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Documentazione di progetto della soluzione presentata da INAIL:
PREVENZIONE ALIMENTARE AL LAVORO
CONTENUTI
1. Descrizione progetto;
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze;
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare;
4. Descrizione dei destinatari della misura;
5. Descrizione della tecnologia adottata;
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari);
7. Tempi di progetto.
Alla domanda di partecipazione va allegato
questo documento di presentazione del
progetto.
STANDARD: max 5 pagine, font 12 - inclusi eventuali
allegati tecnici o tabelle o altri elementi utili.
La Direzione Centrale Prevenzione dell’Inail, nell’ambito delle azioni di promozione della salute e
diffusione della cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, ha promosso il progetto di
indagine/intervento “Prevenzione alimentare a lavoro”, approvato dal Direttore Generale, nelle sue
linee generali, in data 16/11/2015.
Il progetto, che coinvolge, come parte attiva, tutti i lavoratori della Direzione generale dell’Istituto
(801 lavoratori di cui: 289 (36,08%) uomini e 512 (63,92%) donne), è stato promosso dalla Direzione
Centrale Prevenzione con la collaborazione, per gli aspetti di rispettiva competenza, delle seguenti
strutture:
- Direzione centrale risorse umane (Dcru)
- Sovrintendenza sanitaria centrale (Ssc)
- Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila)
- Consulenza statistico attuariale (Csa)
- Direzione centrale pianificazione e comunicazione (Dcpc)
- Direzione centrale organizzazione digitale (Dcod)
- Direzione centrale ricerca
- Comitato unico di garanzia (Cug)
Il Progetto si inserisce fra le attività della Direzione Centrale Prevenzione in linea con le funzioni
previste dal Regolamento di organizzazione, riguardo il coordinamento e la gestione del Modello di
prevenzione interna ed è parte integrante dei macro-obiettivi previsti dal Piano nazionale della
prevenzione 2014-2018 in relazione alle azioni di promozione della salute e diffusione della cultura
della prevenzione nei luoghi di lavoro.
Obiettivo generale del progetto è quello di indagare le abitudini alimentari e i bisogni dei lavoratori
in merito ai servizi di ristorazione (macchine distributrici, bar, servizio mensa) al fine di favorire
comportamenti alimentari corretti.
Obiettivo specifico del progetto/intervento “Prevenzione alimentare al lavoro” è di analizzare nella
popolazione lavorativa della Direzione Centrale Inail di p.le Giulio Pastore a Roma, i fattori
determinanti le abitudini alimentari, esplorando il complesso sistema di variabili, tra cui i fattori
dell’ambiente di lavoro e proporre soluzioni ambientali, anche relativamente ai locali destinati al
consumo di cibi, e organizzative che possano favorire il benessere dei lavoratori.
Il progetto è stato presentato ufficialmente alla popolazione lavorativa interessata l’8 maggio 2017
con un primo seminario che si è tenuto nell’auditorium della Direzione generale a Roma.
Punto di partenza del progetto è stata la valutazione dei fattori che determinano e influenzano le
abitudini alimentari dei lavoratori, a tal fine è stato predisposto un questionario che è stato messo a
disposizione dei lavoratori per la compilazione on line nel periodo dal 15 maggio al 10 luglio 2017.
Il questionario, dopo aver richiesto i principali dati socio-anagrafici e fisici, chiede di eventuali
patologie riportate dal lavoratore e alla loro eventuale familiarità. Si passa poi alle principali
abitudini alimentari, dalla frequenza dei pasti al consumo quotidiano di acqua, all’elenco degli
alimenti consumati e alla loro modalità di assunzione. E ancora: domande mirate sui luoghi dove si
consuma abitualmente il pranzo e su cosa viene consumato, sulla presenza di eventuali allergie,
sull’utilizzazione di prodotti e snack dai distributori automatici. Da ultimo, una sezione per accertare
le opinioni e gli atteggiamenti personali, le emozioni prevalenti, la verifica delle proprie abitudini
alimentari e le aspettative e le esigenze dei lavoratori per favorire una sana alimentazione e un sano
stile di vita.
Il numero totale di questionari compilati è stato di 213 e tra i lavoratori che hanno compilato il
questionario, 109 hanno indicato anche il proprio numero di matricola, rendendosi così disponibili a
partecipare alle successive fasi del progetto.
