Il progetto NPFP si propone di sviluppare e applicare nuovi paradigmi che costituiscano una svolta nella progettazione, costruzione e funzionamento di macchine e impianti per l’industria alimentare:
Paradigma 1 (P1): “Progettazione e produzione mediante nuove tecnologie”
Paradigma 2 (P2): “Controllo del processo dalle proprietà del prodotto trasformato”
Principali filiere coinvolte: Alimentare, Meccanica, Regolamentazione, ICT.
Sito web del progetto: www.npfp.it
Le ultime innovazioni tecnologiche possono rivoluzionare l'impiego e le strategie di progetto - Intervento di Mauro Braga, Viessmann, al Convegno del 15 marzo 2016
APPLICABILITÀ DELLE TECNICHE ALTERNATIVE DI DEPOSIZIONE
DI FILM SOTTILI SUPERCONDUTTORI ALLE CAVITÀ RISONANTI
PER ACCELERATORI DI PARTICELLE E STUDIO DI UNA POSSIBILE
APPLICAZIONE “LOW TECH”
Il progetto NPFP si propone di sviluppare e applicare nuovi paradigmi che costituiscano una svolta nella progettazione, costruzione e funzionamento di macchine e impianti per l’industria alimentare:
Paradigma 1 (P1): “Progettazione e produzione mediante nuove tecnologie”
Paradigma 2 (P2): “Controllo del processo dalle proprietà del prodotto trasformato”
Principali filiere coinvolte: Alimentare, Meccanica, Regolamentazione, ICT.
Sito web del progetto: www.npfp.it
Le ultime innovazioni tecnologiche possono rivoluzionare l'impiego e le strategie di progetto - Intervento di Mauro Braga, Viessmann, al Convegno del 15 marzo 2016
APPLICABILITÀ DELLE TECNICHE ALTERNATIVE DI DEPOSIZIONE
DI FILM SOTTILI SUPERCONDUTTORI ALLE CAVITÀ RISONANTI
PER ACCELERATORI DI PARTICELLE E STUDIO DI UNA POSSIBILE
APPLICAZIONE “LOW TECH”
Il progetto NPFP si propone di sviluppare e applicare nuovi paradigmi che costituiscano una svolta nella progettazione, costruzione e funzionamento di macchine e impianti per l’industria alimentare:
Paradigma 1 (P1): “Progettazione e produzione mediante nuove tecnologie” basato sull’uso integrato di tecnologie produttive a forma finita, nuovi materiali, tecnologie non convenzionali di giunzione (ad esempio incollaggio, Friction Stir Welding.).
Paradigma 2 (P2): “Controllo del processo dalle proprietà del prodotto trasformato” basato sull’uso integrato di metodi sperimentali e numerici.
Principali filiere coinvolte: Alimentare, Meccanica, Regolamentazione, ICT
Sito web del progetto: www.npfp.it
Presentazioni e video: http://cerr.eu/what-s-going-on/357-materiali-dei-seminari-disponibili-online
SUPERCONDUTTIVITA’ IN
RADIOFREQUENZA APPLICATA ALLE
CAVITA’ ACCELERATRICI:
DEPOSIZIONE PER SPUTTERING DI
FILM SOTTILI DI NIOBIO E RELATIVA
CORRELAZIONE FRA MORFOLOGIA,
MICROSTRUTTURA E PROPRIETA’
ELETTRICHE
NO-DIG: il pipe bursting per la riabilitazione di condotte ammalorateServizi a rete
Webinar 25 febbraio 2021
È sempre più necessità inderogabile, sull’intero territorio nazionale, “riabilitare” vecchie condotte per contrastare il deperimento di installazioni e materiali datati che spesso degenerano in rotture, perdite e collassamenti/ostruzioni delle linee stesse. Secondo le informazioni, la quantità di condotte ammalorate è talmente ampia da generare percentuali di perdita che il gestore delle infrastrutture non può ignorare.
Il Progetto IperCer si rivolge all’industria delle piastrelle ceramiche, in particolar modo ai produttori di lastre di grande formato in grès porcellanato. Il progetto si propone di ottimizzare ed efficientare il ciclo produttivo delle grandi lastre studiando soluzioni di processo e modellazione per l’intera filiera del grande formato attraverso un approccio integrato che si avvale anche di misure sperimentali sul campo.
