7. Meta-posizione: senso della fisicità vs senso
emozionale
“Visto da fuori sembro un folle che parla da solo di fronte
ad un computer.
E’ la percezione emozionale che invece mi fa sentire che
in realtà sono in compagnia di tante persone che mi
stanno ascoltando e che stanno partecipando
cognitivamente ed emozionalmente a questo incontro”
- Pier Sergio Caltabiano (webinar Aif Trentino AA -
22/4/2020)
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8. #1 Comunicare con un
pubblico a distanza
Una presentazione da remoto ha tutti i
problemi e le difficoltà di una
presentazione dal vivo in aggiunta alle
problematiche legate al fatto di avere di
fronte un computer.
La comunicazione per essere efficace
deve quindi avere un flusso ottimizzato
con contenuti essenziali e messaggi
chiave molto chiari orientati all’obiettivo.
Maurizio La Cava
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#1 Lo storytelling
Storia
È una cronologia, una
descrizione
Racconto
Raffigurazione,
ispirazione, emozione
e interpretazione di
uno stato d’animo
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#1 Lo storytelling
Storia
È una cronologia, una
descrizione
Racconto
Raffigurazione, ispirazione,
emozione e interpretazione
di uno stato d’animo
“Ieri alle 13:00, finito il lavoro, ho
mangiato un panino perchè ero stanco
e avevo fame”
“Hai mai avuto una fame da lupi? Quella fame che
hai solo dopo aver corso per ore o ballato tutta la
notte? Ecco, io mi sentivo così… morivo dalla
voglia di azzannare un panino e non resistevo più
in riunione. Ho deciso… sono uscito e sono andato
a mangiare… ”
“Fame da lupi. Stanco del lavoro.
Saziato alle 13:00”
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#1 Lavora sulla sintesi
I tempi sono più brevi
delle riunioni dal vivo
Ottima preparazione sui
contenuti da trattare
Appunti e materiali
disponibili
Scusami se ti ho scritto una
lettera lunga, non ho avuto il
tempo per scriverla più corta
(Blaise Pascal)
13. #2 Creare una
presentazione
Durante la presentazione da remoto
sono due i canali di comunicazione:
l’audio della persona che parla e il video.
Slide e comunicazione devono essere
collegate, ma le prime devono essere
molto semplici per permettere alle
persone di non distrarsi troppo e seguire
la tua voce.
Maurizio La Cava
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14. “Saper semplificare significa eliminare tutto ciò che è
superfluo perchè possa esprimersi ciò che è necessario”
Hans Hoffmann
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#2 Suggerimenti
Usiamo carta e penna
Disegno blocchi di
informazioni
Introduzione
Sviluppo (qualche punto e
qualche esempio)
Conclusione
1 blocco = 1 parola-chiave =
1 interazione
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#2 Regola dei tre secondi
KISS (Keep It Simple…
Stupid)
Una slide si deve leggere in
massimo tre secondi
La slide non deve essere
piena; più spazio resta e
meglio è
17. #3 Mantenere
l’attenzione online
Ogni dieci minuti devi riconquistare
l’attenzione del tuo pubblico.
Ma come? Dando al cervello uno stimolo
nuovo che riconquisti la sua attenzione:
un video, un cambio di argomento, una
domanda su cui farlo ragionare, un
cambio di tono di voce, una pausa
inaspettata
Emanuele Mascherpa
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#3 Regola del tre
Esponi ed elenca gli argomenti
a gruppi di tre.
Il messaggio arriva in modo più
efficace, interessante e
completo.
“Ricorda… tre.
E’ semplice, immediato e
facile da ricordare. Tre”
Emanuele Mascherpa
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#3 Energia!
Parola-chiave per
catturare e
mantenere
l’attenzione
L’asso nella manica di
Steve Jobs era il modo in
cui parlava… ci metteva
passione, entusiasmo ed
energia
Carmine Gallo
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#3 Contatto visivo
Guarda l’obiettivo ogni
volta che intervieni o
rispondi
Quando parla
l’interlocutore, puoi
anche guardare lo
schermo
Vedi lo schermo o gli
appunti, se ti è utile… e
poi, ricordati di guardare
l’obiettivo
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#3 Comunicazione visiva
Per me… meglio le mani in
vista, piuttosto che apparire
come un mezzobusto
immobile
Tenere vicino a sé appunti da
mostrare al momento
opportuno, poter esibire
documenti, ecc.
Sulla gestualità ci sono
opinioni discordanti
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Sondaggio
(Da computer e smartphone)
Quali sono le tre parole-
chiave al termine di
questo incontro?
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