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Disturbi Specifici di Scrittura
e disturbi specifici della funzione
motoria
Il processo di scrittura
• Condivide con la lettura il nucleo
essenziale del processo,
• Richiede un’abilità “grafica”
aggiuntiva
• Richiede un equilibrio dinamico tra
componenti nucleari e componenti
sovraordinate.
/m/ /u/ /c/ /a/

m u c c a



mucca
Fasi di acquisizione della
lettura/scrittura
La parola viene trattata
come un disegno
La parola viene
analizzata lettera per
lettera
La parola viene
analizzata per unità
ortografiche
La parola viene trattata
come un’unità dotata di
significato
LETTURA

SCRITTURA
Strategia di scrittura

Competenze
Meta-cognitive

Motivazione, interesse …….

Competenze
cognitive

Competenza di scrittura
Competenze
Linguistiche

Competenze
NP specifiche

Abilità di scrittura
Competenze
NP di base
ABILITA’ DI SCRITTURA

VISUOVerbale e Visiva / Cinestetica

ATTENZIONE

MEMORIA

COMP.
PERCETTIVE

• Analisi visiva
• Organizzazione percettiva
• Monitoraggio visuo-percettivo
• Rappresentazione

MOTORIE

• Rappresentazione
• Programmazione motoria
• Tracciatura
 Monitoraggio cinestetico

COMP.
LINGUISTICHE

• Analisi fonologica
• Codifica fonologica
• Codifica ortografica

COMP.
ESECUTIVO-

• Codifica meta-linguistica
Competenze neuropsicologiche

ATTENZIONE

MEMORIA

•Visiva , con revisione del testo durante la fase
di traduzione scritta
•Simultanea , per la revisione di quanto scritto per
la valutazione, rispetto a quanto pianificato e
pianificazione della parte del testo mancante

• a breve termine contiene le conoscenze
recuperate dalla memoria a lungo termine durante
la fase di progettazione e, traduzione e revisione
del testo
• a lungo termine con le conoscenza dell’argomento
su cui si va a scrivere, del pubblico e del progetto di
testo
/m/ /u/ /c/ /a/

m u c c a



mucca
STRATEGIE DI SCRITTURA
Competenze linguistiche
Generazione del testo a livello verbale utilizzando
il patrimonio lessicale, morfo-sintattico e di
conoscenza delle specifiche convenzioni degli atti
linguistici (orali e scritti)
Competenze cognitive e metacognitive
•conoscenza dell’argomento
•scelta del contenuto
•conoscenza del tipo di compito
•conoscenza delle procedure del compito
MOTIVAZIONE

AFFETTI

MEMORIA A
LUNGO TERMINE

PROCESSI DI SCRITTURA

Conoscenza argomento,
pubblico,
progetto testo

Contiene la conoscenza
recuperata dalla MLT
durante la pianificazione,
la traduzione e la revisione

PIANIFICAZIONE

GENERAZIONE

MEMORIA
DI LAVORO

CONTESTO
SOCIALE

TRADUZIONE
Pianificazione
in linea

DEFINIZIONE
OBIETTIVI
ORGANIZZAZIONE

Revisione
in linea

1. generazione del testo
a. livello parola
b. livello frase
c. livello discorso
2. trascrizione

REVISIONE

VALUTAZIONE

CORREZIONE
a. livello parola
b. livello frase
c. livello
discorso

Meta cognizione (dichiarativa e procedurale)

