Il discepolo che Gesù amava entrò
nel sepolcro, e vide e credette.
DOMENICA DI PASQUA
N°60
L'appuntamento della domenica
Che cosa c'era da vedere nel sepolcro? Niente: il vuoto. Notiamo,tuttavia,alcu-
ni segni rivelatori: la pietra pesante che ostruiva l'ingresso è rotolata via,il suda-
rio è rimasto là, piegato, assieme alle bende. Sia il sepolcro che il sudario e le
bende non servono più a nulla, se nona testimoniare la loro inutilità, perché
erano destinati ad un morto, che non è più morto.Inoltre,la presenza del suda-
rio piegato esclude il sospetto di un prelevamento, che era venuto in mente
anche a Maria Maddalena, perché mostra come non vi siano stati né violenza,
né disordine.In caso contrario chi avesse commesso l'operazione avrebbe por-
tato con sé anche il sudario assieme al corpo.
I due discepoli riparto-
no, dunque. Fortunata-
mente - poiché è do-
menica,il primo giorno
della settimana - il Ri-
sorto li attende in un
altro luogo, assieme al
gruppo dei discepoli,
per alitare su tutti loro
il suo Spirito di luce e
di vita. È grazie allo Spi-
rito, d'ora in poi, che i
discepoli comprendo-
no le Scritture e parte-
cipano a loro volta alla
risurrezione.
Marcel Metzger
Ascoltare la parola di Dio
il discepolo entrò nel sepolcro,vide
e credette.
Anche noi vorremmo tanto vedere
per credere.
Quante volte ci capita di sfidare Dio:
Dammi questo o quest'altro e crederò in te!.
Ma dimentichiamo l'essenziale: Gesù è risorto,
ha vinto la morte e nello stesso tempo anche
la nostra paura più profonda e i nostri peccati
più inconfessabili.
Che cosa abbiamo ancora bisogno di vedere, allo-
ra? Ormai non siamo più dei discepoli del Gesù
terreno, ma dei discepoli del Cristo risorto,
mandati a proclamare la Buona Novella e a
nutrirci della parola di Dio!
Thierry Larcher
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
3 marzo 2002 3a Domenica di Quaresima
Gesù disse alla samari-
tana: Chiunque beve di
quest'acqua avrà di
nuovo sete, ma chi beve
dell'acqua che io gli
darò, non avrà mai più
sete, anzi l'acqua che
io gli darò diven-
terà in lui una
sorgente di ac-
qua che zam-
pilla per la
vita eterna.
17 marzo 2002 5a Domenica di Quaresima
Gesù gridò a gran voce:
Lazzaro, vieni fuori!.
Il morto uscì con i piedi
e le mani avvolti in ben-
de,e il volto coperto da
un sudario.
28 e 29 marzo 2002
E dopo aver ricevu-
to l'aceto, Gesù
disse:Tutto è com-
piuto!.E, chinato il
capo, spirò. Uno dei
soldati gli colpì il
costato con la lancia
e subito ne uscì
sangue ed acqua.
Giovedì e Venerdì Santo
IIJIMMAGINI DOMENICALI I
1Omarzo 2002 4a Domenica di Quaresima
Egli testimoniò: Quell'uomo che si chiama
Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli
occhi e mi ha
detto:Va' a Si-
loe e lavati!
lo sono anda-
to e ho ac-
quistato la
vista.
24 marzo 2002 Domenica delle Palme
N °GO
G esù prese il pane, lo spezzò e lo diede ai disce-
poli, dicendo: Prendete e mangiate, questo è il
mio corpo.Poi prese il calice e, dopo aver reso
grazie,lo diede loro, dicendo:
Bevetene tutti, perché
questo è il mio sangue
dell'alleanza, versato per
tutti in re-
missione
dei pec-
cati.
31 marzo 2002 Domenica di Pasqua
Maria Maddalena vide che la pietra era stata
ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da
Simon Pietro e da Giovanni, e disse loro: Hanno
portato via il Signore dal sepol-
cro e non sappiamo
dove l'hanno
posto!.
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchze
Mani
Marzo 2002
Magi
Male
Maligno
Manna
l:ALFABETO IN IMMAGINI
N60
• • •
1mzmmagzntper le nostre parrocchie Marzo 2002 Il NOSTRO PASSATO
Immagini che vengono dalla Riforma
Il riformatore svizzero Zwingli diede alla munici-
palità di Zurigo alcune direttive per utilizzare le
immagini pie, senza farne degli oggetti di culto.
Questa incisione, eseguita secondo le sue indica-
zioni, illustra il testo di Mt Il, 28:Venite a me, voi
tutti che siete affaticati e oppressi. .. .
Giovanni di Dio
(1495-1550)
Festeggiato 1'8 marzo:
Nato in Portogallo, conduce
una vita molto avventurosa: è
pastore, poi soldato e quindi
mercante.A 42 anni si converte
dopo aver ascoltato una predi-
ca di Giovanni d'Avila. Lo si
crede allora matto e viene inter-
nato. Uscito dal manicomio, si
mette al servizio dei malati e
fonda un ospedale a Granada.
Alcuni discepoli si uniscono a
lui e fondano l'ordine dei
Fratelli ospedalieri, detto di
san Giovanni di Dio. È il patro-
no dei malati e degli ospedali,e
anche degli infermieri. 60_0904
Francesca Romana
(1384-1440)
Festa locale il 9 marzo:
Nata a Roma,viene data in spo-
sa quando è ancora molto gio-
vane. Ha molti figli, ma la mag-
gior parte di essi muore in te-
nera età.
Durante la peste del 1414 si
dedica, assieme ad alcune da-
me romane, all'assistenza dei
malati. È così che trova inizio
una comunità di oblate bene-
dettine, senza l'obbligo della
clausura.
La dalmatica
Veste liturgica presa dai
Romani, che l'avevano a
loro volta presa dai Dal-
mati. Si tratta di una tuni-
ca con due spacchi latera-
li,che viene indossata dal
diacono durante l'ufficio
solenne. Durante il Me-
dioevo fu anche la tenuta
di gala dei re di Francia.In
questa illustrazione, tratta
da un manoscritto della
fine dell'XI secolo, il dia-
N°60
cono sta dietro il prete e tiene in mano la patena. La sua mano è
coperta da un velo. È seguito da lill chierico che reca il flabellun1.
Utilizzato in origine come scacciamosche, questo ventaglio liturgi-
co era portato sopra la testa dei dignitari ecclesiastici.
L'Annunciazione
Scultura di un capitello
di Notre-Dame-du-Port
a Clermont (Francia)
Patrizio
(390 circa - 461?)
Festeggiato il 17 marzo:
Nato, con molta probabilità, in
Gran Bretagna, viene fatto pri-
gioniero dai pirati a 16 anni e
condotto in Irlanda: Lì è co-
stretto a fare il pastore. Ma do-
po sei anni riesce a fuggire e
ritorna in Inghilterra, dove rice-
ve una formazione monastica.
Verso il 432 diventa vescovo e
parte, assieme ai suoi compa-
gni, per evangelizzare l'Irianda.
Fonda diversi monasteri, che
diventano centri attivi di cristia-
nesimo.È il patrono degli Irlan-
desi.
60_0906
Giuseppe CI secolo)
Festeggiato il 19 marzo:
Faceva l'artigiano a Nazaret ed
apparteneva alla discendenza del
re Davide. Era fidanzato con Ma-
ria quando essa concepì Gesù.Se-
condo le indicazioni ricevute
dall'angelo prese con sé Maria e
fece da padre a Gesù. Obbligato a
fuggire in Egitto per trarre in sal-
vo Gesù, ritornò dopo qualche
tempo in Palestina e si stabili a
Nazaret.Assiste naturalmente,alla
presentazione di Gesù al tempio
e anche quando, a dodici anni,
Gesù si ferma nel tempio con i
maestri della legge. Giuseppe è il
patrono degli artigiani e degli
operai.
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
Se è Dio
che fa il mio
vicino. perché
questo qui conti-
nua a guardare
attraverso lo
spioncino?
Questa sorgente eterna è nascosta.
Ma io so dove si trova.
Anche quando è notte.
1mMarzo 2002 VARIAZIONI
Noi facciamo
degli altri
degli amici
o dei nemici,
ma è Dio che fa
il nostro vicino.
G.·K. Chesterton
Se vuoi capire la parola 'lelicità devi
intenderla come ricompensa e non
come scopo.
N°60
Antoine de
Saint-Exupéry
60_1006
POSSO ancora sognare?
Sogno un mondo senz'odio,un mondo che s'ama.
Sogno un mondo senza disgrazie, un mondo di dolcezza.
Sogno un mondo d'amore,e lo sogno da sempre.
Sogno un mondo di condivisione,e lo sogno di età in età.
Sogno un mondo in pace,e lo sogno per sempre.
Sogno che quel che sogno non sia più un sogno.
Sogno! Sogno! Sogno! O
Posso veramente conti-
nuare a sognare un
mondo così?
un catechista
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
Quale espressione si trova nella Bibbia?
Ma questa tor-
ta è eccellente.
Non ho mai man-
giato 4n dolce
cosi buonol
A.Andare in brodo di giuggiole.
Hai dimenti-
cato di nuovo
'a pento'a su,
fuocol
D. Essere una vacca da latte.
Risposta: Lam 4, 7
Marzo 2002
DIHUMOUR E VIGNETTE
N °60
Papà, come si sta
quando si è con Dio?
Mi domando cosa
ti insegnano durante
l'ora di catechismo!
Sofos e Malù
-Malù (volpe del deserto):
Buongiorno, chi sei?
-Sofos (l'eremita):
Mi chiamo Sofos e sono un
eremita.Abito qui, nel deser-
tO.E tu?
-Malù:
Mi chiamo Malù e
sono una volpe del
deserto. Tu perché
resti sempre solo?
Perché non c'è mai
nessuno con te?
- Sofos:
Ma io non sto fug-
gendo da nessuno.
Mi sono completa-
mente ritirato nel
deserto per sentirmi
più vicino a Dio.
:===================::::60_1109-Malù:
o
o
lo non conosco nes-
sun Dio...Vuoi
diventare mio
amico e parlarmi
del tuo Dio?
-Sofos:
Certo! Vedrai: Dio
ama pure gli ani-
mali... anche quelli
che si nascondono
nel deserto.
'-__________________-160_1flO
::::
~
Q51
Bricolage
Oggi ti propongo di decorare delle uova, che sono anch'esse simbolo di vita.
Ti serve: alcune uova, un paio di forbici, degli stuzzicadenti, dei colori, un
pennello, del filo e... un po' di fantasia!
Si comincia svuotando le uova. Con la punta delle forbici fai un buchetto sulla
punta delle uova e poi allargalo finché avrà un diametro di 2 o 3 mm. Introduci
uno stuzzicadenti e mescola il contenuto di ogni uovo. Così sarà più facile
farlo uscire. Ora soffia forte ad una estremità e quindi pulisci bene il gu- oscio con dell'acqua calda.
Prendi una scatola di acquerelli o di colori a tempera o, ancor meglio,
dei colori acrilici in vasetti. Colloca l'uovo sulla tavola e, accanto, un
libro della stessa altezza per poter posarvi la mano. Con un pennello
comincia la decorazione. Traccia, per esempio, un
corona di piccoli punti. Osserva comunque da vicino i '
cerchio di colore nel mezzo dell'uovo. Poi dipingi una /
modelli che ti proponiamo. Ma prova ad inventarne ;;
anche di nuovi. ~I
Ti vorrà un po' di pazienza sia per la decorazione che 'O
per il tempo necessario a farla asciugare. Ora puoi spezzare in due gli
stuzzicadenti ed attaccarvi, al centro, del filo. Introduci delicata-
Divertiti e, soprattutto, non
che Dio ti propone.
mente lo stuzzicadenti dentro l'uo-
vo. Una volta entrato, esso si
porrà di traverso e tu potrai
quindi attaccare il tuo
uovo decorato al ramo
di un albero, ad un
lampadario di casa
tua e a tutto quello
che vorrai decorare.
dimenticarti dell'acqua viva
Preghiera: Cacqua che dà la vita
Signore Gesù, fammi bere al pozzo del tuo Vangelo e fa' che condi-
vida con altri questa sete che mi porta a conoscerti e a cercarti.
Signore Gesù, dammi il coraggio di attingere la tua acqua viva,
come la Samaritana, e la forza di comunicare la mia sete di fede
a quelli che incontro.
Signore Gesù, non lasciarmi mancare la tua acqua viva
perché possa sentire in me la tua vita e diffondere la
Buona Novella al mondo intero, come gli apostoli.
Risposta del gioco: Ombra n. 3
..........
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Rivista mensile per i ragazzi
W24 Marzo 2002
/202
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Gesù arrivò ad una città della Samaria chiamata Sicàr. Stanco del viaggio, si
mise a sedere presso un pozzo. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attinge-
re acqua. Le disse Gesù: Dammi da bere. Ma lo Samaritana gli disse: Come
mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?.
Gesù le rispose: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da
bere!, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva... Chiunque
beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non
avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che
zampilla per lo vita eterna. La donna intanto lasciò lo brocca, andò in città e raccontò alla gen-
te quello che le era accaduto. Molti Samaritani di quella città credettero in Gesù... (Gv 4. 5...39)
8
~I~!!!!~!!!!!!~
l!acqua: In tutto il mondo l'acqua è simbolo di
vita. Senza di essa piante, animali e uomini non
possono soprawivere. Saint-Exupéry diceva:
Quello che rende bello il deserto è che da
qualche parte si nasconde un pozzo. L:acqua,
però, è anche simbolo di morte. Basta pensare
ad un'inondazione, a quello che awenne con il
Diluvio. L:acqua, poi, è indispensabile per lavarsi
e togliersi la sporcizia. Ecco perché al tempo di
Gesù essa era molto utilizzata nei riti di purifica-
zione e battesimali. Del resto l'acqua del Bat-
tesimo riprende i due significati: vita e morte. In
quest'acqua muore l'uomo peccatore e da essa
rinasce l'uomo nuovo, liberato da ogni peccato.
Il pozzo e l'acqua viva: L:acqua dei nostri poz-
zi è generalmente chiara, pura e fresca. Ma al
tempo di Gesù non era la stessa cosa. Nei pozzi
si trovava in genere un'acqua morta, stagnan-
te, che rimaneva a lungo nella terra prima di
nutrire il corpo. L:acqua che ci propone Gesù, in-
vece, è un'acqua viva, cioè un'acqua che zampil-
la, che sgorga fresca e limpida e disseta la no-
Gioco
Ecco 4 disegni
del pozzo, della
Samaritana e di
Gesù. Solo in uno,
però, l'ombra è stata
raffigurata in modo
giusto. Aiutami a
trovarlo!
Ricordati l'ora in cui
avvenne l'incontro!
Ciao, cari amici! Oggi Gesù ci parla di acqua,
ma ho l'impressione che non si tratti
dell'acqua che beviamo ogni giorno. Venite
allora con me a scoprire questa acqua viva
e la regione della Samaria.
stra anima. Quest'acqua è il simbolo della vita
eterna che ci dona Gesù. Con essa noi diventia-
mo dei viventi per l'eternità e non abbiamo più
bisogno dell'acqua morta del pozzo.
La Samaria: Per andare dalla Galilea a Gerusa-
lemme, Gesù e i suoi apostoli passano per la
Samaria. Èil percorso più breve: solo pochi gior-
ni di cammino. Ma non è il più facile perché per
gli ebrei la Samaria è una regione ostile ed essi
non parlano volentieri con i suoi abitanti perché
li considerano stranieri e distanti dalla loro reli-
gione. Il gesto di Gesù che parla con questa Sa-
maritana rimarrà impresso nella memoria.
l!importanza dell'incontro: Con il suo esem-
pio, Gesù cerca di riunire i nemici di ieri, gli ebrei
e i samaritani. In Gesù i samaritani scoprono un
uomo che ha sete di vita, un profeta, quel Mes-
sia che anch'essi attendevano, il Salvatore di
tutti gli uomini. Tutti coloro che ascoltano que-
sta storia possono scoprire, come la Samaritana,
che Gesù ci offre l'acqua viva della vita eterna.
I!acqua nel paese di Gesù
Collega tra loro i diversi punti e scoprirai tutti i corsi d'acqua più importanti del
paese di Gesù. Cerca poi di situare il Mar Morto, il lago di Tiberiade, il Giordano e
la Samaria. Troverai un aiuto nei numeri precedenti di Luca e Chiara.
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Leggi 
c o lo r a
Un percorso doloroso, drammatico.
Una strada in salita verso il Calvario,
dove verrà piantata la croce
e sarà messo a morte. Un itinerario
di sofferenza, ma anche d'amore.
Gesù sente su di sé l'odio, la catti-
veria di molti. Ma il suo amore è
sempre più forte del male.
La via della croce
Rif.: 402415
- - - -
Questo splendido
racconto, tratto
dal vangelo di Luca,
narra la vita dei disce-
poli dopo la morte e
risurrezione di Gesù.
In particolare presenta
l'incontro del Cristo
con due discepoli, sulla
strada che conduce
ad Emmaus. l.:=d~~g;;;;;;~
Formato: 14,8 x 21 cm • 20 pagine, di cui 16 da colorare • l libretto: 1,95 €
Ordine direttolei.: 800-781378 (numero verde) • Fax: 800-791375 (numero verde)
e-mail: editions.obelia@online.fr
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
7 aprile 2002
2a Domenica di Pasqua
Anno A
Gv 20,19-31
SALMO RESPONSORIALE
6LOJ05
Questo è il giorno fatto
dal Signore:rallegriamoci
ed esultiamo in esso.
