1. L’AGRICOLTURA IN ITALIA
388.881 aziende
agricole si occupano
di coltivazione vite
+900.000 aziende si
occupano di
coltivazione di olivi
2. L’AGRICOLTURA IN ITALIA
+ 80% degli impiegati fa parte della
famiglia del proprietario agricolo
4.197.773 contro 221.671
35% degli
impiegati
è donna
solo il 3% stranieri
9. Il terreno per la coltura del riso (risaia) è perfettamente
livellato, diviso in vasche molto basse, mediante piccoli
argini di terra alti 30–40 cm. Le camere vengono allagate
dopo la semina.
In Europa la risicoltura è sviluppata in Francia, Italia e
Spagna. Prima dell'avvento della meccanizzazione nella
coltivazione del riso le mondine, i mietitori e i cavalli da
tiro erano figure comuni delle risaie. Per i lavori sul terreno
acquitrinoso vengono impiegati trattori.
La coltivazione tradizionale è caratterizzata ancora oggi
dalle secolari immagini dei bufali indiani che tirano l'aratro
nell'ostico terreno fangoso, incitati dai contadini. Vengono
così lavorati nella terra anche i residui vegetali e il letame
bovino.
Si tratta di un lavoro estenuante per le persone e per gli
animali. Le zolle di terra rivoltate vengono accuratamente
frantumate con gli erpici.Infine il campo viene spianato.
IL RISO
10. Il riso cinese si coltiva da migliaia e migliaia di
anni. Essendo una nazione in prevalenza
montuosa, le risaie sorgono lungo i fianchi
delle montagne e hanno la forma di grandi
terrazze ricolme d'acqua.
Per la cucina cinese il riso è un cibo
fondamentale, fritto o lessato. A base di riso è
poi tutta la cucina dell'intera Asia: dalla Cina,
infatti, il cereale è arrivato in Thailandia e in
Vietnam.
In tutti questi paesi il riso è tuttora coltivato
senza l'uso di macchine e tutte le fasi, dalla
semina alla raccolta, sono effettuate a mano
dai contadini.
Il riso cinese è giunto anche in Giappone. Un
tempo in Giappone il riso era un cibo
destinato solo ai valorosi Samurai e ai
mercanti. Oggi, invece, lo mangiano tutti.
IN CINA
11. Già 7.000 anni fa si coltivava una specie
di riso, l'Indica. Gli indiani continuano a
cucinare e a gustare il riso, soprattutto
nella parte meridionale del paese dove la
popolazione si nutre in prevalenza di
verdure e cereali. Il vero piatto base della
cucina indiana è il "pilau": riso cotto
prima nel burro e poi nell'acqua o nel
brodo. Da condire con verdure, uova,
pesce o carne.
IN INDIA
12. Il riso giunse in Africa dalla Mesopotamia sulle
carovane degli arabi. In Africa, come nelle zone più
povere dell'Asia, il riso è l'unica fonte di cibo per molte
famiglie che lo coltivano nelle loro piccole risaie.
Purtroppo non sempre il raccolto basta: una grave
siccità o, al contrario, abbondanti alluvioni o maremoti
possono distruggere tutto e lasciare le famiglie senza
riso, quindi senza cibo. Grazie alla Fao si cerca di
aumentare le aree coltivate e di seminare piante di
riso più resistenti.
Inoltre, si devono costruire negozi adatti a conservare
il riso anche per periodi di tempo abbastanza lunghi:
in molte zone, infatti, anche se il raccolto è stato
abbondante, spesso il riso va perduto perché non si è
fatto asciugare abbastanza o perché le piogge
bagnano i sacchi dove è conservato.
IN AFRICA
13. I nativi americani, i Sioux e i
Creek, raccoglievano le
pannocchie a mano e
macinavano i chicchi
direttamente dentro le lunghe
canoe sulle quali navigavano i
fiumi.
Il riso è diffuso come alimento
anche in tutta l'area del Centro
America, in particolare nella
zona del Mar dei Caraibi dove
viene consumato ogni giorno in
sostituzione del pane,
semplicemente bollito o lessato.
IN AMERICA
14. Oggi l 'Italia è il principale coltivatore
di riso d'Europa, seguita da Spagna,
Grecia, Portogallo e Francia.
In questi paesi sono numerose le
ricette per cucinare il riso che è spesso
servito come piatto principale.
Nei paesi del Nord Europa, al contrario,
il riso viene consumato soprattutto al
posto del pane o delle patate. Un
discorso a parte merita la Gran
Bretagna. Per oltre un secolo l'impero
britannico estese il suo dominio anche
in India. Da queste lontane terre gli
inglesi non importavano il riso.
IN EUROPA
17. COLTIVAZIONE DI MANIOCA
La manioca è
una delle
coltivazioni che
forniscono la
massima
quantità di
calorie per
metro quadro al
giorno.
Nonostante si
prediliga l’
inseminazione
artificiale delle
piante, è molto
richiesta la
manodopera
per la raccolta.