(Hayes & Flowers, 1980, modificato da Berninger et al., 1995)
Il processo di scrittura richiede:
• il passaggio da schemi orali aperti a
schemi scritti chiusi
• la pianificazione dei nodi di contenuto
e della loro forma linguistica
• la traduzione del codice orale nel
codice scritto
• la capacità di revisione durante e
dopo il processo di scrittura
L’apprendimento della
scrittura
• Inizia dalla trascrizione
• E’ da subito influenzato dai
processi di controllo del
significato
Parziale dipendenza e influenza
reciproca tra le componenti:
• Nei primi anni di scuola la capacità di generare un
testo è migliore della capacità di trascrizione
• Nella scuola media le due competenze appaiono
indipendenti tra loro
• L’ automatizzazione dei processi di trascrizione
costituisce il “fattore limitante” del processo
• L’influenza dell’abilità di trascrizione sulla qualità
del testo varia con l’età (con un picco nelle classi
intermedie)
I Disturbi Specifici di
Scrittura
 Difficoltà nell’acquisizione del
controllo della scrittura (almeno 2
d.s. al di sotto della media per la
classe)
in presenza di

 Normodotazione intellettiva
 Adeguate opportunità di
apprendimento
in assenza di

 disturbi neuromotori o sensoriali
Tipologia dei DSA
7%
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scritt

lett

n = 64

compr

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Il disturbo può
compromettere
 La rapidità/fluidità della scrittura
 selezione, trascrizione

 La correttezza della scrittura
 Errori intramorfemici ed intermorfmici,
punteggiatura

 L’uso cognitivo dello strumento
 Forma linguistica, contenuti
Errori di scrittura
• “Grafici” (legati al carattere allografico)
• Fonologici
– sostituzione, omissione, aggiunta di grafema

• Non fonologici
– Ortografici (doppie)
– Semantico-lessicali (h, fusioni, scissioni)
– Lessicali-morfologici
Risultati del dettato del brano alla luce dei dati normativi
Media

1 - 2 ds

oltre 2 ds

24%

11%

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Il campione è di
175 bambini
La disgrafia
• E’ generalmente legata ad un quadro
di Disprassia (Disturbo Specifico
della Funzione Motoria)
• Può essere secondaria ad una
lateralizzazione incompleta
• Può incidere sul controllo fonologico
ed ortografico
Nei soggetti con DSA
• Il testo dettato all’adulto è migliore
di quello scritto autonomamente
anche ad età superiori
• Anche quando si sono ridotte le
difficoltà di trascrizione, permangono
difficoltà nel controllo dei processi di
pianificazione e di verifica
Nei DSA di lingua
italiana
Nella scrittura di un testo
(riassunto dopo lettura)
Nei confronti dei controlli
• I DSA appaiono inferiori per il numero di
errori commessi (in V fanno lo stesso
numero di errori dei controlli di III)
• I DSA appaiono inferiori per il numero di
informazioni riportate (a parità di
comprensione)
• I DSA appaiono inferiori per tutti i
parametri relativi all’organizzazione del
testo
Di fronte ad un aumento di
complessità del testo
CONTROLLI
• diminuisce la coesione
tra le frasi
• aumenta la quantità di
materiale linguistico
prodotto