Salmo 11 7
2a DOMENICA DI PASQUA
Perché mi hai veduto, hai creduto: beati
quelli che pur non avendo visto crederanno!
Tommaso,
• •
amIco mIo...
Quando il dubbio abita i miei pensieri,
quando la mia fede vacilla,
quando sono raggiunto e sconvolto
dalla paura, allora mi sento tanto
vicino a Tommaso e anch'io grido:
Mio Signore e mio Dio!.
Quando tutto sembra perduto
perché le tenebre
sbarrano i miei orizzonti,
quando la mia speranza viene meno
e crescono, invece, i timori,
allora mi sento tanto vicino
a Tommaso e anch'io grido:
Mio Signore e mio Dio!.
Quando manco di fiducia,
quando la gioia ha abbandonato
il mio volto, quando nel mio cuore
affiora l'angoscia ed io cerco
disperatamente il senso della mia vita,
allora mi sento tanto vicino a
Tommaso e anch'io grido:
Mio Signore e mio Dio!.
Christine Reinbolt
20 DOMENICA DI PASQUA
N°61
Ama e vivrai!
La garanzia della nostra nuova
nascita è innanzitutto la fede
nella parola di Gesù:
In verità, in verità vi dico: se
uno osserva la mia parola,non
vedrà mai la morte (Gv 8, 51).
Ma la vera vittoria sulla morte
è solo l'amore:
Noi sappiamo che siamo pas-
sati dalla morte alla vita, per-
ché amiamo i fratelli. Chi non
ama rimane nella morte(1Gv
3,14).
Charles Wackenheim
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
14 aprile 2002
3a Domenica di Pasqua
Anno A
Le 24, 13-35
SALMO RESPONSORIALE
Proteggimi, o Dio,
in te mi rifugio.
Ho detto a Dio:
Sei tu il mio Signore.
Salmo 15
Stolti e tardi di cuore nel credere
alla parola dei profeti!
30 DOMENICA DI PASQUA
N °61
Camminava accanto a loro
ed essi non se ne erano accorti...
Spesso il Signore è vicinissimo a noi, come la nostra ombra. Non lo si vede e
non lo si intende, ma c'è una presenza che l'occhio umano non riesce a di-
stinguere e delle parole che l'orecchio più fme non è in grado di intendere.
Il Signore è vicino quando disperiamo di noi stessi, nel profondo dell'ango-
scia, e allora ci rivela ciò che di più prezioso c'è dentro di noi: la speranza.Il
Signore è vicino quando la collera irrigidisce tutto il nostro essere, tanto da
chiuderci ad ogni possibilità di relazione.
È accanto a noi anche quando il nostro
cuore s'apre all'altro e la nostra ma-
no si tende nel segno del perdono.
I
È accanto a noi quando proviamo
quell'assenza che ci tormenta,ma
quando tentiamo di afferrar-
lo,ci sfugge ine-
sorabilmente,la-
sciandoci però
una traccia della
sua presenza: il pane
spezzato insieme,il
suo Corpo.
Robert Riber
61 0204
~~a~~~?U»V~~
c#/@% ~u
a~~~a~cWcA!odcv~not/~
I Leggere con il cuore
Stolti e tardi di cuore nel
credere alla parola dei pro-
feti! . Anche noi, come i di-
scepoli di Emmaus, faccia-
mo fatica a credere.
Non vediamo una connes-
sione tra le promesse anti-
che e la nostra vita quoti-
diana, e dimentichiamo che
Dio è sempre di parola.
Riprendiamo, dunque, la
lettura della Bibbia, ma con
gli occhi del cuore, comin-
ciando da Mosé e da tutti i
profetie Gesù ci spiegherà
ciò che si riferiva a lui in
Itutte le Scritture.
Charles Wackenheim
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
21 aprile 2002
4a Domenica di Pasqua
Anno A
Gv 10,1-10
SALMO RESPONSORIALE
li Signore è il mio pastore:
non manco di nulla. Se dovessi
camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male,perché tu
sei con me.li tuo bastone e il tuo
vincastro mi danno sicurezza.
40 DOMENICA DI PASQUA
lo sono la porta delle pecore:
se uno entra attraverso di me, sarà salvo.
40 DOMENICA DI PASQUA
N61
lo sono la porta
lo sono la porta - dice il Signore - non aver paura di avvicinarti. Dietro questa porta
si vive una storia di amicizia,di pace e di giustizia.Ciò che intendi è un cuore che
pulsa allo stesso ritmo del
tuo.
lo sono la porta - dice il Si-
gnore - non aver paura di
aprirla.Essa ti lascia intrave-
dere un immenso cantiere,
tutto un avvenire da co-
struire!
Sei chiamato anche tu a
rimboccarti le maniche e a
portare delle pietre di vita,
d'amore e di speranza.
lo sono la porta - dice il Si-
gnore - non aver paura di
oltrepassarla. Essa permet-
terà alla tua fragilità umana
di incrociare il mio sguar-
do.
Ti farà scoprire un Dio a
portata di uomo.
Luc Stein
61_0302
Alcune caratteristiche
del vero pastore
Quando Giovanni ricorda le pa-
role di Gesù, non può fare a me-
no di pensare ai pastori della
Chiesa. Se facciamo attenzione a
ciò che accade nella vita delle co-
munità, ci accorgiamo che l'im-
magine del pastore, tratteggiata
dal Vangelo, è ancora straordina-
riamente attuale.Attuale, prima di
tutto, il bisogno, la necessità di
entrare in relazione, di trovare il
tempo per incontrarsi,per parlar-
si, per condividere ciò che attra-
versa l'esistenza. Attuale la ricer-
ca sincera del bene di ognuno,
segnata dalla mitezza, dalla com-
prensione, dalla generosità.
Roberto Laurita
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
28 aprile 2002
Sa Domenica di Pasqua
Anno A
Gv 14, 1-12
SALMO RESPONSORIALE
Ecco,l'occhio del Signore
veglia su chi lo teme,
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
Salmo 32
Sa DOMENICA DI PASQUA
lo sono la via, la verità e la vita. Nessuno
viene al Padre se non per mezzo di me.
lo sono nel Padre e il Padre è in me.
•50 DOMENICA DI PASQUA
N °61
Ma dove andrà?
Gli amici di Gesù sono sconvolti dalla prospettiva della sua partenza,della sua
assenza. Non rischia di essere la fme di una bella storia? E come vivere, poi,
senza di lui? Ma Gesù dice: Se parto, è per andare a prepararvi un posto.
Gesù ci precede nella casa del Padre,dove un giorno saremo assieme a lui.
Ma nello stesso tempo egli rimane sempre accanto a noi.
- come la via, la sola, che conduce al Padre. Imbocchiamola!
- come la verità, trasmessa dalla sua Parola.Ascoltiamola!
- come la vita, il soffio che fa nascere e rinascere.Accogliamola!
Jean-Paul Uhlhorn
61_0404
~e4Ùteda~~
~~de$v~ca2a:
W~jUMJw~CV~~;UdwvWe;
~~Io sono la via
.d?
Un modo di comprendere questa parola di G e s ù / ;;;Z, :.:h '
consiste proprio nel rifiutarsi di irrigidire il sim- /~ r;(...)jj I i·,
bolismo d~lla strada. Se Ge~ù design~ se stes.s~ (g~~:1' ù ~.~: . iiI; i
come la VIa, questo vuoI dIre che gli acceSSI, 1 ~ / . .
para?gi ~evono ~ssere liberi. Si tratta ~i ~ma st~- Q,. -;' • ~ Il:/. }v; !/ /
da difficile, rOCCIosa, ma aperta a tuttI, m ogru ,,~, i '/)!!; l.J0
momento, ad un'unica condizio- r ~: ' , é ~!
ne: quella di aderire allo spirito il.~ . ::ì th
~
delle Beatitudini. Chi ha ~~~'''~~ . 6) :- ,..., 1
visto me. ha visto il Padre, . a. ! . ~~ . ~
dice Gesù. Ma oggi noi . . -::r ~ /
non possiamo vedere Ge- .~~ /
sù che sotto le sembianze
dei fratelli. E chi oserebbe
rivendicare l'esclusiva di
un tale sguardo sugli altri?
Charles Wackenheim
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• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
7 aprile 2002 2a Domenica di Pasqua
Perché mi hai veduto, hai creduto:
beati quelli che pur non avendo visto
crederanno!
3a Domenica di Pasqua
Gesù prese il pane, disse
la benedizione, lo spezzò
e lo diede loro. Ed ecco
si aprirono loro gli occhi
e lo riconobbero. Ma lui
sparì dalla loro vista.
21 aprile 2002 4a Domenica di Pasqua
In verità, in verità vi dico:
io sono la porta delle pecore.
Se uno entra attraverso di
me,sarà salvo; entrerà e
uscirà e troverà pascolo.
28 aprile 2002 5a Domenica di Pasqua
lo sono la Via, la Verità e la Vita.
Nessuno viene al Padre se non per
mezzo di me. Se conoscete me,
conoscerete anche il Padre.
IMMAGINI DOMENICALI
fV061
--
• • •
tmmagtntper le nostre parrocchie
Marco
Martire
Matteo
Mendicante
rile 2002
6L0606
/
Matrimonio
Mercanti
del
temPio
~ALFABETO IN IMMAGINI
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie A rile 2002
La domenica, un giorno diverso!
Dopo il lavoro, ecco il momento del riposo. Dopo
gli obblighi quotidiani legati al lavoro e alla pro-
duzione, ecco il giorno da consacrare alla fa-
miglia,agli amici,a Dio. Dopo il tempo della
concorrenza spietata, ecco il giorno della
condivisione e dell'incontro. Dopo il tem-
po dello stress e degli acquisti, ecco il
giorno della libertà e della gratuità.
La domenica, che chiamiamo giorno
del Signore, è anche il giorno del-
la festa dell'uomo. Il giorno in cui
l'uomo ritrova l'armonia e il suo
posto nella creazione.
T. Larcher
Fede,Amore
e Speranza
laTEMI: LA DOMENICA
N61
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie rile 2002 Il NOSTRO PASSATO
Immagini
che vengono
dalla Riforma
Questa incisione su
legno, che risale al
1430 circa,ha come
tema la buona e la
cattiva preghiera.
Delle linee collega-
no uno degli oranti
con le piaghe di Cri-
sto, grazie all'aiuto
di un angelo. Il secondo orante,invece,influenza da uno spirito cattivo,
pensa solo ai beni di questo mondo. François Arnold
La passione
di Cristo
In questa incisione
(1511) Albrecht Diirer
libera la scena dal
realismo per conferirle un
significato mistico.
Isidoro di Siviglia
(morto nel 636)
Festeggiato il 4 aprile:
Di famiglia nobile ebbe la pos-
sibilità di ricevere un'eccellen-
te formazione intellettuale e
spirittlale, da parte del fratello
maggiore,al quale succederà co-
me vescovo di Siviglia nel 599.
Compì un'opera considerevo-
le, portando a termine la con-
versione dei Visigoti dall'ariane-
simo e presiedette a Toledo al-
cuni nodi regionali.
I suoi numerosi scritti costitui-
scono una sintesi del sapere del
suo tempo. È stato proclamato
dottore della Chiesa nel 1722.
61_o804
Bernardetta Soubirous
(1844-1879) Festa
locale il 16 aprile:
Nata a Lourdes,fu testimone, all'
età di 14 anni, di 18 apparizioni
della Vergine Maria,in una grotta
di Massabielle. La dOMa che le
apparve disse di essere l'Imma-
colata Concezione, un titolo che
Pio IX !e aveva da poco ricono-
sciuto con la proclamazione del
dogma. Alla straordinarietà delle
apparizioni si aggiunge un altro
fatto: sul luogo sgorga lilla sor-
gente. Lourdes diventerà lill luo-
go importante di pellegrinaggio.
Bernardette, entrata in una con-
gregazione religiosa, fu canoniz-
zata nel 1933.
n piviale
Veste liturgica costituita da un gran-
de mantello,chiuso sul davanti. L'im-
magine che presentiamo raffigura il
vescovo Pietro di Roquefort (inizio
del 14° secolo),sepolto a Carcasson-
ne. li piviale è un mantello senza
cappuccio, chiuso sul collo da un
fermaglio circolare, sul quale è inci-
so l'agnello. li vescovo porta i guan-
ti e reca il pastorale al quale è attac-
cato un pezzo di stoffa, il sudarium
(una sorta di fazzoletto) il cui uso è
testimoniato solo in qualche diocesi
della Francia.
Viollet le Duc,morto nel 1879,si di-
Ilillga a parlare dei piviali dels uo
tempo,che anche alcuni di noi han-
no conosciuto: I piviali usati oggi
nella liturgia sono delle vere e pro-
prie prigioni per il corpo tanto sono
rigidi, pesanti e coperti di decorazio-
ni e ricami. Le povere persone co-
strette a portare questa veste, non
possono neppure muovere le brac-
cia...Quanto al cappuccio esso è
stato sostituito da una specie di pic-
colo grembiule quadrato, con fran-
ge,dagli angoli arrotondati,simili ad
elitre poco sviluppate....
N°61
Giorgio (morto verso
il 303) Festeggiato
il 23 aprile:
Marco CI secolo)
Festeggiato il 25 aprile:
Era un soldato e sarebbe stato
martirizzato in Palestina all'
epoca dell'imperatore Diocle-
ziano.All'inizio il suo culto non
è molto diffuso. Si dice, tra l'al-
tro, che avrebbe sconfitto un
terribile dragone. Saranno i cro-
ciati a sviluppare una grande
devozione verso di lui, al loro
ritorno in Europa.Diventa il pa-
trono dei cavalieri,e poi dell'In-
ghilterra. È anche il patrono de-
gli scouts.
Marco, il nome dell'evangelista
è, di fatto, il soprannome greco
di un ebreo di nome Giovanni.
GliAtti degliApostoli mostrano i
suoi rapporti con gli apostoli
Pietro e Paolo. Accompagnerà
Paolo nel corso del suo primo
viaggio missionario, prima di
rientrare a Gerusalemme. Scrive
il suo vangelo dopo il martirio di
Pietro. Una tradizione vuole che
Marco sia il fondatore della Chie-
sa di Alessandria, dove sarebbe
morto martire.Le sue reliquie fu-
rono portate,in modo rocambo-
!esco, a Venezia. li suo emblema
è un leone.
• • •
zmmagznzper le nostre parrocchie
Un problema
senza soluzione
è un problema
mal posto.
Albert Einstein
a
Rileggere
non vuoI dire
ripetersi,
ma offrire
una prova
sempre
nuova
di un amore
infaticabile.
Daniel Pennac
rile 2002
Bisogna
restar c.alml...
c.1 de'l'essere
~na sohalonel
Non so la sua origine, perché in effetti
non esiste. Ma so che da essa ogni
origine viene.Anche sefa notte.
111VARIAZIONI
tr61
Conosco troppi
uomini perpoter
ignorare che
spesso chi ha
ricevuto
un'offesa
perdona,
ma chi lo ha
offeso non
lofamai
Jean-Jacques
Rousseau
• • •
1mzmmagznzper le nostre parrocchie rile 2002 HUMOUR E VIGNETTE
Se non posso entrare ,
allora voglio che mi sia restituito
tutto quello che ho donato alla
Chiesa e ai poveri.
che sia
per consolarci che
Dio non ha avuto
più niente da fare a
partire dal settimo
giorno della
Quale espressione si trova nella Bibbia?
Sono stanco
di non essere preso
mai Sll serio
qllando piango...
UlIlIhl UlIlIhl
A. Piangere lacrime di coccodrillo.
Voglio lIn nllovo
sa
B.Piangere a calde lacrime.
Padre nostro. che sei nei cieli...
11 ricordi 0
scena di lotò che
rientra in casa
piangendo?
C. Ridere fmo alle lacrime.
D .Tra molte lacrime.
Mamma.
ma chi è questo
terribile Amen. da cui
Dio dovrebbe
liberarci?
Basta, è
troppo forte...
Ah, ahI
61_/007
Risposta: 2 Cor 2, 4
Riflessione
Vorrei proporti, come sempre, un lavoretto pratico. Ma prima, se vuoi, potremmo riflet·
tere un poco insieme... Gesù cammina accanto a noi ogni giorno, proprio come ha fatto
con i due discepoli di Emmaus. Parla al nostro cuore e ci incoraggia. E si serve di altre
persone che ti incoraggiano, ti amano, ti sostengono, ti aiutano ad andare avanti... Su
chi puoi contare veramente nella tua vita? Scrivi il nome di queste persone dove ti sugo
geriscono le indicazioni che troverai qui sotto.
Bricolage
Prendi un foglietto di carta colorata per ogni persona che
vuoi ricordare. Su ognuno di essi scrivi il nome di chi
spesso ti incoraggia e ti aiuta. Puoi anche tenta·
re di fare un ritratto e magari scrivere accanto
quello che la persona indicata fa per te. Metti
tutti questi foglietti in una scatola (può trattar·
si, per esempio, di una scatola per scarpe che
avrai opportunamente decorato e abbellito). AI
mattino o alla sera, quando preferisci, fa' uscire
dalla scatola uno dei foglietti. Leggi il nome della
persona indicata e le eventuali note scritte accanto,
guarda il suo volto e, come i discepoli di Emmaus, anche tu
ti ricorderai di non essere solo sulla strade della vita.
Preghiera: Resta con noi, Signore!
Anch'io, come quei due discepoli,
talvolta sono un po' triste.
Quando scende la sera,
Anch'io, come quei due discepoli,
talvolta sono scoraggiato.
