5 e 6 Febbraio 2016 Quarto Modulo del percorso di alta formazione Out of Fashion
La tecnologia digitale come opportunità per il sistema della moda. Verràaffrontato il concetto di brand dai codici aperti e nuove prospettive di lavoro nella moda fondata sulla condivisione, la collaborazione e l’innovazione. Dal brand open source alla digital fabrication, passando per l’ecosistema di Makers e alcuni esempi di imprese creative con obiettivi e finalitàfuori dagli schemi di start-up classica.
Workshop pratici di prototipazione e produzione on demand sull’utilizzo della lasercut e dei comandi di grafica vettoriale per realizzare un capo d’abbigliamento.
foto https://www.flickr.com/photos/wemake_cc/albums/72157650287254946
http://www.connectingcultures.info/moda_consapevole_etica_green/prodotto/modulo-4il-sistema-dei-makers
La start up della condivisione. e-nautilus è un progetto che intende sviluppare un innovativo concept nell’ambito delle arti visive e dei nuovi media, unendo l’approccio culturale dei maestri della cinematografia con le più avanzate forme espressive della multimedialità e dei social network.
Nuovi metodi e linguaggi per la comunicazione degli adolescentiDino Amenduni
L’educazione, la formazione, i ragazzi e Internet: una relazione impossibile?
Presentazione del 23 marzo 2011 durante l'evento "L’educazione tra pari nelle malattie sessualmente trasmesse" (Bari)
5 e 6 Febbraio 2016 Quarto Modulo del percorso di alta formazione Out of Fashion
La tecnologia digitale come opportunità per il sistema della moda. Verràaffrontato il concetto di brand dai codici aperti e nuove prospettive di lavoro nella moda fondata sulla condivisione, la collaborazione e l’innovazione. Dal brand open source alla digital fabrication, passando per l’ecosistema di Makers e alcuni esempi di imprese creative con obiettivi e finalitàfuori dagli schemi di start-up classica.
Workshop pratici di prototipazione e produzione on demand sull’utilizzo della lasercut e dei comandi di grafica vettoriale per realizzare un capo d’abbigliamento.
foto https://www.flickr.com/photos/wemake_cc/albums/72157650287254946
http://www.connectingcultures.info/moda_consapevole_etica_green/prodotto/modulo-4il-sistema-dei-makers
La start up della condivisione. e-nautilus è un progetto che intende sviluppare un innovativo concept nell’ambito delle arti visive e dei nuovi media, unendo l’approccio culturale dei maestri della cinematografia con le più avanzate forme espressive della multimedialità e dei social network.
Nuovi metodi e linguaggi per la comunicazione degli adolescentiDino Amenduni
L’educazione, la formazione, i ragazzi e Internet: una relazione impossibile?
Presentazione del 23 marzo 2011 durante l'evento "L’educazione tra pari nelle malattie sessualmente trasmesse" (Bari)
Nuove potenzialità e nuove problematiche della stampa 3D: progettazione condi...Claudio Gasparini
La diffusione delle stampanti 3D introduce nuove potenzialità di progettazione e di realizzazione ma al tempo stesso presenta anche nuovi quesiti non ancora risolti.
E’ possibile infatti modificare radicalmente il processo di progettazione ricorrendo alla condivisione in rete dei modelli, secondo lo spirito collaborativo che si sta diffondendo con i social forum, ma fa emergere anche problematiche che sfidano le regole tradizionali della produzione e della comunicazione improntate sul copyright e sul diritto d’autore.
Presentazione fatta per una giornata sul software open source organizzata dal Centro Studi di Foligno in collaborazione con GFosService.
Lo scopo è quello di mostrare come il software libero (e l'opendata) e uno strumento in grado di creare opportunità.