I dati raccolti, sono stati elaborati e analizzati da parte della CSA, e le elaborazioni sono state oggetto
di un Report interno che verrà presentato alla popolazione lavorativa interessata il 9 maggio 2018
con un secondo seminario che si terrà nell’auditorium della Direzione generale a Roma.
Sulla base delle risultanze dei questionari, saranno organizzati nei mesi di aprile e maggio 2018 dei
focus group, condotti da uno psicologo del lavoro e da un nutrizionista e costituiti da lavoratori
selezionati. Obiettivo dei focus group è l’individuazione di proposte di modifiche organizzative e
strutturali riguardanti l’ambiente di lavoro utili per venir incontro alle esigenze dei lavoratori per
migliorare il proprio stile alimentare.
In merito alla partecipazione dei 109 lavoratori che si sono resi disponibili, attraverso l’indicazione
della propria matricola, ne sono stati selezionati preliminarmente 71 al fine di svolgere in totale 8
Focus group. I Focus group sono stati suddivisi in quattro aree tematiche: tre riguardano le modalità
di fruizione dei servizi di ristorazione ed uno riguarda le intolleranze/allergie. Per ciascuna area
tematica sono previsti due Focus group.
Ove si ritenesse necessario un ulteriore approfondimento con i restanti partecipanti che si sono resi
disponibili, saranno istituiti aggiuntivi Focus group.
Al fine di garantire la tutela della riservatezza personale dei lavoratori, i partecipanti saranno
identificati solo numericamente e senza alcuna menzione del gruppo tematico di appartenenza.
La durata di ciascun Focus group sarà di due ore. Ad ogni Focus group parteciperanno tra i 7 ed i 12
lavoratori, e ciascuno parteciperà ad un solo incontro.
Questa prima parte del progetto si concluderà con l’elaborazione e condivisione con le strutture
competenti di una proposta di modifiche ambientali (interventi sui percorsi alimentari nella mensa
aziendale e sui distributori automatici di cibi e bevande, disponibilità di luoghi idonei al consumo del
pasto portato da casa), da realizzare sempre nella Sede centrale dell’Istituto. Ove queste ultime siano
ritenute idonee e compatibili sotto il profilo organizzativo dell’Istituto, sarà dato avvio alla loro
implementazione entro la fine del 2018.
Per ciò che concerne lo sviluppo delle fasi successive, i moduli del progetto prevedono:
1- la realizzazione dello studio pilota (colloqui individuali e incontri di gruppo) mirato a favorire il
cambiamento delle abitudini alimentari e a sviluppare l’empowerment personale. Lo studio pilota
prevede un campione sperimentale che parteciperà alle seguenti attività:
- Colloqui individuali preliminari anche per l’approfondimento delle risposte riportate nel
questionario, di cui:
•un colloquio con lo psicologo del lavoro specialista psicoterapeuta, sulla motivazione al
cambiamento e l’adherence al trattamento.
•un colloquio con il medico del lavoro e/o il nutrizionista per l’anamnesi, la misurazione dei
parametri fisici (altezza, peso e circonferenza addominale) e la stesura del piano nutrizionale
individuale.
2- Incontri di gruppo condotti dallo psicologo specialista psicoterapeuta con il ruolo di facilitatore, e
dal medico del lavoro e/o un nutrizionista, con il ruolo di co-facilitatore, con l’obiettivo di identificare
e condividere gli aspetti e i vissuti emotivi e gli aspetti clinici a sostegno del benessere individuale e
di gruppo.
3- Messa in atto delle modifiche ambientali, organizzative e strutturali e delle iniziative informative.
4- la somministrazione di una check-list per la valutazione dell’efficacia dello studio e dei livelli di
gradimento dell’intervento.
5- la somministrazione di un questionario sul benessere generale per valutare il grado di
cambiamento delle abitudini alimentari e l’efficacia delle diverse strategie preventive approntate.
Verrà infine valutata l’efficacia dello studio pilota: a tal fine sarà effettuato un confronto tra i due
gruppi - gruppo di controllo e sperimentale - attraverso la somministrazione del questionario
“Benessere generale Ghq-12”. Successivamente i dati verranno valutati da uno psicologo del lavoro.
Il progetto si concluderà con la redazione e diffusione della buona pratica “Alimentazione al lavoro”
da applicare negli ambienti di lavoro per favorire una sana alimentazione e un miglioramento dello
stile di vita.
