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Aziende e Web 2.0, cambiare il modo di pensare - Parte PrimaAntonio Pavolini
In che modo cambia la comunicazione aziendale con gli strumenti conversazionali del 2.0? Ne parlo in questa lezione al master MUMM della facoltà di Economia e Commercio dell'Università "La Sapienza" di Roma, tenutasi il 17.7.2009. (prima parte).
Aziende e Web 2.0, cambiare il modo di pensare - Parte PrimaAntonio Pavolini
In che modo cambia la comunicazione aziendale con gli strumenti conversazionali del 2.0? Ne parlo in questa lezione al master MUMM della facoltà di Economia e Commercio dell'Università "La Sapienza" di Roma, tenutasi il 17.7.2009. (prima parte).
I personally feel .................. guilty after reading this.
I am sure each one of us have had the same "thoughts" at least once in our lives........
C'mon....... lets be frank for heaven's sake !
Well I admit it !!!!! We are all human beings....... right????
Weather happens. Gas leaks happen. Even flu pandemics happen. And sometimes these unpredictable workplace disruptions prevent us from getting to the office. If we're without a plan, what do we do?
Being proactive and having an at-hand plan of action will prepare you to successfully meet the challenges of working when emergency telecommuting is required.
This comprehensive emergency telecommuting guide provides critical information and just-in-time solutions for those who find themselves unexpectedly working from a distance.
Learn more about our telework solutions:
Online Meetings: http://gotomeeting.com
Remote Access: http://gotomypc.com
And more: http://citrixonline.com
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due casi di cocreazione realizzati da TTV: il nuovo sito Nesquik per i genitori (in partnership con Now Available), i cui progettisti sono stati gli utenti della rete, e lo spettacolo Huggies (finalizzato alla creazione di un nuovo posizionamento, in partnership con JWT), frutto della collaborazione delle mamme blogger, autrici teatrali per un giorno.
Il percorso di consulenza Super Otto ha un approccio strategico flessibile, sostenibile e adattabile ai mercati, alle turbolenze, adattivo rispetto ai nuovi canali di vendita, all’export, alle necessità dei consumatori a partire dai più giovani, alle innovazioni è una soluzione di lungo periodo per disegnare il presente e il futuro.
Un modello permetta l’apertura di nuovi (e sempre nuovi) punti di vista.
Social media manager Executive program per professionisti e aziende - edizion...ifoasapereutile
Il fenomeno dei social media è in crescita in tutto il mondo: in Italia riguarda oltre 20 milioni di utenti, con un incremento di 3 milioni di persone solo nell’ultimo anno.
Sono due i principali player nell’arena social:
le persone che utilizzano i social media per condividere pensieri ed emozioni oltre a opinioni e informazioni su brand e prodotti;
le aziende che cercano occasioni di marketing analizzando il passaparola generato dagli utenti, alla ricerca di visibilità e di relazioni per garantirsi una buona reputazione online.
L’interazione tra questi due player avviene attraverso le piattaforme social: il Social Media Manager è il professionista che possiede le competenze per cogliere le opportunità offerte da tale fenomeno e finalizzarle in un risultato.
Intervento di F.Rubino, The Talking Village, al Web Update 2012 - Città della Scienza, Napoli. L'argomento è la co-creazione di valore tra brand e consumatori
Community Management cosa serve per farlo funzionare - Master SQcuola di BlogMarco FABBRI
Si fa presto a dire "Community Manager", ma cosa deve sapere e saper fare chi vuole ricoprire questo ruolo in maniera professionale non è una lista breve.
Somos la agencia de comunicación y marketing en social media líder en España, con proyección internacional. El éxito de nuestras acciones se basa en la combinación de creatividad potente, estrategia de comunicación adecuada y sólidos conocimientos del medio.
