2. ? I metodi per risolvere un quesito sono due:
⮚ Si cerca di individuare direttamente la risposta giusta
⮚ Si arriva alla soluzione scartando le alternative errate e le meno verosimili.
Se non si riesce a individuare la risposta esatta, bisogna arrivare alla soluzione
in «modo indiretto», vale a dire procedendo per esclusione e, anche se non si
riuscirà a ottenere subito il risultato sperato, comunque, avremo ottenuto una
riduzione delle alternative possibili e un aumento delle possibilità di rispondere
in maniera corretta.
3. ? I QUESITI DI LOGICA:
? 1) LOGICA VERBALE: a) quesiti che accertano la conoscenza della lingua
italiana (conoscenze di sintassi, grammatica e di lessico della lingua
italiana); b) quesiti di comprensione di un testo
? 2) LOGICA FORMALE : quesiti che accertano la conoscenza delle regole
della sintassi e della deduzione logica
4. ? Oltre a leggere attentamente il brano, si consiglia di:
? Fare attenzione alla sintassi del brano, ai sinonimi, al significato del testo, in
quanto potranno tornare utili nella soluzione del quesito, dato che il più
delle volte le cinque risposte sono formate da parole con significato simile
? Alcune tipologie di quesiti riguardano una più generale conoscenza della
lingua italiana, in riferimento alla morfologia, alla sintassi, all’ortografia e al
lessico. Partiamo dalla terminologia.
5. ? MORFOLOGIA (composto da morphè, cioè forma, e lògos, cioè discorso):
descrive e analizza la FORMA delle parole e i suoi mutamenti in rapporto alla
funzione che le singole parole svolgono nel discorso. Le parole sono ripartite in
nove categorie, dette parti del discorso che, a loro volta, si distinguono in: a)
parti variabili (articolo, nome, aggettivo, pronome e verbo); b) parti invariabili
(avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione o esclamazione).
? SINTASSI (composto da syn, cioè con, e tàxis, cioè ordine): studia il modo in cui
le parole si combinano tra loro per formare le frasi o proposizioni e le loro
funzioni logiche.
? ORTOGRAFIA ( composto da orthòs, cioè retto e gràpho, cioè scrivo): riguarda
la maniera corretta di scrivere le parole, ossia con le lettere e interpunzioni
necessarie.
? LESSICO (composto da lèxikòn, cioè che riguarda la parola) : è l’insieme di
tutte le parole che formano una lingua e ogni parola ha un suo uso adeguato
e appropriato.
6. ? E’ utile conoscere anche le principali FIGURE RETORICHE della lingua italiana, di
seguito le più comuni.
? Allegoria (dal greco allos= altro e agoreyo= dico): quando l’immagine
proposta allude a un’altra realtà, di diverso ordine che il lettore deve scoprire;
? Allitterazione: ripetizione dello stesso suono, di preferenza consonantico,
all’inizio di due o più parole;
? Anafora: ripetizione di una parola o di un sintagma all’inizio di versi successivi
per conferire enfasi agli elementi;
? Antitesi: contrapposizione di due elementi, parole, frasi o concetti di senso
opposto;
7. ? Asindeto: unione di parole o frasi senza congiunzioni;
? Assonanza: somiglianza di suoni in a parole con consonanti diverse e vocali
uguali;
? Ellissi: omissione di uno o più elementi della frase facilmente ricavabili dal
contesto;
? Enjambement: quando la fine del verso non coincide con la fine del senso
logico compiuto, che termina nel verso successivo;
? Eufemismo: uso di una parola o gruppo di parole che sostituisce una o più
parole per rendere meno crudo o attenuare un concetto sgradevole;
? Iperbole: esagerazione nell’esprimere un concetto oltre i limiti della
verosimiglianza;
8. ? Litote: quando affermiamo un concetto attraverso la negazione del suo
contrario;
? Metafora: quando si ha un trasferimento di senso da un termine del
discorso a un altro, collegato al primo da qualche proprietà comune;
