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Il progetto Build Upon nella prospettiva internazionale: l’obiettivo
principale del progetto e le innovazioni radicali introdotte.
Le tappe del dialogo nazionale del
progetto Build Upon e risultati attesi
Sebastiano Cristoforetti, GBC Italia
BUILD UPON - ITALIAN KICK OFF EVENT
Roma, 6 Maggio 2016, @IFAD
Il progetto BUILD UPON
BUILD UPON è un progetto innovativo finanziato dal programma Europeo
Horizon 2020
Coordination and support action
Project reference: 649727
Obiettivo:
supportare gli Stati Europei nella progettazione e implementazione di
solide strategie nazionali a lungo termine per la riqualificazione
energetica del costruito
(Direttiva Europea 2012/27/EU Articolo 4)
CHI
La “rete motrice” del progetto
• 13 GBCs partner + World GBC
• European Network GBCs (30
GBCs, 5000 membri)
• 250 “change leaders”
L’Advisory Board del progetto
GBC	Italia:	chi	siamo
• È	una	associazione	no-profit
• Basata	sulla	partecipazione di	una	pluralità	di	
attori	pubblici	e	privati	che	rappresentano	
tutta	la	filiera	e	il	mondo	dell’edilizia	
sostenibile
• Aperta	e	inclusiva
• Basata	sulla	valorizzazione	della	
partecipazione	dei	Soci;	
MISSION:
– GUIDAla trasformazione del mercato;
– FORNISCE strumenti ed esperienza;
– INCENTIVA il confronto tra gli
operatori del mercato;
– CREAuna comunità;
– ISTRUISCE il pubblico ed il privato.
Al GBC Italia aderiscono:
1. Aziende che fanno prodotti e servizi nel campo dell'edilizia;
2. Imprese di costruzione;
3. Imprese industriali e commerciali;
4. Enti e agenzie di ricerca e formazione pubblici e privati;
5. Organizzazioniambientaliste e organizzazionino profit;
6. Amministrazionipubbliche (nazionali, regionali, locali);
7. Soggetti operanti nel settore della finanza e delle assicurazioni;
8. Società professionalie studi di professionistiassociati;
9. Associazionidi categoria e professionali;
10. Attività immobiliari;
11. Utilities, Esco, soggetti operantinell'ambito energetico.
I SOCI
I	Soci e	la	Community
• 13	sezioni	territoriali	attive	per:
• Creare	rete	tra	i	soci
• Promuovere	l’associazione	
nazionale
• Diffondere	il	sistema	LEED
• Agevolare	la	formazione
• Avviare	percorsi	di	Advocacy
GBC	Italia:	chi	siamo
Oltre 350 soci
What Is A Green Building Council (GBC)?
Convene and empower the building and construction industry to change the
way buildings and communities are designed, built and operated.
75 GBCs – 27,000 Corporate Members – 1 Mission
Il	ruolo	dei	GBCs per	la
Commissione	Europea
I soggetti coinvolti a livelli nazionali
Collaborazione internazionale
14	partner
+altri	GBCs ERN
250	change leaders
Altri	networks Altri	progetti
… Una rete di reti di reti
Network2
Ciascun GBC è la rete di riferimento nazionale per gli
stakeholder della sostenibilità del costruito
Il progetto è implementato da una rete di GBCs,
collaborante con l’intera rete della ERN del World GBC
Network3
Il progetto è connesso, supportato e collaborante con altri
network (e.g. ECF, RE, GBA…) sino a realizzare una rete
di reti di reti senza eguali per le tematiche di riferimento
CAMBIARE IL
SISTEMA
COME BUILD UPON INNOVA
Changing systems
Un sistema non E’ la somma delle sue parti, né la somma delle relazioni tra le sue parti, diviene tale
come insieme interconnesso delle sue interconnessioni.
I sistemi (cellulari, organismi, ecosistemi, biosfera, pisici e artificiali)
• Funzionano e si comportano come sistema
• Reagiscomo come sistemi (a azioni interne / esterne)
• Hanno una propria inerzia (status quo)
• Hanno confini permeabili (importanza della scala)
• Cambiano il proprio stato per cause esterne (estinzione dinosauri) o interne (cambiamento
climatico)
• Le cause esterne hanno generalmente risposte più veloci…
• Il cambiamento accade per il trasferimento di energia nel tempo (forze, dinamiche)
BUILD	UPON
• Promuove il cambiamento di	un	sistema dall’interno
• Promuove benefici generali(etici,	pragmatici)
• Vole	coinvolgere tutte le	parti interessate per	avviare un	cambiamento radicale di	lungoperiodo
INNOVAZIONE E CAMBIAMENTO
Possono funzionare i modelli non sistemici?
Blue	Ocean	Strategy	.	Chan	Kin,	Mauborgne,	2005
TRIZ:	Altshuller,	1946
Diffusion	of	Innovation:	Rogers,	1962	- Crossing	the	Chasm:	Moore,	1991	- Tipping	Point:	Gladwell,	2000
Dobin:	10	types	of	innovation
Change:	Watzlawick,	1974
Products
services
value
Products
processes
Products
services
individuals
Challengingthe status quo
Il	“two	loops	model”	del	Berkana Institute,	uno dei modelli di	BUILD	UPON,	indica
l’importanza dei progetti di	cambiamentoè di	connettere gli “outliers”	che stanno
sviluppando gli elementi del	“nuovo sistema”	condivisoradicalmente migliore e	di	
costruire piattaforme e	comunità che permettanol’implementazione concreta e	il “salto
di	scala”	necessario
Gli Innovation Models
La	“transition theory”,	uno	dei	modelli	“incorporati”	in	BUILD	UPON
Un modo innovativo di prendere decisioni riguardo alle azioni pubbliche: più
inclusive sugli interessi, più aperte a nuove opinioni e opportunità, con cui si
ottengono risposte qualitativamente più interessanti
Collaborative policy making
Caratteristiche	dei	
partecipanti
(gli	stakeholders)
Diversità	di	
interessi
Interdipendenza	
degli	interessi
Dialogo	autentico
Reciprocità;	Relazioni/networking;
Apprendimento;	Creatività
Risultati	del	dialogo	autentico
Adattamenti	del	sistema
Identificazione;	Obiettivi condivisi;
Nuove	intuizioni/metodi;	Innovazione
Uno	strumento	per	massimizzare	la	replicazione	delle	best	practice e	
migliorare	la	stima	e	la	valutazione	dell’impatto	al	fine	di	operare	le	migliori	
scelte	strategiche
COLLABORATIVE
POLICY
MAKING
Alcuni	esempi
> 1000
di 20 categorie
PARTNERING:
I rappresentanti di diversi settori professionali, industriali, finanziari, amministrativi,
diventano veri e propri partner delle iniziative e lavorano insieme per il
raggiungimento di una soluzione congiunta che superi le lobby di categoria e porti
vantaggio e beneficio all’intera comunità.
BUILD UPON: il processo
UNA PIATTAFORMA DI
DIALOGO COORDINATA
IN 13 PAESI
Le fasi del progetto
Paesi diversi: per struttura, organizzazione, patrimonio costruito, storia, persone, cultura
La progettazione delle strategie di dialogo
nazionali in BUILD UPON
Un processo comune, confrontabile, basato sugli stessi principi
IL DIALOGO
ITALIANO
#30April2017
WWW.BUILDUPON.EU
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
Il  Piano  Nazionale  GPP  ed  i  Criteri  Ambientali  
Minimi  per  l’edilizia  sostenibile
Sergio  Saporetti
Ministero  dell’Ambiente  e  della  Tutela  del  Territorio  e  del  Mare
Direzione  Clima  ed  Energia  – Divisione  II,  Certificazione  ambientale  e  acquisti  pubblici  verdi
BUILD  UPON  -­ ITALIAN  KICK  OFF  EVENT
Roma,  6  Maggio 2016,  @IFAD
Uno  scenario  futuro  
Dott.  Sergio  Saporetti
Nel corso del XX secolo l’impiego di
combustibili fossili nel mondo è
cresciuto di 12 volte e l’estrazione di
risorse materiali di 34 volte. Se
continuiamo ad utilizzare le risorse al
ritmo attuale, entro il 2050 avremo
bisogno dell’equivalente di oltre due
pianeti per sostentarci
contenuti
Dott.  Sergio  Saporetti
• Il  percorso  politico  normativo
• Piano  d’Azione  Nazionale  (PAN-­GPP)
• Criteri  ambientali  minimi  (CAM)
Strategia  europea
Dott.  Sergio  Saporetti
• EUROPA	
  2020-­‐Una	
  strategia	
  per	
  una	
  crescita	
  intelligente,	
  
sostenibile	
  e	
  inclusiva,	
  COM	
  2010/2020
• Uso	
  efficiente	
  delle	
  risorse,	
  basse	
  emissioni	
  di	
  carbonio,	
  
COM	
  (2011)21,	
  COM	
  (2011)112	
  e	
  COM(2011)571:	
  Uso	
  
efficiente	
  dell’Energia;	
  Uso	
  efficiente	
  materia,	
  tabella	
  di	
  
marcia	
  al	
  2050
• Economia	
  circolare,	
  COM	
  (2015)	
  614:	
  Piano	
  d'azione	
  
dell'Unione	
  europea	
  per	
  l'economia	
  circolare.	
  	
  Chiudere	
  il	
  
ciclo,	
  recuperare	
  materia	
  e	
  prodotti
GPP-­ Origini
Dott.  Sergio  Saporetti
1996 -­ Libro Verde “Gli appalti
pubblici nell’Unione Europea”
COM (2003) 302 “Politica integrata
dei Prodotti – sviluppare il concetto di
ciclo di vita ambientale”
COM (2008) 397, “Piano d'azione
europeo sul consumo e sulla
produzione sostenibili e sulla politica
industriale sostenibile (SCP/SIP)”.
Migliori prodotti;; Una produzione più
pulita e intelligente;; Un consumo più
intelligente
GPP-­ Definizione
Dott.  Sergio  Saporetti
Adottare una politica di Green Public
Procurement o GPP, Acquisti Pubblici Verdi,
significa integrare considerazioni di carattere
ambientale nei processi d’acquisto delle
pubbliche amministrazioni.
COM 400 2008-­‐ Appalti pubblici per un ambiente
migliore:
“un processo mediante cui le pubbliche
amministrazioni cercano di ottenere beni,
servizi e opere con un impatto ambientale
ridotto per l’intero ciclo di vita rispetto a
beni, servizi e opere con la stessa funzione
primaria ma oggetto di una procedura di
appalto diversa.”
Le  potenzialità  del  GPP
Dott.  Sergio  Saporetti
• Favorisce la diffusione di modelli di consumo e di acquisto
sostenibili
• Favorisce la razionalizzazione della spesa pubblica
• Favorisce l’integrazione delle considerazioni ambientali nelle
altre politiche dell’ente
• Stimola le imprese a investire in R&S e a proporre soluzioni
ecoinnovative
• Riduce gli impatti ambientali dei consumi
• Favorisce il controllo degli aspetti sociali lungo la filiera
produttiva
Piano  d’azione  per  il  GPP
Dott.  Sergio  Saporetti
• Politica	
  integrata	
  dei	
  prodotti,	
  sviluppare	
  il	
  concetto	
  di	
  ciclo	
  di	
  
vita	
  ambientale”	
  COM(2003)	
  302
• Legge	
  finanziaria	
   2007,	
  comma	
  1126,	
  articolo	
  1
• Piano	
  d'azione	
  per	
  la	
  sostenibilità	
   ambientale	
  dei	
  consumi	
  della	
  
pubblica	
  amministrazione"	
   (PAN	
  GPP)-­‐ Decreto	
  
Interministeriale	
  135	
  dell'11	
  Aprile	
  2008
• Aggiornato	
  con	
  Decreto	
  10	
  aprile	
  2013	
  (G.U.	
  n.	
  102	
  del	
  3	
  
maggio	
  2013).
PAN  GPP:  contenuti
Dott.  Sergio  Saporetti
Obiettivi	
  generali	
  del	
  Piano
Obiettivi	
  ambientali	
  del	
  Piano
Categorie	
  merceologiche	
  di	
  intervento
I	
  “criteri	
  ambientali	
  minimi”	
  (CAM)
Gestione	
  del	
  Piano	
  e	
  procedura	
  di	
  definizione	
  dei	
  CAM
Le	
  prescrizioni	
  per	
  gli	
  enti	
  pubblici
Le	
  attività	
  di	
  supporto	
  del	
  Piano	
  (comunicazione,	
  formazione,	
  monitoraggio.	
  	
  	
  
PAN  GPP:  le  categorie  merceologiche
Dott.  Sergio  Saporetti
La  guida  sui  criteri  sociali
Dott.  Sergio  Saporetti
Guida  per  l’integrazione  degli  aspetti  sociali  negli  appalti  pubblici”
DM  6  giugno  2012  (G.U.  n.  159  del  10  luglio  2012)    
I  criteri  ambientali  minimi  (CAM)
Dott.  Sergio  Saporetti
Tali criteri si definiscono “minimi” in quanto
sono requisiti di base, superiori alle
previsioni di legge, per qualificare gli
acquisti preferibili dal punto di vista della
sostenibilità.
Contenuti  e  struttura  dei  CAM
Dott.  Sergio  Saporetti
Indicazioni	
  generali	
  
I	
  criteri	
  ambientali
● Riferimenti normativi
● Criterio dell’offerta
“economicamente più
vantaggiosa
● Analisi e riduzione dei
fabbisogni
a. Oggetto dell’appalto
b. Selezione candidati
c. Specifiche tecniche
d. Criteri premianti
e. Condizioni di esecuzione
dell’appalto” o “clausole
contrattuali”
vPrestazioni	
  (p.e.	
  efficienza	
  
energetica)
vCaratteristiche	
  dei	
  
materiali	
  o	
  del	
  processo	
  
produttivo
vRequisiti	
  di	
  eco	
  design	
  
(compreso	
  il	
  packaging)
Verifica:	
  Metodi	
  e	
  
documentazione	
  di	
  prova
I  CAM  pubblicati
Dott.  Sergio  Saporetti
Arredi	
  per	
  interni;	
  Tessili;	
  Ristorazione	
  collettiva;	
  Serramenti	
  
esterni
Servizi	
  energetici	
  per	
  gli	
  edifici;	
  Veicoli;	
  Servizi	
  e	
  prodotti	
  pulizia
Carta	
  per	
  copie	
  (revisione);	
  Servizio	
  verde	
  pubblico;	
  Apparecchi	
  
elettronici	
  per	
  ufficio;	
  Illuminazione	
  pubblica	
  (revisione)
Servizio	
  di	
  gestione	
  rifiuti	
  urbani;	
  Cartucce	
  e	
  toner	
  di	
  stampa
Acquisto	
  di	
  articoli	
  per	
  l’arredo	
  urbano
2011
2012
2013
2014
2015
2016
-­‐Affidamento	
  di	
  servizi	
  di	
  progettazione	
  e	
  lavori	
  per	
  la	
  nuova	
  
costruzione,	
  ristrutturazione	
  e	
  manutenzione	
  di	
  edifici	
  per	
  la	
  gestione	
  
dei	
  cantieri	
  della	
  pubblica	
  amministrazione
-­‐Forniture	
  di	
  ausili	
  per	
  l'incontinenza.
Le  Direttive  Europee
Dott.  Sergio  Saporetti
Direttiva	
  
prestazione	
  
energetica	
  edifici	
  
2010/31/UE
Direttiva	
  
efficienza	
  
energetica	
  
2012/27/UE
COM	
  2012/433:	
  Strategia	
  per	
  la	
  competitività	
  sostenibile	
  del	
  
settore	
  delle	
  costruzioni	
  e	
  delle	
  sue	
  imprese
COM	
  2014/445:	
  “Opportunità	
  per	
  migliorare	
  l'efficienza	
  delle	
  
risorse	
  nell'edilizia”.
Scadenze:	
  