CARATTERISTICHE GENERALI
la semina
avviene nelle
stagioni pre-
piovose
in zone
particolarmente
colpiti dal sole
temperature
alte
calore
18. COLTIVAZIONE DI MANIOCA
taglio dello stelo
a 30-40cm dal
suolo
estirpare il tubero
dal suolo
mano /
macete
mano /
piede di
porco
taglio dei tuberi
trasporto / ri-
impiantazione
inseminazione
mano /
macchine
PROCESSO di COLTIVAZIONE
tutto il
corpo
braccia
spalle
schiena
piedi
gambe
schiena
braccia
spalle
schiena
19. COLTIVAZIONE DI MANIOCA
PUNTI CRITICI
disidratazione /
surriscaldamento
corporeo
produzione di
acido lattico
utilizzo di lame
aggravamento sulla
struttura spinale /
ossea
esposizione al
SOLE
SFORZI
INFEZIONI
22. COLTIVAZIONE CANNA DA ZUCCHERO
Bruciatura delle
FOGLIE per
eliminarle
TAGLIO e
eliminazione
dello stelo
TRASPORTO
LAVAGGIO della
canna
MACINATURA
meccanizzata/m
anuale
MACERAZIONE
in acqua
TORCHIATURA
meccanizzata/
manuale ed
estrazione della
melassa
RAFFINAZIONE
nel luogo di
consumo
PROCESSO di COLTIVAZIONE
23. COLTIVAZIONE CANNA DA ZUCCHERO
Temperatura
media: >30°
Sforzo SCHIENADisidratazione
Paga in base
alla QUANTITà
Insolazione
Problemi ai
RENI
Inalazione
pesticidi
Esposizione al
SOLE dalla mattina
alla sera
Sforzo BRACCIA
TAGLIO con
macete
RACCOLTA
Sforzo GAMBE
Sforzo SCHIENA
Sforzo BRACCIA
PUNTI CRITICI
28. BRASILEAGRICOLTURA
canna da zucchero 734.006.000t
cereali 77.586.449t
vite 84.338 t
fonte: DeAgostini (2011)
esporta il 30% prodotti alimentari prodotti
nella nazione, soprattutto in Cina
Uno dei maggiori produttori ed esportatori mondiali di:
soia, caffè, canna da zucchero, agrumi,
cacao, cotone.
Importanti sono
mais, riso, manioca, fagioli secchi, patate
35. L’AGRICOLTURA NEL MONDO
COLTIVAZIONE DI UVA
fonte: DeAgostini
Stati Uniti
Cina
Argentina
Italia
Spagna
Portogallo
Francia
Turchia
Iran
Australia
India
Brasile
Sud Africa
37. COLTIVAZIONE DELL’UVA
I METODI di raccolta
MANUALE sono
ancora utilizzati per
una raccolta selettiva
dei MIGLIORI
grappoli per produrre
vini di alta qualità e
spumanti metodo
classico
39. METODI MANUALI MIGLIORI
assorbimento di
calore
vestiario:
cappello,
tuta protezione
braccia e
gambe,
guanti
stivali
forbici
pneumatiche
piegare le gambe nella
raccolta delle cassette per
non forzare il carico sulla
schiena
le mani sono
impegnate in
operazioni
veloci che
richiedono
forza e
precisione
40. METODI MANUALI MIGLIORI
testa
sole
piegamenti collo
spalle
vestiario
sole
movimento
pendolare
sforzo
sospensivo
mani
cassette
forbici
uva
guanti
movimento
contrattivo
gambe
sforzo esplosivo
sforzo continuato
piedi
sforzo su
sterrato
41. COLTIVAZIONE DELL’UVA
Anche per i metodi di
raccolta meccanica c’
è bisogno di una
pulitura manuale del
raccolto da grappoli
malati o acerbi
42. BISOGNI DEL NOSTRO UTENTE E SOLUZIONI
stress psicologico
esposizione al sole
disidratazione
sforzo fisico
prolungato
sforzo fisico
improvviso
UTENTI
lavoranti agricoli
specializzati nella semina e
la raccolta
ACQUA
GESTIONE DEI
MOMENTI DI
RIPOSO
PREVENZIONE
DIVERSIFICAZIONE
COLLABORAZIONE
OMBRA
43. PUNTI CRITICI DEL NOSTRO UTENTE
stress psicologico
esposizione al sole
disidratazione
sforzo fisico
prolungato
sforzo fisico
improvviso
SFORZO
IMPREVISTO
+TEMPERATURA
CORPOREA
UTENTI
lavoranti agricoli
specializzati nella semina e
la raccolta
+ ACIDO
LATTICO
- CIRCOLAZIONE
SANGUIGNA
+/- FREQUENZA
CARDIACA
44. OMBRA
SCHEMA CONCETTUALE
stress psicologico
esposizione al sole
sforzo fisico
prolungato
sforzo fisico
improvviso
UTENTI
lavoranti agricoli
specializzati nella semina e
la raccolta
ACQUA
GESTIONE DEI
MOMENTI DI
RIPOSO
PREVENZIONE
DIVERSIFICAZIONE
COLLABORAZIONE
SFORZO
IMPREVISTO
+TEMPERATURA
CORPOREAdisidratazione
+ ACIDO
LATTICO
- CIRCOLAZIONE
SANGUIGNA
+/- FREQUENZA
CARDIACA