In attesa che prendiate posto, vi daremo il buongiorno spiegando qual è la ragione per cui abbiamo organizzato quest’evento e con quale idea di fondo. Senza disturbare troppo il vostro caffé. :)
UX-Files. Tutta la verità sulla User Experience | Webinar con Jacopo Pasquini...FrancoAngeli
La User Experience vista e raccontata da tre professionisti “nati e cresciuti” in questo ambito. La discussione prende spunto da alcune massime: da una parte gli assiomi e i principi di riferimento per questa professione, dall’altro i luoghi comuni da sfatare. Grazie ad un gioco del VERO O FALSO, Jacopo Pasquini, Simone Giomi e Maria Cristina Caratozzolo - autori del libro #UXDesigner - spiegano specificità e vantaggi della UX nella più ampia cornice del brand, del marketing e della comunicazione:
- 00:04 - Introduzione di Alberto Maestri, direttore della collana Professioni digitali in cui abbiamo pubblicato UX Designer: http://bit.ly/UXDesignerFA
- 04:02 - (Jacopo Pasquini) Introduzione di Jacopo Pasquini e presentazione dei tre autori
- 07:45 - (Jacopo Pasquini) LO UX DESIGNER DEVE SAPERNE DI BRANDING, DI MARKETING E DI COMUNICAZIONE
- 11:16 - LO UX DESIGNER METTE IN PRIMO PIANO LE ESIGENZE DELL’UTENTE RISPETTO A QUELLE DI BUSINESS
- 13:38 - (Jacopo Pasquini) LA UX È UN COSTO E ALLUNGA I TEMPI
- 17:43 - (Simone Giomi) LA UX HA METODOLOGIE SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
- 24:06 - (Simone Giomi) LA PIÙ IMPORTANTE RISORSA PER UNO UX DESIGNER È LA CREATIVITÀ
- 27:07 - (Simone Giomi) LO UX DESIGNER DI SOLITO È UN NERD
- 30:00 - (Simone Giomi) LO UX DESIGNER È ANCHE UNO UI DESIGNER
- 33:30 - (Maria Cristina Caratozzolo) LO UX DESIGNER LAVORA IN AUTONOMIA
- 37:19 - (Maria Cristina Caratozzolo) PER FARE LO UX DESIGNER SERVE UNA PREPARAZIONE SPECIFICA
- 42:08 - (Maria Cristina Caratozzolo) L’UTENTE HA SEMPRE RAGIONE
- 46:33 - (Jacopo Pasquini, Simone Giomi e Maria Cristina Caratozzolo) LE DOMANDE DEI PARTECIPANTI: QUAL È IL MODO MIGLIORE PER INIZIARE A LAVORARE COME UX DESIGNER? QUALI SARANNO I TREND DEL 2019?
Progettiamo e produciamo Idee
InfinitoDesign è una factory creativa italiana che sviluppa e produce tutto quanto è progetto. Il nostro stile di progettazione è multidisciplinare. L'azienda riunisce creativi di diverse discipline del mondo del design, e unisce conoscenze e competenze diverse per realizzare prodotti unici e innovativi.
InfinitoDesign nasce nel 2010, all’interno del progetto Europeo We Tech Off a sostegno delle giovani start-up innovative, con l’obiettivo di progettare e sviluppare progetti e prodotti innovativi di Industrial Design che ottimizzino le caratteristiche peculiari di funzionalità, forma ed estetica, fruibilità d’uso e materiali andando a distinguersi dagli studi di progettazione nell’accettare la sfida di industrializzarli e portarli sul mercato con il proprio marchio.
InfinitoDesign promuove il Made in Italy, perché produce in Italia scegliendo l’eccellenza artigiana e le migliori imprese industriali del nostro ricchissimo patrimonio produttivo. Il gruppo di impresa proveniente dai vari ambiti della progettazione, si identifica e integra in una metodologia comune e ne fa il suo punto di forza. Questa metodologia è condivisa in una interazione di conoscenze diverse, in specificità di competenze che si integrano e si sviluppa attorno allo spirito sperimentale del gruppo basato sul metodo di ricerca multidisciplinare come condizione sine qua non per sviluppare e impostare un processo di progettazione e sviluppo prodotto innovativo.