31/12/2018	
  
31/12/2020
Recepimento:	
  DL 63/2013;
3	
  diversi	
  D.M.	
  del	
  26	
  giugno	
  2015	
  	
  
Recepimento:	
  D.Lgs102	
  del	
  luglio	
  
2014
3%	
  	
  ristrutturazioni	
  dal	
  01/01/2014
Collegato  ambientale
Dott.  Sergio  Saporetti
LEGGE  28  dicembre  2015  ,  n.  221  .
Disposizioni  in  materia  ambientale  per  promuovere  
misure  di  green  economy  e  per  il  contenimento   dell’uso  
eccessivo  di  risorse  naturali
Capo  V
DISPOSIZIONI  INCENTIVANTI  PER  I  PRODOTTI  DERIVANTI
DA  MATERIALI  POST  CONSUMO  O  DAL  RECUPERO  DEGLI  
SCARTI
E  DEI  MATERIALI  RIVENIENTI  DAL  DISASSEMBLAGGIO
DEI  PRODOTTI  COMPLESSI
Art.23
Codice  appalti  2016
Dott.  Sergio  Saporetti
LEGGE  15  aprile  2016  n.50
Attuazione  delle  direttive  2014/23/UE,
2014/24/UE  e  2014/25/UE  sull’aggiudicazione  dei
contratti  di  concessione,  sugli  appalti  pubblici
e  sulle  procedure  d’appalto  degli  enti  erogatori
nei  settori  dell’acqua,  dell’energia,  dei  trasporti
e  dei  servizi  postali,  nonché  per  il  riordino  della
disciplina  vigente  in  materia  di  contratti  pubblici
relativi  a  lavori,  servizi  e  forniture.
Codice  appalti  2016
Dott.  Sergio  Saporetti
Art.  34  c.1
(criteri  di  sostenibilità  energetica  ed  ambientale)
Codice  appalti  2016
Dott.  Sergio  Saporetti
Art.  34  c.2
(criteri  di  sostenibilità  energetica  ed  ambientale)
Codice  appalti  2016
Dott.  Sergio  Saporetti
Art.  95  c.3
(criteri  di  aggiudicazione  dell’appalto)
L’importanza  dei  CAM  edilizia
Dott.  Sergio  Saporetti
Gli	
  impatti	
  ambientali	
  nei	
  paesi	
  UE	
  
(STUDIO	
  JRC-­‐IPTS	
  2008)
Cibi	
  e	
  bevande 31%
Edilizia 23,6%
Trasporti 18,5%
Altri	
  settori 26,9%
Uso	
  delle	
  risorse	
  del	
  settore	
  edile
40%	
  degli usi finali di	
  energia
35%	
  delle emissioni di	
  gas	
  serra
50%	
  del	
  totale dei materiali estratti
30%	
  del	
  consumo di	
  acqua
33%	
  del	
  totale della produzione di	
  
rifiuti
Gli  impatti  su  cui  agire
Dott.  Sergio  Saporetti
I  criteri  per  l’edilizia
Dott.  Sergio  Saporetti
Specifiche	
  tecniche	
  dei	
  
componenti	
  edilizi
Criteri	
  comuni
%	
  riciclato	
  o	
  
sottoprodotti
REACH
BAT
EmissioniCriteri	
  specifici	
  per	
  
materiale
I  criteri  per  l’edilizia
Dott.  Sergio  Saporetti
Specifiche	
  tecniche	
  
dell’edificio
Diagnosi	
  
energetica
Prestazione	
  
energetica
Approvvigionamento	
  
energetico
Risparmio	
  idrico
Qualità	
  ambientale	
  
interna
I  criteri  per  l’edilizia
Dott.  Sergio  Saporetti
Specifiche	
  tecniche	
  dei	
  
componenti	
  edilizi
Criteri	
  comuni
%	
  riciclato	
  o	
  
sottoprodotti
REACH
BAT
EmissioniCriteri	
  specifici	
  per	
  
materiale
PER ULTERIORI INFORMAZIONI
DOMANDE E DUBBI
saporetti.sergio@minambiente.it
http://www.minambiente.it/pagina/gpp-acquisti-verdi
0657225123
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
La  normativa  e  i  requisiti  sulla  riqualificazione  energetica  del  
costruito  in  Italia
«Contenuti  chiave  del  D.lgs.  102/2014  e  i  D.M.  26  Giugno  2015»
Enrico  Bonacci  
Divisione Efficienza Energetica,  Ministero dello Sviluppo Economico
BUILD  UPON  -­ ITALIAN  KICK  OFF  EVENT
Roma,   6  Maggio   2016,   @IFAD
AGENDA
• Il	
  Decreto	
  legislativo	
  102	
  del	
  2014:
-­‐ Obiettivi	
  nazionali
-­‐ Target	
  settoriali	
  e	
  risultati	
  conseguiti
-­‐ Risultati	
  attesi	
  per	
  misura	
  di	
  policy
• Focus	
  settore	
  civile	
  
• I	
  nuovi	
  strumenti	
  regolatori
-­‐ il	
  DM	
  Requisiti	
  Minimi
-­‐ il	
  DM	
  Linee	
  guida	
  APE
• Conclusioni
D.lgs.  102/2014
Obiettivi  nazionali  efficienza  energetica  2020
Obiettivo  di  risparmio  energetico  2020  – Consumi  primari
165
209
2000 2005 2010 2015 2020
120
167
-­24%
158
178
210 Scenario  SEN
Scenario  di  
riferimento  20202
Assenza misure1
Consumi  primari  di  energia  escluso  usi  non  energetici,  Mtep
1  Interruzione  di  tutte  le  misure  di  supporto  all’efficienza  energetica  (non  contabilizza  nessuno  dei  risparmi  attesi  in  PAEE successivi  al  2010)
2  Primes 2008
Fonte:  MiSE
20% di  risparmio,
obiettivo  europeo
202020
Scenario  riferimento
Scenario  assenza  
politiche
Scenario  Sen
-­‐ 20	
  % 2020  Obiettivo  UE
2020  Obiettivo  Italia
Andamento	
  consumi	
  di	
  energia	
  primaria	
  escluso	
  usi	
  non	
  energetici	
  (Mtep)
Target nazionale sfidante.
L’intensità energetica in Italia è inferiore del 18% rispetto alla media dell’Unione Europea.
• 20	
  Mtep	
  riduzione	
  di	
  energia	
  primaria	
  (15,5	
  di	
  energia	
  finale)
• 55	
  Mton CO2	
   riduzione	
  delle	
  emissioni
• 8	
  Mld € di	
  risparmi	
  sulla	
  bolletta	
  energetica
TARGET	
  2020
D.lgs.  102/2014
Target  settoriali  e  risultati
Riduzione	
  dei	
  consumi	
  di	
  energia	
  primaria	
  per	
  settore	
  (Mtep)
0.52
1.68
0.11
1.41
Trasporti
Industria
Terziario
Residenziale
2013
2020
6,05
5,14
1,72
7,14
• Nel	
  triennio	
  2011-­‐2013	
  la	
  riduzione	
  dei	
  consumi	
  per	
  effetto	
  
delle	
  politiche	
  per	
  l’efficienza	
  energetica	
  è	
  stata	
  di	
  3,72	
  Mtep
• Il	
  18,6%	
  dell’obiettivo	
  2020	
  conseguito	
  nel	
  2011-­‐2013	
  
RISULTATI	
  2013
• Il	
  26%	
  dei	
  consumi	
  finali,	
  nel	
  2014,	
  sono	
  attribuibili	
  al	
  settore	
  	
  residenziale.	
  Il	
  potenziale	
  di	
  
risparmio	
  è	
  rilevante.
D.lgs.  102/2014
Risultati  attesi  per  misura  di  policy
Certificati	
  bianchi	
  
35%
Detrazionifiscali
9%
Conto
Termico
9%
Incentivimobilità
sostenibile
13%
Strumentiregolatori
34%
• Il	
  66%	
  della	
  riduzione	
  dei	
  consumi	
  atteso	
  deriva	
  da	
  strumenti	
  
di	
  incentivazione.
• Il	
  34%	
  dagli	
  strumenti	
  regolatori.
• Nel	
  periodo	
  2011-­‐2020	
  stimata	
  una	
  spesa	
  per	
  incentivi	
  di	
  25	
  
miliardi	
  di	
  euro	
  in	
  grado	
  di	
  stimolare	
  investimenti	
  per	
  oltre	
  60	
  
miliardi.
ATTESE	
  2020
Focus  sul  settore  civile  (1)
Nuovi	
  requisiti	
  minimi	
  di	
  prestazione	
  energetica	
  edifici
• Dal	
  1	
  ottobre	
  2015	
  sono	
  in	
  vigore	
  i	
  requisiti	
  minimi	
  più	
  sfidanti	
  che	
  comporteranno	
  un	
  miglioramento	
  medio	
  
dell’indice	
  di	
  prestazione	
  energetica	
  del	
  35-­‐45%
• Introdotti	
  gli	
  edifici	
  NZEB
Linee	
  guida	
  certificazione	
  energetica	
  degli	
  edifici	
  
• Dal	
  1	
  ottobre	
  2015	
  sono	
  in	
  vigore	
  le	
  nuove	
  linee	
  guida	
  APE
• Il	
  nuovo	
  APE	
  favorisce	
  la	
  conoscenza	
  del	
  proprio	
  edificio	
  e	
  la	
  propensione	
  alla	
  riqualificazione	
  energetica
• Obiettivo	
  di	
  armonizzare	
  le	
  procedure	
  per	
  la	
  valutazione	
  della	
  prestazione	
  energetica	
  degli	
  edifici	
  e	
  per	
  la	
  redazione	
  
degli	
  APE	
  su	
  tutto	
  il	
  territorio	
  nazionale
STREPIN	
  -­‐ Strategia	
  nazionale	
  per	
  la	
  riqualificazione	
  energetica	
  del	
  patrimonio	
  immobiliare	
  pubblico	
  e	
  privato
• Il	
  PAEE	
  2014	
  approvato	
  a	
  luglio	
  2014	
  sintetizza	
  i	
  contenuti	
  della	
  strategia	
  
• Conclusa	
  la	
  consultazione	
  pubblica,	
  a	
  brevissimo	
  la	
  pubblicazione
PANZEB	
  -­‐ Piano	
  d’azione	
  nazionale	
  per	
  incrementare	
  gli	
  edifici	
  ad	
  energia	
  quasi	
  zero	
  
• Gli	
  orientamenti	
  nazionali	
  per	
  incrementare	
  gli	
  NZEB	
  sono	
  stati	
  comunicati	
  alla	
  Commissione	
  nel	
  2013
• Conclusa	
  la	
  consultazione	
  pubblica,	
  a	
  brevissimo	
  la	
  pubblicazione
Focus  sul  settore  civile  (2)
PREPAC	
  -­‐ Programma	
  per	
  la	
  riqualificazione	
  energetica	
  degli	
  edifici	
  della	
  PA	
  centrale
OBIETTIVO
• Circa 3500 immobili(13 milioni di metriquadrati)occupatidalla PA centrale
• Obiettivo diriqualificarealmeno il 3% annuo (2014-­‐2020)paria circa 400.000metriquadri
• Spesa stimata in 541 milioni€, il Governo ha già messo in campo 355 milioni
ATTUAZIONE
• Lanciate	
  due	
  «call	
  for	
  projects»	
  (ottobre	
  2014	
  e	
  luglio	
  2015)	
  ed	
  è	
  in	
  corso	
  la	
  valutazione	
  dei	
  progetti	
  presentati
• Completata	
  l’istruttoria	
  preliminare	
  delle	
  proposte	
  pervenute.	
  Sono	
  pronti	
  per	
  l’approvazione	
  e	
  l’avvio	
  	
  circa	
  60	
  
progetti	
  di	
  efficientamento	
  energetico	
  per	
  un	
  totale	
  di	
  oltre	
  70	
  milioni	
  di	
  euro
• Crescita	
  interesse	
  delle	
  PA	
  all’efficientamento	
  delle	
  proprie	
  strutture
• E’	
  attiva	
  la	
  Cabina	
  di	
  regia	
  MiSE-­‐ MATTM
• In	
  fase	
  di	
  concertazione	
  il	
  decreto	
  che	
  definisce	
  le	
  modalità	
  di	
  attuazione	
  del	
  Programma	
  
Conto	
  termico
• Introdotte	
  con	
  il	
  D.lgs.	
  102/2014	
  alcune	
  innovazioni	
  al	
  meccanismo
• Pubblicato	
  a	
  febbraio	
  2016	
  il	
  Conto	
  termico	
  2.0	
  che	
  entrerà	
  in	
  vigore	
  alla	
  fine	
  di	
  maggio
Ecobonus
• Prorogato	
  fino	
  a	
  tutto	
  il	
  2016
• Introdotti	
  tra	
  gli	
  interventi	
  incentivabili	
  : schermature	
  solari,	
  generatori	
  di	
  calore	
  a	
  biomasse	
  e	
  building	
  automation
• Esigenza	
  di	
  introdurre	
  i	
  requisiti	
  minimi	
  di	
  accesso	
  per	
  questi	
  prodotti
I  nuovi  strumenti  regolatori
DM  Requisiti  Minimi  (1)
• Quali	
  novità	
  nel	
  decreto	
  sui	
  requisiti	
  minimi?
1. Definizione	
  di	
  ristrutturazione	
  importante	
  di	
  primo	
  livello,	
  di	
  secondo	
  livello	
  e	
  di	
  
riqualificazione	
  energetica
2. Metodologia	
  di	
  calcolo	
  e	
  servizi	
  considerati
Sono	
  utilizzate	
  le	
  norme	
  UNI/TS	
  11300	
  1-­‐4,	
  la	
  raccomandazione	
  CTI	
  14/2013	
  e	
  la	
  norma	
  UNI	
  EN	
  15193
3. Edificio	
  di	
  riferimento
Per	
  gli	
  edifici	
  nuovi	
  e	
  per	
  le	
  ristrutturazioni	
  importanti	
  si	
  utilizza	
  il	
  metodo	
  dell’edificio	
  di	
  riferimento
Ristrutturazioni	
  importanti	
  di	
  primo	
  livello
• Più	
  del	
  50%	
  dell’involucro edilizio	
  (sup.	
  
