Laureato in Ingegneria Elettronica con una tesi redatta in collaborazione con Volkswagen, Università di Brauschweig e Università di Cagliari. Fino a fine 2001 è stato Ufficiale del Genio dell’Aeronautica Militare, come capo sez. avionica della DTL Eurofighter 2000.Dal 2013 è Direttore Ricerca e Sviluppo di Abinsula e le sue principali attività sono quelle di trovare e identificare nuove aree tecnologiche di investimento e creare ed estendere il network con aziende, centri di ricerca e università.
Inoltre è tra i founder di alcune startup in ambito sharing economy e Internet of Things quali Greenshare, Clacsoon e Lifely.
Internet of Things, l’Internet delle cose, è una nuova rivoluzione della Rete. Gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.
Le sveglie suonano prima in caso di traffico, le piante comunicano all’innaffiatoio quando è il momento di essere innaffiate, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il
farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete.
Laureato in Informatica presso l’Università degli Studi di Cagliari vanta più di 15 anni di esperienza nell'ambito dell’IT.
Dal 2000 è membro del gruppo di ricerca su tematiche ICT del CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna), dove attualmente è Expert Technologist, lavorando e contribuendo a progetti di ricerca nazionali e internazionali.
Laureato in Ingegneria Elettronica con una tesi redatta in collaborazione con Volkswagen, Università di Brauschweig e Università di Cagliari. Fino a fine 2001 è stato Ufficiale del Genio dell’Aeronautica Militare, come capo sez. avionica della DTL Eurofighter 2000.Dal 2013 è Direttore Ricerca e Sviluppo di Abinsula e le sue principali attività sono quelle di trovare e identificare nuove aree tecnologiche di investimento e creare ed estendere il network con aziende, centri di ricerca e università.
Inoltre è tra i founder di alcune startup in ambito sharing economy e Internet of Things quali Greenshare, Clacsoon e Lifely.
Internet of Things, l’Internet delle cose, è una nuova rivoluzione della Rete. Gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.
Le sveglie suonano prima in caso di traffico, le piante comunicano all’innaffiatoio quando è il momento di essere innaffiate, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza per gareggiare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, i vasetti delle medicine avvisano i familiari se si dimentica di prendere il
farmaco. Tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento alla Rete.
Laureato in Informatica presso l’Università degli Studi di Cagliari vanta più di 15 anni di esperienza nell'ambito dell’IT.
Dal 2000 è membro del gruppo di ricerca su tematiche ICT del CRS4 (Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna), dove attualmente è Expert Technologist, lavorando e contribuendo a progetti di ricerca nazionali e internazionali.
Si sente oggi molto parlare del nuovo trend dell’Internet delle cose, di sensori e oggetti intelligenti, di nuove opportunità di controllo olistico di macchine produttive, abitazioni,
elettrodomestici. Qual è la dimensione attuale del fenomeno dell’Internet of Everything? Quali sono le previsioni di evoluzione?
Internet fino ad oggi è servita a collegare tra loro le persone tramite PC e device mobile: in futuro, la rete crescerà molto di più e si espanderà in domini inesplorati, creando legami sempre più stretti tra il mondo fisico e quello digitale. Appliance domestiche intelligenti, sistemi di riscaldamento e condizionamento, sensori per monitorare le condizioni ambientali, attuatori per lanciare azioni da remoto: molti di
questi oggetti saranno dotati di un proprio indirizzo IP, trasmetteranno dati, saranno raggiungibili in qualsiasi momento e da qualunque luogo, parleranno con noi. Come
mostra la figura successiva, le componenti che rendono possibile questo scenario ci sono già tutte: sensori, attuatori, reti wireless, batterie, strumenti analitici avanzati,
processi già codificati di localizzazione, controllo, automazione e alert.
www.theinnovationgroup.it
Internet delle cose: „smart is the new green“
Internet delle cose: che cos’è; tecnologie correlate; sfide; ambiti di applicazione e use case; come cambia la documentazione tecnica e di prodotto
Internet delle cose (IoT), realtà aumentata (AR) e documentazione tecnicaKEA s.r.l.
Scopriamo come l'internet of things e l'augmented reality modificano le modalità di fruizione e di produzione dei contenuti della comunicazione tecnica: manuali di istruzioni, help online, cataloghi prodotto tecnici.
Internet of Things ... Internet of what? There is not such a thing like a free lunch, so who pays for big IoT benefits? Are our privacy and security jeopardized more than ever?
