IL GOVERNO RENZI HA REGALATO AL PADRONATO: LICENZIAMENTI SENZA GIUSTA CAUSA, DEMANSIONAMENTO, CONTRATTI A TERMINE SENZA CAUSALE E SGRAVI FISCALI PER LE IMPRESE....
IL GOVERNO RENZI HA REGALATO AL PADRONATO: LICENZIAMENTI SENZA GIUSTA CAUSA, DEMANSIONAMENTO, CONTRATTI A TERMINE SENZA CAUSALE E SGRAVI FISCALI PER LE IMPRESE....
"Balzelli d'italia" di Confesercenti ItaliaSimone D.
Balzelli d'Italia - "Fisco: le cento trappole per imprese e famiglie"
Un documento di Confesercenti che spiega "per tutti" 100 tasse (assurde e non) che gli italiani (e le imprese) devono pagare
Il 5-6-7 marzo vota le liste e i candidati della CGIL per sostebere il sindacato che difende i diritti e rivendica il rinnovo dei contratti.
Votare CGIL per cambiare e mettere al centro il lavoro.
"Balzelli d'italia" di Confesercenti ItaliaSimone D.
Balzelli d'Italia - "Fisco: le cento trappole per imprese e famiglie"
Un documento di Confesercenti che spiega "per tutti" 100 tasse (assurde e non) che gli italiani (e le imprese) devono pagare
Il 5-6-7 marzo vota le liste e i candidati della CGIL per sostebere il sindacato che difende i diritti e rivendica il rinnovo dei contratti.
Votare CGIL per cambiare e mettere al centro il lavoro.
The document contains a call to defend memory and build the future by donating 5x1000 tax money to the Marco Pezzi Historical Archive of the New Left, and provides the archive's tax code for donations.
The document calls for donations of 5x1000 to the Marco Pezzi Historical Archive of the New Left to defend memory and build the future. It provides the tax code for donations.
1. RREENNZZII AANNNNUUNNCCIIAA NNUUOOVVEE BBAASSTTOONNAATTEE
CCOONNTTRROO LLAAVVOORRAATTOORRII EE LLAAVVOORRAATTRRIICCII
Renzi prepara nuovi colpi. Cerca di recuperare consenso a destra, continuando a realizzare le
politiche di Berlusconi. Lo ha fatto sull'articolo 18. Vuole ripeterlo con l'abolizione delle tasse
su tutte le prime case, incluse quelle di lusso, e con un nuovo abbattimento di IRES e IRAP. A
vantaggio dei profitti. Chi paga? La sanità, con nuovi tagli massicci. I servizi pubblici, sempre
più cari e scadenti, nuovamente privati di fondi. Le pensioni: se anticipi sui famigerati tetti
Fornero, pagherai con la pesante riduzione di un assegno già miserabile. La scuola pubblica: i
tagli della Gelmini restano intatti, mentre le scuole private continuano ad incassare.
Confindustria esulta. Ovvio. Questo è un governo che regala ai padroni ciò che vogliono:
lavoratori licenziabili, decontribuzione, contratti nazionali svuotati, riduzione delle tasse. Il
tutto a carico del lavoro. Non solo: Renzi vuole concentrare tutti i poteri nell’uomo solo al
comando. Una garanzia definitiva, per i padroni, di “governabilità” della loro rapina.
UUNNIIRREE LLEE LLOOTTTTEE IINN UUNNAA LLOOTTTTAA SSOOLLAA..
E' necessario dire basta. E' necessaria una ribellione di massa di lavoratori, lavoratrici,
precari, disoccupati/e. Basta austerità, basta sacrifici, per ingrassare i profitti del capitalismo!
Basta con l'attacco ai diritti sindacali e democratici, a vantaggio di industriali e banchieri! E'
ora di voltare pagina.
Il movimento della scuola ha dato il via, aprendo un varco. E' necessario allargare quella
breccia. A partire dal rinnovo dei contratti (meccanici, tessili, chimici, alimentaristi), che
Confindustria non vuole. A partire dai lavoratori pubblici in attesa di un contratto che il
governo nega. Soprattutto occorre rompere l'isolamento delle lotte.
Sedici milioni di salariati sono una forza enorme, che va organizzata ed unita: un grande
fronte unico di lotta attorno ad una piattaforma di rivendicazioni unificante. Il lavoro che c'è
sia distribuito fra tutti, con una riduzione dell'orario a parità di paga. Le leggi che precarizzano
siano abrogate, per cancellare super sfruttamento e caporalato. I disoccupati abbiano diritto a
un salario degno. Non si dica che i soldi non ci sono: basta dare un'occhiata agli astronomici
profitti delle principali banche italiane. Il punto è imporre l'interesse della maggioranza della
società contro la dittatura di una piccola minoranza. Cioè contro il capitalismo.
La Grecia ci insegna una cosa: il capitalismo non è riformabile. La pretesa di Tsipras di un
compromesso onorevole si è risolta in una capitolazione totale. Il capitalismo o lo combatti o
lo subisci. O ti batti per un governo che rifondi su basi nuove la società o ti condanni a gestire
il continuo peggioramento della condizione di lavoratori e lavoratrici. Questo è il bivio.
Creare il partito che si batta in ogni lotta per una prospettiva di rivoluzione, è l'impegno
quotidiano del Partito Comunista dei Lavoratori. L'unico che non ha mai tradito i salariati.
UUNNAA AALLTTEERRNNAATTIIVVAA AANNTTIICCAAPPIITTAALLIISSTTAA
www.pclavoratori.it – info@pclavoratori.it
f.i.p. via Marini 1/b Bologna, 2.09.2015