InfinitoDesign nel 2011 si evolve e amplia i propri ambiti della progettazione, incorporando nell’organico progettisti, specializzati nell’industrial e nel graphic, web & marketing, set & visual design, interior, fashion & packaging, riuscendo nel suo intento di curare il flusso produttivo dal concept, all’industrializzazione alla produzione e comunicazione e posizionamento dei prodotti.
Nasce, quindi, il Design Multidisciplinare: lavorare in forma collaborativa e sinergica, portando avanti il progetto con competenze che si confrontano, collaborano e integrano costantemente e dinamicamente per ottenere un prodotto, un processo o un servizio innovativo.
Dal social contest al libro #iocollaboro. Sonia Garau, responsabile mktg yoo+ – Federico Barilli, segretario generale Italia Startup – Roberta Petta, project manager yoo+
UX-Files. Tutta la verità sulla User Experience | Webinar con Jacopo Pasquini...FrancoAngeli
La User Experience vista e raccontata da tre professionisti “nati e cresciuti” in questo ambito. La discussione prende spunto da alcune massime: da una parte gli assiomi e i principi di riferimento per questa professione, dall’altro i luoghi comuni da sfatare. Grazie ad un gioco del VERO O FALSO, Jacopo Pasquini, Simone Giomi e Maria Cristina Caratozzolo - autori del libro #UXDesigner - spiegano specificità e vantaggi della UX nella più ampia cornice del brand, del marketing e della comunicazione:
- 00:04 - Introduzione di Alberto Maestri, direttore della collana Professioni digitali in cui abbiamo pubblicato UX Designer: http://bit.ly/UXDesignerFA
- 04:02 - (Jacopo Pasquini) Introduzione di Jacopo Pasquini e presentazione dei tre autori
- 07:45 - (Jacopo Pasquini) LO UX DESIGNER DEVE SAPERNE DI BRANDING, DI MARKETING E DI COMUNICAZIONE
- 11:16 - LO UX DESIGNER METTE IN PRIMO PIANO LE ESIGENZE DELL’UTENTE RISPETTO A QUELLE DI BUSINESS
- 13:38 - (Jacopo Pasquini) LA UX È UN COSTO E ALLUNGA I TEMPI
- 17:43 - (Simone Giomi) LA UX HA METODOLOGIE SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
- 24:06 - (Simone Giomi) LA PIÙ IMPORTANTE RISORSA PER UNO UX DESIGNER È LA CREATIVITÀ
- 27:07 - (Simone Giomi) LO UX DESIGNER DI SOLITO È UN NERD
- 30:00 - (Simone Giomi) LO UX DESIGNER È ANCHE UNO UI DESIGNER
- 33:30 - (Maria Cristina Caratozzolo) LO UX DESIGNER LAVORA IN AUTONOMIA
- 37:19 - (Maria Cristina Caratozzolo) PER FARE LO UX DESIGNER SERVE UNA PREPARAZIONE SPECIFICA
- 42:08 - (Maria Cristina Caratozzolo) L’UTENTE HA SEMPRE RAGIONE
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Progettiamo e produciamo Idee
InfinitoDesign è una factory creativa italiana che sviluppa e produce tutto quanto è progetto. Il nostro stile di progettazione è multidisciplinare. L'azienda riunisce creativi di diverse discipline del mondo del design, e unisce conoscenze e competenze diverse per realizzare prodotti unici e innovativi.
InfinitoDesign nasce nel 2010, all’interno del progetto Europeo We Tech Off a sostegno delle giovani start-up innovative, con l’obiettivo di progettare e sviluppare progetti e prodotti innovativi di Industrial Design che ottimizzino le caratteristiche peculiari di funzionalità, forma ed estetica, fruibilità d’uso e materiali andando a distinguersi dagli studi di progettazione nell’accettare la sfida di industrializzarli e portarli sul mercato con il proprio marchio.
InfinitoDesign promuove il Made in Italy, perché produce in Italia scegliendo l’eccellenza artigiana e le migliori imprese industriali del nostro ricchissimo patrimonio produttivo. Il gruppo di impresa proveniente dai vari ambiti della progettazione, si identifica e integra in una metodologia comune e ne fa il suo punto di forza. Questa metodologia è condivisa in una interazione di conoscenze diverse, in specificità di competenze che si integrano e si sviluppa attorno allo spirito sperimentale del gruppo basato sul metodo di ricerca multidisciplinare come condizione sine qua non per sviluppare e impostare un processo di progettazione e sviluppo prodotto innovativo.