disperdente)
• Ristrutturazione	
  impianto	
  termico	
  
dell’intero	
  edificio
Ristrutturazioni	
  importanti	
  di	
  secondo	
  livello
• Più	
  del	
  25%	
  dell’involucro edilizio	
  (sup.	
  
disperdente)
Riqualificazioni	
  energetiche
• Gli	
  altri	
  interventi	
  che	
  hanno	
  
un	
  impatto	
  sulla	
  prestazione	
  
energetica	
  dell’edificio
Verifica	
  di	
  tutti	
  i	
  parametri	
  come	
  per	
  un	
  
nuovo	
  edificio,	
  tra	
  cui:
EPgl,tot < EPgl,tot,limite	
  
Verifica	
  del coefficiente	
  globale	
  di	
  scambio	
  
termico	
  per	
  trasmissione	
  (H’T)	
  determinato	
  
per	
  l’intera	
  parete,	
  comprensiva	
  di	
  tutti	
  i	
  
componenti	
  su	
  cui	
  si	
  è	
  intervenuti
Verifica	
  dei	
  requisiti	
  dei	
  soli	
  
componenti	
  edilizi	
  e	
  sistemi	
  
tecnici	
  oggetto	
  di	
  intervento
I  nuovi  strumenti  regolatori
DM  Requisiti  Minimi  (2)
• Quali	
  novità	
  nel	
  decreto	
  sui	
  requisiti	
  minimi?
4. Nuovi	
  requisiti	
  cost-­‐optimal
Valutati	
  in	
  base	
  alle	
  risultanze	
  dell’applicazione	
  dell’analisi	
  costi-­‐benefici	
  della	
  Commissione
5. Edifici	
  a	
  energia	
  quasi	
  zero	
  (NZEB)
Sono	
  considerati	
  NZEB	
  tutti	
  gli	
  edifici	
  per	
  cui	
  sono	
  rispettati	
  i	
  requisiti	
  al	
  2021	
  fissati	
  per	
  gli	
  edifici	
  nuovi	
  o	
  
sottoposti	
  a	
  ristrutturazioni	
  importanti	
  di	
  primo	
  livello,	
  nonché	
  i	
  requisiti	
  riguardanti	
  le	
  FER	
  ai	
  sensi	
  del	
  
dlgs 28/2011
• PUBBLICATA	
  UNA	
  PRIMA	
  SERIE	
  DI	
  FAQ	
  SUL	
  SITO	
  WEB	
  DEL	
  MISE,	
  IN	
  ARRIVO	
  LA	
  SECONDA
I  nuovi  strumenti  regolatori
DM  Requisiti  Minimi  (3)
• In	
  sostanza	
  …
A B C D E F
EPgl
(kWh/m2*anno)
Zona	
  climatica
Requisiti	
  in	
  vigore
Requisiti	
  Cost-­‐optimal
2014
2021
• Quali	
  novità	
  nelle	
  linee	
  guida	
  APE?
1. Informazioni più complete ed esaustive in funzione dei servizi considerati (compreso il
raffrescamento,laventilazione e per il non residenziale,l’illuminazione)
Informazioni	
  “user	
  friendly”	
  nelle	
  prime	
  due	
  pagine,	
  dedicate	
  
al	
  cittadino:	
  
• prestazione	
  globale	
  
• qualità	
  dell’involucro	
  
• consumo	
  degli	
  impianti
• raccomandazioni
Informazioni	
  più	
  approfondite	
  nelle	
  pagine	
  successive,	
  
dedicate	
  principalmente	
  ai	
  tecnici.
Indicazioni	
  qualitative	
  e	
  facilmente	
  fruibili	
  dal	
  cittadino	
  sulla	
  
qualità	
  dell’involucro,	
  il	
  consumo	
  stimato	
  degli	
  impianti	
  e	
  
sugli	
  interventi	
  più	
  efficaci	
  in	
  termini	
  di	
  costo
Informazioni	
  dettagliate	
  su	
  tutti	
  gli	
  indici	
  di	
  prestazione	
  e	
  di	
  
efficienza	
  del	
  fabbricato	
  e	
  dei	
  servizi	
  presenti	
  nell’edificio
I  nuovi  strumenti  regolatori
DM  Linee  Guida  APE  (1)
QUALITA’
ALTA
QUALITA’
MEDIA
QUALITA’
BASSA
I  nuovi  strumenti  regolatori
DM  Linee  Guida  APE  (2)
• Quali	
  novità	
  nelle	
  linee	
  guida	
  APE?
2. Scala	
  di	
  classificazione	
  basata	
  sull’edificio	
  di	
  riferimento
• L’edificio	
  di	
  riferimento	
  è	
  un	
  edificio	
  identico	
  a	
  quello	
  oggetto	
  dell’APE	
  ma	
  dotato	
  di	
  elementi	
  
edilizi	
  e	
  impianti	
  standard aventi	
  le	
  caratteristiche	
  degli	
  NZEB	
  (requisiti	
  2021)
• La	
  classe	
  energetica	
  sarà	
  stabilita	
  sulla	
  base	
  dell’EPgl,	
  nr
3. Edifici	
  a	
  energia	
  quasi	
  zero	
  (NZEB)
4. E’	
  previsto	
  un	
  format	
  da	
  inserire	
  negli	
  annunci	
  immobiliari
5. PUBBLICATA	
  UNA	
  PRIMA	
  SERIE	
  DI	
  FAQ	
  SUL	
  SITO	
  WEB	
  
DEL	
  MISE,	
  IN	
  ARRIVO	
  LA	
  SECONDA
EDIFICIO	
  A	
  ENERGIA	
  
QUASI	
  ZERO
Conclusioni
Il	
  quadro	
  normativo	
  negli	
  ultimi	
  anni	
  si	
  è	
  orientato	
  verso	
  la	
  possibilità	
  di	
  offrire	
  una	
  maggiore	
  
conoscenza	
  delle	
  prestazioni	
  energetiche	
  del	
  parco	
  immobiliare	
  ai	
  cittadini,	
  agli	
  operatori	
  e	
  alle	
  
amministrazioni.
Questo	
  obiettivo,	
  unitamente	
  al	
  concetto	
  di	
  ottimo	
  energetico	
  in	
  funzione	
  dei	
  costi,	
  contribuirà,	
  
nel	
  prossimo	
  futuro,	
  a	
  far	
  divenire	
  la	
  qualità	
  energetica	
  parte	
  integrante	
  del	
  valore	
  commerciale	
  
degli	
  immobili.
Il percorso è complesso e porta con se numerose criticità, ma con la collaborazione fattiva e
costruttiva da parte di tutti gli operatori e le amministrazioni coinvolte sarà possibile traguardare
gli ambiziosi obiettivi fissati sfruttando le potenzialità di un settore strategico per lo sviluppo e la
crescita del Paese.
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
La  STREPIN  e  la  riqualificazione in  Italia  
Alessandro  Federici,  ENEA-­UTEE
Responsabile Monitoraggio e  Supporto alle Politiche di  Efficienza Energetica
BUILD  UPON  -­ ITALIAN  KICK  OFF  EVENT
Roma,  6  Maggio  2016,  @IFAD
La  STrategia per  la  Riqualificazione   Energetica  del  Parco  
Immobiliare   Nazionale,  partendo  dalla  ricognizione  della  
composizione  del  parco  immobiliare  nazionale  stima  il  risparmio  
di  energia  atteso  al  2020  nel  settore  grazie  alle  misure  di  
promozione  dell'efficienza  energetica  attivate.
Potenziale  di  riduzione  dei  consumi  al  2020  per  interventi  
sugli  edifici  residenziali  e  non  residenziali  eseguiti  a  partire  dal  
2014:  4,2  Mtep/anno  nel  residenziale  (24  miliardi  di  euro  
l’anno  di  investimenti  necessari),  1,5  nel  non  residenziale  (17,5  
miliardi  di  euro  l’anno).
La  STREPIN
Il  Piano  d’Azione  Nazionale  per  incrementare  gli  nZEB,  
valuta  le  prestazioni  energetiche  degli  edifici  nelle  differenti  
tipologie  d’uso  e  zone  climatiche:
• Stima  i  sovra-­costi  necessari,  rispetto  ai  livelli  attuali,  per  la  
realizzazione  di  nuovi  edifici  nZEB o  per  la  trasformazione  in  
nZEB degli  edifici  esistenti.
• Traccia  gli  orientamenti  e  le  linee  di  sviluppo  nazionali  per  
incrementare  il  numero  degli  nZEB tramite  le  misure  di  
regolazione  e  di  incentivazione  rese  disponibili.
PANZEB
Il  DM  26  Giugno  2015  Requisiti  minimi definisce  standard  
energetici  che  caratterizzano  edifici  nZEB,  con  obbligo  di  
integrazione  con  fonti  energetiche  rinnovabili.  
Requisiti  minimi  previsti  dal:  
• 1°Gennaio  2019  per  Edifici  pubblici.  
• 1°Gennaio  2021 tutti  gli  altri  edifici,  sia  quelli  di  nuova  
costruzione  sia  quelli  soggetti  a  ristrutturazione  importante  di  
primo  livello.
Prossime  scadenze
Oltre  il  60%  del  parco  edilizio  italiano  ha  più  di  40  anni
• Residenziale:  12,2  mln  edifici  (→  31  mln  unità  abitative)
• Uffici:  65.000
• Edifici  commerciali:  165  mln  m2
• Scuole:  51.000
• Alberghi:  25.800
L’attuale  parco  edilizio
Fonte:	
  
Ministero	
  
dello	
  Sviluppo	
  
Economico
Sfruttando  qualità  dei  materiali,  tecnologie  avanzate,  esposizione  
solare,  integrazione  con  fonti  rinnovabili,  si  riduce  al  minimo  il  
fabbisogno  energetico  dell’edificio.
• Isolanti  per  l’inverno:  Aerogel;;  pannelli  sottovuoto;;  
membrana  endotermica  in  microsfere  ceramiche  cave;;  ecc.
• Soluzioni  per  l’estate:  Cool  materials;;  Materiali  a  
cambiamento  di  fase;;  Tetti/pareti  verdi;;  serramenti  efficienti;;  
schermature  solari;;  ventilazione  naturale  e  ibrida;;  ecc.
• Sistemi  di  controllo  e  gestione:  BEMS  (Building  and  Energy  
Management  System);;  BACS  (Building  Automation  Control  
System).
Le  soluzioni  efficienti  non  mancano…
Le  detrazioni  fiscali  del  65%  nel  2014:
A  tali  investimenti  per  la  riqualificazione  energetica  corrispondono  
44.000  occupati  diretti  e  67.000  complessivi…
…  ma  relativamente  pochi  interventi  su  strutture  opache.
I  meccanismi  di  incentivazione  nemmeno…
Tipologia	
  di	
  intervento	
   Numero	
  di	
  interventi	
  
Spesa	
  	
  
[€]	
  
Risparmio	
  energetico	
  conseguito	
  
[Mtep/anno	
  energia	
  finale]	
  
	
  Strutture	
  opache	
  verticali	
  	
   3.239	
   160.691.293	
   0,0054	
  
	
  Strutture	
  opache	
  orizzontali	
  	
   3.700	
   187.444.188	
   0,0080	
  
	
  Infissi	
  	
   209.924	
   1.806.553.442	
   0,0487	
  
	
  Solare	
  termico	
  	
   17.420	
   120.697.898	
   0,0036	
  
	
  Caldaie	
  a	
  condensazione	
  	
   54.320	
   743.882.061	
   0,0388	
  
	
  Pompe	
  di	
  calore	
  	
   9.081	
   153.311.438	
   0,0065	
  
	
  Impianti	
  geotermici	
  	
   148	
   5.048.997	
   0,0002	
  
	
  Caldaie	
  a	
  biomasse	
  	
   473	
   12.576.689	
   0,0007	
  
	
  Scaldacqua	
  a	
  pompa	
  di	
  calore	
  	
   1.490	
   20.312.166	
   0,0006	
  
	
  Totale	
  	
   299.795	
   3.210.518.172	
   0,1125	
  
	
  
Fonte:	
  ENEA
L’86%  degli  istituti  di  credito  intervistati  prevede  prodotti  di  
finanziamento  specifici  per  l’efficienza  energetica…
…  ma  il  prestito  è  erogato  in  gran  parte  in  base  al  merito  
creditizio  del  richiedente,  non  (anche)  sulla  bontà  tecnico-­
economica  del  progetto.
Gli  strumenti  di  finanziamento  neppure…
Fonte:	
  ABI	
  Lab
Indagine  ENEA-­Confindustria  su  161  imprese  rappresentative
Prospettive  di  investimento  nei  prossimi  3  anni  (2014-­2016)  
rispetto  al  triennio  2011-­2013:
In  generale,  il  «clima»  è  buono…
Intero  campione   ESCo
Fonte:	
  ENEA
La  percezione  delle  banche:  
L’86%  del  campione  giudica  
elevato  il  livello  di  instabilità  del  
quadro  normativo  di  riferimento.
I  bisogni  delle  imprese:  
Ma  allora  cosa  serve?
Fonte:	
  ABI	
  Lab
Fonte:	
  ENEA
Trasparenza
Programmazione
Attraverso  quali  strumenti  finanziate  principalmente   i  vostri  
progetti?
• Di  base  si  utilizzano  risorse  proprie  a  meno  di  contemporaneità   di  
diversi  progetti.  In  tal  caso  si  accede  a  finanziamenti  da  parte  delle  
banche  di  riferimento.  (AVVENIA)
• Lo  strumento  finanziario  di  cui  ci  serviamo  è  il  finanziamento  
bancario  chirografario.  (Bartucci SpA)
• Per  le  proprie  attività  la  Consul System  non  ricorre  a  finanziamenti  
terzi  ma  utilizza  esclusivamente  risorse  proprie.  (Consul System)
• Nel  2014  abbiamo  investito  circa  5  milioni  di  euro.  In  parte  si  
trattava  di  capitale  proprio  e  parte  proveniva  dagli  istituti  di  credito.  
(Tholos)
Il  punto  di  vista  delle  ESCo
Informazione:  mirata  e  a  tutti  i  livelli  sulle  opportunità  della  
riqualificazione  energetica.
Formazione:  competenze  di  tutti  i  soggetti  coinvolti.  
Comportamenti:   soltanto  attraverso  comportamenti  corretti  il  
risparmio  potenziale  può  diventare  effettivo!!!
Standardizzazione  e  aggregazione:  «pacchetti»  di  interventi  
tipo  per  renderli  replicabili  e,  da  un  lato,  «appetibili»  (anche)  alle  
ESCo;;  dall’altro,  facilmente  finanziabili  dalle  banche.
Controlli  e  sanzioni:  i  lavori  devono  essere  eseguiti  a  regola  
d’arte!!!
Cosa  fare?
IERI
La  sfida  per  il  (prossimo)  futuro
Look  beyond the  present!
Il	
  Serpentone
Corviale,	
  Roma	
  -­‐ 1.200	
  appartamenti
La  sfida  per  il  (prossimo)  futuro
Look  beyond the  present!
OGGI
Le	
  luci	
  accese	
  rappresentano	
  gli	
  interventi	
  possibili	
  annualmente	
  con	
  gli	
  attuali	
  strumenti
La  sfida  per  il  (prossimo)  futuro
Look  beyond the  present!
DOMANI
Concorso	
  Internazionale	
  di	
  Progettazione	
  Rigenerare	
  Corviale.	
  Look	
  beyond the	
  present
http://rigenerarecorviale.aterroma.it/rtp-­‐laura-­‐pedretti/
Per  informazioni:
alessandro.federici@enea.it
www.enea.it
http://www.agenziaefficienzaenergetica.it/
Grazie  per  la  cortese  attenzione!
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020
research and innovation programme under grant agreement No 649727.
Il  processo  di  dialogo  del  progetto  Build Upon a  scala  nazionale:  i  
portatori  di  interesse,  le  barriere  allo  sviluppo  della  deep energy
renovation e  le  iniziative  nazionali
Valentina  Marino,  GBC  Italia
BUILD  UPON  -­ ITALIAN  KICK  OFF  EVENT
Roma,  6  Maggio  2016,  @IFAD
Il  panorama
della  riqualificazione  energetica  in  Italia
L’insieme	
  degli	
  Stakeholder Le	
  iniziativeLe	
  barriere	
  più	
  significative
CHI I	
  LIMITI LE	
  OPPORTUNITA’
La	
  mappatura dinamica degli stakeholder	
  nazionali
Gli  stakeholder  nazionali
Gli  stakeholder  presenti  oggi
ENEA
Renovate	
  Italy
Rete	
  IRENE
ITEA
Legambiente
Saint	
  Gobain PPC	
  Italia
COAF
Rockwool
MISE MATTM
ANCI
CRESME
ANCE
SITdA
REAG	
  Tecna
Politecnico	
  di	
  Torino
ITC-­‐CNR
FEDERCASA
Comune	
  di	
  Forio
Civiltà	
  di	
  cantiere
Studi	
  professionali	
  e	
  società	
  di	
  