Nos vemos como algo más que un proveedor. Trabajamos como la extensión de los departamentos de comunicación y marketing de nuestros clientes para social media. Como especialistas en este medio, ofrecemos todo lo que una marca (corporativa o personal) pueda necesitar en este entorno: conceptualización, ejecución, producción audiovisual, investigación, diseño y el desarrollo tecnológico.
I social media marketing e il mobile marketing sono un argomento che ogni imprenditrice oggi non può permettersi di ignorare.
Ma quali sono i reali vantaggi che si possono ottenere dalle innumerevoli piattaforme e soprattutto come organizzare un piano efficace?
Il corso si prefigge il traguardo di esaminare gli aspetti pratici mettendo in grado i partecipanti di raggiungere un buon livello cognitivo delle possibilità offerte dal nuovo panorama mediatico.
Saranno identificati gli strumenti attualmente disponibili e verrà effettuata una disamina dei vantaggi offerti dai vari canali.
Per una serie di piattaforme saranno suggerite le migliori tecniche di ingaggio e mostrate delle case history di successo.
Verrà inoltre ampiamente analizzato il mondo mobile, dall’advertising al m-commerce. Analizzati i trend e suggerite tecniche per veicolare il proprio business attraverso questo canale.
Un programma di social marketing ben pianificato può cambiare il modo di interagire con i consumatori e, come risultato, il modo in cui i consumatori percepiscono la vostra azienda.
La mia presentazione del 15 novembre 2014 a Bolzano per BdiBlogger e il materiale di stimolo per il workshop con aziende e blogger che ha concluso la giornata.
Principi di strategia di web marketing applicati agli studi legali - intervento a "La Nuvola Rosa" powered by MIcrosoft, nell'ambito del modulo "LAWY.HER", Roma, Facoltà di Ingegneria La Sapienza (23 aprile 2014)
Definizione delle strategia di nicchia e perché oggi il buon marketing non può prescindere dalla sue tecniche fondamentali. Per i programmi di formazione e social empowerment di TTV contattaci: info@thetalkingvillage.it
Per la fantastica Classe IV di Sqcuola di Blog (la più giovane con la coach più vecchia - ma mai abbastanza saggia) e per gli amici che ci hanno seguito con #BattleRoyale e #SDBawards a Parma il 25/26 ottobre 2013
in TTV cerchiamo sempre di non usare termini alla moda solo per fare impressione (come "engagement" e l'orribile pseudotraduzione "ingaggio"). Cerchiamo invece di dare un senso ad alcuni concetti di marketing, per come li stiamo vivendo, per renderli fruibili a tutti. Se vi piace questo condensato di esperienza, lasciateci un suggerimenento per approfondire insieme altre parole.
Seconda parte (estratto) di un ciclo di lezioni su social web e web marketing. Cosa significa una strategia di contenuti e quali sono le domande da farsi?
Al Social Business Forum 2012, The Talking Village ha presentato il caso Carlo Erba, laboratorio di cocreazione con gli utenti sviluppato per Johnson & Johnson in collaborazione con Clearvale.
Che cosa significa fare impresa in una cultura digitale? Innanzitutto digitalizzare il cliente. Presentazione tenuta al CNA Barcamp di Ravenna (aprile 2012)
Flavia Rubno e Giuliana Laurita, founders di The Talking Village, hanno presentato il progetto sociale di ascolto e partecipazione "Dash - Idee per le Mamme" alla prima edizione del Social Case History Forum 2012
1. Se i mercati sono Conversazioni,
è ora di prendere la parola.
2. Chi siamo?
Blogger appassionati della Rete e delle sue persone, senior manager con
una profonda conoscenza del marketing strategico e del mondo corporate
Flavia Rubino Giuliana Laurita
The Talking Village, Founder The Talking Village, co-Founder
Marketing, P&G Coordinamento internazionale Renault Publicis
FCB, Parigi
Marketing Director, Reckitt Benckiser Greece
Semiotic and motivational Researcher
Global Category Director, Reckitt Benckiser
HQ London Web Strategist ,Fullsix
Baby-Beauty GBU Director, Johnson & Research Director, Osservatorio Social Media,
Johnson Italy OTO Research
Managing Director Added Value Italy Social Media Consultant
Blogger Blogger
3. COSA FACCIAMO?
Offriamo le competenze
professionali, i modelli e
le pratiche per tradurre la
teoria e l’etica del
marketing relazionale in
progetti concreti.