Il ruolo dei social media nella condivisione della conoscenza scientificaAlessandro Prunesti
Slide dell'intervento di Alessandro Prunesti al seminario: "Tecnologie per la storia. Strumenti per lo studio e la divulgazione dei beni paesaggistici e architettonici", patrocinato dal Vicariato di Roma e tenuto il 5 marzo 2012 all'Università Europea di Roma.
Per maggiori info:
http://www.alessandroprunesti.com/utilizzare-i-social-media-per-la-condivisione-delle-conoscenze-scientifiche/
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
ICT Rsearch, Active Ageing and Culture. A Proposal for Access to Cultural Res...Samantha Bernardis
SCOPO DELLA TESI:
(1) definire lo scenario per lo sviluppo di ADAPT-AGE;
(2) formulare una proposta di Dissemination Plan in grado di accrescere la fiducia di utenti anziani nei confronti delle nuove tecnologie, e favorire la loro partecipazione nella società dell'informazione (società più inclusive)
Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale. Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale.
Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendim...Marco Pozzi
DIDAMATICA 2014: MODEMLAB MODULATES AN ANALOG CARRIER SIGNAL TO ENCODE DIGITAL INFORMATION, AND ALSO DEMODULATES SUCH A CARRIER SIGNAL TO DECODE THE TRANSMITTED INFORMATION
Presentazione del prof. Maurizio Masini, docente di Sistemi e Tecnologie per la Multimedialità presso l'Università degli Studi di Siena, tenuta al Forum "Multimedia per la Cultura" - 11/12 giugno 2010, Vigevano
Nuove potenzialità e nuove problematiche della stampa 3D: progettazione condi...Claudio Gasparini
La diffusione delle stampanti 3D introduce nuove potenzialità di progettazione e di realizzazione ma al tempo stesso presenta anche nuovi quesiti non ancora risolti.
E’ possibile infatti modificare radicalmente il processo di progettazione ricorrendo alla condivisione in rete dei modelli, secondo lo spirito collaborativo che si sta diffondendo con i social forum, ma fa emergere anche problematiche che sfidano le regole tradizionali della produzione e della comunicazione improntate sul copyright e sul diritto d’autore.
Presentazione fatta per una giornata sul software open source organizzata dal Centro Studi di Foligno in collaborazione con GFosService.
Lo scopo è quello di mostrare come il software libero (e l'opendata) e uno strumento in grado di creare opportunità.
Il ruolo dei social media nella condivisione della conoscenza scientificaAlessandro Prunesti
Slide dell'intervento di Alessandro Prunesti al seminario: "Tecnologie per la storia. Strumenti per lo studio e la divulgazione dei beni paesaggistici e architettonici", patrocinato dal Vicariato di Roma e tenuto il 5 marzo 2012 all'Università Europea di Roma.
Per maggiori info:
http://www.alessandroprunesti.com/utilizzare-i-social-media-per-la-condivisione-delle-conoscenze-scientifiche/
Nativi digitali vs Immigrati digitali: mito o realtà?Maria Ranieri
Breve comunicazione (15 minuti) al Convegno SIPED, 3-5 maggio 2012, Università di Firenze. Data la brevità, le slides non dicono molto, ma il messaggio è chiaro: basta formule mantriche sui nativi digitali! Occorrono più dati, più evienze, più conoscenze, specie sulle effettive competenze digitali degli allievi. Segnalo in proposito: Calvani A., Fini A., Ranieri M., Picci P. (2012). Are young generations in secondary school digitally competent? A study on Italian teenagers, COMPUTERS & EDUCATION, vol. 58, pp. 797-807.
