3. Lessico di entrata uditivo Sistema di analisi acustica Sistema semantico Lessico di uscita grafemico Buffer fonemico Buffer grafemico PAROLA SCRITTA Conversione suono-scritto MODELLO A DUE VIE PER LA SCRITTURA SU DETTATO PAROLA UDITA
4. Discriminazione fonemica Competenze espositive Recupero lessicale e sintattico Analisi fonemica Competenze di trascrizione e revisione Recupero convenzioni linguaggio scritto Associazione fonemi-grafemi Recupero forme ortografiche COMPONENTI EFFETTRICI Recupero allografico Recupero pattern grafo-motori Efficienza (velocità) neuromotoria COPIA Discriminazione visiva Analisi spaziale Pianificazione costruttiva MODELLO DELLE COMPONENTI SPECIFICHE DEL PROCESSO DI SCRITTURA ( Tressoldi, Sartori, 1995 ) DETTATO SCRITTURA SPONTANEA
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11. In età scolare è frequente osservare una compresenza di disturbi fonologici e superficiali. Gli errori fonologici si riducono più rapidamente di quelli non fonologici, quindi lo sviluppo della componente fonologica della scrittura è più rapido di quella non fonologica.
12. DISGRAFIA E’ il disturbo specifico dell’apprendimento che si manifesta come difficoltà a riprodurre sia segni alfabetici che numerici . Si esplica nella difficoltà di organizzazione degli schemi motori motori , la parte più esecutiva del processo di scrittura. Riguarda esclusivamente il grafismo e non le regole ortografiche e sintattiche. Questo disturbo provoca la difficoltà nella rilettura e limita l’autocorrezione dovuta al maggiore carico della memoria di lavoro e attentivo durante la fase di codifica dei suoni.
17. Direzione del gesto grafico Frequenti inversioni nella direzionalità del gesto grafico (sia nell'esecuzione dei singoli fonemi, sia nella scrittura autonoma da dx a sn) PARAMETRI QUALITATIVI
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20. Dimensione dei grafemi Scarso rispetto delle dimensioni delle lettere (troppo piccole o troppo grandi, alternando microdimensioni e macrodimensioni) PARAMETRI QUALITATIVI
21. Unione di garfemi Legatura inadeguata tra le lettere (perché la mano non scorre bene, per la difficoltà a seguire il gesto grafico) PARAMETRI QUALITATIVI
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34. Per la grafia Da “Difficoltà di Apprendimento” Ed. Erickson, vol.9, n.3, 2004,pp.329-348 Esercizi grafici preparatori ISCRIZIONE INCISIONE TRASCINAMENTO
35. Per la grafia Insegnare le lettere IN CORSIVO non secondo l’ordine alfabetico, ma per FAMIGLIE DI LETTERE i t u r e l f b n m p h c a d q g o s z v j k w x y
40. SISTEMA DEL NUMERO RETTA NUMERICA CODIFICA SEMANTICA TRANSCODIFICA GIUDIZIO DI GRANDEZZE NUMERICHE ENUMERAZIONE
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46. SISTEMA DEL CALCOLO Elaborazione dei segni delle operazioni = riconoscere ed interpretare correttamente il segno Magazzino dei fatti aritmetici = ci sono dei calcoli già memorizzati. I fatti aritmetici sono le operazioni di cui già si conosce il risultato senza eseguire la procedura Procedure di calcolo = consentono di eseguire un calcolo ricordando la procedura, ad esempio il riporto nell'incolonnamento
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54. DISCALCULIA Nel DSM III-R Il disturbo del calcolo viene diagnosticato quando il rendimento misurato attraverso test standardizzati, risulta al di sotto di quanto ci si aspetterebbe dalla scolarizzazione del soggetto e dalle sue capacità intellettive
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56. DISCALCULIA E' un disturbo globale: interessa sia la nozione di numero nel suo aspetto globale ed astratto, sia l'ordinamento, sia la classificazione, sia l'operatività matematica. Il bambino ha, a volte, difficoltà nel conteggio (impaccio a contare con le dita): non riesce a mostrare ed utilizzare contemporaneamente più dita, a causa della globalità del movimento non riesce cioè a muovere separatamente i vari segmenti. Si manifesta in età precoce, sebbene giunga a segnalazione generalmente dopo gli 8/9 anni
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92. SISTEMA DEL CALCOLO La tavola additiva e sottrattiva Permette di recuperare il risultato di somme e sottrazioni di diverso ordine di grandezza, in rapporto all’estensione della tavola. Implica la capacità di leggere correttamente i numeri a più cifre e di utilizzare una tavola a doppia entrata.
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94. COME INTERVENIRE Fare usare la calcolatrice Fare usare la tavola pitagorica Fare usare le dita Creare associazioni es. 6X8 asino cotto Fare notare che basta imparare un verso delle tabelline Fare risolvere le addizioni e le moltiplicazioni nel verso più semplice Insegnare strategie facilitanti: es. scomposizione 23+14=20+10+3+4 oppure 40-19=40-20+1