InfinitoDesign nel 2011 si evolve e amplia i propri ambiti della progettazione, incorporando nell’organico progettisti, specializzati nell’industrial e nel graphic, web & marketing, set & visual design, interior, fashion & packaging, riuscendo nel suo intento di curare il flusso produttivo dal concept, all’industrializzazione alla produzione e comunicazione e posizionamento dei prodotti.
Nasce, quindi, il Design Multidisciplinare: lavorare in forma collaborativa e sinergica, portando avanti il progetto con competenze che si confrontano, collaborano e integrano costantemente e dinamicamente per ottenere un prodotto, un processo o un servizio innovativo.
Dal social contest al libro #iocollaboro. Sonia Garau, responsabile mktg yoo+ – Federico Barilli, segretario generale Italia Startup – Roberta Petta, project manager yoo+
Donato Federico Auricchio, Head of Digital Marketing di @AND EMILI – “AI-Powe...Associazione Digital Days
Cosa significa integrare l’AI generativa nei processi di un team dedicato al digital marketing? Si condividerà un’esperienza pratica che illustrerà i benefici, i rischi e le best practice nell’uso di strumenti come Chat GPT in un team digital marketing eterogeneo. Verranno esaminati i primi esperimenti, gli errori commessi e le scoperte fatte nel campo dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, la creazione di contenuti e l’analisi strategica online.
Dnsee digital agency capabilities.
We help our customers to embrace the digital age to extend, expand and develop their business in the world.
We are the largest italian digital network with over 250 italian professionals and more than 400 eurpoean, american and asian networked professionals.
• gtp - chi siamo: mercati, servizi, design thinking come metodo, case history
• contract – contesto e tendenze: design-bid-build, design-build, cm-at-risk
• design thinking vs contract: opportunità, attese, sperimentazioni e network possibili
Design Thinking e Human Centered Design: un piccolo compendionois3
Un piccolo compendio di strumenti e metodi di Design centrato sugli utenti (Human Centered Design) come introduzione al Design Thinking, tendendo in considerazione che in genere i progetti sono ménage à trois e i nostri utenti vivono sempre più spesso sul social web.
On the brain company profile. Ci occupiamo di realizzare soluzioni di engagement innovativo per attività marketing, comunicazione o advertising di nuova generazione. Coinvolgere, divertire, emozionare sono gli obbiettivi che ci prefiggiamo con le nostre applicazioni.
366/14 MediaKey /// Creatività: Made in Tunnel StudiosTunnel Studios
Tunnel Studios é una struttura indipendente con competenze approfondite e una flessibilità a misura di ogni situazione. Radici creative per un'anima digitale, un lavoro sartoriale e di qualità che fa la differenza, per lasciare un segno nel “mondo della comunicazione”.
Fondata nel 2010, Applix è una realtà specializzata nella Customer Interaction attraverso soluzioni mobile che consentono a brand, editori e istituzioni la realizzazione di una strategia digitale innovativa ed efficace.
Da sempre partner strategici di alcuni dei più importanti brand ed editori italiani e internazionali, ci focalizziamo su due principali linee di business: Digital Publishing, Mobile & Apps, Education.
Nel 2011 Applix ha raccolto 3 milioni di euro dal fondo Principia 2, dall’investment company AngelLab, dalla Hyppo Corporation e da soci privati, creando le basi per lo sviluppo e l’internazionalizzazione dei propri prodotti.
Nel 2012 e nel 2014 abbiamo finalizzato l’acquisizione della quota di controllo della Xorovo S.r.l. e della bSmart S.r.l., oggi Applix Xorovo e Applix Education, nostre business unit: la prima, specializzata nello sviluppo di soluzioni end user ed enterprise per dispositivi mobili, la seconda, focalizzata su servizi per l’editoria digitale scolastica.
Le nostre App sono state scaricate in più di 120 Paesi, raggiungendo la Top 10 degli Store in oltre 50 nazioni con milioni di download, ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali.
8/13 Mediakey /// Tunnel, vince il 14° Interactive Key Award con BuondìTunnel Studios
ARTIGIANI DELLA COMUNICAZIONE
Nonostante il periodo difficile, l’agenzia creativa milanese
Tunnel Studios, continua a raccogliere frutti. trionfatrice al 14° interactive key award 2013 nella categoria bevande e alimentari con il progetto Buondì, da qualche mese lavora anche per Riso Scotti. e promette di stupirci ancora.