? Metonimia: si utilizza per indicare una cosa non con il suo nome abituale
ma con un altro che ha con quello un rapporto di vicinanza, ad es: il
contenente per il contenuto, l’autore per l’opera, l’effetto per la causa;
? Onomatopea: figura di suono che riproduce un rumore in natura;
? Ossimoro: accostamento di due parole di significato opposto;
? Perifrasi: giro di parole per indicare un solo termine;
9. ? Polisindeto: più elementi di una frase sono uniti da congiunzioni;
? Sineddoche: simile alla metonimia, si usa per designare una cosa col nome
di un’altra, ad essa connessa per estensione, es: la parte per il tutto;
? Sinestesia: quando vengono associati termini appartenenti a sfere sensoriali
differenti ( visive, uditive, tattili, olfattive, gustative);
11. ?SUGGERIMENTI
? Leggere attentamente il quesito ( e non partire dalla lettura del testo),
cercando di capire con esattezza quali sono la richiesta e il compito
assegnato; questo comporta soprattutto saper leggere in modo efficace il
quesito posto e le sue alternative di risposta.
? Se il quesito contiene una negazione, espressa nelle varie forme di «non è»,
«falso», «errato», «arbitrario», «non conforme», bisogna porre attenzione a
non capire il contrario;
? Evidenziare le parole chiave, le negazioni, le risposte probabili.
12. ? TFA SOSTEGNO: COMPRENSIONE DEL TESTO
? Vogliamo soffermarci su questo punto. Infatti, da un’analisi delle prove
somministrate precedentemente dalle università, ci si può aspettare che, a
fronte di testi vertenti soprattutto su temi di psicologia, pedagogia e
didattica, molti quesiti richiederanno operazioni cognitive complesse.
? Ne consegue che per superare tali quesiti il candidato dovrà possedere
una certa consapevolezza dei meccanismi di funzionamento dei processi
cognitivi legati alla comprensione del testo, una capacità di
riconoscimento e analisi delle diverse tipologie di quesiti, vale a dire:
13. ? – sintesi integrative;
? – sviluppo di inferenze per la ricostruzione del significato locale e globale
del testo;
? – aggancio alla propria enciclopedia personale;
? – riconoscimento di equivalenza semantica fra termini e locuzioni
parafrastiche;
? – riconoscimento di catene anaforiche.
14. ? SINTESI INTEGRATIVE: è richiesta per saggiare le vostre capacità di
comprensione del testo. Si può articolare in più fasi:
? Individuare trama e concetti chiave (basterà eliminare le ridondanze, le
ripetizioni, gli esempi superflui e i dettagli inutili, per poi ricostruire il testo
disponendo gli enunciati secondo un ordine logico)
? Dividere il testo in sequenze (consente di individuare dialoghi, descrizioni,
riflessioni e azioni, lavorando su ogni sequenza in maniera diversa), soprattutto
se il testo è lungo
? Non va fatto il lavoro di «collage», nel senso che non si tratta di un «copia e
incolla» di parole prese qua e là, perché in questo caso si saltano passaggi
logici
? Controllare il lavoro ( è importante rileggere quanto scritto per controllare se ci
sono gli elementi caratteristici del testo)
15. ? SVILUPPO DI INFERENZE*:
? Le inferenze, compiute dalla memoria di lavoro, rinviano alle conoscenze di
base richiamate nel momento in cui le nuove informazioni non consentono di
risalire a una rappresentazione semantica (di significato) rispetto al significato
del testo.
? Le inferenze vere e proprie si pongono alla pari di un ragionamento deduttivo,
trasformando il processo di comprensione nella risoluzione di un problema.
? La capacità di produrre inferenze consiste non solo nel legare i nessi causali tra
le proposizioni ma nell’estrapolare dal testo o dalle conoscenze possedute
informazioni nuove in grado di costruire una mappa mentale coerente rispetto
a quanto letto.