professionisti
Officine	
  Green	
  Building
FIVRA
NOMISMA
GRUPPO	
  IURIO
Università	
  Federico	
  II	
  di	
  Napoli
Lungomare	
  srl
NOMISMA
MIT
Università	
  di	
  Ferrara
Classificazione delle barriere comunia	
  tutti	
  i Paesi di	
  Build	
  Upon	
  secondo	
  le	
  principali	
  categorie	
  individuate	
  in	
  
letteratura,	
  suddivise nelle macro	
  categorie seguenti:
Le  barriere  più  significative  alla  diffusione  degli  
interventi  di  riqualificazione  energetica  profonda
Le	
  barriere sonostate	
  valutate rispetto alle categorie tipologiche in	
  cui	
  è suddivisoil patrimonio immobiliare,	
  
le	
  percentuali di	
  patrimonio di	
  riferimentosonostate	
  specificate Paese per	
  Paese:	
  edifici pubblici,	
  edifici
commerciali,	
  edifici residenziali unifamiliari e	
  multifamiliari.
La  pesatura  delle  barriere
Consapevolezza	
  e	
  sensibilizzazione
edifici	
  residenziali	
   multifamiliari
Aspetti	
  organizzativi	
  e	
  amministrativi
edifici	
  residenziali	
   multifamiliari
Capacità	
  e	
  competenze
edifici	
  residenziali	
   monofamiliari
Aspetti	
  economici	
  e	
  finanziari
Tutte	
  le	
  tipologie
Politiche	
  e	
  regolamenti
Tutte	
  le	
  tipologie
Manca	
  la	
  domanda	
  di	
  riqualificazione	
  
energetica	
  profonda	
  degli	
  edifici
Mancanza	
  di	
  fiducia	
  verso	
  I	
  servizi	
  di	
  
EE	
  ,	
  mancanza	
  di	
  informazione,	
  
mancanza	
  di	
  occupazione	
  degli	
  
immobili	
  a	
  lungo	
  termine,	
  mancanza	
  
di	
  una	
  progettualità	
  a	
  lungo	
  termine
Scarsa	
  qualità	
  	
  nelle	
  fasi	
  di	
  
progettazione	
  e	
  installazione;	
  
mancanza	
  di	
  qualità	
  nella	
  manodopera
Mancanza	
  di	
  monitoraggio	
  dei	
  risultati,	
  
mancanza	
  di	
  competenze	
  nelle	
  
amministrazioni	
  pubbliche
Elevati	
  costi	
  iniziali;	
  la	
  riqualificazione	
  
energetica	
  è	
  percepita	
  come	
  un	
  extra	
  
costo,	
  manca	
  la	
  capacità	
  di	
  fare	
  
previsioni	
  finanziarie	
  attendibili	
  per	
  
convincere	
  gli	
  investitori	
  (il	
  rischio	
  è	
  
troppo	
  alto);	
  mancanza	
  di	
  schemi	
  di	
  
incentivazione	
  convincenti
La	
  diffusione	
  su	
  larga	
  scala	
  di	
  
riqualificazione	
  energetica	
  profonda	
  
integrata	
  agli	
  interventi	
  di	
  
manutenzione	
  degli	
  edifici	
  è	
  
limitata;	
  conflitto	
  proprietario-­‐
inquilino;	
  regole	
  complicate	
  
relativamente	
  alla	
  capacità	
  di	
  spesa	
  
delle	
  p.a.	
  
Il  portale  RenoWIKI:  
Uno	
  strumento	
  di	
  informazione	
  e	
  dialogo
Il  portale  RenoWiki
Mappatura	
  e	
  classificazione	
  delle	
  principali	
  iniziative	
  
nazionali	
  e	
  locali	
  per	
  la	
  riqualificazione	
  energetica	
  del	
  
costruito.
40	
  Iniziative	
  tra	
  le	
  più	
  rilevanti	
  sono	
  state	
  analizzate	
  
in	
  Italia	
  sino	
  ad	
  oggi.	
  La	
  mappatura	
  è	
  dinamica	
  ed	
  
avviene	
  con	
  il	
  coinvolgimento	
  degli	
  Stakeholders
Le	
  iniziative	
  sono	
  classificate	
  per	
  tutti	
  i	
  paesi	
  di	
  Build
Upon in	
  base	
  al	
  tipo	
  di	
  barriera	
  che	
  intendono	
  
superare.
Obiettivo:
rendere	
  possibile	
  la	
  replicazione/il	
  trasferimento	
  
delle	
  best	
  practice tra	
  Paesi	
  diversi	
  rispetto	
  a	
  
barriere	
  comuni
Il  portale  RenoWiki
uno  strumento  di  dialogo
Il  portale  RenoWiki:
uno  strumento  interattivo  di  collaborazione
Il  percorso  di  dialogo
WORKSHOP	
  1	
  – CONSAPEVOLEZZA	
  E	
  SENSIBILIZZAZIONE
6-­‐10	
  Giugno	
  2016
Torino
Tema	
  del	
  workshop
Perchèla	
  domanda	
  di	
  interventi	
  di	
  riqualificazione	
  energetica	
  profonda	
  è	
  pressochènulla	
  in	
  Italia?	
  Quali	
  le	
  barriere	
  specifiche	
  e	
  quali	
  
le	
  linee	
  di	
  azione	
  prioritarie?
Le	
  principali	
  barriere	
  da	
  affrontare
La	
  mancata	
  scelta	
  di	
  realizzare	
  interventi	
  di	
  deep renovation unitamente	
  alla	
  ristrutturazione	
  degli	
  edifici,	
  e	
  di	
  prediligerli	
  rispetto	
  a	
  
interventi	
  meno	
  efficaci,	
  deriva	
  da	
  una	
  generale	
  mancanza	
  di	
  cultura	
  rispetto	
  al	
  risparmio	
  energetico	
  e	
  ai	
  benefici	
  da	
  esso	
  derivanti	
  a	
  
tutti	
  I	
  livelli	
  (dall’utente	
  finale	
  alla	
  pubblica	
  amministrazione).	
  Questa	
  lacuna	
  è	
  principalmente	
  identificata	
  dalla	
  mancanza	
  di	
  
un’informazione	
  chiara	
  sui	
  benefici	
  (oltre	
  il	
  risparmio	
  energetico),	
  le	
  opportunità,	
  i	
  servizi	
  esistenti	
  e	
  dalla	
  mancanza	
  di	
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lungo	
  termine	
  sulla	
  riqualificazione	
  delle	
  proprietà.
I	
  principali	
  risultati	
  attesi	
  dal	
  dialogo
Il	
  principale	
  target	
  rispetto	
  al	
  problema	
  dell’awarenesssono	
  gli	
  utenti	
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  e	
  i	
  proprietari	
  di	
  edifici	
  privati	
  e	
  pubblici.	
  Il	
  workshop	
  
definisce	
  quali	
  sono	
  i	
  limiti	
  nella	
  diffusione	
  delle	
  informazioni	
  ai	
  diversi	
  livelli	
  e	
  avanza	
  proposte	
  concrete	
  per	
  ridurre	
  questo	
  gap	
  
informativo,	
  individuando	
  le	
  linee	
  di	
  azione	
  prioritarie,	
  le	
  necessità	
  di	
  coordinamento	
  e	
  di	
  definizione	
  programmatica	
  (roadmap,	
  KPIs).
WORKSHOP	
  2	
  – COSTRUIRE	
  ABILITÀ	
  E	
  COMPETENZE
4-­‐8	
  Luglio	
  2016
Trento
Tema	
  del	
  workshop
Come	
  dare	
  garanzia	
  di	
  qualità	
  nell’offerta	
  di	
  interventi	
  di	
  riqualificazione	
  energetica	
  profonda,	
  nelle	
  fasi	
  di	
  progettazionee	
  
realizzazione?	
  Come	
  affrontare	
  la	
  domanda	
  nelle	
  sue	
  caratteristiche	
  e	
  nelle	
  sue	
  dimensioni?
Le	
  principali	
  barriere	
  da	
  affrontare
E’	
  stata	
  registrata	
  una	
  generale	
  difficoltà	
  nella	
  realizzazione	
  di	
  interventi	
  di	
  qualità	
  sia	
  in	
  fase	
  progettuale	
  che	
  in	
  fase	
  di	
  cantiere:	
  
da	
  una	
  parte	
  perché	
  la	
  formazione	
  sulla	
  riqualificazione	
  energetica	
  è	
  discontinua	
  e	
  non	
  affronta	
  tutti	
  gli	
  aspetti	
  necessari	
  per
praticare	
  la	
  deep renovation,	
  dall’altra	
  perché	
  la	
  manodopera	
  spesso	
  non	
  è	
  formata	
  correttamente	
  su	
  queste	
  tecnologie;	
  si	
  
aggiunge	
  la	
  mancanza	
  della	
  verifica	
  e	
  del	
  monitoraggio	
  delle	
  prestazioni	
  nel	
  tempo.
La	
  dimensione	
  e	
  la	
  capacità,	
  tecnica	
  e	
  finanziaria,	
  degli	
  operatori	
  sovente	
  non	
  è	
  adeguata	
  ad	
  affrontare	
  un’offerta	
  aggregata.	
  
L’incertezza	
  tecnica	
  si	
  riverbera	
  sull’incertezza	
  finanziaria	
  legata	
  agli	
  investimenti.
I	
  principali	
  risultati	
  attesi	
  dal	
  dialogo
Il	
  workshop	
  intende	
  definire	
  le	
  lacune	
  formative	
  e	
  organizzative	
  del	
  settore	
  professionale	
  legato	
  alla	
  riqualificazione	
  energetica	
  
profonda.	
  Si	
  intende	
  giungere	
  all’individuazione	
  di	
  proposte	
  operative	
  intersettoriali	
  per	
  fornire	
  strumenti	
  per	
  migliorare	
  e
qualificare	
  le	
  competenze	
  di	
  professionisti	
  e	
  imprese,	
  potendo	
  porre	
  le	
  basi	
  per	
  lo	
  sviluppo	
  della	
  capacità	
  dell’offerta	
  di	
  
rispondere	
  a	
  una	
  domanda	
  crescente	
  di	
  qualità	
  certa.
WORKSHOP	
  3&4	
  –ASPETTI	
  ECONOMICI	
  E	
  FINANZIARI
5-­‐9	
  Settembre	
  2016	
  e	
  3-­‐7	
  Ottobre	
  2016
Milano
Tema	
  del	
  workshop
Come	
  si	
  finanzia	
  la	
  riqualificazione	
  energetica	
  profonda	
  del	
  costruito?	
  Il	
  workshop	
  affronta	
  il	
  problema	
  del	
  costo	
  iniziale	
  
degli	
  interventi	
  per	
  i	
  proprietari	
  degli	
  edifici	
  e	
  del	
  calcolo	
  del	
  rischio	
  dell’investimento	
  per	
  gli	
  istituti	
  finanziari	
  che	
  
propongono	
  schemi	
  di	
  finanziamento	
  per	
  gli	
  interventi.	
  Il	
  patrimonio	
  immobilareè	
  suddiviso	
  in	
  segmenti	
  con	
  caratteristiche	
  
della	
  proprietà	
  molto	
  diverse,	
  cui	
  corrispondono	
  barriere	
  e	
  necessità	
  specifiche.	
  E’	
  necessario	
  coordinare	
  gli	
  interventi	
  
rispetto	
  alla	
  interezza	
  del	
  patrimonio,	
  con	
  linee	
  di	
  azione	
  specifiche.	
  Un’attenzione	
  particolare	
  sarà	
  prestata	
  all’elaborazione
di	
  soluzioni	
  innovative	
  per	
  il	
  finanziamento	
  degli	
  interventi.
Le	
  principali	
  barriere	
  da	
  affrontare
Dal	
  punto	
  di	
  vista	
  della	
  proprietà	
  la	
  barriera	
  principale	
  è	
  l’elevato	
  costo	
  della	
  riqualificazione	
  unito	
  alla	
  difficoltà	
  di	
  
comprendere	
  e	
  monetizzare	
  i	
  reali	
  benefici	
  anche	
  derivanti	
  dagli	
  interventi.	
  Per	
  gli	
  investitori	
  il	
  problema	
  è	
  valutare	
  il	
  rischio	
  
legato	
  dell’investimento	
  senza	
  sovra-­‐ o	
  sotto-­‐stimarlo	
  ed	
  ottenere	
  tutte	
  le	
  garanzie	
  sulle	
  reali	
  prestazioni	
  degli	
  interventi	
  e	
  
