Content - Selezione di saggi sulla tecnologia, la creatività, il copyrightAmmLibera AL
Content è la prima collezione di scritti di Cory Doctorow: dai discorsi più irriverenti tenuti in varie conferenze - a partire da quello alla Microsoft, cui chiede di smettere di trattare i propri clienti come criminali applicando assurdi DRM - ad articoli per Forbes, Locus, InformationWeek e The Guardian sul copyright, sui libri digitali e sul rapporto tra conoscenza e nuove tecnologie.
Un concentrato di idee, spunti e riflessioni su cosa siamo abituati a considerare "contenuto" e sul ruolo della tecnologia e del diritto d'autore riguardo alla diffusione delle informazioni.
Content - Selezione di saggi sulla tecnologia, la creatività, il copyrightAmmLibera AL
Content è la prima collezione di scritti di Cory Doctorow: dai discorsi più irriverenti tenuti in varie conferenze - a partire da quello alla Microsoft, cui chiede di smettere di trattare i propri clienti come criminali applicando assurdi DRM - ad articoli per Forbes, Locus, InformationWeek e The Guardian sul copyright, sui libri digitali e sul rapporto tra conoscenza e nuove tecnologie.
Un concentrato di idee, spunti e riflessioni su cosa siamo abituati a considerare "contenuto" e sul ruolo della tecnologia e del diritto d'autore riguardo alla diffusione delle informazioni.
Pubblic speaking e metodologie didattiche innovative attraverso lo storytellingMatteo Adamoli
Workshop esperienziale per i docenti sulla competenza di parlare in pubblico attraverso la narrazione orale
Obiettivi:
1. Imparare la strategia dello storytelling durante una performance di public speaking
2. Utilizzo delle emozioni nella narrazione orale
3. Come utilizzare oggetti e materiale video in un discorso
Contenuti:
Lo storytelling è una metodologia di comunicazione attraverso cui si possono raccontare contenuti, informazioni, conoscenze a partire dalla creazione di un immaginario emozionale. Inserendosi in questo filone di ricerca l’incontro formativo toccherà le seguenti tematiche:
• Il paradigma dell’oralità
• Introduzione allo storytelling applicato al public speaking
• Gli strumenti a disposizione (in particolare il visual storytelling)
• Buone pratiche di public speaking utilizzando come fonti gli archivi di Ted, YouTube e Vimeo.
PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA
Neuroscienza basata sull’evoluzione dei concetti della psicologia moderna degli anni ’70
(Psicologia Cognitiva di Chomsky).
La PNL è un modello basato sullo studio della struttura dell’esperienza soggettiva.
Cosa significa PNL?
Scomponendo il nome possiamo individuarne le tre componenti principali:
Programmazione: lavoro mentale che avviene nell’individuo nel momento in cui riceve un’informazione.
Neuro: l’esperienza è filtrata ed elaborata dal nostro sistema nervoso attraverso i cinque sensi.
Linguistica: risposta agli stimoli come effetto il linguaggio verbale e del corpo.
Pubblic speaking e metodologie didattiche innovative attraverso lo storytellingMatteo Adamoli
Workshop esperienziale per i docenti sulla competenza di parlare in pubblico attraverso la narrazione orale
Obiettivi:
1. Imparare la strategia dello storytelling durante una performance di public speaking
2. Utilizzo delle emozioni nella narrazione orale
3. Come utilizzare oggetti e materiale video in un discorso
Contenuti:
Lo storytelling è una metodologia di comunicazione attraverso cui si possono raccontare contenuti, informazioni, conoscenze a partire dalla creazione di un immaginario emozionale. Inserendosi in questo filone di ricerca l’incontro formativo toccherà le seguenti tematiche:
• Il paradigma dell’oralità
• Introduzione allo storytelling applicato al public speaking
• Gli strumenti a disposizione (in particolare il visual storytelling)
• Buone pratiche di public speaking utilizzando come fonti gli archivi di Ted, YouTube e Vimeo.
PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA
Neuroscienza basata sull’evoluzione dei concetti della psicologia moderna degli anni ’70
(Psicologia Cognitiva di Chomsky).
La PNL è un modello basato sullo studio della struttura dell’esperienza soggettiva.
Cosa significa PNL?
Scomponendo il nome possiamo individuarne le tre componenti principali:
Programmazione: lavoro mentale che avviene nell’individuo nel momento in cui riceve un’informazione.
Neuro: l’esperienza è filtrata ed elaborata dal nostro sistema nervoso attraverso i cinque sensi.
Linguistica: risposta agli stimoli come effetto il linguaggio verbale e del corpo.
Presentazione per Scuola Superiore Studi UmanisticiEleonora Polacco
− Il dottorato fuori dall’università. Presentazione nell'ambito della conferenza "Incontri con imprenditori, manager e professionisti" organizzato dalla Scuola Superiore di Studi Umanistici e dal Consorzio Spinner (Bologna, 24 marzo 2010)
EDUCAZIONE E SAPERE NEL TERZO MILLENNIO TRA NUOVI SCENARI E SFIDE DI SEMPREEmanuele Rapetti
slides intervento a Saluzzo in occasione del primo incontro del ciclo di incontri sul tema "IGNORO DUNQUE SONO, educare la coscienza nell'era dei reality", 12 Novembre 2011, dal titolo EDUCAZIONE E SAPERE NEL TERZO MILLENNIO TRA NUOVI SCENARI E SFIDE DI SEMPRE
La forza delle storie - versione integraleeffedue86
La nostra vita è completamente immersa nel linguaggio e nelle storie e, quindi, è importante saperle ascoltare e analizzare, per migliorare diversi aspetti di noi stessi.
ALTER EGO. Riflessioni ed aforismi del cuore e della mente.Fausto Intilla
Sintesi del libro:
Con questa miscellanea di pensieri (aforismi e riflessioni) ad alto “potenziale soggettivo” (atti a svelare il “lato umano” dell’autore), al lettore, viene lasciata la libertà di sfogliare il libro in qualsiasi punto ed iniziare a leggere ciò che desidera; senza il timore di perdere quel classico “filo logico conduttore” che lega solitamente l’inizio e la fine di ogni libro (caratteristica letteraria volutamente omessa in quest’opera). L’autore, lungi dalla presunzione di voler impartire qualche “lezione di vita” ai lettori più “esigenti”, affida questi suoi pensieri a tutti coloro che vorranno aprire le proprie menti verso una migliore conoscenza di sé stessi e del mondo in cui viviamo, non attraverso le sue idee e considerazioni personali, ma attraverso ciò che essi stessi saranno in grado di cogliere ed elaborare con il proprio intelletto e le proprie capacità associative, tra gli innumerevoli spunti di riflessione presenti in quest’opera. Il testo è piuttosto scorrevole e non richiede particolari conoscenze tecnico-scientifiche nel campo della fisica o della chimica (prerogativa invece essenziale per tutti gli altri libri finora pubblicati dallo stesso autore). Immagine di copertina: “Sostanzialità Eterna”, olio su tela, 60cm x 80cm, 1988, di Fausto Intilla.
“La gioia non può rivelare la sincerità di un sentimento reciproco, mentre la sofferenza sì. Forse ogni verità esige un sacrificio interiore involontario, irrazionale, incondizionato, per essere espressa in modo gratuito, verso chi non ci ha mai chiesto nulla”. F.I.
2. Le slide mi devono
arrivare in formato jpg
entro il pomeriggio
di lunedi 21
Hanno già confermato:
Zygmunt,
Deneb,
Velas,
Night,
Mr Volare
Il prossimo incontro lo terrete voi. Ciascuno porterà tre slide che conterranno
i suoi 10 consigli per “Raccontare il Digitale” e le presenterà agli altri.
Non è obbligatorio. Chi di voi vuole farlo, mi contatti in IM durante o dopo
La lezione
3. Poi diciamo che ci guardano come marziani ☺
L’altra sera a cena, @sirdrake: “ho fatto refresh sul permalink con f5”
4.
