3. PREREQUISITI
O
PRECURSORI CRITICI
COGNITIVI DI TIPO
GENERALE
orientamento S/T
lateralizzazione
ATTENZIONE
concentrazione
Vigilanza
allerta
LINGUISTICI
memoria verbale
consapevolezza fonologica
4. PRECURSORI SPECIFICI
capacità oculo motorie
coordinazione oculo manuale
motricità fine e sequenzialità
percezione e discriminazione uditiva
percezione e discriminazione visiva
7. COMPETENZA FONOLOGICA
Capacità di
analizzare separatamente i suoni all'interno
di una parola
Verso i 5 anni
Riconosce la sillaba iniziale MARE MA
Segmenta la parola in sillabe MA - RE
Differenzia i suoni PA ... BA
8. COMPETENZA FONOLOGICA
Verso i 6 anni
Non c’è
analisi tutti i suoni delle parole
C’è riconoscere i suoni uguali in parole
diverse
BUONA COMPETENZA FONOLOGICA
FACILITA' NELL'APPRENDIMENTO DI
LETTURA E SCRITTURA
9. COMPETENZA LINGUISTICA
abilità di denominazione veloce
NUMERI
OGGETTI
COLORI
Prove altamente predittive per
l'apprendimento della lettura
10. COME LAVORANO INSIEME I
PREREQUISITI?
LINGUAGGIO
RICERCA
VISIVA
MEMORIA
ASSOCIATIVA
FE
15. ATTENZIONE
Processo di FILTRO e di SELEZIONE
Sistema che deve fornire RISORSE
concentrazione
vigilanza
E' ALLENABILE
allerta
16. ATTENZIONE
PROCESSORE CENTRALE (o sistema esecutivo)
Fornisce risorse attentive (ai processi di memoria)
Sostiene l'attenzione
Ha funzioni di controllo su pensiero e azione
Inibisce i distrattori
Ha funzioni di organizzazione e pianificazione
Mantiene la concentrazione sullo scopo
Modularizza le funzioni specifiche (apprendimento
motorio)
18. PREREQUISITI SPECIFICI
ASPETTI DI COORDINAZIONE MOTORIA
Movimenti sequenziali delle dita della mano
Pianotage
Schemi crociati
ASPETTI VISIVI
Capacità di seguire un oggetto con lo sguardo
Capacità di fissazione
19. PREREQUISITI DEL CALCOLO
COUNTING
Processi semantici: comprensione della
quantità 3= # # #
Processi pre-sintattici: regolano il valore
posizionale delle cifre 25= 2 decine, 5 unità
Processi lessicali: regolano il nome del
numero 3= tre
20. PREREQUISITI DEL CALCOLO
Conoscenza numerica nei bambini
Enumerazione fino a 10
Leggere e scrivere i numeri fino a 9
Riconoscere i principi di ordine stabile e
cardinalità
Capacità di comparazione di piccole quantità
Capacità di ordinare grandezze
21. LE FASI DI ACQUISIZIONE DELLA
SCRITTURA
Prima fase FASE DEGLI SCARABOCCHI
Seconda fase PRECONVENZIONALE
Terza fase SILLABICA PRECONVENZIONALE
Quarta fase SILLABICA CONVENZIONALE
Quinta fase SILLABICA ALFABETICA
Sesta fase ALFABETICA CONVENZIONALE
22. FASE PRECONVENZIONALE
Usa lettere dell'alfabeto
combinate a caso. In
genere lettere uguali,
alternate, in numero
uguale o superiore a tre.