Il progetto verrà realizzato utilizzando esclusivamente risorse di personale interno.

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  • 1. Documentazione di progetto della soluzione presentata da INAIL: PREVENZIONE ALIMENTARE AL LAVORO CONTENUTI 1. Descrizione progetto; 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze; 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare; 4. Descrizione dei destinatari della misura; 5. Descrizione della tecnologia adottata; 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari); 7. Tempi di progetto. Alla domanda di partecipazione va allegato questo documento di presentazione del progetto. STANDARD: max 5 pagine, font 12 - inclusi eventuali allegati tecnici o tabelle o altri elementi utili.
  • 2. La Direzione Centrale Prevenzione dell’Inail, nell’ambito delle azioni di promozione della salute e diffusione della cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, ha promosso il progetto di indagine/intervento “Prevenzione alimentare a lavoro”, approvato dal Direttore Generale, nelle sue linee generali, in data 16/11/2015. Il progetto, che coinvolge, come parte attiva, tutti i lavoratori della Direzione generale dell’Istituto (801 lavoratori di cui: 289 (36,08%) uomini e 512 (63,92%) donne), è stato promosso dalla Direzione Centrale Prevenzione con la collaborazione, per gli aspetti di rispettiva competenza, delle seguenti strutture: - Direzione centrale risorse umane (Dcru) - Sovrintendenza sanitaria centrale (Ssc) - Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) - Consulenza statistico attuariale (Csa) - Direzione centrale pianificazione e comunicazione (Dcpc) - Direzione centrale organizzazione digitale (Dcod) - Direzione centrale ricerca - Comitato unico di garanzia (Cug) Il Progetto si inserisce fra le attività della Direzione Centrale Prevenzione in linea con le funzioni previste dal Regolamento di organizzazione, riguardo il coordinamento e la gestione del Modello di prevenzione interna ed è parte integrante dei macro-obiettivi previsti dal Piano nazionale della prevenzione 2014-2018 in relazione alle azioni di promozione della salute e diffusione della cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro. Obiettivo generale del progetto è quello di indagare le abitudini alimentari e i bisogni dei lavoratori in merito ai servizi di ristorazione (macchine distributrici, bar, servizio mensa) al fine di favorire comportamenti alimentari corretti. Obiettivo specifico del progetto/intervento “Prevenzione alimentare al lavoro” è di analizzare nella popolazione lavorativa della Direzione Centrale Inail di p.le Giulio Pastore a Roma, i fattori determinanti le abitudini alimentari, esplorando il complesso sistema di variabili, tra cui i fattori dell’ambiente di lavoro e proporre soluzioni ambientali, anche relativamente ai locali destinati al consumo di cibi, e organizzative che possano favorire il benessere dei lavoratori.
  • 3. Il progetto è stato presentato ufficialmente alla popolazione lavorativa interessata l’8 maggio 2017 con un primo seminario che si è tenuto nell’auditorium della Direzione generale a Roma. Punto di partenza del progetto è stata la valutazione dei fattori che determinano e influenzano le abitudini alimentari dei lavoratori, a tal fine è stato predisposto un questionario che è stato messo a disposizione dei lavoratori per la compilazione on line nel periodo dal 15 maggio al 10 luglio 2017. Il questionario, dopo aver richiesto i principali dati socio-anagrafici e fisici, chiede di eventuali patologie riportate dal lavoratore e alla loro eventuale familiarità. Si passa poi alle principali abitudini alimentari, dalla frequenza dei pasti al consumo quotidiano di acqua, all’elenco degli alimenti consumati e alla loro modalità di assunzione. E ancora: domande mirate sui luoghi dove si consuma abitualmente il pranzo e su cosa viene consumato, sulla presenza di eventuali allergie, sull’utilizzazione di prodotti e snack dai distributori automatici. Da ultimo, una sezione per accertare le opinioni e gli atteggiamenti personali, le emozioni prevalenti, la verifica delle proprie abitudini alimentari e le aspettative e le esigenze dei lavoratori per favorire una sana alimentazione e un sano stile di vita. Il numero totale di questionari compilati è stato di 213 e tra i lavoratori che hanno compilato il questionario, 109 hanno indicato anche il proprio numero di matricola, rendendosi così disponibili a partecipare alle successive fasi del progetto. I dati raccolti, sono stati elaborati e analizzati da parte della CSA, e le elaborazioni sono state oggetto di un Report interno che verrà presentato alla popolazione lavorativa interessata il 9 maggio 2018 con un secondo seminario che si terrà nell’auditorium della Direzione generale a Roma. Sulla base delle risultanze dei questionari, saranno organizzati nei mesi di aprile e maggio 2018 dei focus group, condotti da uno psicologo del lavoro e da un nutrizionista e costituiti da lavoratori selezionati. Obiettivo dei focus group è l’individuazione di proposte di modifiche organizzative e strutturali riguardanti l’ambiente di lavoro utili per venir incontro alle esigenze dei lavoratori per migliorare il proprio stile alimentare. In merito alla partecipazione dei 109 lavoratori che si sono resi disponibili, attraverso l’indicazione della propria matricola, ne sono stati selezionati preliminarmente 71 al fine di svolgere in totale 8 Focus group. I Focus group sono stati suddivisi in quattro aree tematiche: tre riguardano le modalità di fruizione dei servizi di ristorazione ed uno riguarda le intolleranze/allergie. Per ciascuna area tematica sono previsti due Focus group.