4. Abbiamo sviluppato una expertise peculiare: quella del
progettista strategico e intermediario qualificato di
conversazioni online.
Non “facciamo” social media marketing o internet PR, ma
vera innovazione attraverso la partecipazione e la co-
creazione: social è la nostra stessa essenza, non è un
mezzo di comunicazione.
Per questo la nostra struttura si basa principalmente su
capitali di relazione.
5. Con i nostri clienti identifichiamo gli obiettivi di business
raggiungibili attraverso il dialogo con i consumatori.
Con i nostri progetti, realizzati attraverso il dialogo paritario
tra gli attori coinvolti, i brand producono qualcosa
realmente voluto dalle persone, ed eseguito insieme a loro.
6. Il posizionamento TTV
L’approccio derivante dalle PR
push
tradizionali è quello della
divulgazione: attivare le community
per diffondere un messaggio
BUZZ predefinito, in quanto target.
Mktg TTV invece attiva la co-costruzione del
DIGITAL messaggio, in quanto rilevante. Poi,
PR sono le persone a muovere altre
persone.
SOCIAL MEDIA
target MARKETING consulenti
co-creatori
pull
7. Viviamo di scambi e conversazioni
Ricercare i Sviluppare i segni Azioni e
feelings (Concetto, Prodotto, Comunicazione) Impatto
stimolazione esecuzione
incubazione
insights esperienza
esperienze, emozioni
generazione di idee ottimizzazione
8. COME OPERIAMO?
Svolgiamo monitoraggi qualitativi e/o
quantitativi
Generiamo idee di progetti
Ricerchiamo i tool migliori
Definiamo i KPI
Coinvolgiamo le persone attive in rete nella
definizione delle meccaniche e nella loro
esecuzione
Attiviamo il network e gestiamo l’esecuzione
Misuriamo i KPI
Proponiamo il seguito
11. Indice
Comunicazione collaborativa
Webank, uno storytelling collettivo
Huggies, raccontare la maternità (a teatro e in un libro)
Coop Crescendo, far nascere una community su Facebook
Dash, un progetto di utilità sociale
Ricerca partecipativa ,co-creazione e innovazione
Dash e l’etnografia digitale
Mulino Bianco e i diari delle Spighe
Illy Issimo: la strategia di posizionamento del prodotto
Mister Baby: disegniamo il futuro del brand
Restivoil: come nasce una pubblicità
Cos’è un BRAND VILLAGE?
Nesquik: il primo sito creato con chi lo userà
Carlo Erba: un laboratorio di co-creazione
13. Attraverso un vasto network di utenti attivi della Rete,
sviluppiamo i piani e le meccaniche di comunicazione più
adatti a ciascun tema/network da attivare.
Gli strumenti di conversazione (per es. Facebook e gli altri
SN) vengono utilizzati in funzione delle meccaniche social
concordate con una base di ambassador.
I brand devono essere pronti a condividere: una volta
stabiliti gli obiettivi di comunicazione e le strategie
conversazionali, le meccaniche vengono “prese in carico”
dalle persone stesse.
14. Portare in vita
i valori del brand
CLIENTE: Ogilvy per Webank
Obiettivi
Creare un serbatoio di idee, insight, feeling e
storie, selezionando nel corso del progetti 10
tester per un nuovo conto corrente online.
Meccanica e risultati
Uno storytelling collettivo (37 storyteller, 48
post, 69 commenti), moderato da TTV e
rilanciato sulla pagina FB, dove i protagonisti
della storia parallela di internet e WeBank
raccontano come internet ha cambiato la loro
vita.