Roberta Rizzo - Design Thinking: il processo human centered per innovare part...Stefano Saladino
Viviamo in un grande esperimento sociale e personale: come possiamo innovarci ridefinendo priorità e obiettivi? Il design thinking è un processo creativo human centered che guida la nostra capacità di re-inventarci migliorando la situazione esistente o creando qualcosa di nuovo attraverso un percorso definito, tecniche e tools da applicare partendo dalle nostre quotidianità.
Currently we’re experiencing the consequences of what happens when solutions are put into the world without first thinking about the implications for society.
As a design community we are all deeply involved in this process. Which means that we have the big responsibility to design a better world for our future generations.
With new disruptive technologies quickly entering our daily lives we can choose to continue being bystanders or to take the lead this time.
When we decide to lead it’s not going to be the tools or methods that help us design solutions that stand the test of time. It’s our proven set of values and approach.
In this talk you’ll see practical examples of how these values and approach play out in the world of service design. Designing solutions for a better world isn’t rocket science, it’s actually quite simple. You just have to be human.
Marilia Moita - What if smart cities were people centerednois3
Smart cities will be the standard of urban living, according to the United Nations… but are your needs, as a citizen, being considered?
In this talk, we will reflect, together, on: Why do smart cities need to become people centered? What is really being transformed in the city? How can people become the center of this transformation?
Imagine yourself, living in a city, in 20 years from now…
– Where more than half of the world’s population shifted from rural to urban areas…
…and you will live among them.
– Where hundreds of trillions of dollars/euros have been spent on revolutionary initiatives to change infrastructure, digital technology and interconnected intelligent networks…
…and your data will be its fuel.
– Where smart cities are the standard of urban living…
…and your needs were not considered?
These first part of the statements are not product of your imagination, they are the top three projections from the United Nations for urban living by 2050, so it is important to think about them (or start taking some action).
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Donato Federico Auricchio, Head of Digital Marketing di @AND EMILI – “AI-Powe...Associazione Digital Days
Cosa significa integrare l’AI generativa nei processi di un team dedicato al digital marketing? Si condividerà un’esperienza pratica che illustrerà i benefici, i rischi e le best practice nell’uso di strumenti come Chat GPT in un team digital marketing eterogeneo. Verranno esaminati i primi esperimenti, gli errori commessi e le scoperte fatte nel campo dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, la creazione di contenuti e l’analisi strategica online.
Dnsee digital agency capabilities.
We help our customers to embrace the digital age to extend, expand and develop their business in the world.
We are the largest italian digital network with over 250 italian professionals and more than 400 eurpoean, american and asian networked professionals.
• gtp - chi siamo: mercati, servizi, design thinking come metodo, case history
• contract – contesto e tendenze: design-bid-build, design-build, cm-at-risk
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Design Thinking e Human Centered Design: un piccolo compendionois3
Un piccolo compendio di strumenti e metodi di Design centrato sugli utenti (Human Centered Design) come introduzione al Design Thinking, tendendo in considerazione che in genere i progetti sono ménage à trois e i nostri utenti vivono sempre più spesso sul social web.
On the brain company profile. Ci occupiamo di realizzare soluzioni di engagement innovativo per attività marketing, comunicazione o advertising di nuova generazione. Coinvolgere, divertire, emozionare sono gli obbiettivi che ci prefiggiamo con le nostre applicazioni.
366/14 MediaKey /// Creatività: Made in Tunnel StudiosTunnel Studios
Tunnel Studios é una struttura indipendente con competenze approfondite e una flessibilità a misura di ogni situazione. Radici creative per un'anima digitale, un lavoro sartoriale e di qualità che fa la differenza, per lasciare un segno nel “mondo della comunicazione”.
Fondata nel 2010, Applix è una realtà specializzata nella Customer Interaction attraverso soluzioni mobile che consentono a brand, editori e istituzioni la realizzazione di una strategia digitale innovativa ed efficace.
Da sempre partner strategici di alcuni dei più importanti brand ed editori italiani e internazionali, ci focalizziamo su due principali linee di business: Digital Publishing, Mobile & Apps, Education.
Nel 2011 Applix ha raccolto 3 milioni di euro dal fondo Principia 2, dall’investment company AngelLab, dalla Hyppo Corporation e da soci privati, creando le basi per lo sviluppo e l’internazionalizzazione dei propri prodotti.