Principali filiere coinvolte: Ceramica e affini, Meccanica, Efficienza Energetica, Farmaceutica
Sito web del progetto: www.ipercer.it
Presentazioni e video: http://cerr.eu/what-s-going-on/357-materiali-dei-seminari-disponibili-online
Il presente lavoro di tesi ha visto la progettazione meccanica, mediante
Autodesk® Inventor™ “Professional 2008”, di una camera da Ultra Alto Vuoto per
la deposizione fisica da fase vapore -magnetron sputtering- di film metallici su
substrati nastriformi, adottando un sistema di movimentazione di tipo roll-to-roll.
La peculiarità di questo apparato è quella di poter trattare, in un'unica sessione, un
nastro continuo lungo anche qualche centinaio di metri.
Il progetto è nato contestualmente alla necessità della TFE (Thin Film
Equipment) di avere un impianto pilota semi-industriale per la produzione in
continuo di film sottili di silice su materiale plastico. Con tale apparato, la TFE
intende effettuare uno studio di processo atto a caratterizzarne i parametri ed a
verificare le caratteristiche dei film, in vista della possibile costruzione di un vero
e proprio impianto industriale per la STMicroelectronics.
In particolare, la progettazione della macchina è un’operazione di
refurbishing di una parte di un sistema da vuoto già esistente e parzialmente
funzionante, ma oramai dismesso, che fu costruito allo scopo di conservare le
cavità a quarto d’onda in piombo dell’acceleratore dei Laboratori Nazionali di
Legnaro in un ambiente il più possibile pulito: il vuoto spinto.
Questa camera, oltre a poter essere impiegata come impianto pilota per uno
studio di processo industriale di deposizione su nastro, è stata predisposta anche
per poter trattare substrati generici, all’occorrenza, previa rimozione del sistema di
movimentazione.
L’operazione iniziale è stata la trasposizione su file dei due sistemi da vuoto
dismessi; quindi è stata effettuata una veloce analisi degli spazi destinati ad
alloggiare il futuro impianto, ne sono stati definiti gli utilizzi ed i requisiti tecnici,
sono stati valutati gli interventi da effettuare ed infine sono stati presi in
considerazione gli accessori da applicare, con particolare attenzione ai sistemi di
deposizione e di movimentazione del nastro.
Il progetto NPFP si propone di sviluppare e applicare nuovi paradigmi che costituiscano una svolta nella progettazione, costruzione e funzionamento di macchine e impianti per l’industria alimentare:
Paradigma 1 (P1): “Progettazione e produzione mediante nuove tecnologie” basato sull’uso integrato di tecnologie produttive a forma finita, nuovi materiali, tecnologie non convenzionali di giunzione (ad esempio incollaggio, Friction Stir Welding.).
Paradigma 2 (P2): “Controllo del processo dalle proprietà del prodotto trasformato” basato sull’uso integrato di metodi sperimentali e numerici.
Sito web del progetto: www.npfp.it
Presentazioni e video: http://cerr.eu/what-s-going-on/357-materiali-dei-seminari-disponibili-online
Nuovi materiali e tecnologie green per eliminare definitivamente le perdite n...Servizi a rete
Giornata tecnica di Servizi a Rete in collaborazione con SASI spa, Lanciano 21 febbraio 2020
“Progettare con le tecnologie no-dig i canali fognari ed acquedottistici”
alessandro pluda nuova tesi system sostenibilità e risparmio energetico nella...infoprogetto
Presentazione società
argomento sostenibilità per Tesi system (progetto Eco-binder con fondi europei)
argomento risparmio energetico (normativa vigente e nuovi valori limite di trasmittanza); argomento acustica legata al pannello prefabbricato
pannelli a taglio termico (spiegazione ns. sistema di connessione e prove sperimentali eseguite)
confronto con altri sistemi in commercio
potenzialità strutturali e di finitura/rivestimenti applicabili alle facciate esterne e/o interni
Conergy Italia è una delle realtà più consolidate del fotovoltaico italiano, con un fatturato 2010 di 150 milioni di euro ed oltre 150 MW venduti dalla sua nascita nel 2005. L’azienda ha sede a Vicenza, un’unità di sviluppo progetti in Puglia e una in Sicilia.