sulla	
  capacità	
  da	
  parte	
  del	
  contraente	
  di	
  pagare	
  il	
  debito.	
  I	
  meccanismi	
  di	
  incentivazione	
  non	
  sono	
  oggi	
  adeguati	
  a	
  sostenere
interventi	
  massivi	
  per	
  tutti	
  I	
  segmenti	
  di	
  proprietà	
  /	
  tipologie	
  di	
  edificio.
I	
  principali	
  risultati	
  attesi	
  dal	
  dialogo
Il	
  workshop	
  mira	
  a	
  creare	
  un	
  confronto	
  diretto	
  tra	
  il	
  settore	
  finanziario,	
  le	
  associazioni	
  dei	
  proprietari/consumatori,	
  i	
  
portfolio	
  holders,	
  la	
  pubblica	
  amministrazione	
  e	
  i	
  tecnici	
  della	
  riqualificazione	
  energetica	
  profonda.	
  Al	
  fine	
  di	
  coprire	
  l’intera	
  
domanda	
  di	
  riqualificazione	
  del	
  costruito	
  secondo	
  la	
  roadmap strategica,	
  l’incontro	
  dovrà	
  far	
  emergere	
  le	
  esigenze	
  
specifiche	
  e	
  i	
  punti	
  di	
  convergenza	
  necessari	
  alla	
  formulazione	
  di	
  nuove	
  schemi	
  di	
  incentivazione	
  e	
  finanziamento	
  e	
  utili	
  al	
  
coordinamento	
  di	
  tutti	
  gli	
  strumenti.
WORKSHOP	
  5	
  – ASPETTI	
  AMMINISTRATIVI	
  E	
  ORGANIZZATIVI
14-­‐18	
  Novembre	
  2016
Bologna
Tema	
  del	
  workshop
Dal	
  punto	
  di	
  vista	
  organizzativo	
  e	
  procedurale	
  le	
  principali	
  difficoltà	
  si	
  incontrano	
  nel	
  gestire	
  gli	
  interventi	
  di	
  deep
renovation sugli	
  edifici	
  multi	
  proprietà	
  e	
  sugli	
  interventi	
  negli	
  edifici	
  della	
  pubblica	
  amministrazione:	
  come	
  semplificare	
  gli	
  
aspetti	
  procedurali	
  e	
  come	
  includere	
  la	
  riqualificazione	
  energetica	
  profonda	
  come	
  obiettivo	
  obbligatorio	
  nelle	
  gare	
  
pubbliche?	
  Inoltre,	
  come	
  coordinare	
  a	
  livello	
  di	
  competenze	
  territoriali	
  l’implementazione	
  dei	
  diversi	
  meccanismi	
  di	
  
incentivazione	
  /	
  finanziamento?	
  Come	
  garantire	
  alle	
  PPAA	
  la	
  capacità	
  di	
  gestire	
  processi	
  complessi	
  anche	
  per	
  realtà	
  di	
  
modeste	
  dimensioni?
Le	
  principali	
  barriere	
  da	
  affrontare
Relativamente	
  al	
  campo	
  degli	
  edifici	
  multi-­‐proprietà	
  la	
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  barriera	
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  l’accordo	
  tra	
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  diversi	
  proprietari	
  in	
  uno	
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  gestione	
  del	
  rapporto	
  affittuario/proprietario	
  nel	
  sostenere	
  i	
  costi	
  e	
  godere	
  dei	
  benefici	
  degli	
  interventi.	
  Negli	
  
interventi	
  sul	
  patrimonio	
  immobiliare	
  pubblico	
  sono	
  particolarmente	
  rilevanti:	
  la	
  definizione	
  di	
  requisiti	
  cogenti	
  ambiziosi	
  
ed	
  il	
  controllo	
  del	
  rispetto	
  degli	
  stessi	
  durante	
  la	
  fase	
  realizzativa	
  degli	
  interventi.
Le	
  Pubbliche	
  Amministrazioni	
  (e.g.	
  di	
  livello	
  comunale)	
  non	
  sono	
  sempre	
  in	
  grado	
  di	
  gestire	
  processi	
  complessi.	
  Manca	
  un	
  
coordinamento	
  tra	
  le	
  misure	
  di	
  incentivazione	
  a	
  diversi	
  livelli	
  e	
  una	
  armonizzazione	
  degli	
  strumenti	
  in	
  chiave	
  
complementare	
  e	
  comprensiva	
  rispetto	
  al	
  patrimonio	
  e	
  alle	
  proprietà.	
  I	
  diversi	
  ordini	
  di	
  strumenti	
  regolatori	
  debbono	
  
essere	
  armonizzati.
I	
  principali	
  risultati	
  attesi	
  dal	
  dialogo
Individuazione	
  delle	
  modalità	
  per	
  il	
  superamento	
  dei	
  limiti	
  amministrativi	
  e	
  procedurali	
  per	
  l’implementazione	
  di	
  
interventi	
  di	
  deep energy renovation in	
  edifici	
  multi	
  proprietà	
  e	
  di	
  proprietà	
  pubblica;	
  individuazione	
  di	
  soluzioni	
  per	
  
semplificare	
  le	
  procedure	
  e	
  includere	
  i	
  requisiti	
  di	
  riqualificazione	
  energetica	
  profonda	
  e	
  la	
  loro	
  verifica	
  come	
  obbligatori
nell’ambito	
  del	
  green	
  public	
  procurement.	
  Identificazione	
  delle	
  priorità	
  migliorare	
  le	
  competenze	
  delle	
  PPAA	
  locali	
  e	
  per	
  
armonizzare	
  gli	
  strumenti	
  di	
  incentivazione	
  e	
  regolatori.
WORKSHOP	
  6	
  – POLITICHE&REGOLE:	
  I	
  RISULTATI	
   DEL	
  DIALOGO	
  NAZIONALE
23-­‐27	
  Gennaio	
  2017
Roma
Tema	
  del	
  workshop
Il	
  workshop	
  intende	
  comporre	
  le	
  conclusioni	
  raccolte	
  negli	
  eventi	
  precedenti	
  e	
  consegnare	
  le	
  linee	
  di	
  indirizzo	
  prioritarie,	
  