Quando non voglio più tentare niente,
~
;O
quando è buio nel mio cuore,
quando la cattiveria mi ferisce,
vieni accanto a me, Signore,
quando sono senza forze e mi trascino a fatica,
vieni accanto a me, Signore,
Resta con me: ho bisogno della tua presenza!
Anch'io, come quei due discepoli,
talvolta sono come cieco.
Quando cammino a testa bassa,
quando passo vicino ai miei amici
senza vederli,
vieni accanto a me, Signore,
non lasciarmi solo.
Resta con me: ho bisogno della tua presenza!
mostrami la strada.
Resta con me: ho bisogno della tua presenza!
-
~
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'C)
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Rivista mensile per i ragazzi
N°25 Aprile 2002
Testi: Christine Reinbolt
Il Signore
è veramente
risorto!
~
- c-
CI ..,.-
o
.-.:.
::::::)
~
Il terzo giorno dopo la morte di Gesù, due discepoli erono in cammino verso un villaggio di nome
Emmaus. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con
loro. Ma i loro occhi erano incapoci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: Che sono questi discorsi che
state facendo fra vai durante il cammino?. Si fermarono, col volto triste; una di loro gli rispose: Tu
solo sei così farestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?. Quando
furon vicini al villaggio, essi insistettero: Resta con noi perché si fa sera. Quando fu a tavola con loro,
prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconob-
bero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre
conversava con noi lungo il cammino?. Epartirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovaro-
-s..-
no riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: II Signore è veramente risarto!. (Luca 24. 13-35)
Ciao, amici! È una bella storia quella che ho la gioia di
leggere con voi oggi. La stessa sera di Pasqua, due disce·
poli, tristi e scoraggiati dopo la morte di Gesù,
' lo incontrano sulla loro strada. Ad un certo
~
~r~~!!!!!~
punto lo riconoscono e allora annunciano a tut·
ti che Gesù è vivo. Per aiutarti a comprendere
questo racconto, ti offro alcune spiegazioni.
~r
~
Emmaus: È un villaggio situato a circa
12 km da Gerusalemme. Si trova nella parte
meridionale della Palestina, in Giudea, una
regione montuosa dal clima rigido e secco.
Prese il pane, disse la benedizione, lo
spezzò.•.: Spezzare il pane è il gesto del pa-
dre di famiglia, che si prende cura dei suoi
Fumetto
(nella pagina accanto)
figli. Anche Gesù compie questo gesto. La
sera del Giovedì santo, mentre stava cele-
brando la Pasqua ebraica, sapendo di andar
incontro alla morte, Gesù prese il pane, lo
spezzò e lo diede ai suoi discepoli, dicendo:
Prendete e mangiate: questo è il mio cor-
po. Da quel giorno lo stesso gesto viene
rinnovato ad ogni eucaristia. È Gesù che si
dona per noi, suoi fratelli. Ed è proprio gra-
zie a questo gesto che i discepoli riconobbe-
ro Gesù.
Gerusalemme: È la capitale della Giu-dea.
Ad ogni festa, e particolarmente in occasio-
ne della Pasqua, folle di pellegrini si metto-
no in viaggio, per raggiungerla. È qui che ri-
siedono le autorità religiose e politiche: il
sommo sacerdote, il governatore, il consi-
glio del Sinedrio. È a Gerusalemme che Ge-
sù sarà condannato e messo a morte.
Il Signore è risorto: Risorgere significa
passare dalla morte alla vita. Gesù è ri-
sorto dai morti, e non morirà mai più.
Egli è passato ad una vita nuova, non
è solo un essere che è tornato in vita,
ma prima o poi dovrà morire. Entrato
nella vita per sempre, egli apre anche a
noi il cammino della vita.
La storia dei due discepoli di Emmaus è un po' la nostra storia..•
Anche noi camminiamo accanto a Gesù, ma i nostri occhi non lo riconoscono.
Ecco perché ti propongo di completare e colorare questa storia.
Tieni sotto gli occhi il testo del vangelo: ti sarà di aiuto.
Resta con noi!
Ègià sera.
6 /_ /104
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c o lo r a
Un percorso doloroso, drammatico.
Una strada in salita verso il Calvario,
dove verrà piantata la croce
e sarà messo a morte. Un itinerario
di sofferenza, ma anche d'amore.
Gesù sente su di sé l'odio, la catti-
veria di molti. Ma il suo amore è
sempre più forte del male.
Questo splendido
racconto, tratto
dal vangelo di Luca,
narra la vita dei disce-
poli dopo la morte e
risurrezione di Gesù.
In particolare presenta
l'incontro del Cristo
con due discepoli, sulla
strada che conduce
adEmmr.aiuis·~iiiiii;C;;iilil
Formato: 14,8 x 21 cm • 20 pagine, di cui 16 da colorare • 1 IibreHo: 1,95 €
tIfJ:J·j,C§@
Ordine direHoTel.: 800-781378 (numero verde) • Fax: 800-791375 (numero verde)
e-mail: editions.obelia@online.fr
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  • 2. per bambini efanciulli Un itinerario appassionante fino allafesta di Natale Grazie a questo calendario, i vostri ragazzi vivranno uno straordinario periodo di Avvento (Formato del pannello: 84 X 88 cm!). Questo calendario di Avvento comporta 3 elementi: /un blocco di 24 immagini, colori, da staccare e da mettere i..sieme, i1l U1I collage t....gr::!i dimc?JJs!!w . Supporto murale: ,I-di esso verra....o aLte24 i....na~ L'idea: Lib~-guida: 24 storie che terra1lno fanciulli e ragazzi colfiato ~so, 24 storie colme di tenerezza, ma anche (li "tic:,:iinformazio '. n calendario sipresenta innanzitutto come un suppor- to murale vuoto. Ogni giorno dell'Avvento, a partire dal r dicembre, i ragazzi prendono un'illustrazione dal blocco delle immagini e la incollano sullo spazio previ- sto dal supporto murale.Così, giorno dopo giorno, come in un grande puzzle, questo si trasformerà in un grande quadro. Nellibro-guida i ragazzi leggeranno ogni giorno la storia che corrisponde all'immagine. Questo racconto appassionante li condurrà fino al Natale. Per iPiù piccoli, saranno i genitori, natural- mente, a leggere il racconto giorno dopo giorno. La posta dei lettori Ecco la foto che vi mostra quanto sia bello il calendario di Avvento! S. Brand •••••••••• Carissimi, durante l'Avvento abbiamo realiz- zato una celebrazione partendo dal racconto della colomba Sulamit. Nello stesso tempo il pannello murale si riempiva di episodi. Immagini e testo erano ecceziona- li, e l'entusiasmo dei ragazzi alle stelle. Con i nostri migliori auguri per il vostro lavoro. Un parroco Htt$&~ I messaggio della coromba 2 3 4 <III All'inizio dell'Awento 13 14 17 6 ~ 20 7 3Q R 12 19 co ~ >< co 21 22 co o 3 Blocco di 24 immagini Sui luoghi della Storia Sacra assieme alla colomba Sulamit La colomba Sulamit, è vissuta al tempo di Cristo. Questa storia fu tra- smessa, di secolo in secolo,o meglio "da becco a becco",secondo la tra- dizione dei racconti biblici.Viene narrata in modo cosÌ avvincente e rea- listico che il lettore vede sillare,come in un ftlm biblico,la vita e il modo di vivere del mondo di quell'epoca. il racconto,fatto dalla colomba Sula- mit, dall'origine del censimento della popolazione per ordine dell'im- peratore Augusto, è di una bruciante attualità.il censimento era un'idea geniale da parte dei consiglieri dell'imperatore perché permetteva di far entrare delle imposte supplementari nelle casse dell'impero: a quell' epoca la colomba Sulamit si trovava ancora nella sua gabbia dorata nei giardini dell'imperatore, a Roma. Ma poi fu regalata all'astuto funziona- rio che aveva avuto l'idea del censimento e questi la condusse con sé, sulla nave che doveva portado in Palestina. La colomba Sulamit,curiosa e desiderosa di viaggiare, volò su tutti i luo- ghi che furono teatro degli avvenimenti della Storia Sacra.In questo mo- do visse, uno ad uno, tutti gli episodi che condussero all'evento princi- pale,la nascita di Gesù: dall'annunciazione dell'angelo a Maria,alla visita di Maria ad Elisabetta,al turbamento di Giuseppe, all'annuncio del ruolo che lo attendeva. il racconto di Sulamit termina con l'arrivo dei pastori nella stalla di Be- tlemme. Nei 24 giorni del percorso Sulamit avrà senz'altro guadagnato la simpa- tia di tutti i ragazzi. "II messaggio della colomba" Blocco di immagini + supporto murale + libro-guida Prezzo dell'insieme: 26.500 Lire Rif.: 50lll
  • 3. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie 10 gennaio 2002 Maria, Madre ,di Dio Anno A Le 2, 16-21 SALMO DI RISPOSTA Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto, perché si conosca sulla terra la tua via,fra tutte le genti la tua salvezza, Salmo 66 MARIA, MADRE DI DIO Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. Le 2, 16-21 MARIA, MADRE DI DIO N'58 Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore Un'attualità caccia l'altra e noi dimentichiamo molto presto quello che è accadu- to ieri. I pastori sono i primi testimoni della nascita di Gesù.Vanno a Betlemme, vedono il segno e raccontano quello che era stato loro annunciato riguardo al bambino. Lodano Dio e fanno ritorno...alle loro abi- tudini. È possibile che il loro entusiasmo non sia durato molto. Per Maria,invece,è un'altra cosa: è la ma- dre, serba nel cuore questi avvenimenti e li medita,Serbare significa conservare nella memoria; meditare vuoI di- re riflettere sul significato dell' accaduto, nel silenzio e nella preghiera. Come Maria, anche noi siamo invitati a serbare e a meditare questa strana nascita di colui che sarà chiamato Gesù. Jean-Paul Ublhorn La sua serva umile e fedele Dopo il tempo di Avvento e soprattutto dopo Natale il ritorno alla vita di ogni giorno non è facile. Maria deve aver provato la stessa cosa. Anche lei dovette voltare subito la pagina di questa nascita miracolosa, di questo momento eccezionale in cui i pastori e i magi si ritrovano attorno al suo figlio. Il tempo della fuga da Erode e poi della vita a Nazaret era già arrivato. Maria invita anche noi ad essere servitori umili e fedeli. Se agiamo veramente così nel nostro quotidiano, possiamo rendere possibile il miracolo e la venuta di Gesù, il "Dio con noi"! Thierry Larcher ~.,
  • 4. • • • I,mmagl,nl,per le nostre parrocchie 6 gennaio 2002 Epifania Anno A Mt 2,1-12 SALMO DI RISPOSTA Nei suoi giorni fiorirà la giustizia... I re di Tarsis e delle isole porteran- no offerte,i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi. Sal 71 EPIFANIA Videro il bambino con Maria, sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Mt 2,1-12 EPIFANIA N°58 Da 2000 anni il mistero è stato rivelato. Ma tu lo conosci? Lo vivi? Alcuni stranieri avevano visto un astro: qualcosa che confermava la loro ricerca: perché di fatto erano in ricerca...e si cerca solo ciò che interiormente si è già tro- vato. E tu, sei disposto a lasciarti coinvolgere da alcuni interrogativi? Partirono e lasciarono il loro paese. E tu? Quello che ti circonda è proprio tutto per te? Approdarono alla città di Gerusalemme e posero una domanda,una domanda che riempiva il loro cuore: Dov'è il re dei Giudei che è nato? Ebbero il coraggio di chiedere. E tu sei pronto ad importunare, pur di trovare una risposta? Per strada incontrarono una donna con un bambino, in una casa. Videro in questa scena quotidiana qualcosa di straordinario. E tu, sei an- cora capace di meravigliarti? Tornarono, e non erano più come prima. La gioia che avevano nel cuore non veni- va meno. E tu, sei pronto a custodire la gioia del Natale? Ben yt'M7lbtf~ ~~ ~la; a&!tavnaacda; ~dato ac:co&CM7U!/ Ml/Wo JIev~~~{}>~~.9 Una manifestazione non selettiva "Epifania" significa manifesta- zione. Ma il Dio della Bibbia non ha l'abitudine di manife- starsi agli uomini in un modo che non lascia scampo. Questa rivelazione prende del- le strade che talvolta ci stupi- scono. Così accade che tutti i popoli cammineranno alla luce che ri- splende su Gerusalemme, per- ché i pagani sono associati alla stessa eredità e alla condivisio- ne della stessa promessa. Charles Wackenheim o o t o
  • 5. • • • --tmmagtntper le nostre parrocchie 13 gennaio 2002 BaHesimo del Signore Anno A Mt 3, 13-17 SALMO DI RISPOSTA Il Signore tuona sulle acque, il Signore, sull'immensità delle acque. Il Signore tuona con forza, tuona il Signore con potenza. Salmo 28 BATTESIMO DEL SIGNORE Questi è il figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Mt 3, 13-17 BATTESIMO DEL SIGNORE tr58 Lo Spirito di Dio TI nostro Dio è sorprendente: ci prende lì dove siamo, ma è...per condurci altrove, dove vuole lui. Così Gesù prende posto tra i peccatori e riceve,come loro,un bat- tesimo di conversione dalla mano di Giovanni il Battista. Questi annuncia l'estrema urgenza della conversione perché con il Messia arriva l'ora del giudizio e della sepa- razione deflnitiva tra giusti e peccatori."La scure è ormai alla radice dell'albero ste- rile". Ma,a partire dal suo battesimo, ricolmo di Spirito Santo, Gesù si presenta come un Messia diverso. Egli realizza quello che aveva annunciato il profeta Isaia:non fiùmi- na nessuno, non giudica dall'alto,non schiaccia colui che,ferito,si trascina per terra e non annienta colui che ha un compor- tamento non troppo brillante. Vuole aprire gli occhi dei cie- chi e liberare i prigionieri. Chiama e accompagna i peccatori,tutti i pecca- tori. Perché desidera che tutti siano salvi. Prima di dire che Dio è "troppo buono", siamo anche noi coscienti di es- sere peccatori? jean-Marie Bedez Affermare la propria fede con rispetto e tenerezza Sull'esempio di Gesù, il popolo messianico "non griderà, né al- zerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce". È spiacevole che la Chiesa del Medioevo ab- bia voluto non solo far intendere pubblicamente la sua voce, ma anche imporre le sue credenze con la forza. Ma oggi non basta denunciare gli errori del passato. C'è un modo di "alzare la voce", di giocare di gomito, di rivendi- care i propri diritti,che non con- corda affatto con lo Spirito che Dio ha fatto discendere sul suo servo. Charles Wackenheim
  • 6. • • • 1,mmag1,n1,per le n ostre parrocchie 20 gennaio 2002 2a Domenica Ordinario Anno A Gv l, 29-34 SALMO DI RISPOSTA Sul rotolo del libro,di me è scritto, che io faccia il tuo volere. Mio Dio, questo io desidero,la tua legge è nel profondo del mio cuore. Salmo 39 2a DOMENICA ORDINARIO Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!... lo non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele. Gv 1,29-34 20 DOMENICA ORDINARIO N'58 Giovanni ha visto...e testimonia! All'inizio del nuovo anno, in questo mese di gennaio che consacriamo allo scambio di auguri, il Vangelo ci invita, ci domanda di seguire le tracce non di una persona qualsiasi, ma di Giovanni il Battista. Prima di vedere il Messia con i propri occhi,egli aveva già preparato il suo cam- mino,appianando la sua strada.Poi,prima ancora di incontrarlo e senza troppo saperlo,l'aveva battezzato nell'acqua del Giordano,nel fuoco dell'azione. Solo a questo punto egli attesta, con grande fede e convinzione, che Gesù è il Figlio di Dio. Come battezzati anche noi siamo chiamati a testimoniare e ad augurare al mondo intero un'evangelizzazione fruttuosa! Alain D onius Lo sguardo della fede In questo racconto del vangelo di Giovanni noi troviamo per ben quattro volte il verbo "vedere". Si tratta innanzitutto dell'uomo Gesù che si offre allo sguardo dei suoi contemporanei.A questo punto il Battista confessa che egli non lo "conosceva". Ma poi vede lo Spirito che discende e rimane su di lui: è l'illuminazione della fede che riconosce in quest'uo- mo l'inviato di Dio.Il nostro "riconoscimento" del Cristo è sempre un lungo cammi- no in cui i mo- menti di lu- ce intensa co m p e nsa- _~-;-.aiil@l;;i~~~ no le fatiche _ della strada. Charles Wackenheim