  • 4. Ove si ritenesse necessario un ulteriore approfondimento con i restanti partecipanti che si sono resi disponibili, saranno istituiti aggiuntivi Focus group. Al fine di garantire la tutela della riservatezza personale dei lavoratori, i partecipanti saranno identificati solo numericamente e senza alcuna menzione del gruppo tematico di appartenenza. La durata di ciascun Focus group sarà di due ore. Ad ogni Focus group parteciperanno tra i 7 ed i 12 lavoratori, e ciascuno parteciperà ad un solo incontro. Questa prima parte del progetto si concluderà con l’elaborazione e condivisione con le strutture competenti di una proposta di modifiche ambientali (interventi sui percorsi alimentari nella mensa aziendale e sui distributori automatici di cibi e bevande, disponibilità di luoghi idonei al consumo del pasto portato da casa), da realizzare sempre nella Sede centrale dell’Istituto. Ove queste ultime siano ritenute idonee e compatibili sotto il profilo organizzativo dell’Istituto, sarà dato avvio alla loro implementazione entro la fine del 2018. Per ciò che concerne lo sviluppo delle fasi successive, i moduli del progetto prevedono: 1- la realizzazione dello studio pilota (colloqui individuali e incontri di gruppo) mirato a favorire il cambiamento delle abitudini alimentari e a sviluppare l’empowerment personale. Lo studio pilota prevede un campione sperimentale che parteciperà alle seguenti attività: - Colloqui individuali preliminari anche per l’approfondimento delle risposte riportate nel questionario, di cui: •un colloquio con lo psicologo del lavoro specialista psicoterapeuta, sulla motivazione al cambiamento e l’adherence al trattamento. •un colloquio con il medico del lavoro e/o il nutrizionista per l’anamnesi, la misurazione dei parametri fisici (altezza, peso e circonferenza addominale) e la stesura del piano nutrizionale individuale. 2- Incontri di gruppo condotti dallo psicologo specialista psicoterapeuta con il ruolo di facilitatore, e dal medico del lavoro e/o un nutrizionista, con il ruolo di co-facilitatore, con l’obiettivo di identificare e condividere gli aspetti e i vissuti emotivi e gli aspetti clinici a sostegno del benessere individuale e di gruppo. 3- Messa in atto delle modifiche ambientali, organizzative e strutturali e delle iniziative informative. 4- la somministrazione di una check-list per la valutazione dell’efficacia dello studio e dei livelli di gradimento dell’intervento. 5- la somministrazione di un questionario sul benessere generale per valutare il grado di cambiamento delle abitudini alimentari e l’efficacia delle diverse strategie preventive approntate.
  • 5. Verrà infine valutata l’efficacia dello studio pilota: a tal fine sarà effettuato un confronto tra i due gruppi - gruppo di controllo e sperimentale - attraverso la somministrazione del questionario “Benessere generale Ghq-12”. Successivamente i dati verranno valutati da uno psicologo del lavoro. Il progetto si concluderà con la redazione e diffusione della buona pratica “Alimentazione al lavoro” da applicare negli ambienti di lavoro per favorire una sana alimentazione e un miglioramento dello stile di vita. Il progetto verrà realizzato utilizzando esclusivamente risorse di personale interno.