DSA

• diminuisce la coesione
tra le frasi
• la quantità di materiale
linguistico prodotto
diminuisce o rimane
stabile
• in V il controllo appare • il controllo non
migliora in V
aumentare
Nel confronto tra orale e
scritto
• La pianificazione del testo scritto risulta
inferiore a quella orale
• La disgrafia non risulta interferire
significativamente con la pianificazione scritta, né
col numero di errori
• Una disortografia marcata incide sulla lunghezza
del testo prodotto, ma non sulla sua qualità
• La copresenza di disgrafia e disortografia
interferisce nella pianificazione scritta anche a
livello di contenuti
In genere nei DSA le difficoltà
di pianificazione del testo scritto
appaiono sostenute da difficoltà
metalinguistiche e metacognitive
e, solo parzialmente, da quelle di
trascrizione
Per ridurre le
difficoltà di scrittura
il lavoro pedagogico deve
essere focalizzato su
tutti i diversi fattori che
intervengono nel processo
Privilegiando, fin dall’inizio,
l’integrazione tra aspetti
esecutivi e di controllo cognitivo
Separando, soprattutto all’inizio,
le richieste mirate ai differenti
aspetti
Racconta una vittoria che hai ottenuto e di’ tutto quello che ti e’ capitato
Una prassia è una
• Sequenza di movimenti finalizzati al
raggiungimento di uno scopo
• Eseguita in modo automatico (veloce,
efficiente, con poco dispendio di
energia)
• Flessibile rispetto alle variazioni del
compito
Costituiscono esempi di
prassia ..
Una prassia non è definita
dalle caratteristiche che qualificano il
movimento in quanto tale (ampiezza,
direzione, prontezza e velocità, forza,
ritmo, scioltezza);
Ma dal grado di organizzazione motoria
i movimenti vengono “ideati” o “evocati”
ideati
evocati
e “scelti” in modo che siano adeguati alle
scelti
circostanze e rispondano alle esigenze
del soggetto
La Prassia come
apprendimento motorio
il controllo del movimento passa dalla
fase della pianificabilità (della
novità)
alla fase della programmabilità del
movimento (della routine)
Disturbo Specifico della Funzione
Motoria (Disprassia Evolutiva)
• Difficoltà nella coordinazione motoria
globale o fine
• Spesso associate a difficoltà nei compiti
visuo-spaziali
• Difficoltà in compiti motori complessi
• Difficoltà nei compiti prassici
• Difficoltà di apprendimento (scrittura,
calcolo, comprensione della lettura)
Il controllo della grafia:
• Programmazione motoria del pattern
d’azione dell’allografo
• Parametrazione delle variabili
esecutive (forza, misura, velocità
esecuzione)
• Attivazione della sequenza motoria
selezionata
Dove inizia la brutta calligrafia e quando possiamo
parlare di disgrafia?
PARAMETRI
• Lettere o parole mal allineate
• spazio insufficiente tra le parole
• curve acute di collegamento
• irregolarità nei collegamenti
(pause)
• assenza di collegamenti
• collisione di lettere
• forma e dimensione delle lettere
variabile
• deformazioni di lettere
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Scrittura