Nel 2012 e nel 2014 abbiamo finalizzato l’acquisizione della quota di controllo della Xorovo S.r.l. e della bSmart S.r.l., oggi Applix Xorovo e Applix Education, nostre business unit: la prima, specializzata nello sviluppo di soluzioni end user ed enterprise per dispositivi mobili, la seconda, focalizzata su servizi per l’editoria digitale scolastica.
Le nostre App sono state scaricate in più di 120 Paesi, raggiungendo la Top 10 degli Store in oltre 50 nazioni con milioni di download, ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali.
8/13 Mediakey /// Tunnel, vince il 14° Interactive Key Award con BuondìTunnel Studios
ARTIGIANI DELLA COMUNICAZIONE
Nonostante il periodo difficile, l’agenzia creativa milanese
Tunnel Studios, continua a raccogliere frutti. trionfatrice al 14° interactive key award 2013 nella categoria bevande e alimentari con il progetto Buondì, da qualche mese lavora anche per Riso Scotti. e promette di stupirci ancora.
Roberta Rizzo - Design Thinking: il processo human centered per innovare part...Stefano Saladino
Viviamo in un grande esperimento sociale e personale: come possiamo innovarci ridefinendo priorità e obiettivi? Il design thinking è un processo creativo human centered che guida la nostra capacità di re-inventarci migliorando la situazione esistente o creando qualcosa di nuovo attraverso un percorso definito, tecniche e tools da applicare partendo dalle nostre quotidianità.
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Currently we’re experiencing the consequences of what happens when solutions are put into the world without first thinking about the implications for society.
As a design community we are all deeply involved in this process. Which means that we have the big responsibility to design a better world for our future generations.
With new disruptive technologies quickly entering our daily lives we can choose to continue being bystanders or to take the lead this time.
When we decide to lead it’s not going to be the tools or methods that help us design solutions that stand the test of time. It’s our proven set of values and approach.
In this talk you’ll see practical examples of how these values and approach play out in the world of service design. Designing solutions for a better world isn’t rocket science, it’s actually quite simple. You just have to be human.
Marilia Moita - What if smart cities were people centerednois3
Smart cities will be the standard of urban living, according to the United Nations… but are your needs, as a citizen, being considered?
In this talk, we will reflect, together, on: Why do smart cities need to become people centered? What is really being transformed in the city? How can people become the center of this transformation?
Imagine yourself, living in a city, in 20 years from now…
– Where more than half of the world’s population shifted from rural to urban areas…
…and you will live among them.
– Where hundreds of trillions of dollars/euros have been spent on revolutionary initiatives to change infrastructure, digital technology and interconnected intelligent networks…
…and your data will be its fuel.
– Where smart cities are the standard of urban living…
…and your needs were not considered?
These first part of the statements are not product of your imagination, they are the top three projections from the United Nations for urban living by 2050, so it is important to think about them (or start taking some action).
Maria Rosanna Fossati - Robotics, intelligent machines, prosthetics… and humansnois3
Lavoriamo a SoftHand Pro, una mano robotica per uso protesico progettata dall’Istituto Italiano di Tecnologia e dal Centro “E. Piaggio” (UNIPI). In che modo l’usabilità ha a che fare con la progettazione di una protesi? Spiegherò il mio lavoro di designer all’interno di un team di ingegneri. Il mio approccio considera gli aspetti estetici ed ermeneutici che si trasformano in linee guida di progettazione per tutto ciò che concerne l’aspetto manuale. Facciamo test ed esperimenti al fine di migliorare la soddisfazione dell’utente, senza tralasciare gli aspetti ergonomici. Anche per questo gareggiamo al Cybathlon, la manifestazione organizzata dal Politecnico federale (ETH) di Zurigo. Infine, ma non di minore importanza, va detto che teniamo conto anche del mercato e -attualmente- SoftHand Pro è la più robusta, leggera ed economica mano robotica mai progettata!
With 50% of searches expected to be done using voice in 2020, the BBC has been experimenting in the Voice space for a while. If pauses are the new pixels, what does this mean for the UX process?
How do you test a conversation?
Charlotte will be sharing what she has learnt from doing research on this platform, including what methods you can use and what challenges you might face.
Filippo Perlini - From Real to Unreal and Viceversanois3
Oggi molte aziende sono alla ricerca della giusta formula per l’innovazione, una soluzione preferibile per guardare al futuro. Ci sono molti modi per arrivare a soluzioni ma come disse Carveth Read: “È meglio avere vagamente ragione che essere perfettamente in torto”. Questa è la ragione per cui abbiamo deciso di affrontare questa corsa verso l’innovazione, ispirandoci a metodi non convenzionali come il Fictional, Critical e Speculative Design.