Per il nome di un oggetto
grande usa più lettere,
usa poche lettere per un
oggetto piccolo. Non dà
valore alla lunghezza
della parola, ma al
significato
23. FASE SILLABICA PRECONVENZIONALE
Ad ogni sillaba
corrisponde una
lettera, che non ha
corrispondenza reale
con il suono della
parola
Ipotizza che ad ogni
suono corrisponda
una lettera
25. FASE SILLABICA ALFABETICA
C'è un numero di
lettere maggiore di
una per ogni sillaba
in numero uguale o
maggiore di tre
26. FASE ALFABETICA
Si può considerare
raggiunta la scrittura,
il bambino segmenta
la parola in fonemi e
scrive tutte le lettere
Successivamente
inizia
l'ortografizzazione
27. COSA SAPERE
SCRITTURA SPONTANEA
livello di concettualizzazione della lingua scritta
FASE in cui si trova
esecutività
direzione
orientamento lettere
occupazione spazio nel foglio
adeguatezza del segno grafico
28. COSA OSSERVARE
ANALISI DELLA SCRITTURA SPONTANEA
1
Parametro costruttivo
Tipo di segni usati e quantità
Verifica se il b/o da alle lettere scritte il giusto
valore sonoro convenzionale
29. COSA OSSERVARE
ANALISI DELLA SCRITTURA SPONTANEA
2
Parametro esecutivo
Direzione della scrittura
Adeguatezza del segno grafico
30. COSA OSSERVARE
ANALISI DELLA SCRITTURA SPONTANEA
Lasciamoli fare da soli!
Cosa possiamo capire?
Riferimento alla «veste sonora»
Corrispondenza fonografica
31. COSA SAPERE
SCRITTURA SPONTANEA
il bambino deve scoprire che il suo sistema è
diverso dal nostro
può sostituire le proprie ipotesi personali con le
nostre
OGGETTI PURI
OGGETTI DI CONOSCENZA
32. COSA SAPERE
LINGUA SCRITTA
Oggetto culturale
Prima oggetto e dopo veicolo di conoscenza
ATTIVITA’ CONOSCITIVA
aspetti strutturali
aspetti funzionali
schemi anticipatori
osservazione di ATTI DI LETTURA DEGLI ADULTI
33. COSA SAPERE
LEGGERE NON VUOL DIRE DECIFRARE
LEGGERE = COINVOLGIMENTO DEL
LETTORE
COMPETENZA LINGUISTICA
34. COSA SAPERE
informazioni non visive
Interazione soggetto-oggetto di conoscenza
Anticipazione
Categorizzazione
Integrazione
Previsioni intelligenti
35. COSA SAPERE
SCRITTURA oggetto visibile e persistente
Lascia il segno
LETTURA
priva di effetti visibili
PROCESSO UNITARIO
36. COSA OSSERVARE
Presenza di disturbo di linguaggio
Inadeguatezza dei giochi metafonologici
Difficoltà a memorizzare filastrocche o
sequenze
Difficoltà nella manualità fine
Goffaggine e schemi motori crociati
inadeguati
Inadeguato riconoscimento ds e sn
Difficoltà a copiare alla lavagna
37. COSA OSSERVARE
Scorretto utilizzo dello spazio nella pagina
Lentezza nell'acquisizione del codice
alfabetico e della corrispondenza grafema
/fonema
Scrittura speculare grafemi e numeri
Errori fonologici nella FASE ALFABETICA
Difficoltà nei digrammi e trigrammi
Difficoltà di attenzione
38. COSA OSSERVARE in matematica
Difficoltà di calcolo entro il 10
Lentezza ed errori della enumerazione
all'indietro dal 20 allo 0
Difficoltà di lettura e scrittura dei numeri a
una cifra
Lettura lenta con errori ( salto o ripetizione di
riga,confusione fra grafemi)
Difficoltà di memorizzazione delle procedure
delle operazioni aritmetiche
39. TRAINING PER I BAMBINI DELL'ULTIMO
ANNO DELLA SCUOLA MATERNA
2 TRATTAMENTI
1
LAVORO SU
FONOLOGICO
categorizzazioni lessicali
suono delle parole
MENO DISTURBI DI LETTO SCRITTURA
41. LABORATORIO FONOLOGICO
Percezione e discriminazione uditiva
suono- silenzio
suono lungo- suono corto
suono continuo- suono interrotto
Riconoscimento
suono iniziale /finale
Trasformare le parole
maschile/ femminile
Singolare/plurale
diminutivo/accrescitivo
42. LABORATORIO FONOLOGICO
Classificazione di parole parole che
cominciano per...