? * Inferenza: deduzione intesa a provare o sottolineare una conseguenza logica
16. ? AGGANCIO ALLA PROPRIA ENCICLOPEDIA PERSONALE:
? Le conoscenze enciclopediche personali diventano una risorsa per
ricostruire il significato di quanto letto; il lettore necessita di generare solo
quelle inferenze che hanno la garanzia di stabilire la coerenza locale del
testo e che sono recuperabili attraverso la lettura in memoria.
? Tali inferenze si fondano sul principio dell’automatismo e su quello della
non intenzionalità da parte del lettore; nel processo di comprensione, un
ruolo preminente è svolto dalle inferenze causali che mirano alla
costruzione della rappresentazione mentale dell’intero testo (coerenza
globale). Le inferenze causali consentono al lettore di capire il perché degli
eventi e delle azioni e sono accomunate dal cogliere il nesso causa/effetto
tra gli eventi menzionati nel testo.
17. ? RICONOSCIMENTO DI EQUIVALENZA SEMANTICA FRA TERMINI E LOCUZIONI
PARAFRASTICHE*:
L’immagine semantica è quel contenitore di significati desunti dagli input
provenienti dall’esterno e dalle conoscenze pregresse che il lettore
conserva nella memoria a lungo termine. In tale lavoro, la memoria non
registra una copia della realtà e non potrebbe mai farlo a causa della
limitata ampiezza di cui dispone; quindi si limita a funzionare secondo un
principio di economia, cioè attraverso un’attività di filtro in modo da
conservare i significati principali tralasciando ciò che è poco utile.
? * Parafrastico: che costituisce parafrasi (esposizione di un testo con parole
diverse, specialmente ampliando e chiarendo i concetti)
18. ? RICONOSCIMENTO DI CATENE ANAFORICHE*:
? Tra le inferenze che ristabiliscono la coerenza locale del testo, rientrano le
inferenze anaforiche che permettono di legare le parole-informazioni
all’interno di una frase per restituire a essa il suo significato intrinseco.
? *Anafora: espressione con la quale si fa riferimento a un’entità alla quale si
è già fatto riferimento con un antecedente. Con espressioni appartenenti
a categorie differenti (pronomi, sintagmi definiti, dimostrativi) si può
costruire una catena anaforica attraverso cui lo stesso referente viene
continuamente attivato . Una sequenza di elementi anaforici riconducibili
allo stesso antecedente è chiamata catena anaforica, e il primo elemento
capocatena.
19. ? Nel processo di comprensione di un testo sono tre le categorie di abilità
sistematicamente designate come specifiche:
? 1) Stabilire, attraverso le inferenze, i nessi impliciti entro e tra gli enunciati
(inferenza);
? 2) Controllare ciò che si comprende da ciò che non si comprende per
intervenire mediante procedimenti di correzione (controllo);
? 3) Essere capaci di gestire la struttura testuale, strettamente dipendente
dalla familiarità del lettore con ciascun genere di testo (competenza della
struttura testuale).
20. ? La comprensione del testo non è un fenomeno unitario
ma un processo dinamico di interazione tra le
informazioni nuove fornite dal testo e le conoscenze
presenti nella mente del lettore; è il risultato
dell’influenza delle variabili inerenti al testo e delle
variabili legate all’esperienza del lettore. Dall’
attivazione dinamica e flessibile di tali processi
scaturisce la coerenza e l’interpretazione finale del
testo.
21. VARI TIPI DI QUESITI
? Verifica delle abilità linguistiche
? I quesiti di verifica delle abilità linguistiche prevedono domande relative
alle conoscenze della lingua italiana in ambito grammaticale, conoscenze
lessicali e sintassi.
Per accertare le competenze linguistiche dei candidati, il test preselettivo
potrà proporre diverse tipologie di quesiti che riportiamo di seguito.