Conergy Italia fa parte del Gruppo Conergy, uno degli operatori più storici ed importanti del fotovoltaico internazionale. Il Gruppo, con sede ad Amburgo (Germania), è presente da più di 10 anni nel settore e ha filiali dirette in 16 Paesi del mondo.
www.conergy.it
Il progetto NPFP si propone di sviluppare e applicare nuovi paradigmi che costituiscano una svolta nella progettazione, costruzione e funzionamento di macchine e impianti per l’industria alimentare:
Paradigma 1 (P1): “Progettazione e produzione mediante nuove tecnologie” basato sull’uso integrato di tecnologie produttive a forma finita, nuovi materiali, tecnologie non convenzionali di giunzione (ad esempio incollaggio, Friction Stir Welding.).
Paradigma 2 (P2): “Controllo del processo dalle proprietà del prodotto trasformato” basato sull’uso integrato di metodi sperimentali e numerici.
Principali filiere coinvolte: Alimentare, Meccanica, Regolamentazione, ICT
Sito web del progetto: www.npfp.it
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SUPERCONDUTTIVITA’ IN
RADIOFREQUENZA APPLICATA ALLE
CAVITA’ ACCELERATRICI:
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FILM SOTTILI DI NIOBIO E RELATIVA
CORRELAZIONE FRA MORFOLOGIA,
MICROSTRUTTURA E PROPRIETA’
ELETTRICHE
NO-DIG: il pipe bursting per la riabilitazione di condotte ammalorateServizi a rete
Webinar 25 febbraio 2021
È sempre più necessità inderogabile, sull’intero territorio nazionale, “riabilitare” vecchie condotte per contrastare il deperimento di installazioni e materiali datati che spesso degenerano in rotture, perdite e collassamenti/ostruzioni delle linee stesse. Secondo le informazioni, la quantità di condotte ammalorate è talmente ampia da generare percentuali di perdita che il gestore delle infrastrutture non può ignorare.
Il Progetto IperCer si rivolge all’industria delle piastrelle ceramiche, in particolar modo ai produttori di lastre di grande formato in grès porcellanato. Il progetto si propone di ottimizzare ed efficientare il ciclo produttivo delle grandi lastre studiando soluzioni di processo e modellazione per l’intera filiera del grande formato attraverso un approccio integrato che si avvale anche di misure sperimentali sul campo.
Principali filiere coinvolte: Ceramica e affini, Meccanica, Efficienza Energetica, Farmaceutica
Sito web del progetto: www.ipercer.it
Presentazioni e video: http://cerr.eu/what-s-going-on/357-materiali-dei-seminari-disponibili-online
Il presente lavoro di tesi ha visto la progettazione meccanica, mediante
Autodesk® Inventor™ “Professional 2008”, di una camera da Ultra Alto Vuoto per
la deposizione fisica da fase vapore -magnetron sputtering- di film metallici su
substrati nastriformi, adottando un sistema di movimentazione di tipo roll-to-roll.
La peculiarità di questo apparato è quella di poter trattare, in un'unica sessione, un
nastro continuo lungo anche qualche centinaio di metri.
Il progetto è nato contestualmente alla necessità della TFE (Thin Film
Equipment) di avere un impianto pilota semi-industriale per la produzione in
continuo di film sottili di silice su materiale plastico. Con tale apparato, la TFE
intende effettuare uno studio di processo atto a caratterizzarne i parametri ed a
verificare le caratteristiche dei film, in vista della possibile costruzione di un vero
e proprio impianto industriale per la STMicroelectronics.
In particolare, la progettazione della macchina è un’operazione di
refurbishing di una parte di un sistema da vuoto già esistente e parzialmente
funzionante, ma oramai dismesso, che fu costruito allo scopo di conservare le
cavità a quarto d’onda in piombo dell’acceleratore dei Laboratori Nazionali di
Legnaro in un ambiente il più possibile pulito: il vuoto spinto.
Questa camera, oltre a poter essere impiegata come impianto pilota per uno
studio di processo industriale di deposizione su nastro, è stata predisposta anche
per poter trattare substrati generici, all’occorrenza, previa rimozione del sistema di
movimentazione.
L’operazione iniziale è stata la trasposizione su file dei due sistemi da vuoto
dismessi; quindi è stata effettuata una veloce analisi degli spazi destinati ad
alloggiare il futuro impianto, ne sono stati definiti gli utilizzi ed i requisiti tecnici,
sono stati valutati gli interventi da effettuare ed infine sono stati presi in
considerazione gli accessori da applicare, con particolare attenzione ai sistemi di
deposizione e di movimentazione del nastro.