10 utenti tra i più attivi e comunicativi sono
diventati tester di WeBank.
http://nl-ser.webank.it/nl/l.jsp?ma.Vq.A.A.A.A
15. Raccontare la Meccanica e risultati
maternità a più mani Un gruppo iniziale di 10 top mamme blogger è stato
messo in contatto da TTV, invitato a raccontare
episodi divertenti e a scrivere insieme il manifesto
CLIENTE: RMG Connect della nuova maternità, da portare poi in scena con una
nota attrice comica.
Obiettivi
L’attrice, la sua autrice, il brand e l’agenzia hanno
Comunicare e riempire di significati
incontrato di persona le blogger iniziatrici.
reali il posizionamento del brand Sul sito Huggies Club altri 46 blog si sono aggiunti
Huggies sulla maternità all’iniziativa.
autentica/imperfetta.
Vincitore del primo premio assoluto IAB MIXX
Huggiesclub.it/mammacheridere
16. con un seguito in
libreria
Obiettivi
Dare un seguito alla relazione iniziata
con “Mamma che ridere”, utilizzandone
i tantissimi materiali
Meccanica
Le 15 blogger iniziatrici del progetto
hanno scritto a più mani un “manuale
di sopravvivenza” per mamme.
Il coordinamento dell’operazione da
parte di TTV è avvenuto attraverso un
gruppo FB riservato, in diretto contatto
con cliente e agenzia.
Il libro “Hai Voluto la carrozzina” è
stato pubblicato a settembre 2011 con
Fabbri.
17. COOP Crescendo e la nascita di
una community
CLIENTE: COOP
Obiettivi
Far conoscere alle consumatrici l’assortimento
Crescendo e le offerte Speciali.
Aprire su FB un canale di servizio e dialogo
diretto con i consumatori, basato sui valori Coop
Risultati
Le persone partecipano alla conversazione su
temi collaterali (libri, educazione, alimentazione)
e chiedono informazioni sui prodotti, la loro
reperibilità, il loro uso. Gli utenti rispondono “al
posto” di Coop, offrono supporto e aiuto a chi
chiede consigli (ES: pannolini lavabili)
.Da un insieme sporadico di persone come quello
che si forma su FB, si è creata la vera e propria
community: tra chi ha domandato e chi ha offerto
supporto si è creata una vera solidarietà.
http://www.facebook.com/crescendocoop
18. Dash “Idee per le mamme”: dare
valore alle persone attive sul territorio
Obiettivi
Portare in vita e rendere credibile il concetto di
“vicinanza alle mamme” del brand, attraverso una
presenza social e un supporto concreto.
Esecuzione
Una ricerca netnografica + un’iniziativa sociale
Per raccogliere e finanziare i progetti delle
associazioni che sostengono la genitorialità..
Redazione del blog e gestione delle relazioni su
Twitter.
La lezione
Valorizzare le idee e le iniziative già esistenti nel
tessuto sociale piuttosto che calare dall’alto le idee
del brand, è il primo passo di una vera relazione.
RISULTATO: A fronte di più di 400 progetti iscritti,
P&G ha raddoppiato (da 15 a 30) i finanziamenti.
http://www.dash.it/Blog.aspx?PageID=34&
20. Secondo il nostro approccio, il ricercatore “parla la
stessa lingua” dei partecipanti - quindi ha una presenza
in rete importante, usa quotidianamente Internet, ne
conosce a fondo codici e dinamiche sociali.
Tutte le persone coinvolte si trovano nello stesso
ambiente e hanno pari dignità e diritto di parola: gli
utenti, l’agenzia, il cliente.
21. La conversazione si svolge online, in modalità asincrona.
I partecipanti possono entrare nell’area di discussione quando
vogliono, prendendosi il tempo di riflettere ed elaborare la loro
opinione.