22. ? La forma delle parole
? Questa tipologia di quesiti richiede di riconoscere gli elementi costitutivi
delle parole, ovvero primitive, derivate, alterate, etimologie e famiglie di
parole.
? Esempio
Il nome focaccia è:
1. un dispregiativo
2. un falso alterato * (risposta corretta)
3. un accrescitivo
4. un vezzeggiativo
23. ? Il significato delle parole
? Questa tipologia di quesiti richiede di riconoscere campi semantici,
relazioni di significato traslati e figure retoriche. Riconoscere sinonimi,
contrari, iponimi, iperonimi, omonimi e parole polisemiche.
? Esempio
In quale coppia, tra quelle in elenco, le parole sono collegate da un
rapporto di inclusione?
1. Bicicletta, veicolo * (risposta corretta)
2. Urlo, silenzio
3. Madre, figlia
4. Allegria, tristezza
24. ? I ragionamenti verbali grammaticali
? Questi quesiti richiedono un ragionamento relativo a elementi
grammaticali. Le tipologie di domande si distinguono in: analogie verbali,
serie di parole, scartare l’intruso.
? Esempio
ascrivibile : x = reperibile : rintracciabile (analogia verbale)
1. descrittivo
2. imputabile * (risposta corretta)
3. vivibile
4. deperibile
25. ? Le competenze sintattiche
? Si tratta di quesiti relativi alla verifica delle competenze sintattiche; in
particolare le domande vertono sull’analisi logica, analisi del periodo
(sillogismi e brani) oppure utilizzano la modalità “Completare una frase”.
? Esempio
Indicare il verbo che completa in maniera corretta la seguente frase: “A
partire da questa raccolta il romanziere manifesta un deciso impegno
politico, il che ……………….. l’adozione di un linguaggio più realistico”
1. comporta * (risposta corretta)
2. commette
3. compila
4. compete
26. ? Riassumendo quanto detto precedentemente, le prime due categorie (forma e
significato) si possono unificare in un unico gruppo: in tutti questi quesiti
l’elemento centrale del test è una parola, il cui “significato” ad ampio spettro
diviene determinante per la risoluzione della domanda.
? La terza categoria (i ragionamenti verbali grammaticali) è relativa all’elemento
“parola” con l’aggiunta di un ragionamento per la risoluzione del quesito, ad
esempio le domande del tipo “Analogie verbali”.
? La quarta categoria è relativa ad aspetti sempre grammaticali, dove l’unità
minima di lavoro è strutturata in una frase; un esempio di quesito è il
“Completare la frase”. Tale tipologia di quesiti può fare riferimento a tutti gli
aspetti della morfologia, privilegiando in genere la morfologia del verbo, ad
esempio richiedendo di coniugare il verbo nella forma giusta.
? Le domande relative all’analisi del periodo, ed in particolare al “periodo
ipotetico”, si ritrovano spesso nei test per valutare le capacità di ragionamento
dei concorrenti, per esempio nei sillogismi.
27. ? Ragionamento logico-deduttivo
? Per verificare le competenze di ragionamento logico-deduttivo, il test
preselettivo potrà proporre una serie di quesiti concernenti:
? deduzioni semplici
? sillogismi
? condizioni necessarie e sufficienti
? negazioni
? problemi logico-verbali
28. ? Le deduzioni semplici
? Le deduzioni semplici sono domande incentrate su un solo passaggio
logico, dove per deduzione si ricava la risposta corretta.
Esempio
“Tutti i dittatori sono presidenti, Luca è un dittatore, quindi….”.
La risposta corretta è “Luca è anche un presidente”
29. ? Il sillogismo
? Il sillogismo è un’affermazione che presenta due premesse ed una
conclusione, che discende in maniera deduttiva dalle premesse.
? Esempio
Il computer si usa solo per studiare; le persone che studiano sono
intelligenti; quindi chi usa il computer è intelligente.