  • 1. Disturbi Specifici di Scrittura e disturbi specifici della funzione motoria
  • 2. Il processo di scrittura • Condivide con la lettura il nucleo essenziale del processo, • Richiede un’abilità “grafica” aggiuntiva • Richiede un equilibrio dinamico tra componenti nucleari e componenti sovraordinate.
  • 3. /m/ /u/ /c/ /a/ m u c c a  mucca
  • 4. Fasi di acquisizione della lettura/scrittura La parola viene trattata come un disegno La parola viene analizzata lettera per lettera La parola viene analizzata per unità ortografiche La parola viene trattata come un’unità dotata di significato
  • 6. Strategia di scrittura Competenze Meta-cognitive Motivazione, interesse ……. Competenze cognitive Competenza di scrittura Competenze Linguistiche Competenze NP specifiche Abilità di scrittura Competenze NP di base
  • 7. ABILITA’ DI SCRITTURA VISUOVerbale e Visiva / Cinestetica ATTENZIONE MEMORIA COMP. PERCETTIVE • Analisi visiva • Organizzazione percettiva • Monitoraggio visuo-percettivo • Rappresentazione MOTORIE • Rappresentazione • Programmazione motoria • Tracciatura  Monitoraggio cinestetico COMP. LINGUISTICHE • Analisi fonologica • Codifica fonologica • Codifica ortografica COMP. ESECUTIVO- • Codifica meta-linguistica
  • 8. Competenze neuropsicologiche ATTENZIONE MEMORIA •Visiva , con revisione del testo durante la fase di traduzione scritta •Simultanea , per la revisione di quanto scritto per la valutazione, rispetto a quanto pianificato e pianificazione della parte del testo mancante • a breve termine contiene le conoscenze recuperate dalla memoria a lungo termine durante la fase di progettazione e, traduzione e revisione del testo • a lungo termine con le conoscenza dell’argomento su cui si va a scrivere, del pubblico e del progetto di testo
  • 9. /m/ /u/ /c/ /a/ m u c c a  mucca
  • 10. STRATEGIE DI SCRITTURA Competenze linguistiche Generazione del testo a livello verbale utilizzando il patrimonio lessicale, morfo-sintattico e di conoscenza delle specifiche convenzioni degli atti linguistici (orali e scritti) Competenze cognitive e metacognitive •conoscenza dell’argomento •scelta del contenuto •conoscenza del tipo di compito •conoscenza delle procedure del compito
  • 11. MOTIVAZIONE AFFETTI MEMORIA A LUNGO TERMINE PROCESSI DI SCRITTURA Conoscenza argomento, pubblico, progetto testo Contiene la conoscenza recuperata dalla MLT durante la pianificazione, la traduzione e la revisione PIANIFICAZIONE GENERAZIONE MEMORIA DI LAVORO CONTESTO SOCIALE TRADUZIONE Pianificazione in linea DEFINIZIONE OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE Revisione in linea 1. generazione del testo a. livello parola b. livello frase c. livello discorso 2. trascrizione REVISIONE VALUTAZIONE CORREZIONE a. livello parola b. livello frase c. livello discorso Meta cognizione (dichiarativa e procedurale) (Hayes & Flowers, 1980, modificato da Berninger et al., 1995)
  • 12. Il processo di scrittura richiede: • il passaggio da schemi orali aperti a schemi scritti chiusi • la pianificazione dei nodi di contenuto e della loro forma linguistica • la traduzione del codice orale nel codice scritto • la capacità di revisione durante e dopo il processo di scrittura
  • 13. L’apprendimento della scrittura • Inizia dalla trascrizione • E’ da subito influenzato dai processi di controllo del significato
  • 14. Parziale dipendenza e influenza reciproca tra le componenti: • Nei primi anni di scuola la capacità di generare un testo è migliore della capacità di trascrizione • Nella scuola media le due competenze appaiono indipendenti tra loro • L’ automatizzazione dei processi di trascrizione costituisce il “fattore limitante” del processo • L’influenza dell’abilità di trascrizione sulla qualità del testo varia con l’età (con un picco nelle classi intermedie)
  • 15. I Disturbi Specifici di Scrittura  Difficoltà nell’acquisizione del controllo della scrittura (almeno 2 d.s. al di sotto della media per la classe) in presenza di  Normodotazione intellettiva  Adeguate opportunità di apprendimento in assenza di  disturbi neuromotori o sensoriali
  • 16. Tipologia dei DSA 7% 14% 12% 16% 9% 42% scritt lett n = 64 compr lett+scritt let+scr+comp le/scr+compr
  • 17. Il disturbo può compromettere  La rapidità/fluidità della scrittura  selezione, trascrizione  La correttezza della scrittura  Errori intramorfemici ed intermorfmici, punteggiatura  L’uso cognitivo dello strumento  Forma linguistica, contenuti
  • 18.
  • 19. Errori di scrittura • “Grafici” (legati al carattere allografico) • Fonologici – sostituzione, omissione, aggiunta di grafema • Non fonologici – Ortografici (doppie) – Semantico-lessicali (h, fusioni, scissioni) – Lessicali-morfologici