orientate	
  all’azione,	
  per	
  delineare	
  un	
  quadro	
  strategico	
  coerente.	
  Elemento	
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  • 1. Il progetto Build Upon nella prospettiva internazionale: l’obiettivo principale del progetto e le innovazioni radicali introdotte. Le tappe del dialogo nazionale del progetto Build Upon e risultati attesi Sebastiano Cristoforetti, GBC Italia BUILD UPON - ITALIAN KICK OFF EVENT Roma, 6 Maggio 2016, @IFAD
  • 2. Il progetto BUILD UPON BUILD UPON è un progetto innovativo finanziato dal programma Europeo Horizon 2020 Coordination and support action Project reference: 649727 Obiettivo: supportare gli Stati Europei nella progettazione e implementazione di solide strategie nazionali a lungo termine per la riqualificazione energetica del costruito (Direttiva Europea 2012/27/EU Articolo 4)
  • 3.
  • 4. CHI
  • 5. La “rete motrice” del progetto • 13 GBCs partner + World GBC • European Network GBCs (30 GBCs, 5000 membri) • 250 “change leaders”
  • 7. GBC Italia: chi siamo • È una associazione no-profit • Basata sulla partecipazione di una pluralità di attori pubblici e privati che rappresentano tutta la filiera e il mondo dell’edilizia sostenibile • Aperta e inclusiva • Basata sulla valorizzazione della partecipazione dei Soci; MISSION: – GUIDAla trasformazione del mercato; – FORNISCE strumenti ed esperienza; – INCENTIVA il confronto tra gli operatori del mercato; – CREAuna comunità; – ISTRUISCE il pubblico ed il privato.
  • 8. Al GBC Italia aderiscono: 1. Aziende che fanno prodotti e servizi nel campo dell'edilizia; 2. Imprese di costruzione; 3. Imprese industriali e commerciali; 4. Enti e agenzie di ricerca e formazione pubblici e privati; 5. Organizzazioniambientaliste e organizzazionino profit; 6. Amministrazionipubbliche (nazionali, regionali, locali); 7. Soggetti operanti nel settore della finanza e delle assicurazioni; 8. Società professionalie studi di professionistiassociati; 9. Associazionidi categoria e professionali; 10. Attività immobiliari; 11. Utilities, Esco, soggetti operantinell'ambito energetico. I SOCI
  • 9. I Soci e la Community • 13 sezioni territoriali attive per: • Creare rete tra i soci • Promuovere l’associazione nazionale • Diffondere il sistema LEED • Agevolare la formazione • Avviare percorsi di Advocacy
  • 11. What Is A Green Building Council (GBC)? Convene and empower the building and construction industry to change the way buildings and communities are designed, built and operated.
  • 12. 75 GBCs – 27,000 Corporate Members – 1 Mission
  • 14. I soggetti coinvolti a livelli nazionali
  • 16. … Una rete di reti di reti Network2 Ciascun GBC è la rete di riferimento nazionale per gli stakeholder della sostenibilità del costruito Il progetto è implementato da una rete di GBCs, collaborante con l’intera rete della ERN del World GBC Network3 Il progetto è connesso, supportato e collaborante con altri network (e.g. ECF, RE, GBA…) sino a realizzare una rete di reti di reti senza eguali per le tematiche di riferimento
  • 17.
  • 19. Changing systems Un sistema non E’ la somma delle sue parti, né la somma delle relazioni tra le sue parti, diviene tale come insieme interconnesso delle sue interconnessioni. I sistemi (cellulari, organismi, ecosistemi, biosfera, pisici e artificiali) • Funzionano e si comportano come sistema • Reagiscomo come sistemi (a azioni interne / esterne) • Hanno una propria inerzia (status quo) • Hanno confini permeabili (importanza della scala) • Cambiano il proprio stato per cause esterne (estinzione dinosauri) o interne (cambiamento climatico) • Le cause esterne hanno generalmente risposte più veloci… • Il cambiamento accade per il trasferimento di energia nel tempo (forze, dinamiche) BUILD UPON • Promuove il cambiamento di un sistema dall’interno • Promuove benefici generali(etici, pragmatici) • Vole coinvolgere tutte le parti interessate per avviare un cambiamento radicale di lungoperiodo
  • 20. INNOVAZIONE E CAMBIAMENTO Possono funzionare i modelli non sistemici? Blue Ocean Strategy . Chan Kin, Mauborgne, 2005 TRIZ: Altshuller, 1946 Diffusion of Innovation: Rogers, 1962 - Crossing the Chasm: Moore, 1991 - Tipping Point: Gladwell, 2000 Dobin: 10 types of innovation Change: Watzlawick, 1974 Products services value Products processes Products services individuals
  • 21. Challengingthe status quo Il “two loops model” del Berkana Institute, uno dei modelli di BUILD UPON, indica l’importanza dei progetti di cambiamentoè di connettere gli “outliers” che stanno sviluppando gli elementi del “nuovo sistema” condivisoradicalmente migliore e di costruire piattaforme e comunità che permettanol’implementazione concreta e il “salto di scala” necessario
  • 22. Gli Innovation Models La “transition theory”, uno dei modelli “incorporati” in BUILD UPON
  • 23. Un modo innovativo di prendere decisioni riguardo alle azioni pubbliche: più inclusive sugli interessi, più aperte a nuove opinioni e opportunità, con cui si ottengono risposte qualitativamente più interessanti Collaborative policy making Caratteristiche dei partecipanti (gli stakeholders) Diversità di interessi Interdipendenza degli interessi Dialogo autentico Reciprocità; Relazioni/networking; Apprendimento; Creatività Risultati del dialogo autentico Adattamenti del sistema Identificazione; Obiettivi condivisi; Nuove intuizioni/metodi; Innovazione
  • 27.
  • 28. > 1000 di 20 categorie
  • 29. PARTNERING: I rappresentanti di diversi settori professionali, industriali, finanziari, amministrativi, diventano veri e propri partner delle iniziative e lavorano insieme per il raggiungimento di una soluzione congiunta che superi le lobby di categoria e porti vantaggio e beneficio all’intera comunità. BUILD UPON: il processo
  • 30. UNA PIATTAFORMA DI DIALOGO COORDINATA IN 13 PAESI
  • 31. Le fasi del progetto
  • 32. Paesi diversi: per struttura, organizzazione, patrimonio costruito, storia, persone, cultura La progettazione delle strategie di dialogo nazionali in BUILD UPON Un processo comune, confrontabile, basato sugli stessi principi
  • 34.
  • 36. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 37. Il  Piano  Nazionale  GPP  ed  i  Criteri  Ambientali   Minimi  per  l’edilizia  sostenibile Sergio  Saporetti Ministero  dell’Ambiente  e  della  Tutela  del  Territorio  e  del  Mare Direzione  Clima  ed  Energia  – Divisione  II,  Certificazione  ambientale  e  acquisti  pubblici  verdi BUILD  UPON  -­ ITALIAN  KICK  OFF  EVENT Roma,  6  Maggio 2016,  @IFAD
  • 38. Uno  scenario  futuro   Dott.  Sergio  Saporetti Nel corso del XX secolo l’impiego di combustibili fossili nel mondo è cresciuto di 12 volte e l’estrazione di risorse materiali di 34 volte. Se continuiamo ad utilizzare le risorse al ritmo attuale, entro il 2050 avremo bisogno dell’equivalente di oltre due pianeti per sostentarci
  • 39. contenuti Dott.  Sergio  Saporetti • Il  percorso  politico  normativo • Piano  d’Azione  Nazionale  (PAN-­GPP) • Criteri  ambientali  minimi  (CAM)
  • 40. Strategia  europea Dott.  Sergio  Saporetti • EUROPA  2020-­‐Una  strategia  per  una  crescita  intelligente,   sostenibile  e  inclusiva,  COM  2010/2020 • Uso  efficiente  delle  risorse,  basse  emissioni  di  carbonio,   COM  (2011)21,  COM  (2011)112  e  COM(2011)571:  Uso   efficiente  dell’Energia;  Uso  efficiente  materia,  tabella  di   marcia  al  2050 • Economia  circolare,  COM  (2015)  614:  Piano  d'azione   dell'Unione  europea  per  l'economia  circolare.    Chiudere  il   ciclo,  recuperare  materia  e  prodotti
  • 41. GPP-­ Origini Dott.  Sergio  Saporetti 1996 -­ Libro Verde “Gli appalti pubblici nell’Unione Europea” COM (2003) 302 “Politica integrata dei Prodotti – sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale” COM (2008) 397, “Piano d'azione europeo sul consumo e sulla produzione sostenibili e sulla politica industriale sostenibile (SCP/SIP)”. Migliori prodotti;; Una produzione più pulita e intelligente;; Un consumo più intelligente
  • 42. GPP-­ Definizione Dott.  Sergio  Saporetti Adottare una politica di Green Public Procurement o GPP, Acquisti Pubblici Verdi, significa integrare considerazioni di carattere ambientale nei processi d’acquisto delle pubbliche amministrazioni. COM 400 2008-­‐ Appalti pubblici per un ambiente migliore: “un processo mediante cui le pubbliche amministrazioni cercano di ottenere beni, servizi e opere con un impatto ambientale ridotto per l’intero ciclo di vita rispetto a beni, servizi e opere con la stessa funzione primaria ma oggetto di una procedura di appalto diversa.”
  • 43. Le  potenzialità  del  GPP Dott.  Sergio  Saporetti • Favorisce la diffusione di modelli di consumo e di acquisto sostenibili • Favorisce la razionalizzazione della spesa pubblica • Favorisce l’integrazione delle considerazioni ambientali nelle altre politiche dell’ente • Stimola le imprese a investire in R&S e a proporre soluzioni ecoinnovative • Riduce gli impatti ambientali dei consumi • Favorisce il controllo degli aspetti sociali lungo la filiera produttiva
  • 44. Piano  d’azione  per  il  GPP Dott.  Sergio  Saporetti • Politica  integrata  dei  prodotti,  sviluppare  il  concetto  di  ciclo  di   vita  ambientale”  COM(2003)  302 • Legge  finanziaria   2007,  comma  1126,  articolo  1 • Piano  d'azione  per  la  sostenibilità   ambientale  dei  consumi  della   pubblica  amministrazione"   (PAN  GPP)-­‐ Decreto   Interministeriale  135  dell'11  Aprile  2008 • Aggiornato  con  Decreto  10  aprile  2013  (G.U.  n.  102  del  3   maggio  2013).
  • 45. PAN  GPP:  contenuti Dott.  Sergio  Saporetti Obiettivi  generali  del  Piano Obiettivi  ambientali  del  Piano Categorie  merceologiche  di  intervento I  “criteri  ambientali  minimi”  (CAM) Gestione  del  Piano  e  procedura  di  definizione  dei  CAM Le  prescrizioni  per  gli  enti  pubblici Le  attività  di  supporto  del  Piano  (comunicazione,  formazione,  monitoraggio.      
  • 46. PAN  GPP:  le  categorie  merceologiche Dott.  Sergio  Saporetti
  • 47. La  guida  sui  criteri  sociali Dott.  Sergio  Saporetti Guida  per  l’integrazione  degli  aspetti  sociali  negli  appalti  pubblici” DM  6  giugno  2012  (G.U.  n.  159  del  10  luglio  2012)    
  • 48. I  criteri  ambientali  minimi  (CAM) Dott.  Sergio  Saporetti Tali criteri si definiscono “minimi” in quanto sono requisiti di base, superiori alle previsioni di legge, per qualificare gli acquisti preferibili dal punto di vista della sostenibilità.
  • 49. Contenuti  e  struttura  dei  CAM Dott.  Sergio  Saporetti Indicazioni  generali   I  criteri  ambientali ● Riferimenti normativi ● Criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa ● Analisi e riduzione dei fabbisogni a. Oggetto dell’appalto b. Selezione candidati c. Specifiche tecniche d. Criteri premianti e. Condizioni di esecuzione dell’appalto” o “clausole contrattuali” vPrestazioni  (p.e.  efficienza   energetica) vCaratteristiche  dei   materiali  o  del  processo   produttivo vRequisiti  di  eco  design   (compreso  il  packaging) Verifica:  Metodi  e   documentazione  di  prova
  • 50. I  CAM  pubblicati Dott.  Sergio  Saporetti Arredi  per  interni;  Tessili;  Ristorazione  collettiva;  Serramenti   esterni Servizi  energetici  per  gli  edifici;  Veicoli;  Servizi  e  prodotti  pulizia Carta  per  copie  (revisione);  Servizio  verde  pubblico;  Apparecchi   elettronici  per  ufficio;  Illuminazione  pubblica  (revisione) Servizio  di  gestione  rifiuti  urbani;  Cartucce  e  toner  di  stampa Acquisto  di  articoli  per  l’arredo  urbano 2011 2012 2013 2014 2015 2016 -­‐Affidamento  di  servizi  di  progettazione  e  lavori  per  la  nuova   costruzione,  ristrutturazione  e  manutenzione  di  edifici  per  la  gestione   dei  cantieri  della  pubblica  amministrazione -­‐Forniture  di  ausili  per  l'incontinenza.
  • 51. Le  Direttive  Europee Dott.  Sergio  Saporetti Direttiva   prestazione   energetica  edifici   2010/31/UE Direttiva   efficienza   energetica   2012/27/UE COM  2012/433:  Strategia  per  la  competitività  sostenibile  del   settore  delle  costruzioni  e  delle  sue  imprese COM  2014/445:  “Opportunità  per  migliorare  l'efficienza  delle   risorse  nell'edilizia”. Scadenze:   31/12/2018   31/12/2020 Recepimento:  DL 63/2013; 3  diversi  D.M.  del  26  giugno  2015     Recepimento:  D.Lgs102  del  luglio   2014 3%    ristrutturazioni  dal  01/01/2014
  • 52. Collegato  ambientale Dott.  Sergio  Saporetti LEGGE  28  dicembre  2015  ,  n.  221  . Disposizioni  in  materia  ambientale  per  promuovere   misure  di  green  economy  e  per  il  contenimento   dell’uso   eccessivo  di  risorse  naturali Capo  V DISPOSIZIONI  INCENTIVANTI  PER  I  PRODOTTI  DERIVANTI DA  MATERIALI  POST  CONSUMO  O  DAL  RECUPERO  DEGLI   SCARTI E  DEI  MATERIALI  RIVENIENTI  DAL  DISASSEMBLAGGIO DEI  PRODOTTI  COMPLESSI Art.23
  • 53. Codice  appalti  2016 Dott.  Sergio  Saporetti LEGGE  15  aprile  2016  n.50 Attuazione  delle  direttive  2014/23/UE, 2014/24/UE  e  2014/25/UE  sull’aggiudicazione  dei contratti  di  concessione,  sugli  appalti  pubblici e  sulle  procedure  d’appalto  degli  enti  erogatori nei  settori  dell’acqua,  dell’energia,  dei  trasporti e  dei  servizi  postali,  nonché  per  il  riordino  della disciplina  vigente  in  materia  di  contratti  pubblici relativi  a  lavori,  servizi  e  forniture.
  • 54. Codice  appalti  2016 Dott.  Sergio  Saporetti Art.  34  c.1 (criteri  di  sostenibilità  energetica  ed  ambientale)
  • 55. Codice  appalti  2016 Dott.  Sergio  Saporetti Art.  34  c.2 (criteri  di  sostenibilità  energetica  ed  ambientale)
  • 56. Codice  appalti  2016 Dott.  Sergio  Saporetti Art.  95  c.3 (criteri  di  aggiudicazione  dell’appalto)
  • 57. L’importanza  dei  CAM  edilizia Dott.  Sergio  Saporetti Gli  impatti  ambientali  nei  paesi  UE   (STUDIO  JRC-­‐IPTS  2008) Cibi  e  bevande 31% Edilizia 23,6% Trasporti 18,5% Altri  settori 26,9% Uso  delle  risorse  del  settore  edile 40%  degli usi finali di  energia 35%  delle emissioni di  gas  serra 50%  del  totale dei materiali estratti 30%  del  consumo di  acqua 33%  del  totale della produzione di   rifiuti
  • 58. Gli  impatti  su  cui  agire Dott.  Sergio  Saporetti
  • 59. I  criteri  per  l’edilizia Dott.  Sergio  Saporetti Specifiche  tecniche  dei   componenti  edilizi Criteri  comuni %  riciclato  o   sottoprodotti REACH BAT EmissioniCriteri  specifici  per   materiale
  • 60. I  criteri  per  l’edilizia Dott.  Sergio  Saporetti Specifiche  tecniche   dell’edificio Diagnosi   energetica Prestazione   energetica Approvvigionamento   energetico Risparmio  idrico Qualità  ambientale   interna
  • 61. I  criteri  per  l’edilizia Dott.  Sergio  Saporetti Specifiche  tecniche  dei   componenti  edilizi Criteri  comuni %  riciclato  o   sottoprodotti REACH BAT EmissioniCriteri  specifici  per   materiale
  • 62. PER ULTERIORI INFORMAZIONI DOMANDE E DUBBI saporetti.sergio@minambiente.it http://www.minambiente.it/pagina/gpp-acquisti-verdi 0657225123
  • 63. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 64. La  normativa  e  i  requisiti  sulla  riqualificazione  energetica  del   costruito  in  Italia «Contenuti  chiave  del  D.lgs.  102/2014  e  i  D.M.  26  Giugno  2015» Enrico  Bonacci   Divisione Efficienza Energetica,  Ministero dello Sviluppo Economico BUILD  UPON  -­ ITALIAN  KICK  OFF  EVENT Roma,   6  Maggio   2016,   @IFAD