Internet of Things e manutenzione a distanza: disponibilità di nuove tecnolo...Stefano Dindo
Lo scopo dell'intervento è stato quello di dare una visione del concetto di Internet of Things alle aziende appartenenti al Distretto di Meccatronica.
La presentazione ha dato una definizione di internet of things, mostrato le potenzialità e definito le tecnologie a supporto della realizzazione di un progetto di questo tipo.
Le tecnologie sono:
- Cloud
- Database NoSQL
- Approccio alla sperimentazione e sviluppo Agile
Slide del talk "L'informatica tra presente e futuro" per il ciclo di seminari "Informatica tra Scienza e Tecnologia" organizzato dal corso di laurea in Informatica Industriale dell'Università di Camerino e dal Consorzio Universitario Piceno
Le slide del mio intervento alla Ravenna Future Lessons 2015. Un punto di vista generale sullo stato dell'IoT: storia, il presente, i prodotti, le piattaforme e il futuro immediato. R&D IoT al CRS4 e la startup Paraimpu. Infine alcuni spunti di riflessione.
Internet of Things: mercato, tecnologie, applicazioni e competenzeArmando Martin
Oggi l’Internet delle cose è un paradigma tecnologico in cui la comunicazione è estesa all’interazione tra uomini, dispositivi e sottosistemi. L’Internet delle cose è un insieme
di tecnologie digitali che vanno dai tag RFId alle reti di sensori, dalle superfici touch alla realtà aumentata, dai sistemi logistici integrati alle infrastrutture in chiave di sostenibilità
14 Lavori di presentazione realizzati nel laboratorio di informatica avanzata condotto dal prof. Alessandro Gemo nell' a.s. 2008-09 con sis. op. e software Open Source nella S.M.S. “G. Carducci”
L'internet delle Cose, sebbene conclamato e discusso molto di frequente, accorpa al suo interno un coacervo di tecnologie ancora poco conosciute e applicate dalle aziende manifatturiere. Vediamo quindi i possibili ambiti applicativi, i benefici e gli elementi ostativi alla sua diffusione.
Internet è cresciuto in maniera esponenziale passando dalle poche migliaia di collegamenti a qualche miliardo di persone connesse in tutto il mondo. Smart Business, Smart Home, Wearable, Smart City. Tutto si fa più veloce e “smart”. Quali sono gli effetti principali? Quali i vantaggi? Quali le sfide?
Per maggiori approfondimenti: http://issuu.com/sarascotti/docs/iot
Internet degli Oggetti e Hardware SocialiLeandro Agro'
FESTIVAL DELLA CREATIVITA' 2009 a FIRENZE
Appuntamento con WideTag Inc., pionieristica azienda italo-californiana dedita alla Internet of Things: una sessione aperta sulle interfacce fisiche di nuova concezione collegate all’utilizzo dei social network; come nascono, come si progettano, come cambiano i rapporti tra le persone. Al centro del workshop i “social hardware” co-sviluppati con Nuzoo Srl. Al lavoro con voi, tra video e prototipi con cui sperimentare, ci saranno i video di Dario Violi (IxD Designer in MaisonThe e ToyMaker), le storie di Leandro Agrò (CEO, WideTag), l’elettronica di Stefano Avenia (CEO, Nuzoo).
Si sente oggi molto parlare del nuovo trend dell’Internet delle cose, di sensori e oggetti intelligenti, di nuove opportunità di controllo olistico di macchine produttive, abitazioni,
elettrodomestici. Qual è la dimensione attuale del fenomeno dell’Internet of Everything? Quali sono le previsioni di evoluzione?
Internet fino ad oggi è servita a collegare tra loro le persone tramite PC e device mobile: in futuro, la rete crescerà molto di più e si espanderà in domini inesplorati, creando legami sempre più stretti tra il mondo fisico e quello digitale. Appliance domestiche intelligenti, sistemi di riscaldamento e condizionamento, sensori per monitorare le condizioni ambientali, attuatori per lanciare azioni da remoto: molti di
questi oggetti saranno dotati di un proprio indirizzo IP, trasmetteranno dati, saranno raggiungibili in qualsiasi momento e da qualunque luogo, parleranno con noi. Come
mostra la figura successiva, le componenti che rendono possibile questo scenario ci sono già tutte: sensori, attuatori, reti wireless, batterie, strumenti analitici avanzati,
processi già codificati di localizzazione, controllo, automazione e alert.
www.theinnovationgroup.it
Internet delle cose: „smart is the new green“
Internet delle cose: che cos’è; tecnologie correlate; sfide; ambiti di applicazione e use case; come cambia la documentazione tecnica e di prodotto
Internet delle cose (IoT), realtà aumentata (AR) e documentazione tecnicaKEA s.r.l.