Questa frase si può scrivere in una forma equivalente più semplice:
1. Tutti quelli che usano il computer studiano;
2. Le persone che studiano sono intelligenti; 3. Quindi: chi usa il computer è
intelligente.
In ottica di test la terza frase (la conclusione del sillogismo) è in genere
l’incognita della domanda.
30. ? La risoluzione mediante la forma grafica (i diagrammi di Venn) facilita la
comprensione del modello. È opportuno che le possibili domande relative
ad ogni tipologia di quesiti siano apprese bene in fase di studio poiché è
molto probabile che non sarà possibile utilizzare nessun supporto cartaceo
(neanche fornito dalla Commissione). In altre parole è utile memorizzare i
modelli di diagrammi e il giorno della prova riconoscere il modello
appropriato per risolvere rapidamente la domanda.
31. ? Le condizioni necessarie e/o sufficienti
? Le condizioni necessarie e/o sufficienti discendono da argomenti di logica
deduttiva. In realtà, come per i sillogismi, si basano sulla logica delle
proposizioni, cioè sulle relazioni che legano le diverse proposizioni tra loro.
L’implicazione doppia è l’elemento che caratterizza tale tipologia di
domande. L’implicazione doppia si ha quando valgono
contemporaneamente sia il “se” sia il “solo se” e si utilizza un connettivo.
? Esempio
“Se e solo se piove la strada è bagnata” – con simboli matematici “p↔q”
Se è vero il primo enunciato allora è vero anche il secondo ed il secondo
enunciato è vero solo se è vero il primo. In questo caso si dice che
“piovere” è una condizione necessaria e sufficiente per affermare che “la
strada è bagnata” e viceversa.
32. ? Le negazioni
? I quesiti relativi alle negazioni consistono nell’affermare il falso di una frase
semplice o di una deduzione logica.
? Esempio
“Che significa negare la frase: tutti i cantanti sono milionari?”
La risposta corretta è: “esiste almeno un cantante non milionario”
33. ? I problemi logico-verbali
? Nella categoria dei problemi logico-verbali rientra una serie di domande che si risolvono
mediante regole linguistiche, talvolta con l’ausilio di banali calcoli o simboli matematici.
Vengono classificati a volte come quesiti di “problem solving linguistico” e si suddividono
in una serie di sottocategorie. In generale questa tipologia di domande richiede un tempo
risolutivo abbastanza elevato e per tale motivo è meno probabile che sia presente nel
test.
? Esempio
In un sacchetto ci sono alcune biglie. Maria dice: “Nel sacchetto ci sono in tutto tre biglie
e sono nere”. Luca dice: “Nel sacchetto ci sono due biglie nere e due biglie rosse”.
Giorgio dice: “Nel sacchetto ci sono solo biglie nere”. Sapendo che uno solo dei tre ha
mentito, quante biglie ci sono nel sacchetto?
1. Una
2. Due
3. Tre
4. Quattro
Poiché uno ha mentito e le affermazioni di Maria e di Giorgio sono compatibili si
comprende che Luca ha detto il falso. La chiave è la 3
34. ? Ragionamento verbale
? Nelle domande di ragionamento verbale la risposta si ricava attraverso una
serie di deduzioni, cioè di analisi delle relazioni logiche, da un punto di vista
verbale degli elementi che costituiscono il testo. Le modalità di quesiti che
seguono fedelmente la logica deduttiva sono molteplici e le strategie
risolutive si incentrano su un’attenta analisi linguistica. Questa tipologia di
domande prevede diverse modalità risolutive e talvolta le regole logico-
matematiche aiutano notevolmente la risoluzione.
35. ? GRAZIE PER L’ATTENZIONE, SPERANDO
POSSA ESSERVI DI NOTEVOLE AIUTO
PER IL SUPERAMENTO DELLA PROVA
PRESELETTIVA.