  • 65. AGENDA • Il  Decreto  legislativo  102  del  2014: -­‐ Obiettivi  nazionali -­‐ Target  settoriali  e  risultati  conseguiti -­‐ Risultati  attesi  per  misura  di  policy • Focus  settore  civile   • I  nuovi  strumenti  regolatori -­‐ il  DM  Requisiti  Minimi -­‐ il  DM  Linee  guida  APE • Conclusioni
  • 66. D.lgs.  102/2014 Obiettivi  nazionali  efficienza  energetica  2020 Obiettivo  di  risparmio  energetico  2020  – Consumi  primari 165 209 2000 2005 2010 2015 2020 120 167 -­24% 158 178 210 Scenario  SEN Scenario  di   riferimento  20202 Assenza misure1 Consumi  primari  di  energia  escluso  usi  non  energetici,  Mtep 1  Interruzione  di  tutte  le  misure  di  supporto  all’efficienza  energetica  (non  contabilizza  nessuno  dei  risparmi  attesi  in  PAEE successivi  al  2010) 2  Primes 2008 Fonte:  MiSE 20% di  risparmio, obiettivo  europeo 202020 Scenario  riferimento Scenario  assenza   politiche Scenario  Sen -­‐ 20  % 2020  Obiettivo  UE 2020  Obiettivo  Italia Andamento  consumi  di  energia  primaria  escluso  usi  non  energetici  (Mtep) Target nazionale sfidante. L’intensità energetica in Italia è inferiore del 18% rispetto alla media dell’Unione Europea. • 20  Mtep  riduzione  di  energia  primaria  (15,5  di  energia  finale) • 55  Mton CO2   riduzione  delle  emissioni • 8  Mld € di  risparmi  sulla  bolletta  energetica TARGET  2020
  • 67. D.lgs.  102/2014 Target  settoriali  e  risultati Riduzione  dei  consumi  di  energia  primaria  per  settore  (Mtep) 0.52 1.68 0.11 1.41 Trasporti Industria Terziario Residenziale 2013 2020 6,05 5,14 1,72 7,14 • Nel  triennio  2011-­‐2013  la  riduzione  dei  consumi  per  effetto   delle  politiche  per  l’efficienza  energetica  è  stata  di  3,72  Mtep • Il  18,6%  dell’obiettivo  2020  conseguito  nel  2011-­‐2013   RISULTATI  2013 • Il  26%  dei  consumi  finali,  nel  2014,  sono  attribuibili  al  settore    residenziale.  Il  potenziale  di   risparmio  è  rilevante.
  • 68. D.lgs.  102/2014 Risultati  attesi  per  misura  di  policy Certificati  bianchi   35% Detrazionifiscali 9% Conto Termico 9% Incentivimobilità sostenibile 13% Strumentiregolatori 34% • Il  66%  della  riduzione  dei  consumi  atteso  deriva  da  strumenti   di  incentivazione. • Il  34%  dagli  strumenti  regolatori. • Nel  periodo  2011-­‐2020  stimata  una  spesa  per  incentivi  di  25   miliardi  di  euro  in  grado  di  stimolare  investimenti  per  oltre  60   miliardi. ATTESE  2020
  • 69. Focus  sul  settore  civile  (1) Nuovi  requisiti  minimi  di  prestazione  energetica  edifici • Dal  1  ottobre  2015  sono  in  vigore  i  requisiti  minimi  più  sfidanti  che  comporteranno  un  miglioramento  medio   dell’indice  di  prestazione  energetica  del  35-­‐45% • Introdotti  gli  edifici  NZEB Linee  guida  certificazione  energetica  degli  edifici   • Dal  1  ottobre  2015  sono  in  vigore  le  nuove  linee  guida  APE • Il  nuovo  APE  favorisce  la  conoscenza  del  proprio  edificio  e  la  propensione  alla  riqualificazione  energetica • Obiettivo  di  armonizzare  le  procedure  per  la  valutazione  della  prestazione  energetica  degli  edifici  e  per  la  redazione   degli  APE  su  tutto  il  territorio  nazionale STREPIN  -­‐ Strategia  nazionale  per  la  riqualificazione  energetica  del  patrimonio  immobiliare  pubblico  e  privato • Il  PAEE  2014  approvato  a  luglio  2014  sintetizza  i  contenuti  della  strategia   • Conclusa  la  consultazione  pubblica,  a  brevissimo  la  pubblicazione PANZEB  -­‐ Piano  d’azione  nazionale  per  incrementare  gli  edifici  ad  energia  quasi  zero   • Gli  orientamenti  nazionali  per  incrementare  gli  NZEB  sono  stati  comunicati  alla  Commissione  nel  2013 • Conclusa  la  consultazione  pubblica,  a  brevissimo  la  pubblicazione
  • 70. Focus  sul  settore  civile  (2) PREPAC  -­‐ Programma  per  la  riqualificazione  energetica  degli  edifici  della  PA  centrale OBIETTIVO • Circa 3500 immobili(13 milioni di metriquadrati)occupatidalla PA centrale • Obiettivo diriqualificarealmeno il 3% annuo (2014-­‐2020)paria circa 400.000metriquadri • Spesa stimata in 541 milioni€, il Governo ha già messo in campo 355 milioni ATTUAZIONE • Lanciate  due  «call  for  projects»  (ottobre  2014  e  luglio  2015)  ed  è  in  corso  la  valutazione  dei  progetti  presentati • Completata  l’istruttoria  preliminare  delle  proposte  pervenute.  Sono  pronti  per  l’approvazione  e  l’avvio    circa  60   progetti  di  efficientamento  energetico  per  un  totale  di  oltre  70  milioni  di  euro • Crescita  interesse  delle  PA  all’efficientamento  delle  proprie  strutture • E’  attiva  la  Cabina  di  regia  MiSE-­‐ MATTM • In  fase  di  concertazione  il  decreto  che  definisce  le  modalità  di  attuazione  del  Programma   Conto  termico • Introdotte  con  il  D.lgs.  102/2014  alcune  innovazioni  al  meccanismo • Pubblicato  a  febbraio  2016  il  Conto  termico  2.0  che  entrerà  in  vigore  alla  fine  di  maggio Ecobonus • Prorogato  fino  a  tutto  il  2016 • Introdotti  tra  gli  interventi  incentivabili  : schermature  solari,  generatori  di  calore  a  biomasse  e  building  automation • Esigenza  di  introdurre  i  requisiti  minimi  di  accesso  per  questi  prodotti
  • 71. I  nuovi  strumenti  regolatori DM  Requisiti  Minimi  (1) • Quali  novità  nel  decreto  sui  requisiti  minimi? 1. Definizione  di  ristrutturazione  importante  di  primo  livello,  di  secondo  livello  e  di   riqualificazione  energetica 2. Metodologia  di  calcolo  e  servizi  considerati Sono  utilizzate  le  norme  UNI/TS  11300  1-­‐4,  la  raccomandazione  CTI  14/2013  e  la  norma  UNI  EN  15193 3. Edificio  di  riferimento Per  gli  edifici  nuovi  e  per  le  ristrutturazioni  importanti  si  utilizza  il  metodo  dell’edificio  di  riferimento Ristrutturazioni  importanti  di  primo  livello • Più  del  50%  dell’involucro edilizio  (sup.   disperdente) • Ristrutturazione  impianto  termico   dell’intero  edificio Ristrutturazioni  importanti  di  secondo  livello • Più  del  25%  dell’involucro edilizio  (sup.   disperdente) Riqualificazioni  energetiche • Gli  altri  interventi  che  hanno   un  impatto  sulla  prestazione   energetica  dell’edificio Verifica  di  tutti  i  parametri  come  per  un   nuovo  edificio,  tra  cui: EPgl,tot < EPgl,tot,limite   Verifica  del coefficiente  globale  di  scambio   termico  per  trasmissione  (H’T)  determinato   per  l’intera  parete,  comprensiva  di  tutti  i   componenti  su  cui  si  è  intervenuti Verifica  dei  requisiti  dei  soli   componenti  edilizi  e  sistemi   tecnici  oggetto  di  intervento
  • 72. I  nuovi  strumenti  regolatori DM  Requisiti  Minimi  (2) • Quali  novità  nel  decreto  sui  requisiti  minimi? 4. Nuovi  requisiti  cost-­‐optimal Valutati  in  base  alle  risultanze  dell’applicazione  dell’analisi  costi-­‐benefici  della  Commissione 5. Edifici  a  energia  quasi  zero  (NZEB) Sono  considerati  NZEB  tutti  gli  edifici  per  cui  sono  rispettati  i  requisiti  al  2021  fissati  per  gli  edifici  nuovi  o   sottoposti  a  ristrutturazioni  importanti  di  primo  livello,  nonché  i  requisiti  riguardanti  le  FER  ai  sensi  del   dlgs 28/2011 • PUBBLICATA  UNA  PRIMA  SERIE  DI  FAQ  SUL  SITO  WEB  DEL  MISE,  IN  ARRIVO  LA  SECONDA
  • 73. I  nuovi  strumenti  regolatori DM  Requisiti  Minimi  (3) • In  sostanza  … A B C D E F EPgl (kWh/m2*anno) Zona  climatica Requisiti  in  vigore Requisiti  Cost-­‐optimal 2014 2021
  • 74. • Quali  novità  nelle  linee  guida  APE? 1. Informazioni più complete ed esaustive in funzione dei servizi considerati (compreso il raffrescamento,laventilazione e per il non residenziale,l’illuminazione) Informazioni  “user  friendly”  nelle  prime  due  pagine,  dedicate   al  cittadino:   • prestazione  globale   • qualità  dell’involucro   • consumo  degli  impianti • raccomandazioni Informazioni  più  approfondite  nelle  pagine  successive,   dedicate  principalmente  ai  tecnici. Indicazioni  qualitative  e  facilmente  fruibili  dal  cittadino  sulla   qualità  dell’involucro,  il  consumo  stimato  degli  impianti  e   sugli  interventi  più  efficaci  in  termini  di  costo Informazioni  dettagliate  su  tutti  gli  indici  di  prestazione  e  di   efficienza  del  fabbricato  e  dei  servizi  presenti  nell’edificio I  nuovi  strumenti  regolatori DM  Linee  Guida  APE  (1) QUALITA’ ALTA QUALITA’ MEDIA QUALITA’ BASSA
  • 75. I  nuovi  strumenti  regolatori DM  Linee  Guida  APE  (2) • Quali  novità  nelle  linee  guida  APE? 2. Scala  di  classificazione  basata  sull’edificio  di  riferimento • L’edificio  di  riferimento  è  un  edificio  identico  a  quello  oggetto  dell’APE  ma  dotato  di  elementi   edilizi  e  impianti  standard aventi  le  caratteristiche  degli  NZEB  (requisiti  2021) • La  classe  energetica  sarà  stabilita  sulla  base  dell’EPgl,  nr 3. Edifici  a  energia  quasi  zero  (NZEB) 4. E’  previsto  un  format  da  inserire  negli  annunci  immobiliari 5. PUBBLICATA  UNA  PRIMA  SERIE  DI  FAQ  SUL  SITO  WEB   DEL  MISE,  IN  ARRIVO  LA  SECONDA EDIFICIO  A  ENERGIA   QUASI  ZERO
  • 76. Conclusioni Il  quadro  normativo  negli  ultimi  anni  si  è  orientato  verso  la  possibilità  di  offrire  una  maggiore   conoscenza  delle  prestazioni  energetiche  del  parco  immobiliare  ai  cittadini,  agli  operatori  e  alle   amministrazioni. Questo  obiettivo,  unitamente  al  concetto  di  ottimo  energetico  in  funzione  dei  costi,  contribuirà,   nel  prossimo  futuro,  a  far  divenire  la  qualità  energetica  parte  integrante  del  valore  commerciale   degli  immobili. Il percorso è complesso e porta con se numerose criticità, ma con la collaborazione fattiva e costruttiva da parte di tutti gli operatori e le amministrazioni coinvolte sarà possibile traguardare gli ambiziosi obiettivi fissati sfruttando le potenzialità di un settore strategico per lo sviluppo e la crescita del Paese.
  • 77. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 78. La  STREPIN  e  la  riqualificazione in  Italia   Alessandro  Federici,  ENEA-­UTEE Responsabile Monitoraggio e  Supporto alle Politiche di  Efficienza Energetica BUILD  UPON  -­ ITALIAN  KICK  OFF  EVENT Roma,  6  Maggio  2016,  @IFAD
  • 79. La  STrategia per  la  Riqualificazione   Energetica  del  Parco   Immobiliare   Nazionale,  partendo  dalla  ricognizione  della   composizione  del  parco  immobiliare  nazionale  stima  il  risparmio   di  energia  atteso  al  2020  nel  settore  grazie  alle  misure  di   promozione  dell'efficienza  energetica  attivate. Potenziale  di  riduzione  dei  consumi  al  2020  per  interventi   sugli  edifici  residenziali  e  non  residenziali  eseguiti  a  partire  dal   2014:  4,2  Mtep/anno  nel  residenziale  (24  miliardi  di  euro   l’anno  di  investimenti  necessari),  1,5  nel  non  residenziale  (17,5   miliardi  di  euro  l’anno). La  STREPIN
  • 80. Il  Piano  d’Azione  Nazionale  per  incrementare  gli  nZEB,   valuta  le  prestazioni  energetiche  degli  edifici  nelle  differenti   tipologie  d’uso  e  zone  climatiche: • Stima  i  sovra-­costi  necessari,  rispetto  ai  livelli  attuali,  per  la   realizzazione  di  nuovi  edifici  nZEB o  per  la  trasformazione  in   nZEB degli  edifici  esistenti. • Traccia  gli  orientamenti  e  le  linee  di  sviluppo  nazionali  per   incrementare  il  numero  degli  nZEB tramite  le  misure  di   regolazione  e  di  incentivazione  rese  disponibili. PANZEB
  • 81. Il  DM  26  Giugno  2015  Requisiti  minimi definisce  standard   energetici  che  caratterizzano  edifici  nZEB,  con  obbligo  di   integrazione  con  fonti  energetiche  rinnovabili.   Requisiti  minimi  previsti  dal:   • 1°Gennaio  2019  per  Edifici  pubblici.   • 1°Gennaio  2021 tutti  gli  altri  edifici,  sia  quelli  di  nuova   costruzione  sia  quelli  soggetti  a  ristrutturazione  importante  di   primo  livello. Prossime  scadenze
  • 82. Oltre  il  60%  del  parco  edilizio  italiano  ha  più  di  40  anni • Residenziale:  12,2  mln  edifici  (→  31  mln  unità  abitative) • Uffici:  65.000 • Edifici  commerciali:  165  mln  m2 • Scuole:  51.000 • Alberghi:  25.800 L’attuale  parco  edilizio Fonte:   Ministero   dello  Sviluppo   Economico
  • 83. Sfruttando  qualità  dei  materiali,  tecnologie  avanzate,  esposizione   solare,  integrazione  con  fonti  rinnovabili,  si  riduce  al  minimo  il   fabbisogno  energetico  dell’edificio. • Isolanti  per  l’inverno:  Aerogel;;  pannelli  sottovuoto;;   membrana  endotermica  in  microsfere  ceramiche  cave;;  ecc. • Soluzioni  per  l’estate:  Cool  materials;;  Materiali  a   cambiamento  di  fase;;  Tetti/pareti  verdi;;  serramenti  efficienti;;   schermature  solari;;  ventilazione  naturale  e  ibrida;;  ecc. • Sistemi  di  controllo  e  gestione:  BEMS  (Building  and  Energy   Management  System);;  BACS  (Building  Automation  Control   System). Le  soluzioni  efficienti  non  mancano…
  • 84. Le  detrazioni  fiscali  del  65%  nel  2014: A  tali  investimenti  per  la  riqualificazione  energetica  corrispondono   44.000  occupati  diretti  e  67.000  complessivi… …  ma  relativamente  pochi  interventi  su  strutture  opache. I  meccanismi  di  incentivazione  nemmeno… Tipologia  di  intervento   Numero  di  interventi   Spesa     [€]   Risparmio  energetico  conseguito   [Mtep/anno  energia  finale]    Strutture  opache  verticali     3.239   160.691.293   0,0054    Strutture  opache  orizzontali     3.700   187.444.188   0,0080    Infissi     209.924   1.806.553.442   0,0487    Solare  termico     17.420   120.697.898   0,0036    Caldaie  a  condensazione     54.320   743.882.061   0,0388    Pompe  di  calore     9.081   153.311.438   0,0065    Impianti  geotermici     148   5.048.997   0,0002    Caldaie  a  biomasse     473   12.576.689   0,0007    Scaldacqua  a  pompa  di  calore     1.490   20.312.166   0,0006    Totale     299.795   3.210.518.172   0,1125     Fonte:  ENEA
  • 85. L’86%  degli  istituti  di  credito  intervistati  prevede  prodotti  di   finanziamento  specifici  per  l’efficienza  energetica… …  ma  il  prestito  è  erogato  in  gran  parte  in  base  al  merito   creditizio  del  richiedente,  non  (anche)  sulla  bontà  tecnico-­ economica  del  progetto. Gli  strumenti  di  finanziamento  neppure… Fonte:  ABI  Lab
  • 86. Indagine  ENEA-­Confindustria  su  161  imprese  rappresentative Prospettive  di  investimento  nei  prossimi  3  anni  (2014-­2016)   rispetto  al  triennio  2011-­2013: In  generale,  il  «clima»  è  buono… Intero  campione   ESCo Fonte:  ENEA
  • 87. La  percezione  delle  banche:   L’86%  del  campione  giudica   elevato  il  livello  di  instabilità  del   quadro  normativo  di  riferimento. I  bisogni  delle  imprese:   Ma  allora  cosa  serve? Fonte:  ABI  Lab Fonte:  ENEA Trasparenza Programmazione
  • 88. Attraverso  quali  strumenti  finanziate  principalmente   i  vostri   progetti? • Di  base  si  utilizzano  risorse  proprie  a  meno  di  contemporaneità   di   diversi  progetti.  In  tal  caso  si  accede  a  finanziamenti  da  parte  delle   banche  di  riferimento.  (AVVENIA) • Lo  strumento  finanziario  di  cui  ci  serviamo  è  il  finanziamento   bancario  chirografario.  (Bartucci SpA) • Per  le  proprie  attività  la  Consul System  non  ricorre  a  finanziamenti   terzi  ma  utilizza  esclusivamente  risorse  proprie.  (Consul System) • Nel  2014  abbiamo  investito  circa  5  milioni  di  euro.  In  parte  si   trattava  di  capitale  proprio  e  parte  proveniva  dagli  istituti  di  credito.   (Tholos) Il  punto  di  vista  delle  ESCo