Scopriamo come l'internet of things e l'augmented reality modificano le modalità di fruizione e di produzione dei contenuti della comunicazione tecnica: manuali di istruzioni, help online, cataloghi prodotto tecnici.
Internet of Things ... Internet of what? There is not such a thing like a free lunch, so who pays for big IoT benefits? Are our privacy and security jeopardized more than ever?
Internet of Things e manutenzione a distanza: disponibilità di nuove tecnolo...Stefano Dindo
Lo scopo dell'intervento è stato quello di dare una visione del concetto di Internet of Things alle aziende appartenenti al Distretto di Meccatronica.
La presentazione ha dato una definizione di internet of things, mostrato le potenzialità e definito le tecnologie a supporto della realizzazione di un progetto di questo tipo.
Le tecnologie sono:
- Cloud
- Database NoSQL
- Approccio alla sperimentazione e sviluppo Agile
Slide del talk "L'informatica tra presente e futuro" per il ciclo di seminari "Informatica tra Scienza e Tecnologia" organizzato dal corso di laurea in Informatica Industriale dell'Università di Camerino e dal Consorzio Universitario Piceno
Le slide del mio intervento alla Ravenna Future Lessons 2015. Un punto di vista generale sullo stato dell'IoT: storia, il presente, i prodotti, le piattaforme e il futuro immediato. R&D IoT al CRS4 e la startup Paraimpu. Infine alcuni spunti di riflessione.
Internet of Things: mercato, tecnologie, applicazioni e competenzeArmando Martin
Oggi l’Internet delle cose è un paradigma tecnologico in cui la comunicazione è estesa all’interazione tra uomini, dispositivi e sottosistemi. L’Internet delle cose è un insieme
di tecnologie digitali che vanno dai tag RFId alle reti di sensori, dalle superfici touch alla realtà aumentata, dai sistemi logistici integrati alle infrastrutture in chiave di sostenibilità
14 Lavori di presentazione realizzati nel laboratorio di informatica avanzata condotto dal prof. Alessandro Gemo nell' a.s. 2008-09 con sis. op. e software Open Source nella S.M.S. “G. Carducci”
L'internet delle Cose, sebbene conclamato e discusso molto di frequente, accorpa al suo interno un coacervo di tecnologie ancora poco conosciute e applicate dalle aziende manifatturiere. Vediamo quindi i possibili ambiti applicativi, i benefici e gli elementi ostativi alla sua diffusione.
Internet è cresciuto in maniera esponenziale passando dalle poche migliaia di collegamenti a qualche miliardo di persone connesse in tutto il mondo. Smart Business, Smart Home, Wearable, Smart City. Tutto si fa più veloce e “smart”. Quali sono gli effetti principali? Quali i vantaggi? Quali le sfide?
Per maggiori approfondimenti: http://issuu.com/sarascotti/docs/iot
Internet degli Oggetti e Hardware SocialiLeandro Agro'
FESTIVAL DELLA CREATIVITA' 2009 a FIRENZE
Appuntamento con WideTag Inc., pionieristica azienda italo-californiana dedita alla Internet of Things: una sessione aperta sulle interfacce fisiche di nuova concezione collegate all’utilizzo dei social network; come nascono, come si progettano, come cambiano i rapporti tra le persone. Al centro del workshop i “social hardware” co-sviluppati con Nuzoo Srl. Al lavoro con voi, tra video e prototipi con cui sperimentare, ci saranno i video di Dario Violi (IxD Designer in MaisonThe e ToyMaker), le storie di Leandro Agrò (CEO, WideTag), l’elettronica di Stefano Avenia (CEO, Nuzoo).
Discorso per un Polo Italiano per la Internet degli Oggetti.
... Ripensare gli oggetti di ogni giorno, così come avvenne con l’avvento della plastica, e riformarli perché siano adeguati al futuro nel quale desideriamo vivere. Questa è l’opportunità che l’Italia -più di tanti altri sistemi e Paesi- è tagliata per affrontare.