  • 7. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie 27 gennaio 2002 3a Domenica Ordinario Anno A Mt 4,12-23 SALMO DI RISPOSTA li Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? li Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? Salmo 26 3a DOMENICA ORDINARIO Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata. Mt 4, 12-23 30 DOMENICA ORDINARIO N°58 ~~Seguitemi!" li nostro Dio è un Dio che chiama.La sua passione è comunicare la vita,l'amo- re,la gioia! DaAbramo fino agli apostoli,passando per i profeti e Maria,noi con- statiamo questo desiderio che ha Dio di entrare in relazione con l'uomo, que- sto desiderio di stringere un'alleanza e di instaurare con lui un rapporto di amo- re. Proprio perché ama, proprio perché ci ama, Dio vuole avere bisogno di noi. Comincia col chiamarci in mille modi,poi ci affida una missione: "Vi farò pescatori di uomini". Gesù ci rivela il vero volto di Dio e ci manda a te- stimoniare:la vita vale la pena di essere vissuta, la morte è già vinta,l'amore ci apre un futuro di luce e ci fa comunicare fin d'ora con il dinamismo della tenerezza di Dio! Christian Kratz Paolo e l'ecumenismo Paolo prende posizione di fronte alle divisioni che agitano la comunità di Corinto. In questa discordia egli vede un grande pericolo per l'annuncio delVangelo. Oggi, fortunatamente, ci troviamo al punto in cui ogni Chiesa riconosce il valore del battesimo conferito dai ministri di un'altra Chiesa.Non sarebbe urgente trarre da quest'accordo fondamentale le conseguenze che ne derivano, per esempio in tema di benedizione nuziale o di ospitalità eucaristica? Charles Wackenheim
  • 8. • • • 'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie 10 ennaio 2002 Maria, Madre di Dio Tutti quelli che udirono, si I stupirono delle cose che f "' i pastori dicevano. --"1../--Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. Battesimo del Signore Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una co- lomba e venire su di lui. Ed una voce dal cielo disse:"Questi è il mio figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". 27 ennaio 2002 3a domenica Ordinario Gesù disse a Pietro e ad Andrea: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini". IlIMMAGINI DOMENICALI Epifania Alcuni Magi giunsero I ~ da Oriente a Gerusa- ~ ~~~ ~]E~:~2~ra- ~---Abbiamo visto sorgere l ! la sua stella e siamo venuti per adorar- lo". •• I I 2a domenica Ordinario Giovanni rese testimonianza / dicendo: "lo non lo conosce- '-....... V vo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: l'uomo sul quale ve- drai scendere e rima- nere lo Spirito è co- lui che battezza in Spirito Santo". N°58
  • 9. • • • 1,mmag1,n1"per le nostre parrocchie Kyrie eleison Lancia Lazzaro Gennaio 2002 Lebbra 58_0701 Lampada Lavanda dei Piedi 58_0705 Lingua I:ALFABETO IN~ IMMAGINI N°58
  • 10. • • • 'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie Antonio il Grande (250 circa-356) 17 gennaio Santo molto popolare, viene spesso rappresentato con un piccolo maiale.Nato in Egitto,si • ritira da giovane nel deserto. Davanti alle numerose tentazio- ni si immerge ancor più nel deserto, nella rinuncia e nella preghiera. Grazie al sostegno del suo ami- co Atanasio d'Alessandria,la sua influenza diventa considerevo- le. Per la sua azione nascono i primi gruppi di eremiti, che vi- vono in una stessa zona,sotto la guida di un abate. 58_o805 EGennaio 2002 IL NOSTRO PASSATO N"58 La rappresentazione della morte dell'apostolo Giovanni ci fa penetrare in una cappella privata del XVI secolo. L'autore dell'immagine è Luca Cranach. Giovanni,l'evan- gelista,è un ve- gliardo che,a pie- di nudi e in abiti liturgici,scende i gradini della scala che si trova die- tro il retablo dell' altare.Ha appena celebrato la sua ultima Messa e si reca verso il suo sepolcro, così come è racconta- to nella Leggen da aurea. 58_o802 L'età d'oro . L'evoluzione sembra culminare nell'armoniosa bellezza Sebastiano (morto verso il 300) 20 gennaio Romano, morì martire sotto l'imperatore Diocleziano. Secondo la leggenda degli Atti di san Sebastiano, sarebbe sta- to capitano della guardia di Dio- cleziano, che lo abbandonerà nelle mani dei suoi arcieri quan- do saprà che è cristiano. Ma Sebastiano sopravvisse e venne curato da una cristiana. Ritornato da Diocleziano, per rimproverargli il suo comporta- mento, venne fatto uccidere a colpi di bastone. della donna e in questa coppia che, contrariamente al mondo animale,accede alla conoscenza (tutta relativa) di sé e dell'universo. auca Cranach, 1509) 58_o801 Agnese (IV secolo) 21 gennaio All'inizio del IV secolo,all'età di 12 anni,Agnese subisce il mar- tirio a Roma,piuttosto di rinun- ciare al suo voto di verginità. Per questo viene venerata co- me patrona della purezza. Sarebbe stata condotta a forza in un "lupanare", ma la sua ver- ginità sarebbe stata miracolosa- mente preservata. Fu gettata al- lora nel fuoco, che si sarebbe spento, e poi decapitata. È una delle sante più popolari. Una basilica a lei dedicata, a Roma, risale all'epoca costantiniana. 58_o804 Giovanni Bosco (1815-1888) 31 gennaio Figlio di contadini, mentre va a scuola deve guadagnarsi da vi- vere.Prete nel 1841,si consacra interamente ai giovani dei quar- tieri poveri. Per loro aprirà aTo- rino l'oratorio di San Francesco di Sales. Si circonda di preti educatori, fondando la Società di san Francesco di Sales (sale- siani) e poi l'Istituto delle Figlie di MariaAusiliatrice (salesiane). Le fondazioni si moltiplicano in tutta l'Europa.Nel 1958 Pio XII lo proclama patrono degli ap- prendisti. 58_o806
  • 11. • • • 111tmmagtntper le nostre parrocchie Gennaio 2002 VARIAZIONI La Chiesa è fatta di ognuno di noi. I santi vivono nelle fiamme, i saggi accanto ad esse. o Emil Cioran Lodate e benedite il mio Signore e rendetegli grazie, e servitelo con grande umiltà. Il silenzio è la Più grande deUe persecu- zioni· i santi non sono mai stati zitti È invitato a... La Chiesa ha bisogno di tutti noi. N'58
  • 12. • • • 'tmmag'tn'tper le nostre parrocchie Saremo in ritardo: un virus blocca il nostro com- puter. I rea.ali segui- ranno al plU rreslo. Firmato: Re magi. Allora. hai trovato finalmente dei mattoni? Gennaio 2002 Fortunatamente gli uomini hanno inventato i satelliti e il GPl! Va me~lio. con gli anni arrivano a aiscutere con calma... 1mHUMOUR N"58 Qual è l'espressione che si trova nella Bibbia? C.Avere rapporti freddi con qualcuno. r-------------------~~~~----_. H.Aver freddo alle spalle. D. Gelare qualcuno. "!" • •_'-~~"", 58_1008 Risposta: Ap 3, 15
  • 13. Condurre i discepoli a Gesù I discepoli hanno udito la chiamata di Gesù, ma la strada che conduce a lui sembra complicata. Aiutali a raggiungere Gesù. Preghiera: Tutti discepoli Come i primi discepoli anch'io. talvolta. ho un lavoro difficile. Troppe cose da studiare. troppi compiti da fare. Come i primi discepoli aspetto anch'io il mio Maestro. Mi piacerebbe partire con lui, conoscere Dio e amare tutti gli uomini. Come i primi discepoli getto anch'io le mie reti, per andare alla scuola del mio Maestro e scoprirvi nuovi amici. :s:::: ~I Rivista mensile per i ragazzi N°22 Gennaio 2002 ~ Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simo- ne, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. Edisse loro: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini". Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fra- telli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono. (Mt 4. 18-22)
  • 14. ~ :;::;' La parola "discepolo" viene dal latino "di- scipulus" che vuoi dire "alunno". In greco la parola usata più frequentemente è "mathe- tès". Il discepolo, dunque, è uno che impara ascoltando e seguendo un maestro. È la stes- sa cosa che avviene a scuola: la storia o la matematica sono delle materie o "discipli- ne". Come per andare a scuola, così per di- ventare discepoli bisogna lasciare i genitori, la propria famiglia. Bisogna ascoltare quello che dice il maestro, capire quello che vuole insegnarci e fare gli esercizi che ci aiuteranno ad utilizzare le nuove conoscenze nella vita di tutti i giorni. Essere discepoli di Gesù non è sempre facile. Proprio come per la scuola: ci sono dei momenti in cui si vorrebbe restare a casa o con i propri amici, ci sono anche dei cattivi voti che ci vengono dati quando non siamo stati molto attenti. Ma essere discepo- li porta anche molta più gioia, fa conoscere nuovi amici e soprattutto insegna a conosce- re Gesù e a poterne discutere con la propria famiglia e con i propri amici. Gesù è un mae- stro che ci vuole tanto bene e che perdona sempre i nostri sbagli e le nostre dimentican- ze. Per diventare discepoli basta seguire Gesù quando ti chiama. E lo fa spesso: nel giorno in cui hai catechismo, la domenica per la Messa, prima di ogni pasto quando spera che tu non ti dimentichi di ringraziare e di benedire il ci- bo che stai per prendere, e ancora nei diver- si momenti della giornata in cui gli piacereb- be che tu gli rivolgessi una breve preghiera o che gli raccontassi i vari momenti della tua giornata. Essere discepoli non vuoi dire ne- cessariamente lasciare tutto, ma accettare di mettersi alla scuola di Gesù per imparare a conoscere Dio e quindi ad amare di più quelli che vivono intorno a noi. I primi discepoli di Gesù erano dei pescatori. Gesù dice loro: "Vi farò pescatori di uomi- ni". Questo non vuoi dire che imprigioneran- Gesù chiama i suoi primi discepoli. Ma che cos'è un discepolo e come si diventa discepoli? E cosa vuoi dire "pescatore di uomini"? Chi sono questi uomini? no degli uomini nelle reti come facevano con i pesci. Gesù annuncia loro subito che do- vranno a loro volta trovare dei discepoli. Non dei discepoli a cui far da maestri, ma dei dis- cepoli per Dio. Fin d'ora essi non andranno più a pescare dei pesci che nutrono solamen- te il corpo, ma andranno ad incontrare degli uomini, a parlare loro di Dio e così si faranno degli amici e scopriranno che l'amore e l'ami- cizia sono delle ricchezze che nutrono sia il corpo che il cuore! Simone è più conosciuto sotto il nome di Pietro. È uno dei primi discepoli chiamati da Gesù e figura sempre al primo posto sulla li- sta degli apostoli. Ha un carattere impetuoso e spesso agisce prima di riflettere. La sua fe- de diventerà molto solida quando vedrà che Gesù lo perdona anche dopo che lo ha rinne- gato per ben tre volte. Dopo la morte di Ge- sù, partirà per Roma, di cui sarà il primo ve- scovo e lì morirà martire. Suo fratello, Andrea, era discepolo di Gio- vanni il Battista. Dopo aver ascoltato la testi- monianza del Battista, seguirà Gesù fedel- mente. Secondo la tradizione andrà ad evan- gelizzare la regione di Patrasso, in Grecia e morirà su una croce a forma di X. Giacomo e Giovanni sono i figli di Zebedeo. Gesù li chiama "i figli del tuono", probabil- mente a causa del loro carattere piuttosto im- petuoso. Giacomo sarà, a Gerusalemme, uno dei capi della Chiesa primitiva. Erode Agrippa lo farà giustiziare e sarà uno dei primi apo- stoli a subire il martirio. Giovanni sarà molto vicino a Gesù, si dice anche che fosse il di- scepolo che Gesù amava di più. Sarà uno dei capi della Chiesa primitiva, poi partirà per Efeso. Scriverà il vangelo che porta il suo no- me e il libro dell'Apocalisse. A lui vengono at- tribuite anche alcune lettere. Seguire Gesù Ecco un gioco molto semplice che vi farà scoprire alcune tappe della vita di Gesù e dei suoi discepoli. Ma prima di mettervi a giocare. dovete fabbricarvi il supporto. Vi occorre... Ti occorre: un pezzo di cartone abbastanza grande, un rettangolo di carta di 10 cm x 8 per ogni partecipante al gioco, delle matite colorate o dei pennarelli o anche del materiale per pitturare, un dado. Dc)bq~ Ogni giocatore prende il rettangolo di carta e lo piega, seguen- do attentamente quello che mostrano i disegni di destra. A questo punto prendete il cartone e disegnatevi sopra una scac- chiera con 5 caselle nel senso della larghezza e 7 in altezza. Numerate quindi le caselle dall', al 35. ~ dc) t6J c) &lJ<D Alcune caselle contengono delle illustrazioni, altre dei testi. Osservate bene il modello per sapere quello che bisogna fare. Se ognuno vi partecipa, il gioco sarà subito pronto. La regola del gioco è molto semplice: ognuno, a turno, lancia il dado e fa avanzare la sua barchetta secondo il numero del dado e seguendo le indicazioni sulle diverse caselle. ~QL1 Q ~~ ~ •••••••••• " . Traguardo I:• ~ :;, ""'
  • 15.
  • 16. Strumenti per operatori pastorali L_..:::.::!!::...Ji!iaI!IIiiiiiiliiilììL:Jìii_Iii____..__iiiiE:::....;': Posters Natività di P. de Champaigne Rifo: 301O() Libretti Leggi + colora Formato: 14,8x21 cm 20 pagine, di cui 16 da colorare II racconto del Natale di Gesù Rifo: 40 I H2 La storia della nascita di Gesù è raccontata in modo chiaro ed avvin- cente. I bambini e i ra- gazzi potranno colorare facilmente i disegni in bianco e nero, seguen- do il proprio gusto e la propria fantasia. Ecco un'occasione per ascol- II miracolo nella grotta di Barbara Helfer Rifo: 30109 l libretto: 2.885 Lire tare, leggere o colorare. Veramente un bel regalo di Natale! nnostro servizio è stato ideato e sviluppato per ogni aUirità pastorale a tirafura limiWa Per comunicare con IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE Redazione: Sac. Roberto Laurita, Italia o Telefono: 434 / 86116 Posta: EDIZIONI OBELIA o B.P.15· F-67610 LaWantzenau (Francia) Abbonamenti: Te.: 800·781378 o Fax: 800-791375 (numeri verdi) o email: editions.obelia@online.fr La venuta di Gesù di Barbara Helfer Rifo: 30110
  • 17. Numero 59 • Contenuto: Febbraio 2002 . AnnoA 11/200 • • per le nostre parrocchie- - - - Questa Immagine è disponibile come copertina (formato piegato: ASI per Il vostro bollettino parrocchiale_ Richiederla è facile: Tel. 800-781378 (numero verde) Fax 800-791375 (numero verde) e-mail : edilions.obella@online.fr
  • 18. EDITORIALE n mio corpo così com'è, il mio corpo come lo sogno, il mio corpo come lo vedono gli altri... So molto bene come vorrei essere, perché lo vedo...dentro di me! Ma, ahi- mé, sono la sola a saperlo. Eppure continuo a cercare i mezzi per diventa- re quella che mi piacerebbe tanto essere, quella che sarei capace di essere se... n. Sono parole tratte dal famoso DiariodiAnna Franck. Questo mese noi affrontiamo un tema difficile:l'handicap. Handicap motorio o psichico,dalla nascita o provocato da un incidente,da una malattia.I porta- tori di handicap si trovano spesso ad essere emarginati, e talvolta sono essi stessi a non accettare la loro condizione. Nel campo della ricerca, poi, come in certi processi, si sta affermando sempre più un rifiuto dell'handicap. Proprio per capire meglio i portatori di handicap e per sensibilizzarci alla loro situazione il padre Petitfrère - belga, che nel suo paese è responsabile di questa pastorale - ci propone una serie di testi e di disegni. Sac. Roberto Laurita I ragazzi scoprono la Bibbia Leggi Tr La via della croce CO/OIfO J.-' KlEFFER CH.POHSARD Formato : 14,8 x 21 cm, 20 pagine di cui 16 da colorare 1 IibreHo: 2.885 Lire Un percorso doloroso, drammatico Una strada in salita verso il Cal- vario, la collina in cui verrà piantata la croce e sarà messo a morte. È la via della croce. Itinerario di sofferenza, ma an- che d'amore. Gesù la percorre stremato, mentre sente su di sé l'odio, la cattiveria di molti. Ma il suo amore è sempre più for- te del male, degli insulti e dei tradimenti. La via della croce Rif.: 40205 Richiederla è facile: I§.L 800-781378 (numero verde) Fax: 800-791375 (numero verde) e-mail: edifions.obelia@online.fr D -u-o servizio è stato ideato e srilappato per ogni aWvità pastorale a Cirabrra limitata. Per comunicare con IMMAGINI PER LE NOSTRE PARROCCHIE Redazione: Sac. Roberto Laurita, Italia, Telefono: 434 / 86116 Posta: EDIZIONI OBELIA, B.P.15 • F-67610LaWantzenau(Francia) Abbonamenti: Te!': 800-781378 • Fax: 800-791375 (numeri verdi) • email: editions.obelia@online.fr IL CALENDARIO . ~~~~~- Convegno nazionale al Palazzo dell'UNESCO Mercoledì delle Ceneri - comincia lo Quaresima Vivere lo missione oggi Sessione di riflessione e di condivisione per preti e diaconi, proposta dalla Missione di Francia Riunione dilavoro della Commissione della Comunità di Chiese in missione, di ambito protestan- te. ~I