  • 20. Risultati del dettato del brano alla luce dei dati normativi Media 1 - 2 ds oltre 2 ds 24% 11% 65% Il campione è di 175 bambini
  • 21. La disgrafia • E’ generalmente legata ad un quadro di Disprassia (Disturbo Specifico della Funzione Motoria) • Può essere secondaria ad una lateralizzazione incompleta • Può incidere sul controllo fonologico ed ortografico
  • 22. Nei soggetti con DSA • Il testo dettato all’adulto è migliore di quello scritto autonomamente anche ad età superiori • Anche quando si sono ridotte le difficoltà di trascrizione, permangono difficoltà nel controllo dei processi di pianificazione e di verifica
  • 23. Nei DSA di lingua italiana Nella scrittura di un testo (riassunto dopo lettura)
  • 24. Nei confronti dei controlli • I DSA appaiono inferiori per il numero di errori commessi (in V fanno lo stesso numero di errori dei controlli di III) • I DSA appaiono inferiori per il numero di informazioni riportate (a parità di comprensione) • I DSA appaiono inferiori per tutti i parametri relativi all’organizzazione del testo
  • 25. Di fronte ad un aumento di complessità del testo CONTROLLI • diminuisce la coesione tra le frasi • aumenta la quantità di materiale linguistico prodotto DSA • diminuisce la coesione tra le frasi • la quantità di materiale linguistico prodotto diminuisce o rimane stabile • in V il controllo appare • il controllo non migliora in V aumentare
  • 26. Nel confronto tra orale e scritto • La pianificazione del testo scritto risulta inferiore a quella orale • La disgrafia non risulta interferire significativamente con la pianificazione scritta, né col numero di errori • Una disortografia marcata incide sulla lunghezza del testo prodotto, ma non sulla sua qualità • La copresenza di disgrafia e disortografia interferisce nella pianificazione scritta anche a livello di contenuti
  • 27. In genere nei DSA le difficoltà di pianificazione del testo scritto appaiono sostenute da difficoltà metalinguistiche e metacognitive e, solo parzialmente, da quelle di trascrizione
  • 28. Per ridurre le difficoltà di scrittura il lavoro pedagogico deve essere focalizzato su tutti i diversi fattori che intervengono nel processo
  • 29. Privilegiando, fin dall’inizio, l’integrazione tra aspetti esecutivi e di controllo cognitivo Separando, soprattutto all’inizio, le richieste mirate ai differenti aspetti
  • 30. Racconta una vittoria che hai ottenuto e di’ tutto quello che ti e’ capitato
  • 31.
  • 32.
  • 33. Una prassia è una • Sequenza di movimenti finalizzati al raggiungimento di uno scopo • Eseguita in modo automatico (veloce, efficiente, con poco dispendio di energia) • Flessibile rispetto alle variazioni del compito
  • 35. Una prassia non è definita dalle caratteristiche che qualificano il movimento in quanto tale (ampiezza, direzione, prontezza e velocità, forza, ritmo, scioltezza); Ma dal grado di organizzazione motoria i movimenti vengono “ideati” o “evocati” ideati evocati e “scelti” in modo che siano adeguati alle scelti circostanze e rispondano alle esigenze del soggetto
  • 36. La Prassia come apprendimento motorio il controllo del movimento passa dalla fase della pianificabilità (della novità) alla fase della programmabilità del movimento (della routine)
  • 37. Disturbo Specifico della Funzione Motoria (Disprassia Evolutiva) • Difficoltà nella coordinazione motoria globale o fine • Spesso associate a difficoltà nei compiti visuo-spaziali • Difficoltà in compiti motori complessi • Difficoltà nei compiti prassici • Difficoltà di apprendimento (scrittura, calcolo, comprensione della lettura)
  • 38. Il controllo della grafia: • Programmazione motoria del pattern d’azione dell’allografo • Parametrazione delle variabili esecutive (forza, misura, velocità esecuzione) • Attivazione della sequenza motoria selezionata
  • 39. Dove inizia la brutta calligrafia e quando possiamo parlare di disgrafia? PARAMETRI • Lettere o parole mal allineate • spazio insufficiente tra le parole • curve acute di collegamento • irregolarità nei collegamenti (pause) • assenza di collegamenti • collisione di lettere • forma e dimensione delle lettere variabile • deformazioni di lettere • ripassature e correzioni

Editor's Notes

  1. Il 24 % del campione è oltre le 2 ds rispetto alla taratura del 91 cioè produce oltre 12 parole errate24 % contro 2 % l’ 11 % del campione è fra 1 e 2 ds cioè produce fra 8 e 11 parole errate Sopra 1 ds (fra 1 e 2) c’è un 14% di popolazione11 % contro 14 % Oltre le 2 ds c’è il 2% della popolazione24 % contro 2 % Nella media e sup alla media = l’ 84% della popolazione