Ogni oggetto dovrebbe avere una storia. Una storia del suo passato (materiali, luoghi di produzione, istruzioni) e del suo futuro (differenziazione, smontaggio, riciclo). Ogni oggetto dovrebbe sapere attivamente qualcosa di sé (essere senziente o almeno conoscere il tempo ed il luogo del proprio uso), essere connesso (non importa se always on, passivamente o attivamente, ma tutto deve poter comunicare), saper essere sociale (ovvero appartenere a noi umani in quanto parte della nostra rete digitale e sociale, sedimentando le interazioni con i propri utilizzatori).
Questa enorme necessità di ripensare gli oggetti anche più semplici, reinventa la progettualità stessa e pone il settore artigianale, piccolo manifatturiero, come un potenziale protagonista.
La Intenet degli Oggetti non è una semplice storia di tecnologie, bensì l’opportunità di creare una “nuvola” di nicchie.
Workshop sul Free Software Ordine degli IngegneriAngelo Giordano
Workshop sul Free Software tenuto presso l'ordine degli ingegneri di Matera, con riferimento alle applicazioni per studi professionali di ingegneria, intervento dell'Ingegner Giordano - Workshop on Free Software held at the Order of Engineers of Matera, in relation to applications for professional engineering, intervention of the engineer Giordano
1. The Internet of (other people’s) Things
Quando gli oggetti sono più intelligenti delle persone
Marco d’Itri
<md@linux.it>
@rfc1036
Maker Faire Rome 2016 - 15 ottobre 2016
1/17
2. 2/17
Chi è Marco d’Itri?
Usa Linux e Internet da oltre 20 anni.
Usa il saldatore da circa 30 anni.
Lavora come sistemista per un grande fornitore di infrastruttura cloud.
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
3. 3/17
Che cosa è l’Internet of Things?
1. Sensori e attuatori.
2. Connettività.
3. . . .
4. Profitti!
La parte di Internet che connette oggetti invece che persone:
comunicazioni machine to machine su larga scala.
Sono connessi più dispositivi IoT che persone.
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
4. 4/17
Che cosa è l’Internet of Things? (2)
Un dispositivo IoT può avere una interfaccia utente fisica o essere
controllato via rete, ma è prima di tutto un oggetto che ha come scopo
principale interagire con l’ambiente e con altri computer, non con
umani.
Anche: oggetti intelligenti che permettono alle persone di interagire
con Internet non tramite computer general purpose ma dispositivi
specializzati. Es: Amazon Dash.
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
5. 5/17
IoT in tasca?
Un cellulare è pieno di sensori (audio, video, direzione, movimento,
NFC, ecc...) ed intrinsecamente ha connettività.
Quali servizi innovativi si potrebbero creare se iniziassero
sistematicamente a raccogliere dati e trasmetterli a qualcuno che li
aggrega?
A proposito:
lifelogging
il cellulare è pagato da chi genera i dati, non da chi li analizza
sorveglianza di massa
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
6. 6/17
IoT a tutti i costi
Quali funzioni utili aggiunge alla mia lavatrice la connettività Wi-Fi?
Perché potrei volere accendere una lampadina di casa tramite il
cellulare?
Cosa può fare un frigorifero IoT:
per me?
per il produttore?
per i (veri) clienti del produttore?
Io sono il cliente o il prodotto?
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
7. 7/17
IoT sempre online
Quante di queste funzioni richiedono davvero di parlare con il cloud?
Tutto quello che odiate di Internet:
La pubblicità fastidiosa.
I vostri dati venduti a terzi.
La sorveglianza di massa.
I costanti tentativi di intrusioni.
Adesso possono essere parte di ogni oggetto con cui interagite.
E senza avere nulla in cambio: li pagate voi!
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
8. 8/17
Decentralizzare l’IoT: occorre IPv6
Decentralizzare richiede connettività end to end.
La scarsità degli IP v4 obbliga a usare NAT.
I dispositivi IoT devono connettersi a sistemi centralizzati per
essere raggiungibili da dietro un NAT.
Per evitare i NAT occorre IPv6.
Questa centralizzazione:
Introduce single points of failure.
Affida ad altri i propri dati e il controllo dei dispositivi.
Rende commercialmente dipendenti dal produttore.
Bonus: IPv6 permette di avere in casa facilmente LAN separate per i
dispositivi non fidati.
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
9. 9/17
Come decentralizzare?
Serve un offline mode per controllare direttamente i propri dispositivi!