Secondo noi, anche quando i clienti sono alla ricerca di innovazioni dirompenti, abbiamo notato che spesso è difficile per loro staccarsi dalla loro realtà attuale e dai vincoli di sviluppo. Perciò abbiamo deciso di provare un approccio speculativo per allontanarli da un’attitudine legata al compito da eseguire per abbracciare l’ignoto.
In questo talk vogliamo condividere il modo in cui, a Digital Entity, stiamo iniziando a usare le metodologie legate allo Speculative Design, per ispirare e provocare i nostri clienti a confrontarsi con il futuro in modo diverso affinché siano ideatori di un mondo in cui le persone vorrebbero vivere.
Questo talk è un invito a designer e innovators di tutto il mondo a partecipare, sfruttando le opportunità e affrontando le sfide dell’intelligenza artificiale per creare human(ity)-centered applications e significative user experiences. Partiremo con un corso intensivo sull’intelligenza artificiale e il machine learning, poi ci interrogheremo sul ruolo dei designer, esplorando alcuni aspetti critici della progettazione, su come applicare le nostre competenze di designer per avvicinare l’IA a valori sociali, economici e per l’utente. Infine presenteremo una panoramica pratica di come utilizzare il design thinking process che conosciamo e condurlo a quello meno familiare dell’intelligenza artificiale. E allora scopriamo, definiamo e progettiamo futuri desiderabili per l’intelligenza artificiale!
Per affrontare le sfide di oggi e di domani (dai cambiamenti climatici all’instabilità economica, politica e sociale), i designer devono acquisire nuove competenze per gestire tutte le possibili variabili.
Così come negli ultimi vent’anni abbiamo imparato a gestire l’innovazione con un approccio Human-centered, diventando esperti nella prototipazione e nello sviluppo di nuovi servizi ed esperienze digitali, ora ci viene chiesto di andare oltre.
Nel talk Roberta contestualizzerà, ed esplorerà, alcune di queste nuove competenze come il system thinking, la machine empathy, la behavioural psychology e il dramaturgy e organizational design. Si discuterà la teoria e la pratica (abilità necessarie e la loro applicazione pratica all’interno di casi reali). Ad ispirare il talk è il suo libro recente #servicedesigner, che parla delle competenze che un service designer dovrebbe avere e inizia a volgere lo sguardo verso gli sviluppi futuri.
Dee Scarano - Creating Better Products, Faster with Design Sprintsnois3
Speech of Dee Scarano, Product designer and lead Design sprint for AJ&Smart, at World Usability Day Rome 2018. An introduction of Design Sprint methodology.
Daniela Petrillo - Progettare una salute accessibile: l'eterna lotta tra la r...nois3
Tra le tante “user experience” che è possibile progettare oggi in Italia, una più di altre necessita di un intervento di design forte: quella della salute. “Sanità” e “Salute” sono ai due poli di un sistema entro cui si muovono elementi molto alti e distanti dall’utente, così come alcuni lui molto più vicini, alle volte personali. Questo sistema è intricato, stratificato, alle volte inutilmente burocratizzato e ingiustamente povero di risorse. Nonostante questo, la sua incredibile capacità attrattiva muove numerose e affascinanti competenze che non appartengono più solo ed esclusivamente alla medicina, ma spaziano fino ad incontrare il Design. E nonostante tra gli addetti ai lavori vi siano figure dalle abilità infinitamente complesse, è proprio al Designer che viene sempre rivolta la stessa identica domanda: ma quindi che fai?
“Fare” è la risposta, che non vuol dire solo “progettare”, bensì prima attivarsi per creare attorno a sè quelle condizioni di fertilità che gli permettano di essere accolto, e quindi di stare e arricchire il clima culturale di un settore in cui il suo contributo è cosa nuova, mai vista.
Qualcuno ha colto la sfida, come il Centro Medico Santagostino, presente sul territorio milanese con una rete di poliambulatori specialistici, che nel 2016 ha deciso di creare da zero di un dipartimento di Design con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di salute dei suoi utenti, trasformandola in una relazione di fiducia.
Fanno seguito strutture più complesse, come l’Istituto Clinico Humanitas o il San Raffaele, sempre a Milano.