  • 19. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie 3 febbraio 2002 4a Domenica Ordinario Anno A Mt 5, 1-12 SALMO RESPONSORIALE Il Signore rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati; egli libera i prigionieri.. Salmo 145 4a DOMENICA ORDINARIO Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 40 DOMENICA ORDINARIO N°59 , Cristiani di origine modesta I cristiani che, all'epoca di Paolo,formano la comunità di Corinto, non avrebbe- ro senz'altro attirato l'interesse della stampa o della televisione (se non per qualche scandalo!).Parlando di loro,l'apostolo dice:Non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne,non molti potenti, non molti nobili... . E continua: Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato.... Nelle nostre assemblee le cose vanno forse diversamente? Se non trovate delle voci superbe per il canto e le letture, né dei geni letterari ed artistici per comporre le moni- zioni e per la decorazione, consolatevi facendo il paragone tra la vostra comu- nità e quella di Corinto. Sappiate però che lo Spirito Santo,proprio come un Beati quelli che hanno un cuore di povero Paolo constata che Dio ha scelto i deboli del mondo per confondere i potenti e i furbi. Un tale messaggio si scontra frontalment~ , oggi come allora, con la sapienza degli uomini. Ma c 'è di più. L'appello alla povertà sconvolge l'idea che i cristiani si fanno della grandezza e della perennità della Chiesa. Il povero della Bibbia si affida totalmente alla fedeltà di Dio, nello spazio precario della sua esistenza storica. Cbarles Wackenbeim buon maestro d'artigiano, può trasfigura- re la modestia dei talenti e dei mezzi e permettere a tutte le nostre assemblee di gustare,fm d'oggi,le gioie promesse da Gesù nel Vangelo delle beatitudini. Marcel Metzger 59~Ol02
  • 20. • • • zmmagznzp er le nostre parrocchie 10 febbraio 2002 5a Domenica Ordinario Anno A Mt 5,13-16 SALMO RESPONSORIALE Non temerà annunzio di sventura, saldo è il suo cuore, confida nel Signore. Salmo 111 Sa DOMENICA ORDINARIO Voi siete la luce del mondo. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. 50 DOMENICA ORDINARIO Sale che dà gusto Voi siete il sale della terra. Non dimentichiamolo troppo j alla svelta. Proprio come il sale che rende saporiti i cibi, così anche noi diamo gusto al- la nostra vita quotidiana. Abbia- mo il coraggio, allora, con le nostre parole e i nostri gesti,di trasmettere que- sto sapore che rende ogni cosa più intensa. Che ne sarebbe della nostra alimentazione senza un pizzico di sale? Ce ne vuole così poco! Eppure è essenziale... Avvenga la stessa cosa nella nostra esistenza: abbiamo l'audacia di essere autentici in ogni co- sa che facciamo per riuscire a vivere più inten- samente. E non abbiamo paura di allargare la cerchia di quelli che amiamo, perché è questo l'essen- ziale... Guardiamoci dall'essere scipiti e mediocri. .. Siamo il sale della terra! Christine Reinbolt N°59 59 0206 Una parabola di condivisione Dalla: uSeconda lettera di Taiz~ al popolo di Dio* Tu che leggi questa lettera, giovane o anziano, affrettati a fare della tua vita una para- bola di condivisione, com- piendo dei gesti concreti, an- che se costosi. Condividi quello che hai e in questo scoprirai una nuova libertà. L'accumulo di riserve per te stesso o per i tuoi figli è l'inizio di un'ingiustizia. La condivisione suppone una relazione tra eguali, che non crea mai dipendenza. *testo scritto dagli animatori del Concilio dei giovani
  • 21. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie l 7 febbraio 2002 l a Domenica di Quaresima Anno A 59_0301 59_o303 Mt 4, 1-11 SALMO RESPONSORIALE Crea in me,o Dio, un cuore puro, rinnova in me lilla spirito saldo.. Salmo 50 l a DOMENICA DI QUARESIMA Vattene, Satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto. l a DOMENICA DI QUARESIMA N°59 La Parola e il diavolo La tentazione più terribile è quella della parola,la parola onnipotente. Parlo,e tutto quello che desidero compare, per rispondere ai miei bisogni. Faccio come Dio.Conosco come Dio. Sono come Dio. Vi sono in mezzo a noi persone che ritengono che la loro parola sia onnipotente. Fanno sentire la loro voce e ogni loro desiderio viene soddisfatto, un po' come il bambino che grida e vede arrivare il biberon! È quello che accadde all'inizio della nostra storia: Se mangi questo ffiltto, sarai come Dio,conoscerai ogni cosa. O ancora:Se sei il Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane.Un delirio nel quale l'uomo, talvolta, cade. Lui, invece, Gesù, resiste a questa tentazione. Robert Riber Un Padre benevolo Il Dio dell'universo si prende cura della no- stra debolezza. Non permette che noi restiamo nella tristez- za, scoraggiati dalla no- stra debolezza. Ma non ci accorda nep- pure una pace costan- te,perché non soccom- biamo alla leggerezza e alla cattiveria. Ecco perché Dio agisce come un Padre benevo- lo: talvolta egli ci col- ma, talvolta egli ci pri- va, e questo per guarire la nostra anima. Giovanni Crisostomo 59_0306
  • 22. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie 24 febbraio 2002 2a Domenica di Quaresima Anno A Mt 17, 1-9 SALMO RESPONSORIALE Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama il diritto e la giustizia, della sua grazia è piena la terra. Salmo 32 2a DOMENICA DI QUARESIMA Una nube luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo. III2a DOMENICA DI QUARESIMA N°59 Gustare il silenzio di Dio È in disparte dalla folla,sulla montagna che il tuo Dio ti dà appuntamento. È là che tutto si illumina e che ti ritrovi un cuore di fanciullo. Tutto diventa semplice, tanto che si vorrebbe fermare il tempo. È là,sulla montagna, che la Parola può inftne nascere. Ma a Dio non piace che ci si fermi, egli ti rimanda alle real- tà di ogni giorno. E tu non sei il solo, fratello mio. Pietro, Giacomo e Giovanni hanno ri- preso la strada mol- to prima di te. Ci sono tante cose da fare quaggiù! È lassù che ti dà ap- puntamento e se tu hai gustato il silen- zio di Dio, tu puoi ridiscendere per condividere la vita degli uomini. Luc Stein ~~t/!ua;~ ~ ~./ ~nff/V~~ m~~ t?~~{!/~t?tUo ~ Una parola di Dio inculturata Il racconto matteano dellaTrasfigurazione non si collega solo alla fede pasqua- le della comunità primitiva, ma anche alle rappresentazioni religiose diffuse nell'ebraismo dell'epoca. Bisogna infatti ricordare che la predi- cazione apostolica e la parola di Gesù facevano corpo,fm dall'inizio, con un tessuto culturale molto particolare e allo stesso tempo composito. Non c'è mai stata da una parte la parola di Dio e dall'altra le culture storiche nel- le quali i credenti avrebbero in se- guito tradot- to questa pa- rola. Charles Wackenheim
  • 23. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie 3 febbraio 2002 Beati i poveri in spirito, perché di essi è il re- gno dei cieli. Beati i miti, perché eredite- ranno la terra. 17 febbraio 2002 4a Domenica Ordinario // 1a Domenica di Quaresima E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaran- ta notti, ebbe fame. Il tentatore allora gli si accostò... ~. _-€?~: .-;b. IMMAGINI DOMENICALI 10 febbraio 2002 5a Domenica Ordinario V oi siete la luce del mondo...risplenda la vostra luce davanti agli uomini. N°59 24 febbraio 2002 2a Domenica di Quaresima G esù fu trasfigurato davanti a loro: Signo~e, è bello j / per nOI . I restare qui. ~G)?----- ...----- _ - -- ---- ---- ~ U~
  • 24. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie Febbraio 2002 L:AlFABETO IN IMMAGINI N59 Legge Lenzuolo Libertà Libro (pergamena) Libro (la Bibbia) Liturgie Luca Luce
  • 25. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie Febbraio 2002 TEMA: l:HANDICAP N°59 Adulti portatori di un handicap mentale: queste pecore dimenticate dalla nostra pastorale L'altro giorno cantavi: «Lasciati guardare da Cristo. Ma è proprio per me che lo canti? Tu non sai quanto vorrei che mi guardassero! Se sono rinchiuso in me stesso? No. Sono assorbito. Dalle immagini del mio passato che risalgo- no alla mia memoria dalfiume della mia infanzia, come altret- tantifumetti. Lascia- temi il mio passato... Anche se si allonta- na... Difenderò tutto quello che mi si vuole Noi non abbiamo sempre tenuto presente che i bam- bini dei nostri manuali sarebbero diventati degli adulti da catechizzare e,un giorno, degli anziani. Molti, nel loro percorso, perdono ogni legame con la fami- glia, ma conservano un passato che ha lasciato il segno. Dove e come invecchie- ranno? Non dimentichia- moci di fare quest'ultima parte del cammino assie- me a loro...e nella gioia. Dove collocare la fede nel- la loro vita? Tocca a loro decidere. Non alla struttu- ra. Davanti ad una famiglia assente o in difficoltà, !'isti- tuzione non sia un rifugio stile internamento. strappare. Ma piuttosto una vera e propria comunità in cui possano vivere la loro vita adulta e conservare gelosamente i propri ricordi, la propria storia sacra, relazionale e personale. I miei due pugni sulle tempie. E poi la mia mano che vola sul tuo volto, che amo. Allora, capite che ho paura. Ho male. Sto male. Mi faccio male. Non di solo pane vive l'uomo. Ogni essere umano è capace di vivere una vita spirituale, anche il portatore di handicap più grave. Dio li ama. Doppiamente. Crede dunque in loro.Come essi credono in Dio.Anzi,sono i suoi preferiti. È anche questo il nostro Credo. Den- tro di noi sorge un primo interrogativo: hanno ricevuto o no un'educazione religiosa? Fre- quentarli, ascoltarli, avvicinarsi alla loro storia ci permetterà di scegliere il linguaggio ed i gesti che parleranno loro di Dio. Concretamente essi amano le parabole di ieri e di oggi, i colori e i ritmi, le feste e i mille punti di riferimento che ricordano loro che Cristo è un incontro offerto a tut- ti. Talvolta grido: «Aiuto!. Soprattutto di notte. Talvolta di notte... lo che abbatto lO banditi con una sventagliata! Grido... per sentire che esisto.
  • 26. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie Febbraio 2002 TEMA: L:HANDICAP Spesso mi si dice: sono liberi di venire alle riu- nioni, ai laboratori, alle celebrazioni... Ed io in genere rispondo: Ma sono felici di venirci? Sono accolti, considerati, chiamati per nome, invitati ad esprimersi? Hanno la sensazione di essere amati, da noi e da un Dio che non li lascia mai soli? Sanno che Dio è lì, con il suo perdono, già prima che scoppi la collera,anche la più sanguinosa, la più spettacolare? Sappiano che Dio veglia su di loro come su un tesoro e che nessuno potrà strapparli al suo af- fetto.Un Dio che guarisce è molto di più di una bella immagine. Una giustizia che non punisce, ma che restaura l'uomo nella sua bellezza, nella sua libertà. Devono saperlo. Se riescono a destare tenerezza in noi, che abbia- mo il cuore duro, che cosa accadrà al cuore del Padre che non li ha mai abbandonati? Se conosco Gesù? Certo. E ne so- no orgoglioso. Mi aiuta a lavarmi, a mangiare... viene a sedersi accanto a me. Si legge, si ascolta della musica. lo co- nosco tutti i Gesù.Un altro ~~t,. Gesù ~~~~~~~~~~~ N °59 Che la si finisca di dire che sono una ragazza. È da più di 20 anni che sono ormai una donna. E sono io a scegliere quelli che possono dirmi «Cara. Siamo seri: ci osservano. lo vivo perfarvi piacere. E sorrido quando vi amo. Andrea mi mostra con insistenza la sua carta d'identità. Mi vuole far leggere a voce alta: 65 anni! Andrea ha cominciato un trattamento lungo e difficile, come si dice. Ma è il sorriso della sua casa. E oggi Andrea rivendica il diritto alla pen- sione (il che non cambia in nulla la sua vita attiva) e assieme ad essa il diritto al rinfresco, all'orologio d'oro ecc. Come un bra- vo lavoratore! Guardandolo sor- ridere con insi- stenza, gli doman- do (ma senza dire una parola): Mio caro Andrea, ma quanti anni sono che sei in istituto? 30? 40? 50? Oh, no, non mi sono messo a piange- re. .. Ma quel gior- no, me ne ricor- do, c'è stato tanto freddo. Petit Frère Sono corsa verso di te e tu haifatto un passo indietro. Tu non avevi capito la mia gioia.
  • 27. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie Febbraio 2002 1111Il NOSTRO PASSATO N°59 Jakob Lucius (1530 circa - 1597).nBattesimo del Cristo alla presenza di Lutero e della famiglia del Principe ElettoreJohan- nes Friedrich. Sullo sfondo si scorge Wittenberg, il luogo in cui, secondo il testo che accompagna l'immagine, Lutero ha lavorato come successore del Battista.All'epoca il proprietario di questo esemplare,conservato a Basilea, ha preso le cose molto sul serio:ha ritagliato,dallaTrinità,un Dio Padre che probabilmente riteneva troppo papistaa causa della sua tiara e lo ha sostituito con un Cristo che presiede al Giudizio finale,tolto da un'altra incisione. 59_0901 Presentazione di Gesù al Tempio 2 febbraio: Chiamata popolarmente Can- delora, questa festa ricorda che,seguendo la legge ebraica, Gesù è stato presentato alTem- pio di Gerusalemme quaranta giorni dopo la su nascita. Quel giorno,quando il vecchio Sinleone vide il bambino, fu il primo a chiamarlo luce per il- luminare le genti. Ecco perché, durante la cele- brazione, si usano le candele. Agata (morta nel 250) 5 febbraio: Palermo e Catania si contendo- no l'onore di averle dato i nata- li. Sarebbe stato martirizzata per aver respinto il governatore Quinziano. È diventata la patrona delle nu- trici e la si invoca in caso di ustioni. È divenuta celebre dopo che, secondo gli abitanti di Catania, essa li salvò da un'eruzione dell'Etna. Apollonia (morta nel 249) 9 febbraio: Diaconessa di Alessandria, di- venne martire perché si rifiutò di adorare gli dei pagani. Le furono strappati i denti e lei, per evitare di rinnegare la propria fede, si gettò nel rogo. Viene spesso invocata contro il mal di denti. Valentino (morto verso il 270) 14 febbraio: Prete romano, fu arrestato e affidato alla guardia di un uffi- ciale romano, la cui figlia adot- tiva era cieca. Egli l'avrebbe guarita, conver- tendo il padre e tutta la sua fa- miglia. Venuto a sapere ciò, l'impera- tore lo fece decapitare. Secondo la tradizione il giorno di San Valentino è il giorno de- gli innamorati.