Trovare parole che cominciano come... es
LUNA, aiuto con disegni
Dividere… la frase in parole, parole in sillabe
fino al riconoscimento dei vari fonemi
43. LABORATORIO FONOLOGICO
Esempi di lavoro pratico
Giochi su fusione e segmentazione della
parola
Giochi sul ritmo (vedi Drezancic)
Giochi sulle rime
49. ESPLORAZIONE DI FIGURE COMPLESSE
DISEGNI CON SCENE
COMPLESSE
RICCHE DI
PARTICOLARI
IL BAMBINO
DEVE
OSSERVARE E A
TURNO VERRA’
RICHIESO DI
DESCRIVERE
50. LABORATORIO DELL’ATTENZIONE
RINFORZO DEL SISTEMA ESECUTIVO CENTRALE
mantenere il ricordo cercando di trascurare le possibili
interferenze
Esercizi tipo Brown - Peterson del trattamento
Metodo Benso
attività composte da 2 diversi giochi, di qui uno è
l’interferenza.
Input in modalità visiva o uditiva
lettere o numeri da ricordare o un
numero indefinito
di scatole dove nascondere
delle palline
51. METODO BENSO
Numero palline e scatole varia a seconda
della capacità del b/o
Il percorso va appreso a parte
In spazi piccoli percorso sostituito da cubi
colorati da comporre ( si comincia da: un
rosso, un nero o 2 rossi, 2 verdi)
TARATURA SUL SOGGETTO
L’ESERCIZIO ABBINA I 2 COMPITI
Al b/o somministrare tante cifre (o palline)
meno una di quelle che dimostra di ricordare
52. METODO BENSO
Esercizio
1 FASE richiesta immediata
2 FASE allungamento dei T di risposta aggiungendo il
primo pezzo del percorso
3 FASE si aggiungono uno a uno i pezzi del percorso
SCOPO allungare i tempi di permanenza in memoria del
percetto in condizioni di doppio compito
RAFFORZARE LE RISORSE
DEL SISTEMA ESECUTIVO
che deve trattenere l’informazione
Esercizio con scatole e palline stimola anche la memoria
visuo spaziale
APPRENDIMENTO DI TIPO ASSOCIATIVO
Editor's Notes
Lateralizzazione: da intervenire per stabilizzarla, se questo non è avvenuto ai 6 anni di età
Prerecuisiti linguistici: verifica dell’inventario fonetico, dei processi fonologici in atto, delle conoscenze metalinguistiche, dell’abilità di denominazione veloce di numeri, oggetti colori (capacità di cui parlerò più approfonditamente in seguito
Nell’apprendimento della lettura e della scrittura le abilità metafonologiche consentono di
Non è ancora in grado di analizzare tuti i suoni delle parole
Sa riconoscere i suoni uguali in parole diverse, soprattutto se ad inizio di parola
Oltre ai fattori linguistici importanti possono esserci deficit delle FUNZIONI ESECUTIVE e della MEMORIA ASSOCIATIVA , che sono necessarie anche per la ricerca visiva complessa
In caso di deficit del SISTEMA ESECUTIVO CENTRALE (FE) non si formano gli ATTENTIONAL TEMPLATE che è la MEMORIA del TARGET da rilevare in mezzo a tanti distrattori (ad es. quadrato rosso piccolo)
In particolare la disponibilità di RISORSE ATTENTIVE e MNESTICHE sufficienti, garantita da un buon funzionamento delle FE permette un consolidamento delle informazioni in memoria e la configurazione di un ATTENTIONAL TEMPLATE efficacie, che costituisce un presupposto fondamentale per la RICERCA VISIVA VOLONTARIA e STRATEGICA e molto probabilmente un PREREQUISITO dell’abilità di lettura (Benso, 2004)
La debolezza delle RISORSE ATTENTIVE non sufficienti per alimentare i processi più complessi.
Le risorse attentive non sono recuperabili attraverso la volontà, ma solo attraverso l’esercizio SPECIFICO
L’attenzione è un processo di filtro e di selezione delle numerose informazioni che bombardano i sistemi sensoriali.
E’ il sistema che deve fornire risorse (che sono limitate) per svolgere compiti di: concentrazione, vigilanza e allerta.
E’ ALLENABILE
Dobbiamo favorire SEMPRE la stimolazione PREVENTIVA sia del modulo che dell’ESECUTIVO.
Il Sistema Esecutivo si attiva attraverso la MOTIVAZIONE: quando perdo la motivazione qualsiasi altro stimolo richiama la mia attenzione…
Sono state riconosciute 3 grandi categorie riconosciute come CAUSA della DISLESSIA: LINGAGGIO PERCEZIONE ATTENZIONE
Attraverso la scrittura spontanea conosco il livello di concettualizzazione della lingua posseduto dal bambino.