Il momento è adesso: al designer che vuole affrontare oggi il mondo della sanità è richiesto di osservare dinamiche sociali, economiche, politiche, e scientifiche e di sapersi relazionare con esse in modo etico, per poter davvero progettare una migliore qualità di vita.
Vincenzo Di Maria - User friendly & abuser unfriendly nois3
Where does the responsibility of a designer end? When does the freedom of users, misusers and abusers begin?
Can we design safer digital environments that enable people, allow to be hacked but not to be cracked by criminal intentions? Is cyber-bullism a design problem?
Lessons learned working at Design Against Crime Research Centre in London. Exploring the dark side of creativity and the power of design in encouraging behaviours and preventing criminal activity.
Simone Borsci - Deceptive design, user experience and trustnois3
Practitioners suggest that trust toward systems (TTS) could be shaped by design. For instance:
- a product that appears (even before the usage) usable and useful is expected to generate a high level of post-use TTS;
- aesthetically pleasing products may affect people pre-use TTS – i.e., people tend to trust aesthetically designed product more than less pleasant product. Manufacturers may design trust as part of the experience with a product even before end-users commence using their technology or service by strategically communicating, and make visible and recognizable certain features or elements of the design over others (less appealing) characteristics.
Literature suggests that TTS:
- is a measurable set of beliefs;
- is built throughout the relationship between people and systems;
- depends on the cumulative experience with specific systems;
- correlates with the perceived qualities of a product;
- affects people expectations of use toward a large spectrum of systems.
People often use their experientially acquired heuristics and expectations to take decisions in a ‘quick and dirty’ way, and this may bring to adaptive misbeliefs i.e. decision taken on false or biased presumptions. Concurrently, manufacturers apply design and communication techniques to highlight certain, very appealing, characteristics and information whilst hiding other, less appealing, characteristics, thus providing a set of design-driven presumptions to the end users. This may affect a person’s decision to trust a technology and end-users may decide to buy or use a piece of technology which could appear more trustworthy than it actually warrants.
As a consequence of the design and communication techniques, users may be attracted to buy a product before its use because they believe that the system is well designed, reliable and is provided with features in line with their needs, even when this system is not trustworthy.
This dark side of trust will be the focus of this talk. By rely on the current studies on trust a definition of TTS to bridge the concept of trust and experience will be proposed. Moreover, preliminary data on an ongoing international study on trust toward healthcare device for home use will be presented to highlight the importance of trust before the use of high risk tools selected and handled by lay users.
Pietro Gregorini - Solo in Cartolina: creativity for changenois3
“Solo in cartolina” nasce all’inizio dell’estate 2018 da una chiacchiera da bar e in pochi mesi diventa una campagna nazionale, un contest e un’azione di advocacy che chiama alle arti i creativi italiani per prendere posizione sul tema sbarchi e naufragi nel Mediterraneo. “Le ONG che vogliono salvare i migranti in mare vedranno l’Italia solo in cartolina” diceva a luglio il Ministro dell’Interno. Con 10.000 cartoline gli hanno risposto i designer e gli artisti di tutta Italia, inondando la buca delle lettere del Viminale con il loro dissenso. Da un grande (o piccolo) portfolio deriva una grande responsabilità, soprattutto in tempi come questi, in cui forme di espressione e protesta creativa sono rari punti di luce all’orizzonte.
Matteo Cadeddu - Change.org: human centered changenois3
Change.org, con oltre 8 milioni di utenti in Italia, è la più grande piattaforma di attivismo online del nostro paese e nel mondo. Ogni giorno persone da tutto il pianeta si mobilitano per provare a cambiare quello che gli sta a cuore. E Change.org lavora per mantenere in piedi il ponte più facilmente percorribile tra chi ha piccoli e grandi cambiamenti da proporre e chi ha il potere di realizzarli.
Siamo riusciti a rendere libero e gratuito un prodotto e un servizio globale, senza impattare o limitare l’esperienza dell’utente che non può o non vuole contribuire economicamente. Ma come fa Change.org, in un mondo in cui sta aumentando la polarizzazione delle idee, a rimanere aperta e indipendente? Chi sono veramente i buoni e i cattivi?
La piattaforma è pensata per dare voce a tutti, partendo da chi non ne ha. Quando le persone si uniscono per una causa, non c’è niente che non possa essere realizzato.