A una fase di analisi ne segue una di creazione, in cui il pattern è
quello del brainstorming. In questa fase le persone assumono un
atteggiamento di apertura verso gli elementi valutati, perché chiamati
personalmente a migliorarli e a tracciarne il futuro.
Si adotta la prospettiva dello storytelling: attraverso le narrazioni si
ottengono molti più insight di quanti non ne offra la semplice
somministrazione di task.
23. I Diari delle Spighe
CLIENTE: Barilla
Obiettivi
Raccogliere esperienze su un prodotto appena
lanciato per capire i suoi punti di forza, il suo
vissuto, il suo immaginario, attraverso degli
autentici diari esperienziali.
Meccanica e risultati
Il sito Mulino Bianco ha ospitato un blog
multiautore pubblico, a cui hanno contribuito 25
persone tra blogger del network TTV e utenti
registrati al DB Mulino Bianco. Ogni settimana,
per 5 settimane, è stato lanciato un argomento-
task elaborato dall’ufficio ricerche Barilla e
tradotto in linguaggio “conversazionale” da
TTV.
I partecipanti hanno scritto il loro diario
seguendo le tracce dei temi e dando vita a 112
post e più di 200 commenti.
24. Co-Generare una strategia
CLIENTE : Ilko Coffee
Obiettivi
Identificare la strategia di posizionamento e di
comunicazione per un nuovo drink
Modalità: privato
Alcuni appassionati di caffè hanno ricevuto e
usato il prodotto, mentre discutevano in un
blog privato su TTV di tutti gli aspetti della sua
comunicazione: i bisogni, i competitor, il
target, il mondo del prodotto, fino alle
iniziative concrete per intercettare i suoi
potenziali consumatori. L’azienda ne ha tratto
la giusta strategia di comunicazione online e
offline.
25. Capire e rilanciare un’equity
Cliente: Reckitt Benckiser
Obiettivi
Avvicinare Mister Baby alle mamme,
esplorando il vissuto del brand e i possibili
lanci/rilanci futuri
Modalità: Privato
FASE1
Un gruppo di consumatrici si è incontrato
negli uffici dell’azienda per una giornata di
workshop, e ha poi approfondito online (su
TTV) l’immagine della marca, il range di
prodotti, i valori e la sostenibilità dell’offerta
FASE 2
Un brainstorming creativo a Roma, seguito
da una conversazione online su grafica del
logo e del nuovo sito web
26. Partecipare allo sviluppo
di un copy
CLIENTE: Chefaro Pharma
Obiettivi
Sviluppare il nuovo spot per Restivoil,
scegliendo tra storyboard alternativi e rifinendo
la creatività.
Meccanica e Risultati
Conversazione mista online-offline (con focus
groups di controllo): un gruppo di consumatori
con cute sensibile è stato invitato a condividere
tutti gli step di sviluppo del copy, dal concetto,
allo storyboard fino al Link Test e allo
shooting., a cui sono stati invitati.
Dopo la messa in onda il blog è diventato
pubblico , e il brand ha raggiunto la leadership
nel canale farmacia.
28. Crediamo nell’innovazione collaborativa. Coinvolgiamo
direttamente le persone interessate allo sviluppo di un
prodotto o di una campagna.
Spieghiamo loro le fasi operative del progetto, usando un
linguaggio tecnico-divulgativo.
Dopo una fase di condivisione del background e di analisi
delle informazioni disponibili, sollecitiamo il loro input
consulenziale e creativo.
29. SCENE
Il Brand Village di TTV è un prodotto finalista al Premio Nazionale per
l’innovazione nei Servizi di Confcommercio, 2011
30. Cos’è e come funziona il Brand Village
Il Brand Village è una community attiva in modo continuativo in un spazio digitale, che
funziona come un laboratorio permanente di ideazione.
Si svolge su una piattaforma modulare, powered by TTV, e si basa su una varietà di
esperienze interattive, che combinano task specifici e feedback spontanei.
