2. Definizione
Cosa è la Comunicazione?
Processo attraverso il quale gli esseri
umani interagiscono fra di loro con
il mondo circostante, mediante le
parole, i gesti, i comportamenti.
3. Perché “forense”
Esigenza sempre più importante di dare
“ascolto” al cliente
La figura del Legale è “predominante” nella
negoziazione
Il buon comunicatore trova sempre strategie
efficaci
5. Tecniche di Comunicazione
Nell’ottica del Management degli Studi Legali
Sono sviluppate per dare aiuto concreto alla figura del
Legale , ai suoi collaboratori e soprattutto ai clienti
… sempre più esigenti ...
13. LINGUAGGIO VERBALE
… regolato da una sintassi complessa
ED ARTICOLATA
Le parole formano ed anticipano le azioni … ma la
comunicazione non verbale anticipa quella verbale
15. Linguaggio non verbale
Non è governato da regole rigide (non c’è una grammatica della
comunicazione non verbale) ma ha una semantica di comprensione
intuitiva ed immediata
contenuti
emotivo/relazionali
16. I LIVELLI DELLA
COMUNICAZIONE
V Parole 7%
NV Gesti, postura, respirazione 55%
PV Tono, timbro, volume della
voce, velocità
38%
17. Quando si comunica si deve sempre tener presente:
COSA SO
COSA MI
SERVE
SAPERE
PER
CAPIRE
COSA MI
MANCA
Raccogliere le informazioni al fine di colmare
il dislivello di conoscenza
Mettere a fuoco la natura dell’esigenza e i
dati che è necessario conoscere per risolverla
22. IL RICALCO e GUIDA
VERBALE
PARAVERBALE
NON VERBALE
23. Fare domande precise …
Serve un Modello di precisione linguistica …
chiamato METAMODELLO
CONSENTE di:
Comprendere le trasformazioni del linguaggio
dell’altro
Aiutare quindi l’altro ad avere una comunicazione
efficace con noi e capire il focus del problema
24. Si trae una conseguenza generale basata su pochi
esempi.
•Es. “Tutti i prodotti sono uguali”
25. • il nostro interlocutore cancella porzioni della
comunicazione.
•Es. “in questo ufficio non sono ascoltato”
26. • SI FANNO VARIAZIONI NELL’ESPERIENZA
SOGGETTIVA O VARIAZIONI DELLE
SENSAZIONI di QUELLA DETERMINATA
ESPERIENZA.
28. Il comportamento di relazione che una persona mantiene nel contesto
organizzativo è determinato, oltre che dalla definizione dei ruoli
all’interno dell’organizzazione stessa e dalla rappresentazione
personale che si ha del proprio ruolo, anche dallo stile
interpersonale che abitualmente si mette in atto
STILE ANASSERTIVO
STILE ASSERTIVO
STILE AGGRESSIVO
la persona pone se stesso al di sotto degli
altri
la persona pone se stesso al di sopra degli
altri
la persona pone se stesso alla pari degli
altri
Gli Stili Di Relazione
29. “Un conflitto sorge quando due o più persone o gruppi
cercano di possedere lo stesso oggetto, di occupare lo
stesso spazio o lo stesso posto esclusivo, giocano ruoli
incompatibili, hanno scopi inconciliabili o usano mezzi tra
loro incompatibili per raggiungere i loro scopi”
(Robert C.North)
International Encyclopedia of The Social Science
Il conflitto
30. La Negoziazione …
È UN PROCESSO IN CUI PIÙ PERSONE,
CON INTERESSI DIVERGENTI,
MA LEGATE DA UN CONTESTO DI
INTERDIPENDENZA
SONO IMPEGNATE NELLA RICERCA
DI UN INTERESSE COMUNE
31. La soluzione è la costruzione di
un risultato comune che possiede
la massima adesione di tutti
INTERESSI DIVERSI HANNO TUTTI LO STESSO PESO
NEL CONCORRERE A DETERMINARE
LA SCELTA DI UNA SOLUZIONE / Obiettivo
32. La Negoziazione efficace
UNO STRUMENTO PER GESTIRE IL
CONFLITTO
UN METODO DI LAVORO
CHE PUÒ ESSERE INSEGNATO E
APPRESO
UN MODO PER PENSARE E
COMPRENDERE I
RAPPORTI CON GLI ALTRI
33. … la negoziazione ragionata
LE 4 REGOLE VINCENTI
Separare il problema dall’interlocutore
Ricercare l’interesse comune e non la difesa di una
posizione
Inventare insieme nuove alternative
Decidere partendo da criteri oggettivi
34. I LIVELLI DELLA NEGOZIAZIONE
WIN LOSE
LOSE WIN
LOSE LOSE
WIN WIN
LA RELAZIONE SPESSO PRENDE FORME
WIN LOSE
Efficace quando diventa …
WIN WIN
35. Sviluppare competenze
Attraverso percorsi mirati
Attraverso l’analisi degli obiettivi
Attraverso l’introduzione del Coaching e Counseling