ICT Rsearch, Active Ageing and Culture. A Proposal for Access to Cultural Res...Samantha Bernardis
SCOPO DELLA TESI:
(1) definire lo scenario per lo sviluppo di ADAPT-AGE;
(2) formulare una proposta di Dissemination Plan in grado di accrescere la fiducia di utenti anziani nei confronti delle nuove tecnologie, e favorire la loro partecipazione nella società dell'informazione (società più inclusive)
Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale. Il corso è destinato ad adulti, professionisti, docenti, formatori, che desiderino accostarsi o approfondire i temi della cittadinanza digitale, ovvero delle forme di partecipazione e di condivisione che internet rende possibile. La cittadinanza digitale richiede l'acquisizione di nuove competenze cognitive, sociali e concettuali che permettano di orientarsi e essere attivi in quel complesso ecosistema digitale e analogico, “virtuale” e “reale” che costituisce la vita sociale e cognitiva attuale.
Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendim...Marco Pozzi
DIDAMATICA 2014: MODEMLAB MODULATES AN ANALOG CARRIER SIGNAL TO ENCODE DIGITAL INFORMATION, AND ALSO DEMODULATES SUCH A CARRIER SIGNAL TO DECODE THE TRANSMITTED INFORMATION
Presentazione del prof. Maurizio Masini, docente di Sistemi e Tecnologie per la Multimedialità presso l'Università degli Studi di Siena, tenuta al Forum "Multimedia per la Cultura" - 11/12 giugno 2010, Vigevano
Dario Marmo: Openmaker: ecosistemi abilitanti per la manifattura openManifattura Milano
Intervento a “Manifattura Milano Camp 2018”, evento del Comune di Milano dedicato alla nuova manifattura 4.0 e all'artigianato digitale - www.manifattura.milano.it
Social network per aiutare la creatività ideaTRE60
La presentazione di Roberto Marmo, Centro di competenza sui media, Università di Pavia, al Social Innovation Camp // Food di Roma.
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Tutte le informazioni su: http://www.robertomarmo.net
Può il web creare sviluppo economico ed impiego? Cos'è il mondo "startup"?
L'innovazione tecnologica è considerata come una forza importante nella crescita economica. Oggi più che mai, in era globale, lo sviluppo delle imprese innovative può costituire ricchezza in termini economici, ma anche a livello di impiego. La "startup" come volano di impiego e sviluppo territoriale connessa alle potenzialità del web 2.0.
Comunicazione, politica, economia, ricerca:
cosa cambia se tutto cambia su Internet.
(slideshow realizzato per il Master in non-conventional marketing e social media di EuroGiovani)
Acquisire e condividere la conoscenza: divulgazione agricola 2.0Stefano Barbieri
Relazione al seminario "Fattorie digitali: conoscere e farsi conoscere, promuovere e vendere on-line" Veneto Agricoltura, 21.05.2014
Due premesse:
L’agricoltura è relazione - L’agricoltura è comunicazione
Come e chi fa divulgazione neI Sistema della conoscenza
Il contenuto:
Strumenti e linguaggi digitali per acquisire, fare e condividere conoscenza
5. • Paradigma tecnologico
• Paradigma sociale
Intensificazione dei rapporti umani online
• curiosità per l’”Altro”
• l’eliminazione della distanza garantita dalla tecnologia
• voyeurismo
• strumenti di produzione multimediale a basso costo
Adesso produttore e fruitore possono coincidere su vasta scala
6. La Commissione Europea ha riconosciuto
l’esigenza di una concezione della formazione dell’uomo
come un processo continuo e che duri tutta la vita
7. La Commissione Europea ha riconosciuto
l’esigenza di una concezione della formazione dell’uomo
come un processo continuo e che duri tutta la vita
Diventa necessario possedere delle
conoscenze, delle abilità e delle competenze
differenti non solo in termini spaziali, ma
soprattutto temporali e contestuali
8. Progressivo riconoscimento di una conoscenza che il lavoratore acquisisce nella pratica
quotidiana, priva di una codificazione
l’esperienza sul campo, anche occasionale, intenzionale o meno,
entra a far parte di quel bagaglio di competenze che ciascun individuo possiede e che
finalmente vengono riconosciute dalle istituzioni
9. Le modalità di acquisizione della conoscenza sono libere, personali.
Possono avere anche natura occasionale e non intenzionale.