  • 28. • • • zmmagznzp er le nostre parrocchie Febbraio 2002 La Terra promessa è sempre dall'altra parte del deserto. Havelock Ellis Chi crede di diventare cristiano andando in chiesa si sbaglia. Così come si sbaglia chi crede che andando in un garage si diventa un'automobile. Albert Schweitzer lo so qual è la sorgen- te che sgorga e scorre anche se è notte. Comunione ai malati Mercoledì delle ceneri Riunione per adulti 1mVARIAZIONI Riunione ecumenica Impegni della Quaresima Pulizie della chiesa N °59
  • 29. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie Febbraio 2002 HUMOUR E VIG!!I 36° giorno Non ti vergo~ni? Non sai che oggi è il mercoledì detle ceneri? Certo, ma a Messa mi hanno detto che quando si digiuna non biso~na assumere un'aria triste. Beh, guardando la faccia cne ha la gente venuta in chiesa, mi sono detto che dovreste aver biso- gno di ~ueste pillole della felicifà. Quale espressione si trova nella Bibbia? A.Ad ogni giorno basta la sua pena. C. I suoi giorni sono contati. r--------------------------------------, D .Avere una cattiva giornata. 59_ 1108 Risposta: Mt 6, 34
  • 30. Ricetta: Una torta salata Oggi ti propongo di fare una torta sa- lata. Probabilmente tu sai già fare dei dolci... ma io oggi voglio inse- gnarti a fare una torta salata che potrà servire per un aperitivo o, assieme ad un'insalata, per una cena. Una volta tanto sostitui- rai la mamma e farai una cosa gradita a tutta la tua famiglia. Ti servono: 3 uova, 150 gr di farina, 1 sacchetto di lievito chimico, 10 cl di olio, 12 cl di latte, 100 gr di formag - gio (grana o parmigiano reggiano) grat- tugiato, 100 gr di cipolla, 200 gr di pan- J ~ cetta affumicata, 1 cucchiaio di panna da ~ (Qj cucina, un po' di burro, sale e pepe. .~ ~O Riscalda il forno finché arriva alla temperatu- O' .I ~ ra di 180°. Prepara le cipolle e mettile su una ~ GEl teglia, dove avrai messo del burro. Aggiungi sale e pepe. Quando le cipolle sono diventate bionde, aggiungi la pancetta e falla friggere un po- co. Poi togli dal fuoco ed aggiungi la panna. Sbatti le uova su una terrina, poi mescola insie- me la farina , il lievito, l'olio, il latte e il formaggio grattugiato. Aggiungi le cipolle, la pancet- ta e la panna. Metti su una teglia da forno e fai cuocere per 45 minuti. Poi lascia raffredda- re. Buon appetito! Preghiera: Come un faro Come un faro nella tempesta che rischiara la notte e guida le imbarcazioni, così tu, Gesù, sei per me una luce. Mostrami il cammino, guidami verso gli altri, insegnami ad essere, ogni giorno, una luce. Insegnami ad essere una fiamma che riscalda, un chiarore in mezzo al buio. Con te, Gesù, :g ~ I ' non ho più paura dell'oscurità. Tu illumini la mia strada e sei sempre accanto a me per rendermi sicuro e forte. : .-?- :113Ii-- ~ ~ - ~ ~ Rivista mensile per i ragazzi N°23 Febbraio 2002 Testi, Christine Reinbolt 59_ /202 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, si mise a par- lare ai suoi discepoli: Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sa- pore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete lo luce del mondo; non può resta- re nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda lo vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. (Mt 5. 13-16)
  • 31. ~ Ciao, cari amici! Sono io, Luca! ;;;:, Oggi Gesù ci parla di sale e di luce... Si tratta di immagini semplici, facili da capire, prese dalla vita di tutti i giorni. Insieme cercheremo di comprendere quello che vuole dirci Gesù quando parla di sale e di luce... ''' Sale: AI tempo di Gesù e per molto tempo ancora si aveva l'abitudine di mettere i cibi sotto sale per conservarli il più a lungo possi- bile. Del resto non c'erano né frigo, né conge- latori e neppure scatole di conserva .. .C'era solo il sale, questa sostanza insignificante che, tuttavia, acquista un'importanza notevo- le. Senza sale non si possono conservare gli alimenti ... E se noi fossimo proprio come il sa- le e offrissimo sapore a tutti quelli che, ogni giorno, sono attorno a noi? E se, come il sale negli alimenti, noi rafforzassimo il gusto di vivere e di amare? Luce: Che cosa ne sarebbe di noi senza la luce? Andremmo fuori strada, e i nostri occhi cercherebbero invano.. .Senza luce noi siamo perduti. Pensa al faro, questa torre che si le- va sulla costa per rischiarare e guidare le im- barcazioni nella notte. Pensa alla fiamma di una candela che illumina, al sole che incanta il paesaggio, ai riverberi che rischiarano le Trovare la strada strade delle nostre città ... E se anche ognuno di noi fosse una luce che illumina la nostra vita e quella degli altri? Moggio: È il nome di un'antica misura di grandezza (corrispondente a circa 10 litri). Mettere sotto il moggio o conservare qualco- sa sotto il moggio è un'espressione che signi- fica tener segreto. Gesù vuoi dire che, se si accende una luce, non è certamente per te- nerla nascosta: non avrebbe alcun senso. Se la luce brilla, è perché tutti ne possano appro- fittare, perché tutti ne siano rischiarati. Rendere gloria al Padre che è nei cieli: Vuoi dire lodare Dio, ringraziarlo, cantarlo, pregarlo. Se siamo felici, se viviamo in modo limpido, se siamo una luce per gli altri, se tra- smettiamo il gusto di vivere come il sale dà sapore agli alimenti, allora sì, tutti quelli che ci stanno attorno saranno felici e vorranno ringraziare Dio per quello che siamo. Trova la strada che porta verso il sale e la luce...Attenzione agli ostacoli, però! Ci sono tante persone che attendono con impazienza I ./ -(0- che tu venga a portare la luce che rischiara e il sale che dà sapore alla vita. Allora, in cammino! ./ ' '~ o- 'r, Bricolage: Un'idea luminosa Oggi Gesù ci invita ad essere luce per gli altri. Per questo ti propongo un lavo- retto semplice che ti permetterà di mostrare che sei un amico della luce. {j Prendi del cartoncino giallo, arancione e rosso e di- segna delle fiamme che poi ritaglierai con molta at- tenzione (guarda il modello). Parla di questo lavoretto ai tuoi compagni che, come te, sono amici della luce. Proponi ad ognuno di loro di scrivere su una f iamma il suo nome. Usando del cartone molto spesso e resistente co- struisci una ca ndela ci lindrica che potrai decorare a tuo gusto. Poi ritaglia nel cartone un disco che servirà da base alla candela che vi incollerai sopra. Prendi a questo punto tutte le fiamme, la tua e quelle dei tuoi amici, e incollale sulla base, attorno alla candela. Ogni volta che guarderai la candela, ti po- trai ricordare come tu e i tuoi amici siete degli amici della luce e dovete rischiarare quelli che sono attorno a voi' 59 _, l05 ~ ~
  • 32. Davide La vita di Davide: Davide nasce in un paese delle montagne di Giuda, a Betlemme, verso l'anno 1000 a.C.. Ultimo di sette fratelli, pascola a il gregge di suo padre.La sua vita assomiglia più a quella di un avventuriero che a quella del buon re Davidedella nostre Storie sacre. Divenuto scudiero del re Saul, Davide suona la cetra per dis- sipare la melanconia del re. Esce vit- torioso da un combattimento singo- lare contro il gigante filisteo Golia, si conquista il favore del popolo, l'amicizia del figlio di Saul, Gionata, e l'amore di sua figlia, Mikal. ~tto questo non fa che aumentare la gelosia .l del vecchio re, che cerca di sbarazzarsi di Davide.A questo scopo dà l'ordine di imprigio- narlo, ma Davide si dà alla macchia e diventa il capo di una banda che scorrazza per il deserto di Giuda, dove protegge la popolazione. Dopo la morte di Salù, nella battaglia dei monti di Gelboé, Davide assume senza troppe difficoltà il titolo di re a Ebron, una città del sud. Poi, dopo una lunga guerra civile e l'eliminazione dei suc- cessori di Saul, le tribù del nord decidono di riconoscerlo come re di tutto Israele. Egli comincia allora a trasformare le tribù israelite divise in un'unica nazione ben or- ganizzata. Una sua decisione geniale è la scelta, come capitale, di lilla città non israelita, in mo- 59_0005 59_0006 SII'''. Febbraio 2002 PER MEDITARE do che nessuna tribù la possa rivendicare. Questa città è Gerusa- lemme. Davide ne fa la sua residenza, ma anche il centro reli- gioso del regno.Vi fa condurre solenne- mente l'arca dell'Alle- anza, segno di lmione tra le tribù e garanzia della presenza di Yah- N°59 59_0007 vé.In tal modo lega la religione tradizionale alla nuova capitale del re. li grande regno di Davide, però - reso possibile dalla debolezza degli imperi vicini - non durerà molto a lungo.Alla morte del suo successore, Salomone, le diseguaglian- ze sociali si moltiplicano e il regno si divide. I l ricordo di Davide: la Bibbia conserva lill ricordo realista, credente e nostalgico di Davide. Realista, perché non nasconde né gli intrighi, né il sangue versato, né le debolezze del re (2 Samuele Il). Credente, perché essa riconosce in Davide l'erede delle promesse fatte ad Abramo (2 Sam 7) e gli attribuisce lilla gran parte dei Salmi. Nostalgico, perché nei tempi di prova evoca l'immagine di un nuovo Davide che, per i cristiani, si chiamerà Gesù: Oggi, nella città di Davide, vi è nato un Salvatore (Lc 2, 11). Albert Rari
  • 33. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie Beati i poveri in spirito. il Signore ridona la vista ai ciechi... ---.. Febbraio 2002 SALMO N°59 4a Domenica Ordinario - Salmo 145 Il Signore rende giustizia agli oppressi, Il Signore libera i prigionieri... da il pane agli affamati.. . il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti... i(( ,j -~ ;t~' ! I 'r~ ',-'1 '~J~( ~ 't:;', ' ~;~,~ . I('; ' ·' , :l'' V) , ,',. llj~.,,) c'',' le' , i'}'1, . ' !' , :. (./. I l' I . /. ' il Signore protegge lo straniero, egli sostiene l'orfano e la vedova... 'Ì.. , ' ) 'I .... , o~· '- ~ ,' ,.-'
  • 34. Numero 60 • Marzo 2002 • Anno A 12/2001 • • mm zn per le nostre parrocchie----------------~ :.'; Questa immagine è disponibile come copertina (formato piegato: ASI per il vostro bollettino parrocchiale. RIchiederla è facile: Te/. 800-781378 (numero verde) Fax 800-791375 (numero verde) e-mail: edIItons.obe//a@onllne.fr
  • 35. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie Anno A 3 marzo 2002 3a DOMENICA DI QUARESIMA 3 marzo 2002 3a Domenica di Quaresima Anno A Gv 4,5-42 SALMO RESPONSORIALE Venite,applaudiamo al Signore, acclatniamo alla roccia della nostra salvezza.Accostiamoci a lui per rendergli grazie,a lui acclatniamo con canti di gioia. Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete. N °60 L~ultima parola Qual è la vera sorgente della pace e della gioia? Che cosa conferisce alla nostra vita un senso e un avvenire? Ecco gli interrogativi ai quali risponde l'apostolo Paolo nel brano della lettera ai Romani di questa domenica. Quello che egli afferma, però,va contro molte idee diffuse.L'importante non è ciò noi siamo o quello che facciamo o produciamo,ma quello che ci offre Dio: la sua grazia che è, per definizione, una gratuità immeritata. La prova che Dio ci ama sta nel fatto che il Cristo è mor- to per noi, dichiara l'apostolo. Dio non è affatto come lo crediamo noi:non è né giudice, né gendarme, né inquisitore. Egli è nostro Padre. E la grazia è sempre la sua ultima parola. Jean-Paul Uhlhorn 60 0104 ~WlWnwd~CbadU;~/za~d'v ~d; vtvew. ~WlWIU~ ~7WWlWd;1/wm; ~d;~dIo~~~~~A~..~ /_ CI/#ktf~~ vikv.·iC lOWJuv. Il manicheismo e il rifiuto di chi non ci crede. Il manicheismo è veramente una tentazione universale. Lo si voglia o no, ognuno figura come un non credente quando non condivide le opinioni di una persona. A tutte le latitudini i gruppi socialmente ed ideologica- mente dominanti tendono a mettere ai margini e a squalificare i gruppi minoritari. E il processo di rifiuto continua finché la minoranza subisce o accetta la sua con- dizione di inferio- rità. La crisi scop- pia quando la situazio- ne si capovol- ge. Charles Wackenheim
  • 36. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie 10 marzo 2002 4a Domenica di Quaresima Anno A Gv 9, 1-41 SALMO RESPONSORIALE Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi il Signore mi fa riposare. Samo 22 4a DOMENICA DI QUARESIMA rrItI] Se sia un peccatore, non lo so; una cosa so: prima ero cieco e ora ci vedo. La chiaroveggenza di un cuore puro 4a DOMENICA DI QUARESIMA N °60 Non mancanO persone che sannO cogliere nel mondo l'impronta del suo Creatore. Si tratta di una traccia tenue, talvolta nascosta, in altri momenti evi- dente, ma sempre indelebile. Bisogna essere chiaroveggenti per discernerla. Spesso i piccoli o quelli che lo SOnO di- ventati hanno questa capacità, perché i loro cuori non sono ottenebrati. Per vedere bene, infatti, ci vuole un cuore puro. E solo una conversione può renderlo chiaroveggente. Ben 60_0206 Il nostro modo di comprendere i non credenti Giovanni descrive minuziosamente le reazioni di coloro che si trovano nella cerchia del cieco nato, dopo la sua guarigione. Ma faremmo male a basar- ci sulle annotazioni che ci vengono fornite per giudicare o condannare quelli che, attorno a noi, reagiscono negativamente all'annuncio del Van- gelo. Troppo facilmente noi fmiamo col pensare che queste persone manchi- no di qualcosa, mentre esse non si riconoscono affatto nella condizione in cui noi li dipingiamo. Questi non credenti non sono affatto contrari alla fede religiosa, ma semplicemente al di fuori di essa. Charles Wackenheim
  • 37. • • • t,mmagt,nt,per le nostre parrocchie 17 marzo 2002 5a Domenica di Quaresima Anno A Gv 11,1 -45 SALMO RESPONSORIALE lo spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola. L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora. Salmo 129 5a DOMENICA DI QUARESIMA lo sono la risurrezione e la vita; chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. 50 DOMENICA DI QUARESIMA N°60 Davanti alla morte La morte di una persona cara sconvolge la vita e sconvolge anche la fede.Anche quella di credenti convinte come Marta e Maria di Betania,che sono legate da ami- cizia a Gesù. il loro percorso - dai rimproveri fmo alla fede nuda - è, probabil- mente, anche il nostro. CosÌ fIDiamo col capire che: - gli avvenimenti non ci fanno cogliere immediatamente il loro significato; - nonostante le apparenze Dio resta accanto a coloro che soffrono, e partecipa, piangendo, alloro sconforto; - come noi anche Gesù, nonostante la sua paura della sofferenza e della morte, ha vissuto questa esperienza drammatica. E non gli è restato altro che la sua fede nel ~ Padre: No, il padre non può abbandonare il suo Figlio nelle mani della morte! E Cristo è risorto! Ora, nell'ora della nostra morte o di quella dei nostri cari, resta anche a noi solo...questa fede. J-M. Bedez I L'injluenza deUe religioni antiche e foriginalità deUa risurrezione di Gesù. Lungi dal disprezzare il mondo di quaggiù con il pretesto della soprav- vivenza o dell'immorta- lità dell'anima, l'uomo biblico vede nella dura necessità della morte il segno e il prezzo della sua vocazione storica. E la risurrezione? Se ne trova come un ac- cenno in molte religio- ni antiche: neiVeda,per esempio, o tra i Persiani.Detto in altro modo,nessuna delle rappresentazioni della nostra fede escatologica è esclusivamente cristiana.Ciò che è originale è la risurrezione di Gesù e la luce che essa proietta sul destino lùtimO di ogni uomo. Charles Wackenheim
  • 38. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie 24 marzo 2002 Domenica delle Palme Anno A Mt 26, 14-27, 66 SALMO RESPONSORIALE Mi scherniscono quelli che mi vedono,storcono le labbra, scuotono il capo: Si è affidato al Signore, lui lo scampi;lo liberi, se è suo amico. Salmo 21 DOMENICA DELLE PALME La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava: Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!. laDOMENICA DELLE PALME Acclamazioni e rifiuti sulla stessa aria di festa! N °60 L'ingresso solenne di Gesù in Gerusalemme ci ricorda la sua grande popolarità. Che cosa possiamo leggere sul volto della gente? Attese, bisogni umani e poli- tici...Domande di guarigione e di conforto...Occhi illuminati dal potere di un uomo...Sorrisi ritrovati a causa dei suo amore. Ma attraversando questa folla in festa, ascoltando le sue parole e i suoi deside- ri, noi ci spieghiamo subito l'indomani che ci smonta in modo terribile. Verso la fme di questa settimana questo stesso Gesù verrà crocifisso? Ma dove saran- no allora tutte queste persone entusiaste di Gerusalemme? Che cosa hanno fat- to dei loro rami, agitati in segno di festa? Stanno già intrecciando una corona di spine? Dobbiamo trovare un altro seguito a questo processo:Lo possiamo fare raggiungendo il Risorto nei cuore dei Padre! Alain Donius Il servo sofferente La prima generazione cristiana rico- nobbe in Gesù i tratti del servo sof- ferente di Isaia. Il suo messaggio offre agli uomini una speranza capace di guarirli anche dalla miseria più profonda. Il contrario della salvezza è il pec- cato. Ed è per aver protestato contro il peccato - che è mancanza o rifiu- to di amore - che Gesù, da vero servo sofferente di Dio, subisce il martirio. Charles Wackenheim 183_0402
  • 39. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie 28 e 29 marzo 2002 Giovedì e Venerdì Santo Anno A Gv 13,1-15 e 18, l -19,42 SALMO RESPONSORIALE Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? A te offrirò sacrifici di lode e invocherò il nome del Signore. Salmo 115 VENERDì SANTO Crocifissero Gesù e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo. Pilato fece porre sulla croce di Gesù un'iscri- zione: Gesù, il Nazareno, il re dei Giudei. GIOVEDì E VENERDì SANTO N°60 Egli li amò sino allafine... li nostro Dio è un Dio che si dona! Non è un principio astratto, o uno spirito lontano e insensibile,non è un mago capriccioso o un gendarme terribile.. .ma un Dio che è persona ed è vicino, pieno di amore e di misericordia. La lavan- da dei piedi, seguita dalla condivisione del pane e del vino sono i segni vivi di questo Dio.Tutto è cominciato con l'Incarnazione quando, in una povera stal- la, Dio è diventato uno di noi. Durante tutta la sua esistenza terrena Gesù ha continuato a donare, senza trattenere nul- la per sé. Ecco per- ché ha accettato, co- me ultima testimo- nianza di libertà e di amore, di offrire la sua vita, di donare il suo Corpo e il suo Sangue.''Avendo ama- to i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fme.... La mangiatoia,la cro- ce,il pane e il vino. Nella povertà dei se- gni si manifesta l'on- nipotenza dell'Amo- re! mons. Christian Kratz Il decreto del re Dimmi, se un re pubblicasse questo de- creto: Chiunque fa questa o quella co- sa, verrà ammesso alla mia tavola, voi non fareste di tutto per meritare un simile onore? Ma qui Dio ci invita alla tavola del più grande e del più ammira- bile dei re e noi, invece di accorrervi, continuiamo ad esitare. Giovanni Crisostomo
  • 40. • • • tmmagtntper le n ostre parrocchie 31 marzo 2002 Domenica di Pasqua Anno A Gv 20, 1-9 SALMO RESPONSORIALE La destra del Signore si è alzata, la destra del Signore ha fatto meraviglie. Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore. Salmo 117 DOMENICA DI PASQUA Il discepolo che Gesù amava entrò nel sepolcro, e vide e credette. DOMENICA DI PASQUA N°60 L'appuntamento della domenica Che cosa c'era da vedere nel sepolcro? Niente: il vuoto. Notiamo,tuttavia,alcu- ni segni rivelatori: la pietra pesante che ostruiva l'ingresso è rotolata via,il suda- rio è rimasto là, piegato, assieme alle bende. Sia il sepolcro che il sudario e le bende non servono più a nulla, se nona testimoniare la loro inutilità, perché erano destinati ad un morto, che non è più morto.Inoltre,la presenza del suda- rio piegato esclude il sospetto di un prelevamento, che era venuto in mente anche a Maria Maddalena, perché mostra come non vi siano stati né violenza, né disordine.In caso contrario chi avesse commesso l'operazione avrebbe por- tato con sé anche il sudario assieme al corpo. I due discepoli riparto- no, dunque. Fortunata- mente - poiché è do- menica,il primo giorno della settimana - il Ri- sorto li attende in un altro luogo, assieme al gruppo dei discepoli, per alitare su tutti loro il suo Spirito di luce e di vita. È grazie allo Spi- rito, d'ora in poi, che i discepoli comprendo- no le Scritture e parte- cipano a loro volta alla risurrezione. Marcel Metzger Ascoltare la parola di Dio il discepolo entrò nel sepolcro,vide e credette. Anche noi vorremmo tanto vedere per credere. Quante volte ci capita di sfidare Dio: Dammi questo o quest'altro e crederò in te!. Ma dimentichiamo l'essenziale: Gesù è risorto, ha vinto la morte e nello stesso tempo anche la nostra paura più profonda e i nostri peccati più inconfessabili. Che cosa abbiamo ancora bisogno di vedere, allo- ra? Ormai non siamo più dei discepoli del Gesù terreno, ma dei discepoli del Cristo risorto, mandati a proclamare la Buona Novella e a nutrirci della parola di Dio! Thierry Larcher
  • 41. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie 3 marzo 2002 3a Domenica di Quaresima Gesù disse alla samari- tana: Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete, ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi l'acqua che io gli darò diven- terà in lui una sorgente di ac- qua che zam- pilla per la vita eterna. 17 marzo 2002 5a Domenica di Quaresima Gesù gridò a gran voce: Lazzaro, vieni fuori!. Il morto uscì con i piedi e le mani avvolti in ben- de,e il volto coperto da un sudario. 28 e 29 marzo 2002 E dopo aver ricevu- to l'aceto, Gesù disse:Tutto è com- piuto!.E, chinato il capo, spirò. Uno dei soldati gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue ed acqua. Giovedì e Venerdì Santo IIJIMMAGINI DOMENICALI I 1Omarzo 2002 4a Domenica di Quaresima Egli testimoniò: Quell'uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto:Va' a Si- loe e lavati! lo sono anda- to e ho ac- quistato la vista. 24 marzo 2002 Domenica delle Palme N °GO G esù prese il pane, lo spezzò e lo diede ai disce- poli, dicendo: Prendete e mangiate, questo è il mio corpo.Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie,lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per tutti in re- missione dei pec- cati. 31 marzo 2002 Domenica di Pasqua Maria Maddalena vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e da Giovanni, e disse loro: Hanno portato via il Signore dal sepol- cro e non sappiamo dove l'hanno posto!.