5. SETI
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
SETI, acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence
(Ricerca di Intelligenza Extraterrestre), è un progetto
dedicato alla ricerca della vita, e della vita intelligente
in particolare, nel cosmo. Il progetto è condotto dal SETI
Institute, un'organizzazione scientifica privata,
senza scopi di lucro.
Se dovessimo mandare un messaggio
ad una forma di vita aliena:
Che messaggio potremmo mandare?
E in che lingua?
6. SETI
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nel 1974 fu fatto un tentativo simbolico di inviare un messaggio verso altri mondi.
Per celebrare un consistente ampliamento del radiotelescopio da 305 metri di
Arecibo, un messaggio in codice di 1.679 bit fu trasmesso verso l'ammasso
globulare M13, distante da noi circa 25.000 anni luce.
La sequenza di 0 e 1 che costituiva il messaggio era una matrice 23 × 73 che
conteneva alcuni dati sulla nostra posizione nel sistema solare, la figura
stilizzata di un essere umano, formule chimiche ed il contorno del radiotelescopio
stesso.
La matrice 23 × 73 fu scelta perché sia 23 che 73 sono numeri primi. Si
presumeva che questo fatto avrebbe aiutato un ipotetico ascoltatore alieno a
riconoscere la struttura a matrice.
A causa della limitatezza della velocità della luce, nessuna eventuale risposta
potrà giungerci prima di 50.000 anni; a causa di ciò l'intero esperimento fu
liquidato come una sorta di spot pubblicitario. L'esperimento fu anche oggetto
di controversie: si ci chiese in particolare se fosse giusto che un ristretto
gruppo di persone si attribuisse il diritto di comunicare a nome dell'intero pianeta.
7. Fin dalle origini del programma SETI uno dei problemi più dibattuti è stato quello del linguaggio: quale linguaggio
è meglio usare per i nostri messaggi e quale è più probabile venga usato da eventuali esseri extraterrestri
per i loro?
Molti critici del SETI hanno sostenuto che non è verosimile che si possa mai arrivare a trovare un modo di
comunicare tra esseri così diversi come saremmo noi e un'ipotetica civiltà aliena.
Altri autori hanno creduto che la soluzione stia nell'uso di linguaggi formali, costruiti su base logica ed esprimenti
essenzialmente nozioni matematiche o, al più, scientifiche: almeno queste infatti dovrebbero essere comuni a
due civiltà in grado di sviluppare una tecnologia adeguata alle comunicazioni interstellari tramite i radiotelescopi.
CONSEGUENZE OPERATIVE E TECNOLOGICHE DI UN'ANALISI FILOSOFICA
DEL LINGUAGGIO DEL SETI
Appunti di Valeria Aschieri & Paolo Musso
http://www.seti-italia.cnr.it/Pagina%20Articoli/Pagina03_SETIeFilosofia.htm
La conoscenza comune, è indispensabile come punto di partenza per
una comprensione del messaggio
8. Un consiglio di lettura
“Le ricerche hanno portato alla conclusione che l’uomo
al di sotto di un preciso sublivello o metalivello, non è
più in grado di riconoscere l’intelligenza come tale.
Concepisce come intelligenza solo ciò che si muove
nella cornice del suo stesso comportamento.
Anche un cane vede nell’uomo solo il potere cui si
sottopone, non lo spirito. I comportamenti umani gli
sembrano privi di senso perché superano le capacità
percettive del cane.
Allo stesso modo non potremmo percepire Dio –
ammesso che esista- in quanto intelligenza, dato
che il suo pensiero deve poggiare su una riflessione
totale, la cui complessità ci è preclusa.”
L’evoluzione di una specie è un gioco tra mutamenti genetici e cambiamenti
culturali (es: è stata la biologia che ci ha reso possibile la parola e la parola ha
determinato la nostra cultura.). Come potrebbero comunicare due specie diverse?