Viene preparato un reporting mensile sulle evidenze principali, con possibilità di ottenere
“pulse” più ravvicinati.
Oltre alle tecnologie sociali e al piano di contenuti della conversazione, in questa
metodologia è determinante la tipologia di partecipanti: lead users, early adopters, ovvero
profili critici e sperimentatori, un vero pool creativo che affianca l'azienda.
Gli incentivi per i partecipanti possono essere
- Materiali: Omaggi, vantaggi, eventi o servizi speciali per gli iscritti
- Immateriali: ringraziamenti del team, gratifiche, coinvolgimento e possibilità di
partecipare alle iniziative di marketing dell’azienda (per es. uno shooting)
31. La struttura di un Village
La piattaforma consente di
organizzare diversi argomenti
con diversi strumenti: forum,
blog, allegati.
1.Area istituzionale del progetto
2. Agenda: calendario tasks ed
eventi
3. Blog: storie, personaggi,
domande, approfondimenti
4. Laboratori di idee (forum)
•concetti e altri materiali di
stimolo
•bacheca/conversazione libera
5. Risorse: link interessanti e
fonti di “ispirazione”
32. Un cantiere online per Nesquik
CLIENTE: Now Available per Nestle’
Obiettivi
Ri-Progettare insieme a una community di
utenti l’area del Sito Nesquik dedicata ai
genitori:“il primo sito creato con chi lo
userà”
Meccanica e risultati
In modalità pubblica, apertura sequenziale
delle aree di conversazione.
Dopo 8 settimane:
- 70 conversazioni attive
- 212 commenti
Report di sintesi e incontro-briefing finale
degli iscritti negli uffici dell’azienda.
Saicomemeloimmagino.it
33. Un Lab per un sito OTC
CLIENTE: Johnson&Johnson
Obiettivi
Sviluppare il sito Carlo Erba nell’ambito del
riposizionamento e del restyling del brand, in
modo da conciliare l’equity del brand con gli
obiettivi degli utenti in Rete.
Meccanica e risultati
Dopo una fase di osservazione qualitativa
delle conversazioni in materia di
automedicazione, circa 30 utenti hanno
interagito con l’agenzia e il brand in un’area
riservata, ad invito, dove sono stati condivisi
la storia del brand e i suoi obiettivi. Il
risultato è stato un piano di contenuti e un
brief grafico, che il brand ha pienamente
rispettato.
34. Cosa pensano i partecipanti ai progetti TTV
Ho sempre considerato il "dialogo con il target" una priorità, mai abbastanza soddisfatta
dalle aziende. Testare sul campo la voglia delle persone di esprimersi, con intelligenza e
profondità, conferma ciò in cui credo.
POTER LEGGERE I COMMENTI DEGLI ALTRI, E RILANCIARE LA CONVERSAZIONE ANCHE A
DISTANZA DI GIORNI, RISOLVE IL PROBLEMA DI NON TROVARSI NELLA STESSA STANZA.
ANZI, SICURAMENTE GLI SPUNTI CHE EMERGONO SONO ANCORA PIU' INTERESSANTI,
VISTO CHE VENGONO LASCIATI A RIPOSARE/SEDIMENTARE, PRIMA DI ESSERE RIPRESI.
le fasi che trovo più interessanti sono il background e i contenuti. perché sono
quelle dove si sviluppa il confronto con le idee degli altri, con le idee proprie, le si
motiva all'interno di storie, profili e linguaggi diversi. è di solito per me un bel
momento di formazione e crescita
Esperienza interessante perché nuova, non prevedibile, tutta da esplorare. Da consumatore mi
sono immaginato di poter contribuire al miglioramento di un marchio più o meno conosciuto.
Indirettamente, dunque, anche di migliorare la mia vita in veste di consumatore. L'esperienza
mi ha stimolato a riflettere su come mi comporto da consumatore.