  • 42. • • • zmmagznzper le nostre parrocchze Mani Marzo 2002 Magi Male Maligno Manna l:ALFABETO IN IMMAGINI N60
  • 43. • • • 1mzmmagzntper le nostre parrocchie Marzo 2002 Il NOSTRO PASSATO Immagini che vengono dalla Riforma Il riformatore svizzero Zwingli diede alla munici- palità di Zurigo alcune direttive per utilizzare le immagini pie, senza farne degli oggetti di culto. Questa incisione, eseguita secondo le sue indica- zioni, illustra il testo di Mt Il, 28:Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi. .. . Giovanni di Dio (1495-1550) Festeggiato 1'8 marzo: Nato in Portogallo, conduce una vita molto avventurosa: è pastore, poi soldato e quindi mercante.A 42 anni si converte dopo aver ascoltato una predi- ca di Giovanni d'Avila. Lo si crede allora matto e viene inter- nato. Uscito dal manicomio, si mette al servizio dei malati e fonda un ospedale a Granada. Alcuni discepoli si uniscono a lui e fondano l'ordine dei Fratelli ospedalieri, detto di san Giovanni di Dio. È il patro- no dei malati e degli ospedali,e anche degli infermieri. 60_0904 Francesca Romana (1384-1440) Festa locale il 9 marzo: Nata a Roma,viene data in spo- sa quando è ancora molto gio- vane. Ha molti figli, ma la mag- gior parte di essi muore in te- nera età. Durante la peste del 1414 si dedica, assieme ad alcune da- me romane, all'assistenza dei malati. È così che trova inizio una comunità di oblate bene- dettine, senza l'obbligo della clausura. La dalmatica Veste liturgica presa dai Romani, che l'avevano a loro volta presa dai Dal- mati. Si tratta di una tuni- ca con due spacchi latera- li,che viene indossata dal diacono durante l'ufficio solenne. Durante il Me- dioevo fu anche la tenuta di gala dei re di Francia.In questa illustrazione, tratta da un manoscritto della fine dell'XI secolo, il dia- N°60 cono sta dietro il prete e tiene in mano la patena. La sua mano è coperta da un velo. È seguito da lill chierico che reca il flabellun1. Utilizzato in origine come scacciamosche, questo ventaglio liturgi- co era portato sopra la testa dei dignitari ecclesiastici. L'Annunciazione Scultura di un capitello di Notre-Dame-du-Port a Clermont (Francia) Patrizio (390 circa - 461?) Festeggiato il 17 marzo: Nato, con molta probabilità, in Gran Bretagna, viene fatto pri- gioniero dai pirati a 16 anni e condotto in Irlanda: Lì è co- stretto a fare il pastore. Ma do- po sei anni riesce a fuggire e ritorna in Inghilterra, dove rice- ve una formazione monastica. Verso il 432 diventa vescovo e parte, assieme ai suoi compa- gni, per evangelizzare l'Irianda. Fonda diversi monasteri, che diventano centri attivi di cristia- nesimo.È il patrono degli Irlan- desi. 60_0906 Giuseppe CI secolo) Festeggiato il 19 marzo: Faceva l'artigiano a Nazaret ed apparteneva alla discendenza del re Davide. Era fidanzato con Ma- ria quando essa concepì Gesù.Se- condo le indicazioni ricevute dall'angelo prese con sé Maria e fece da padre a Gesù. Obbligato a fuggire in Egitto per trarre in sal- vo Gesù, ritornò dopo qualche tempo in Palestina e si stabili a Nazaret.Assiste naturalmente,alla presentazione di Gesù al tempio e anche quando, a dodici anni, Gesù si ferma nel tempio con i maestri della legge. Giuseppe è il patrono degli artigiani e degli operai.
  • 44. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie Se è Dio che fa il mio vicino. perché questo qui conti- nua a guardare attraverso lo spioncino? Questa sorgente eterna è nascosta. Ma io so dove si trova. Anche quando è notte. 1mMarzo 2002 VARIAZIONI Noi facciamo degli altri degli amici o dei nemici, ma è Dio che fa il nostro vicino. G.·K. Chesterton Se vuoi capire la parola 'lelicità devi intenderla come ricompensa e non come scopo. N°60 Antoine de Saint-Exupéry 60_1006 POSSO ancora sognare? Sogno un mondo senz'odio,un mondo che s'ama. Sogno un mondo senza disgrazie, un mondo di dolcezza. Sogno un mondo d'amore,e lo sogno da sempre. Sogno un mondo di condivisione,e lo sogno di età in età. Sogno un mondo in pace,e lo sogno per sempre. Sogno che quel che sogno non sia più un sogno. Sogno! Sogno! Sogno! O Posso veramente conti- nuare a sognare un mondo così? un catechista
  • 45. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie Quale espressione si trova nella Bibbia? Ma questa tor- ta è eccellente. Non ho mai man- giato 4n dolce cosi buonol A.Andare in brodo di giuggiole. Hai dimenti- cato di nuovo 'a pento'a su, fuocol D. Essere una vacca da latte. Risposta: Lam 4, 7 Marzo 2002 DIHUMOUR E VIGNETTE N °60 Papà, come si sta quando si è con Dio? Mi domando cosa ti insegnano durante l'ora di catechismo! Sofos e Malù -Malù (volpe del deserto): Buongiorno, chi sei? -Sofos (l'eremita): Mi chiamo Sofos e sono un eremita.Abito qui, nel deser- tO.E tu? -Malù: Mi chiamo Malù e sono una volpe del deserto. Tu perché resti sempre solo? Perché non c'è mai nessuno con te? - Sofos: Ma io non sto fug- gendo da nessuno. Mi sono completa- mente ritirato nel deserto per sentirmi più vicino a Dio. :===================::::60_1109-Malù: o o lo non conosco nes- sun Dio...Vuoi diventare mio amico e parlarmi del tuo Dio? -Sofos: Certo! Vedrai: Dio ama pure gli ani- mali... anche quelli che si nascondono nel deserto. '-__________________-160_1flO
  • 46. :::: ~ Q51 Bricolage Oggi ti propongo di decorare delle uova, che sono anch'esse simbolo di vita. Ti serve: alcune uova, un paio di forbici, degli stuzzicadenti, dei colori, un pennello, del filo e... un po' di fantasia! Si comincia svuotando le uova. Con la punta delle forbici fai un buchetto sulla punta delle uova e poi allargalo finché avrà un diametro di 2 o 3 mm. Introduci uno stuzzicadenti e mescola il contenuto di ogni uovo. Così sarà più facile farlo uscire. Ora soffia forte ad una estremità e quindi pulisci bene il gu- oscio con dell'acqua calda. Prendi una scatola di acquerelli o di colori a tempera o, ancor meglio, dei colori acrilici in vasetti. Colloca l'uovo sulla tavola e, accanto, un libro della stessa altezza per poter posarvi la mano. Con un pennello comincia la decorazione. Traccia, per esempio, un corona di piccoli punti. Osserva comunque da vicino i ' cerchio di colore nel mezzo dell'uovo. Poi dipingi una / modelli che ti proponiamo. Ma prova ad inventarne ;; anche di nuovi. ~I Ti vorrà un po' di pazienza sia per la decorazione che 'O per il tempo necessario a farla asciugare. Ora puoi spezzare in due gli stuzzicadenti ed attaccarvi, al centro, del filo. Introduci delicata- Divertiti e, soprattutto, non che Dio ti propone. mente lo stuzzicadenti dentro l'uo- vo. Una volta entrato, esso si porrà di traverso e tu potrai quindi attaccare il tuo uovo decorato al ramo di un albero, ad un lampadario di casa tua e a tutto quello che vorrai decorare. dimenticarti dell'acqua viva Preghiera: Cacqua che dà la vita Signore Gesù, fammi bere al pozzo del tuo Vangelo e fa' che condi- vida con altri questa sete che mi porta a conoscerti e a cercarti. Signore Gesù, dammi il coraggio di attingere la tua acqua viva, come la Samaritana, e la forza di comunicare la mia sete di fede a quelli che incontro. Signore Gesù, non lasciarmi mancare la tua acqua viva perché possa sentire in me la tua vita e diffondere la Buona Novella al mondo intero, come gli apostoli. Risposta del gioco: Ombra n. 3 .......... N ~I '.....N ~I Rivista mensile per i ragazzi W24 Marzo 2002 /202 ,.., é'P Gesù arrivò ad una città della Samaria chiamata Sicàr. Stanco del viaggio, si mise a sedere presso un pozzo. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attinge- re acqua. Le disse Gesù: Dammi da bere. Ma lo Samaritana gli disse: Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?. Gesù le rispose: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva... Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per lo vita eterna. La donna intanto lasciò lo brocca, andò in città e raccontò alla gen- te quello che le era accaduto. Molti Samaritani di quella città credettero in Gesù... (Gv 4. 5...39)
  • 47. 8 ~I~!!!!~!!!!!!~ l!acqua: In tutto il mondo l'acqua è simbolo di vita. Senza di essa piante, animali e uomini non possono soprawivere. Saint-Exupéry diceva: Quello che rende bello il deserto è che da qualche parte si nasconde un pozzo. L:acqua, però, è anche simbolo di morte. Basta pensare ad un'inondazione, a quello che awenne con il Diluvio. L:acqua, poi, è indispensabile per lavarsi e togliersi la sporcizia. Ecco perché al tempo di Gesù essa era molto utilizzata nei riti di purifica- zione e battesimali. Del resto l'acqua del Bat- tesimo riprende i due significati: vita e morte. In quest'acqua muore l'uomo peccatore e da essa rinasce l'uomo nuovo, liberato da ogni peccato. Il pozzo e l'acqua viva: L:acqua dei nostri poz- zi è generalmente chiara, pura e fresca. Ma al tempo di Gesù non era la stessa cosa. Nei pozzi si trovava in genere un'acqua morta, stagnan- te, che rimaneva a lungo nella terra prima di nutrire il corpo. L:acqua che ci propone Gesù, in- vece, è un'acqua viva, cioè un'acqua che zampil- la, che sgorga fresca e limpida e disseta la no- Gioco Ecco 4 disegni del pozzo, della Samaritana e di Gesù. Solo in uno, però, l'ombra è stata raffigurata in modo giusto. Aiutami a trovarlo! Ricordati l'ora in cui avvenne l'incontro! Ciao, cari amici! Oggi Gesù ci parla di acqua, ma ho l'impressione che non si tratti dell'acqua che beviamo ogni giorno. Venite allora con me a scoprire questa acqua viva e la regione della Samaria. stra anima. Quest'acqua è il simbolo della vita eterna che ci dona Gesù. Con essa noi diventia- mo dei viventi per l'eternità e non abbiamo più bisogno dell'acqua morta del pozzo. La Samaria: Per andare dalla Galilea a Gerusa- lemme, Gesù e i suoi apostoli passano per la Samaria. Èil percorso più breve: solo pochi gior- ni di cammino. Ma non è il più facile perché per gli ebrei la Samaria è una regione ostile ed essi non parlano volentieri con i suoi abitanti perché li considerano stranieri e distanti dalla loro reli- gione. Il gesto di Gesù che parla con questa Sa- maritana rimarrà impresso nella memoria. l!importanza dell'incontro: Con il suo esem- pio, Gesù cerca di riunire i nemici di ieri, gli ebrei e i samaritani. In Gesù i samaritani scoprono un uomo che ha sete di vita, un profeta, quel Mes- sia che anch'essi attendevano, il Salvatore di tutti gli uomini. Tutti coloro che ascoltano que- sta storia possono scoprire, come la Samaritana, che Gesù ci offre l'acqua viva della vita eterna. I!acqua nel paese di Gesù Collega tra loro i diversi punti e scoprirai tutti i corsi d'acqua più importanti del paese di Gesù. Cerca poi di situare il Mar Morto, il lago di Tiberiade, il Giordano e la Samaria. Troverai un aiuto nei numeri precedenti di Luca e Chiara. 60_ /208 C;ld e3 fQ ~ CU D. Idumea 19 0 18 0 17 016 120 0 15 13
  • 48.