Non c’è bisogno di attendere la diffusione delle interfacce conversazionali per riconoscere l’importanza del linguaggio verbale nel design di un servizio. Ecco cosa possono fare gli ux writer, i tech writer e i content designer per arginare il diluvio di scorrettezze, ingenuità, cattive traduzioni, duplicazioni dannose, arcaismi e inutili complicazioni linguistiche da cui siamo sommersi ogni giorno. Ed ecco i vantaggi di integrare efficacemente il linguaggio verbale all’interno di un design system. Perché, come diceva qualcuno: “Le parole sono importanti”.
Katy Arnold - Building trust in public service delivery with human centered d...nois3
Over the last few years, the UK government has been modernising service delivery using human centred design. We’ve learned what happens when services are not designed from the users perspective and we’ve seen the impact this has on people’s lives. For those of us working to redesign government services we know have an opportunity to design well, to design for good.
Part of that involves giving large complex organisations the tools they need to manage services which are used by millions of people. Mostly it involves building trust and transparency, and re-setting our relationship with the public because good services, are efficient as well as humane.
Federica Fragapane - The Stories Behind a Line. Una narrazione visiva del via...nois3
Nel 2016 Federica Fragapane ha intervistato un gruppo di richiedenti asilo arrivati in Italia, raccogliendo informazioni e dati sul loro viaggio, con l’obiettivo di visualizzare e condividere le loro esperienze su «The Stories Behind a Line», una narrativa visuale sulle rotte dei sei migranti.
Il talk si focalizzerà sul processo dietro al progetto, una combinazione di visual storytelling e data visualization finalizzato a riportare le storie personali legate all’argomento. L’inizio e l’evoluzione del progetto saranno affrontati nell’ottica di capire come visualizzare piccoli dati personali può fornire un punto di vista dal quale provare a riflettere sul tema migrazione e che può generare comprensione e empatia.
Technology is never neutral: it has inevitable social, political, and moral impact. The coming era of connected smart technologies, such as AI, autonomous vehicles, and the Internet of Things, demands trust: trust the tech industry has yet to fully earn. This session will illuminate the ethical questions of emerging technologies and challenge designers and engineers to create more thoughtful, positive products for future generations.
Alessandra Petromilli - VUI: Design Patterns and Challengesnois3
Le Voice user interfaces hanno sempre più impatto sulla nostra vita quotidiana: sui nostri cellulari, nelle nostre case e negli uffici. In tutto il mondo le persone si stanno abituando a parlare con: Siri, Google Assistant, Google Home, Alexa, Cortana e Bixby.
Le tecniche e le metafore proprie delle graphical user interfaces non si applicano al mondo del voice. Il VUI design deve essere basato sulla “conversazione”, il primo sistema di comunicazione che abbiamo imparato e anche quello che conosciamo meglio. Come si può quindi progettare “for good”? Alessandra ci racconterà quali siano le sfide legate al design di interfacce conversazionali e quali siano le metodologie da adottare quando ci si approccia a questo mondo.
Donatella Ruggeri - Moral Centered Design. Siamo pronti a progettare esperien...nois3
We’re used to think we need to design devices or interfaces that help the user achieve a goal without any friction. Under this “Don’t make me think” motto, even if we call it a Human Centred Design, sometimes we forget to take into consideration how the human brain really works.
When we perceive that a user is thinking differently than we expected we call it a bias. So bias has become another word for error, but a kind of error which existence we are often not willing to accept and, moreover, an existence we unconsciously deny. The real error, though, lies in this negation and we cannot have a true Human Centred Design until we acknowledge such behaviours as normal, good and not evil.
5. #WUDROME2014
“ L'efficacia, l'efficienza e la soddisfazione
con le quali determinati utenti raggiungono
determinati obiettivi in determinati contesti
— Usabilità secondo lo standard ISO 9241
Quindi l’usabilità è relativa all’utente che
osserviamo nello svolgere un certo compito.
6. #WUDROME2014
Non solo digitale
Toccare, non solo navigare
Può essere applicata a prodotti tangibili,
servizi pubblici (anyone?) o privati e siti web
o applicazioni smartphone/tablet etc.
Perciò vogliamo esplorare tutti i mondi,
a partire dagli utenti.
8. #WUDROME2014
Engagement!
Il tema di oggi e la nostra declinazione
Non solo focalizzarsi sulla
adozione del proprio artefatto,
digitale o non.
Ma renderlo coinvolgente e
partecipativo.