Il progetto NPFP si propone di sviluppare e applicare nuovi paradigmi che costituiscano una svolta nella progettazione, costruzione e funzionamento di macchine e impianti per l’industria alimentare:
Paradigma 1 (P1): “Progettazione e produzione mediante nuove tecnologie” basato sull’uso integrato di tecnologie produttive a forma finita, nuovi materiali, tecnologie non convenzionali di giunzione (ad esempio incollaggio, Friction Stir Welding.).
Paradigma 2 (P2): “Controllo del processo dalle proprietà del prodotto trasformato” basato sull’uso integrato di metodi sperimentali e numerici.
Sito web del progetto: www.npfp.it
Presentazioni e video: http://cerr.eu/what-s-going-on/357-materiali-dei-seminari-disponibili-online
Nuovi materiali e tecnologie green per eliminare definitivamente le perdite n...Servizi a rete
Giornata tecnica di Servizi a Rete in collaborazione con SASI spa, Lanciano 21 febbraio 2020
“Progettare con le tecnologie no-dig i canali fognari ed acquedottistici”
alessandro pluda nuova tesi system sostenibilità e risparmio energetico nella...infoprogetto
Presentazione società
argomento sostenibilità per Tesi system (progetto Eco-binder con fondi europei)
argomento risparmio energetico (normativa vigente e nuovi valori limite di trasmittanza); argomento acustica legata al pannello prefabbricato
pannelli a taglio termico (spiegazione ns. sistema di connessione e prove sperimentali eseguite)
confronto con altri sistemi in commercio
potenzialità strutturali e di finitura/rivestimenti applicabili alle facciate esterne e/o interni
Conergy Italia è una delle realtà più consolidate del fotovoltaico italiano, con un fatturato 2010 di 150 milioni di euro ed oltre 150 MW venduti dalla sua nascita nel 2005. L’azienda ha sede a Vicenza, un’unità di sviluppo progetti in Puglia e una in Sicilia.
Conergy Italia fa parte del Gruppo Conergy, uno degli operatori più storici ed importanti del fotovoltaico internazionale. Il Gruppo, con sede ad Amburgo (Germania), è presente da più di 10 anni nel settore e ha filiali dirette in 16 Paesi del mondo.
www.conergy.it
Similar to Un sistema green per il teleriscaldamento: nuove tubazioni flessibili in plastica rinforzata (20)
Un sistema green per il teleriscaldamento: nuove tubazioni flessibili in plastica rinforzata
1. Un sistema green per il teleriscaldamento:
nuove tubazioni in materiale plastico rinforzato
2. 1. Cosa si intende per reti di teleriscaldamento green?
2. Tubazioni flessibili in materiale plastico rinforzato: FibreFlex
3. Progettazione semplificata
Caso studio: Cervinia (AO)
4. Posa velocizzata
Caso studio: Milano (MI)
5. Cantierizzazione efficiente e più sostenibile
Caso studio: Pomarance (PI)