9. Alcune considerazioni:
* La trasmissione di un messaggio, in una conversazione,
non è mai la somma dei contenuti, ma solo l’area di
intersezione tra le intelligenze che comunicano. Ovvero
l’area in cui tutti i partecipanti riescono a costruire una
buona convergenza lessicale, tra segni e significanti, tra parole e
Senso comune concetti. Ma anche tra vissuto personale e contenuto
della conversazione.
Se parli ad un abitante
Esempi:
di un villaggio del
- Se una donna è stata sempre picchiata dagli uomini, troverà
centro africa, per cui
incomprensibile un’affermazione sulla galanteria maschile;
la violenza e la capacità
- Se un editore non ha mai vissuto le dinamiche di Rete troverà
di uccidere sono incomprensibile la disponibilità di testi in cc;
capacità sociali e - Se io non posseggo il concetto di “coda lunga” non potrò mai
gerarchizzanti, capire le logiche di rete;
Ecc.
come gli spieghi che
da noi uccidere è reato?
* La comunicazione è tendenzialmente “antagonica” e l’antagonismo
é essenziale perché ci sia arricchimento dei punti di vista. Ma l’efficacia
della comunicazione inizia nel momento in cui iniziamo a “sintetizzare”
l’antagonismo.
Come in politica il consenso si ottiene al centro, nella comunicazione
l’efficacia si ottiene nella sintesi delle posizioni, nella fissazione di un
significato condiviso. Che dobbiamo sempre sforzarci di cercare.
10. Per approfondire:
Ugo Volli, Manuale di semiotica, € 22,00
Laterza, 2005, 336 p.
Alcuni consigli:
• “Ogni conversazione è regolata secondo il principio di cooperazione”
(Ugo Volli, “Manuale di Semiotica”). Se stai facendo divulgazione,
se ti interessa che un messaggio sia compreso:
a) Usa sempre la tecnica del “riferimento a cosa nota”
Ascolta molto, capisci bene il background culturale del tuo interlocutore
E tenta sempre una convergenza lessicale e concettuale.
Es: se il nostro interlocutore è un giornalista, usare l’approccio comparativo tra media tradizionali
e media digitali.
b) Se vuoi farti capire da qualcuno, non dargli “calci nelle palle” (op. cit.)
L’ironia, il giudizio feroce o troppo netto e tranchant, il sarcasmo
non sono atteggiamenti collaborativi, non aiutano la comunicazione
“fàtica” (la solidarietà sociale aiuta molto la comprensione), mettono
“presunta” differenza gerarchica tra gli interlocutori.
c) Cerca sempre di definire il significato di ogni singolo termine che il tuo
Interlocutore può non conoscere.
11. I materiali linguistici e le
dotazioni di giochi diversi
tra loro come Risiko o
The age of Empires,
richiedono lo stesso
identico approccio
Come un giocatore di scacchi o di strategia, lo scrittore deve prevedere e indirizzare, per
quanto gli è possibile, le reazioni del lettore. Deve agire facendo delle scelte coscienti,
lavorando sul punto debole del suo avversario, su quella che Wittgenstein chiamava
aspettazione, ovvero quel tipo particolare di attesa, con un forte contenuto di previsione ed
emozione, che sovrintende sempre ad ogni atto di lettura.
La differenza sostanziale, se vogliamo, è nell’asincronia, nel fatto che lo scrittore gioca la
stessa partita contro un numero indefinito di avversari e non può adattare le mosse ad
ognuno di essi, soprattutto perché le sue mosse le ha già fatte prima. Ma, a ben vedere,
questo non è un limite: è solo la prima regola del gioco
12. Se non conosci i tuoi lettori:
• Fai tesoro di tutte le “obiezioni” che
leggi/ascolti in giro e:
• Comprendile;
• Cerca di farti un’idea del
percorso individuale/culturale
che celano
• Costruisci intorno ad esse le
tue argomentazioni;
• Usale come contesto per
spiegarti e per perfezionare il
tuo punto di vista, prevenendole