Conosco la fase in cui si trova e a che punto sono le sue capacità di : esecutività, direzione, orientamento delle lettere, occupazione dello spazio nel foglio, adeguatezza del segno frafico
Direzione della scrittura: da sinistra a destra o viceversa, dll’alto in basso o viceversa. Adeguatezza del segno grafico: incerto, sicuro, ecc.. E tipo di carattere utilizzato: stampato grande, script, corsivo.
NB. Le difficoltà esecutive possono accentuarsi o ridursi a seconda del tipo di carattere grafico scelto
Dobbiamo lasciarli fare da soli. Che cosa possiamo capire dall’analisi della loro scrittura spontanea?
Se il b/o , per scrivere la parola sa fare riferimento alla «veste sonora» di quest’ultima. Se il bambino conosce la corrispondenza fonografica, se cioè sa la corrispondenza tra le lettere dell’alfabeto e i suoni a cui fanno riferimento
Bisogna lasciare che il bambino scriva, deve scoprire che il suo sistema è diverso da quello convenzionale adulto e così i b/o può individuare ragoni valide per sostituire le proprie ipotesi personali sulla lingua scritta e avvicinarsi al modello condiviso
I bambini non assimilano oggetti puri (come i frafemi) bensì situazioni sociali e contesti di vita che definiscono l’ambito conoscitivo, conferendo «significazioni» particolari agli oggetti di conoscenza (Piaget 1983)
La lingua scritta è un oggetto culturale che svolge molteplici funzioni sociali. L’attività conoscitiva del bambino si esercita sugli aspetti strutturali della lingua e quelli funzionali. La lingua scritta è prima di tutto un oggetto di conocenza e solo dopo un veicolo di conoscenza, sapere e informazioni
I b/i posseggono degli schemi anticipatori relativi alla struttura di testi scritti, tali schemi provengono dall’osservazione degli ATTI DI LETTURA DEGLI ADULTI
La lettura non è uso di pure abilità percettive, ma coinvolgimento del lettore con tutto ciò che coinvolge la sua competenza linguistica
La LETTURA si sviluppa grazie ad una serie di informazioni non visive relative all’interazione soggetto-oggetto di conoscenza:
Anticipazione rispetto al contenuto del testo
Categorizzazione del supporto che lo contiene
Integrazione di informazioni visive e non visive
Previsioni lessico-semantiche e sintattiche (previsioni intelligenti)
SCRITTURA oggetto visibile e persistenze, più facilmente assimilabile perché permette insieme un’azione modificatrice dell’azione stessa attraverso i segni che lascia.
LETTURA attività priva di effetti visibili, più complessa da capire.
Tutti i b/i non scolarizzati usano i medesimi criteri interpretativi: i processi di lettura e scrittura fanno parte di un processo unitario
Il primo esercitare la MBT e la Memo Fonologica
b/i lavorano su categorizzazioni lessicali e sul SUONO DELLE PAROLE= meno disturbi della letto scrittura
E’ IMPORTANTE ALLENARE I B/I AI SUONI DELLE PAROLE E ALLENARE IL LIVELLO FONOLOGICO
Competenza strategica nelle fasi iniziali del percorso di apprendimento della scrittura alfabetica
Percezione: accompagnate con movimenti sempre coerenti di braccia
Sillabare parole con lancio di palla o salto (es BANANA con 3 salti o lanci e l’ultimo b/o deve comporre la parola intera
Rime: risolvere indovinelli prestando attenzione al contesto fonologico e semantico
Il b/o riproduce la lettera col dito producendone il suono corrispondente
Copia di figure geometriche semplici, che diventano più complesse a seconsa delle capacità
PENSIERO CONVERGENTE logico e razionale e deduttivo, controllato da FE.
Mentre il disegno libero allena il pensiero divergente o creativo, originale
Descrizione di vignette: 2 scene con alcune differenze, se ne descrive una e il b/o deve riconoscere qual è
O disegni con molte persone, se ne descrive una e l b/o deve indovinare quale
Ad es. 3 scatole 1 pallina. Il b/o deve fare un percorso ad ostacoli o azioni d compiere (interferenza) e ricordare dov’è la pallina le scatole possono essere personalizzate per aiuto