6. Efficieza energetica delle reti
Dispersioni termiche, perdite di carico e tassi di perdita - Dati MOEK
0. Indice
3. Riduzione
volumi di scavo
Riduzione
volumi di scavo
Riduzione
volumi di scavo
Riduzione
volumi di scavo
Minore produzione
di sfridi e rifiuti
Minore produzione
di sfridi e rifiuti
Minore produzione
di sfridi e rifiuti
Minore produzione
di sfridi e rifiuti
Cantierizzazioni
ridotte
Cantierizzazioni
ridotte
Cantierizzazioni
ridotte
Cantierizzazioni
ridotte
Velocità
di posa
Velocità
di posa
Velocità
di posa
Velocità
di posa
Minori tassi
di perdita
Minori tassi
di perdita
Minori tassi
di perdita
Minori tassi
di perdita
Dispersioni termiche
minime
Dispersioni termiche
minime
Dispersioni termiche
minime
Dispersioni termiche
minime
Perdite di
carico ridotte
Perdite di
carico ridotte
Perdite di
carico ridotte
Perdite di
carico ridotte
Costi inferiori al
metro posato
Costi inferiori al
metro posato
Costi inferiori al
metro posato
Costi inferiori al
metro posato
Assenza di
corrosione
Assenza di
corrosione
Assenza di
corrosione
Assenza di
corrosione
Eliminazione
saldature
Eliminazione
saldature
Eliminazione
saldature
Eliminazione
saldature
Riduzione
emissioni in cantiere
Riduzione
emissioni in cantiere
Riduzione
emissioni in cantiere
Riduzione
emissioni in cantiere
Autocompensazione
alle dilatazioni
Autocompensazione
alle dilatazioni
Autocompensazione
alle dilatazioni
Autocompensazione
alle dilatazioni
SVILUPPO
TECNOLOGICO
EFFICIENZA
ENERGETICA
SOSTENIBILITÀ
SOCIALE
ENERG
IA
A
M
BIENTE
ECONOMIA
1. Cosa si intende per reti di teleriscaldamento green?
4. 10
9
8
1. Strato interno in PEX-a
2. Adesivo
3. Rete in fibra aramidica
4. Adesivo + barriera ossigeno
5. Rivestimento tubo di servizio
6. Schiuma poliuretanica
7. Guaina esterna + barriera ossigeno
8. Giunto maschio interno in acciaio
9. Anello polimerico intermedio
10. Anello esterno in acciaio
Tcontinua 95°C • Tpicco 115°C • P 16 bar
Gamma dal D25 al D160
FibreFlex
1
2
3
4
5
6
7
2. Tubazioni flessibili in materiale plastico rinforzato
5. Principali vantaggi
• Assenza di corrosione
• Peso al metro contenuto
• Massima adattabilità ai percorsi
• Integrabilità con tubazioni pre-esistenti
• Rotoli di grande lunghezza forniti a misura
• Autocompensazione assenza zeta e omega
• Sistema di giunzione a pressatura assiale assenza saldature
2. Tubazioni flessibili in materiale plastico rinforzato
8. 3. Progettazione semplificata • Caso studio: Cervinia (AO)
• Dislivello: 70 metri
• Valori di esercizio rete: T = 85°C, P = 8 bar
• Diametro: D90/162
• Pendenze comprese tra il 25% e il 35%
• Presenza di alberi - massicci rocciosi
• Difficoltà di movimentazione barre
Giunzioni
Pezzi speciali (curve 45/90°)
Giorni di cantiere previsti
142
64
28 giorni x 6 persone 4 giorni x 6 persone
0
2
FibreFlexTubazioni rigide
Criticità specifiche
Lunghezza 410 metri (S + R)920 metri (S + R)
11. 4. Posa velocizzata • Caso studio: Milano (MI)
• Dislivello: 1 metro
• Valori di esercizio rete: T = 82°C, P = 7 bar
• Diametri: D160/225, D125/202, D110/182, D90/162
• Parte del percorso in trincea, parte costretto in cavedio in cls
• Presenza di alberi e sottoservizi pre-esistenti
• Garantire il traffico carrabile interno e disagi minimi agli inquilini
Giunzioni
Pezzi speciali (curve + tee)
Giorni di cantiere previsti
Alberi da eradicare
108
18 + 14
18 giorni x 5 persone
3
6 giorni x 5 persone
0
0 + 14
42
FibreFlexTubazioni rigide
Criticità specifiche
Lunghezza 810 metri (S + R)890 metri (S + R)
16. • Indice di rugosità PEX = 0.007 mm
• A parità di diametro interno
riduzione dal 20% al 25% delle
perdite di carico
6. Efficienza energetica delle reti
Temperatura dell’acqua 95°CPortata in massa, m [kg/h]Q [kW]
10
10
10
10 100 1000
2
3
4
5
3
4
5
6
8
2
3
4
5
6
8
10
6
8
2
100002 3 4 5 7
2
3
4
5
6
8
2 3 4 5 72 3 4 5 7
DimensionideltubodiservizioFibreFlex
Perdite di carico ∆P [Pa/m]
30 000
∆T=30°
20 000
10 000
5 000
3 000
1 000
2 000
500
300
200
100
50
30
20
10
20 000
∆T=20°
10 000
5 000
4 000
3 000
2 000
1 000
500
400
300
200
100
50
40
30
20
10
5
125
110
90
75
63
50
40
32
140
160
Perdite di carico
17. Tra il 2004 e il 2015, nelle reti dell’est europeo sono stati posati più di 6500 km di
tubi FibreFlex. In particolare la MOEK (una delle più grosse municipalizzate di Mosca)
ha installato nello stesso periodo 1212 km di tubi, pari al 16% della rete gestita.
• Il tasso di perdite è calato 16.25 volte (da 6.5 / 100km a 0.4)
• Grazie alla riduzione delle dispersioni termiche, è stato raggiunto un
risparmio economico di 12,5 milioni di euro, nonché una diminuzione de
volume di emissioni di CO2
pari a 241 mila tonnellate
6. Efficienza energetica delle reti • Dati MOEK di Mosca