Serve un oggetto domestico che aggreghi e coordini le funzioni dei
dispositivi IoT, ma manca interoperabilità: se qualcuno dominerà
questo mercato ne controllerà l’accesso. Ma lo usano per rendere più
dipendenti dal cloud invece che meno.
Es: Amazon Echo, Google OnHub.
Questo spesso non è necessario, ma permette al fornitore di creare un
walled garden che impedisce al cliente di cambiare fornitore e ottenere
dati da rivendere. Es: Nest.
D’altra parte, raccogliere i dati in modo centralizzato crea basi di dati
che prima non esistevano: possibilità di innovazione.
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
10. 10/17
Obsolescenza as a service
Cose
Continuano a funzionare anche dopo che il produttore ha smesso di
produrle. O supportarle. Es: il mio frigorifero.
Cose dell’Internet
Perdono funzioni (anche tutte) quando (non "se") il produttore smette
di fornire il servizio online. O quando Internet non funziona...
Es: Revolv Hub. Simile ai sistemi DRM online.
Incentivi sbagliati per il produttore
Una volta venduto il prodotto non riceve più soldi dal cliente e non ha
più motivi per fornirgli servizi.
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
11. 11/17
Modelli commerciali
Cose
Le compri, le paghi e sono tue finché non le butti via.
Cose dell’Internet
Compri l’oggetto (costo una tantum), hai gratis il servizio cloud.
Oppure compri il servizio cloud (costo ricorrente), hai gratis o
sovvenzionato l’oggetto. Es: Amazon Dash.
Bonus: il fornitore rivende a terzi i tuoi dati, più o meno aggregati.
Come può il produttore sostenere i costi del servizio cloud se il cliente
paga l’hardware una tantum?
Come convincere il cliente che deve continuare a pagare per usare un
oggetto che ha già comprato?
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
12. 12/17
L’ho comprato: allora è mio?
Ho comprato un dispositivo ma non il software che lo gestisce, e senza
il quale è inutilizzabile.
Leggi come il DMCA impediscono di studiare e modificare anche
questo software. I rapporti tra fornitore e cliente ora sono regolati dalle
leggi sul copyright.
Se si perde il controllo del software si perde il diritto alla riparazione
(right to fix). Es: Tesla.
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
13. 13/17
L’IoT dipende dal software
Postulato: se il software non è aggiornato per sempre dal produttore
allora è indispensabile che sia libero e modificabile dai proprietari delle
cose.
Anche per l’IoT non centralizzata gli aggiornamenti del software sono
indispensabili.
Non esiste un modello di sicurezza diverso dall’aggiornare il software!
Se esistono gli aggiornamenti, questi devono essere automatici perché
non ci si può fidare degli utenti. Es: router domestici.
Se solo il produttore controlla gli aggiornamenti del software, questo
può controllare il mercato secondario. Es: Tesla. Anche: Cisco.
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
14. 14/17
La (mancanza di) sicurezza dell’IoT
Tutto il software ha difetti, anche quello dentro le cose.
O il produttore o il cliente devono lavorare per aggiornare
periodicamente il software per tutta la vita utile dei dispositivi.
Conseguenze tipiche della compromissione di un dispositivo:
Furto dei propri dati.
Partecipazione ad attacchi denial of service distribuiti.
Sfruttamento come testa di ponte per altri attacchi.
Dispositivi IoT abbandonati sono un pericolo per sé e per gli altri!
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
15. 15/17
Modelli commerciali (2)
Se comunque non posso modificare il mio dispositivo, ripararlo oppure
comprarlo di seconda mano, allora mi conviene comprarlo o
noleggiarlo?
Da un modello di possesso a un modello di noleggio.
Esempio: Tesla. A proposito: gli ebook.
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri
17. 17/17
Bibliografia
@internetofshit - Internet of Shit
The Internet of Things has a dirty little secret: it’s not really yours.
Shane Kerr - IoT: What is the Problem or "How To Explain To Your
Boss That IoT Won’t Make the Company Rich...."
We Can’t Let John Deere Destroy the Very Idea of Ownership.
The most likely way for the world to be destroyed, most
experts agree, is by accident. That’s where we come in. We’re
computer professionals. We cause accidents.
(Nathaniel Borenstein, Programming as if People
Mattered: Friendly Programs, Software Engineering and
Other Noble Delusions)
The Internet of (other people’s) Things Marco d’Itri