10. Le modalità di acquisizione della conoscenza sono libere, personali.
Possono avere anche natura occasionale e non intenzionale.
Un approccio informale e libero può condurre l’utente
inesperto verso un sovraccarico di informazioni e alla
dispersione nei meandri della rete.
11. E’ il simbolo della società della conoscenza
In termini tecnologici
In termini di paradigma pedagogico
In termini sociali
12. E’ l’insieme delle variabili socio-economiche e tecnologiche che hanno determinato
la nascita della società della conoscenza
Intreccio tecnologico +
rinnovato paradigma pedagogico
Visione della società più avanzata
16. Il web 2.0 è ciò che Internet sarebbe dovuta essere sin dall’idea dei
suoi fondatori, ossia un luogo in cui la condivisione. lo scambio, la
produzione e la fruizione reciproca di informazioni che potessero
avere dignità di conoscenza, circolassero liberamente fra gli utenti.
17. L’esplosione dei social software, dei programmi di authoring, di siti
ad alta intensità di interazione, rappresenta l’applicazione autentica
del paradigma di rete e quindi del web 2.0.
18. Il paradigma di rete implica la collaborazione, lo scambio fra
soggetti che intendono produrre un quid comune,
che può essere il frutto serendipico di più interazioni
occasionali ed accidentali oppure il risultato di una
intensa attività di scambio portata avanti per diverso tempo.
La collaborazione diventa un elemento emotivo
essenziale per entrare in contatto con la rete.
19.
20. Acquisiscono i pareri e le opinioni dei loro consumatori
attraverso sondaggi e la funzione di customer care.
Aboliscono ogni filtro fra consumatore reale/potenziale
ed il proprio sistema produttivo, coinvolgendo
direttamente il popolo della rete nella progettazione,
nella produzione e nella valutazione dei prodotti e dei
servizi delle loro core business.
21. Il web 2.0 sposa una economia basata sulla collaborazione di
massa in cui le imprese perdono la loro gerarchizzazione interna
e si appiattiscono lavorando al pari con i loro potenziali e reali
clienti, i quali operano di fatto come consulenti in outsourcing.
X
22. L’interazione, la partecipazione collettiva al sistema
produttivo hanno dentro di sé il senso della sfida, della
curiosità, del sentirsi parte di un quid che gli strumenti
tecnologici favoriscono e il cui valore in termini reali è
molto alto, ma che viene offerto sul mercato
praticamente a costo zero.
La numerosità dei contributi e delle idee fornite
spontaneamente e con coinvolgimento autentico da
migliaia di persone.
23. Rischio di scarsa qualità dei contributi offerti
Mancata remunerazione per chi ha contribuito
25. Insufficienza della normativa
sul diritto d’autore tradizionale
(opere individuali e collettive)
Limiti nell’uso condiviso
delle risorse online difficili
da applicare in rete
26. Insufficienza della normativa
sul diritto d’autore tradizionale
(opere individuali e collettive)
Limiti nell’uso condiviso
delle risorse online difficili
da applicare in rete
Limiti per la riusabilità delle opere
altrui, anche a scopo non commerciale
27. Insufficienza della normativa
sul diritto d’autore tradizionale
(opere individuali e collettive)
Limiti nell’uso condiviso
delle risorse online difficili
da applicare in rete
Limiti per la riusabilità delle opere
altrui, anche a scopo non commerciale
Soluzioni alternative:
Creative Commons ™ e GNU Project ™
28. Testi a cura di Nicolò A. Piave
Storyboarding a cura di Giustina Iadecola
Immagini a cura di Erik Solla
Riprese video e titoli a cura di Giustina Iadecola
Grafica del player a cura di Luca Mastronicola
Alcuni diritti sono riservati.
Quest’opera è soggetta alla licenza Creative Commons, qui appresso specificata.
Si prega di citare sempre la fonte.
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/