  • 49. Leggi c o lo r a Un percorso doloroso, drammatico. Una strada in salita verso il Calvario, dove verrà piantata la croce e sarà messo a morte. Un itinerario di sofferenza, ma anche d'amore. Gesù sente su di sé l'odio, la catti- veria di molti. Ma il suo amore è sempre più forte del male. La via della croce Rif.: 402415 - - - - Questo splendido racconto, tratto dal vangelo di Luca, narra la vita dei disce- poli dopo la morte e risurrezione di Gesù. In particolare presenta l'incontro del Cristo con due discepoli, sulla strada che conduce ad Emmaus. l.:=d~~g;;;;;;~ Formato: 14,8 x 21 cm • 20 pagine, di cui 16 da colorare • l libretto: 1,95 € Ordine direttolei.: 800-781378 (numero verde) • Fax: 800-791375 (numero verde) e-mail: editions.obelia@online.fr
  • 50. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie 7 aprile 2002 2a Domenica di Pasqua Anno A Gv 20,19-31 SALMO RESPONSORIALE 6LOJ05 Questo è il giorno fatto dal Signore:rallegriamoci ed esultiamo in esso. Salmo 11 7 2a DOMENICA DI PASQUA Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno! Tommaso, • • amIco mIo... Quando il dubbio abita i miei pensieri, quando la mia fede vacilla, quando sono raggiunto e sconvolto dalla paura, allora mi sento tanto vicino a Tommaso e anch'io grido: Mio Signore e mio Dio!. Quando tutto sembra perduto perché le tenebre sbarrano i miei orizzonti, quando la mia speranza viene meno e crescono, invece, i timori, allora mi sento tanto vicino a Tommaso e anch'io grido: Mio Signore e mio Dio!. Quando manco di fiducia, quando la gioia ha abbandonato il mio volto, quando nel mio cuore affiora l'angoscia ed io cerco disperatamente il senso della mia vita, allora mi sento tanto vicino a Tommaso e anch'io grido: Mio Signore e mio Dio!. Christine Reinbolt 20 DOMENICA DI PASQUA N°61 Ama e vivrai! La garanzia della nostra nuova nascita è innanzitutto la fede nella parola di Gesù: In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola,non vedrà mai la morte (Gv 8, 51). Ma la vera vittoria sulla morte è solo l'amore: Noi sappiamo che siamo pas- sati dalla morte alla vita, per- ché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte(1Gv 3,14). Charles Wackenheim
  • 51. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie 14 aprile 2002 3a Domenica di Pasqua Anno A Le 24, 13-35 SALMO RESPONSORIALE Proteggimi, o Dio, in te mi rifugio. Ho detto a Dio: Sei tu il mio Signore. Salmo 15 Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! 30 DOMENICA DI PASQUA N °61 Camminava accanto a loro ed essi non se ne erano accorti... Spesso il Signore è vicinissimo a noi, come la nostra ombra. Non lo si vede e non lo si intende, ma c'è una presenza che l'occhio umano non riesce a di- stinguere e delle parole che l'orecchio più fme non è in grado di intendere. Il Signore è vicino quando disperiamo di noi stessi, nel profondo dell'ango- scia, e allora ci rivela ciò che di più prezioso c'è dentro di noi: la speranza.Il Signore è vicino quando la collera irrigidisce tutto il nostro essere, tanto da chiuderci ad ogni possibilità di relazione. È accanto a noi anche quando il nostro cuore s'apre all'altro e la nostra ma- no si tende nel segno del perdono. I È accanto a noi quando proviamo quell'assenza che ci tormenta,ma quando tentiamo di afferrar- lo,ci sfugge ine- sorabilmente,la- sciandoci però una traccia della sua presenza: il pane spezzato insieme,il suo Corpo. Robert Riber 61 0204 ~~a~~~?U»V~~ c#/@% ~u a~~~a~cWcA!odcv~not/~ I Leggere con il cuore Stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei pro- feti! . Anche noi, come i di- scepoli di Emmaus, faccia- mo fatica a credere. Non vediamo una connes- sione tra le promesse anti- che e la nostra vita quoti- diana, e dimentichiamo che Dio è sempre di parola. Riprendiamo, dunque, la lettura della Bibbia, ma con gli occhi del cuore, comin- ciando da Mosé e da tutti i profetie Gesù ci spiegherà ciò che si riferiva a lui in Itutte le Scritture. Charles Wackenheim
  • 52. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie 21 aprile 2002 4a Domenica di Pasqua Anno A Gv 10,1-10 SALMO RESPONSORIALE li Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male,perché tu sei con me.li tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. 40 DOMENICA DI PASQUA lo sono la porta delle pecore: se uno entra attraverso di me, sarà salvo. 40 DOMENICA DI PASQUA N61 lo sono la porta lo sono la porta - dice il Signore - non aver paura di avvicinarti. Dietro questa porta si vive una storia di amicizia,di pace e di giustizia.Ciò che intendi è un cuore che pulsa allo stesso ritmo del tuo. lo sono la porta - dice il Si- gnore - non aver paura di aprirla.Essa ti lascia intrave- dere un immenso cantiere, tutto un avvenire da co- struire! Sei chiamato anche tu a rimboccarti le maniche e a portare delle pietre di vita, d'amore e di speranza. lo sono la porta - dice il Si- gnore - non aver paura di oltrepassarla. Essa permet- terà alla tua fragilità umana di incrociare il mio sguar- do. Ti farà scoprire un Dio a portata di uomo. Luc Stein 61_0302 Alcune caratteristiche del vero pastore Quando Giovanni ricorda le pa- role di Gesù, non può fare a me- no di pensare ai pastori della Chiesa. Se facciamo attenzione a ciò che accade nella vita delle co- munità, ci accorgiamo che l'im- magine del pastore, tratteggiata dal Vangelo, è ancora straordina- riamente attuale.Attuale, prima di tutto, il bisogno, la necessità di entrare in relazione, di trovare il tempo per incontrarsi,per parlar- si, per condividere ciò che attra- versa l'esistenza. Attuale la ricer- ca sincera del bene di ognuno, segnata dalla mitezza, dalla com- prensione, dalla generosità. Roberto Laurita
  • 53. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie 28 aprile 2002 Sa Domenica di Pasqua Anno A Gv 14, 1-12 SALMO RESPONSORIALE Ecco,l'occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. Salmo 32 Sa DOMENICA DI PASQUA lo sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. lo sono nel Padre e il Padre è in me. •50 DOMENICA DI PASQUA N °61 Ma dove andrà? Gli amici di Gesù sono sconvolti dalla prospettiva della sua partenza,della sua assenza. Non rischia di essere la fme di una bella storia? E come vivere, poi, senza di lui? Ma Gesù dice: Se parto, è per andare a prepararvi un posto. Gesù ci precede nella casa del Padre,dove un giorno saremo assieme a lui. Ma nello stesso tempo egli rimane sempre accanto a noi. - come la via, la sola, che conduce al Padre. Imbocchiamola! - come la verità, trasmessa dalla sua Parola.Ascoltiamola! - come la vita, il soffio che fa nascere e rinascere.Accogliamola! Jean-Paul Uhlhorn 61_0404 ~e4Ùteda~~ ~~de$v~ca2a: W~jUMJw~CV~~;UdwvWe; ~~Io sono la via .d? Un modo di comprendere questa parola di G e s ù / ;;;Z, :.:h ' consiste proprio nel rifiutarsi di irrigidire il sim- /~ r;(...)jj I i·, bolismo d~lla strada. Se Ge~ù design~ se stes.s~ (g~~:1' ù ~.~: . iiI; i come la VIa, questo vuoI dIre che gli acceSSI, 1 ~ / . . para?gi ~evono ~ssere liberi. Si tratta ~i ~ma st~- Q,. -;' • ~ Il:/. }v; !/ / da difficile, rOCCIosa, ma aperta a tuttI, m ogru ,,~, i '/)!!; l.J0 momento, ad un'unica condizio- r ~: ' , é ~! ne: quella di aderire allo spirito il.~ . ::ì th ~ delle Beatitudini. Chi ha ~~~'''~~ . 6) :- ,..., 1 visto me. ha visto il Padre, . a. ! . ~~ . ~ dice Gesù. Ma oggi noi . . -::r ~ / non possiamo vedere Ge- .~~ / sù che sotto le sembianze dei fratelli. E chi oserebbe rivendicare l'esclusiva di un tale sguardo sugli altri? Charles Wackenheim } _/ ---y..-y
  • 54. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie 7 aprile 2002 2a Domenica di Pasqua Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno! 3a Domenica di Pasqua Gesù prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. 21 aprile 2002 4a Domenica di Pasqua In verità, in verità vi dico: io sono la porta delle pecore. Se uno entra attraverso di me,sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 28 aprile 2002 5a Domenica di Pasqua lo sono la Via, la Verità e la Vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre. IMMAGINI DOMENICALI fV061 --
  • 55. • • • tmmagtntper le nostre parrocchie Marco Martire Matteo Mendicante rile 2002 6L0606 / Matrimonio Mercanti del temPio ~ALFABETO IN IMMAGINI
  • 56. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie A rile 2002 La domenica, un giorno diverso! Dopo il lavoro, ecco il momento del riposo. Dopo gli obblighi quotidiani legati al lavoro e alla pro- duzione, ecco il giorno da consacrare alla fa- miglia,agli amici,a Dio. Dopo il tempo della concorrenza spietata, ecco il giorno della condivisione e dell'incontro. Dopo il tem- po dello stress e degli acquisti, ecco il giorno della libertà e della gratuità. La domenica, che chiamiamo giorno del Signore, è anche il giorno del- la festa dell'uomo. Il giorno in cui l'uomo ritrova l'armonia e il suo posto nella creazione. T. Larcher Fede,Amore e Speranza laTEMI: LA DOMENICA N61
  • 57. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie rile 2002 Il NOSTRO PASSATO Immagini che vengono dalla Riforma Questa incisione su legno, che risale al 1430 circa,ha come tema la buona e la cattiva preghiera. Delle linee collega- no uno degli oranti con le piaghe di Cri- sto, grazie all'aiuto di un angelo. Il secondo orante,invece,influenza da uno spirito cattivo, pensa solo ai beni di questo mondo. François Arnold La passione di Cristo In questa incisione (1511) Albrecht Diirer libera la scena dal realismo per conferirle un significato mistico. Isidoro di Siviglia (morto nel 636) Festeggiato il 4 aprile: Di famiglia nobile ebbe la pos- sibilità di ricevere un'eccellen- te formazione intellettuale e spirittlale, da parte del fratello maggiore,al quale succederà co- me vescovo di Siviglia nel 599. Compì un'opera considerevo- le, portando a termine la con- versione dei Visigoti dall'ariane- simo e presiedette a Toledo al- cuni nodi regionali. I suoi numerosi scritti costitui- scono una sintesi del sapere del suo tempo. È stato proclamato dottore della Chiesa nel 1722. 61_o804 Bernardetta Soubirous (1844-1879) Festa locale il 16 aprile: Nata a Lourdes,fu testimone, all' età di 14 anni, di 18 apparizioni della Vergine Maria,in una grotta di Massabielle. La dOMa che le apparve disse di essere l'Imma- colata Concezione, un titolo che Pio IX !e aveva da poco ricono- sciuto con la proclamazione del dogma. Alla straordinarietà delle apparizioni si aggiunge un altro fatto: sul luogo sgorga lilla sor- gente. Lourdes diventerà lill luo- go importante di pellegrinaggio. Bernardette, entrata in una con- gregazione religiosa, fu canoniz- zata nel 1933. n piviale Veste liturgica costituita da un gran- de mantello,chiuso sul davanti. L'im- magine che presentiamo raffigura il vescovo Pietro di Roquefort (inizio del 14° secolo),sepolto a Carcasson- ne. li piviale è un mantello senza cappuccio, chiuso sul collo da un fermaglio circolare, sul quale è inci- so l'agnello. li vescovo porta i guan- ti e reca il pastorale al quale è attac- cato un pezzo di stoffa, il sudarium (una sorta di fazzoletto) il cui uso è testimoniato solo in qualche diocesi della Francia. Viollet le Duc,morto nel 1879,si di- Ilillga a parlare dei piviali dels uo tempo,che anche alcuni di noi han- no conosciuto: I piviali usati oggi nella liturgia sono delle vere e pro- prie prigioni per il corpo tanto sono rigidi, pesanti e coperti di decorazio- ni e ricami. Le povere persone co- strette a portare questa veste, non possono neppure muovere le brac- cia...Quanto al cappuccio esso è stato sostituito da una specie di pic- colo grembiule quadrato, con fran- ge,dagli angoli arrotondati,simili ad elitre poco sviluppate.... N°61 Giorgio (morto verso il 303) Festeggiato il 23 aprile: Marco CI secolo) Festeggiato il 25 aprile: Era un soldato e sarebbe stato martirizzato in Palestina all' epoca dell'imperatore Diocle- ziano.All'inizio il suo culto non è molto diffuso. Si dice, tra l'al- tro, che avrebbe sconfitto un terribile dragone. Saranno i cro- ciati a sviluppare una grande devozione verso di lui, al loro ritorno in Europa.Diventa il pa- trono dei cavalieri,e poi dell'In- ghilterra. È anche il patrono de- gli scouts. Marco, il nome dell'evangelista è, di fatto, il soprannome greco di un ebreo di nome Giovanni. GliAtti degliApostoli mostrano i suoi rapporti con gli apostoli Pietro e Paolo. Accompagnerà Paolo nel corso del suo primo viaggio missionario, prima di rientrare a Gerusalemme. Scrive il suo vangelo dopo il martirio di Pietro. Una tradizione vuole che Marco sia il fondatore della Chie- sa di Alessandria, dove sarebbe morto martire.Le sue reliquie fu- rono portate,in modo rocambo- !esco, a Venezia. li suo emblema è un leone.
  • 58. • • • zmmagznzper le nostre parrocchie Un problema senza soluzione è un problema mal posto. Albert Einstein a Rileggere non vuoI dire ripetersi, ma offrire una prova sempre nuova di un amore infaticabile. Daniel Pennac rile 2002 Bisogna restar c.alml... c.1 de'l'essere ~na sohalonel Non so la sua origine, perché in effetti non esiste. Ma so che da essa ogni origine viene.Anche sefa notte. 111VARIAZIONI tr61 Conosco troppi uomini perpoter ignorare che spesso chi ha ricevuto un'offesa perdona, ma chi lo ha offeso non lofamai Jean-Jacques Rousseau
  • 59. • • • 1mzmmagznzper le nostre parrocchie rile 2002 HUMOUR E VIGNETTE Se non posso entrare , allora voglio che mi sia restituito tutto quello che ho donato alla Chiesa e ai poveri. che sia per consolarci che Dio non ha avuto più niente da fare a partire dal settimo giorno della Quale espressione si trova nella Bibbia? Sono stanco di non essere preso mai Sll serio qllando piango... UlIlIhl UlIlIhl A. Piangere lacrime di coccodrillo. Voglio lIn nllovo sa B.Piangere a calde lacrime. Padre nostro. che sei nei cieli... 11 ricordi 0 scena di lotò che rientra in casa piangendo? C. Ridere fmo alle lacrime. D .Tra molte lacrime. Mamma. ma chi è questo terribile Amen. da cui Dio dovrebbe liberarci? Basta, è troppo forte... Ah, ahI 61_/007 Risposta: 2 Cor 2, 4
  • 60. Riflessione Vorrei proporti, come sempre, un lavoretto pratico. Ma prima, se vuoi, potremmo riflet· tere un poco insieme... Gesù cammina accanto a noi ogni giorno, proprio come ha fatto con i due discepoli di Emmaus. Parla al nostro cuore e ci incoraggia. E si serve di altre persone che ti incoraggiano, ti amano, ti sostengono, ti aiutano ad andare avanti... Su chi puoi contare veramente nella tua vita? Scrivi il nome di queste persone dove ti sugo geriscono le indicazioni che troverai qui sotto. Bricolage Prendi un foglietto di carta colorata per ogni persona che vuoi ricordare. Su ognuno di essi scrivi il nome di chi spesso ti incoraggia e ti aiuta. Puoi anche tenta· re di fare un ritratto e magari scrivere accanto quello che la persona indicata fa per te. Metti tutti questi foglietti in una scatola (può trattar· si, per esempio, di una scatola per scarpe che avrai opportunamente decorato e abbellito). AI mattino o alla sera, quando preferisci, fa' uscire dalla scatola uno dei foglietti. Leggi il nome della persona indicata e le eventuali note scritte accanto, guarda il suo volto e, come i discepoli di Emmaus, anche tu ti ricorderai di non essere solo sulla strade della vita. Preghiera: Resta con noi, Signore! Anch'io, come quei due discepoli, talvolta sono un po' triste. Quando scende la sera, Anch'io, come quei due discepoli, talvolta sono scoraggiato. Quando non voglio più tentare niente, ~ ;O quando è buio nel mio cuore, quando la cattiveria mi ferisce, vieni accanto a me, Signore, quando sono senza forze e mi trascino a fatica, vieni accanto a me, Signore, Resta con me: ho bisogno della tua presenza! Anch'io, come quei due discepoli, talvolta sono come cieco. Quando cammino a testa bassa, quando passo vicino ai miei amici senza vederli, vieni accanto a me, Signore, non lasciarmi solo. Resta con me: ho bisogno della tua presenza! mostrami la strada. Resta con me: ho bisogno della tua presenza! - ~ 1 'C) -I ;o Rivista mensile per i ragazzi N°25 Aprile 2002 Testi: Christine Reinbolt Il Signore è veramente risorto! ~ - c- CI ..,.- o .-.:. ::::::) ~ Il terzo giorno dopo la morte di Gesù, due discepoli erono in cammino verso un villaggio di nome Emmaus. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapoci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: Che sono questi discorsi che state facendo fra vai durante il cammino?. Si fermarono, col volto triste; una di loro gli rispose: Tu solo sei così farestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?. Quando furon vicini al villaggio, essi insistettero: Resta con noi perché si fa sera. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconob- bero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino?. Epartirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovaro- -s..- no riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: II Signore è veramente risarto!. (Luca 24. 13-35)
  • 61. Ciao, amici! È una bella storia quella che ho la gioia di leggere con voi oggi. La stessa sera di Pasqua, due disce· poli, tristi e scoraggiati dopo la morte di Gesù, ' lo incontrano sulla loro strada. Ad un certo ~ ~r~~!!!!!~ punto lo riconoscono e allora annunciano a tut· ti che Gesù è vivo. Per aiutarti a comprendere questo racconto, ti offro alcune spiegazioni. ~r ~ Emmaus: È un villaggio situato a circa 12 km da Gerusalemme. Si trova nella parte meridionale della Palestina, in Giudea, una regione montuosa dal clima rigido e secco. Prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò.•.: Spezzare il pane è il gesto del pa- dre di famiglia, che si prende cura dei suoi Fumetto (nella pagina accanto) figli. Anche Gesù compie questo gesto. La sera del Giovedì santo, mentre stava cele- brando la Pasqua ebraica, sapendo di andar incontro alla morte, Gesù prese il pane, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: Prendete e mangiate: questo è il mio cor- po. Da quel giorno lo stesso gesto viene rinnovato ad ogni eucaristia. È Gesù che si dona per noi, suoi fratelli. Ed è proprio gra- zie a questo gesto che i discepoli riconobbe- ro Gesù. Gerusalemme: È la capitale della Giu-dea. Ad ogni festa, e particolarmente in occasio- ne della Pasqua, folle di pellegrini si metto- no in viaggio, per raggiungerla. È qui che ri- siedono le autorità religiose e politiche: il sommo sacerdote, il governatore, il consi- glio del Sinedrio. È a Gerusalemme che Ge- sù sarà condannato e messo a morte. Il Signore è risorto: Risorgere significa passare dalla morte alla vita. Gesù è ri- sorto dai morti, e non morirà mai più. Egli è passato ad una vita nuova, non è solo un essere che è tornato in vita, ma prima o poi dovrà morire. Entrato nella vita per sempre, egli apre anche a noi il cammino della vita. La storia dei due discepoli di Emmaus è un po' la nostra storia..• Anche noi camminiamo accanto a Gesù, ma i nostri occhi non lo riconoscono. Ecco perché ti propongo di completare e colorare questa storia. Tieni sotto gli occhi il testo del vangelo: ti sarà di aiuto. Resta con noi! Ègià sera. 6 /_ /104
  • 62. Leggi c o lo r a Un percorso doloroso, drammatico. Una strada in salita verso il Calvario, dove verrà piantata la croce e sarà messo a morte. Un itinerario di sofferenza, ma anche d'amore. Gesù sente su di sé l'odio, la catti- veria di molti. Ma il suo amore è sempre più forte del male. Questo splendido racconto, tratto dal vangelo di Luca, narra la vita dei disce- poli dopo la morte e risurrezione di Gesù. In particolare presenta l'incontro del Cristo con due discepoli, sulla strada che conduce adEmmr.aiuis·~iiiiii;C;;iilil Formato: 14,8 x 21 cm • 20 pagine, di cui 16 da colorare • 1 IibreHo: 1,95 € tIfJ:J·j,C§@ Ordine direHoTel.: 800-781378 (numero verde) • Fax: 800-791375 (numero verde) e-mail: editions.obelia@online.fr