  • 89. Informazione:  mirata  e  a  tutti  i  livelli  sulle  opportunità  della   riqualificazione  energetica. Formazione:  competenze  di  tutti  i  soggetti  coinvolti.   Comportamenti:   soltanto  attraverso  comportamenti  corretti  il   risparmio  potenziale  può  diventare  effettivo!!! Standardizzazione  e  aggregazione:  «pacchetti»  di  interventi   tipo  per  renderli  replicabili  e,  da  un  lato,  «appetibili»  (anche)  alle   ESCo;;  dall’altro,  facilmente  finanziabili  dalle  banche. Controlli  e  sanzioni:  i  lavori  devono  essere  eseguiti  a  regola   d’arte!!! Cosa  fare?
  • 90. IERI La  sfida  per  il  (prossimo)  futuro Look  beyond the  present! Il  Serpentone Corviale,  Roma  -­‐ 1.200  appartamenti
  • 91. La  sfida  per  il  (prossimo)  futuro Look  beyond the  present! OGGI Le  luci  accese  rappresentano  gli  interventi  possibili  annualmente  con  gli  attuali  strumenti
  • 92. La  sfida  per  il  (prossimo)  futuro Look  beyond the  present! DOMANI Concorso  Internazionale  di  Progettazione  Rigenerare  Corviale.  Look  beyond the  present http://rigenerarecorviale.aterroma.it/rtp-­‐laura-­‐pedretti/
  • 94. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.
  • 95. Il  processo  di  dialogo  del  progetto  Build Upon a  scala  nazionale:  i   portatori  di  interesse,  le  barriere  allo  sviluppo  della  deep energy renovation e  le  iniziative  nazionali Valentina  Marino,  GBC  Italia BUILD  UPON  -­ ITALIAN  KICK  OFF  EVENT Roma,  6  Maggio  2016,  @IFAD
  • 96.
  • 97. Il  panorama della  riqualificazione  energetica  in  Italia L’insieme  degli  Stakeholder Le  iniziativeLe  barriere  più  significative CHI I  LIMITI LE  OPPORTUNITA’
  • 98. La  mappatura dinamica degli stakeholder  nazionali Gli  stakeholder  nazionali
  • 99. Gli  stakeholder  presenti  oggi ENEA Renovate  Italy Rete  IRENE ITEA Legambiente Saint  Gobain PPC  Italia COAF Rockwool MISE MATTM ANCI CRESME ANCE SITdA REAG  Tecna Politecnico  di  Torino ITC-­‐CNR FEDERCASA Comune  di  Forio Civiltà  di  cantiere Studi  professionali  e  società  di   professionisti Officine  Green  Building FIVRA NOMISMA GRUPPO  IURIO Università  Federico  II  di  Napoli Lungomare  srl NOMISMA MIT Università  di  Ferrara
  • 100. Classificazione delle barriere comunia  tutti  i Paesi di  Build  Upon  secondo  le  principali  categorie  individuate  in   letteratura,  suddivise nelle macro  categorie seguenti: Le  barriere  più  significative  alla  diffusione  degli   interventi  di  riqualificazione  energetica  profonda Le  barriere sonostate  valutate rispetto alle categorie tipologiche in  cui  è suddivisoil patrimonio immobiliare,   le  percentuali di  patrimonio di  riferimentosonostate  specificate Paese per  Paese:  edifici pubblici,  edifici commerciali,  edifici residenziali unifamiliari e  multifamiliari.
  • 101. La  pesatura  delle  barriere Consapevolezza  e  sensibilizzazione edifici  residenziali   multifamiliari Aspetti  organizzativi  e  amministrativi edifici  residenziali   multifamiliari Capacità  e  competenze edifici  residenziali   monofamiliari Aspetti  economici  e  finanziari Tutte  le  tipologie Politiche  e  regolamenti Tutte  le  tipologie Manca  la  domanda  di  riqualificazione   energetica  profonda  degli  edifici Mancanza  di  fiducia  verso  I  servizi  di   EE  ,  mancanza  di  informazione,   mancanza  di  occupazione  degli   immobili  a  lungo  termine,  mancanza   di  una  progettualità  a  lungo  termine Scarsa  qualità    nelle  fasi  di   progettazione  e  installazione;   mancanza  di  qualità  nella  manodopera Mancanza  di  monitoraggio  dei  risultati,   mancanza  di  competenze  nelle   amministrazioni  pubbliche Elevati  costi  iniziali;  la  riqualificazione   energetica  è  percepita  come  un  extra   costo,  manca  la  capacità  di  fare   previsioni  finanziarie  attendibili  per   convincere  gli  investitori  (il  rischio  è   troppo  alto);  mancanza  di  schemi  di   incentivazione  convincenti La  diffusione  su  larga  scala  di   riqualificazione  energetica  profonda   integrata  agli  interventi  di   manutenzione  degli  edifici  è   limitata;  conflitto  proprietario-­‐ inquilino;  regole  complicate   relativamente  alla  capacità  di  spesa   delle  p.a.  
  • 102. Il  portale  RenoWIKI:   Uno  strumento  di  informazione  e  dialogo
  • 103. Il  portale  RenoWiki Mappatura  e  classificazione  delle  principali  iniziative   nazionali  e  locali  per  la  riqualificazione  energetica  del   costruito. 40  Iniziative  tra  le  più  rilevanti  sono  state  analizzate   in  Italia  sino  ad  oggi.  La  mappatura  è  dinamica  ed   avviene  con  il  coinvolgimento  degli  Stakeholders Le  iniziative  sono  classificate  per  tutti  i  paesi  di  Build Upon in  base  al  tipo  di  barriera  che  intendono   superare. Obiettivo: rendere  possibile  la  replicazione/il  trasferimento   delle  best  practice tra  Paesi  diversi  rispetto  a   barriere  comuni
  • 104. Il  portale  RenoWiki uno  strumento  di  dialogo
  • 105. Il  portale  RenoWiki: uno  strumento  interattivo  di  collaborazione
  • 106. Il  percorso  di  dialogo
  • 107. WORKSHOP  1  – CONSAPEVOLEZZA  E  SENSIBILIZZAZIONE 6-­‐10  Giugno  2016 Torino Tema  del  workshop Perchèla  domanda  di  interventi  di  riqualificazione  energetica  profonda  è  pressochènulla  in  Italia?  Quali  le  barriere  specifiche  e  quali   le  linee  di  azione  prioritarie? Le  principali  barriere  da  affrontare La  mancata  scelta  di  realizzare  interventi  di  deep renovation unitamente  alla  ristrutturazione  degli  edifici,  e  di  prediligerli  rispetto  a   interventi  meno  efficaci,  deriva  da  una  generale  mancanza  di  cultura  rispetto  al  risparmio  energetico  e  ai  benefici  da  esso  derivanti  a   tutti  I  livelli  (dall’utente  finale  alla  pubblica  amministrazione).  Questa  lacuna  è  principalmente  identificata  dalla  mancanza  di   un’informazione  chiara  sui  benefici  (oltre  il  risparmio  energetico),  le  opportunità,  i  servizi  esistenti  e  dalla  mancanza  di  unavisione  a   lungo  termine  sulla  riqualificazione  delle  proprietà. I  principali  risultati  attesi  dal  dialogo Il  principale  target  rispetto  al  problema  dell’awarenesssono  gli  utenti  finali  e  i  proprietari  di  edifici  privati  e  pubblici.  Il  workshop   definisce  quali  sono  i  limiti  nella  diffusione  delle  informazioni  ai  diversi  livelli  e  avanza  proposte  concrete  per  ridurre  questo  gap   informativo,  individuando  le  linee  di  azione  prioritarie,  le  necessità  di  coordinamento  e  di  definizione  programmatica  (roadmap,  KPIs).
  • 108. WORKSHOP  2  – COSTRUIRE  ABILITÀ  E  COMPETENZE 4-­‐8  Luglio  2016 Trento Tema  del  workshop Come  dare  garanzia  di  qualità  nell’offerta  di  interventi  di  riqualificazione  energetica  profonda,  nelle  fasi  di  progettazionee   realizzazione?  Come  affrontare  la  domanda  nelle  sue  caratteristiche  e  nelle  sue  dimensioni? Le  principali  barriere  da  affrontare E’  stata  registrata  una  generale  difficoltà  nella  realizzazione  di  interventi  di  qualità  sia  in  fase  progettuale  che  in  fase  di  cantiere:   da  una  parte  perché  la  formazione  sulla  riqualificazione  energetica  è  discontinua  e  non  affronta  tutti  gli  aspetti  necessari  per praticare  la  deep renovation,  dall’altra  perché  la  manodopera  spesso  non  è  formata  correttamente  su  queste  tecnologie;  si   aggiunge  la  mancanza  della  verifica  e  del  monitoraggio  delle  prestazioni  nel  tempo. La  dimensione  e  la  capacità,  tecnica  e  finanziaria,  degli  operatori  sovente  non  è  adeguata  ad  affrontare  un’offerta  aggregata.   L’incertezza  tecnica  si  riverbera  sull’incertezza  finanziaria  legata  agli  investimenti. I  principali  risultati  attesi  dal  dialogo Il  workshop  intende  definire  le  lacune  formative  e  organizzative  del  settore  professionale  legato  alla  riqualificazione  energetica   profonda.  Si  intende  giungere  all’individuazione  di  proposte  operative  intersettoriali  per  fornire  strumenti  per  migliorare  e qualificare  le  competenze  di  professionisti  e  imprese,  potendo  porre  le  basi  per  lo  sviluppo  della  capacità  dell’offerta  di   rispondere  a  una  domanda  crescente  di  qualità  certa.
  • 109. WORKSHOP  3&4  –ASPETTI  ECONOMICI  E  FINANZIARI 5-­‐9  Settembre  2016  e  3-­‐7  Ottobre  2016 Milano Tema  del  workshop Come  si  finanzia  la  riqualificazione  energetica  profonda  del  costruito?  Il  workshop  affronta  il  problema  del  costo  iniziale   degli  interventi  per  i  proprietari  degli  edifici  e  del  calcolo  del  rischio  dell’investimento  per  gli  istituti  finanziari  che   propongono  schemi  di  finanziamento  per  gli  interventi.  Il  patrimonio  immobilareè  suddiviso  in  segmenti  con  caratteristiche   della  proprietà  molto  diverse,  cui  corrispondono  barriere  e  necessità  specifiche.  E’  necessario  coordinare  gli  interventi   rispetto  alla  interezza  del  patrimonio,  con  linee  di  azione  specifiche.  Un’attenzione  particolare  sarà  prestata  all’elaborazione di  soluzioni  innovative  per  il  finanziamento  degli  interventi. Le  principali  barriere  da  affrontare Dal  punto  di  vista  della  proprietà  la  barriera  principale  è  l’elevato  costo  della  riqualificazione  unito  alla  difficoltà  di   comprendere  e  monetizzare  i  reali  benefici  anche  derivanti  dagli  interventi.  Per  gli  investitori  il  problema  è  valutare  il  rischio   legato  dell’investimento  senza  sovra-­‐ o  sotto-­‐stimarlo  ed  ottenere  tutte  le  garanzie  sulle  reali  prestazioni  degli  interventi  e   sulla  capacità  da  parte  del  contraente  di  pagare  il  debito.  I  meccanismi  di  incentivazione  non  sono  oggi  adeguati  a  sostenere interventi  massivi  per  tutti  I  segmenti  di  proprietà  /  tipologie  di  edificio. I  principali  risultati  attesi  dal  dialogo Il  workshop  mira  a  creare  un  confronto  diretto  tra  il  settore  finanziario,  le  associazioni  dei  proprietari/consumatori,  i   portfolio  holders,  la  pubblica  amministrazione  e  i  tecnici  della  riqualificazione  energetica  profonda.  Al  fine  di  coprire  l’intera   domanda  di  riqualificazione  del  costruito  secondo  la  roadmap strategica,  l’incontro  dovrà  far  emergere  le  esigenze   specifiche  e  i  punti  di  convergenza  necessari  alla  formulazione  di  nuove  schemi  di  incentivazione  e  finanziamento  e  utili  al   coordinamento  di  tutti  gli  strumenti.
  • 110. WORKSHOP  5  – ASPETTI  AMMINISTRATIVI  E  ORGANIZZATIVI 14-­‐18  Novembre  2016 Bologna Tema  del  workshop Dal  punto  di  vista  organizzativo  e  procedurale  le  principali  difficoltà  si  incontrano  nel  gestire  gli  interventi  di  deep renovation sugli  edifici  multi  proprietà  e  sugli  interventi  negli  edifici  della  pubblica  amministrazione:  come  semplificare  gli   aspetti  procedurali  e  come  includere  la  riqualificazione  energetica  profonda  come  obiettivo  obbligatorio  nelle  gare   pubbliche?  Inoltre,  come  coordinare  a  livello  di  competenze  territoriali  l’implementazione  dei  diversi  meccanismi  di   incentivazione  /  finanziamento?  Come  garantire  alle  PPAA  la  capacità  di  gestire  processi  complessi  anche  per  realtà  di   modeste  dimensioni? Le  principali  barriere  da  affrontare Relativamente  al  campo  degli  edifici  multi-­‐proprietà  la  principale  barriera  è  l’accordo  tra  i  diversi  proprietari  in  uno  stabile e  la  gestione  del  rapporto  affittuario/proprietario  nel  sostenere  i  costi  e  godere  dei  benefici  degli  interventi.  Negli   interventi  sul  patrimonio  immobiliare  pubblico  sono  particolarmente  rilevanti:  la  definizione  di  requisiti  cogenti  ambiziosi   ed  il  controllo  del  rispetto  degli  stessi  durante  la  fase  realizzativa  degli  interventi. Le  Pubbliche  Amministrazioni  (e.g.  di  livello  comunale)  non  sono  sempre  in  grado  di  gestire  processi  complessi.  Manca  un   coordinamento  tra  le  misure  di  incentivazione  a  diversi  livelli  e  una  armonizzazione  degli  strumenti  in  chiave   complementare  e  comprensiva  rispetto  al  patrimonio  e  alle  proprietà.  I  diversi  ordini  di  strumenti  regolatori  debbono   essere  armonizzati. I  principali  risultati  attesi  dal  dialogo Individuazione  delle  modalità  per  il  superamento  dei  limiti  amministrativi  e  procedurali  per  l’implementazione  di   interventi  di  deep energy renovation in  edifici  multi  proprietà  e  di  proprietà  pubblica;  individuazione  di  soluzioni  per   semplificare  le  procedure  e  includere  i  requisiti  di  riqualificazione  energetica  profonda  e  la  loro  verifica  come  obbligatori nell’ambito  del  green  public  procurement.  Identificazione  delle  priorità  migliorare  le  competenze  delle  PPAA  locali  e  per   armonizzare  gli  strumenti  di  incentivazione  e  regolatori.
  • 111. WORKSHOP  6  – POLITICHE&REGOLE:  I  RISULTATI   DEL  DIALOGO  NAZIONALE 23-­‐27  Gennaio  2017 Roma Tema  del  workshop Il  workshop  intende  comporre  le  conclusioni  raccolte  negli  eventi  precedenti  e  consegnare  le  linee  di  indirizzo  prioritarie,   orientate  all’azione,  per  delineare  un  quadro  strategico  coerente.  Elemento  chiave  sarà  la  definizione  di  una  roadmap con   obiettivi  e  KPI  chiaramente  orientati  al  raggiungimento  di  goal  di  lungo  termine  e  l’implementazione  di  una  piattaforma  di   dialogo  per  il  monitoraggio  e  l’aggiornamento  basata  su  risultati  misurabili  e  sulla  verifica  dell’impatto  delle  diverse  misure. Le  principali  barriere  da  affrontare Il  riferimento  è  alle  barriere  considerate  in  occasione  del  primo  workshop  e  al  quadro  coerente  delle  stesse  identificato  nei successivi.  Si  richiamano  dunque  le  problematiche  a  livello  di  definizione,  programmazione  ed  attuazione  delle  strategie   nazionali  e  si  mira  a  valutare  come  mettere  a  sistema  le  raccomandazioni  emerse  lungo  la  serie  di  workshops  per  proporre   delle  soluzioni  di  successo  in  grado  di  soddisfare  trasversalmente  le  esigenze  degli  stakeholdersdel  settore  della  deep renovation per  la  definizione  di  una  policy  in  grado  di  stimolarne  la  diffusione  a  scala  nazionale. I  principali  risultati  attesi  dal  dialogo A  valle  dell’intero  processo,  il  risultato  dell’ultimo  workshop  sarà  la  definizione  di  una  serie  di  raccomandazioni  condiviseda consegnare  al  Governo  nazionale,  e  ai  soggetti  da  questo  incaricati,  per  orientare  la  formulazione  dell’aggiornamento  della   strategia  nazionale  per  la  “deep renovation”  del  patrimonio  immobiliare. La  partecipazione  del  Governo  e  dei  key policy  makersal  dialogo  lungo  la  serie  di  workshop  è  un  presupposto  chiave  affinché  i   risultati  del  processo  partecipato  costituiscano  elemento  riconosciuto  di  indirizzo  delle  policy  nazionali.
  • 112. Il  sitodel  progettoBuild  Upon www.buildupon.eu Email: valentina.marino@gbcitalia.org buildupon@gbcitalia.org Contatti
  • 114. This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 649727.